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venerdì 5 settembre 2014

FONDAZIONE PEANO, CUNEO | MIGUEL BERROCAL. COLLEZIONE LORENZELLI | 6 - 28 SETTEMBRE 2014





Miguel Berrocal
Collezione Lorenzelli

Fondazione Peano, Cuneo
6 - 28 settembre  2014
In collaborazione con la Fundación Escultor Berrocal para las Artes

Inaugurazione: sabato 6 settembre 2014, ore 17.30

Dall'8 al 26 settembre 2014 la Fondazione Peano a Cuneo, fedele alla propria missione di istituzione promotrice della scultura, presenta una mostra dedicata al grande artista spagnolo Miguel Berrocal, con opere della Collezione Lorenzelli già in mostra presso la  Lorenzelli Arte a Milano ed appartenenti alla collezione della famiglia dei noti galleristi.

Caratteristica distintiva del lavoro di Miguel Berrocal è il concetto di ripetizione e moltiplicazione, a partire da un prototipo iniziale, e l'idea di scomposizione di un'opera in numerose parti, ciascuna delle quali deve potersi incastrare perfettamente con le altre nella realizzazione di un più ampio progetto complessivo.

A partire da una tecnica eccelsa e dalla profonda conoscenza dei materiali, il lavoro di Berrocal rappresenta una combinazione fra arte e scienza. Per Berrocal scolpire – che si tratti di bronzo, marmo, legno o kevlar - non è solo un problema di tecnica e disegno. Si tratta di trovare un linguaggio fisico e simbolico, un linguaggio concettuale che trascende il limite del visibile, passando dagli occhi alla mente. La scultura di Berrocal non intende infatti rappresentare le cose, ma la loro natura profonda, la loro anima.

Riconosciuto fin da subito come uno dei più grandi scultori – artigiani del ferro – spagnoli, Berrocal è stato invitato a partecipare a tre edizioni della Biennale di Venezia e le sue opere monumentali sono esposte in numerose istituzioni e città del mondo. Noto in Italia anche in virtù della sua lunga permanenza nella città di Verona dove ha vissuto per circa quant'anni, all'artista è inoltre dedicata la Fundación Escultor Berrocal para las Artes (www.berrocal.net), con sede a Villanueva de Algaidas, Málaga, voluta dagli eredi di Berrocal a completamento del progetto pensato dall'artista ma mai portato a termine a causa della sua scomparsa. La Fundación è partner di questa iniziativa che suggella la collaborazione tra le due fondazioni nata nel 2012 e voluta fortemente da Cristina Berrocal Sajonia Coburgo e da Attilia Peano, scomparsa nel 2013, a cui viene dedicata questa rassegna.

Miguel Berrocal è un artista che si caratterizza per l'idea di "multiplo" e di "scomposizione dello spazio". La sua produzione è stata influenzata dall'insegnamento dello scultore Angel Ferrant che lo aveva avvicinato alla dimensione ludica della scultura così come all'interesse per gli oggetti incontrati casualmente in relazione alla possibilità di smontarli e rimontarli diversamente, dando loro una nuova veste di opera tridimensionale e dalla propria formazione matematico-architettonica data dagli studi alla Escuela Superior de Arquitectura presso la Facultad de Ciencias Exactas di Madrid.

Miguel Berrocal è stato un formidabile artigiano ma anche un eccellente tecnico che conosceva perfettamente i materiali e le tecniche di fusione. Berrocal ha abbandonato in parte il concetto di scultura intesa come rappresentazione attraverso masse e volumi per interessarsi al concetto di vuoto e spazio interno che lo hanno portato a decomporre lo spazio, a frammentare l'opera in parti diverse che, a loro volta, mettono in discussione il concetto di integrità e unicità dell'opera stessa.

Le opere di Berrocal sono sculture che lo spettatore può toccare, smontare e ricomporre in modo diverso, aspetto che ha portato spesso a parlare di Berrocal come "l'artista dei puzzle".


Miguel Ortiz Berrocal (1933-2006)
Nato nel 1933 a Villanueva de Algaidas, Málaga, ha iniziato la sua formazione accademica presso la Facoltà di Scienze Esatte di Madrid, studiando matematica nei primi due anni necessari per l'ammissione alla Scuola di Architettura. Nel frattempo ha frequentato la Scuola di Arti e Mestieri, sotto la guida di Ángel Ferrant e successivamente del ceramista Pierre Canivet a Parigi. Sin dalla gioventù si è interessato a un sistema di scultura che si scompone, trasforma e ricompone, modalità che ha poi caratterizzato la sua produzione artistica nel corso degli anni. Così, lo stesso tema, si ripete in una dimensione differente, in combinazione con nuovi elementi disposti in modo diverso. A partire dal 1952, con la sua prima galleria, Miguel Berrocal ha esposto in tutto il mondo e il suo lavoro è oggi presente in importanti musei e istituzioni europee e americane, che hanno consacrato Berrocal come uno tra i più grandi e significativi artisti del nostro tempo. Dopo aver vissuto e lavorato in Italia a Negrar, Verona, per un lungo periodo a partire dal 1964, nel 2005 Berrocal decide di tornare in Andalusia per aprire un nuovo studio nella sua città natale di Villanueva de Algaidas. Ad Antequera, Málaga, è scomparso il 31 maggio 2006, in piena attività creativa.


La Fondazione Peano
Costituita nel 1993 con lo scopo di promuovere la scultura e il suo inserimento nell'ambiente naturale urbano, tra i suoi progetti, la Fondazione Peano indice annualmente il Concorso Internazionale "Scultura da vivere", rivolto agli studenti delle Accademie di Belle Arti. L'opera del vincitore, selezionato da un'apposita giuria di artisti e critici d'arte, viene di volta in volta destinata a diversi spazi verdi della città di Cuneo.
Negli anni la Fondazione ha inoltre realizzato mostre collettive e personali, sia all'interno della sala espositiva sia nel giardino museale, con una particolare attenzione alla produzione scultorea di artisti presenti in provincia e nella regione, a conferma del suo ruolo di stimolo nel panorama locale e regionale e, allo stesso tempo, con una visione internazionale.


Informazioni

Sede:
Fondazione Peano
Corso Francia 47, Cuneo
tel: 0171 603649

Orari di apertura:
dal giovedì alla domenica ore 16-19 dal 6 al 28 settembre  2014

Ingresso gratuito


Divoramenti. Personale di Chiara Gatto - Lecce

Inaugurazione: venerdì 12 settembre 2014, ore 19.00
Galleria Scaramuzza Arte contemporanea, Via Giuseppe Libertini, 70, Lecce

Testi critici: Carmelo Cipriani

Catalogo: in galleria (Edizioni della Galleria Formaquattro)

Ufficio stampa: Associazione Cultura "De la dà Mar" (info: 320 77.14.234)

La mostra sarà visitabile tutti i giorni (fino al 28 settembre) dalle 18.00 alle 21.00.

Per la prima personale della giovane e talentuosa artista barese Chiara Gatto, la Galleria Formaquattro presenta il progetto itinerante "Divoramenti". La mostra prevede tre tappe interregionali. La prima a Lecce (dal 12 al 28 settembre), presso la Galleria Scaramuzza Arte Contemporanea, la successiva a Bari (dal 10 ottobre al 2 novembre) presso la Galleria Formaquattro, l'ultima a Matera (dal 21 novembre all'8 dicembre) presso Momart Gallery.




Ecco come Carmelo Cipriani, curatore della mostra, descrive la ricerca dell'artista:

"Chiara Gatto accosta, senza remore né timori, realtà terrigna e derive psichiche. La sua ricerca sembra privilegiare la dimensione dell'inconscio e della superstizione, inscenando voli pindarici tra la superficie della forma e la profondità del contenuto. La sospensione del senso è per l'artista il fondamento poetico di una ricerca espressiva giocata sull'instabilità, intesa come condizione privilegiata per l'esplorazione del confine tra visibile e invisibile. Scenari tetri e figure fantasmatiche si corrispondono in una bipolarità oscura: non si comprende se siano gli ambienti il riflesso di una tristezza interiore dei protagonisti o, al contrario, siano questi ultimi a soffrire del male che affligge i luoghi che li ospitano. Le sue stanze costituiscono la giusta metafora di una società compromessa, estraniante e luttuosa. Mentre nelle pareti sembrano riverberarsi i dubbi e i drammi degli anonimi protagonisti, miseri supereroi, animali di carta e pesanti origami divengono i dominanti archetipi di un'esistenza folle.
Così come la tranquillità dello scenario domestico si piega di fronte ad un persistente senso d'inquietudine, la perfezione prospettica cede il passo a puerili assonometrie, non di rado sacrificate a saturazioni monotonali. La materia cromatica, ridotta a poche tinte, si stratifica e si compone per tasselli, dando forma ad una poetica ricerca dei luoghi fisici e memoriali, in avvicendamenti e sovrapposizioni emotive che si sono stratificate in corso d'opera. Atmosfere cupe ma vibranti di pathos, sono abitate da figure vampiresche o allucinate, ora spaventose ora estranianti; figure disarticolate entro spazi instabili, saturi nelle cromie e connotati da un vuoto esistenziale prima che materiale.
Il valore della pittura di Chiara risiede nella capacità d'indagare la soglia tra produzione "normale" e "psicotica". La sua è un'umanità sconcertante, grottesca, carica di valenze emotive, che sembra interrogarci sulla possibilità di collegare tipologia fisica e stato di alterazione interiore. Mediante una sintassi iconica di disarmante semplicità l'artista ci coinvolge in teatrini folli, soggiogandoci. Il pensiero, apparentemente libero di spaziare, ne resta in realtà imprigionato. Ed è in quel momento che si perde la levità della visione e alla pura contemplazione segue l'amara riflessione".

Chiara Gatto nasce a Bari nel 1990. Conseguita la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Bari, si dedica con ingegno alla pittura giungendo alla formulazione di un repertorio figurativo d'indiscussa originalità, in cui si compendiano vigore espressionista e pratiche surrealiste. Da circa tre anni è impegnata in un'alacre attività espositiva. Nel 2012 inaugura la sezione "Previsioni" del Beluga Art Project Space di Rutigliano (BA), allestendo la doppia personale con Gianmaria Giannetti La Donna Elefante cerca sempre la verità elefante, a cura di Antonella Marino. Nel 2013 firma il quinto progetto "Wall in progress", curato da Marilena di Tursi, presso la Galleria Bluorg di Bari. Nello stesso anno partecipa a numerose collettive: Ibridazione, al Beluga Art Project Space di Rutigliano (BA); Spiaggia Libera Anno Zero, a cura di Antonella Marino, allestita al Coco Beach Club di Cozze-Polignano nell'ambito del "Beluga Art Project"; I low art, presso la galleria Artcore di Bari; Santi Medici tra arte e medicina, a cura di Vito Caiati, a Bitonto, negli spazi del Torrione Angioino. Nel 2013 ha seguito il workshop internazionale di arte e design Vajkard in Slovenia. Nello stesso anno è tra gli artisti menzionati della X edizione del Premio Nazionale delle Arti. Nel 2014 ha partecipato con la galleria Formaquattro di Bari ad "Affordable Art Fair" di Milano.


Galleria Formaquattro
Via Argiro 73 – 70124 Bari
Tel. 080 5612271 Fax 080 2145926

giovedì 4 settembre 2014

LA MOSTRA "CHIEDILO ALLA NATURA" FA DA ANTEPRIMA AL FESTIVAL ECHOGREEN



Ospitati 18 artisti con le loro opere per indagare il rapporto tra l'uomo e la natura
 LA MOSTRA "CHIEDILO ALLA NATURA" FA DA ANTEPRIMA AL FESTIVAL ECHOGREEN
Taglio del nastro domenica 7 settembre, alle 16.30, all'oasi La valle a San Savino, Magione

(Avi News) – Magione, 4 set. – Diciotto artisti e una produzione diversificata nel campo delle arti visive per una riflessione a più voci sul rapporto tra l'uomo e la natura. È questo il percorso su cui conduce la mostra "Chiedilo alla natura", allestita all'oasi naturalistica La valle, a San Savino di Magione, che sarà inaugurata domenica 7 settembre alle 16.30. L'esposizione rappresenta l'anteprima del festival Echogreen (in programma a Magione dal 19 al 21 settembre) dedicato allo sviluppo sostenibile dell'area del lago Trasimeno e promosso dalla Fondazione Fabbroni. Il percorso espositivo ospita lavori che vanno dalle installazioni ai video, passando per fotografie, opere materiche e pittoriche.
Al taglio del nastro saranno presenti Giacomo Chiodini, sindaco di Magione, Fabrizio Fabbroni, presidente della Fondazione Fabbroni e curatore della mostra, Maddalena Chiappini, presidente dell'oasi La valle, ed Eleonora Fabbroni, ideatrice di Echogreen. "Quello indagato in questa esposizione – ha detto Fabrizio Fabbroni – è un rapporto molto intenso che esplora il ruolo della natura come fonte di ispirazione, elemento di raccordo con l'armonia delle cose, ma anche come riserva fragile e preziosa spesso maltratta dall'uomo. In linea con gli obiettivi del festival, l'allestimento si inserisce nella cornice di grande effetto ambientale offerta dall'oasi La Valle, luogo di osservazione privilegiato del paesaggio faunistico lacustre, come iniziativa collaterale alle attività del centro".
La mostra resterà aperta al pubblico fino a domenica 28 settembre, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. Durante le giornate del festival, inoltre, dalle 16 alle 19, sarà possibile effettuare visite guidate usufruendo gratuitamente del servizio navette elettriche Umbria Green card con capolinea al Green village, nella piazza principale di Magione.

Carla Adamo



Cristalli! Una mostra sul mondo della cristallografia - Como, 6-28 settembre


CRISTALLI! UNO SGUARDO SUL MONDO DELLA CRISTALLOGRAFIA

6 – 28  SETTEMBRE
COMO, SAN PIETRO IN ATRIO – via Odescalchi, 3


In occasione dell'anno internazionale della cristallografia l'Università degli Studi dell'Insubria di Como, in collaborazione con l'Istituto di Cristallografia, il Comune di Como, e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (To.Sca.Lab.), organizza la mostra storico-didattica "CRISTALLI! Uno sguardo sul mondo della cristallografia", che si terrà dal 6 al 28 settembre a San Pietro in Atrio a Como.

Durante la mostra si potranno ammirare minerali e gemme, prendere parte a incontri tematici, letture di poesie, giochi e altri eventi formativi tra cui le conferenze "Da lucrezio e W. H. Bragg, passando per Primo Levi" di Davide Viterbo e "Letture dal Lapidario di Clara Janés" di Nieves Arribas il 6 settembre a partire dalle 16.30; "Pillole dal mondo: da Voghera a Bombay" di Walter Cabri e "Il giro del mondo in 20 Aminoacidi" di Emilio Parisini il 13 settembre, a partire dalle 16.30; "Cristallografia e Beni Culturali: nuove tecniche per Antiche Tecnologie" di Gilberto Artioli e "Il mistero dei Cristalli Giganti" di Juan M. Garcìa Ruiz e Javier Trueba il 20 settembre, a partire dalle 16.30.

La Cristallografia
La Cristallografia è la scienza che si occupa dello studio dei cristalli. In splendida sinergia con discipline scientifiche ben consolidate – come la Matematica, la Fisica, la Chimica, la Mineralogia e le Scienze della Vita – la Cristallografia ha contribuito nell'ultimo secolo allo sviluppo della Scienza e costituito la base per scoperte di elevata rilevanza scientifica.
Da disciplina puramente descrittiva e di catalogazione, di stile "ottocentesco" e Linneano, grazie allo sviluppo di teorie raffinate e all'avanzamento di nuove tecniche strumentali e di calcolo la Cristallografia rappresenta oggi una risorsa fondamentale per numerose altre discipline, tra cui le Scienze dei Materiali, le Biotecnologie, la tutela dei Beni Culturali, e tante altre.
Computer, cellulari, e farmaci moderni non esisterebbero senza l'apporto fornito dai cristallografi che operano nei diversi ambiti di ricerca, utilizzando le più avanzate tecniche strumentali disponibili, per lo più basate sul fenomeno della diffrazione da cristalli, osservata per la prima volta 100 anni fa.

La mostra sarà inaugurata sabato 6 settembre alle 16.30 e sarà aperta dal 6 al 28 settembre, da martedì a domenica. Ingresso libero e gratuito.
È possibile concordare visite guidate per gruppi o scolaresche contattando i responsabili: Norberto Masciocchi – norberto.masciocchi@uninsubria.it, Antonella Guagliardi – antonella.guagliardi@uninsubria.it, Simona Galli – simona.galli@uninsubria.it.


mercoledì 3 settembre 2014

Mostra Bernd Rosenheim/ Biblioteca Angelica/ sabato 13 settembre 2014, ore 18.00

Sabato 13 settembre, alle ore 18.00, nella Galleria della Biblioteca Angelica, sarà inaugurata la mostra personale di Bernd Rosenheim Eros e mito. Scultura, pittura e grafica, promossa dall'Associazione Culturale Europea Francesco Orioli, in collaborazione con la Biblioteca Angelica di Roma.
In mostra saranno esposte sculture in legno, acciaio e bronzo eseguite tra il 1979 e il 2014, alcuni acrilici su tela molto recenti e numerosi disegni e opere di grafica digitale.
E' la testa il tema principale sul quale l'artista si è concentrato e che dà unità all'esposizione: volti dai grandi occhi in dialogo con maschere che li celano.

Bernd Rosenheim è un artista tedesco, legato però alla Città Eterna fin dagli anni della sua formazione.
Nato nel 1931, arrivato a Roma nel 1957, grazie a una borsa di studio ricevuta dall'Istituto di scambi accademici Deutscher Akademischer Austausch - DAAD, inizia la sua formazione legandosi all'École de Paris e in parte agli espressionisti tedeschi.
La sua inesauribile curiosità lo porta a viaggiare in Oriente e in America Latina: in Cina raccoglie dati e informazione sufficienti a produrre 10 documentari per la ARD (televisione pubblica tedesca) e per scrivere ponderosi volumi dedicati all'arte orientale.
Le sue opere sono state esposte in numerose personali in Germania, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito, Austria, India, Irlanda e Italia, oltre che in mostre collettive in molti paesi.
Molte delle sue monumentali sculture sono collocate in luoghi pubblici ( Wiesbaden, Offenbach, Francoforte, Colonia e Lucerna).

Dall' 8 settembre CICLO DI INCONTRI > mostra VAN GOGH. L'UOMO E LA TERRA > PALAZZO REALE, MILANO


VAN GOGH. L'uomo e la terra
Palazzo Reale, Milano
dal 18 ottobre 2014 all'8 marzo 2015


> CICLO DI INCONTRI <

 
8, 23 e 30 settembre 2014
ORE 18.30 SALA CONFERENZE 3° PIANO
PIAZZA DUOMO 14, MILANO


INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Informazioni: T. +39 06 693 803 06



Vincent van Gogh
Autoritratto
Olio su cartone, cm 32,8 x 24
1887
Kröller-Müller Museum, Otterlo
© Kröller-Müller Museum; Otterlo


A un mese dall'apertura della mostra si accendono i riflettori sul mondo di Van Gogh.
A partire dall'8 settembre, si terranno a Palazzo Reale una serie d'incontri, letture e confronti tematici per scoprire i più affascinanti aspetti della sua vita e della sua opera.
Gli approfondimenti, moderati dal giornalista Marco Carminati, vedranno esperti, critici e scrittori quali Flavio Caroli, Dario Bressanini, Enzo Sallustro, accompagnare il pubblico in un percorso alla riscoperta dei temi della terra della ruralità e della natura, tanto cari all'artista e ampiamente illustrati nella mostra VAN GOGH. L'uomo e la terra che aprirà al pubblico il prossimo 18 ottobre.
Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la mostra è promossa dal Comune di Milano - Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale di Milano, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, in collaborazione con Kröller-Müller Museum di Otterlo e realizzata anche grazie al sostegno del main sponsor Gruppo Unipol.
La mostra partecipa a Milano Cuore d'Europa, il palinsesto culturale multidisciplinare dedicato all'identità europea della nostra città anche attraverso le figure e i movimenti che, con la propria storia e la propria produzione artistica, hanno contribuito a costruirne la cittadinanza europea e la dimensione culturale.


PROGRAMMA DEL CICLO DI INCONTRI

> Lunedì 8 settembre, ore 18.30, sala conferenze 3° piano – Piazza Duomo 14
Marco Carminati incontra Falvio Caroli, Critico e Storico dell'arte.

Il Professor Flavio Caroli analizzerà l'evoluzione dell'idea di natura nell'opera di Van Gogh, partendo dai lavori giovanili e dalle lettere in cui l'artista descrive l'influenza che il pittore Millet ebbe nella sua formazione artistica, approfondendo l'intero percorso fino ad arrivare alle opere più mature.

> Martedì 23 settembre, ore 18.30, sala conferenze 3° piano – Piazza Duomo 14
Marco Carminati incontra Dario Bressanini, Ricercatore, divulgatore scientifico e scrittore italiano.

Il Professor Dario Bressanini analizzerà in modo scientifico alcuni lavori di Van Gogh che illustrano il mondo agreste e contadino, raccontando l'evoluzione alimentare, la storia del cibo e del lavoro nei campi dalla seconda metà dell'Ottocento fino ai nostri giorni.

> Martedì 30 settembre, ore 18.30, sala conferenze 3° piano – Piazza Duomo 14
Marco Carminati incontra Enzo Sallustro, Vice-direttore Rai Gold, esperto di cinema e curatore di diverse rassegne cinematografiche.

Enzo Sallustro farà un excursus cinematografico ripercorrendo la filmografia che indaga e racconta il tema rurale e contadino, predominante in mostra, e dunque il rapporto dell'uomo con la natura che lo circonda.


INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Informazioni: T. +39 06 693 803 06

In allegato comunicato stampa


Informazioni: T. +39 06 693 803 06
www.vangoghmilano.it



martedì 2 settembre 2014

Una mostra e un film per ricordare Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Organizzato dalla Rettoria di San Giovanni Decollato in collaborazione con SiciliAntica ed inserito nel programma Mafia, antimafia e legalità, promosso dalla stessa Rettoria con il patrocinio della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, si terrà, mercoledì 3 settembre, 2014, alla ore 17.30, presso la Chiesa di San Giovanni Decollato, piazzetta San Giovanni Decollato (Zona cattedrale, Palermo), una mostra fotografica in memoria di Carlo Alberto Dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro, Domenico Russo a trentadue anni dalla scomparsa. La mostra è a cura del fotografo palermitano Antonino Giordano.

Dopo la presentazione di Leonardo Mancini della Chiesa di San Giovanni Decollato e di Alfonso Lo Cascio, della Presidenza regionale di SiciliAntica, sono previsti gli interventi di Augusto Cavadi, docente di filosofia, di Salvo Palazzolo, giornalista del quotidiano La Repubblica e del teologo Cosimo Scordato. A seguire (alle ore 19.00) sarà proiettato il film "Cento giorni a Palermo" di Giuseppe Ferrara. L'ingresso è libero.


foto: lapide Carlo Alberto Dalla Chiesa.

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