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giovedì 2 ottobre 2008

4° Giornata del Contemporaneo_Airswap Galleria MLB Ferrara


Sabato 4 ottobre 2008 ore 20.00

4°GIORNATA DEL CONTEMPORANEO | FERRARA
IN CONTEMPORANEA CON FESTIVAL DELL'INTERNAZIONALE

AIRSWAP:Arianna Callegaro, Luca Mazza, Silke De Vivo, Francesca Togni
"Airswap digital gallery"
in occasione dell'esposizione "Fil Rouge"
curata da Maria Livia Brunelli
presso homegallery MLB
Corso d'Ercole I d'Este 3
Ferrara.


Postproduzioni degli artisti:
Silke De Vivo, Giulia Casula, Fabio Di Camillo, Arcangelo Favata, Marina Gellona, Simone Mair, Caterina Morelli, Elena Maria Olivero, Elena Stradiotto, Serena Piccinini, Elma Van Imhoff, Saskia Van Santen Kolff, Stefano Pasquini, Simona Cao, Karin Hauser, Martin Emilian Balint, Anna De Manincor, Francesca Conchieri, Mauro Biffaro, Andrea Kvas, Veronica Vianini, Marilena Gemellaro, Hubert Kostner, Zilla, Valentina Miorandi, Laura Gonzalez Sanchez, Raffaella Giorcelli, Yaron Lapid, Eva Susner, Cristina Mariani, Flavio Borretti, Silvia Cena, Monica Lugas, Nicola Genovese, Sonic Belligeranza, Andy Weir/Allsoppandweir, Rebecca Agnes, Tehila Lapidot, Chiara Giannella, Nazgol Ansarinia, Linda Quinlan, Gayle Chong Kwan, RAM, Timea Oravecz, Paper Resistance, Susan Garde Pettie, Rik McNair, Serenza Zanardi, Ricchezza Falcone, Alvise Bittente, Marcella Angrisano, Cecilia Bettiol, Benoit Burquel, Debora Carrara, Daniella Castro Cano, Raffaella Crispino, Francesca De Pieri, Arianna Fantin, Anna Forlati, Luciana Fornasari, Fuctory, Severine Gallardo, Elisa Genna, Lorenza Gobbi, Andrea Grazia, Luigi Guerrieri, Brunno Jahara, Dario Lazzaretto, Lidia Meneghini, Katia Meneghini, Francesca Messori, Isabella Metaxa, Maria Grazia Molendino, Ann Maria Pena, Martina Nalesso, Opium, Giuliana Racco, Georgia Tribuiani, Matteo Serri, Elena Skoko, Anna Visani, Roberto Zanon, Valentina Medda, Clementina Zanghi.

Comunicato:

"FIL ROUGE". Il filo rosso nell'arte contemporanea a Ferrara.

ST.ART.47, Atelier Le Chat Noir, Galleria del Carbone, MLB Maria Livia Brunelli home gallery
Inaugurazioni 4 ottobre 2008, dalle ore 17 alle 24

Inaugura il 4 ottobre, per la prima volta anche a Ferrara, la quarta edizione della Giornata del Contemporaneo, il grande evento promosso dall'Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani (AMACI) dedicato all'arte del nostro tempo e al suo pubblico.

Punto di partenza della manifestazione ferrarese è la sinergia creatasi tra alcune delle realtà più dinamiche nella promozione del contemporaneo presenti in città, che partecipano all'evento unite nell'intento di allargare il numero dei fruitori di arte contemporanea a Ferrara.

Il titolo della manifestazione, Fil Rouge, sottolinea simbolicamente non solo il tema comune, ovvero l'uso del filo, del ricamo e del cucito nell'arte contemporanea, ma anche lo stretto legame tra i quattro spazi espositivi: l'Associazione St.Art. 47 diretta da Nedda Bonini (Via Cittadella 45/47), l'Atelier Le Chat Noir (evento a cura di Silvia Meneghini), Via Garibaldi 39/A, la Galleria del Carbone diretta da Paolo Volta (via del Carbone 18a) e la MLB Maria Livia Brunelli home gallery diretta da Maria Livia Brunelli (Corso Ercole I d'Este 3).

Ognuno degli artisti che partecipa all'evento lavora da tempo con il ricamo e il cucito, mezzi espressivi sempre più ricorrenti nell'arte contemporanea per le infinite possibilità di sperimentazione e sempre più lontani dalla sfera tipicamente femminile e domestica. Sebbene il tema comune sia sviluppato dagli artisti secondo punti di vista differenti e attraverso l'utilizzo di diversi materiali e tecniche, le opere in mostra testimoniano il desiderio comune di recuperare una manualità spesso sacrificata da una società tecnologica e virtuale.

Tra le opere in mostra nelle quattro sedi, i materassi ricamati a forma di rosa di Ketty Tagliatti, le adolescenti autolesioniste di Ilaria Margutti, le mappe di città di Anila Rubiku, le provocatorie bambole cucite con tratti infantili di Erika Latini, i fili rossi di Letizia Cariello, gli abiti modificati dagli artisti del collettivo Airswap, il sutra metallico di Arianna Callegaro, le pelli cucite ad immagini fotografiche di Nedda Bonini, l'energia creativa raccolta nei libri d'artista di Maurizio Osti, le tessiture sulle pagine di Loretta Cappanera, le parole ricamate in un percorso nel quotidiano di Marina Gasparini, le stratificazioni di gesti familiari di Cinzia Calzolari, le esplorazioni corporee di Antonella Guidi, gli scritti evocativi di Maria Lai, gli intriganti abiti d'artista di Juan Caro e Fabio Sasso.
ST.ART.47: Cinzia Calzolari, Loretta Cappanera, Marina Gasparini, Maria Lai, Maurizio Osti;

Atelier Le Chat Noir: Juan Caro e Fabio Sasso;

Galleria del Carbone: Nedda Bonini, Annalisa Cattani, Dragoni-Russo, Antonella Guidi, Chiara Intropido, Adriana Torregrossa;

MLB home gallery: Letizia Cariello, Erika Latini, Ilaria Margutti, Anila Rubiku, Ketty Tagliatti, Airswap, Arianna Callegaro.

Inaugurazioni: 4 ottobre 2008,
ore 17 ST.ART.47,
ore 18 Atelier le Chat Noir
ore 19 Galleria del Carbone
ore 20 MLB home gallery (cocktail conclusivo).

Sedi: Ferrara - ST.ART.47, Atelier le Chat Noir, Galleria del Carbone, MLB Maria Livia Brunelli home gallery.

Durata manifestazione: dal 4 al 28 ottobre;
dal 1al 23 novembre le 4 mostre saranno trasferite presso la Rocca di Cento (Ferrara).

A cura di: Nedda Bonini e Silvia Casotti, Silvia Meneghini, Paolo Volta e Massimo Marchetti, Maria Livia Brunelli e Benedetta Bodo.

Catalogo con testi di: Maria Livia Brunelli, Massimo Marchetti, Dario Mazzoni, Silvia Meneghini.

Orari: ST.ART.47 16.30 – 19.30, chiuso il giovedì, oppure previo appuntamento (338.9161984)
Atelier le Chat Noir aperto solo il 4 ottobre dalle 17 alle 24
Galleria del Carbone da lunedì a venerdì 17-20, sabato e festivi 11-12.30 e 17-20 (393.9546489)
MLB Maria Livia Brunelli home gallery 16-20 su appuntamento (346.7953757)

Ingressi: gratuiti.



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giadalomi@interfree.it

mercoledì 1 ottobre 2008

48° Salone Nautico di Genova. MOSTRE DI SATURA. Inaugurazione sabato 4 ottobre ore 17:00



LE MOSTRE DI SATURA.
In concomitanza con il 48° Salone Nautico di Genova.

sabato 4 ottobre 2008 ore 17:00

Palazzo Stella - inaugurazione

CINQUE MOSTRE A SATURA

a cura di Mario Napoli

aperte fino al 18 OTTOBRE 2008

da martedì a domenica

ore 10:00 – 12:30 - 15:00 – 19:00

Genova, SATURA associazione culturale


L'OPERA GRAFICA DI GIORGIO DE CHIRICO

a cura di Mario Napoli

In concomitanza con il 48° Salone Nautico Internazionale di Genova ed all'interno del progetto START l'Associazione Culturale SATURA è lieta di presentare al suo pubblico una mostra su Giorgio de Chirico nel trentesimo anniversario della scomparsa del Maestro avvenuta a Roma nel 1978. La mostra si segnala per l'interessante e rigorosa scelta delle opere esposte, quarantotto, che costituiscono una sorta di "campionatura" esemplare della produzione grafica del Pictor Optimus, attraverso tematiche e visioni citate dalla pittura (da I gladiatori nell'arena a Il guanto, da Composizione romantica a Le vestali, solo per evidenziarne alcune che, con altre opere esposte, si richiamano evidentemente a cicli pittorici che de Chirico ha replicato utilizzando le tecniche dell'incisione e della litografia o che, per contro, della sua pittura sono anticipatrici sul piano cronologico). Tecniche a cui l'artista si accostò a partire dai primi anni Venti e che praticò – pur senza esserne specialista – con un controllo perfetto. Quindi non repliche stanche o consumate ma invenzioni di un grande artista, invenzioni in cui, oltre la varietà dei soggetti, sta l'unità di una particolare atmosfera fatta di silenzio, di singolari figure meditabonde, di evocazioni mitologiche, di interni metafisici. L'esposizione offre dunque la possibilità di ripercorrere l'ispirazione di de Chirico attraverso la lettura di una produzione vasta nella quale l'artista si impegnò sempre, contemporaneamente alla parallela e principale ricerca sulla tela. Oltre alla varietà dei soggetti sta l'unità di un'atmosfera fatta di silenzio, quel gorgo silente in cui precipitano i linguaggi in cui tutto si è rappreso senza essere ancora esaurito. Opere grafiche, dunque, che, come scrive Adriano Baccilieri – riferendosi nello specifico all'incisione – nel catalogo (Edizioni Bora, Bologna) che accompagna l'importante mostra Giorgio de Chirico e il segno che il Comune di Civitanova Marche ha dedicato al Pictor Optimus, "nasconde nel profondo, oltre l'immagine, l'origine del segno. L'incisione 'originale', al pari del disegno, è anche 'originaria'; fons et origo di ciò che il segno 'designa'. L''incisione originale costituisce l'autentico, e solo, codice genetico dell'arte grafica. L'incisione originale è, e resta disciplina 'antica'. Figura d'artista ed intellettuale sommo, Giorgio de Chirico n'è stato, entro ed oltre lo straordinario e multiforme insieme della sua opera, uno splendido paladino ed interprete, esaltandola nell'immaginario multiforme del suo universo eidetico, atemporale, evocatore e premonitore, antico e futuro; o presente, ma in un'estensione della coscienza e del pensiero tale da raccordare dimensioni fra loro lontane, inducendole alla compresenza e alla simultaneità. De Chirico è stato fra gli ultimi grandi incisori antichi dell'età contemporanea; e, in questo, testimone della 'necessità' del valore 'originale' dell'incisione, quale viene qui, nella parte tecnico-didattica di questa pubblicazione, documentata nel modo più felice, proprio con lastre del maestro. L'identità dell'incisione, nella saliente caratteristica del suo scandito 'tempo lungo' d'esecuzione, coniuga l'aspetto etico-poietico con quello tecnico-operativo in modo affatto contestuale, forse più di quanto accada in ogni altra disciplina artistica: recto e verso di una stessa medaglia, nella creazione. La 'qualità' estetico-artistica che ne consegue può garantire sorprese, stupori, epifanie, terrori, emozioni, seduzioni, bellezze, piaceri, secondo i vari autori. Naturalmente de Chirico n'è stato capace, a suo modo e nei termini più alti, come gli è avvenuto per il disegno e la pittura, per la scultura, per la scenografia e i costumi teatrali, o per altre forme d'arte legate al suo genio: poesia, letteratura, saggistica".


PIETRO ALTOVINO

a cura di Mario Pepe

In concomitanza con il 48° Salone Nautico Internazionale di Genova ed all'interno del progetto START l'Associazione Culturale SATURA è lieta di presentare la mostra personale di Pietro Altovino, a cura di Mario Pepe.

Da qualche decennio il panorama dell'arte sembra caratterizzato da una sostanziale perdita di contenuti, di qualità e sopratutto privo dei punti di riferimento tradizionali. In questa fase molto fluida, di polverizzazione dei gruppi e delle tendenze, di grande eterogeneità dei linguaggi, dove il fare artistico non sembra più cosciente delle sue radici storiche, vale la pena di proporre una riflessione su quegli artisti che fanno una ricerca rigorosa, partendo dai grandi temi di sempre e apportando contributi di approfondimento e di interpretazione attuale con umiltà consapevole e con grande passione.

E' il caso di Pietro Altovino che, partendo dalla pittura divisionista sperimenta una visione personale della realtà attingendo a suggestioni formali tipiche delle correnti simboliste, che di fatto non si sono mai esaurite e percorrono tuttora l'arte contemporanea, generate da condizioni che ricordano la fine dell'ottocento, dove la pittura reagiva agli eccessi del positivismo rivolgendosi alle visioni interiori, in aperto contrasto con le correnti realiste culminate nella percezione retinica della natura. Oggi la coercizione culturale di uno sviluppo tecnologico che non lascia spazio ad un corrispondente sviluppo umanistico, provoca analoghe reazioni di rigetto con il frequente ricorso ad atteggiamenti che pongono al centro dell'esperienza artistica l'interpretazione soggettiva della realtà.

Le recenti opere di Altovino sono rivolte alla percezione del reale mediata attraverso il filtro della sensibilità emotiva. Nelle sue tele sono riconoscibili elementi del paesaggio, soprattutto marino: barche, navi, fondali, tra scogliere e onde spumeggianti che, immersi in un turbine circolare, impiegano un breve istante per essere decifrati coscientemente. Così, attraverso una lente deformante, si intravedono approdi misteriosi, pennacchi di fumo diretti verso isole di luce o soltanto le linee blu dell'orizzonte ad indicare il viaggio verso mete irraggiungibili. Anche in quei lavori più "informali" dove l'artista genera strutture spaziali in continuo movimento e trasformazione, il discorso rimane sempre ancorato alla suggestione dello sguardo personale sul mondo.

Dal punto di vista formale, l'artista tiene insieme la complessità della sua visione con grande perizia tecnica, costruendo le immagini su di uno spazio simbolico-descrittivo avvalendosi di tratti di colore di intenso significato emotivo che si accumulano intorno a motivi naturalistici. Il colore, dato sulla tela con tratti decisi e controllati, costituisce l' elemento strutturale e compositivo delle opere. La gestualità curvilinea che depone le tonalità più chiare in primo piano, rappresenta il coinvolgimento emotivo dell'artista nella sua percezione del mondo, quasi a sottolineare la ciclicità della realtà naturale e della vita, la continuità circolare del sentimento del tempo e della memoria.


GUIDO ROSATO

a cura di Ezia Gavazza

In concomitanza con il 48° Salone Nautico Internazionale di Genova ed all'interno del progetto START l'Associazione Culturale SATURA è lieta di presentare la mostra personale di Guido Rosato, Carte Dipinte, a cura di Ezia Gavazza.

Una continuità di immagini dipinte come sequenza di superfici colorate realizzate come piani di intersezioni sovrapposte a indicare possibili passaggi di spazi interferenti che la non uniformità della pennellata rende sensibili al variare della luce intrinseca alla stesura stessa del colore dei piani di superficie. L'uso dell'acrilico con l'acquerello, l'inchiostro di china, la bronzina, è connesso alla realizzazione dell'immagine di una sequenza di quadri colorati che ne finge un'altra affine, ma reale, quella della sequenza della cromia degli intonaci delle facciate dei palazzi o semplicemente delle case. Una realtà che rivela il pensiero - inconscio o presente? – della pratica del mestiere, certamente amato, di architetto e soprattutto di studioso della facies mutevole e vibrata degli intonaci che rendono vivo il percorso della architettura della città o del sito urbano, qualunque esso sia, ricco, povero, adorno o disadorno. Ma spazio abitato, poiché le finestre che si aprono sulla superficie, indicano la realtà possibile di un interno. Reale, fittizio, immaginario, virtuale? Per chi, come Guido Rosato, da tempo, studia i percorsi, della struttura illusiva degli spazi interni, non è difficile immaginarne la tentazione. Ogni finestra fa presupporre uno spazio oltre, uno spazio al di là della superficie, un'apertura che rompe la stesura del piano. Possibilità quindi di una immaginazione che le varianti cromatiche delle stesure pittoriche moltiplicano con tutte le soluzioni che uno cerca o può trovare. II supporto - carta intelaiata per le Carte Grandi – fissa il momento della visione più concreta della realtà che si vuol rappresentare o fingere di rappresentare, mentre nelle Carte Riciclate il materiale della carta di reimpiego offre ancora un'altra lettura, quella di un materiale di riuso, allusivo alla precarietà e quindi alla deperibilità di una immagine valida per il presente, ma più soggetta al suo logorarsi - un intonaco che si deperisce nel tempo o che perde valore nel consumo della sua stessa originaria identità. Riaffiora ancora la volontà di leggere e di tradurre nel linguaggio della cromia pittorica l'osservazione di un fenomeno reale che può passare nella indifferenza dei più, ma che è consueto, ed è sempre presente a chi lo vive nella professionalità, ma soprattutto a chi lo ama come valore storico, ma anche con sottile e consapevole ironia che Guido porta a presentare alcune delle sue carte riciclate come proiettate su un fondo che fa da schermo colorato.


FILIPPO CANESI

a cura di Piergiorgio Balocchi

In concomitanza con il 48° Salone Nautico Internazionale di Genova ed all'interno del progetto START l'Associazione Culturale SATURA è lieta di presentare la mostra personale, Scultura, di Filippo Canesi, a cura di Piergiorgio Balocchi.

E' un grande piacere presentare l'opera di Filippo Canesi a Genova.

Genova è luogo incantato per me, per antiche frequentazioni degli studi di Alfieri, di Stefania e Silvana Maisano, per il ricordo di Barbieri Viale e per le molte ore, queste ovviamente assai più recenti nel tempo, passate in serrato dialogo con un giovane artista curioso di ogni cosa che riguardasse la scultura, pieno di idee e vibrante di gioia e voglia di fare...appunto Canesi.

In questi anni la scultura di Filippo è andata in crescendo per qualità e raffinata tensione tecnica ed estetica fino al raggiungimento di queste opere, che sembrano finalmente librarsi nello spazio, avendo ormai punti di appoggio così rarefatti da apparire poco o nulla necessari se non per lieve garbo, pronte ad essere sollevate dalla semplice brezza che spira tra i vicoli di Porto Vecchio e che suppongo anche più vivace nelle colline a ridosso della Svizzera dove Filippo abita adesso. Chè persino Luino sembra scelta predestinata, essendo l'interland di Varese, terra dove hanno operato scultori come Mario Negri, Bodini, Vangi e dove a tutt'oggi lavora Borghi. Ritengo che in qualche scorribanda oltre confine Filippo potrebbe dialogare fittamente con Calatrava, che abita lì vicino.

Queste sculture troveranno sicuramente ampio spazio sotto i cieli di un paesaggio vasto ed arioso, e qui auguro a Filippo di trovarne presto le destinazioni ambientali più idonee: piazze, grandi aree verdi di paesaggi lontani; sia per ora puntuale testimonianza del talento di Canesi la gioiosa messe di opere presentata a Genova nelle affascinanti sale di questa galleria che tanto va facendo da anni per la scultura.


VIRGINIA CAFIERO

a cura di Mario Napoli

In concomitanza con il 48° Salone Nautico Internazionale di Genova ed all'interno del progetto START l'Associazione Culturale SATURA è lieta di presentare la mostra personale di Virginia Cafiero, Vegetable Kimono, a cura di Mario Napoli.

Le carte di Virginia Cafiero, artista sensibile e attenta, sono realizzate a mano recuperando conoscenze e gesti che vengono da lontano, tradizioni e saper fare arricchiti di intuizioni e libertà interpretative. Questi fogli non sono un banale supporto di espressività artistica, un "ausilio" del disegno o della pittura, ma opere che nascono già complete.

Papiers intrisi di una sensorialità estrema visiva, tattile, olfattiva (soprattutto durante il processo di creazione), che esplode e si sprigiona ulteriormente durante gli assemblaggi e gli intrecci che l'artista realizza, andando ad esaltare il significato proprio della materia utilizzata, con le sue porosità, elasticità e la resa ondulatoria.

Per la mostra Vegetable Kimono, l'artista, unendo le sue carte a leggerissime fragili bustine da the e a sottilissimi fili colorati di fibra di cocco, propone fantasiosi mantelli che sembrano celare i misteri della natura e i segreti di antiche civiltà. Con sottile ambiguità

Virginia Cafiero ci conduce nel suo mondo, invitandoci ad entrare in un bosco incantato, popolato di fiori, semi, bacche colorate, elementi vegetali inalterati nel tempo.

Le sue carte esalano ancora profumi e le fragili bustine da the riconducono al lontano oriente. L'unione di questi elementi naturali crea un'atmosfera magica e poetica, pensata non solo per catturare attenzione e curiosità, ma per suscitare emozione davanti al grande spettacolo della natura, immutato ma sempre nuovo.


SATURA associazione culturale

centro per la promozione e la diffusione delle arti

piazza Stella 5/1, 16123 Genova

tel/fax: 010.2468284 // 010.662917 cell. 338.2916243

e-mail: info@satura.it

ARTE URBANA E MODA: BILLY I DOLL CONQUISTA LA CAPITALE - 2 OTTOBRE 2008 DALLE ORE 7:30




Comunicato stampa

ARTE URBANA E MODA

SULLA METRO A

BUILT TO RESIST – EASTPAK APPAREL

I bamboli Billy I-doll sfilano per la Capitale

Giovedì, 2 Ottobre 2008

dalle ore 07,30

Roma (1.10.08) – L'invasione ha già toccato Milano. Bamboli gonfiabili di nome Billy I doll -indossatori per un giorno - hanno sorpreso i pendolari del capoluogo lombardo già dalle 7,30 di questa mattina viaggiando sulle tratte della metropolitana. Con indosso magliette e felpe, di certo non sono appena usciti da un sexy shop ma da un noto punto vendita street wear. Ed hanno terminato il loro tour per la città a Palazzo Marino, per un grande girotondo.

Domani li vedremo nella Capitale per sussurrare ai romani il loro motto: "built to resist". Il gruppo di bamboli Billy I doll, vestito alla moda giovane, si muove in metrò e sugli autobus, passando dalla stazione Termini, dalla Sapienza, da San Pietro per radunarsi a piazza a Montecitorio per un'ultima provocatoria sfilata. Molti penseranno subito alla solita azione neo-futurista di Graziano Cecchini, una versione "umanizzata" delle palline gettate nella scalinata di Trinità de' Monti. L'idea invece è della Teenagency per EASTPAK, il famoso marchio di zaini, cartelle e borse per presentare la nuova linea di abbigliamento costruita per resistere, anche quando si corre in ufficio (www.e-eastpak.com). L'iniziativa è realizzata in partnership con TIMtribù che ha appena lanciato le nuove Super Vitamine per durare una settimana intera.

Tutti li potranno incontrare a Roma il 2 ottobre in un percorso underground più pressato del solito.

Un'anticipazione si può avere sul web all'indirizzo www.billy-idoll.com.

BARRIO Via G. Battista Tiepolo, 4 – Tel/ Fax +39 06 32110758 – 00196 - ROMA

Ufficio Stampa: Emilio Sturla Furnò – mobile +39 338 9064482 ufficiostampa@barrioroma.it – www.barrioroma.it

Lavatoio contumaciale


Comunicato stampa

il

LAVATOIO CONTUMACIALE

Associazione culturale diretta da Tomaso Binga Anno 34°

presenta

"LE PAROLE DEL TEMPO"

opere di

Viola di Massimo, Gabriella Di Trani, Lughia

9 – 14 ottobre 2008

(ore 18.00-20.00)

vernissage Giovedì 9 Ottobre 2008 ore 18,30

con presentazione del libro

"TESORO, NO"

di Donatella Mei

Liberodiscrivere edizioni, Genova, 2008

presentazione di Marcello Carlino e Francesco Muzzioli

lettura performativa dell'Autrice

Viola di Massimo, Gabriella Di Trani, Donatella Mei e Lughia. Quattro diverse sensibilità al femminile accomunate da un rapporto forte con il contemporaneo. Una medesima realtà circostante da cui traggono linfa e da cui si muovono pervenendo a rappresentazioni di mondi diversamente caratterizzati per poetiche, tecniche e modalità espressive. Quattro artiste che manifestano con connotazioni uniche la propria appartenenza al mondo parallelo dell'arte. Quattro visioni dall'alto, capaci di rendere con introspezione, ironia, e sapiente distacco, la travagliata vicenda esistenziale.

Giuseppe Salerno

Piazza Perin del Vaga, 4, 00196 Roma

(L.Tevere Flaminio) Tel. 06 3630 1333

e.mail: tomasobinga@libero.it www. lavatoiocontumaciale.it



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Da: Giuseppe Salerno <salernogiu@tiscali.it>

martedì 30 settembre 2008

FEMMINILI PRESENZE Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea

FEMMINILI PRESENZE

Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea

Dal 3 al 17 ottobre 2008

Presso Chez Gaby Art Café
Via Santa Croce 2
00123 Torino (centro storico)

Programma:

VERNISSAGE 3 Ottobre ore 19,30

Presentazione critica di Sabrina Falzone

Premiazioni del Concorso Internazionale di Fotografia GIUSEPPE VANETTI

Ospiti d'onore:
Antonella Iozzo, critico della rivista BluArte
Nadia Presotto, giornalista del Corriere dell'Arte

Buffet e INGRESSO GRATUITI


Espongono gli artisti:

Gianni Bruson, Amy Cohen Banker (AMERICA), Mattia Borghi, Jamila Campagna, Monica Caputo, Cristian Ceccaroni, Santi D'Anna, Benjamin Dagdag (FILIPPINE), Francesca Della Monica (SVIZZERA), Riccardo Fiorentini, Amerigo Lanza, Gisella Moreschi, Omar Paolucci, Claudia Piccoli, Pietro Scagliarini, Agostino Scantamburlo, Irene Scovero, Enrico Thanhoffer, Marco Trogi, Agnès Weber (FRANCIA), Elisabetta Zara


Testo critico


Femminili presenze, femminili ricordi sfumati nell'aria, femminili echi rapiti da un vento di colori, femminilità raccolta o impudente: è questo l'universo iconografico attorno a cui ruota il progetto espositivo presentato dall'Associazione Artigianando nell'Arte.
La mostra è un omaggio alla donna, alla sua presenza fisica e intellettuale, omaggio che gli artisti selezionati hanno saputo esprimere con originalità creativa e finezza d'esecuzione.
C'è chi è riuscito a comunicare una visione profonda della femminilità in maniera sottilmente concettuale, ne costituisce un esempio sia la dialettica ricerca chiaroscurale di Mattia Borghi, sia i suggestivi dettagli scultorei in bianco e nero di Irene Scovero, fino ad arrivare alle melodie degli scatti della francese Agnés Weber. Ma c'è anche chi si è incamminato su un percorso estetico-conoscitivo: è il caso di Cristian Ceccaroni e Gisella Moreschi, le cui delicate tonalità si accendono di tinte esultanti nei lavori di Gianni Bruson, dell'americana Amy Cohen Banker e di Pietro Scagliarini.
L'eleganza è donna nelle opere di Elisabetta Zara e del filippino prodigio Benjamin Dagdag. Una sagoma muliebre affiora solitaria in una nube lattea in "Fuori dall'ombra", eseguita da Santi D'Anna. Nella tela intitolata "Locuste" di Monica Caputo si coglie, invece, con estrema sensibilità il dilemma dell'esistenza femminile, nota drammatica che viene stemperata dalla ricerca artistica di Jamila Campagna.
Fluttuano nel blu marino le figure muliebri di Riccardo Fiorentini, che acquistano un carattere sensuale nei nudi artistici di Francesca Della Monica, Marco Trogi e Amerigo Lanza.
Innovativa è l'immagine femminile proposta da Agostino Scantamburlo, che ne esalta le qualità formali mediante l'impiego del rame. Sono donne moderne quelle ritratte da Omar Paolucci, che appaiono più forti e disinvolte.
L'astrazione, infine, raggiunge l'apice rappresentativo con la produzione artistica di Claudia Piccoli ed Enrico Thanhoffer. Femminilità variegate, estrose o delicate primeggiano così sulla scena iconografica di questo nuovo progetto espositivo.

A cura di Sabrina Falzone
Critico e Storico dell'Arte


Ente Organizzatore: Artigianando Nell'Arte
Curatrice:
Sabrina Falzone
info@sabrinafalzone.info
Coordinamento:
Laura Bellia e Gisella Zoccheddu

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Postato su IL COMUNICATO STAMPA




Gehard Demetz a New York fino al 23 dicembre 2008

Gehard Demetz in mostra a New York

La Galleria Rubin è lieta di annunciare che lo scultore Gehard Demetz parteciperà alla mostra
Molded, Folded and Found alla Galleria Greenberg Van Doren di New York.

Molded, Folded and Found

Galleria Greenberg Van Doren, New York

16 ottobre - 23 dicembre 2008

Gehard Demetz partecipa alla mostra Molded, Folded and Found alla Galleria Greenberg Van Doren di New York, aperta fino al 23 dicembre 2008. Dopo il successo riscosso alla 42ma edizione di Art Cologne, fiera d'arte moderna e contemporanea di Colonia, che gli ha fatto ottenere l'attenzione della stampa estera. Tra cui ricordiamo l'articolo pubblicato da The International Herald Tribune, che lo indicava come l'artista più interessante di Art Cologne 2008, Demetz sbarca nella Grande Mela. La collettiva Molded, Folded and Found (Modellato, piegato, trovato) presenta opere di artisti di fama come John Chamberlain, Robert Morris, Anthony Caro, Frank Stella, John Baldessari e alcuni talenti emergenti del panorama internazionale. La galleria Greenberg Van Doren gestisce la proprietà artistica dell'artista californiano Richard Diebenkorn, ha esposto pittori come Howard Hodgkin, Jennifer Bartlett e lo scultore Katsuro Funakoshi a fianco di altrettanti giovani talenti. La Galleria Greenberg Van Doren ha scelto di rappresentare Gehard Demetz negli Stati Uniti in collaborazione con la Galleria Rubin di Milano.

Nota biografica

Nato a Bolzano nel 1972. Cresciuto in Val Gardena, dove la professionalità nella manifattura del legno raggiunge livelli altissimi, Gehard Demetz ha saputo far proprie le conoscenze legate alla tradizione, preservandole e aggiungendovi le sue capacità inventive e combinatorie.

La sua prima personale alla Galleria Rubin di Milano è del 2005 con catalogo con testo di Maurizio Sciaccaluga. L'anno seguente il suo lavoro viene presentato a Bologna ad Artefiera 2006, dove le sue sculture non passano inosservate. In autunno, infatti, è tra i finalisti della VII Edizione del Premio Cairo. Nel 2007 si riconferma ad Artefiera e ArtCologne in Germania. Nel giugno dello stesso anno ha la sua seconda mostra personale alla Galleria Rubin in cui espone l'opera I want to be flexible, di oltre 3 metri di altezza. La grande scultura, che rappresenta una bambina che impugna un rossetto come se fosse un'arma, farà parte dell'esposizione SerrOne - Biennale Giovani alla Villa Reale di Monza, nell'autunno dello stesso anno. Nel 2008 dopo gli ottimi risultati conseguiti a MiArt di Milano è il 'sold-out' dello stand alla fiera di ArtCologne dove partecipa con due sculture che ritraggono Adolf Hitler e Mao Zedong bambini. In concomitanza con la fiera tedesca presenta i suoi ultimi lavori in una esposizione personale: Gehard Demetz. Skulpturen alla Villa Wessel di Iserloh, sempre in Germania. Del 2008 è la pubblicazione del volume Sculptural Child Figures pubblicato da Silvana Editoriale, con testo di Rolf Lauter ed una intervista all'artista di Luigi Fassi.

Mostre personali

2008 Gehard Demetz. Skulpturen, Villa Wessel Museum, Iserloh (GER)
2007 Galleria Rubin, Milano

2006 Comunità Comprensoriale Oltradige - Bassa Atesina, Egna (Bz)

2006 Galerie Appel, Francoforte (GER)

2005 Galleria Rubin, Milano a cura M. Sciaccaluga, (catalogo)

2002 Istituto Ladino Micurà de Rü, San Martino in Badia (Bz)

2002 Camera con prima colazione, Circolo Artistico, Ortisei (Bz)

Mostre collettive


2008 Molded, Folded and Found, Galleria Greenberg Van Doren, New York (USA)

2008 Small Forms, Great Attitudes,Galleria Rubin, Milano, a cura di M. Tonelli
2008 Summer Group Show, Galleria Rubin, Milano
2008 KunstArt, Bolzano, Galleria Rubin

2008 Art Cologne, Colonia, Galleria Rubin (GER)

2008 MiArt, Milano, Galleria Rubin

2007 Kunst07Zurich, Zurigo, Galleria Rubin (CH)

2007 Premio Agreiter, Museo Ladin, San Martino in Badia

2007 Portrait - The view behind, Galeria Drees, Dusseldof (GER)

2007 SerrOne Biennale Giovani, Villa Reale, Monza

2007 Allarmi 3, Caserma De Cristoforis, Como, a cura C. Antolini

2007 Art Cologne, Colonia, Galleria Rubin (GER)

2007 New Entries – Arte Italiana Contemporanea, Associazione Contemporaneamente, Milano,

a cura M. Pizziolo e R. Ravasio

2007 MiArt, Milano, Galleria Rubin

2007 Premio Rotary alla Profesionalità 2007, Rotary Lombardia assegna tre sculture di

Gehard Demetz con cerimonia ufficiale il 26 febbraio 2007 al Teatro dal Verme, Milano

2007 Artefiera 2007, Bologna, Galleria Rubin

2006 Kunst06Zurich, Zurigo, Galleria Rubin (CH)

2006 Premio Cairo 2006, Museo della Permanente, Milano (finalista 2006)

2006 Ars in fabula, Palazzo Pretorio, Certaldo (Fi) a cura M. Sciaccaluga, (catalogo)

2006 Group Show, Galleria Rubin, Milano

2006 Sculture da Viaggio, Galleria Del Tasso, Bergamo, a cura M. Sciaccaluga

2006 Miart, Milano, Galeria Rubin

2006 Group Show, Galleria Rubin, Milano

2006 Artefiera 2006, Bologna, Galleria Rubin

2005 Riunione di famiglia, Galleria Goethe2, Bolzano

2005 Art-Frankfurt, Francoforte, Galeria Rubin

2005 Gehard Demetz incontra Cy Twombly,Galeria Tazl - Graz (AUT)

2004 Galleria "TAZL" –Graz (AUT)

2003 Triennale Ladina-Museo Ladino, San Martino in Badia (Bz)

2002 Museo Daetz Centrum (Lichtenstein –GER)

2001 UNIKA

2001 Museo Daetz Centrum (Lichtenstein –GER)

2001 Open House, Salisburgo (AUT)

2000 UNIKA

2000 EXPO di Hannover, Hannover (GER)

1999 Open House, Salisburgo (AUT)

1999 UNIKA

Studi

Gehard Demetz ha frequentato l'Istituto d'Arte e la Scuola Professionale Provinciale per scultori. Nel 1992 compie il suo apprendistato alla bottega dello scultore Matthias Resch e nel 1995 diventa maestro scultore. Dal 1996 inizia a svolgere attività di insegnamento. Tra il 2000 e il 2001 frequenta i corsi degli Zhou Brothers e di Jacobo Borges all'Accademia di Salisburgo. Dal 2003 è socio del Südtiroler Künstlerbund.



Galleria Rubin

Via Bonvesin de la Riva, 5 20129 Milano Tel. +39 02 36561080 Fax +39 02 36561075 inforubin@galleriarubin.com


CARLO BERNARDINI, SPAZIO PERMEABILE. Museo d'Arte Contemporanea di Lissone MI



MUSEO D'ARTE CONTEMPORANEA
LISSONE – MI

CARLO BERNARDINI
SPAZIO PERMEABILE

Apertura mostra: Sabato 4 Ottobre 2008
Ore 15-19
DAL 4 OTTOBRE AL 26 OTTOBRE 2008
a cura di LUIGI CAVADINI

GIORNATA DEL CONTEMPORANEO


Museo d'arte contemporanea, Viale Padania 6, (fronte stazione FS)
20035 Lissone-MI

tel. 039/2145174 - 039/7397.368 - fax 039/461523
info: museo@comune.lissone.mb.it
Orari: martedì - mercoledì - venerdì 15.00 - 19.00, giovedì 15.00 - 23.00,
sabato e domenica 10.00 - 12.00 / 15.00 - 19.00, lunedì chiuso – ingresso libero

Al Museo d'Arte Contemporanea di Lissone in una grande sala oscurata,
Carlo Bernardini realizza un'installazione site-specific dal titolo
"Spazio Permeabile" costituita da una struttura fissa in sottile fibra
ottica che ingloba lo spazio come un volume illusorio.
Curata da Luigi Cavadini, la mostra è basata esclusivamente su questo
grande intervento di luce teso a trasformare lo spazio da contenitore
dell'opera a forma aperta e "permeabile", attaverso un disegno mentale
materializzato dalla luce fisica della fibra ottica.
La trasformazione dello spazio e la percettività visiva animano tutta
la ricerca di Carlo Bernardini. Le sue installazioni sperimentali con
le fibre ottiche cambiano la percezione modificando le coordinate
visive all'ambiente reale.
La luce crea un disegno nello spazio, un disegno che cambia secondo i
punti di vista e secondo gli spostamenti dello spettatore, che si
trova a vivere dentro l'opera.
Nel testo introduttivo Luigi Cavadini scrive: "La presenza della luce
è condizione indispensabile per la visione. Senza luce, oggetti,
persone e luoghi scompaiono. Il nero finisce per inghiottire tutto.
L'uomo è tanto abituato alla presenza/assenza della luce, che
corrisponde in natura all'avvicendarsi naturale di notte e giorno, da
non prestare più attenzione al ruolo che la luce ha nella nostra vita.
Basti pensare alla funzione di persuasione più o meno occulta che le è
affidato nella pubblicità e nell'allestimento di vetrine e luoghi
commerciali. O alla sua presenza vitale di sera e di notte nei luoghi
di incontro o di traffico, di movimento in genere.
Gli artisti ne hanno sempre messe a profitto le qualità, vuoi per
rilevare una figura vuoi per rendere plastica una forma. Il pensiero
corre senza dubbio a un maestro come Caravaggio che alla luce ha
assegnato nelle sue narrazioni un posto da protagonista. Con un salto
nel tempo arriverei a Lucio Fontana che è andato oltre, dando forma
alla luce e creando con essa quei disegni spaziali che hanno
caratterizzato in modo decisivo la sua opera. In poco più di cento
anni, nel mondo dell'arte, si è passati dallo studio degli effetti
della luce sulla visione (si pensi alle frammentazioni del colore dei
pointillistes e dei divisionisti) ad una diretta manipolazione o
elaborazione di essa in funzione espressiva (si vedano le opere di
Lázló Moholy-Nagy già negli anni '30 e quelle del già citato Fontana,
di Otto Piene ed Heinz Mack, o di James Turrel e Dan Flavin).
L'intervento di Carlo Bernardini, che si articola nello spazio del
piano interrato del museo e che utilizza con leggerezza e intelligenza
gli strumenti della moderna tecnologia, appare quanto mai intrigante
perché egli tiene conto di quanto già sviluppato in passato per poi
operare con una sua sensibilità e originalità. L'azione che l'artista
compie - come già fece Fontana con i neon - è assimilabile a quella
del disegnatore, ma ha come ambito non il foglio, ma lo spazio e come
strumento la fibra ottica e non la matita. Diverso è l'effetto
rispetto al neon di Fontana, materia luminosa in evoluzione nello
spazio. La fibra ottica, infatti, diventa immateriale,
presenza-assenza, veicolo invisibile del raggio luminoso che - segno
puro - attraversa lo spazio in un percorso fatto di segmenti che si
inseguono "disegnando" nelle tre dimensioni, secondo una logica che è
altra da quella consueta e che può far solo presagire le difficoltà di
comprensione degli sviluppi geometrico-matematici nelle 4, 5 o n
dimensioni. Un disegno che, nella logica delle cose, va a scolpire lo
spazio, a dargli forma, a viverne la piena permeabilità, sottraendo
virtualmente ad esso - con il raggio luminoso - parte della leggera
materia di cui è composto.
La spezzata tridimensionale che si delinea, rigorosa nel succedersi
dei segmenti di luce, costituisce un percorso impalpabile che vive di
sé, ma anche dell'ambiente in cui è immerso, ambiente che pare
dilatarsi e lasciare che i raggi luminosi diventino il tramite di un
pensiero che è nello stesso tempo immobile e in rapida e continua
evoluzione. Una sottile vibrazione, generata dal fluire della luce,
anima l'ambiente e sollecita a fondo la sensibilità del fruitore".

CARLO BERNARDINI è nato a Viterbo nel 1966. Vive e lavora a Roma e a
Milano. Si e` diplomato nel 1987 all'Accademia di Belle Arti di Roma.
Nel 1997 ha pubblicato il saggio teorico sulla "Divisione dell'unità
visiva" edito da Stampa Alternativa. Ha vinto per 2 volte nel 2000 e
nel 2005 il premio "Overseas Grantee" della Pollock Krasner Foundation
di New York, e nel 2002 il premio Targetti Art Light Collection "White
Sculpture". Attualmente insegna Installazioni Multimediali presso
l'Accademia di Belle Arti di "Brera" a Milano. L'attenzione di Carlo
Bernardini è rivolta al rapporto dialettico tra la linea e il
monocromo, quali momenti diversificati della concezione raffigurativa
spazio-luce. Il meticoloso percorso di astrazione è una graduale
ricerca sull'elemento della linea per conquistarne l'essenza, quasi un
voler tracciare l'invisibile. La sua ricerca visiva s'incentra oggi
sul concetto di trasformazione percettiva dello spazio attraverso
opere tese fra dimensione scultorea ed installativa. Le installazioni
ambientali, realizzate con fibre ottiche e superfici
elettro-luminescenti creano uno spazio di luce architettonico mentale,
incorporeo ma visibile, che cambia totalmente la funzione e la
struttura dell'ambiente reale. La luce crea un disegno nello spazio,
un disegno che cambia secondo i punti di vista e secondo gli
spostamenti dello spettatore, che si trova a vivere dentro l'opera. Ha
realizzato sculture pubbliche permanenti in acciaio inox e fibre
ottiche in diverse città italiane, nel 2003 le grandi sculture
presentate temporaneamente a Roma in Piazza del Campidoglio per il
Semestre di presidenza italiana nell'Unione Europea, nel 2008 l'opera
permanente presso l'Aeroporto di Brindisi, grandi installazioni
ambientali in fibre ottiche in esterno come Valencia alla Ciudad De
Las Artes Y Las Ciencias, a Reggio Emilia ai Chiostri di S.Domenico in
occasione della mostra "2000 Anni Luce", a Padova in via Fiume ad
angolo con il Palazzo della Ragione per "Accordi di Luce" e ad Ancona
in Piazza Cavour per "Luci di Ancona". Le sue mostre personali recenti
sono state nel 1998 "Accordi di Luce" Galleria Nazionale della
Pilotta, Parma; 1999 Galleria Spaziotemporaneo, Milano; Museo
Laboratorio di Arte Contemporanea Università "La Sapienza" Roma;
"Light" Galeria Arsenal, Bialystok (Poland); 2000 Galleria L'Isola,
Trento; 2001 Galleria Fioretto, Padova; 2002 Sculpture Space, Utica,
New York; 2003 Galleria del Naviglio, Milano; Galleria
Spaziotemporaneo, Milano; 2004 Museo Passo Imperiale, "Espaço
permeável 2004", Rio De Janeiro; Galleria Milano, Milano; Galleria
Bruna Soletti, Milano; Galleria Spazia, Bologna; 2005, Galleria Les
Chances de l'Art, Bolzano; Il Sole Arte Contemporanea, Roma; Velan
Centro Arte Contemporanea, Torino; 2006 Galleria Milly Pozzi, Como;
2007 Swing Space, LMCC, New York. Frà le principali mostre collettive
si ricordano nel 1992 "Giovani Artisti a Roma 4", Palazzo delle
Esposizioni, Roma; nel 1996 la partecipazione alla XII Quadriennale di
Roma, Italia 1950 - 1990 "Ultime Generazioni", Palazzo delle
Esposizioni, Roma; 1997 "Arte a Roma" Galleria Comunale d'Arte Moderna
e Contemporanea, Roma; 1998 "Nuove Contaminazioni" Galleria d'Arte
Moderna, Udine; 1999 "Translacje" Collection De La Fin Du Siecle,
Piotrkow Trybunalsky (Poland); 2000 "2000 Anni Luce" Galleria
Parmiggiani, Reggio Emilia; "Thai - Italian Art Space 2000" Art
Gallery Silpakorn University, Bangkok; 2001"Oriente d'Occidente" Museo
Nazionale d'Arte Orientale, Roma; "Glimmers" Inner Spaces Multimedia,
Poznan (Poland); "InPressione" Bovisa, Officine del gas AEM, Milano;
2002 "Light Accords-East of West" Nacional Gallery of Contemporary
Art, Bangkok; XX Triennale di Milano, "Le città In/visibili", Palazzo
della Triennale, Milano; 2003 "Targetti Art Light Collection" Centre
for Contemporary Art Ujazdowski Castle, Varsavia, Chelsea Art Museum,
New York; "Anteprima" XIV Quadriennale Nazionale d'Arte, Palazzo
Reale, Napoli; "Enter Invito al Futuro" Premio Casoli - Galleria
Spazia, Bologna; 2004 Barbara Behan Gallery, Londra; "Lumen" Galleria
Fioretto, Padova; 2005 "FiloLuce" Museo della Permanente, Milano;
"Fontana e la sua eredità" Palazzo Pirocchi, Castelbasso (TE); "56°
Premio Michetti" Museo Michetti, Francavilla al mare (CH); Sculpture
Now, "Sculpture in the Public Arena 2005/06", Main Street, Great
Barrington, (Massachusetts USA); 2006 "Filophilo", Hotel de ville de
Montrouge, Parigi; "Targetti Art Light Collection", "White Sculpture",
MUAR, Museo Nazionale di Architettura Schusev, Mosca; "Light On",
Artiscope, Bruxelles; 2007 "Come Along to the Future",
Vychodoslovenská Galéria, Kosice (Slovakia); "Energy" Villa Ottello
Savorgnan, Ariis di Rivignano; "International Light Workshop", Gallery
A22, Budapest; 2008 "Digital Media", LA NAU - Universidad de Valencia,
Valencia; "Drawing all over – the power of the line", Kunstverein KISS
Kunst im Schloss Untergröningen Temporares Museum, Abtsgmünd
Untergröningen (Stuttgart); "Tinab 2008" Castello di Praga, Praga.


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Postato su IL COMUNICATO STAMPA


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