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lunedì 22 febbraio 2016

"A Pop History" mostra a cura di Graziano Menolascina.

A Pop History
a cura di Graziano Menolascina

Inaugurazione 27 febbraio 2016, ore 18:00 palazzo Pietro Tiravanti
sede dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone
a cura di Graziano Menolascina


L’Accademia di Belle Arti di Frosinone ospita per la prima volta una mostra dedicata all’arte contemporanea; una occasione unica per coniugare la fruizione di un'importante contenitore culturale qual è il MACA (Museo di Arte Contemporanea dell’Accademia) che apre le proprie porte al territorio e poter conoscere il mondo affascinante e sfacettato della Pop Art, lungo quasi cinquant’anni di storia tra tecniche e artisti, in uno scenario davvero internazionale.

“A Pop History” propone un viaggio attraverso tutta l’evoluzione della Pop Art Internazionale a partire dagli anni Cinquanta quando il movimento iniziò a sperimentare una nuova visione estetica del mondo. 

L’esposizione parte dall’assemblage del padre fondatore del movimento Robert Rauschenberg, ma propone anche i “Flowers” di Andy Warhol e i personaggi dei fumetti di Roy Lichtenstein, continuando con i graffiti di Keat Haring, gli studi realizzati da Dennis Oppenheim per macchine del futuro volanti e gli scatti fotografici di Sam Shaw.   

Negli stessi anni in Italia una nuova generazioni di artisti si confronta con la Pop Art americana: Alighiero Boetti, Mario Schifano e Bruno Zanichelli, il nipponico Yasumasa Morimura con la serie “Self-Portrait – After Marilyn Monroe”, passando per i geometrismi di Nicholas Howei e Peter Halley finendo all’artista riconosciuto come il pittore delle persone Alex Katz. 

Il percorso continua con le opere pittoriche di David Bowes, Daniele Galliano, Ryan Mendoza e David Salle, la tecnologia delle sculture parlanti di Tony Oursler e al lavoro in cera New Pop di Silvano Tessarollo, per terminare con uno sguardo sulle generazioni ultime con i lavori di Manuele Cerutti e Sabrina Dan, le installazioni Zen di Yo Akao, le sculture scomponibili di Gabriels e le opere ricavate da codici HTML di Hirotsugu Aisu.


gli artisti:
Hirotsugu Aisu, Yo Akao, Alighiero Boetti, David Bowes, Manuele Cerutti, Sabrina Dan, Gabriels, Daniele Galliano, Peter Halley, Keat Haring, Nicholas Howei, Alex Katz, Roy Lichtenstein, Ryan Mendoza, Yasumasa Morimura, Dennis Oppenheim, Tony Oursler, Robert Rauschenberg, David Salle, Sam Shaw, Mario Schifano, Silvano Tessarollo, Andy Warhol, Bruno Zanichelli.

Una mostra dedicata al tema della Pop Art negli spazi museali,
inaugurazione:
sabato 27 febbraio 2016, alle ore 18:00, Accademia di Belle Arti – MACA
palazzo Pietro Tiravanti (viale Mazzini – Frosinone).



                    Accademia di Belle Arti di Frosinone – Viale Marconi – 03100 Frosinone – Tel. 0775 211167 – Fax 0775 211168
e-mail: direttore@accademiabellearti.fr.it – Sito web: www.accademiabellearti.fr.it

A Romaest "Siamo la Roma", mostra dedicata all'AS Roma

Romaest dal 22 febbraio al 21 marzo ospiterà "Siamo la Roma".
Per la prima volta in mostra tutte le figurine Panini dedicate al Capitano Francesco Totti.
Il Pullman della As Roma arriverà nel Centro Commerciale per essere visitato dai tifosi.


Un mese ricco di appuntamenti da non perdere a Romaest per i tifosi della As Roma. Dal 22 febbraio al 21 marzo il Centro Commerciale di Via Collatina, 858, ospiterà 'Siamo la Roma'.

Tra gli eventi principali, al secondo piano, ingresso sud, dal 24 febbraio al 21 marzo, la mostra di figurine Panini dedicata al capitano della Roma, Francesco Totti.

Per la prima volta la Panini ha messo a disposizione tutte le figurine originali che ripercorrono la carriera del Capitano. Sarà possibile, inoltre, ricevere gadget e scambiare figurine.

Nel corso della manifestazione, previsto anche l'arrivo a Romaest del pullman della As Roma, che i tifosi più appassionati potranno visitare.

Dal 22 febbraio al 21 marzo (secondo piano, ingresso nord) sarà aperta al pubblico anche la mostra 'Vecchi Glorie', una galleria dei giocatori che hanno reso grande la As Roma.

Per i più sportivi sarà possibile giocare al calcio biliardo con Snookball (Lun - Ven 16:00 - 20:00 Sab - Dom 10:30 - 13:30; 15:30 - 19:30, primo piano, ingresso nord).

Prevista anche un Area tecnica per gare di tiri di precisione, potenza e foot bowling e il Subbuteo con tornei e gare di abilità (secondo piano, ingresso nord).

Per i tifosi anche un divertente Face in Hole, mettici la faccia, per farsi fotografare vicino ad un campione della As Roma.

Infine nei  giorni 27/ 28 febbraio, 5/6/12/13/19/20 marzo la mascotte Romolo della As Roma sarà disponibile per una foto ricordo.



Romaest:  GRA uscita 14 - 15 - Autostrada A24 uscita Ponte di Nona - Roma Lunghezza



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GUARNERI, OLIVIERI, VERNA. GLI ANNI SETTANTA, a cura di Ivan Quaroni | opening giovedì 25 febbraio, ore 18:30, Progettoarte elm, Milano


 

GUARNERI, OLIVIERI, VERNA
GLI ANNI SETTANTA

a cura di Ivan Quaroni

Dal 25 febbraio al 29 aprile 2016
Progettoarte elm, Via Fusetti, 14 - Milano

Inaugurazione giovedì 25 febbraio 2016 ore 18:30


La galleria Progettoarte elm di Milano, nel proseguimento del percorso di promozione e valorizzazione degli artisti della Pittura Analitica, dopo le  personali dedicate a Pino Pinelli (2013), Marco Gastini (2012), Claudio Verna (2011), Enzo Cacciola (2010) è lieta di presentare la mostra Guarneri, Olivieri, Verna. Gli anni Settanta.

Per l'occasione saranno esposte circa venti opere pittoriche risalenti agli anni Settanta, periodo in cui le intuizioni dei tre artisti giungono a quella nuova maturazione espressiva, poi variamente denominata dalla critica con i termini di Pittura Analitica, Pittura-Pittura o Nuova Pittura, una tendenza che trova riscontro nelle parallele e coeve indagini dei pittori francesi (Support/Surface) e tedeschi (Analytische Maleri o Geplante Malerei).
I lavori qui proposti mostrano come le ricerche di Guarneri, Olivieri e Verna siano legate da un comune ritorno ai valori basilari della pittura, ai fondamenti irriducibili di una grammatica fatta di luce, segno e colore.
Sorta dalle ceneri dell'Informale, ma egualmente distante dalle sperimentazioni sul grado zero della pittura, questa nuova sensibilità - oggi giustamente riscoperta e rivalutata anche dal mercato - si contraddistingue per l'attenzione al sistema di relazioni interne alla pittura e per l'analisi dei suoi vocaboli essenziali, liberati da ogni funzione descrittiva.
Narrazione e rappresentazione, avvertiti come elementi inessenziali, lasciano, infatti, spazio all'indagine su movimento, vibrazione luministica, pulsazione ritmica e intensità del colore. Il risultato è una pittura "a percezione lenta", che richiede all'osservatore una visione prolungata.
È il caso soprattutto di Riccardo Guarneri che, identificando il colore con la luce, dipinge quadri bianchi, innervati da una filigrana di segni sottili che accentuano il carattere impalpabile della pasta cromatica.
Anche Claudio Olivieri lavora, soprattutto all'inizio del decennio, con un linguaggio che combina il segno al colore, dove però si avverte già l'interesse per la costruzione di forme fluide e scure masse plasmatiche affioranti dal fondo della tela. 
Influenzato dalle teorie gestaltiche e dai problemi legati alla percezione, Verna è, tra i tre, l'artista più interessato alle forme geometriche e alle partizioni ritmiche. Nelle sue tele il colore si organizza in campiture uniformi, sovente scandite da rettangoli, losanghe e bande di colore che evidenziano il dato processuale della sua pittura.
Questa mostra, a distanza di oltre quarant'anni, è un'opportunità unica per valutare il rigore linguistico delle ricerche di Guarneri, Olivieri e Verna attraverso una selezione di opere dipinte tra il 1970 e il 1979. Gli anni Settanta rappresentano, infatti, un periodo cruciale, compresso tra il retaggio delle formulazioni poveriste e i futuri fermenti transavanguardisti, in cui questi artisti, insieme ad altri membri di quella mobile e fluida compagine di personalità che fu la Pittura Analitica, rivendicarono l'autonomia e la radicalità di una pratica millenaria attraverso il ritorno a un linguaggio primario, insieme severo e lirico.



Guarneri, Olivieri, Verna. Gli anni Settanta
A cura di Ivan Quaroni
Opening: giovedi 25 febbraio 2016, h. 18.30
Dal 25 febbraio al 29 aprile
Progettoarte elm
Via Fusetti, 14 - 20143 - Milano – Italy

domenica 21 febbraio 2016

Quella volta che in testa c'ero io proprio io




Quella volta che in testa c'ero io proprio io con quel sogno incastonato da qualche parte dentro di me.








C'era una volta una classifica: la classifica del "#Talentshow - Il Talent Show condotto da Luca Rossi con 101 partecipanti", (si proprio come quelli della carica) e io non solo ero in classifica ma addirittura in seconda posizione solo dopo Stefano ArientiIo, proprio io, che impazzisco per le classiche, io, io che vado matto per le graduatorie, e questo ormai lo sanno tutti come tutti sanno che la vita è tutta una graduatoria. Ma dovevo aspettarmelo, figurati, per una volta che c'ero io. Era la classifica delle classifiche, quella fantastica, quella super, la più importante di tutte, dove io proprio io, una volta tanto ero lì, ero lì in testa a tutti, io proprio io in cima a tutta quella gente, e gli altri? Gli altri sotto! Sotto, sotto di me erano tutti quegli artisti (per poi non parlare di tutti quelli che non c'erano, che goduria il solo pensarci). Non ci potevo credere io, proprio io, in vetta e più in basso la moltitudine, io, proprio io, primo (quasi primo), un uomo solo al comando (quasi solo) ed ero io, io proprio io. Ero arrivato secondo su ben 101 illustri e rispettabilissimi artisti, io proprio io là e 99 altri importanti e autorevoli artisti tutti sotto di me, e quando mi succederà più nella vita? Non si verificherà mai, mai più, mai, mai, mai più. Io proprio io ero là all'apice e toccavo il cielo con un dito (o quasi).  



Ma poi? Poi tutto è svanito, tutto è scomparso, perché lo avete fatto? Dove avete messo quella pagina? Questo significa essere crudeli, questo vuol dire voler minare alla radice il povero animo di un artista già tanto frustrato di suo, questo vuol dire volere umiliare e accanirsi contro l'animo di un povero artista continuamente defraudato che quel piccolo riconoscimento gli alleggeriva l'esistenza e lo faceva sentire importante almeno per una volta nella vita. Ridatemi indietro la mia classifica, rivoglio il mio sogno, non si rubano i sogni agli artisti in questo modo. Perché la mia classifica non c'è più? Perché è stata annullata? Perché questo link è sparito? 
Infatti, se vi andate non troverete più nulla, Perché è stato deciso di cancellarlo? Perché sopprimerlo, eliminando di fatto per sempre la mia classifica, e si! "La mia classifica" perché era l'unica che in 30 anni di onorata attività mi vedeva finalmente presente. Perché abolirla per sempre? E di fatto me con lei? Io proprio io questo inganno, questo tradimento, questa pugnalata alle spalle caro Luca proprio non me la meritavo. 




Ne è faustamente e saggiamente rimasta una traccia sul lungimirante Cagliari Art Magazine qui il link: http://www.cagliariartmagazine.it/talentshow-il-talent-show-condotto-da-luca-rossi-i-101-partecipanti/
Ma non è la stessa cosa. Per fortuna però istintivamente me l'ero già stampata, perché forse lo sapevo, o più probabilmente me lo immaginavo che andava a finire cosi, e ora che faccio? Che faccio, la vado a recuperare li nella cartellina dove la conservo, la incornicio, e me l'attacco in bella vista allo studio, così ogni tanto la posso guardare e ripensare a quei giorni felici in cui io proprio io ero lì al vertice, io proprio io sul punto più alto, lì alla sommità, primo tra i primi, primo azzo! (la "c" mancante non è una svista ma un piccolo accorgimento per i delicati intellettualmente). Ma ci pensate io primo? Come? Quasi primo? Si lo so, ma nella vita bisogna sapersi accontentare, e io sto cercando d'imparare iniziando proprio con questi piccoli fatti, questi piccoli episodi che la vita inaspettatamente ti regala, in attesa in qualcosa di più grande e importante, che forse non arriverà mai, ma questo sogno non potrete togliermelo, non potrete cancellarlo, annullarlo, abolirlo o farlo sparire come avete fatto con quel link. Potrete ridermi alle spalle, potrete prendermi in giro, deridere, dileggiare, ma questa speranza per quanto infame questo mondo sia non potrete togliermela, perché questa chimera è dentro di me, dentro il mio io e per toglierla da li dovete uccidermi, e forse neanche così ci riuscireste. Perché questa illusione è dentro il mio cuore di cavallo matto, dentro la mia testa dura di rinoceronte bianco, dentro la mia mente di gorilla ostinato che vi fissa negli occhi da dietro lo spesso vetro cercando di farvi con il pensiero questa semplice domanda "Perché mi state facendo questo? Perché?". 

pino boresta








p.s.

Un ringraziamento particolare a chi ha inventato le classifiche, e uno ancora più speciale a chi da oggi in poi mi metterà nella sua classifica, pubblica o privata, bella o brutta, vera o finta che sia non importa, possibilmente però sempre nei primi posti, meglio ancora sarebbe se primo, grazie. 






Qui di seguito gli artisti della classifica con tanto di numerazione originale:
1-stefano arienti
2-pino boresta
3-maurizio mercuri,
4- nicola verlato,
5-roberto ago,
6-nico vascellari,
7-domenico “mimmo” di caterino,
8-rossella biscotti,
9-matteo rubbi,
10-adrian paci,
11-francesco arena,
12-giorgio andreotta calò,
13-massimo grimaldi,
14-francesco gennari,
15-giuseppe stampone,
16-luigi presicce,
17-enrico morsiani,
18- emanuele becheri,
19-marinella senatore,
20-laboratorio saccardi,
21-alberto garutti,
22-luca trevisani,
23-yuri ancarani,
24-marcello maloberti,
25-michael fliri,
26-patrick tuttofuoco,
27-paolo chiasera,
28-patrizio di massimo,
29-alberto tadiello,
30-mario airò,
31-cesare pietroiusti,
32-roberto fassone,
33-gian maria tosatti,
34-paola pivi,
35-lara favaretto,
36-giuseppe gabellone,
37-matteo fato,
38-valerio rocco orlando,
39-micol assael,
40-alis/filliol,
41-francesco barrocco,
42-valerio berruti,
43-simone berti,
44-massimo bartolini,
45- botto e bruno,
46-diego perrone,
47-roberto cuoghi,
48-rosa barba,
49-enrico david,
50-italo zuffi,
51-arcangelo sassolino,
52-vedovamazzei,
53-giulio frigo,
54-chiara fumai,
55-flavio favelli,
56-luisa lambri,
57-luca bertolo,
58-eva marisaldi,
59-andrea mastrovito,
60-sabrina mezzaqui,
61-marzia migliora,
62-andrea nacciariti,
63-giancarlo norese,
64-alek o.,
65-pennacchio argentato,
66-gabriele picco,
67-luca pozzi,
68-nicola saporì,
69-cosimo veneziano,
70-massimo bartolini
71-serena vestrucci,
72-elena mazzi,
73-filippo vasetti,
74-armin linke,
75-franco losvizzero,
76-guido airoldi,
77-davide bertocchi
78-luca vitone
79-loris cecchini
80-paola michela mineo
81-olmo
82-manfredi beninati,
83-alterazioni video
84-lia checchin,
85-thomas braida,
86-pesce chete,
87-lamberto teotino,
88-alvise bittente
89-fulvio martini
90-nicola martini
91-stefania galegati shines
92-liliana moro
93-lorenzo scotto di luzio
94-santo tolone
95-elisabetta benassi
96-piero golia
97-david casini
98-pietro roccasalva
99-alessandro pessoli
100-sissi
101-masbedo
















sabato 20 febbraio 2016

L'Associazione Kouros di Lucca presenta: la collettiva d'arte "Orietur in tenebris lux tua - Arte contemporanea tra luce e tenebre" DAL 28 FEBBRAIO ALL' 8 MARZO


Si terrà a Lucca dal 28 Febbraio all' 8 Marzo "Orietur in tenebris lux tua", collettiva d'arte contemporanea incentrata sul rapporto luce-tenebre nell'arte di oggi.

Il titolo della mostra che deriva da una frase del profeta Isaia “Orietur in tenebris lux tua”, sembra in qualche modo sintetizzare secoli e secoli di sperimentazione nel campo artistico dove appunto la luce ha sempre avuto un’importanza fondamentale ma senza le ombre, senza le tenebre, la luce non può esistere. Così come la natura, è fatta di luci e ombre che si trasformano continuamente, anche l’arte ha sempre più come protagonisti questi due elementi che l’artista, attraverso il colore o ad un sapiente uso delle luci, riesce a trasformare in un’esperienza emozionale e spirituale senza paragoni.

P. Signore - Gallipoli

Durante i vari secoli la luce ha assunto svariati significati, spesso legati anche alle credenze religiose e sociali di chi le osservava. E’ così che essa è divenuta rappresentazione di una presenza divina, allegoria di vita, o altre volte simbolo del mondo magico ed esoterico, mentre alle tenebre sono sempre stati associati significati negativi come emblema del male, della tristezza e delle miserie umane.


E. Tanzarella - Al di là del sogno
La collettiva, che sarà inaugurata il 28 Febbraio alle ore 17.00 presso la Sala comunale di Corte dell'angelo a Lucca, si compone delle opere di 11 artisti, accuratamente selezionati e provenienti da tutta Italia. Attraverso le loro opere gli organizzatori hanno voluto indagare sull’arte di oggi, analizzando come si sia evoluto questo rapporto tra luce e tenebre ed evidenziando in particolare il ruolo che la luce assume nelle opere dell’artista contemporaneo. 

Un viaggio non soltanto artistico, come evidenziato dalla curatrice F. Callipari, ma anche spirituale che vuol guidare lo spettatore a trovare la propria luce, liberandosi dalle tenebre che lo incatenano ogni giorno!

S. Galimberti - Surrender to the light
Esporranno i seguenti artisti:

GIANPAOLO CAPPELLO, SIMONA CESARI, PAOLA CAROSIELLO, SIMONE GALIMBERTI, PAOLO GRAZIANI, 
CHIARA LOVERA, CARLOTTA MANTOVANI, ELISA MAZZIERI, FRANCESCA ORE, PAOLO SIGNORE, 
ELENA TANZARELLA

DAL 28 FEBBRAIO AL 8 MARZO 2016
LUCCA SALA CORTE DELL'ANGELO
(VIA ROMA, DI FRONTE OVS)
PER 

INFO: kouros.associazioneculturale@gmail.com
339/2169043

giovedì 18 febbraio 2016

Mostra “Luca Ronconi, il laboratorio delle idee”, gli studenti NABA con Teatro alla Scala - dal 24 febbraio al 24 maggio 2016

Gli studenti NABA, Nuova Accademia di Belle Arti Milano, con Teatro alla Scala per la realizzazione della prima mostra dedicata al grande regista italiano Luca Ronconi, a un anno dalla sua scomparsa


Milano, 18 febbraio 2016 - Gli studenti del Triennio in Scenografia di NABA - Nuova Accademia di Belle Arti Milano, sono stati protagonisti della realizzazione della mostra "Luca Ronconi, il laboratorio delle idee", in programma dal 24 febbraio al 24 maggio 2016 a Milano e articolata in due spazi di grande fascino: il Museo Teatrale alla Scala e i laboratori Ansaldo.

La mostra è stata curata da Margherita Palli, scenografa di rilievo internazionale che ha lavorato per tanti anni con Luca Ronconi e Advisory Leader del corso in Scenografia di NABA. Insieme a lei, Valentina Dellavia, collaboratrice storica di Margherita Palli ed ex studentessa  NABA. La mostra rende omaggio al celebre regista italiano scomparso nel 2015 e si propone di indagare lo stretto rapporto tra Luca Ronconi e la macchina teatrale della Scala, in cui nacquero 24 suoi spettacoli.

Due i gruppi di studenti della NABA che hanno avuto l'opportunità di misurarsi direttamente con il lavoro di Luca Ronconi. Un primo gruppo, coordinato dal docente Marco Cristini, ha avuto l'opportunità di partecipare al restauro di modelli di scena, costumi e di attrezzeria, creati per Don Carlos, Lodoiska, Tosca, Arianna Nasso e il Trittico di Puccini. Un secondo gruppo, con la docente Alice De Bortoli, si è occupato della realizzazione ex novo di modelli di scena, uno studio specifico che ha consentito agli studenti coinvolti di capire profondamente la meccanica del teatro.

Inoltre, NABA è stata coinvolta nella realizzazione del documentario "Director Author Architetto Curator Metteur en Scene -Un omaggio all'esperienza scaligera di Luca Ronconi", con la voce narrante di Franco Branciaroli, testi selezionati da Gianluigi Ricuperati per la regia di Giacomo Andrico, docente NABA, e Margherita Palli.

La collaborazione a questo importante progetto ha rappresentato per gli studenti un'esperienza di formazione indimenticabile, che ha consentito loro di confrontarsi con il processo di realizzazione concreta e con la responsabilità di comprendere il valore di una straordinaria eredità culturale. Una eredità, quella di Luca Ronconi, che per i giovani significa un forte stimolo a essere protagonisti del proprio futuro.

Rivolgendosi ai propri allievi del Piccolo Teatro, Luca Ronconi disse: "Spesso, durante le prove, ho detto: guardate, io ho più di ottant'anni, quindi per me questo punto della storia è il punto finale; ma voi che ne avete venti, ventiquattro, venticinque...siete fortunati, perché per voi sarà possibile rivedere, dopo questi momenti così "bassi", il nuovo. Anzi potrete essere proprio voi gli autori di un nuovo modo di fare teatro."

"Questo progetto rappresenta pienamente la filosofia di insegnamento della nostra Accademia, in cui il training professionale sul campo e le esperienze concrete sono elementi fondanti del programma formativo. Potersi confrontare con la creatività di Luca Ronconi ha rappresentato per i nostri studenti una irrinunciabile occasione di crescita personale e culturale, che sono certo rappresenterà un importante stimolo per i loro percorsi futuri", ha commentato Alberto Bonisoli, Direttore NABA – Nuova Accademia di Belle Arti.

L'iniziativa "Luca Ronconi, il laboratorio di idee" è inserita nel palinsesto "Ritorni al futuro" del Comune di Milano e comprende, oltre alla mostra, l'uscita del volume "Ronconi – Gli anni della Scala" curato da Vittoria Crespi Morbio per gli Amici della Scala e del documentario "Ronconi all'Opera" prodotto da Rai Cultura per la regia di Felice Cappa, che andrà in onda su Rai5 il 21 febbraio alle 21.15, con la collaborazione del Piccolo Teatro di Milano, del Centro Teatrale Santa Cristina, di docenti e studenti di NABA e con il contributo di JTI, Partner Istituzionale del Museo Teatrale alla Scala.

Gallerie d'Italia: apertura serale per gli ultimi giorni della mostra su Hayez

Ultimi giorni per visitare la straordinaria mostra su Hayez alle Gallerie di Piazza Scala, polo museale e culturale di Intesa Sanpaolo a Milano, aperte eccezionalmente fino alle ore 23.00, con ultimo ingresso alle ore 22.00.

Dall'apertura del 7 novembre, la mostra è stata vista da oltre 165.000 visitatori e attualmente è al secondo posto della classifica delle mostre italiane più viste .

La mostra, curata di Fernando Mazzocca e realizzata in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Brera, la Pinacoteca di Brera e le Gallerie dell'Accademia di Venezia, è la più completa e aggiornata esposizione monografica  sull'artista veneziano a più di trent'anni dall'ultima rassegna milanese risalente al 1983.

Sono infatti esposte oltre cento opere dell'artista che forse più di ogni altro è stato "il pittore" del risorgimento italiano, e che, insieme a Manzoni e Verdi, rese Milano la capitale morale e culturale di quel particolare periodo storico del nostro paese.

Fra i molti capolavori, per la prima volta vengono messe a confronto le tre versioni de Il Bacio, emblema della cultura romantica, una delle quali fu esposta anche all'Esposizione Universale di Parigi del 1867.

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