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lunedì 11 maggio 2015

Expoincittà. Museo della Pietà, apertura gratuita prorogata al 31 maggio

 
Del Corno: “Il grande successo, con circa 30mila visitatori dal 2 maggio, ci ha motivati a tenere aperto il Museo alla città fino a fine mese” .Tutti i Musei civici, compresi i Musei del Castello, restano aperti durante il semestre di ExpoinCittà da martedì a domenica dalle ore 9 alle 19.30, senza interruzione oraria.

Milano, 11 maggio 2015 – “Visto il grande successo del Museo della Pietà Rondanini che, dopo l’inaugurazione del 2 maggio scorso, ha visto circa 30.000 visitatori in coda per ammirarne il rinnovato allestimento nell’Antico Ospedale Spagnolo, abbiamo deciso di prorogare l’apertura gratuita fino alla fine del mese di maggio ”, ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. 

Sarà quindi possibile fino al 31 maggio visitare gratuitamente il Museo della Pietà Rondanini, che resterà quindi aperto con ingresso libero tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 9 alle 19,30 con orario continuato. Il successo del Museo della Pietà Rondanini si affianca a quello di tutti i Musei del Castello Sforzesco – Museo d’Arte Antica, Pinacoteca, Museo degli Strumenti musicali, Museo dei Mobili e delle Sculture Lignee, Museo Egizio, Museo delle Arti Decorative, Armeria – che hanno ospitato dal 2 maggio scorso, data di inaugurazione di ExpoinCittà, circa 16.000 visitatori. 

Una nuova attenzione che si spiega anche con un rinnovamento dei percorsi museali, partendo dalla riapertura al pubblico, lo scorso 28 aprile, della Sala delle Asse: un allestimento multimediale animerà la Sala fino alla fine di ExpoinCittà, illustrando le vicende dei recenti restauri che hanno portato alla luce nuove tracce della mano di Leonardo da Vinci. 

Il rinnovamento del Museo d’Arte Antica passa anche attraverso il restauro di alcuni dei suoi capolavori esposti: il monumento a Bernabo’ Visconti, posto nella prima Sala del Museo d’Arte Antica e “simbolo” del Museo, e le sculture della tomba di Gaston de Foix, opera di Agostino Busti detto il Bambaia, tra i massimi maestri della scultura rinascimentale. Entrambe le opere, grazie al contributo di Fondazione Cariplo, splendono ora di nuova luce. 

L’attrattività del Castello Sforzesco è anche rafforzata dalla presenza delle esposizioni temporanee allestite nelle diverse Sale: 

-  nella Sala Viscontea è allestita la mostra dedicata alla grafica di Georges Rouault (aperta fino al 7 giugno), che ha già visto 10.000 visitatori dalla sua apertura lo scorso 2 aprile; 
-  nella Sala del Tesoro, invece, la mostra “Splendori rinascimentali nelle corti dell'Italia settentrionale”, aperta fino al 2 giugno, ricostruisce attraverso il nucleo di manoscritti visconteo-sforzeschi conservato oggi nella biblioteca Trivulziana, il contesto culturale della Milano rinascimentale tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento; l’esposizione è già stata visitata da circa 7.000 persone dalla sua inaugurazione, lo scorso 31 marzo. 

Biglietto valido per l’ingresso a tutti i musei del Castello Sforzesco: 
Intero €. 5,00 
Ridotto €. 3,00 
MuseoCard €. 35,00 (permette l’ingresso libero a tutte le sedi museali per un anno intero a partire dalla data di emissione ed è in vendita online, senza costi di prevendita, e nelle biglietterie; dà diritto all’ingresso ridotto presso le mostre nelle sedi espositive, a sconti su prodotti in vendita nel bookshop e molto altro). 

Biglietto cumulativo € 12,00 (l’ingresso libero in tutti i Musei Civici per tre giorni, è in vendita online, senza costi di prevendita, e nelle biglietterie. Gli abbonamenti sono disponibili anche in versione elettronica scaricabili direttamente su smartphone e tablet). 
Ingresso libero tutti i martedì dalle ore 14,00 e da mercoledì a domenica durante l'ultima ora di apertura dei musei. 

Ingresso gratuito ai visitatori sotto i 18 anni di età.

sabato 9 maggio 2015

Intervista di LazioTV con Agnes Preszler - mostra Sacro e profano

In occasione della mostra "Sacro e profano" attualmente in corso nell'atrio del Palazzo della Provincia di Frosinone, LazioTV ha intervistato la pittrice. L'intervista, di circa 15 minuti,  è stata trasmessa all'interno di Monitor di venerdì sera e sabato pomeriggio. Un breve servizio sarà invece inserita domenica 10 maggio nel telegiornale dello stesso emittente.


CARLO D’ORTA "BEYOND THE LENS" a cura di Italo Bergantini e Gaia Conti. Officina delle Zattere. Venezia, 9 maggio - 14 giugno 2015

L'Officina delle Zattere presenta BEYOND THE LENS, mostra personale di CARLO D'ORTA. L'esposizione, a cura di Italo Bergantini e Gaia Conti, raccoglie una selezione degli ultimi lavori del fotografo italiano tra grandi immagini, intriganti installazioni e delicate sculture di vetro.

BEYOND THE LENS, non è solo una mostra, è il racconto di un'evoluzione semantica che si realizza a partire dal mezzo fotografico.  La parte prettamente visiva, ciò che si può definire il risultato oggettivo e tangibile, ne è solo una porzione. Ciò che compone il processo creativo, che sta dietro le lenti e al di là dell'obiettivo, è quello che connette l'artista intimamente ed intuitivamente con l'oggetto del suo lavoro.

La visione è sia all'interno che all'esterno della nostra mente e l'intuizione di Carlo, la sua visione, sta nel riuscire a creare una organicità nel suo modo di operare. Chiamo in causa il criterio della "contestualità organica", espresso dal filosofo Galvano della Volpe, che limita un testo entro dei confini all'interno dei quali ogni nuovo elemento interagisce con gli altri arricchendoli di significato. Così nel lavoro di D'Orta ogni singolo elemento, a partire dai confini del foglio fotografico, ogni slittamento di significato, determina comunque l'unità formale della narrazione, qualunque sia il medium oggetto del suo lavoro.

Il racconto fotografico è il risultato di un lavoro di ricerca armonico, un'elaborazione astratta dell'ambiente urbano che ne trasfigura le relazioni spaziali. Uno sguardo che va oltre - beyond in inglese - e disorienta lo spettatore togliendogli ogni tipo di riferimento, trasformando le architetture in trame di forme e colori. Lo stesso principio che mette in atto anche nella serie di installazioni, le (S)composizioni, nelle quali rende indipendenti dal quadro fotografico le sue componenti, riversandole nello spazio tridimensionale. La stessa tridimensionalità, de-strutturata nella forma, che si fa infine scultura.

Un sistematico lavoro di astrazione, quindi, teso, non a de-strutturare l'oggetto della sua indagine - l'architettura -, ma a ri-strutturarlo alla ricerca di nuove percezioni. In sostanza i lavori di Carlo D'Orta attraversano in maniera trasversale il concetto canonico di fotografia. Raccontano storie visive con una continua (s)composizione della linea narrativa, si espandono in maniera fluida nell'ambiente circostante e aprono nuovi scenari di sperimentazione ad un artista che nel panorama italiano ha sicuramente, BEYOND THE LENS - oltre le lenti - trovato la sua voce.


Carlo D'Orta
Beyond the lens
A cura di Italo Bergantini e Gaia Conti
9 maggio - 14 giugno 2015
Officina delle Zattere,
Dorsoduro 947, Fondamenta Nani – 30123 Venezia
www.officinadellezattere.it

Arti Grafiche Boccia sponsor della mostra Beyond The Lens di Carlo D'orta


Si conferma l'impegno dell'azienda a sostegno dell'arte. 
Oggi l'inaugurazione a Venezia.

L'opera fotografica di un artista come Carlo D'Orta unita alla potenzialità e la precisione delle macchine da stampa di Arti Grafiche Boccia: questo l'incipit da cui prende il via il sostegno dell'azienda all'esposizione BEYOND THE LENS, la personale di Carlo D'orta che mette in mostra da oggi al 14 giugno a Venezia alle  Officina delle Zattere (Dorsoduro 947, Fondamenta Nani – 30123 Venezia) una selezione degli ultimi lavori del fotografo italiano tra grandi immagini, intriganti installazioni e delicate sculture di vetro.

Continua in questo modo l'impegno dell'azienda salernitana per la promozione della cultura e dell'arte, così come già avviene per il Teatro San Carlo di Napoli, il Festival del Cinema di Roma e il Festival Salerno Letteratura.

Arti Grafiche Boccia Spa è una delle industrie leader nel settore a livello continentale. Si caratterizza per la presenza di alcuni dei più innovativi impianti, in alcuni casi prime installazioni in assoluto in Europa. Arti Grafiche Boccia stampa quotidiani, riviste specializzate, cataloghi, prodotti per la grande distribuzione organizzata, etichette per i comparti dell'agroalimentare, del beverage e del pet food.


L'azienda, fondata negli anni sessanta, è stata sempre all'avanguardia per intuizioni e scelte imprenditoriali. Attualmente occupa circa 150 addetti. Oltre alla sede produttiva nell'area industriale di Salerno, Arti Grafiche Boccia è presente nel mercato europeo a Londra, Parigi, Copenaghen, Roma e Milano.

La sponsorizzazione della mostra di Carlo D'Orta rientra in un articolato piano culturale che ha visto il supporto nel 2012 alla variegata attività di ricerca di un altro grande maestro della fotografia, Luca Campigotto, con la realizzazione di un volume dedicato all'azienda e edito da Alinari.

"Abbiamo scelto di supportare questa mostra - dichiara il direttore marketing di Arti Grafiche Boccia Monica Vitiello - perchè crediamo fortemente nell'importanza della ricerca fotografica e nel grande valore di questa espressione dell'arte contemporanea. Le aziende come la nostra stampano milioni di immagini al giorno e la ricerca artistica ed il supporto ai grandi fotografi possono contribuire ad una maggiore attenzione al ruolo della fotografia."

venerdì 8 maggio 2015

A Brescia una mostra immerge i visitatori nella storia di 2000 anni fa


Un viaggio nel passato con la tecnologia Epson

Grazie alla Realtà Aumentata resa possibile con gli smart glass Epson Moverio e l'applicazione Art Glass, alle installazioni immersive in mostra e ai 3D di Telecom Design, i visitatori di "Roma e le genti del Po. Un incontro di culture. III-I secolo a.C." vengono proiettati in Brixia, la Brescia dei secoli in cui le genti del Po incontrarono per la prima volta la Roma Repubblicana.

Cinisello Balsamo, 8 maggio 2015 - Grazie alla speciale "macchina del tempo" progettata dagli organizzatori della mostra "Roma e le genti del Po. Un incontro di culture. III-I secolo a.C.", presso il Museo Santa Giulia di Brescia (9 maggio 2015 - 17 gennaio 2016), i visitatori si trovano immersi in un vero e proprio viaggio nella storia della città di Brescia quando gli abitanti locali incontrarono la Roma Repubblicana.

Questa macchina del tempo è stata possibile anche grazie all'utilizzo di 17 videoproiettori Epson, deputati a ricreare i suggestivi ambienti della città e le coinvolgenti vedute della campagna circostante che, entrambi, fanno da sfondo all'esposizione archeologica, composta da quasi 500 reperti, molti dei quali mai esposti, in un percorso di ben 1.500 metri quadrati. Gli smart glass Epson Moverio hanno invece offerto la piattaforma tecnologica per creare una straordinaria applicazione di Realtà Aumentata, realizzata dall'esperienza di ART Glass Srl, capace di portare i visitatori in quello che doveva essere il cuore della città così come lo videro e lo vissero gli abitanti di allora.

"La tecnologia Epson - afferma Luigi Di Corato, Direttore del Museo Santa Giulia - ci ha permesso di allestire nell'area archeologica un percorso in Realtà Aumentata che permetterà ai visitatori di sperimentare un modo nuovo di vivere il museo e regalerà loro un'esperienza unica e suggestiva."

"La partnership con il Museo Santa Giulia - afferma Carla Conca, Sales Manager Visual Instruments di Epson Italia - dimostra come i prodotti Epson possano essere impiegati anche in ambito museale, offrendo la possibilità di allestire mostre innovative, dove l'oggetto museale diventa un'esperienza coinvolgente per il visitatore grazie alle tecnologie più aggiornate."

Un viaggio nella Gallia Cisalpina e la storia del suo incontro con la Roma Repubblicana.

Grazie all'utilizzo degli smart glass Epson Moverio e al software Art Glass, i visitatori possono immergersi nell'età romana e vedere le ricostruzioni degli edifici (georeferenziati e ambientati) in sovrapposizione al mondo reale, vivendo un'esperienza unica lungo un percorso costituito da numerosi punti di interesse con le ricostruzioni 3D e gli scenari immersivi di realtà aumentata a 360° prodotti da Telecom Design: il maestoso Capitolium a dominare l'imponente piazza del foro, la cella centrale con la statua di Giove, le lunghe rampe di scale in marmo bianco, l'ombra delle colonne sui portici, il colle Cidneo alle spalle, con un altro importante tempio che svetta sulla sua sommità, il teatro romano con i suoi 20.000 posti a sedere, le taberne, le domus, e, in lontananza, le mura con la porta urbica verso Verona.

Gruppo Epson

Epson è leader mondiale nell'innovazione con soluzioni che superano le aspettative dei clienti in mercati diversi quali ufficio, casa, retail e industria. La gamma dei prodotti Epson comprende stampanti inkjet, meccanismi di stampa, videoproiettori 3LCD così come robot industriali, visori e sensori, e si basa su tecnologie proprietarie che garantiscono compattezza, riduzione dei consumi energetici e affidabilità elevata.
Con capogruppo Seiko Epson Corporation che ha sede in Giappone, il Gruppo Epson conta oltre 72.000 dipendenti in 94 società nel mondo ed è orgoglioso di contribuire alla salvaguardia dell'ambiente naturale globale e di sostenere le comunità locali nelle quali opera. 


Epson Europe
Epson Europe B.V. con sede ad Amsterdam, è il quartier generale regionale del Gruppo per Europa, Medio Oriente, Russia e Africa. Con una forza lavoro di 1.700 dipendenti, le vendite di Epson Europa, per l'anno fiscale 2013, hanno raggiunto i 1.517 milioni di euro. 

Epson Italia.  Epson Italia, sales company nazionale, per l'anno fiscale 2012 ha registrato un fatturato di oltre 200 milioni di Euro e impiega circa 150 persone. www.epson.it




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La puzza che piace. La prima top ten in mostra all'Expo

 

Domani, sabato 9 maggio 2015, dalle ore 10,00

Padiglione Coldiretti, inizio del Cardo, Ingresso sud

 

Per la prima volta è stata stilata la top ten delle specialità Made in Italy più puzzolenti che sarà mostrata al pubblico all'Expo a partire da domani sabato 9 maggio 2015, dalle ore 10,00 Padiglione Coldiretti, inizio del Cardo, Ingresso sud. Nell'Olimpo della "puzza che piace" ci sono cibi fortemente rappresentativi della cultura, della tradizione e del territorio nazionale caratterizzati da un odore potente e pungente che è peraltro il risultato di specifiche proprietà e ne esalta la distintività.

La biodiversità dell'agricoltura italiana sarà di scena nell'occasione anche con la categoria delle specie vegetali antiche che rischiavano di andare perdute ed ora invece colorano curiosamente la spesa degli italiani e offrono esclusive proprietà salutistiche e nutrizionali, che sarà possibile conoscere ed apprezzare.

Con questa iniziativa alla presenza del presidente nazionale Roberto Moncalvo la Coldiretti all'Expo dà il via alla mostra dei "prodotti alimentari perfetti" nella loro specificità, che a rotazione settimanale saranno protagonisti nelle diverse categorie del padiglione "No farmers no party". L'obiettivo è quello di far conoscere la grande diversità del vero Made in Italy alimentare che è stato salvato dall'omologazione grazie all'impegno degli agricoltori italiani.

giovedì 7 maggio 2015

Mostra Milano e la Pittura 1950 | 1975 e Cinquantenario della galleria Il Castello Modern and Contemporary Art


                                                                                             

Gianni Dova, Nucleare, 1953


Milano e la Pittura
1950 | 1975


Bonalumi, Burri, Capogrossi, Castellani, Crippa, Dorazio, Dova, Ferrari, Fontana, Marrocco, Novelli, Scanavino, Turcato, Vedova


In mostra dal 28 maggio al 30 luglio 2015





Il 28 maggio 2015 alle 18,30 inaugura alla galleria Il Castello Modern and Contemporary Art la mostra Milano e la Pittura 1950 | 1975  e con l'occasione si commemorano i 50 anni di attività della galleria, con l'esposizione di 15 opere di artisti che hanno frequentato Milano, il quartiere Brera e la galleria, punto di incontro dei più noti e acclamati autori della seconda metà del secolo scorso. Adriano e Marcello Conte, proprietari della galleria, mettono a disposizione di amici e collezionisti opere facenti parte della loro collezione privata, la maggior parte non esposte da anni.



Il periodo artistico esplorato nell'esposizione fa riferimento ad anni in cui Milano era culla e crocevia di correnti artistiche, sperimentazioni, performance, incontri tra artisti e contaminazioni vicendevoli di tecniche, pensiero, ispirazioni e ricerca di nuovi ambiti espressivi. Nel quartiere Brera hanno avuto lo studio molti degli artisti esposti in questa mostra, e la galleria Il Castello Modern and Contemporary Art era scenario di dialoghi e mostre personali rimaste nella memoria di collezionisti dell'epoca, galleristi, critici, intellettuali e storici dell'arte che frequentavano la zona.

Info:

  • dal 28 maggio al 30 luglio 2015
  • inaugurazione 28 maggio dalle 18,30 alle 21
  • a cura di Adriano Conte e Marcello Conte
  • direzione creativa di Elisa Ajelli
  • orari: dal martedi al sabato 11-19 | lunedi 15-19



Il Castello Modern and Contemporary Art

Nasce nel 1964 a Milano e si occupa da subito dei più noti artisti italiani e internazionali del '900.

Dopo essersi trasferita nel 1968 nell'attuale sede storica di via Brera 16, la galleria promuove la sua attività concentrandosi maggiormente sui periodi storici di "Corrente" e delle Avanguardie degli anni '60, intessendo con gli artisti relazioni che vanno al di là degli interessi professionali, per trasformarsi spesso in rapporti di sincera amicizia con personaggi quali Brindisi, Crippa, Dova, Guttuso, Lazzaro, Migneco, Morlotti, Peverelli, Scanavino e molti altri protagonisti del panorama artistico italiano, abituali frequentatori del quartiere di Brera.

Nel corso degli anni la galleria organizza mostre tra le quali si ricordano quelle dedicate a Ottone Rosai (1968 e 1973), Filippo De Pisis (1968), Felice Carena (1969), Felice Casorati (1970), Victor Vasarely (1973), Ardengo Soffici (1979), Mario Sironi (1980) e Walter Lazzaro (1991). In seguito a queste esposizioni, per la promozione degli artisti, vengono pubblicati dalla galleria numerosi cataloghi, tra cui spiccano la monografia di Ottone Rosai, uscita nel 1973, e il primo volume del catalogo generale delle opere di Giuseppe Migneco del 1975. Alla fine degli anni '80 Adriano e Marcello Conte, attuali titolari della galleria, iniziano a occuparsi dell'attività e nel 1993 costituiscono la società Il Castello Arte Moderna e Contemporanea.


Tenendo fede alle scelte e all'attività originari, la galleria ospita negli anni a seguire una serie di mostre monografiche di grande interesse dedicate a maestri quali Mark Kostabi (1995), Emilio Tadini (1996), Gianni Dova (1997), Giulio Turcato (1999), Roberto Crippa (2000), Ennio Morlotti (2002), Piero Dorazio (2003), Piero Gilardi (2004), Agostino Ferrari (2005), Joan Mirò (2006), Lucio Fontana (2007), Gianni Dova (2008), Giuseppe Capogrossi (2008), Victor Vasarely (2009), Walter Valentini (2010), Mario Schifano (2010), Andy Warhol (2011) e Keith Haring (2011) Piero Dorazio (2012), Damien Hirst (2013), Armando Marrocco (2014) e ampliando nel contempo l'interesse su alcuni artisti contemporanei del livello di Paolo Decuarto, Alfonso Bonavita, Willy Verginer, Matteo Pugliese, Carla Bedini, Sergio Fermariello, Agostino Ferrari, Piero Gilardi e Francesco Vitali. La galleria ha un proprio archivio di opere degli artisti del '900 maggiormente trattati: in particolare, del maestro Gianni Dova esegue stime di collezioni private, acquista e vende opere anche per conto terzi.


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