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giovedì 2 giugno 2011

Hans Erni de Martigny à Etroubles…

Locandina Hans Erni da Martigny a Etroubles...
Comunicato stampa
Hans Erni de Martigny à Etroubles…
18 giugno – 18 settembre 2011
Centro espositivo
Rue des Vergers, 14 Etroubles (AO)

Sarà inaugurata sabato 18 giugno alle 17 la personale “Hans Erni de Martigny à Etroubles…” a cura di Frédéric Künzi e Alessandro Parrella che porterà a Etroubles 50 opere dell'artista di Lucerna, provenienti dalla collezione della Fondation Pierre Gianadda di Martigny, del Museo Hans Erni di Lucerna e da privati. In esposizione tempere, pitture, litografie, ceramiche e sculture.

Con questa nuova collaborazione tra il Comune di Etroubles, la Fondation Gianadda e le Associazioni Parrellarte e ArtEtroubles, e il contributo dell'architetto Paola Ciaschetti per l'allestimento, si offre la possibilità di conoscere uno dei più rappresentativi artisti del 900 che ha saputo riassumere nella sua opera, lungo più di 80 anni di attività, diverse correnti e tecniche dell'arte moderna, spaziando dal figurativo all'astrattismo, dagli affreschi monumentali alla creazione di etichette e francobolli, con una particolare sensibilità verso i temi sociali e ambientali che gli sono valsi la collaborazione con l'Unesco e l'Organizzazione Mondiale della Sanità e la Medaglia della Pace delle Nazioni Unite nel 1983, a New York.
Erni, coppia di anatre sulla spiaggia, 1989
Nella sua lunga carriera artistica, Hans Erni ha frequentato i più grandi esponenti dell'arte del 900: Kandinskij, Mondrian, Juan Gris, Calder, Arp, Braque, e soprattutto Picasso che ha influenzato il suo tratto al punto da fargli guadagnare l'appellativo di Picasso elvetico, come si può ammirare nel Pegaso, la grande ceramica lavica creata da Erni per il Museo a cielo aperto di Etroubles.

L'esposizione è stata resa possibile grazie ai contributi di: Fondazione CRT, Comunità Montana Grand-Combin, Pays du Grand-Saint-Bernard, Societé Étroubles Énergie s.r.l., Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d'Aosta, Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta, ENI, SAVDA, Società Cooperativa Elettrica di Gignod, Musumeci S.p.A.

Aperta tutti i giorni dalle 11 alle 20 presso il centro espositivo in Rue des Vergers, 14 fino al 18 settembre.
Ingresso: intero 3,5 euro, ridotto soci Touring: 2 euro, libero per i bambini fino a 10 anni.
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Inaugurazione: sabato 18 giugno 2011 ore 17.00; presenzieranno: Léonard Gianadda, Frédéric Künzi, Alessandro Parrella, Massimo Tamone

Per ulteriori informazioni consultate i siti www.comune.etroubles.ao.it www.parrellarte.com
Telefono: +39 328 100 30 31, e-mail: biblioteca [AT] comune.etroubles.ao.it


Paola Ugliano
Ufficio stampa e comunicazione web
Associazione Culturale Parrellarte

mercoledì 1 giugno 2011

The People Project, personale di pittura dell'artista australiana Lucy Keeler

The People Project è iniziato mentre Lucy Keeler era artist-in-residence presso la Macina di San Cresci nel 2008. Durante i due anni successivi il progetto si è sviluppato e arricchito in uno studio del Territorio del Nord dell'Australia. La collezione finale di dipinti è stata esposta in anteprima nel remoto nord australiano e sarà in mostra a La Macina di San Cresci in Italia, prima di recarsi a Sydney nel 2011. 'Nessuno invecchia semplicemente vivendo un certo numero di anni. Noi invecchiamo abbandonando i nostri ideali. Gli anni possono raggrinzire la pelle, ma rinunciare all'entusiasmo raggrinzisce l'anima. '(Samuel Ullman) La capacità di comprendere il proprio processo di invecchiamento genera una risposta interna evolutiva da parte di ogni persona, senza distinzione di cultura, sesso o periodo della vita. La mappa topografica del volto di una persona si evolve, poiché invecchia, in proporzione e secondo una prospettiva? The People Project esplora il parallelo tra i pensieri di un individuo e i cambiamenti del contorno del viso associati con il processo di invecchiamento.
La ricerca ha comportato interviste e indagini, ricerche fotografiche e letterarie e una mappatura facciale topografica (uno studio tecnico dei contorni geografici del cranio e della pelle, che ha generato una mappa dettagliata di percorsi e linee).

Questa mostra sarà inoltre ospitata nel 2011 nelle seguenti gallerie:
Woods Street Gallery - Darwin, Australia
FacePaint Pop Up Gallery - Sydney, Australia

Lucy Keeler è una pluripremiata artista australiana, nata nel 1981 a Sidney. Numerose le mostre personali e collettive tra cui: Primrose Gallery, Cremorne NSW; Grand Pacific Blueroom, Paddington NSW; Parliament House, NT; Perth Town Hall, Perth,WA; Arts on Bourke, Surry Hills, NSW; Sydney Town Hall. Il suo lavoro ( paintings, projection art e production design ) è stato esposto e collezionato a livello locale e Internazionale ( selezione) : Kennon commission, Nolan-Cook commission, Derrick commission, Adelaide Festival of the Arts, Vancouver Winter Olympics, The Colours of Malaysia, Kuala Lumpur, Louis Vuitton Launch, Hong Kong, Singapore Night Festival, National Gallery of Australia, Canberra, Fendi, Season Launch, Beijing China, 15th Asian Games, Opening Ceremony, Doha Qatar,
Commonwealth Games, Opening Ceremony, Set and Costume Design, Melbourne VIC, Sidney Dance Company.


Vernissage : 16 giugno 2011 ore 18
Data di chiusura : 6 luglio 2011
Orario visite : 11 – 19 o su appuntamento
La Macina di San Cresci
Pieve di San Cresci
50022 Greve in Chianti (FI)
Tel. 055 8544793
info@chianticom.com
www.chianticom.com

Festival dell'Installatore a Pesaro

Tutti sanno che Pesaro è una città ideale per trascorrere delle rilassanti vacanze balneari in famiglia in uno dei numerosi hotel a Pesaro a pochi metri dalla spiaggia, o per rilassarsi in una confortevole struttura termale, magari prima di dedicarsi ad uno shopping sfrenato nelle vie del centro o ad un fresco aperitivo sul lungomare. Pochi sanno, però, che la città è anche sede del Festival dell'Installatore 2011 a Pesaro, una due giorni che si tiene ogni anno intorno alla fine di maggio (le date di quest’anno sono 20-21 maggio) interamente dedicata ai professionisti e, perché no, agli appassionati del settore termosanitario.

Il Festival dell'Installatore 2011 a Pesaro, ospitata nel quartiere fieristico della città, in una struttura all’avanguardia che dispone di sei padiglioni su una superficie di 36.000 m², vicino a numerosi hotel a Pesaro, è oggi arrivato alla sua quarta edizione. La manifestazione, un’autentica fiera, coinvolge non soltanto gli installatori di prodotti, ma anche i produttori ed i consumatori ed è un’occasione ideale, dunque, sia per gli addetti ai lavori, o per appassionati di fai da te, che intendano informarsi sulle più recenti novità del mercato o prendere contatti per implementare la propria attività, che chiunque abbia voglia di dilettarsi in una piacevole passeggiata tra gli stand e le bancarelle colorate, nella gioviale ed accattivante atmosfera dei padiglioni fieristici.

Il Festival dell'Installatore 2011 a Pesaro è organizzato da La Delta s.p.a. di Milano, un gruppo che opera nel settore della termoidraulica con oltre 150 punti vendita e show room in tutta Italia. Ogni anno il festival viene riproposto con strabilianti iniziative di musica e spettacolo per coinvolgere il pubblico di ogni genere ed età.

QUALE EDUCAZIONE PER MARTE?


Quale educazione per Marte?

un progetto di Esterno22 e Valerio Rocco Orlando

in collaborazione con Nomas Foundation LAB, Roma

9 GIUGNO – 9 LUGLIO 2011

Opening 9 giugno ore 19.00

Nomas Foundation, viale Somalia, 33 – Roma

Mi colpisce il fatto che nella nostra società l’arte sia diventata qualcosa in relazione con gli oggetti e non con gli individui o con la vita. Ma non potrebbe essere la vita di ognuno di noi un’opera d’arte? (Michel Foucault)

Dal 9 giugno al 9 luglio Nomas Foundation ospiterà la mostra che racconta e documenta le fasi del laboratorio tenuto lo scorso inverno dall’artista Valerio Rocco Orlando nelle classi di alcuni licei della città di Roma.

Parafrasando il titolo della mostra di Dominique Gonzalez-Foerster Quelle architecture pour Mars? (2001), Quale educazione per Marte? è il tentativo di sperimentare un modello alternativo di trasmissione di conoscenze e di rapporti all’interno dell’istituzione scuola, attraverso il modello laboratoriale.

Così come il filosofo della scienza Bruno Latour, nel suo libro “La vie de laboratoire” (1979), aveva analizzato le scoperte scientifiche, attraverso lo studio delle relazioni degli scienziati tra di loro e con le loro famiglie e i loro amici, in modo simile Quale educazione per Marte? ha analizzato l’istituzione scuola, attraverso l’esame dei rapporti esistenti tra gli studenti che la vivono ogni giorno in prima persona.

Nel corso del workshop, gli studenti, insieme all’artista, hanno discusso in seduta intima e informale i meccanismi alla base delle relazioni che intercorrono nella scuola e hanno raccolto storie, a partire dall’analisi dei luoghi che le attraversano. L’obiettivo era di attivare, attraverso interviste individuali realizzate in modo omogeneo (riprese con medesime inquadrature e luci), un gioco di specchi che riflettesse la molteplicità dei rapporti alla base della formazione sentimentale e gnoseologica degli studenti.

La trascrizione delle conversazioni ha costituito poi il canovaccio necessario per strutturare l’editing del video, che è stato montato come un dialogo a più voci.

“Dopo aver rielaborato e rieditato i materiali raccolti durante gli incontri con gli studenti, l'installazione video, la grande bacheca a parete con testi e fotografie e la scritta al neon diventano il diario e lo specchio delle relazioni che abbiamo costruito in questi mesi e delle riflessioni sui rapporti all'interno della scuola.

La mia appropriazione e rielaborazione delle storie raccontate dagli studenti verranno restituite sotto forma di un dialogo corale, con l’intento di ricomporre nel percorso espositivo diverse fasi in cui la storia personale si fa universale, il racconto canovaccio con cui si potrà confrontare anche lo spettatore”. Valerio Rocco Orlando

In contemporanea con la mostra alla Nomas Foundation, l’11 giugno 2011, ultimo giorno di scuola, saranno distribuiti, all’uscita delle scuole superiori romane, dei ciclostili colorati con una selezione delle conversazioni effettuate durante il laboratorio. Contestualmente a quest’azione performativa, un plico contenente documenti e testimonianze prodotti dagli studenti e raccolti dall’artista durante i mesi dei laboratori, verrà recapitato al Ministero della Pubblica Istruzione.

Valerio Rocco Orlando (Milano, 1978) esplora, attraverso articolate installazioni visive e sonore, la complessità delle dinamiche relazionali e identitarie nella società contemporanea. Dopo una laurea in Drammaturgia all’Università Cattolica di Milano e un master in Regia Cinematografica al Queen Mary University of London, l’artista nel 2009 ha vinto il premio Iscp New York promosso da Parc/Seat/Gai e nel 2011 un Civitella Ranieri Foundation Visual Arts Fellowship.

www.esterno22.com

www.nomasfoundation.com
Manuela Contino
Comunicazione e coordinamento
Nomas Foundation
Viale Somalia, 33 00199 Roma
tel. +39 06 86398381
mob. +39 3382362095
press@nomasfoundation.com
www.nomasfoundation.com

giovedì 26 maggio 2011

Mostra "Io Gabbiano" - Francesco Colella

Comunicato stampa:

Mostra “IO GABBIANO” di Francesco Colella

Passerò/attraverso le onde infuriate le mie ali/non saranno appesantite/volerò/contro la furia del vento in alto/dissolvendomi/sarò tutto sarò niente/verso la luce di Dio./Sarà pace.

(Francesco Coella, Io Gabbiano, raccolta di liriche)

Sala Samonà – Sede Banca d’Italia, Padova dal 10 Giugno 2011 al 26 Giugno 2011 Evento realizzato con la collaborazione della galleria DAMarte di Magenta – Milano.

Verrà inaugurata il prossimo 10 giugno alle ore 18.00, presso la Sala Samonà, nella prestigiosa sede della Banca d’Italia di Padova, la mostra dell’artista marchigiano Francesco Colella dal titolo “Io Gabbiano”.

InvitoFronte

L’evento, organizzato dall’Associazione Uniti per Crescere Onlus di Padova, è dedicata ai bambini con problemi neurologici del Dipartimento di Pediatria “Salus Pueri” di Padova e alle loro famiglie, con l’intento di raccogliere fondi a sostegno delle attività di solidarietà che “Uniti per Crescere” sta realizzando. Un progetto che seduce il visitatore attraverso un percorso in cui il gabbiano diventa icona della caparbia lotta quotidiana di ognuno. Un’iniziativa che, anche e soprattutto, coinvolge il pubblico, insieme all’artista e all’Associazione “Uniti per Crescere”, nell’intento di trasmettere un forte messaggio di solidarietà e civiltà.

Attraverso l’esposizione di venti opere del maestro Colella, presentate dal prof. Pierluigi Rausei, e appositamente create per l’evento, sarà possibile addentrarsi in quella che è stata ed è una tematica tanto cara all’artista: l’eterna lotta dell’uomo per la vita, trasposta nella sua visione del mare in burrasca, del cielo, coperto di nubi ma pur sempre rischiarato da una luce in lontananza, e, sopra a tutto, l’immagine del gabbiano che, con il suo volo vorticoso, sfidando con coraggio ed energia le avversità, racconta l’artista, l’uomo, diviso come è, a metà tra il cielo e la terra, tra il corpo e lo spirito, la speranza e la paura, l’amore e il dolore. Francesco Colella e la sua arte non potevano esprimere in maniera migliore la condizione dei bambini con malattie neurologiche e delle loro famiglie, sostenuti dall’Associazione “Uniti per Crescere”, a cui l’artista donerà parte dei proventi della vendita delle opere esposte in mostra.

La mostra è inserita nella seconda edizione del contenitore culturale estivo "Estate Carrarese".

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Logo Uniti per crescere.jpg
WWW.UNITIPERCRESCERE.NET

ASSOCIAZIONE@UNITIPERCRESCERE.NET

Francesco Colella

“IO GABBIANO”

10 giugno – 26 giugno 2011

opening: 10 giugno h. 18.00

Sala Samonà – Banca d’Italia | via Roma 57 | Padova

info: +39 338 38 12 738 | mail: associazione@unitipercrescere.net

orari d’apertura: mar - dom | 10.30 - 13.00 | 17.30 – 20.30

ingresso libero

a cura dell’Associazione “Uniti per Crescere” Onlus

damarte.jpgtesti critici: prof. Pierluigi Rausei

con la collaborazione di: info@damarte.eu | www.damarte.eu


Giacomo Zaza, Art in between - Galleria Tiziana Di Caro, Salerno - 28/05/2011


Gentile redazione,

Sabato 28 Maggio inaugura la mostra curata da Giacomo Zaza, Art in Between, alla Galleria Tiziana Di Caro, Salerno. Chiedo l'inserimento on line del comunicato stampa.

cordialmente,

ufficio stampa

Michela Casavola

Oderberger strasse 43, Berlin

COMUNICATO STAMPA

Titolo: Art in Between. Viaggio nell'immaginazione fluttuante

Artisti: Olga Chernysheva, Sofia Hultén, Alexey Kallima, Susanne Kutter, Wolfgang Plöger

a cura di: Giacomo Zaza

data inaugurazione: sabato 28 maggio 2011, ore 19.00

luogo: Galleria Tiziana Di Caro

indirizzo: Salerno, via delle Botteghelle, 55 – 84121

info: +39 (0)89 9953141 – info@tizianadicaro.it

orari: dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 – 20.00 o su appuntamento

chiusura mostra: venerdì 29 luglio 2011

La galleria Tiziana Di Caro ha il piacere di inaugurare Art in between. Viaggio nell'immaginazione fluttuante una mostra collettiva a cura di Giacomo Zaza, con opere di Olga Chernysheva, Sofia Hultén, Alexey Kallima, Susanne Kutter, e Wolfgang Plöger, sabato 28 maggio 2011 dalle ore 19.00 alle ore 24.00.

Le opere in mostra sono eterogenee in termini di media espressivi: fotografia, installazione, video, disegno sono alcune delle tecniche scelte, con l'obiettivo di presentare l'esperienza di chi si trova nel mezzo. Gli artisti selezionati dimostrano una precisa consapevolezza del mondo in cui vivono, ma lo analizzano da attenti osservatori, più che da interpreti coinvolti. Le opere selezionate commentano vari ambiti del contemporaneo, alle volte in modo sarcastico, altre con sottili metafore, giungendo a risultati mai polemici, ma spesso conturbanti.

La società contemporanea russa è al centro dei lavori di Olga Chernysheva (Mosca, 1962), che presenta una serie di recenti fotografie ed un video del 2003, Russian Museum, in cui, la lettura di importanti quadri presenti nelle collezioni dei musei di San Pietroburg, è alterata dai riflessi continui dei visitatori sui vetri, figure che entrano nella visione dell'opera alterandone la fruizione.

Una miriade di piccoli oggetti, rinvenuti in una vecchia cassetta degli attrezzi sono i "protagonisti" del video Past Particles, di Sofia Hultén (Stoccolma, 1972) le cui immagini si susseguono come in una sorta di assurdo glossario visivo di forme, colori, materiali.

Nel ciclo di foto Closed Party, Alexey Kallima (Grozny, 1969) opera su ritratti di noti vips tedeschi, trasformandoli in grotteschi e stravaganti personaggi che sembrano alienarsi dalla realtà.

In Trilogie der Illusion. Die Maske. Die Täuschung. Die Falle, video di Susanne Kutter (Wernigerode, 1971) del 2010, un ragno, uno scarafaggio ed una farfalla vivono ambienti familiari e casalinghi, come fossero i soli interpreti della quotidianità.

Nel lavoro di Wolfgang Plöger (Munster, 1971) dei semplici neon, sono il supporto su cui sono arrotolate delle pellicole, la cui decodificazione è possibile solo azionando la luce, in un gioco di interpretazioni che non è immediato, al contrario prevede la precisa volontà dell'osservatore. In fine una installazione site specific è composta da una serie di pellicole da 16 mm, su cui è riportata una grafia tremolante e insicura, che attraverso dei proiettori si estende nello spazio, ma continuando a scorrere in modo perpetuo rimane indecifrabile

"Attraverso le vie di una "scena" polifonica del reale e del vissuto, quanto dell'utopico e del sognato […] si varcherebbero le prospettive di un "metabolismo intellettivo" alternativo, che, a detta di Adorno, potrebbe incanalare nel suo processo il lavoro, la coscienza e il linguaggio. Proprio nell'avvento del global network e dell'iperrealtà (Baudrillard), l'arte continua a dare un pensiero, a convocarlo e provocarlo". Giacomo Zaza

mercoledì 25 maggio 2011

Art in between - Galleria Tiziana Di Caro, Salerno

Titolo: Art in Between. Viaggio nell'immaginazione fluttuante

Artisti: Olga Chernysheva, Sofia Hultén, Alexey Kallima, Susanne Kutter, Wolfgang Plöger

a cura di: Giacomo Zaza

data inaugurazione: sabato 28 maggio 2011, ore 19.00

luogo: Galleria Tiziana Di Caro

indirizzo: Salerno, via delle Botteghelle, 55 – 84121

info: +39 (0)89 9953141 – info@tizianadicaro.it

orari: dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 – 20.00 o su appuntamento

chiusura mostra: venerdì 29 luglio 2011

La galleria Tiziana Di Caro ha il piacere di inaugurare Art in between. Viaggio nell'immaginazione fluttuante una mostra collettiva a cura di Giacomo Zaza, con opere di Olga Chernysheva, Sofia Hultén, Alexey Kallima, Susanne Kutter, e Wolfgang Plöger, sabato 28 maggio 2011 dalle ore 19.00 alle ore 24.00.

Le opere in mostra sono eterogenee in termini di media espressivi: fotografia, installazione, video, disegno sono alcune delle tecniche scelte, con l'obiettivo di presentare l'esperienza di chi si trova nel mezzo. Gli artisti selezionati dimostrano una precisa consapevolezza del mondo in cui vivono, ma lo analizzano da attenti osservatori, più che da interpreti coinvolti. Le opere selezionate commentano vari ambiti del contemporaneo, alle volte in modo sarcastico, altre con sottili metafore, giungendo a risultati mai polemici, ma spesso conturbanti.

La società contemporanea russa è al centro dei lavori di Olga Chernysheva (Mosca, 1962), che presenta una serie di recenti fotografie ed un video del 2003, Russian Museum, in cui, la lettura di importanti quadri presenti nelle collezioni dei musei di San Pietroburg, è alterata dai riflessi continui dei visitatori sui vetri, figure che entrano nella visione dell'opera alterandone la fruizione.

Una miriade di piccoli oggetti, rinvenuti in una vecchia cassetta degli attrezzi sono i "protagonisti" del video Past Particles, di Sofia Hultén (Stoccolma, 1972) le cui immagini si susseguono come in una sorta di assurdo glossario visivo di forme, colori, materiali.

Nel ciclo di foto Closed Party, Alexey Kallima (Grozny, 1969) opera su ritratti di noti vips tedeschi, trasformandoli in grotteschi e stravaganti personaggi che sembrano alienarsi dalla realtà.

In Trilogie der Illusion. Die Maske. Die Täuschung. Die Falle, video di Susanne Kutter (Wernigerode, 1971) del 2010, un ragno, uno scarafaggio ed una farfalla vivono ambienti familiari e casalinghi, come fossero i soli interpreti della quotidianità.

Nel lavoro di Wolfgang Plöger (Munster, 1971) dei semplici neon, sono il supporto su cui sono arrotolate delle pellicole, la cui decodificazione è possibile solo azionando la luce, in un gioco di interpretazioni che non è immediato, al contrario prevede la precisa volontà dell'osservatore. In fine una installazione site specific è composta da una serie di pellicole da 16 mm, su cui è riportata una grafia tremolante e insicura, che attraverso dei proiettori si estende nello spazio, ma continuando a scorrere in modo perpetuo rimane indecifrabile

"Attraverso le vie di una "scena" polifonica del reale e del vissuto, quanto dell'utopico e del sognato […] si varcherebbero le prospettive di un "metabolismo intellettivo" alternativo, che, a detta di Adorno, potrebbe incanalare nel suo processo il lavoro, la coscienza e il linguaggio. Proprio nell'avvento del global network e dell'iperrealtà (Baudrillard), l'arte continua a dare un pensiero, a convocarlo e provocarlo". Giacomo Zaza

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