@-TRIBUTE di Matthew Broussard in mostra
alla Galleria Bucaro di Varese.
13 febbraio - 8 marzo 2015
Una mostra che accosta arte classica e contemporanea per interpretare la duplice valenza di attributo e di tributo.
Inaugura
il 12 febbraio presso la Galleria Bucaro di Varese la mostra personale
@-TRIBUTE di Matthew Broussard, artista texano che svolge la sua
attività in Italia. Frammenti di arte antica saranno accostati alle
opere di Broussard in un percorso narrativo figurativo che ha
l’ambizione, come vuole il titolo scelto, @-TRIBUTE, di interpretare la
duplice valenza di attributo e di tributo. Da un lato, la mostra verte
sull’importanza degli attributi, elementi per identificare il valore
iconologico dell’opera e dall’altro è un tributo all’arte figurativa
classica, al rinascimento, all’800 romantico. Il fil rouge è
quindi il rapporto tra l’arte classica di una galleria antiquaria, la
cui sede è anche un luogo storicizzato, un ex convento dei Frati
Umiliati, e il profondo legame con la sua arte. Le opere esposte sono
frammenti classici, bassorilievi ottocenteschi in gesso, vasi con
decorazioni allegoriche di metà ‘900 e tele a soggetto religioso ‘600,
‘700 e ‘800 accostate alle opere autografe di Broussard, in un continuo
rimando a immagini e significati che mettono in luce il valore narrativo
ed evocativo della rappresentazione figurata.
Le
opere di Matthew Broussard sono figurative, ma non sempre ciò che è
iconograficamente comprensibile lo è anche iconologicamente. Soprattutto
se l’artista gioca con l’osservatore, fondendo immagine e parola. I
titoli polisemici coniati da Broussard suggeriscono inaspettate chiavi
di lettura ad un’immagine che si palesa nella sua più estrema
semplicità. Azioni domestiche e fotogrammi di quotidianità vengono
bloccati nella più efficace naturalezza di posa: un uomo che getta
dell’acqua dal secchio, una donna che scava la terra con un badile, due
figure che corrono e si divertono tra loro, un uomo nudo legato. Così le
opere di Matthew Broussard sono semplici e preziose al tempo stesso.
Le
lastre di metallo tagliate senza grande cura sono sottoposte a un
deperimento ricercato o naturale che le porta ad arrugginire e ad
assumere colorazioni differenti. In seguito, vengono ricoperte
parzialmente o completamente da foglie d’oro direttamente “a missione”,
sotto forma di sottili quadrati di oro giallo 24 carati o oro bianco 12
carati, stesi con estrema cura lasciando libere silhouettes di figure ed
oggetti. E’ come se Broussard realizzasse solo lo sfondo delle sue
opere facendo emergere l’immagine netta come un’ombra. “Io non sono un bravo pittore – afferma - sono
competente. La tecnica che utilizzo mi toglie il controllo dell’opera.
E’ alchimia, un rischio, perché il risultato è visibile solo alla fine”.
Talvolta l’artista copre interamente la lastra e successivamente
interviene graffiandola o sottoponendola all’azione del diluente alla
nitro che scioglie la missione e crea suggestioni cromatiche di vivo
interesse, ancor più quando cambia l’incidenza della luce sulla
superficie. Sono opere dagli effetti molteplici: dal cangiante
all’iridescente.
Esposizione 13 febbraio - 8 marzo 2015
Orari di apertura: da martedì a sabato compreso 10.30/12.30 - 15.30/19.30
GALLERIA BUCARO
Via Vetera, 1 - 21100 Varese
MATTHEW BROUSSARD
Matthew
Broussard nasce a Lake Charles, Louisiana (Stati Uniti). Cresciuto a
Dallas, Texas, ha conseguito il Bachelor of Fine Arts (BFA) in scultura
al Maryland Institute College of Art di Baltimora. Dopo aver trascorso
diversi anni vagando tra Stati Uniti e Europa, si stabilisce infine in
Italia nel 1992. Attualmente vive e lavora in Lombardia, nei pressi del
Lago Maggiore, e partecipa regolarmente a mostre nazionali e
internazionali. E' rappresentato in Svezia e a Berlino dalle Gallerie De
Freo. Parallelamente, l’amore per i materiali lo porta a creare mobili e complementi d’arredo - esposti da Mint Market di Milano - che sono un insieme di artigianato, design e arte.
GALLERIA BUCARO
L'attività
dell'allora "Bucaro Antichità" nasce l'11 Marzo 1994 a Varese in Corso
Matteotti n. 53, all'interno del chiostro dell'ex Convento 500sco di
Sant'Antonino. Raffinatezza, eleganza e originalità nella disposizione
delle opere e degli arredi diventano le parole chiave del successo ormai
ventennale di Francesco Bucaro. Siciliano di nascita, trapiantato a
Milano e maturata un'esperienza nel campo della moda, a contatto con
l'atelier di Gianni Versace, persegue una passione nel campo delle belle
arti, affinando il gusto e una sensibilità estetica fuori dal comune.
Risale
al Settembre 1995 una delle prime pubblicità "shock" apparsa su "Cose
antiche" che coglierà l'attenzione di lettori e collezionisti, avviando
un futuro lavorativo alquanto vivace, costellato da partecipazioni a
fiere antiquarie e da mostre tematiche.
Nei
primi anni del 2000 l'attività si trasferisce in un'altra sede storica
della "città-giardino", l'ex Convento dei Frati Umiliati in Via Vetera
n. 1, cambiando nome in "Galleria Bucaro".
Nell'arco
di vent'anni, seguendo il mercato e le richieste del collezionismo
nazionale e internazionale, diversi sono stati gli orientamenti di
sviluppo che hanno condotto anche alla partecipazione del Gotha di Parma
nel 2008, riscuotendo un enorme successo di pubblico.
Negli
ultimi anni gli interessi della Galleria spaziano dal "rovinismo" di
gusto classico, a opere di artisti dell'800, fino al contemporaneo,
dettando le nuove mode nel campo dell'arte e dell'antiquariato.