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venerdì 25 settembre 2009

IED Milano presenta Sonic States, il workshop di Sound Design guidato da Scanner - 28-30/09/2009

Sonic States: Robin Rimbaud Aka Scanner allo IED Milano per tre giornate di Workshop di Sound Design

Sede IED Milano: Via Sciesa 4, Aula C22

28-30 settembre 2009, h 10.00 – 17.00

Dal 28 al 30 settembre 2009, il sound designer, musicista elettronico ed artista multimediale britannico Robin Rimbaud, noto anche come Scanner, guiderà per tre giorni Sonic States, un workshop per gli studenti del II e III anno del Corso di Sound Design dell’Istituto Europeo di Design di Milano.

Per chiunque fosse interessato, sarà possibile assistere al workshop, con ingresso libero e gratuito, lunedì 28 e martedì 29 settembre, giornata quest’ultima di Open Day organizzato da IED Milano e dedicato alle Scuole di Arti Visive e Design.

Il workshop nasce dalla collaborazione tra IED Milano e Club To Club, iniziata nel 2007, ed è finalizzato alla produzione di performance e paesaggi sonori che saranno presentati ed eseguiti in occasione dell’evento Viva Club To Club del 22 ottobre a Milano (Spazio Teatro, Via Pompeo Leoni 3) e durante il Festival Club To Club il 7 novembre a Torino (Teatro Gobetti, Via Rossini 8). Seguendone il claim "State of Indepen/Dance", il lavoro degli studenti verterà sui temi dell'identità nazionale e culturale affrontandoli attraverso la produzione ed elaborazioni di suoni.

Per maggiori informazioni sul workshop Sonic States e sul programma dell’Open Day: www.ied.it

Per maggiori informazioni su Club To Club: www.clubtoclub.it

Da quarant'anni l'Istituto Europeo di Design opera nel campo della Formazione e della Ricerca, nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione. Oggi è un Network Internazionale in continua espansione, con Sedi a Milano, Roma, Torino, Venezia, Cagliari, Madrid, Barcellona e San Paolo del Brasile, che organizza Corsi Triennali post-diploma, Corsi di Aggiornamento e Formazione Permanente, Corsi di Formazione Avanzata e Master post-laurea.

UFFICIO COMUNICAZIONE

ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN MILANO

Fabrizia Capriati: f.capriati@milano.ied.it // Tel. 02.5796951
Roberta Zennaro: r.zennaro@milano.ied.it // Tel. 02.5796951

Moda e Made in Italy tra Arte e Design. La qualità oltre la griffe


La contaminazione tra le competenze tecniche dell’industria tessile, il saper fare proprio della sartoria artigianale e le arti visive ha permesso di scrivere, con riferimento alla prima metà del Novecento, le pagine più prestigiose della storia della moda. Dal Fauvisme al Cubismo, dall’Art Nouveau al Futurismo, tutte le Avanguardie artistiche hanno ispirato profondamente la moda e attraverso di essa la società e i suoi costumi, segnando di fatto l’ingresso dell’Arte con la A maiuscola nella produzione tessile seriale. Il rapporto tra l’Arte e il mondo della Moda nella sua totalità è stato a volte solo provocatorio, ma molto più spesso esplicitamente orientato a contribuire al rinnovamento della società e dei comportamenti.

Il connubio tra creatività artistica e produzione di tessuti, capi d’abbigliamento e accessori è però andato indebolendosi con il passare del tempo, lasciando un vuoto che in parte è stato occupato dalle competenze del moderno design. La mostra allestita dalla CNA Torino all’Imbiancheria del Vajro con il Patrocinio della Città di Chieri e il contributo della Camera di commercio di Torino e con la collaborazione dello IED Torino, vuole in questo senso essere di riferimento per tutte le imprese che in qualche modo si occupano di moda e che operano in provincia di Torino; e L’Imbiancheria è il luogo simbolico ideale di una Torino Città della Moda d’altri tempi eppure al tempo stesso ancora viva e capace di sorprendere, popolata da un fitto sottobosco di piccole imprese che sanno ancora stare sul mercato, ma che proprio guardando all’Arte e al Design potrebbero ritrovare nuova linfa per affrontare con successo le sfide della globalizzazione e della crisi complessiva del tessile piemontese. Non a caso, quindi, la mostra propone le opere di alcuni artisti torinesi che in varia misura hanno manifestato un interesse verso il mondo della moda, partendo dal chierese Silvio Vigliaturo che caratterizzerà fortemente gli spazi espositivi con una selezione mirata delle sue tele e delle suggestive creazioni in vetrofusione; opere dalle quali ha tratto ispirazione per creare – appositamente per la manifestazione – quindici progetti per stoffa stampata e stoffa tessuta, in seguito ad una sperimentazione che gli ha permesso di trovare, proprio nella stoffa, un nuovo medium in grado di restituire i forti contrasti cromatici e le forme sinuose, liquide e oniriche, che contraddistinguono tutte le sue creazioni. Inserendosi, quindi, in una tradizione artistica estremamente curiosa e pronta a testare sempre nuove possibilità espressive, Vigliaturo, attraverso la stoffa, da vita all’ennesima metamorfosi della sua carriera d’artista, mettendo così la propria creatività al servizio del tentativo di rilancio di un made in Italy di qualità, artigianale e industriale, che, purtroppo, ancora troppo spesso rimane all’ombra delle grandi griffes.


Mostra: Moda e Made in Italy tra Arte e Design La qualità oltre la griffe

Luogo: Imbiancheria del Varjo, Via Imbiancheria 12, 10023 Chieri (To)

Vernissage: 2 ottobre 2009, ore 18.30

Orario mostra: martedì e mercoledì 9.30-12.30; giovedì e venerdì 16-19; sabato 9.30-12.30 e 16-19

Curatori: Elena Imberbi e Mario Barbero

Periodo: dal 3 al 31 ottobre 2009

Info: Ufficio stampa MACA – 0119422568 – maca@museovigliaturo.it

giovedì 24 settembre 2009

FOTOGRAFIA ITALIANA A FANO

LA FOTOGRAFIA ITALIANA A FANO

In occasione della quinta edizione della "Giornata del Contemporaneo" indetta da Amaci, l'associazione culturale "Centrale Fotografia" ha organizzato a Fano un evento importante: un'intera giornata dedicata alla visione in versione integrale, di FOTOGRAFIA ITALIANA – 5 film 5 grandi fotografi, una serie di film documentari prodotti da Giart - Visioni d'arte di Bologna con il patrocinio della Cineteca di Bologna e distribuiti da Contrasto, dedicati ai fotografi italiani tra i più noti a livello internazionale: Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Mimmo Jodice e Ferdinando Scianna. Autori molto differenti tra loro per stile e poetica, in grado pertanto di rendere la complessità e la qualità dell'espressione italiana nel campo fotografico.

Sabato 3 ottobre 2009, dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30, presso la Sala di Lettura del Palazzo San Michele, nella sede della Facoltà di Scienze e Tecnologie dell'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", in via Arco d'Augusto 2 a Fano, dopo il saluto delle autorità, inizieranno le proiezioni dei film: tre al mattino con inizio alle ore 9.30, e due al pomeriggio con inizio alle 15.00.

Al termine delle proiezioni, alle ore 17.15, avverrà un incontro con: Luca Molducci (produttore dei film), Alice Maxia (autrice), Giampiero D'Angeli (regista), moderatori dell'incontro saranno Alberto Berardi e il curatore dell'iniziativa Marcello Sparaventi. All'evento hanno collaborato Fondazione Cassa di Risparmio, Caffè Centrale, Teatrodelleisole e Omnia comunicazione editore.

Ogni film ha una durata di circa 50 minuti ed è caratterizzato da uno stile e un'atmosfera in accordo con la personalità del protagonista, che racconta di sé e del proprio lavoro senza mediazioni con lo spettatore. Si alternano riprese in interno realizzate nello studio del fotografo e in camera oscura, e riprese in esterno nei luoghi più significativi per la sua storia. Il racconto è accompagnato dalla visione di fotografie celebri e di altre meno note. Il progetto permette, in occasione della "Giornata del Contemporaneo", di approfondire la conoscenza di questi straordinari artisti e nel tempo stesso della fotografia, uno dei linguaggi centrali della contemporaneità.


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Postato su Oggi Arte

Brutte pitture Cattive sculture


Gianpaolo Cono

Personale

1 – 8 ottobre 2009

Galleria d’Arte Salvatore Serio

Via Oberdan,8 – Napoli – ore 16,30 – 19,30 /domenica chiuso

www.galleriaserio.com


“Brutte Pitture

Cattive Sculture”



Christian Iorio “Parole Relative”

Gianni Nappa – Curatore



Nell’arco di un anno solare dalla prima personale a Napoli e Londra dell’artista napoletano, si è compiuto un percorso in comune per presentare un nuovo linguaggio artistico denominato TafArt.

Un approccio concreto alla condivisione libera, alla partecipazione senza imposizioni culturali e come scritto nel documento che accompagna la mostra di Christian Iorio, “La TafArt non mostra i valori condivisi, in quanto non riconosce quelli che mediamente vengono imposti come valori e formano la cultura della passività, del nichilismo, dello stare ai margini, dell’esternalizzazione negli oggetti di consumo. Rifiuta questi valori, rifiuta gli spazi concessi e mostra quelli naturali occultati dalle forme incantate. La TafArt pensa liberamente.”

Una personale dove i mille spunti di riflessione per le tante modalità scelte dall’artista pongono altrettanti dubbi in chi guarda, e la mostra diventa un percorso di ipotesi e linguaggi, di soluzioni installative e segni liberi, ma tutte nel segno delle Brutte Pitture e Brutte Sculture, nel solco di un nuovo modello ancora da venire e dove il comune senso non trova riferimenti.

Opere su tela e piccole teche di plexiglass dove il pensiero è libero, sono il frutto da cogliere nel segno della condivisione dei risvolti della nostra società per saperli interpretare senza imposizioni formali – sono coscienza della pace tra i popoli, sono sostenitrici del valore umano, sono libera espressione di cui tutti abbiamo bisogno.

Se c’è un etica nell’arte, la TafArt ne possiede una aperta che si compie nel momento in cui le opere si fondono con gli osservatori e tanti osservatori corrispondono a uguali opere, non per un adesione ai modelli, di cui l’artista non ne offre confini, piuttosto per il dubbio costante di essere in quel preciso momento parte del mondo e che ruolo averne.

Ad ogni osservatore viene chiesto di mettere in dubbio ogni aspetto osservato: l’estetica delle forme, delle dimensioni, delle immagini. La mostra richiede partecipazione.

ISOLAMENTO - Mostra collettiva arte contemporanea - Vernissage venerdì 25 settembre, ore 19.00 - Torre Civica di Cisternino (BR)


ISOLAMENTO

Mostra collettiva

Torre Civica di Cisternino (BR)
25 Settembre – 4 Ottobre 2009

INFORMAZIONI UTILI
Evento: ISOLAMENTO
Giorni e Orari Visite: dal 25 settembre al 4 ottobre 2009 – Dalle ore 19.00 alle ore 22.30

Vernissage: venerdì 25 settembre ore 19.00

Sede: Torre Civica
Indirizzo: Puglia – Cisternino (BR) | Piazza Garibaldi
Telefono informazioni: 348.4730625
Curatori: Marco Moreggia (project), Francesca Pietracci (testo critico), Fabrizio Detommaso e Paulo Del Gaudio (organizzazione), Franco Silvestro (sezione video)
Artisti:

Video Arte: Franco Silvestro, DDM &Pugliese, Shoga, Carmen Provitera, Valentina Fortunato, Rosalia Di Maggio, Vittorio Abbate, M. Rescigno, A. Di Martino, Giulio Mirabella, Giulio Del Vè, Pier Francesco Solimene

Sculture installative: Giuseppe Nisticò, Donatello Fumarola, Valentina Iacovelli, Walter Loparco
Tag: arte contemporanea

Si inaugura venerdì 25 settembre alle ore 19:00, presso la Torre Civica di Cisternino (BR), la mostra d'arte contemporanea "Isolamento", organizzata dall'Associazione Culturale "NoDryDance", con la direzione artistica di Marco Moreggia e il patrocinio della Regione Puglia (Assessorato al Mediterraneo), della Provincia di Brindisi e del Comune di Cisternino (Uno dei 100 borghi più belli d'Italia).

La mostra, che gode della collaborazione del critico e storico dell'arte Francesca Pietracci e dell'artista Franco Silvestro, presenta una produzione complessa e articolata di produzioni di artisti contemporanei, distinta in due diverse sezioni: La stanza di dentro e Passaggio Segreto.

La prima sezione, allestita nelle tre stanze del secondo piano della Torre Civica e curata da Franco Silvestro, raccoglie una rassegna di video di giovani artisti dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, mentre la sezione Passaggio Segreto, allestita al primo piano, riunisce una serie di sculture installative di artisti locali.

Nelle installazioni e nei video gli artisti cercano di affrontare un argomento apparentemente ambiguo, un tema controverso che evoca l'immagine del distacco volontario e allo stesso tempo l'idea dell'emarginazione o ancora l'impossibilità di uscire dal proprio perimetro: l'ISOLAMENTO.

Anni fa Kevin Martin scriveva: ''La musica isolazionista ricorda ai suoi che esiste ancora una vita interna aliena con cui fare i conti e che congela il sangue …"

Ma noi oggi ci chiediamo da dove ha origine questa /vita interna/ che implode? Cosa ha generato la sindrome di Hikikomori, la piccola città spettrale, la camera dentro la quale molti ragazzi si chiudono per anni? Le risposte sono fin troppo facili. Difficile risulta invece percepire che si tratta di una condizione comune e condivisibile che riguarda persone e società differenti. Le opere in mostra svelano alcuni di questi mondi, come pianeti che non collidono, ma che possono coesistere, guardarsi e ascoltarsi. Universi del dolore, del distacco, del compiacimento o ancora della consapevolezza, nel tentativo di rendere visibile la porta dell'invisibile. (…)

Francesca Pietracci

NOTE BIOGRAFICHE

Franco Silvestro ha una comunicazione diretta, capace di presentare con una sincerità spiazzante le degradanti situazioni quotidiane che ci circondano. Sono realtà marginali, spesso incentrate sulle situazioni presenti nella sua città natale: Napoli. Questa nitidezza, "senza peli", degli avvenimenti è riportata nelle sue opere, come sulle sculture candidamente bianche, chiare, che anche visivamente lanciano il loro messaggio senza mezzi termini. Autore di cronache marginali e rappresentazioni del degrado sociale e ambientale, Franco Silvestro elabora continuamente - tra un crudo realismo e un candore disarmante - una sorta di autobiografia pubblica e collettiva a partire dal racconto dell'hinterland napoletano come proprio luogo d'origine ma anche come realtà che da fenomeno locale diviene sempre più metafora globale.

Tra le sue opere, Bombola di gas, scultura in gesso del 1992, attraverso la quale Silvestro denuncia la vendita abusiva di gas nella sua città e Nel fresco orinatoio alla stazione, video del 1999 ispirato dall'omonima poesia di Sandro Penna.

Nato a Napoli nel 1960, vive e lavora tra Milano e Napoli. Espone con il Ponte Contemporanea (1995, 200, 2003, 2006) nelle principali città italiane, ma anche in Inghilterra, Francia e Germania.


L'addetto stampa – Barbara Serio

Cognita – Servizi per la comunicazione

www.cognita.it

media@cognita.it


mercoledì 23 settembre 2009

7 ottobre anteprima "La Cines. Storia di una casa di produzione italiana" nuove ricerche di Riccardo Redi presentate da Persiani Editori a Film Fair



"LA CINES. STORIA DI UNA CASA DI PRODUZIONE ITALIANA"
nuove ricerche di Riccardo Redi sulla controversa proprietà della società cinematografica
PRSENTATO IN ANTEPRIMA DA PERSIANI EDITORE A FILM FAIR

Sarà presentato in anteprima mercoledì 7 ottobre 2009 "La Cines. Storia di una casa di produzione italiana" volume scritto da Riccardo Redi e pubblicato da Persiani Editore. La presentazione si terrà alle ore 18.00 presso l'ex convento di S. Francesco nell'ambito di Film Fair, in occasione della ventottesima edizione de "Le Giornate del Cinema Muto - Silent Film Festival" di Pordenone.

Tra gli storici della tecnica e gli studiosi dell'arte del cinema italiano più apprezzati, Redi guida il lettore verso le opere della cinematografia del nostro paese ricostruendo la storia di una tra le più celebri case di produzione nazionale. Era il 1° aprile 1906 quando la società anonima della "Alberini & Santoni, manifattura di soggetti e films cinematografiche", fu trasformata e nacque la Cines. Ed è proprio da questo inizio che Redi traccia un percorso sulle vicende della leggendaria casa di produzione, seguendo l'alternarsi delle proprietà ed il susseguirsi di complessi avvenimenti, fino ad arrivare ai giorni nostri.

La nuova riedizione di "La Cines. Storia di una casa di produzione italiana", ampliata ed aggiornata per Persiani Editore, recupera, compara e riordina una variegata serie di testimonianze: da dossier di banchieri ai ricordi delle dive, dai fascicolo di abili organizzatori ai racconti di spericolati avventurieri. Fonti inconsuete, e il più delle volte trascurate, alle quali si aggiungono le memorie di scrittori, registi ed ottimi attori senza naturalmente tralasciare i numerosi film realizzati dalla casa cinematografica, primi testimoni della notevole attività produttiva e della specificità della società italiana.

Come ricorda lo stesso autore nell'introduzione, per la comprensione delle dinamiche societarie, di notevole interesse è stato il "Memoriale" di Adolfo Pouchain, Amministratore Unico della Cines nel 1906, messo a disposizione dal nipote, l'ing. Maurizio, oggi presidente onorario dell'Associazione Cines. Grazie inoltre allo studio rigoroso degli archivi storici di importanti istituti bancari e a nuove minuziose ricerche effettuate, Redi fornisce nell'edizione 2009 de "La Cines. Storia di una casa di produzione italiana" un quadro organico di questa società pioniera della cinematografia italiana che, ancora oggi, rappresenta la continuità della produzione filmica nazionale.


SCHEDA INFORMATIVA LIBRO

Autore: Riccardo Redi

Titolo: La Cines. Storia di una casa di produzione italiana

Collana: Cinema

ISBN: 978-88-96013-04-5

Prezzo: € 15

Pag: 152

Mese in uscita: ottobre 2009

PAOLO EMILIO PERSIANI EDITORE
Piazza San Martino 9c - 40126 Bologna
Tel : (+39) 051 9913920 Fax: (+39) 051 19901229
info@persianieditore.com - www.persianieditore.com

Ufficio stampa
CULTURALIA di Norma Waltmann
Vicolo Bolognetti 11 – 40125 Bologna
Tel : (+39) 051-6569105 Fax: (+39) 051-2914955 Mob: (+39) 392-2527126 info@culturaliart.com - www.culturaliart.com

martedì 22 settembre 2009

A Palazzo della Ragione la mostra “Maschere e Spettri” di Giovanni Gastel


CULTURA E MODA. A PALAZZO DELLA RAGIONE LA MOSTRA "MASCHERE E SPETTRI" DI GIOVANNI GASTEL

Milano, 22 settembre 2009 – Una mostra che mette in luce il lato oscuro della bellezza. E' l'obiettivo dell'esposizione "Maschere e Spettri" di Giovanni Gastel, che è stata presentata questa mattina a Palazzo della Ragione e offrirà al pubblico 40 immagini inedite di figure femminili, da domani al 25 ottobre.
"L'obiettivo dell'artista fissa il momento in cui il corpo diventa una pagina su cui scrivere inquietudine e desiderio mal celati – spiega l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – quando il corpo non è solo carne ma scena in movimento verso il mistero, quando il corpo domanda – parafrasando le parole del poeta e filosofo Rainer Maria Rilke – quale sia il volto e quale sia la maschera. Compito dell'artista è affrontare l'esistenza in tutti i suoi aspetti, interrogandosi fra il sublime e il terribile".

Fra i fotografi più noti a livello internazionale, Giovanni Gastel ha un'esperienza trentennale nel mondo della moda. Caratterizzata dal rigore formale, la sua fotografia è un intreccio tra sperimentazione e glamour: è stato, infatti, il primo a introdurre le tecniche "old mix", la tecnica "a incrocio", le rielaborazioni pittoriche e lo still life ironico.

La mostra apre il progetto "La cultura è di moda" voluto dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano. Si tratta di una serie di eventi collaterali a Milano Moda Donna, la settimana della moda milanese: quattro mostre, tre proiezioni di film a tema a ingresso libero, un dibattito con Gillo Dorfles e uno spettacolo teatrale gratuito alla Casa Museo Bagatti-Valsecchi.

Le immagini esposte nella mostra Maschere e Spettri testimoniano l'orientamento dell'attuale ricerca di Gastel, che vede il corpo delle modelle subire metamorfosi in equilibrio tra attrazione e repulsione, tra raffinata eleganza e sottile decadenza. La ricerca di sfumature cromatiche e la manipolazione dei dettagli viene esasperata attraverso la tecnologia digitale, che fornisce nuovi stimoli e soluzioni all'immaginario sul femminile.

La mostra, a cura di Germano Celant e allestita su progetto di Franco Raggi nel suggestivo palazzo milanese, punta a creare un contesto architettonico che richiama alla memoria l'antica galleria dei ritratti, dove le fotografie (stampa laser su carta fotografica, 208x125 cm.) si propongono come metamorfosi drammatica della bellezza, sentita come ornamento che decade, ma rimane estremamente potente.



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