FESTA
D’ARTISTI unannodaria
& -1 is 1
Casa
dell’Architettura,
Piazza
Manfredo Fanti, 47
00185
- Roma
INGRESSO
LIBERO
mercoledì
17 aprile ore 18.00-24.00
Mercoledì
17 Aprile 2013, alle ore 18.00, presso la Casa dell’Architettura
(ex Acquario Romano) ARIA [rivista d’artisti], e la -1 art gallery,
festeggeranno entrambe un anno di lavoro.
La
rivista ARIA,
con le sue pagine di contributi visivi, continua a proporre una
testimonianza diretta di partecipazione e di coinvolgimento. Al gioco
trasversale della rivista aderiscono artisti che veicolano il loro
attuale operato in essa.
La
-1
art gallery,
spazio del piano interrato della Casa dell’Architettura, è in
continua trasformazione: ogni sua parete, una vera pelle mutante,
periodicamente si trasforma, per una straordinaria immersione nella
street art più attuale.
Si
è organizzata una grande festa, aprendo lo spazio alla città, per
condividere passione comune e visioni personali con tutti gli
artisti e gli amanti dell’arte. Teatro, street art, arte visiva,
musica eclettica e performance sono la girandola di scintillanti
ingredienti della torta di compleanno.
Programma:
Ore
20:00 Performance musicale: Cristiano
Petrucci e Alessandro Altarocca. Clarinetto
ed elettronica. Atmosfere ipnotiche
Ore
20.20 Performance:
Franco Losvizzero,
in collaborazione con Juan
Diego Puerta Lopez, presenta
per la prima volta
“Il soldatino di piombo”,
protagonista la scultura meccanica “girogirotondo”, come un
grande carillon, l’opera invita il pubblico a salirci sopra ad una
sola condizione: bisogna essere nudi. Una performance a gettoni, una
giostra della memoria, una performer che sveste i panni del corpo per
“la regressione” nella pancia di un acquario materno.
Ore
21:00 Video: Iginio
De Luca. “Manica
a vento”, un inno nazionale d’artista.
Ore
21.05 RIFFAria:
Pino
Boresta. Riffa
e allegro carosello ideato e condotto da Pino Boresta. In palio opere
donate da artisti visivi a supporto di ARIA, rivista indipendente e
autofinanziata. Gianni
Asdrubali, Ali Assaf, Matteo Fato, Myriam Laplante, Franco
Losvizzero, Franco Ottavianelli, Veronica Montanino, Izumi
Chiaraluce, gli artisti donatori
d’opere.
Videocartolina
di auguri di Daniele
Spanò. Suo
tramite ci proiettiamo al Museo delle Cere, al futuro della rivista.
Ore
21.50 Teatro: Vita
Accardi,
Riccardo
Caporossi, Alvin Curran, Andrea Levialdi Ghiron. “Probabilmente
Tondo”,
un
omaggio ad ARIA. Vita Accardi dà voce alle parole di Samuel Beckett,
Riccardo Caporossi costruisce l'azione nello spazio, Alvin Curran
interviene dal vivo sulla sua composizione musicale, Andrea Levialdi
Ghiron esegue il gioco circolare.
Ore
22.15 Danza/Musica
Donato Simone
e Luca
Venitucci. Simone,
atleta
dell’equilibrio del corpo, risponde all’imprevedibile fisarmonica
di Venitucci in una fantasia sull’aria.
Ore
22.30 Rap:
Faida. Free
style e hits, microfono alla mano e metropoli sullo schermo.
Ore
23.00 dj set: Ilenia
Pastorelli. Dalle
nebulose, dagli astri, dalle costellazioni i ritmi deep-house.
Ore
24:00 Video: Iginio
De Luca. “Manica
a vento”.
installazioni:
“Flusso” di Carlo
Caloro,
“Scorrimento” di
Carlo De Meo,
“fuochi
di erba” di Franco
Ottavianelli
live
painting: Diamond,
Mr. Klevra, omino71, Solo
Presentazione:
Aria
è una rivista monografica trimestrale che ospita esclusivamente
interventi originali di artisti visivi. ARIA apre a modalità inedite
di diffusione e conoscenza. Sulle sue pagine coesistono contributi
diversi che nelle intenzioni confluiscono in un’opera collettiva
animata da respiri individuali.ARIA è un “luogo” di produzione,
pensiero e immagine, alterazione percettiva dell’informazione, atto
creativo, colore e forma, parola che trasforma e trasporta, gioco
dichiarato, circolarità, è vuoto e pieno, superficie di un’area
indefinibile…Nella sua forma partecipata ARIA vuol essere un
vassoio virtuale capace di aderire agli spazi cruciali del panorama
metropolitano.
La
rivista si auto-finanzia ed esclude pubblicità. I proventi di opere
donate da amici artisti concorrono alla sua esistenza.
Il
progetto di ARIA prende le mosse dal gruppo romano A.R.I.A. (acronimo
di Artisti Romani in Assemblea) nato dal desiderio di confrontarsi e
creare spunti di riflessione per cui nel 2011 è stato
collettivamente redatto il manifesto “…siamo appena all’inizio
di qualcosa che non è facile da definire …” . L’uscita di ogni
numero di ARIA è pensato non solo come “presentazione” della
rivista ma anche come un evento speciale. I luoghi che ospitano ARIA,
sempre diversi, mirati e suggestivi, sprigionano le loro valenze in
grande sintonia architettonica con la rivista.
Dopo
un numero zero di raccolta delle prime energie in campo (dicembre
2011), il tema proposto per primo numero di ARIA è stato ROSSO,
un viaggio di complessa prospettiva attraverso le molteplici
accezioni di un colore tutt’affatto fondamentale. Il numero è
stato presentato al MACRO – Spazio Area, il 13 aprile 2012. Il
secondo numero non-si-sa-poi-cosa,
(tratto da un libro di Stefano Benni) è stato presentato alla
Fondazione Volume! il 19 luglio 2012. Il tema rifletteva su quelle
che potremmo chiamare “raffigurazioni dell’incertezza”, e
sull’indefinitezza del campo dell’agire, in realtà, fulcri vivi
e meccanismi che risultano essere presupposti per un rinnovata
energia partecipativa e comunicazionale. Dalla coscienza artistica
collettiva, emergeva l’urgenza di un’espressività in cui Aria
intendeva farsi voce.
Il
numero tre, a
reason to go out from home,
è
dedicato alla necessità di modificare le proprie certezze per
esplorare territori ignorati, fuori
della propria consuetudine,
spinti da una ragione fondamentale, capace di far sentire stranieri
se stessi, tale da permettere di scoprire il senso della realtà con
occhi nuovi. Presentato
al MAAM – Museo dell’Altro e dell’Altrove città Meticcia -
presso METROPOLIZ (Spazio sperimentale di aggregazione culturale
multietnica) nel mese di dicembre 2012. Luogo
emblematico di questa urgenza d’esplorazione attiva, Metropoliz
è una ex fabbrica occupata, abitata da 150 tra migranti e precari di
varia nazionalità, ha aperto le sue porte all’arte contemporanea
fino a farsi in qualche modo museo sperimentale.
Ha presenziato Vita Accardi per l’occasione protagonista della
breve pièce
“Come preparare un uovo sodo” di E. Ionesco che vantava come
singolare oggetto di scena l’“Uovo pineale” di Luigi Ontani.
Attualmente
la redazione lavora al numero quattro della rivista, dal titolo c’era
una volta, una volta
sola
in cui ci si interroga su ciò che per un lasso di tempo si è visto,
ascoltato, assaporato e toccato ma poi scivolato via lasciando tracce
di memorie frammentate ma raccontabili. Questo numero si è scelto di
presentarlo il 22 Maggio 2013 al MUSEO DELLE CERE, spazio in cui
finzione e realtà si confronteranno.
Redazione:
Arianna
Bonamore, Pino Boresta, Tania Campisi, Giorgio de Finis, Carlo de
Meo, Cristiana Pacchiarotti, Giovanni Piacentini.
ARIA
[rivista d’artisti]
- Via dei Quattro Cantoni, 74 - 00184 Roma
Pubblicazione
iscritta nel registro della stampa
del Tribunale
di Roma con il n.54 del 20.03.2013