CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

venerdì 20 marzo 2009

Reggio Emilia – "Echi ad incastro" di Franco Santamaria

Reggio Emilia – "Echi ad incastro" di Franco Santamaria

Sabato 28 marzo 2009, alle ore 17.00, a Reggio Emilia, presso la sede dell'Associazione Culturale "Blugaf" in Via Bismantova 2/C (poco distante dall'ospedale S. Maria Nuova - Ponte S. Pellegrino), Annalena Foracchia e Giulia Troise presentano il libro "Echi ad incastro" di Franco Santamaria (Joker editrice, Novi Ligure 2004).
Quest'opera rappresenta un continuum poetico, dopo "Storie di echi" (Ferraro, Napoli), di un progetto di poesia rivolta al "sociale", la singolare predisposizione del poeta a indagare la realtà per rilevarne problemi e sofferenze e farli diventare sue personali inquietudini. Lontana dall'essere come tanta poesia di denuncia o intimista, la poesia di "Echi ad incastro" è lirica pura, dove l' "io" del poeta è sovrastato dal "noi" dell'umanità sofferente per ingiuste cause, della quale Santamaria si fa voce o meglio cassa di risonanza degli "echi" che da essa provengono e s'incastrano nella sua coscienza.
Sono echi di dolore, ma anche di speranza e di reazione vitale che si intrecciano in una trama fitta di figure retoriche (primeggiano la metafora e l'analogia) che fugano il pericolo della caduta in declamazioni ideologiche o in banale commiserazione dell'angoscia esistenziale.
Le letture sono a cura di Annalena Foracchia e dell'Autore.
Info: Giulia Troise, cell. 329 1360116; e-mail: giuliatroise@libero.it

____________________________

Franco Santamaria
ECHI AD INCASTRO
Prefazione di Sandro Montalto
Joker, Novi Ligure 2004
ISBN 88-7536-007-3; pp.72, euro 11,50
___________

Il libro
L'opera di Franco Santamaria – in poesia come in pittura, disciplina nella quale l'autore concretizza con accesa espressione le proprie angosce – è eminentemente politica, sociale: si fa coraggiosamente e caparbiamente carico delle sofferenze altrui non immaginando di sottrarle al prossimo ma condividendole ed approfittando con generosità della propria facoltà, essendo egli un artista, di levare il proprio canto sopra la palude di conformismo ed oppressione che smorza il grido di chi artista non è. Non c'è, tuttavia, nell'opera di Santamaria la componente dell'illusione: egli sa bene che l'artista proprio in quanto tale è costituzionalmente ostacolato, messo a tacere, eliminato, e proprio per questo egli sfrutta al massimo ciò che il comune nemico (la mediocrità, l'egoismo, lo strapotere…) gli permette di esprimere, organizzandolo in forme verbali o pittoriche le quali si nutrono sempre di un sanguinoso agon, di una lotta incessante, corpo a corpo, violenta e senza esclusione di colpi.
Una componente della poesia del lucano Santamaria è certo la sua connotazione fortemente meridionale (...), esaltata dalla propria apertura e dalla propria profonda escavazione e metabolizzazione degli stilemi tipici della poesia meridionalistica più lontana da semplici confessioni o stucchevoli pittoricismi.
[...]
Soprattutto la poesia di Santamaria conserva di certa poesia meridionale la capacità di evocazione e simultaneamente sospensione del tempo. Ma allora, si dirà, queste oasi liriche o comunque di calma allontanano il poeta dai drammi della quotidianità, allentano quella tensione che dovrebbe essere ininterrotta: ebbene no, egli opera piuttosto come faceva Beethoven, componendo simultaneamente la quinta e la sesta sinfonia, rispettivamente il trionfo delle sofferenze e dell'utopia umana e la placida imperturbabilità della natura che tutto circonda e tutto, probabilmente, tornerà a divorare (...).
Un contrasto provocato, insomma, che è nutrito e ad un tempo nutre l'osservazione e la riflessione. Ecco: direi che alla base dell'operazione artistica del nostro sta la provocazione di occasioni di riflessione, il gesto consapevole di chi ben sa come a cadere nell'oblio si faccia in fretta, di come rimandare significhi lasciar morire.
[...]
L'atavico si fonde con l'ideale, la memoria si potenzia alla luce della sacralità della vita e dei valori fondamentali, e così la rievocazione ai limiti dell'edenico del sud si tramuta seduta stante in un desiderio di valori duraturi.
[...]
Legittimamente in questa poesia c'è la denuncia ma anche la speranza nella rinascita, l'espressione dell'angoscia ma anche lo sprone a rifondare le basi del mondo: è ciò che nobilita l'opera di Santamaria e la distingue dal vago mormorio di tanta sedicente poesia di protesta, non meno liberticida di ciò che vorrebbe denunciare. Santamaria sa farsi corda vibrante per simpatia, sconfiggendo quel soggettivismo soffocante che l'uomo coltiva da sempre, un'interpretazione della propria sofferenza come riflesso del patire umano, sofferenza esistenziale più che condizione di dolore personale. Ecco cosa distingue, anche, questa poesia da quella di un Pasolini (...).
Come salvarsi? Ricorrendo, come il nostro fa, frequentemente alla metafora e all'analogia, procedimenti che permettono di esorcizzare il rischio di un appiattimento descrittivo, della volgarità del "volantinaggio poetico" e della asettica riproduzione della realtà. Così facendo ogni testo di Santamaria (e, crediamo, molte sue immagini) non è strettamente la rappresentazione di una situazione ma è soprattutto l'evocazione di un reticolo concettuale conscio della necessità di una riforma a tutto campo.
[...]
(Dalla Prefazione di Sandro Montalto)

Si sono diffusamente occupati di "Echi ad incastro":
Anna Aita, Fabiano Alborghetti, Marco Baiotto, Massimo Barbaro, Federico Batini, Mariella Bettarini, Monica Borettini, Reno Bromuro, Alessandro Cabianca, Luigi Cannillo, Sandra Cervone, Antonia Chimenti, Alberto Dell'Aquila, Mariella De Santis, Raoul Elia, Matteo Fantuzzi, Mauro Ferrari, Gianfranco Franchi, Massimo Giannotta, Giacomo Guidetti, Giulia Iannucci, Lino Lista, Maria Teresa Manganiello, Piera Mattei, Gian Domenico Mazzocato, Raffaele Messina, Sandro Montalto, Federico Moro, Giovanna Mulas, Claudio Perillo, Mariacristina Pianta, Raffaele Piazza, Franco Piri Focaldi, Thomas Pistoia, Gian Mario Quinto, Paolo Ragni, Alfredo Rienzi, Maria Teresa Santalucia Scibona, Francesca Santucci, Spectator/Dreams, Adam Vaccaro, Marina Zatta.

L'Autore
FRANCO SANTAMARIA, scrittore e pittore, è nato a Tursi, cittadina della provincia di Matera. Dopo lunghe permanenze a Taranto, Napoli, Afragola (Napoli), ora risiede a Poviglio-San Sisto (Reggio Emilia). Ha pubblicato: Primo lievito (poesie - Gastaldi, Milano), Storie di echi (poesie – Ferraro, Napoli), Echi ad incastro (poesie – Joker, Novi Ligure), Se la catena non si spezza (racconti - Bastogi, Foggia), Passaggi d'ombra (racconti - El Taller del Poeta, Pontevedra-Spagna); su Internet (www.modulazioni.it): Parola e Immagine (opera sperimentale di poesia-pittura), L'Immagine (catalogo dei dipinti) e alcune opere ancora inedite di poesia e di narrativa.
È presente in numerose riviste e antologie letterarie, in decine di siti web e in gallerie d'arte. È presente, altresì, in antologie critiche, tra cui "Forme concrete della poesia italiana" di Sandro Montalto (Joker, 2008).
In qualità di pittore, ha esposto con successo sia in Italia che all'estero. Alcune sue opere fanno parte di collezioni private. Un'opera è stata donata alla BNL Gruppo Paribas per Telethon 2006.

Franco Santamaria, Scrittore, Pittore, Membro Onorario CDAP-UPCE
Via Parma 149 - Poviglio-San Sisto (Reggio Emilia)
www.modulazioni.it - frasmari_fs@alice.it

***
Collaboriamo tutti per una nuova umanità senza ingiustizie e violenze sull'uomo, sugli animali, sulla natura!

giovedì 19 marzo 2009

FRAGILECONTINUO RELOAD


SABATO 21 MARZO 09


FRAGILECONTINUA NEL NUOVO
SPAZIO



DI
VICOLO DE' FACCHINI 2 / A BOLOGNA


DALLE ORE 19.00



APERITIVO + ELECTRIC FLAG TRIO LIVE


INFO

vicolo de' facchini 2/a bologna
fragilecontinuo.blogspot.com
flickr.com/fragilecontinuo
fragilecontino@gmail.com

mercoledì 18 marzo 2009

Roma: Architettura.. come se

La Galleria di Architettura "come se" presenta l'evento:

Architettura ... come se

corpo…moda&costume…frammenti … arte

Sabato 21 marzo alle ore 20.00

Via dei Bruzi, 4/6 Roma

Quartiere San Lorenzo

Architettura ... come se

è un evento multidisciplinare che si svolge in un'unica serata con l' intento di raccontare l'architettura attraverso il linguaggio della metafora, "come se" appunto. Un viaggio attraverso il corpo, la moda e il costume, i frammenti/gioielli e l'arte, ma dove tutto è anche architettura.

I protagonisti

Antonino Di Raimo

Experimental Body

Architetto, da diversi anni concentra il suo lavoro sul rapporto corpo e architettura. Attraverso un movie videoproiettato, mostrerà come la creazione di traiettorie dovute al movimento di corpi virtuali sia generativa di spazio.

Rosetta Angelini

Architetto, presenterà tre abiti progettati per l'occasione, ispirati a tre architetti contemporanei che negli ultimi anni hanno rivoluzionato profondamente il paradigma formale dell'architettura: F. O. Gehry, Zaha Hadid e Toyo Ito.

Loredana Lo Giacco

Costumista, ha collaborato all' ideazione degli abiti e, soprattutto, alla loro realizzazione. Ha partecipato attivamente a diversi eventi realizzando ed ideando abiti e costumi ispirati a temi specifici.

Antonio Rossetti & Elviro Di Meo

Omaggio a Carlo Scarpa. L'Architettura Oltre il Segno

Architetti, presentano la loro linea di gioielli in plexiglass ispirati alla fontana del Giardino di Palazzo Querini Stampalia a Venezia, opera del grande maestro del Novecento Carlo Scarpa. Attraverso una rilettura e rielaborazione della fontana, prendono corpo frammenti di architettura dalle geometrie lineari e fortemente espressive.

Federico Ciacci

Inquinamento degli Organismi

Artista, presenterà la sua opera incentrata sul linguaggio della metafora. Il quadro costituito da cinque pannelli è una narrazione in cui si passa dalla realtà al sogno in un viaggio onirico, ricco di mondi immaginari in cui i desideri più inconsci prendono vita.

Celia Hempton

Musicista, si esibirà in una performance live.

L'evento avrà inizio alle ore 20.00 e si svolgerà attraverso una sequenza di performance virtuali, fisiche e musicali, si raccomanda quindi la massima puntualità.

- Si ricorda inoltre che a San Lorenzo alle ore 21.00 scatta lo ZTL.

Contact:

galleria "come se"
via dei bruzi, 4/6
00185 Roma Italia
tel:+ 39 0644360248

web: www.comese.me.it
email: info@comese.me.it

arch. Paola Ruotolo
contatti e relazioni
e-mail: paola.ruotolo@comese.me.it allegati pesanti: paolaruotolo@gmail.com
web: http://www.comese.me.it/
skypename: paolaruotolo

Sabrina Muzi: Marche Centro d'Arte

Galleria Marconi
presenta
Marche Centro d'Arte
con
Sabrina Muzi
a cura di
Claudio Libero Pisano
L'inaugurazione si terrà domenica 29 marzo alle 18:00
La mostra termina il 26 aprile
La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica
Domenica 29 marzo alle 18.00 la Galleria Marconi di Cupra Marittima presenta la personale di Sabrina Muzi a cura di Claudio Libero Pisano, dopo il successo dell'esposizione di Marco Bernacchia e Francesca Gentili.
La mostra conclude il ciclo Marche Centro d'Arte ed è il quinto appuntamento della rassegna Gallerista sull'orlo di una crisi di nervi.
Con la personale di Sabrina Muzi si conclude Marche Centro d'Arte. Lo scopo della rassegna è mostrare la vivacità delle produzioni artistiche presenti nella regione, una regione in cui convivono pluralità e singolarità, a partire dallo stesso nome. Ogni artista ha una sua peculiarità, e un suo percorso di ricerca, ha una voce che unendosi alle altre del territorio, dà vita a un mosaico ricco, vivo e vivace.
"La ricerca di Sabrina Muzi continua con un ulteriore passaggio nella direzione di un rapporto mai episodico tra sé e la natura. Utilizza diversi mezzi che concorrono allo stesso fine. Video, foto e disegni hanno lo scopo di sottolineare un unico messaggio dove sempre più intima diventa la condivisione con l'elemento naturale. Sia quando è il suo corpo, come nel video Remote Body, che si nasconde e si perde tra i rami fino a diventare un unico elemento. Sia nelle foto, dove l'artista non compare, è evidente una relazione mai distaccata. In quegli alberi rappresentati più che l'elemento estetico traspare quasi il respiro, l'affanno della natura impressa sulla carta. E l'artista se ne fa portavoce, lascia che la sapienza tecnica e la capacità esecutiva si mettano al servizio di un messaggio circolare. Offre il suo sguardo alla natura che lo restituisce in tutta la sua potenza, bellezza e inquietudine". (Claudio Libero Pisano)
Gallerista sull'orlo di una crisi di nervi
Il giorno dopo l'inaugurazione di una mostra il gallerista tira le somme. Le rughe si sono distese e si parla amabilmente sgranocchiando salatini e patatine. Il sorriso riempie il volto barbuto e la soddisfazione per il risultato è al centro dei suoi discorsi. Dello yeti che si aggirava con spatola, stucco e gomma magica, non è rimasto nulla. La Galleria adesso sembra il paese delle favole, dove pace e armonia regnano e le riviste sono ordinate sulla scrivania. Un attimo di pace prima della prossima inaugurazione.
All'ansia di una mostra, collaboratori di vario tipo aggiungono stress, ritardi, piccole o grandi inefficienze che un povero gallerista si trova a dover affrontare, perdendo i capelli e/o facendo diventare bianchi i pochi che gli restano. Eccolo buttarsi su massicce dosi di tachipirina per affrontare l'immancabile febbre pre-mostra, mettersi ai fornelli per preparare pasti con innumerevoli portate e quantità capaci di sfamare interi reggimenti, eccolo infine perdere l'attimo atteso ogni giorno come la manna dal cielo: il riposino pomeridiano. Una vita dura fatta dalle piccole insoddisfazioni di ogni giorno e dalle grandi soddisfazioni di ogni mese.
Gallerista sull'orlo di una crisi di nervi è l'omaggio a quella cosa bellissima ed entusiasmante che è l'organizzazione di una mostra, cosa bellissima, ma anche snervante e stancante. Ecco che aumenta il numero delle sigarette fumate fuori dalla porta, ecco che i chiodi e le viti si accumulano sul pavimento. Poi si inaugura, si parla, si ride e il giorno dopo si pulisce. Questa è la "tragica" routine che accompagna la vita di un gallerista. Ma non bisogna dimenticare però la bellezza di una mostra, il piacere di una chiacchierata con gli amici, l'emozionarsi sempre nuovo che ripaga da ogni affanno. I rapporti umani, e non solo professionali, con artisti, critici e curatori, sono il vero collante dell'attività e il motore che rende sempre nuova la voglia di andare avanti.
Solo un grazie a chi ci permette di poter seguire ed apprezzare il mondo dell'arte nel suo continuo movimento.

scheda tecnica
curatore Claudio Libero Pisano
testo critico Claudio Libero Pisano
ufficio stampa Dario Ciferri
traduzione di Patrizia Isidori
relazioni esterne e promozione delle attività Stefania Palanca
fotografia Marco Biancucci©
riprese video Stefano Abbadini
allestimenti Marco Croci
progetto grafico maicol e mirco
webmaster siscom

dal 29 marzo al 26 aprile
orario: lunedì-sabato dalle 16 alle 20
Galleria Marconi di Franco Marconi
C.so Vittorio Emanuele, 70
63012 Cupra Marittima (AP)
tel 0735778703
e-mail galmarconi@vodafone.it
web www.siscom.it/marconi

La Persistenza del segno personale di Mirta Carroli


MIRTA CARROLI
LA PERSISTENZA DEL SEGNO
Personale di scultura contemporanea di grandi dimensioni en plein air
18 aprile – 8 novembre 2009
Castel Pergine, Trento



Il 18 Aprile inaugurerà la 17ma edizione dell'appuntamento annuale con la scultura contemporanea di grandi dimensioni a Castel Pergine, nel suggestivo paesaggio della Valsugana.
Quest'anno, i curatori Franco Batacchi, Theo Schneider e Verena Neff hanno scelto di esporre Mirta Carroli, una delle pochissime scultrici donne della scena contemporanea, la quale, seguendo il filo comune che ha caratterizzato le mostre precedenti, proporrà una serie di lavori site specific. Venti le sculture, per la maggior parte appositamente progettate per questo luogo, che si snoderanno in un percorso tematico unitario lungo le due cinte murarie e il cortile esterno del castello. Altrettante opere saranno collocate nelle sale interne dove si alterneranno ceramiche, sculture di medie e piccole dimensioni, gioielli e disegni.

La poetica di Mirta Carroli si incentra su un legame profondo tra l'opera creata e il luogo in cui l'artista lavora, traducendosi nel suo caso in una relazione privilegiata con l'enigma ancestrale della terra supporto-apertura-abisso e con gli archetipi delle civiltà agricole. Nell'opera di questa artista convivono infatti poeticità e concretezza, ricerca e confronto con la tradizione, anime contrapposte che attraverso la padronanza dei mezzi espressivi si sublimano in un linguaggio unitario di evocazione. I materiali utilizzati sono principalmente l'acciaio corten e il ferro, che vengono lavorati con la tecnica "per togliere" e "per mettere": in una prima fase la scultrice toglie, cioè sfrangia, taglia, disegna sulla lastra utilizzando il plasma; quindi, una volta preparati gli elementi, li assembla. Ne scaturisce un discorso a volte filosofico, a volte lirico, che utilizza l'alfabeto primordiale della terra e del fuoco, elementi al tempo stesso astratti e reali, concettuali e concreti. Nella stessa direzione vanno anche le grandi opere progettate appositamente per Castel Pergine, in una sorta di dialogo continuo tra l'impeto della visione dell'artista e la potenza della struttura ospitante, come la maestosa Nike che troneggia di fronte alla porta principale del castello. Nero, ruggine e rosso i colori dominanti delle sculture.

La mostra di Castel Pergine si preannuncia dunque come l'occasione per ammirare il lavoro di una scultrice che si rapporta all'ambiente circostante con la capacità di rispettarlo, esaltarlo e plasmarlo con lo stesso gesto. Inoltre questo appuntamento segue un'importante personale dedicata all'artista dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Brisighella, suo paese d'origine, nell'estate del 2008 e rinnova pertanto a breve distanza la sfida di far respirare grandi sculture contemporanee in un sito medievale, già così potentemente carico di valenze proprie.

Mirta Carroli, nata a Brisighella nel 1949, vive e lavora a Bologna, dove insegna presso l'Accademia di Belle Arti. Fin dall'inizio degli anni Ottanta ha intrapreso un lavoro teorico e creativo sulla scultura di grandi dimensioni, partecipando a numerose esposizioni nazionali ed internazionali: dalla XLVI Biennale di Venezia al Premio Marconi per la scultura del 1999, dalle mostre di New York tra il 1994 e il 2003 alle esposizioni di Bruxelles, Amburgo, Lubiana, Graz e Shangai.
Il suo lavoro è stato seguito con particolare interesse da critici e curatori di grande prestigio, tra i quali: Giorgio Bonomi, Pietro Bellasi, Enrico Crispolti, Vittoria Coen, Renato Barilli, Claudio Cerritelli, Maria Luisa Trevisan, Marisa Vescovo, Marilena Pasquali, Elisa Del Prete, Adriano Baccilieri,Carola Pandolfo, Rosalba Pajano ed altri ancora.
E' presente con sculture permanenti a: Bologna, Chiostro di San Giovanni in Monte, Macina; Fondazione Francesco Martini, Il grande carro; Capalbio, Pegaso la luna; Masserano (Biella) - Ultima Cena; Brufa di Torgiano (Perugia) - Il tempio delle voci; Grosseto - Energea.

E' prevista la produzione di un catalogo della mostra in italiano e in tedesco a cura di Verena Neff e Theo Schneider, con testi critici di Franco Batacchi, edito da Publistampa.

Ufficio Stampa CULTURALIA di Norma Waltmann, Tel 051 6569105, Fax 051 2914955
info@culturaliart.com www.culturaliart.com



Norma Waltmann
Bologna - Vicolo Bolognetti 11
tel : +39-051-6569105
fax: +39-051-2914955
mob: +39-392-2527126
email: info@culturaliart.com
web: www.culturaliart.com

Ortofabbrica di Angelo Grassi nell'ambito di ZonaTortona Design 2009


ZonaTortona Design 2009
ORTOFABBRICA
un evento ideato, realizzato e promosso da Angelo Grassi
22-27 Aprile 2009
via Savona, 37 - Milano



Dal 22 al 27 Aprile, nell'ambito di ZonaTortona Design 2009, si terrà, presso il cortile in via Savona 37, ORTOFABBRICA, progetto ideato, realizzato e promosso da Angelo Grassi.

ORTOFABBRICA nasce dall'idea di uno spazio - un orto appunto - in cui diverse categorie del fabbricare creativo - architettura, design, moda, arte - potranno piantare ciò che vogliono secondo un modello unitario di stile e qualità della vita. Ciascuna delle maestranze artigiane coinvolte declinerà a proprio modo un sentire comune, un sentire che predilige la semplicità e la funzionalità al superfluo e al superficiale e che agisce con un'attenzione particolare ai materiali, alla forma, all'innovazione, all'affermazione in definitiva di valori etici precisi.

Lo spazio che accoglierà l'iniziativa risponde a questa stessa idea. Si tratta infatti di un cortile chiuso su tre lati da facciate all'apparenza anonime e neutre, con una struttura architettonica centrale non compiuta risalente alla fine del diciannovesimo secolo. L'allestimento dell'evento si muoverà dunque nell'ottica di recuperare e valorizzare il passato architettonico e culturale insito nel luogo, interagendo con gli elementi esistenti per creare qualcosa di assolutamente inedito.

La modalità di realizzazione del tutto si affiderà alle singole voci dell'orto. Pezzi di design, abiti, calzature, opere d'arte, proposte d'architettura paesaggistica, prodotti enogastronomici: ciascuno di questi elementi, interpretando a modo proprio uno stesso ideale di eleganza, qualità, stile, decoro ed eco-sostenibilità, contribuirà a creare un ecosistema autodefinito.

Ad esempio, gli oggetti di design di Angelo Grassi proporranno un'idea di arredo anti-decorativista, utilizzando materiali comuni e linee pure in interazione con la natura. Gli abiti e le calzature suggeriranno la massima semplicità e funzionalità, assecondando a loro volta la natura di tessuti e pellami eco-compatibili, come la tela di canapa e il cuoio a concia vegetale. La gastronomia sarà quella dei prodotti biologici tipici del territorio romagnolo, dove risiede Grassi, ed anch'essi seguiranno il principio di genuinità ed onestà verso il cliente.

In definitiva ORTOFABBRICA tenterà di riunire in maniera trasversale linguaggi creativi e produttivi diversi accomunati dalla volontà di recuperare i valori che rendono la vita piacevole, piena, di qualità.


Angelo Grassi, si occupa da oltre trent'anni di progettazione e realizzazione di scenografie e stand fieristici e museali collaborando stabilmente con la Sopraintendenza per i Beni storici e Artistici di Bologna e prestigiosi nomi della moda e dell'arte. Produce una sua linea di arredamento e design realizzata interamente con materiali eco- compatibili.
Negli ultimi vent'anni ha portato a termine il lavoro di recupero di un cementificio in disuso, trasformando in maniera sbalorditiva un'area malsana e decadente in un centro dedicato al design e all'artigianato, allo spettacolo, all'arte e al tempo libero. E' nata così Fabbrica, un contenitore in continuo movimento che muta a seconda delle esigenze di chi ne fa uso nel rispetto assoluto della storia della cultura e dell'ambiente.


ORARI DI APERTURA
21 Aprile dalle 15,00 alle 19,00 Press Preview
22-27 Aprile dalle 10,00 alle 22,00
25 Aprile dalle 21,00 alle 24,00 "Una serata nell'orto" - solo su invito


MEDIA PARTNERSHIP
Paysage
www.paysage.it


INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO
Angelo Grassi & C. s.n.c
Viale Carducci, 113 - 47035 - Gambettola (FC)
tel. 0547 52115 fax 0547 59302
info@angelograssi.it www.angelograssi.it

INFORMAZIONI PER I MEDIA
UFFICIO STAMPA
Culturalia di Norma Waltmann
Vicolo Bolognetti, 11 - Bologna
051-6569105 051-2914955
info@culturaliart.com : www.culturaliart.com

La Mandragola inedito DVD di Persiani Editore


LA MANDRAGOLA

Prossima uscita in DVD

Produzione di Paolo Emilio Persiani Editore
in collaborazione con Società Italiana CINES

Maggiori informazioni e immagini su www.culturaliart.com


Tra le uscite più interessanti della stagione cinematografica italiana, occupa sicuramente un posto di grande rilievo La Mandragola, dvd prodotto dalla casa editrice Persiani di Bologna in collaborazione con la Società Italiana CINES. Scritta da Niccolò Machiavelli nel 1518, la commedia teatrale è ora proposta per il pubblico italiano in un film storico in costume, per la regia di Edoardo Sala e con la partecipazione di uno straordinario Mario Scaccia nel ruolo di Frà Timoteo.


Compito non semplice quello di rappresentare per lo schermo un'opera nata per il teatro. L'esperienza e la conoscenza artistica di due illustri attori come Mario Scaccia ed Edoardo Sala, insieme ad un cast di straordinaria bravura, permettono alla trasposizione cinematografica de La Mandragola di incarnare lo spirito critico ed ironico del testo machiavellico. Il valore dell'opera viene inoltre esaltato anche dall'apporto della CINES, casa di produzione e distribuzione cinematografica interessata da sempre a film storici e in costume.

La versione cinematografica proposta dall'editore Persiani e in uscita per febbraio 2009, è perfettamente fedele al testo di Niccolò Machiavelli, scritto nell'italiano del '500. L'accurata citazione iconografica di scene e costumi, le musiche appositamente realizzate dal maestro Federico Bonetti Amendola, ispirate a melodie dell'epoca, permettono allo spettatore di immergersi nell'atmosfera del tempo e di godere appieno dello spettacolo.

Una menzione particolare meritano i contenuti extra del DVD costituiti dal breve documentario Mario Scaccia: l'essenza dell'attore: un prezioso contributo sull'attività artistica di Mario Scaccia, attraverso le interviste a Gigi Proietti, Massimo d'Apporto e Roberto Herlitzka.

Rappresentata per la prima volta a Firenze per il carnevale nel 1519, La Mandragola fu messa successivamente all'indice per anni a causa delle sue tematiche scabrose. Considerata già da Goldoni "la più bella commedia in assoluto", attinge i propri personaggi e l'ironia pungente dall'antica tradizione della commedia plautina e dalle novelle boccaccesche. La radice dalle proprietà afrodisiache che dà il titolo all'opera, permetterà a Callimaco (Rosario Coppolino), grazie alla complicità di Fra' Timoteo (Mario Scaccia), di unirsi alla bella e amata Lucrezia (Claudia Carlone), ritrosa e fedele sposa di Nicia (Carlo Greco). Intrighi passionali, false ingenuità, mariti distratti, interessi meschini e veleni portentosi, raccontano nel film un mondo corrotto e dominato da ambizioni amorali. L'insuperabile maestria dell'interpretazione attoriale rivela la sottile trama dell'opera machiavellica in un opera intrigante e accattivante.



SCHEDA INFORMATIVA LIBRO + DVD

  • Autore: Niccolò Machiavelli
  • Titolo: La Mandragola
  • Regia di Edoardo Sala
  • con Mario Scaccia
  • Collana: Cines - Teatro
  • ISBN: 978-88-96013-01-4
  • Prezzo: € 15
  • Pag: 4
  • Durata DVD: 1h 43min + 44min di contenuti extra
  • Contenuti extra: interviste a Gigi Proietti, Massimo d'Apporto, Roberto Herlitzka
  • Uscita prevista: febbraio 2009


PAOLO EMILIO PERSIANI EDITORE
Piazza San Martino 9c - 40126 Bologna

Tel e Fax: (+39) 051 9913920
info@persianieditore.com
- www.persianieditore.com

Ufficio stampa
CULTURALIA di Norma Waltmann
Vicolo Bolognetti 11 – 40125 Bologna
Tel : (+39) 051-6569105 Fax: (+39) 051-2914955 Mob: (+39) 392-2527126 info@culturaliart.com - www.culturaliart.com


Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *