inaugurazione:
sabato 12 marzo alle ore 18.00 presso la Galleria Punto Arte
alla presenza dell'artista
durata: 12 marzo > 3 aprile 2011
orari: 16.00 > 19.00
chiusura: lunedì e giovedì
Togo - Enzo Migneco- , nato nel 1937 a Milano, nel '46 si trasferisce a Messina, città di origine della famiglia. E' qui che risiede fino a 25 anni ed è qui che inizia da adolescente i suoi approcci con l'arte. Nel 1962 torna a Milano, città che in quegli anni rappresentava il centro del mondo culturale italiano. Nella città lombarda, pur immerso in stimoli e ambienti culturali diversi, mantiene memoria delle proprie radici e, dunque, la nota fondamentale di una mediterraneità ricca di immagini, ma soprattutto di uno straripante colore.
(…) Si può dire che la pittura a oggi è il risultato di un meditato processo di sedimentazione e decantazione dei contenuti che da ormai lontane problematiche di realismo sociale si sono spostati e assestati soprattutto nel territorio più ampio e affascinante del paesaggio mediterraneo, con opere legate da un lato alle memorie personali, alle esperienze e suggestioni naturalistiche e culturali della sua Sicilia e dall'altro lato da una sempre più libera apertura alla dimensione di un immaginario con valenze mitiche senza tempo e con folgoranti accenti lirici. Tutto questo prende forma attraverso una tensione estetica basata sull'esaltazione delle accensioni cromatiche modulate in luminose e vitali accordi e contrappunti di colori, e su una articolata sintassi compositiva scandita da incastri sghembi di piani (con qualche vago ricordo post-cubista) e da intense tracce strutturali o sovrapposte, sempre colorate, che comunque si integrano organicamente con lo sfondo (…). A dominare le scene dei paesaggi mediterranei sono due colori fondamentali, il blu e il giallo con diverse variazioni di intensità e di toni. Il blu è soprattutto quello del mare: evoca le profondità e le trasparenze dell'acqua, gli incanti suggestivi delle cale fra gli scogli, le onde agitate al largo, le schiumose risacche e le maree, gli spazi fluttuanti che segnano i destini dei pescatori. Ma il blu con valenze più aeree è anche il cielo, non quello aperto su orizzonti infiniti, ma quello che, visto dal basso e da scorci angolati, è in stretta relazione con il mare. Il giallo è soprattutto il colore della luce, della solarità che impregna con la sua vitalità irradiante l'atmosfera e un po' tutti gli elementi delle scene pittoriche. La gamma dei gialli è molto ricca: si va dal giallo vivo al giallo arancio e al giallo limone , con accostamenti e accordi di squillante o delicata musicalità. Si può dire che la dialettica articolata fra i blu e i gialli, all'interno della complessità spaziale dei ritmi compositivi, costituisce il tratto più originale e specifico della pittura di Togo, che non è astratta ma tende sempre di più a spostarsi verso l'essenzialità lirica delle "forme pure di colore". (…)
Francesco Poli
Hanno scritto del suo lavoro tra gli altri: Vincenzo Palumbo, Mario Riva, Mario De Micheli, Marco Valsecchi, Raffaele De Grada, Paolo Volponi, Sebastiano Grasso, Giorgio Seveso, Alberico Sala, Lucio Barbera, Paolo Bellini, Gianni Pre, Rosa Munafò, Aldo Gerbino, Luciano Caramel, Vincenzo Consolo, Nicola Micieli, Francesco Poli, Sergio Palumbo, Giuseppe Quatriglio, Tommaso Trini, Giovanni Bonanno, Emilio Sidoti, Ivan Croce, Pinuccio Castoldi, Angela Manganaro, Teresa Pugliatti, Luigi Ferlazo Natoli, Carlo Vanoni, Sergio Spadaro, Mariateresa Prestigiacomo, Giuseppe Possa, Marina Bottari, Giusi Parisi, Antonella La Rosa, Santi Lo Giudice, Giovanna Giordano, Carmelo Duro, Vincenzo Bonaventura.
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