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giovedì 29 gennaio 2015
Venerdì 30 gennaio - h.19:00 - ChessLab - PalumboLab and Bauhaus
Galleria Biblioteca Provinciale - Lecce. Mostra 'Adamo ed Eva'
La Galleria infatti, come spiegato qui http://bit.ly/1BlMQhy, è la location in cui gli artisti locali potranno esporre gratuitamente per la prima fase di avvio del progetto usufruendo di un luogo a loro completa disposizione.
Tra i primi ad esporre Fernando Perrone e Ornella Durini, compagni nella vita e nell'arte, protagonisti nell'esposizione dei loro più recenti lavori che rappresentano, tra scultura e pittura, un percorso sia cronologico sia tematico per affinità, confronti e dialogo tra le opere.
Entrambi hanno esposto in numerose città italiane ed estere e le loro opere sono state pubblicate su numerose riviste specializzate. Perrone, inoltre, ha contribuito con il suo operato, allo sviluppo e alla crescita culturale dell'artigianato artistico sul territorio nazionale ed internazionale.
La sua ricerca artistica lo ha portato a prediligere le qualità insite della pietra, portandolo ad intraprendere un lungo cammino nel mondo delle arti visive e del design. Nelle sue opere, legate ai ritmi materici della natura, si respira un'attenzione determinante verso un rigore formale. L'artista è da definire sicuramente un precursore di un nuovo stile che ha segnato un radicale cambiamento nell'utilizzo della pietra nel settore del complemento d'arredo, meritando l'attenzione delle più importanti riviste di settore italiane ed estere.
Ornella Durini produce oggetti d'arredo in pietra per la casa dallo stile e dal gusto moderno e contemporaneo. I suoi sono progetti funzionali in cui è possibile trovare un continuo riferimento alla natura, al territorio e alla fantasia e sono da considerarsi dei veri e propri pezzi unici.
Le sue creazioni sono pubblicate regolarmente su tutte le più attente e prestigiose riviste specializzate del settore. I suoi oggetti sono stati presentati in varie manifestazioni ed eventi e in numerosi show room specializzati in arredamento e design su tutto il territorio nazionale ed internazionale.
Ingresso libero.
Info: axacultura@gmail.com
tel. 320 9654542
orari: 10.30 - 12.30 / 17.30 – 20.0
martedì 27 gennaio 2015
Il 31 gennaio 2015 inaugura a Ferrara la mostra "L'arte per l'arte. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis"
Un anno di grande Arte a Ferrara
Da
dicembre 2014 e per tutto il 2015, mostre d’autore nei luoghi simbolo
della cultura estense. Da Bastianino a Boldini e de Pisis, fino a
Picasso e Gaudì, con il consorzio Visit Ferrara.
Pittori ferraresi e grandi artisti che hanno fatto la storia dell’arte contemporanea
si incontrano nella città estense – gioiello architettonico ed
artistico del Rinascimento, non a caso Patrimonio dell’Umanità UNESCO –
per dare vita a nuove importanti esposizioni, che a partire da dicembre 2014 renderanno più preziosi i palazzi storici e i luoghi d’arte simbolo di Ferrara. Mostre d’autore da vivere grazie alle proposte dei soci del consorzio Visit Ferrara, che conta quasi 80 operatori della Provincia con l’obiettivo di far conoscere tutte le opportunità turistiche del territorio.
Lampi sublimi nella Pinacoteca Nazionale.
Si
comincia il 13 dicembre con l’inaugurazione di una mostra dedicata a
Bastianino (Ferrara 1528/32 – 1602), che a fine Cinquecento dipinse
nella chiesa carmelitana della Conversione di San Paolo, una delle più
belle della città, in via di restauro grazie ad un finanziamento del
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Sette le
opere di Bastianino (Sebastiano Filippi) al centro dell’esposizione “Lampi
sublimi a Ferrara. Tra Michelangelo e Tiziano: Bastianino e il cantiere
di San Paolo”, fino al 15 marzo 2015, negli spazi della Pinacoteca
Nazionale (in corso Ercole I d’Este), ospitata nel piano nobile del
Palazzo dei Diamanti. I “lampi” indicano gli effetti delle ombre, le
nebbie che agitano la scena figurativa post rinascimentale, ma anche i
movimenti rapidi di un pennello che conquista più libertà. Il percorso
espositivo composto da 36 opere complessive, gode la presenza di quadri di
Tiziano, Dosso e Battista Dossi, Camillo Filippi, Giorgio Ghisi e
Ludovico Settevecchi. Si potrà ammirare anche un’incisione del Giudizio
universale di Michelangelo. Apertura martedì e mercoledì dalle 9.00 alle
14.00, da giovedì a domenica dalle 9.00 alle 19.00.
Boldini e de Pisis nel Castello Estense.
Il cuore del Castello Estense, che racconta secoli di vita della città, si trasforma nella galleria dei capolavori di due importanti pittori ferraresi a cavallo tra l’800 e il ‘900: Giovanni Boldini e Filippo de Pisis. La mostra “L’arte per l’arte. Il Castello Estense ospita Giovanni Boldini e Filippo de Pisis” apre il 31 gennaio 2015
e può essere visitata per tutto l’anno. Le opere sono selezionate dalle
collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo
Massari (chiuse al pubblico per restauro) e intendono raccontare la
parabola creativa dei due maestri. Il percorso espositivo si apre con
dipinti e opere su carta di Boldini, una delle figure di spicco del
rinnovamento della pittura italiana e internazionale, prima nella
Firenze macchiaiola e poi nella Parigi degli impressionisti, dove
diventerà un indiscusso protagonista della Belle Époque. L’arte
di Filippo de Pisis sarà invece protagonista della seconda parte della
mostra, allestita nei Camerini, solitamente non aperti alle visite.
La Rosa di Fuoco a Palazzo dei Diamanti.
Il principale centro espositivo di Ferrara, Palazzo dei Diamanti, dal 19 aprile al 19 luglio 2015 dedicherà una grande mostra a un momento cruciale della storia dell’arte moderna: il modernismo catalano. “La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí”
evoca la straordinaria fioritura che, tra Otto e Novecento, ha cambiato
il volto della città catalana e ne ha fatto uno dei più effervescenti
centri della cultura europea. I capolavori di Antoni Gaudí e di Pablo
Picasso rappresentano i vertici assoluti di questo periodo aureo,
accanto alla produzione non meno significativa di un’ampia cerchia di
architetti, pittori, scultori, musicisti, poeti, scrittori e
drammaturghi, protagonisti di quel movimento di rinnovamento artistico e
culturale che ha preso il nome di modernismo catalano.
Per non perdere i grandi eventi d’arte di Ferrara, il pacchetto “Mostre” del consorzio Visit Ferrara
propone una notte con prima colazione in hotel in camera doppia, visita
guidata della città, incluso il biglietto d’ingresso per l’esposizione
scelta e lo sconto del 10% sul catalogo, a partire da 60 euro a persona a
notte. Per informazioni e prenotazioni: mostre@visitferrara.info Altre offerte e proposte sul sito www.visitferrara.eu
Per informazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984 E - mail: assistenza@visitferrara. Sito web: www.visitferrara.eu |
lunedì 26 gennaio 2015
Alfredo Pirri - La Gabbia d'Oro a cura di Agata Polizzi. Mercoledì 28 gennaio
Francesco Pantaleone arte Contemporanea
Alfredo Pirri
La Gabbia d'oro
a cura di Agata Polizzi
Mercoledì 28 gennaio 2015
h. 11:00 - Conferenza Stampa di presentazione del progetto
h. 19:00 - Presentazione del seminario con disegni di Alfredo Pirri
Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea, Palermo
"La Gabbia d'oro" è un progetto pensato da Alfredo Pirri per la Chiesa del Giglio, a Palermo, articolato in varie azioni e luoghi, con una base operativa ed espositiva stabile all'interno della galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea.
"La Gabbia d'oro" è nelle intenzioni dell'artista un luogo che possa assolvere più funzioni: luogo di sperimentazione, di visita autonomo dalle attività che vi si svolgono; luogo occasionale di mostre o performance, concerti, luogo di confronto e di scambio. Con questo progetto si vuole realizzare un'opera in bilico fra arte visiva e architettura, un'opera che assolva il fine di costruire e rendere subito disponibile uno spazio per delle attività artistiche, senza aspettare, per utilizzare la struttura, che si effettuino i costosi lavori di restauro necessari ad ottenerne l'agibilità. Al contempo uno spazio costruito con "tecniche temporanee", fondate sull'immaginario di un artista che, attraverso il suo lavoro in dialogo con professionalità differenti e complementari, restituirà alla città un'architettura dimenticata, e all'arte un laboratorio vivo di creazione, mostrando in tal modo la rilevanza che l'arte può assumere come guida di processi complessi in campo sia creativo sia civile. Al suo processo attuativo sono stati chiamati a partecipare, come parte integrante della progettazione stessa, persone in ruoli differenti e istituzioni come la Galleria FPAC, l'Accademia di Belle Arti di Palermo ed il Museo Civico di Castelbuono, che partecipando direttamente a tutte le fasi di elaborazione e realizzazione del programma, potranno consentire di viverlo dall'interno e non solo come adesione formale.
Il progetto è avviato da un seminario tenuto da un gruppo di lavoro composto da professionalità del mondo dell'arte, della cultura e imprenditoria è composto da Alfredo Pirri, Ettore Alloggia, Pietro Airoldi, Laura Barreca, Roberto Bilotti, Umberto De Paola, Cinzia Ferrara, Renato Galasso, Vincenzo Melluso, Francesco Pantaleone, Cesira Palmeri e Agata Polizzi.
Il seminario sarà concluso con la pubblicazione di un "quaderno d'artista" che segnerà la chiusura della prima fase del progetto "La Gabbia d'oro".
Opera
L'opera di Alfredo Pirri intitolata La "Gabbia d'oro" da realizzarsi dentro l'edificio della "Chiesa del Giglio" è finalizzata a costruire, attraverso un processo temporale e spaziale, un luogo particolarmente affine alla visione, che ha l'artista del ruolo dell'arte dentro la città. In particolare di una città come Palermo, ricca di luoghi che potrebbero essere riutilizzati per fini differenti dalla loro origine, ma allo stesso tempo talmente impregnati di memoria storica e tradizioni popolari da non poterne (o volerne) cancellarne il segno. L'opera consiste nella creazione di un luogo allo stesso tempo separato (dallo spazio urbano) e permeabile (alle sue suggestioni e poetiche), un luogo simbolicamente protettivo dell'arte, dell'artista, del suo lavoro e della sua intimità, un luogo che custodisca l'arte e l'artista come fa la gabbia con il canarino. Luogo quindi che, sì, separa visibilmente l'artista dagli altri imprigionandolo addirittura, ma soprattutto ne amplifichi e diffonda il "canto" nello spazio circostante, inoltre gabbia di protezione fisica dalle minacce di cedimenti. Un luogo che si costruisce e sviluppa dentro lo spazio della Chiesa del Giglio come un corpo autonomo senza toccarne nessuna parete o particolare architettonico. Una gabbia che è filtro attraverso cui vedere lo spazio interno della chiesa in maniera protetta. Infine, luogo-opera, finalizzato alla creazione artistica ma opera d'arte in sé, quindi visibile e vivibile anche autonomamente dalle attività che vi si svolgeranno all'interno. Il progetto si compone di momenti differenti e integrati che si svilupperanno nel tempo e nello spazio (sia inteso come spazio specifico sia cittadino).
Oratorio Madonna del Giglio
L'oratorio di proprietà di Roberto Bilotti Ruggi d'Aragona e Cesira Palmeri di Villalba, costruito nel 1615 dalla Compagnia dell'Annunciata del Giglio nella contrada dello Stazzone è stato per lungo tempo sede della Confraternita di Maria SS. Addolorata. La compagnia era stata costituita nel 1597 da commissari della Corte Pretoriana ed aveva avuto la sua prima sede nella chiesa della Madonna dell'Itria alla Ferrarìa (presso la chiesa di Santa Maria del Paradiso).
Il semplice portale introduce al vano d'ingresso che immette alla chiesa vera e propria. Questa è un'aula rettangolare, con interventi realizzati dopo il 1860, priva di particolari decorazioni. Solo alcune figurine in stucco, colorate secondo un vivace cromatismo, ornano l'altare in cui è posta la tela ottocentesca dell'Annunciazione. Il 18 Novembre 2001, dopo quasi quattrocento anni di attività, la chiesa è stata chiusa per inagibilità. Oggi, nonostante i numerosi sforzi della proprietà, versa in condizioni di semi-abbandono.
Un sentito ringraziamento a LAND
Upcoming
Venerdì 30 gennaio, dalle ore 18:00 presentazione di ChessLab - Design made in Sicily rivisitazione in marmo della famosa scacchiera del Bauhaus, progettata nel 1922. Frutto della sinergia tra il Laboratorio di Disegno Industriale, tenuto dal Prof. Dario Russo e la Palumbo Marmi di Trabia (PalumboLab), la scacchiera ChessLab, di Lidia Cannella, rivisita l'illustre progetto di Josef Hartwig, caratterizzato per la stretta relazione tra forma e funzione dei pezzi (ovvero il movimento che essi seguono sulla scacchiera).
(seguirà comunicazione più completa)
Un sentito ringraziamento a PLANETA
Francesco Pantaleone arte Contemporanea
Via Vittorio Emanuele 303
(Palazzo Di Napoli - Quattro Canti)
90133, Palermo
L'arte degli orafi pescaresi Verna a Parigi per la prima mostra di gioielli di Miller Levy
ULTIMI GIORNI > APERTURA STRAORDINARIA FINO A MEZZANOTTE > Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985 > da mercoledì 28 gennaio a domenica 1 febbraio, Palazzo Reale, Milano
Da mercoledì 28 gennaio a domenica 1 febbraio, la mostra prolunga eccezionalmente gli orari e sarà visitabile tutti i giorni fino a mezzanotte (ultimo ingresso ore 22.30).
Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985
fino a domenica 1 febbraio 2015
Palazzo Reale, Milano
FAI TARDI CON CHAGALL
Milano, 26 gennaio 2015 – Visitata da oltre 300.000 persone, la mostra "Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985", entra nell'ultima settimana di apertura. Da mercoledì 28 gennaio a domenica 1 febbraio, la mostra prolunga eccezionalmente gli orari e sarà visitabile tutti i giorni fino a mezzanotte (ultimo ingresso ore 22.30).
Marc Chagall. Una retrospettiva 1908‐1985 è la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia negli ultimi 50 anni a Marc Chagall, con oltre 220 opere, prevalentemente dipinti, che guideranno i visitatori lungo tutto il percorso artistico di Chagall, accostando, spesso per la prima volta, opere ancora nelle collezioni degli eredi, e talvolta inedite, a capolavori provenienti dai maggiori musei del mondo, quali il MoMa, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington, il Museo Nazionale Russo di S. Pietroburgo, il Centre Pompidou, oltre a 50 collezioni pubbliche e private che hanno generosamente collaborato.
La mostra promossa dal Comune di Milano‐Cultura, è organizzata e prodotta da Palazzo Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, Arthemisia Group, GAmm Giunti, curata da Claudia Zevi con la collaborazione di Meret Meyer e realizzata anche grazie al contributo di M&G Investments, società internazionale di gestione di fondi, sponsor unico.
sabato 24 gennaio 2015
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