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giovedì 17 giugno 2010

Sarah Nile, Playmate dell' anno, mostra il 20/06 a Napoli

Invito alla stampa

Sarah Nile: dopo il successo di Como e Milano arriva a Napoli la prima mostra di pittura della Playmate dell'anno. Arte e spettacolo incontrano il design.

Il 20 giugno alle ore 18,30 presso l'atelier Chateau d'Ax, Largo Lala 19, Napoli

Conosciuta dal grande pubblico come una delle protagoniste indiscusse del Grande Fratello 10, dopo il successo della mostra di Como e Milano la playmate dell'anno di Playboy Sarah Nile, che si è imposta anche come pittrice e si prepara a presentare le sue opere nella sua città natale.

Le 11 opere di Sarah Nile saranno esposte esclusivamente Domenica 20 giugno dalle ore 18:30 alle 22:30. La realizzazione dell'evento è stata possibile grazie alla DeConno Management.

La cura del dettaglio, unita alla precisione del tratto, caratterizzano lo stile di Sarah Nile che spazia da Michelangelo a Klimt, da Picasso a Meloniski, da ritratti alla sperimentazione di tecniche d'avanguardia. L'affascinante promessa dello spettacolo italiano, nonostante le luci dei riflettori realizza così il suo sogno di sempre: comunicare attraverso l'arte il suo sguardo interiore e la sua individuale percezione del mondo.

Entrando nella showroom di Napoli si avrà da subito l'impressione di trovarsi in un ambiente realmente vissuto e non in un semplice spazio espositivo. I dipinti esposti, infatti, presenteranno l'idea di completezza nell'arredamento che l'inserimento di un'opera d'arte può dare alla casa di ognuno di noi.

Sarah Nile nasce a Napoli 24 anni fa da padre belga e madre partenopea. Adolescente frequenta il liceo artistico statale di Monteruscello diplomandosi nel 2002 ed è proprio qui che nasce e coltiva il suo amore per le arti figurative che si concretizza in fedeli riproduzioni di opere di grande artisti.

mercoledì 16 giugno 2010

MOSTRA SUL GIARDINO URBANO IN SVEZIA. Esposizione di 5 splendidi plastici dei progetti del Laboratorio di Giardini dell'Istituto Quasar

E' stata inaugurata ieri la Mostra sui Giardini di Svezia, che si svolgerà fino al 15 luglio presso la Casina di Raffaello di Villa Borghese con l'esposizione dei progetti e plastici realizzati dagli Studenti dell'Istituto Quasar, Corso di Habitat Design, Laboratorio di Giardini 2010.

CASINA DI RAFFAELLO – VILLA BORGHESE
Viale della Casina di Raffaello (piazza di Siena)

Ieri è stata inaugurata e presentata alla stampa la mostra sui “Giardini urbani in Svezia: dove il gioco della natura crea futuro”, che si svolgerà fino al 15 luglio presso la Casina di Raffaello di Villa Borghese, con l'esposizione di 5 splendidi plastici sui progetti di giardini realizzati dagli studenti dell'Istituto Quasar, Design University Roma, che si occupa sin dagli anni '80 della cultura e della promozione della progettazione del verde, attraverso corsi, mostre, convegni ed altre iniziative.

La Conferenza Stampa si è svolta presso la Casina di Raffaello, nel cuore di Villa Borghese, nel bellissimo edificio del '500 con la prestigiosa partecipazione dell'Ambasciatore di Svezia in Italia, Anders Bjurner.

La curatrice della mostra, Sonia Santella (autrice del libro Giardini di Svezia. Passione e cultura del verde dall'Ottocento ai giorni nostri, Polistampa, gennaio 2009) durante la conferenza stampa svoltasi lunedì mattina ha voluto sottolineare il valore del contributo degli Studenti del corso di Habitat Design dell'Istituto Quasar. Infatti i loro progetti, in piena armonia con il costante sentimento di amore e rispetto per la natura dei luoghi che caratterizzato da tutto il percorso espositivo, sono stati accolti favorevolmente dalla stampa e dai responsabili della mostra riscuotendo un notevole successo.

Con l'intento di rappresentare la “colonizzazione virtuosa” del territorio, sviluppatasi in Svezia a partire dall'inizio del XX secolo, soprattutto a margine delle aree metropolitane, gli Studenti dell'Istituto Quasar hanno deciso di cimentarsi in questo affascinante tema di sperimentazione progettuale, per apprenderne i meccanismi insediativi, paesaggistici e culturali che ne sono la matrice e, al contempo, per proporre possibili forme esportabili di sviluppo contemporaneo.

Gli studenti si sono pertanto virtualmente immedesimati nella figura, di accademica memoria, di "studenti in visita" presso il paese ospite, la Svezia, cercando di assorbirne le peculiarità culturali e paesaggistiche impegnandosi in una appassionante "design charrette" di circa 2 mesi, il cui risultato è esplicitato dai 5 progetti sviluppati in gruppi di progettazione che li hanno visti tutti direttamente coinvolti.

Info: stampa@istitutoquasar.com
www.istitutoquasar.com



Mostra Oscar Piattella a Palazzo Ducale di Gubbio

Mostra

PIATTELLA

OPERE

1958 - 2010

Promossa e organizzata dalla Inveco Holding SpA, in collaborazione con il Comune di Gubbio, sabato 12 Giugno 2010, alle ore 18, presso Palazzo Ducale di Gubbio si è inaugurata la mostra d­i Oscar Piattella dal titolo “PIATTELLA. OPERE 1958 – 2010” a cura di Andrea Emiliani.

Sono esposte 100 opere realizzate dal 1958 al 2010, incluse una serie di carte ed alcune ceramiche.

La mostra, che potrà essere visitata fino al 30 settembre 2010, ha un Comitato scientifico composto da Massimo Cacciari, Luca Cesari, Fabrizio D’Amico, Andrea Emiliani e Sandro Parmiggiani.

Inoltre, si avvale del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Gubbio.

Inveco Holding SpA ringrazia gli Sbandieratori di Gubbio.

La mostra ha una scansione “cronologica” e prende in considerazione alcuni periodi particolarmente significativi dell’attività dell’artista marchigiano: attraverso un percorso che si snoda nelle suggestive sale del piano superiore del Palazzo Ducale, il visitatore può facilmente “leggere” la sua evoluzione stilistica e formale.

Il criterio scelto per l’esposizione eugubina è il “mezzo secolo” di lavoro di Piattella: motivo conduttore è l’uso di materiali ricorrenti e la definizione strutturale della superficie del quadro che, partendo da una griglia più o meno regolare, arriva ad una pronunciata libertà espressiva.

Le materie utilizzate sono quelle che hanno caratterizzato, sin dalla prima mostra alla Galleria dell’Ariete a Milano nel 1958, il linguaggio di Piattella, man mano arricchite attraverso una ricerca ancora aperta.

Sono presenti le sabbie, gli ossidi, le polveri di marmo, le grafiti, i tufi, l’oro bianco e giallo, le polveri perlescenti e di mica dorata, le madreperle e le graniglie, conchiglie varie tritate, brecce, pomice, carbone, coccio pesto, etc.

A proposito di Piattella, il curatore Andrea Emiliani afferma: “Difficile dire quanto Piattella rientri nell’antico rapporto tra uomo e materia, mediato dalla mente altrettanto che dalla prassi, e cioè dalla mano esecutrice.

Senza ricorrere a spiritualismi eccessivi, vale la pena di ricordare che la pietra, i conci, le genghe, la roccia spezzata, insieme con la raffinatissima cucitura delle ferite strutturali, sono - nel momento stesso in cui si osservano - vere e proprie eversioni espressive, strumentalità di officina e di teatro. Infatti, lo constatiamo una volta ancora, la pietra di Piattella è sostituita, doppiamente da tela e rena, legno tagliato di filo, farina di conchiglie nobili.

C’è in questa volontà che distingue tra essere ed apparire un teatrale scambio di parti che invade proprio la Wunderkammer espositiva – la stanza delle meraviglie che è proprio la mostra – e la trasferisce sull’orizzonte delle apparenze eterne. Fantasia, poesia, trasmutazione. Metafora.

Ogni stagione, nella vita degli artisti più sensitivi, ha il suo scrittore. E qui mi sembra che sia necessario invocare Fabrizio D’Amico, che apre con una pagina dilatata e serena anche sul nuovo esordio, improvviso, d’una natura riassunta nella luce liquefatta della nuova serie degli acquerelli. Sì, perché bisogna tener conto del fatto che la filiera delle invenzioni stilistico-pratiche del vecchio farmacista-alchimista, passa attraverso una quantità pressoché inesauribile di trattamenti (trattative) con i mezzi materici, tali da rivelare segmenti operativi di innovazionee d’improvviso abbandono, e di reinvenzione successiva”.

Il catalogo edito da L’Arte Grafica Edizioni, contiene i testi di Massimo Cacciari, Luca Cesari, Fabrizio D’Amico, Andrea Emiliani, Sandro Parmiggiani ed i contributi dei poeti Yves Bonnefoy, Tiziano Broggiato, Anna Buoninsegni, Enrico Capodaglio, Maurizio Cucchi, Gianni D’Elia, Eugenio De Signoribus, Franco Loi, Bernard Noël, Feliciano Paoli, Umberto Piersanti, Fabio Scotto e Maria Luisa Spaziani.

Oscar Piattella, nato a Pesaro nel 1932, è protagonista negli anni ’50, con Arnaldo e Giò Pomodoro, Vangi, Sguanci, Nanni Valentini, di quella felice esperienza pesarese che riceve attenzione e consenso unanime.

Dopo un inizio figurativo Piattella sposta sempre più la sua attenzione verso il movimento “informale”, seppur interpretato con originale sensibilità: periodo contrassegnato da prestigiose mostre in Italia e all’estero e dal contatto con grandi personalità come Burri, Fontana, Castellani, Andrea Cascella, Nigro, Tancredi, Dangelo, Sottsass, il fotografo Mulas.

Affascinato dalla complessità dell’interazione tra spazio e tempo, natura e uomo, Piattella ha sviluppato sempre più una passione per la matericità, nella misura in cui la ricchezza dei materiali grezzi stimola la memoria delle radici umane.

Da alcuni anni volge la sua energia ed i suoi interessi verso la poesia stabilendo rapporti di lavoro con importanti poeti: di Anna Boninsegni illustra il libro di poesie “Itinera”, realizza una plaquette con Mario Luzi e per le “Edizioni Unaluna” un' antologia sull' azzurro con un saggio di Bonnefoy; sempre con Bonnefoy per le “Edizioni del Bradipo” realizza il volume “La Maison Natale”, prefato e tradotto da Fabio Scotto con sei tavole originali; il poeta Gianni D' Elia nel catalogo della mostra “Sentire la materia”, gli dedica un saggio ed una poesia e insieme realizzano “L’Amore delle cose” per le “Edizioni Unaluna”, libro d'arte con tredici tavole originali; con il poeta Fabio Scotto per le “Edizioni L' Attentive” e tradotto da Bernard Nöel realizza il libro fatto interamente a mano “Il volto ignoto” con due pastelli ed alcuni altri interventi.

Bonnefoy, nel catalogo della mostra personale che la città di Pesaro gli dedica nel 2002 a Palazzo Gradari, è presente con un importante saggio; Fabio Scotto interviene con un saggio ed una poesia nella personale che il Comune di Sassoferrato gli organizza nel 2004. Ed ancora, Fabio Scotto è autore della prefazione dei tre volumi de “La divina commedia” illustrata con cento tavole originali per le “Edizioni SPM”.

NOTIZIE RIEPILOGATIVE

Titolo mostra: Piattella. Opere 1958 – 2010

A cura di: Andrea Emiliani

Comitato scientifico: Massimo Cacciari, Luca Cesari, Fabrizio D’Amico, Andrea Emiliani e Sandro Parmiggiani

Inaugurazione: sabato 12 Giugno, ore 18

Sede: Palazzo Ducale di Gubbio

Durata: 12 Giugno – 30 Settembre 2010

Orario: dal martedì alla domenica 8,30 – 19 continuato chiuso il lunedì

Biglietto d'ingresso: euro 5,00 intero – euro 2,50 ridotto (18/25 anni e sopra i 65 anni)

Catalogo: L’Arte Grafica Edizioni - formato 24,5 x 28,5 – pagine 194 – prezzo Euro 35,00

Coordinamento mostra: Olga Albanese, Anna Buoninsegni

Progetto espositivo: Nello Teodori

Informazioni al pubblico:

Comune di Gubbio

Ufficio Informazioni Turistiche - Tel. 075 9220693 Fax 075 9273409

info@iat.gubbio.pg.it

Palazzo Ducale Tel. 075 9275872

Sito Web:

www.oscarpiattella.it

www.gruppoinveco.it

Ufficio Stampa:

Patrizia Cavalletti Comunicazione
Tel. 075 5990443

info@patriziacavalletticomunicazione.it

Mostra Alvaro Molteni SPAZIO 2A, Como dal 22 giugno


Apre il 22 giugno a Como un nuovo spazio espositivo - SPAZIO 2A situato in Via Diaz 52 - , singolare negli intenti e nella presentazione degli artisti. L’avvio avviene con un artista che potremmo definire storico in quanto ALVARO (Molteni) è attivo come pittore da quasi settant’anni, avendo iniziato a dipingere sul finire degli anni Trenta, come dimostra anche l’opera più datata presente in mostra che risale al 1939.

La mostra, che si inaugura martedì 22 giugno alle ore 18 e che sarà accompagnata da un raffinato catalogo introdotto da un testo di Luigi Cavadini, si avvale del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, dell’associazione Comocuore e del sostegno del Gruppo Le Soste.

Resterà aperta fino al 12 settembre, da martedì a domenica, dalle 10 alle 18.


Vi aspettiamo all'inaugurazione.


alvaro molteni

1939 opere 1952

Como, Spazio 2A, Via Diaz 52

22 giugno – 12 settembre 2010

Apre il 22 giugno a Como un nuovo spazio espositivo, singolare negli intenti e nella presentazione degli artisti. L’avvio avviene con un artista che potremmo definire storico in quanto ALVARO (Molteni) è attivo come pittore da quasi settant’anni, avendo iniziato a dipingere sul finire degli anni Trenta, come dimostra anche l’opera più datata presente in mostra che risale al 1939.

Alvaro ha una storia molto interessante, a partire dai primi anni della sua ricerca quando, nel 1942, al seguito degli astrattisti storici comaschi (Mario Radice, Manlio Rho e Carla Badiali) avrebbe dovuto partecipare alla Biennale di Venezia (1942), occasione perduta per motivi non ancora oggi del tutto chiariti e a lungo rimpianta. L’attività dell’artista nel campo del disegno per tessuti non lo ha comunque distolto dalla voglia di lasciare una sua traccia nel mondo dell’arte. E, ripercorrendo la sua storia creativa, bisogna ammettere che è riuscito nel suo intento.

Lo SPAZIO 2A con questa mostra avvia un percorso di conoscenza del lavoro compiuto da Alvaro, presentando in questa occasione alcuni importanti lavori realizzati tra il 1939 e il 1952, lavori che documentano i momenti della sua maturazione, indicando l’attenzione alla produzione di maestri come De Chirico e Casorati, o, più vicini alla poetica che poi svilupperà nel tempo, come Carla Badiali e Aldo Galli. A questa seguiranno altre mostre dedicate all’artista, che daranno modo al pubblico di approfondire l’evoluzione della sua opera, ancora oggi in continuo sviluppo.

L’attenzione alle geometrie e a composizioni di carattere astratto, si inserisce nel filone dell’astrat-tismo che maturò in Italia proprio tra gli anni Trenta e i Quaranta del secolo scorso, ma - come scrive in catalogo Luigi Cavadini – la sperimentazione dell’artista “non si ferma a composizioni in cui, in modi più o meno rigorosi, si dispongono delle figure geometriche, ma si spinge alla costruzione di atmosfere entro cui articolare presenze semplici e assolute, anticipando da subito quello che sarà poi, qualche decennio dopo, il filone più personale della sua produzione”. E, ancora, Cavadini sottolinea “l’originalità del suo linguaggio espressivo, fatto ora di colori piatti ora di atmosfere, ma sempre valorizzato da una gestione delle luci interne ai colori, che animano l’insieme attribuendo ad esso vibrazioni e suggestioni. “

La mostra, che si inaugura martedì 22 giugno alle ore 18 e che sarà accompagnata da un raffinato catalogo, si avvale del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Como, dell’associazione Comocuore e del sostegno del Gruppo Le Soste. Resterà aperta fino al 12 settembre, da martedì a domenica, dalle 10 alle 18.

Informazioni e richiesta di materiali stampa: uessearte via natta 22 – Como tel. +39.031269393 info@uessearte.it

ARCANUM NATURAE - Progetto Arte Cultura


DAL 19 GIUGNO Al 16 LUGLIO 2010
Palazzo S. Bernardino - Rossano (CS)
Spazioeventi Mondadori, San Marco - Venezia
a cura di Settimio Ferrari e Francesca Londino

Fin dall'alba delle civiltà l'uomo ha plasmato la natura in funzione delle proprie esigenze vitali, ma solo negli ultimi anni è maturata la consapevolezza del delicato rapporto tra l'uomo e l'ambiente in cui vive.

Arcanum Naturae
Il rapporto uomo – città – natura come sorgente di emozioni ma anche come pretesto per riflettere è il tema su cui è incentrato Arcanum Naturae, un progetto artistico e culturale a cura di Settimio Ferrari e Francesca Londino.
Il titolo del progetto prende spunto dal noto e dibattuto concetto di "Arcanum" elaborato da Paracelso, medico e fondatore della farmacologia moderna. Ovviamente la combinazione di parole nel titolo è un pretesto per costruire un simbolico percorso che si snoda tra Arte e Poesia, finalizzato ad offrire al visitatore una duplice esperienza cognitiva all'insegna della suggestione, della riflessione e della paradigmatica e chimerica qualità.
La programmazione di Arcanum Naturae prevede diverse tipologie di eventi indipendenti l'uno dall'altro ma accomunati dalla volontà di indagare il rapporto della società attuale con la realtà naturale e urbana, per tentare di aprire nuovi squarci sul nostro presente e sul nostro vivere quotidiano.
L'iniziativa, patrocinata dal Dipartimento Politiche dell'Ambiente della Regione Calabria e dal Comune di Rossano, si svilupperà dal 19 giugno al 16 luglio 2010:

Sabato 19 giugno alle ore 18.00 si inaugura la mostra itinerante, intitolata Urban creatures, nella quale saranno esposte le opere di un gruppo di artisti emergenti sulla scena nazionale o internazionale. La mostra si articola in due sedi espositive distinte e distanti tra loro: nella Sala Grigia di Palazzo San Bernardino, a Rossano, nello Spazioeventi Mondadori S. Marco, a Venezia. L'esposizione proseguirà fino al 16 luglio 2010.
In concomitanza con l'inaugurazione della mostra si terrà una conferenza-incontro che si proporrà di evidenziare come il panorama artistico contemporaneo percepisca e indaghi il rapporto uomo-città-natura.
ARTISTI IN MOSTRA
Angelo Barile - Michele Bono - Maurizio Cariati - Linda Carrara - Delya Dattilo - Debora Fede - Diego Dutto – Dellaclà - Damiano Fasso - Gavino Ganau - Mario Lo prete - Francesco Liggieri - Ilaria Margutti - Sabrina Milazzo - Jara Marzulli - Andrea Riga - Matteo Tenardi - Angelo Volpe

Lunedì 28 giugno alle ore 17.00 nel centro storico di Rossano si inaugura la mostra urbana, intitolata "Arte + Elementi – Aer, Terra, Ignis, Aqua". La mostra prevede quattro installazioni esterne site-specific dedicate ai quattro elementi naturali indispensabili e insostituibili per la vita.
Dalla terra all'aria, dal fuoco fino all'acqua, il percorso sarà organizzato come una trasformazione continua dei quattro elementi, quale metafora di un pensiero complesso che cerca la sua visibilità.
ARTISTI IN MOSTRA
Ombretta Gazzola, Eugenia Serafini, Isidoro Esposito, Dino Vincenzo Patroni e Raffale Jannone

Lunedì 28 giugno alle ore 18.00 presso la Sala Rossa di Palazzo San Bernardino, si terrà la presentazione dell'antologia poetica Flowers, dedicata all'elemento fiore, muto guardiano del confine tra l'effimero e l'eternità. A cura di Anna Lauria. Il volume, pubblicato appositamente per l'evento, fornisce un'interessante esplorazione della scena poetica contemporanea.
Durante la presentazione avrà luogo la lettura critica delle opere, accompagnata da performance musicali e dalla proiezione di un video, intitolato Viridarium, dedicato alla Natura.
La serata terminerà con un simposio di arte e poesia, ospitato nello storico scenario del Pascià Restaurant, a Rossano, dove sarà inaugurata la mostra di Vincenzo Larocca, artista impegnato in tematiche contemporanee, legate ai problemi ecologici del pianeta.
Un'occasione per riflettere ulteriormente sulla tutela della natura e dell'ambiente, attraverso l'immaginario dell'arte e della poesia, tra esperimenti culinari a base di liquirizia e spezie tipicamente mediterranee. Un momento di piacere per il corpo, la mente e l'anima.











URBAN CREATURES Palazzo S. Bernardino - Rossano (CS)

DAL 19 GIUGNO Al 16 LUGLIO 2010
Palazzo S. Bernardino - Rossano (CS)
Spazioeventi Mondadori, San Marco - Venezia.
a cura di Settimio Ferrari e Francesca Londino
OPENING: Sabato 19 giugno 2010 dalle 18.00

ARTISTI IN MOSTRA
Angelo Barile - Michele Bono - Maurizio Cariati - Linda Carrara - Delya Dattilo - Debora Fede - Diego Dutto – Dellaclà - Damiano Fasso - Gavino Ganau - Mario Loprete - Francesco Liggieri - Ilaria Margutti - Sabrina Milazzo - Jara Marzulli - Andrea Riga - Matteo Tenardi - Angelo Volpe


Creature urbane in bilico tra lo smarrimento e la riconquista dell'identità individuale. Qui l'arte visiva non smette di rincorrere la realtà: ed ogni volta qualcosa le resta tra le mani.

Urban Creatures
è il titolo della mostra itinerante ospitata nel progetto artistico culturale "Arcanum Naturae", a cura di Francesca Londino e Settimio Ferrari, patrocinato dal Dipartimento Politiche dell'Ambiente della Regione Calabria e dal Comune di Rossano.
La mostra riunisce 19 artisti emergenti sulla scena nazionale o internazionale che esplorano la meccanica sociale contemporanea e le sue conseguenze sulla vita dell'individuo.
La loro indagine sugli spaccati sociali ed emozionali di quella che per alcuni aspetti viene definita "epoca delle passioni tristi", le loro riflessioni sulle tensioni e le contraddizioni che si nascondono sotto i toni smaglianti di una società complessa, secolarizzata e disorientata, la loro attenzione verso un paesaggio umano e, si suppone, urbano offrono allo sguardo un momento speleologico in cui il rigore analitico sembra aver avuto un incontro felice con la rabdomanzia. Una cornice in cui si rimane in balia di opere che esprimono un lucido e complesso dialogo/soliloquio su una contemporaneità che non ammette certezze. Il senso di visionarietà di Linda Carrara che presenta i soggetti del suo sguardo in uno stato di percezione incerta,come apparizioni indistinte colte attraverso la penombra, la poetica discesa demoniaca intrapresa da Mario Loprete nei quartieri neri delle metropoli statunitensi, scansati dal conformismo quotidiano, per raccontare la violenza continua che tutti subiscono nei rapporti interpersonali, le immagini di Gavino Ganau apparentemente sorde ma capaci di penetrare nei nostri recessi e di risuonare, sottratte al flusso incessante della comunicazione, i valori dell'installazione utilizzati da Dellaclà per creare quella distanza necessaria alla fruizione di immagine che l'osservatore accoglie con la nostalgia di qualcosa che si è perduto creano un'atmosfera che conferisce alla mostra un'intensa stimolazione visiva. Colpiscono in questo senso anche la silenziosa teatralità che emerge nei dipinti di Matteo Tenardi, dove figure singole e isolate, in bilico tra tensione interiore e reale indifferenza, sembrano voler uscire dal rettangolo creativo che le tiene prigioniere; il senso di enigmatica sospensione, capace di evocare drammatiche risonanze che caratterizza l'opera di Andrea Riga, densa di rimandi alle debolezze e alle lacerazioni del tessuto sociale contemporaneo; la deformazione prospettica, estroflessa dei volti dipinti, visti come da un fish eye, di Maurizio Cariati. Volti in cui l'artista coglie una sorta di dolce e catatonica belluinità, che rinnega gerarchie e classificazioni.
All'universo femminile contemporaneo, per poterlo indagare, leggere e raccontare come nuova possibilità di immagine e di senso si rivolgono le immagini di Jara Marzulli, schegge di dolore che rimandano alla ricerca del Sé perduto. Le figure di Ilaria Margutti, avvolte dalla stesso silenzio e concentrazione che caratterizzano il tempo lento e meditato necessario al lavoro di pittura e ricamo che le ha create, si definiscono nel gioco tra fili e luce che vi si compie sopra. Ipnotizzano lo sguardo per l'intensità cromatica le opere di Angelo Volpe che raffigurano cartoon girls dal forte appeal visivo, simbolo dell'attuale mercificazione mediatica del corpo femminile.
Un linguaggio fumettistico ironico e colorato caratterizza anche l'opera di Michele Bono che produce storia, distruggendo l'aura degli anti-eroi e dei falsi idoli della nostra contemporaneità.
Il lavoro di Francesco Liggieri si presenta come una grande composizione di ritratti affiancati in una sorta di quadreria. L'opera si trasforma così in un organismo complesso che rimanda ai legami liquidi nell'era dei social network. Sulla natura dei sentimenti umani indaga anche Sabrina Milazzo, concentrando la sua attenzione sulla sensualità dei corpi di una giovane coppia. Corpi che s'intrecciano, mani che toccano, sfiorano, cercano…
L'occhio di Angelo Barile è attento al mondo dell'infanzia, un'infanzia figlia dell'immagine, che respira le incertezze del presente, affondando in un indeterminato smarrimento, tra innocenza e perversione. Le immagini di Delya Dattilo, inserite all'interno di bianchi tabernacoli modulari, dalle geometrie dolci, sono punti di appiglio per proiettare l'infinito cosmico che è dentro di noi. Debora Fede accorda l'immagine della realtà, della scrittura e della fotografia in un unicum suggestivo e malinconico che si verifica e si rivela soltanto nel momento in cui è esibito. Le sculture di Diego Dutto sembrano il ponte, la traccia di un processo di trasformazione dagli esseri viventi alle forme meccatroniche, ovvero l'esperienza dialettica di una conoscenza estetica che riscrive il codice della vita tra il naturale e l'artificiale. Il futuro cibernetico che insidia il presente affascina anche Damiano Fasso che propone un'installazione che trasforma l'uomo in un ambiguo e inquietante ente inorganico, privo di peso e di carnalità, intrappolato nella logica ferrea della tecnologia avanzata.

martedì 15 giugno 2010

Cirò (KR), venerdì 18 giugno 2010 - Manifestazioni Liliane: Lectio Magistralis "Il calendario perfetto di Aloysius Lilius" di Antonino ZICHICHI e altre importanti iniziative

Iniziative organizzate dal Ministero per i Beni e le attività Culturali, in partenariato con il Comune di Cirò (KR) - nell’ambito delle Manifestazioni Liliane, programmate per il cinquecentenario della nascita dell’astronomo Luigi Lilio - che avranno luogo a Cirò (KR), venerdì 18 giugno 2010.

ore 9.00ore 13.00

Lectio Magistralis “Il calendario perfetto di Aloysius Lilius

di Antonino Zichichi

Cirò (KR) - Palazzo dei Congressi - Salone delle Conferenze - Centro Servizi per le Imprese

ore 14.30

Inaugurazione esposizione dell’edizione originale del Compendio di Aloysius Lilius

e di opere rare della cultura astronomica del ‘600

Cirò - Museo Civico Archeologico e Polo Culturale

ore 15.30

Inaugurazione del Museo dedicato ad Aloysius Lilius

e della mostra permanente multimediale‘‘Visioni Celesti - Aloysius Lilius e la scienza degli astri’’

Cirò - Palazzo dei Musei di Cirò

ore 21.00

Concerto di musica antica ”Gaude et Laetare

a cura del Conservatorio di Musica di Cosenza “Stanislao Giacomantonio”

Cirò - Cattedrale S. Maria de Plateis

Per la partecipazione alla Lectio Magistralis tenuta dal Prof.Antonino Zichichi

l’ingresso in sala è consentito fino alle ore 10.30

E’ necessario confermare la presenza ai numeri 328.7946650 - 0962.32023 - e-mail: lombardo1931@libero.it

Comune di Cirò - Assessorato alla Cultura

Corso Luigi Lilio 88813 Cirò (KR)


Fernanda Bruno

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fax 06.6723.2908

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