COMICS BOULEVARD ospiterà l’incontro con EUGENIO SICOMORO ed EMILIANO TANZILLO in occasione della presentazione del volume francese “La Prison”, (Glénat).
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sabato 12 novembre 2011
LA PRISON - presentazione e incontro con EUGENIO SICOMORO ed EMILIANO TANZILLO sabato 19 novembre ore 17,00 @ Comics Boulevard - Roma
COMICS BOULEVARD ospiterà l’incontro con EUGENIO SICOMORO ed EMILIANO TANZILLO in occasione della presentazione del volume francese “La Prison”, (Glénat).
venerdì 11 novembre 2011
Davide De Paoli - Gioielli, Sculture, Cancelli artistici 1972-2007 | Galleria Ostrakon, Milano
COMUNICATO STAMPA
Davide De Paoli
Gioielli, Sculture, Cancelli artistici 1972-2007
Presentazione in catalogo di
Chiara Gatti e Alessandra Quattordio
Inaugurazione Giovedì 24 Novembre ore 18.00
Fino al 12 gennaio 2012
Lastre metalliche su cui vengono praticati tagli e piegature. Percorsi topologici. Centinature su cui appoggiano involucri invisibili. Costruzioni reversibili che se ripiegate su sè stesse rivelano la matrice piana. Sono ricerche sulla successione dei ritmi di pieno e vuoto, di modulazioni raffinate, di verifica di rapporti euclidei. Ma questa constatazione non ci fa avanzare di molto nella comprensione di una esperienza artistica complessa come quella di Davide De Paoli. Le sue opere sono interrogazioni: cosa è il vuoto, cosa nascondono le cavità, cosa è il protendere e il ritirarsi delle forme. L'intera sua produzione, dai gioielli alle sculture ai cancelli-sculture, è infatti contrassegnata, oltre che da strategie realizzative (modularità, massimo sviluppo della minima superficie), anche da tensioni metafisiche che si esprimono, ad esempio, nello svuotamento dei volumi pieni. La scultura svuotata suggerisce il tuttotondo ma segnala anche lo spalancarsi di interminati spazi di là da quella. E rafforza questa impressione proprio l'assenza di ogni riferimento ontologico nelle dichiarazioni discrete dell'artista che, parlando di sè e della sua esperienza, pare come attenersi controllatamente alla sfera del pronunciabile e del comunicabile. "Oggi rimangano varie tracce del mio lavoro, in parte inedite, sparse in vari studi di amici, avendo io chiuso il mio laboratorio da due anni. Tutte le opere che presento in questa mostra sono di mia proprietà, salvo alcuni degli anni '70, '80 e recenti concessimi da amici o collezionisti a me molto vicini. Una piccola antologica, piccola per ragioni pratiche dato lo spazio relativamente limitato della galleria, ma anche trovando molto complesso ristabilire contatti con vari collezionisti per chiederne il prestito. Nei vari periodi ho affrontato diversi materiali, dal metallo al legno alla terracotta. Mentre nel gioiello, attraverso la fusione la laminatura la saldatura si assiste ad un processo integrale, nella scultura ho sempre attinto a materiali semilavorati industriali, in particolare lamiere da me tagliate in forme prevalentemente geometriche e trasformate in forme bi-o-tridimensionali. Nel discorso della percezione ottica c'è spesso un inganno: dove si sottende il pieno, esiste il vuoto proiettato dall'ombra di una forma piegata. Le mie opere sono in gran parte così: volumi virtuali, percorsi topologici, composizione di moduli prefissi calcolando pieni e vuoti, ritmi alternati o simmetrie. Oggi il mio compito è di riordinare, archiviare, fotografare, esporre i vari temi e forme ricavate nei diversi periodi, in base a criteri innovativi e sperimentali. Le sculture spesso sono taglienti, simili ad armi arcaiche o volumi riferiti alla sfera e al quadrato, geometrie elementari da me predilette."
GALLERIA OSTRAKON
via Pastrengo 15, Milano
Tel. 3312565640, dorino.iemmi@fastwebnet.it
Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30
giovedì 10 novembre 2011
DGA MiBAC INVITO Presentazione Portale Archivi della Moda del Novecento
Maria Fernanda Bruno
Responsabile dei rapporti con la stampa e delle pubbliche relazioni
Ufficio di Direzione
Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Via di San Michele, 22
00153 Roma
e-mail: mariafernanda.bruno@beniculturali.it
tel:+39 06.5843.4415
cell:+39 339.4532551
Da: BRUNO MARIA FERNANDA
Inviato: giovedì 10 novembre 2011 16.25
Oggetto: DGA MiBAC INVITO Presentazione Portale Archivi della Moda del Novecento
Si inviano, in allegato, per opportuna conoscenza, auspicabile partecipazione e gradita diffusione il comunicato stampa ed il programma relativi alla
Presentazione
Portale Archivi della Moda del Novecento
Un portale per la memoria della moda
14 novembre 2011
ore 10.30
Archivio di Stato di Roma
Sala Alessandrina
Roma, Corso Rinascimento 40
Rimanendo a disposizione per ogni eventuale ulteriore informazione, si porgono cordiali saluti.
Rapporti con la stampa
M. Fernanda Bruno
con la collaborazione di
tel. 06.5843.4415; cell. 339.4532551
e-mail: mariafernanda.bruno@beniculturali.it,
; claudiatrombettoni@hotmail.it;martapepe1@gmail.com
Questo messaggio Le è stato inviato confidando che i temi trattati possano essere di Suo interesse. Ai sensi della Legge 675/1996, in relazione al D.Lgs 196/2003 informiamo che l'indirizzo e-mail è stato reperito attraverso fonti di pubblico dominio o attraverso e-mail o adesioni da noi ricevute. Qualora non desiderasse più ricevere comunicazioni La preghiamo di segnalarcelo rispondendo alla presente e-mail. Grazie!
In arrivo sul 2° binario
mostra di disegno e pittura di Irene Frenguellotti
19 -28 novembre 2011
Sala espositiva di Palazzo Podestà
Città di Castello –PG-
La sala espositiva di Palazzo del Podestà ospita dal 19 al 28 novembre “In arrivo sul 2° binario”, mostra di disegno e pittura di Irene Frenguellotti. Una personale che si presenta, già nel titolo, come un viaggio andata e ritorno tra le tecniche , i soggetti e i materiali. Un viaggio itinerante attraverso lo studio della figura e del colore dove quest’ultimo si presenta prevalentemente ferruginoso, tonalità tipiche della florida terra umbra.
Una eterogenea vetrina di figure, dettagli,impressioni disegnate che sulle tele esplodono in vividi e prepotenti colori.
Info: teatro@cdcnet.net
info@irenefrenguellotti.org
martedì 8 novembre 2011
COME/beCOME 12 novembre alla SACI Jules Maidoff Gallery, FIRENZE
La Galleria Jules Maidoff alla SACI in via Sant’Egidio 14, Firenze,
presenta:COME/beCOME
a cura di / curated by Associazione Artisti Contemporanei Firenze Metropoli
12 novembre – 3 dicembre 2011
November 12 – December 3, 2011
Sabato 12 novembre/ Saturday, November 12:
Ore 18:00 inaugurazione della mostra collettiva degli artisti italiani scelti dai curatori del progetto.
6pm – Opening of the group exhibition featuring work by Italian artists selected by the curators:
Marco Biagini ● Lorenzo Cianchi ● Ilaria Costanzo ● Manuela Mancioppi ● Pietro Manzo ● Katiuscia Mari ● Martina Pancrazzi ● Viola Pinzi
Le mostre saranno visibili dal lunedì al sabato dalle 16.00 alle 19.30.
The shows will be on view Monday through Saturday from 4:00 pm to 7:30 pm.
COME/beCOME mette in contatto artisti, di varie generazioni, italiani e stranieri.
COME/beCOME si ispira alla doppie lettura della parola in inglese ed italiano semanticamente differenti ma con un’unica forma grafico visiva.
COME/beCOME sarà costituita da quattro mostre collettive che si svolgeranno tra il 2011 e il 2012 presso SACI – Palazzo Jules Maidoff.
beCOME, l’ultima mostra del ciclo, presenterà le opere nate dalla collaborazione degli artisti italiani scelti dai curatori e degli studenti della SACI.
COME/beCOME brings together artists from different generations and cultures, from Italy and abroad.
COME/beCOME is inspired by the double reading of the work “come” in English and Italian, which is sematically different but has an identical graphic form.
COME/beCOME consists of four group exhibitions which take place in 2011 and 2012 at SACI’s Palazzo Jules Maidoff in Florence.
beCOME , the last show in the cycle, will present works born out of the collaboration between Italian artists selected by teh curators and students of SACI.
Jules Maidoff Gallery
Studio Art Centers International
Palazzo Jules Maidoff – Via Sant’Egidio 14
50123 Firenze ITALIA
Ufficio Stampa - Press Office:
T 055 289 948 – F 055 277 6408
gallery@saci-florence.edu
www.saci-florence.edu
domenica 6 novembre 2011
Le opere di Simonetta Ferrante in Bocconi
Una selezione di quaranta opere tra oli su tela, tecniche miste, calligrafie e incisioni che documentano il lavoro degli ultimi dieci anni di un’artista poliedrica che ha saputo rendere il sentimento con lieve spiritualità intrecciando parole e inventando segni grafici di grande effetto plastico.
La mostra che si inaugura domani, lunedì 7 novembre negli spazi dell’Università Bocconi di Milano, è un omaggio al percorso artistico di Simonetta Ferrante.
Come afferma la curatrice, Elena Pontiggia: “Le sue carte, le sue calligrafie colorate manifestano un’urgenza inquieta e concitata. La ‘tradizione’ a cui Simonetta Ferrante si riallaccia è quella dell’informale segnico. A questa lezione aggiunge una vena di dolcezza malinconica che contrasta con l’apparente aggressività dei percorsi lineari.
La formazione DI Simonetta Ferrante è nel campo dell’arte e della musica. Studia a Londra dove frequenta la Central School for Art and Craft e nel 1958 consegue il Diploma di Graphic Design, Pittura e Disegno. Dal 1959 al 1984 ha un’attività lavorativa nel campo della grafica, dedicandosi solo saltuariamente alla pittura. E’ consulente di Aziende e di Case Editrici e dal 1971 contitolare di uno studio specializzato in immagine di prodotto, packaging, editoria.
Dal 1975 partecipa ai corsi di Pittura e Disegno a Londra e nel Galles, sotto la guida di Dennis Creffield, John Epstein e Cecil Collins. Questa esperienza segna un svolta nella sua vicenda di artista. Mentre sviluppa il suo lavoro di pittrice, Simonetta Ferrante “inventa” un’attività di grande interesse umano e professionale. Decide infatti di creare dei corsi di espressione figurativa, aperti a tutti, che si basano sulla riscoperta della creatività di ciascuno. Elabora un suo metodo, che riunisce genialmente gli insegnamenti di vari maestri. Nel 1984 tiene il suo primo corso di disegno e pittura. In seguito questa attività diventa più ampia e coordinata, perché Simonetta Ferrante invita altri artisti a collaborare con lei e fonda il Centro dell’Immagine e dell’Espressione.
Conclusa questa esperienza, nel 1994 Simonetta Ferrante ritorna ai temi che l’affascinano: la forma, il segno, il colore e, insiemi ad essi, la musica e la calligrafia.
Sue opere in collezioni private e nell’Archivio di Calligrafia di Berlino.
Simonetta Ferrante
a cura di Elena Pontiggia
8 novembre 2011 - 13 gennaio 2012
inaugurazione 7 novembre, ore 18
Università Luigi Bocconi
Milano - via Sarfatti, 25
Orario apertura: lunedì a sabato dalle 9 alle 12
Informazioni per il pubblico: tel. 02 5836.2147
sabato 5 novembre 2011
PAOLO ICARO I do as I did
La mostra inaugurata il 15 settembre è stata prorogata sino al 26 novembre
La rassegna che si sviluppa nelle tre sale della galleria costituisce una sorta di antologica il cui intento è già chiaramente espresso nel titolo, I do as I did, scelto dall’artista per raccontare un percorso estetico e mentale, una “riflessione sulla continuità del fare” e sottolineare la sua convinzione intellettuale e il coerente sviluppo della sua ricerca: ...un'andata e un ritorno, dal prima al dopo, dagli inizi ad oggi, tra luoghi del Punto e della Linea, tra la regola e la sua eccedenza, tra equilibri precari e conica stabilità... un fare come ho fatto, un “to do as I did...” (Paolo Icaro)
Centro dell’universo poetico di Icaro e punto di partenza della sua ricerca è l’uomo nella sua dimensione corporale -la propria- che assume come “pietra di paragone”, una misura organica in base alla quale opera la trasformazione della materia - il gesso, la pietra, il metallo - di cui sono costituite le sue opere.
La mostra esordisce con le Pagine bianche, una serie di 12 lastre in gesso realizzate a partire dal 2008 la cui superficie è incisa con una sorta di calligrafia indecifrabile. Alla luce del tramonto, quando le ombre si fanno lunghe, -racconta I’artista- mi ritrovo a scrivere col dito nell’acqua del gesso: confidenze e segreti, formule incognite sciolte in scarabocchi, in segni, in segni-disegni-doodles… mi piace pensare che me li stia dettando e mi muova la mano la stessa Scultura, nella sua lingua elementare del bassorilievo. Le chiamo "Pagine di diario", un fare disfare rifare alla ricerca del luogo iniziale e iniziatico della Scultura.
Questi lavori, una sorta di Rosetta’s stone del linguaggio di Icaro, introducono alle sale successive dove sono collocate opere paradigmatiche della poetica dell’artista come ad esempio Balance (2008), scultura di alluminio e marmo, definita dall’artista una forma di spazio in equilibrio che gioca la sua leggerezza con la gravità di un
frammento di marmo. Oppure Incanto (2004) un filo di acciaio che, a guisa di collana, scende dall’alto reggendo dei blocchi di gesso o, come Icaro la descrive, un tratteggio maiuscolo di gesti di gesso lungo un cavo di acciaio che scende quale filo a piombo, come nadir e zenit nello spazio. La scultura si completa con un “fazzoletto” di piombo appoggiato a terra che racchiude uno specchio circolare il quale, riflettendo la parte sospesa, fa si che l’opera si prolunghi oltre la dimensione fisica.
E ancora troviamo in mostra Diagonali, un lavoro del 1972 su peralluman dove è rappresentata la dimensione corporale dell’artista attraverso le diagonali.
La terza sala della galleria ospita l’installazione Luogo dei punti eccentrici (2007): 28 coni neri di cemento che si inseguono in spirale senza inizio né fine. I coni sono il tentativo di realizzare fisicamente il punto: cercando di avvicinarsi ad esso il più possibile l’artista costruisce un cono eccentrico in modo da realizzare il supporto per il luogo del punto. Questo lavoro ha il suo antecedente in un’opera del 1982 dal titolo Luogo del punto originale. Lì il cono era in bronzo e lo si può considerare la matrice del lavoro in mostra.
A legare idealmente il percorso raccontato nelle varie sale, unendo ieri con oggi, un’installazione monumentale si diramerà in tutti gli ambienti della galleria: si tratta di Cardo e Decumano (anno 2010), un progetto che parte dall’idea di un’organizzazione primaria dello spazio dove Icaro reinventa l’aspetto della scultura secondo un’idea classica di misura. Il cardo e il decumano erano gli assi di orientamento del Castrum romano (da nord a sud il cardo e da est a ovest il decumano). L’opera è realizzata con barre di ferro giustapposte a formare due linee ortogonali orientate secondo i due assi. Dice Icaro: Dell’angolo retto: il 90° del costruire, misurare e ordinare. L’angolo forte che nello spazio assume grandi responsabilità di tenuta e garanzia, di esatta stabilità. Così, affettuosamente attratto, lo inseguo dagli anni ’70. Lo rincontro ora, quando mi metto a realizzare le due linee d’orientamento Nord-Sud, Est-Ovest, relativamente Cardo e Decumano per gli antichi Romani. Ovvero pezzi che si incontrano e formano una croce e si ricompongono attraverso nuclei plastici di misure diverse e di diverse forme, ma tutti saldati rigorosamente a 90 gradi. Quasi che queste linee volessero alzarsi nello spazio a suggerire delle cellule iniziali della scultura, del fare tridimensionale, del costruire un corpo d’idea. Forse una riflessione grammaticale d’altri tempi che, quando la distendo nello spazio, ai suoi calibrati intervalli, si rivela musicale scheletro di pura, dura scultura, Cardo e Decumano.
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo con testo di Lara Conte e uno scritto di Paolo Icaro.
Orari
martedì - sabato, ore 10.00/13.00 - 15.00/19.00.
lunedì su appuntamento. Festivi chiuso
Ingresso
libero
Catalogo
Lorenzelli Arte n.136
Testo di Lara Conte e Paolo Icaro
Come raggiungerci
Metropolitana 1 (rossa), fermata Porta Venezia
Tram: 9, 29, 30, fermata p.zza Oberdan
Passante ferroviario: Porta Venezia
Informazioni
+39.02.201914
Judith van Vliet: judith@lorenzelliarte.com
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