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giovedì 26 novembre 2009

Makenoise: mostra fotografica 'Il prezzo della Libertà' 10/12

IL PREZZO DELLA LIBERTÀ

TRACCE, EROI E FRUTTI DELLA RIVOLUZIONE ROMENA DEL 1989

Una mostra ed un libro per ripercorrere i giorni della libertà

della Romania e la sua attualità, per conoscere davvero l'orgoglio di un popolo fratello

Forum di presentazione alla stampa

giovedì 10 dicembre alle ore 11.30

Accademia di Romania in Roma

(Valle Giulia) Piazza José de San Martin, 1

Partecipano:

Veronica Marica Presidente e Direttore Artistico Makenoise

Giuseppe Rippa Direttore Quaderni Radicali

Cornel Baicu Vice Direttore dell'Accademia di Romania in Roma

Una testimonianza - Miruna Cajvaneanu, Giornalista Romena

dell'agenzia HotNews e della Gazeta Romaneasca

Si terrà, dal 10 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010, presso l'Accademia di Romania in Roma - Viale delle Belle Arti, 110 - la mostra-evento e la presentazione del libro (Editore Postcart) "Il prezzo della Libertà – Tracce, eroi e frutti della rivoluzione romena del 1989", promossa dall'associazione culturale Makenoise sulle immagini del fotografo Manolo Cinti e realizzata grazie al contributo del Comune di Roma e del Consiglio Regionale del Lazio. La mostra gode, inoltre, del patrocinio del Parlamento Europeo.

La mostra inaugurerà alle ore 17 del 10 dicembre.

Molti ricorderanno le immagini emozionanti dei romeni insorti sventolando la bandiera nazionale dalla quale era stato strappato via il simbolo del regime. La mostra, composta da un racconto fotografico a colori insieme a video di testimonianza, si propone di sottoporre all'attenzione del visitatore la serie di avvenimenti storici attraverso cui si è dispiegata la Rivoluzione romena del 1989: la sollevazione di popolo, il sacrificio dei martiri, la partecipazione di sacerdoti, intellettuali, operai, contadini alla causa della libertà. La mostra ripercorre un "prima", "durante" e "dopo" la Rivoluzione, facendoci conoscere un popolo con una storia importante fatta di coraggio e voglia di libertà, del quale, invece, si parla spesso collegandolo semplicemente a questioni di ordine pubblico.

La mostra è stata realizzata in collaborazione con:

Accademia di Romania in Roma, Salvabebè/Salvamamme, Zètema Progetto Cultura;

Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Il movimento dei romeni di Europa, Italia Romania per l'Integrazione e lo Sviluppo, Identità rumena, Noi siamo rumeni, La voce dei rumeni, Amici della Romania, Piccoli Imprenditori Rumeni.

Manolo Cinti – Fotografo

Fotografo di cronaca e reportage. Per due volte inserito nel Festival Internazionale di Roma: nel 2007 con Sri Lanka Stories e nel 2008 con Decorazione e Propaganda. A febbraio del 2009, Cinti espone presso il Museo di Roma in Trastevere, nell'ambito del progetto "Roma: quando l'immigrazione produce"; a giugno dello stesso anno presenta a Palazzo dei Congressi di Roma "Volontari di Cuore". E' tra i fotografi selezionati per la mostra internazionale "Save l'Aquila". Rappresentato come artista dalla Galleria Studio Legale. Collabora con le maggiori testate italiane. Vive a Roma, lavora in Italia e all'estero. www.manolocinti.it

Makenoise - L'arte libera che fa rumore

Makenoise è un'Associazione culturale indipendente che ormai da qualche anno riunisce giovani artisti, fotografi e scrittori, desiderosi di misurarsi con le sollecitazioni del tempo e della città in cui vivono e lavorano. Un'officina culturale e luogo di confronto dove poter sperimentare linguaggi inediti che facciano presa sulla straordinaria varietà del visibile e del reale, del sommerso e del virtuale. L'intento è di documentare, anticipandoli, i processi sociali e umani in atto, cercando di cogliere il lato positivo e meno scontato del fenomeno, le sue evoluzioni e prospettive future mescolando i saperi e sperimentandoli sul campo. Makenoise è riuscita a riunire, attraverso uno sforzo partecipato, arti visive, giornalismo e scrittura creativa. Con il contributo di ognuno si possono raggiungere obiettivi impensati e perseguire progetti di largo respiro interrogando le coscienze, suscitando emozioni, parlando chiaro e a tutti. Nessuno escluso.

UFFICIO STAMPA
In Media Res Comunicazione srl - Via Parenzo, 8 – Roma Tel. 06. 86209234

lunedì 23 novembre 2009

Mostra Fotografica: Vidomegon, vivere l’infanzia nel mercato di Dantokpa.

Vidomegon: vivere l’infanzia nel mercato di Dantokpa

Roma, 23 novembre 2009. Ventidue scatti sul fenomeno delle bambine vidomegon per sostenere il loro reinserimento nel tessuto sociale. Questi gli obiettivi del photo reportage "Vidomegon dans le Grand Marché de Dantokpa", la mostra della fotografa Alessia Capasso promossa dalla ong Ricerca e Cooperazione (RC) nell’ambito del progetto di cooperazione allo sviluppo “Protezione ed Inserimento Sociale delle ragazze vinonmegon” in Bénin.

Il fenomeno delle bambine vidomegon trae le proprie origini dalla tradizione beninese di affidare i propri figli a parenti residenti in città nella speranza di garantire loro una migliore istruzione ed educazione. Questa tradizione, a causa del progressivo impoverimento delle famiglie, è poi degenerata in una tratta nazionale ed internazionale di bambine ed in un mercato di forza lavoro gratuita.

Centinaia di vidomegon vivono e lavorano nel Grand Marché de Dantokpa, il più grande mercato dell’Africa occidentale, sito a Cotonou. Le immagini del photo reportage ritraggono il labirintico mercato – una città nella città – per svelare la trama delle quotidianità di bambine e ragazze private di diritti universalmente riconosciuti e soprattutto di affetto. Le bambine hanno nella maggior parte dei casi un’infanzia infelice in cui il maltrattamento, lo sfruttamento e l’abuso costituiscono la norma. La giornata media di lavoro vede le giovani vidomegon alzarsi alle prime luci dell’alba e andare a letto per ultime a notte fonda.

Verso i 14-15 anni, poiché l’età comporterebbe l’istituzione di un salario, le ragazze vengono allontanate dalla famiglia di affidamento diventando vinonmegon (non più presso qualcuno). Si ritrovano di conseguenza sole, senza educazione di sorta, senza legami sociali cui fare riferimento e, soprattutto, portando con sé le tracce, non sempre visibili, degli abusi subiti e dell’infanzia negata.

“Attualmente sono 94 le ragazze in condizioni difficili accolte nel nostro centro e che stanno ricevendo una formazione professionale in laboratori di sartoria, parruccheria, fotografia, informatica e ristorazione”, sottolinea Danila Francesconi, responsabile del progetto, in un’intervista rilasciata il 15 settembre scorso al quotidiano beninese Emergence Info, “mentre durante il primo ciclo di formazione sono state 132 le ragazze che hanno ottenuto l’attestato di alfabetizzazione basilare”. Le ragazze scelte quali beneficiarie del progetto hanno un passato alienante, ma oggi “hanno un mestiere in mano e possono contare su un supporto psicologico e su un ambiente protetto, che diminuirà il loro rischio di devianza sociale”, conclude la Francesconi.

È a favore di queste ultime che Ricerca e Cooperazione articola il proprio intervento, promuovendo un percorso di crescita personale che, attraverso l’alfabetizzazione, la formazione professionale e la facilitazione per l’accesso al microcredito, permetta alle vinonmegon un inserimento lavorativo adeguato e riconosciuto capace di elevarne lo status sociale ed evitare la perpetuazione del degenerato fenomeno dell’affidamento.

La mostra sarà aperta al pubblico dall’1 al 19 dicembre 2009, all’interno degli spazi della Città dell’AltraEconomia, in Largo Dino Frisullo al Testaccio, Roma.

Il 4 dicembre alle ore 17 la mostra sarà inaugurata con gli interventi di Alessia Capasso, Andrea Stroppiana, direttore Ufficio Comunicazione di Ricerca e Cooperazione, Gabriella Rossi Crespi, Consulente Senior presso il Ministero dell’Ambiente italiano, che incentrerà il suo intervento sulla genesi del progetto, e Tana De Zulueta, impegnata in Italia e all'Assemblea del Consiglio d'Europa nella lotta alla tratta di esseri umani.

Per ulteriori informazioni:

RC Ricerca e Cooperazione

Tel +39 06 70701825 Fax +39 06 70701823
m.koshi@ongrc.org

Carlo Bernaridini: La luce che genera lo spazio


Luogo: Galleria Delloro

Indirizzo: via del Consolato 10 – 00186, Roma.

Vernissage: Venerdì 4 dicembre ore 19.00 (fino al 15 febbario)

orari: martedì-sabato 16.30-19.30

telefono: 06 / 64760339

Web: www.galleriadelloro.it

Mail: info@galleriadelloro.it

Geometrie di luce rimbalzano fra i palazzi per poi aggredire le sale della galleria, le fibre ottiche penetrano dalle facciate dei palazzi negli spazi espositivi coniugando così l'ambiente esterno con l'ambiento interno.

Delloro Arte Contemporanea è lieta di presentare il primo intervento ambientale urbano di Carlo Bernardini a Roma.

Dopo qualche anno di assenza nella capitale l'artista ci stupisce ancora una volta con un'installazione site specific che coinvolge oltre gli spazi espositivi i palazzi prospicienti alla galleria: le linee di luce ridisegnano la facciata cinquecentesca di San Giovanni dei Fiorentini che fa da sfondo all'intervento in fibra ottica di via del Consolato, allo spettatore viene rivelato uno spazio riconfigurato completamente, le architetture circostanti continuano ad esistere ma reinterpretate con diverse prospettive, un nuovo piano geometrico vi si sovrappone ma contemporaneamente interagisce e dialoga con esse.

Come lo stesso artista ci rivela "L'installazione si appropria dello spazio e lo fagocita nel suo interno. E' un rapporto di dominio quello che la forma spaziale instaura con il luogo, lo penetra, lo feconda, lo riduce in suo potere sino a trasformarlo in essa stessa".

Al centro della sala una grande scultura in acciaio inox riceve la fibra ottica e ne moltiplica le geometrie luminose sulle pareti della galleria che perde il suo ruolo di semplice contenitore trasformandosi appunto in opera d'arte essa stessa.

Ma l'installazione alla Galleria Delloro assume una valenza sopratutto riepilogativa, in essa sono racchiusi i concetti e i traguardi dell'ultimo anno di ricerca, anno che soprattutto sotto il punto di vista espositivo per Bernardini è stato veramente impegnativo.

Innanzi tutto la grande personale a Milano da Grossetti Arte Contemporanea, dove l' artista ha sviluppato il concetto di attraversamento degli spazi bucando letteralmente le mura della galleria, l'esposizione a Villa del Grumello a Como in occasione di Open Mind(s) e l'invito da parte di Bruno Corà al Museo d'arte contemporanea di Lugano con un opera omaggio a Duchamp.

Sempre del 2009 è stata la grande installazione a New York in occasione del D.U.M.B.O. Art Festival che quest'anno ha visto un affluenza di più di 5.000 visitatori, dove l'artista ha presentato una aggiornata versione dello "Spazio permeabile" esposto nel 2003 alla Quadriennale, servendosi oltre che della fibra ottica anche della superficie elettroluminescente, un vero e proprio tessuto luminoso posto in dialogo con le geometrie lineari delle fibre ottiche.

Dopo i grandi interventi ambientali a Valencia (al Giardin Mediterraneo di Santiago Calatrava nel 2007) e a Bologna (a Piazza S.Stefano, la Piazza delle Sette Chiese in occasione di Art First 2009) non viene smentita la propensione di Carlo Bernardini a misurarsi con architetture di grandi dimensioni: a metà novembre infatti è stato presentato l'ambizioso progetto di Palazzo Litta, dove le fibre ottiche partendo dalla facciata del palazzo seicentesco si insinuano sino alle sue sale interne attraversando pavimenti e pareti, inglobando e ridisegnando gli spazi architettonici.

Da non dimenticare infine la partecipazione al progetto Twister dei musei lombardi, che ha portato all'acquisizione da parte del MAM di Gazoldo degli Ippoliti di una sculto-installazione di 6 metri in acciaio e fibre ottiche ora in mostra permanente nei giardini del museo.

A coronare questo denso anno espositivo a gennaio 2010 verrà presentato in occasione dell'Arte Fiera di Bologna un volume monografico che ripercorre 20 anni di attività, comprensivo dei testi teorici di Bernardini e i principali testi critici sul lavoro dell'artista.

Carlo Bernardini nasce a Viterbo nel 1966; esordisce nei primi anni '90 con una pittura astratta la cui attenzione è rivolta al confronto dialettico tra la linea e il monocromo, affrontando fin da subito il tema concettuale e raffigurativo del rapporto spazio-luce.

Questa ricerca lo porta nel 1996 a presentare al Palazzo delle Esposizioni di Roma per la XII Quadriennale dei lavori su tavola di grandi dimensioni con interventi di pigmenti e fosforo che, attraverso l'esposizione alla luce di Wood, generano due distinte e autonome condizioni visive: la prima in luce reale, la seconda al buio come una sorta di negativo fotografico della prima.

Nella prima metà degli anni '90 il suo lavoro giunge ad affrontare la terza dimensione, dapprima facendo fuoriuscire dalle superfici di tela o tavola dei tubi d'acciaio che proiettano ombre reali, poi progettando e realizzando a partire dal 1996 installazioni in fibre ottiche e sculture-installazioni in acciaio inox e fibre ottiche, superfici OLF (Optical lighting film) e superfici elettro-luminescenti, che lo spettatore percepisce in modo diverso, e con forma diversa, a seconda del variare della sua posizione nello spazio.

Nel 1997 pubblica il saggio teorico sulla Divisione dell'unità Visiva, dove affronta, appunto, la relatività delle percezioni e sensazioni nei confronti dell'opera.

Al 1999 risale la prima mostra personale alla Galleria Spaziotemporaneo di Milano, città nella quale si trasferirà a vivere e insegnare dopo una lunga permanenza nella capitale.

È proprio la sperimentazione di un mezzo espressivo nuovo come la fibra ottica che lo spinge ad interagire con le architetture e gli spazi esterni, giungendo così a trasformare l'ambiente da contenitore dell'opera ad opera stessa, concependo l'installazione come uno spazio permeabile dove lo spettatore entra, vivendo una nuova dimensione ridisegnata dalle linee di luce.

Dalla fine degli anni '90 gli vengono commissionate le prime installazioni ambientali in grandi spazi esterni; tra gli interventi di maggiore rilievo in luoghi pubblici và menzionata l'installazione alla Galleria Nazionale della Pilotta a Parma (1998), l'intervento ambientale a Reggio Emilia nella spettacolare cornice cinquecentesca dei Chiostri di San Domenico (1999) e la grande installazione a Padova realizzata su via Fiume al Palazzo della Ragione (2000).

Nel 2002 viene invitato alla XX Triennale di Milano e a Sculpture Space, Utica (New York); l'anno seguente alla XIV Quadriennale al Palazzo Reale a Napoli.

Sempre nel 2002 vince il premio Targetti Art Light Collection White Sculpture e per ben 2 volte (nel 2000 e nel 2005) il premio Overseas Grantee della Pollock Krasner Foundation di New York.

Proprio i numerosi soggiorni newyorkesi di questi anni sono determinanti nella concezione delle nuove sculture in cui la linearità, la tensione, e la spinta verso l'alto risentono del fascino dell'architettura razionale, verticale, luminosa e specchiante dello skyline della metropoli.

Nel 2004 progetta La Quarta Direzione dello Spazio, un'ipotesi visiva sperimentale in cui all'interno dell'installazione in fibra ottica si attivano al passaggio dei visitatori dei video interattivi di luce astratta in movimento, mirando a creare una sovrapposizione simultanea della percezione dinamica sulla percezione statica.

La realizzazione definitiva del progetto a cui prende parte con i video la film-maker brasiliana M.Sobral avverrà poi quattro anni più tardi a Milano presso la Galleria Bruna Soletti di Milano.

Tra le esposizioni internazionali di maggior prestigio di questi anni vanno citate la mostra del 2002 alla National Gallery of Contemporary Art di Bangkok, la grande mostra del 2004 al Museo Paço Imperial di Rio De Janeiro e la presentazione nel 2007 dell'installazione Event Orizont allo Swing Space di New York.

Del 2008 è il progetto Light Waves, opera permanente installata nell'ingresso dell'aeroporto di Brindisi in cui Bernardini attraverso l'interazione tra le sue sculture prismatiche di luce e un'installazione audiovisiva, genera una pulsione impalpabile dello spazio totale modificando la percezione del luogo.

Nello stesso anno presenta un gigantesco intervento ambientale nel "Giardin Mediterraneo" della Ciudad De Las Artes Y Las Ciencias di Valencia ponendo in dialogo le sue geometrie di luce con la celebre opera architettonica di Santiago Calatrava.

Contemporaneamente progetta per il Museo La Nau dell'Università di Valencia un'installazione che si estende in altezza su tre piani degli spazi espositivi, creando un disegno che cambia secondo i punti di vista e secondo gli spostamenti dello spettatore, che si trova così a vivere fuori e dentro l'opera. Un ulteriore sviluppo sperimentale del linguaggio si riscontra nelle Interrelazioni nello Spazio al Castello di Rivara, in cui un'unica installazione in fibre ottiche eludendo la fisicità delle pareti ingloba al suo interno gli ambienti , passando da parte a parte senza soluzione di continuità.

Ancora del 2008 è la sua mostra personale al Museo di Lissone, dove presenta oltre ad uno spettacolare intervento nelle sale del museo, un'imponente installazione aerea in esterno.

Il 2009 è un anno molto impegnativo sotto il punto di vista espositivo: in occasione di Art First 2009 presenta Codice Spaziale, un imponente installazione aerea che sovrasta la centralissima Piazza S. Stefano, viene invitato a New York per il D.U.M.B.O. Art Festival e realizza una grande scultura ambientale per il MAM – Museo Arte Moderna e Contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti (MN) ed un'installazione alla GAM di Gallarate.

Lo stesso anno presenta un ambizioso progetto a Palazzo Litta, dove le fibre ottiche partendo dalla facciata del palazzo seicentesco si insinuano sino alle sue sale interne attraversando pavimenti e pareti, inglobando e ridisegnando gli spazi architettonici.

Sempre del 2009 sono le sue ultime tre mostre personali: alla galleria torinese Velan nella quale presenta l'installazione Codice Progressivo dello Spazio, a Milano da Grossetti Arte Contemporanea dove la fibra ottica attraversa e oltrepassa le pareti della galleria e infine alla Galleria Delloro di Roma dove progetta un'installazione che partendo dai palazzi prospicenti alla galleria penetra e si sviluppa all'interno degli spazi espositivi.

Carlo Bernardini vive e lavora a Milano; insegna Installazioni Multimediali presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.



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Postato su IL COMUNICATO STAMPA

sabato 21 novembre 2009

CARGO: mostra Elena Boccoli "Le Muse di eLenik"

CARGO presenta

Le Muse di eLenik
Mostra personale di Elena Boccoli

2 dicembre – 28 dicembre 2009

Vernissage

mercoledì 2 dicembre

dalle 20.00

CARGO Via del Pigneto 20

Isola pedonale 00176 Roma

ore 17.30 - 02.00 tutti i giorni

Info tel. 06 97617820

cargo.pigneto@gmail.com

Ingresso libero

eLena boccoLi nasce in una domenica, nel lontano 10 febbraio del 1980 a Roma. Un vero "Acquario".La data forse più importante della sua vita, fu quella in cui fece la sua prima esposizione sul frigorifero in cucina della zia Angela. Da quell'esperienza nasce lo stile che attualmente ritroviamo nei suoi lavori, uno stile che scivola tra i ricordi della camerette, strade e spericolate corse in bicicletta. I suoi lavori rappresentano spesso donne dai grandi occhi e dalle espressioni sorprese, che danzano su sfondi colorati dall'aria naif, personaggi ironici e tristi, donne dalla femminilità sdrammatizzata che nascono in contrapposizione a quella esasperata dell'autrice, che a suo dire, cela una consistente ironia.

Le donne/muse di eLenik hanno sguardi persi nel vuoto, distratti e sognanti, pensierosi e assenti, ma se è

vero come si dice che gli occhi sono lo specchio dell'anima, queste signorine ne hanno parecchia perché gli occhi che sgranano di fronte alla vita sono giganteschi e luminosissimi.

Non ci sono languide labbra e atteggiamenti da "femme fatale", le sue Muse sono asciutte, dirette intelligenti, non hanno bisogno di inutili trucchi per essere se stesse, tranne un unico piccolo vezzo: un tocco di ammiccante rossetto rosso. I suoi lavori che siano eseguiti in tele tavole di legno, iniziano a interessare un pubblico sempre più vasto. Oggi eLenik espone in locali e gallerie collabora con "teen magazine" e riviste, tutto questo la entusiasma e la rende felice, ma non riuscirà mai a eguagliare quella soddisfazione della sua prima esposizione sul frigo della zia.

martedì 17 novembre 2009

Makenoise: mostra 'il prezzo della libertà' 10/12

Il prezzo della Libertà

Tracce, eroi e frutti della rivoluzione romena del 1989

Una mostra per ripercorrere i giorni della libertà della Romania e la sua attualità, per conoscere davvero l'orgoglio di un popolo fratello.

Forum di presentazione alla stampa

giovedì 10 dicembre alle ore 11.30

Accademia di Romania in Roma

(Valle Giulia) Piazza José de San Martin, 1

Partecipano:

Veronica Marica Presidente e Direttore Artistico Makenoise

Giuseppe Rippa Direttore Quaderni Radicali

Cornel Baicu Vice Direttore dell'Accademia di Romania in Roma

Una testimonianza - Miruna Cajvaneanu, Giornalista Romena dell'agenzia HotNews e della Gazeta Romaneasca

Si terrà, dal 10 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010, presso l'Accademia di Romania in Roma - Viale delle Belle Arti, 110 - la mostra-evento "Il prezzo della Libertà – Tracce, eroi e frutti della rivoluzione romena del 1989", promossa dall'associazione culturale Makenoise sulle immagini del fotografo Manolo Cinti e realizzata grazie al contributo del Comune di Roma e del Consiglio Regionale del Lazio. La mostra gode, inoltre, del patrocinio del Parlamento Europeo.

La mostra inaugurerà alle ore 17 del 10 dicembre.

Molti ricorderanno le immagini emozionanti dei romeni insorti sventolando la bandiera nazionale dalla quale era stato strappato via il simbolo del regime. La mostra, composta da un racconto fotografico a colori insieme a video di testimonianza, si propone di sottoporre all'attenzione del visitatore la serie di avvenimenti storici attraverso cui si è dispiegata la Rivoluzione romena del 1989: la sollevazione di popolo, il sacrificio dei martiri, la partecipazione di sacerdoti, intellettuali, operai, contadini alla causa della libertà. La mostra ripercorre un "prima", "durante" e "dopo" la Rivoluzione, facendoci conoscere un popolo con una storia importante fatta di coraggio e voglia di libertà, del quale, invece, si parla spesso collegandolo semplicemente a questioni di ordine pubblico.


La mostra è stata realizzata in collaborazione con:

Accademia di Romania in Roma, Salvabebè/Salvamamme, Zètema Progetto Cultura;

Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Il movimento dei romeni di Europa, Italia Romania per l'Integrazione e lo Sviluppo, Identità rumena, Noi siamo rumeni, La voce dei rumeni, Amici della Romania, Piccoli Imprenditori Rumeni.

Manolo Cinti – Fotografo

Fotografo di cronaca e reportage. Per due volte inserito nel Festival Internazionale di Roma: nel 2007 con Sri Lanka Stories e nel 2008 con Decorazione e Propaganda. A febbraio del 2009, Cinti espone presso il Museo di Roma in Trastevere, nell'ambito del progetto "Roma: quando l'immigrazione produce"; a giugno dello stesso anno presenta a Palazzo dei Congressi di Roma "Volontari di Cuore". E' tra i fotografi selezionati per la mostra internazionale "Save l'Aquila". Rappresentato come artista dalla Galleria Studio Legale. Collabora con le maggiori testate italiane. Vive a Roma, lavora in Italia e all'estero. www.manolocinti.it

Makenoise - L'arte libera che fa rumore

Makenoise è un'Associazione culturale indipendente che ormai da qualche anno riunisce giovani artisti, fotografi e scrittori, desiderosi di misurarsi con le sollecitazioni del tempo e della città in cui vivono e lavorano. Un'officina culturale e luogo di confronto dove poter sperimentare linguaggi inediti che facciano presa sulla straordinaria varietà del visibile e del reale, del sommerso e del virtuale. L'intento è di documentare, anticipandoli, i processi sociali e umani in atto, cercando di cogliere il lato positivo e meno scontato del fenomeno, le sue evoluzioni e prospettive future mescolando i saperi e sperimentandoli sul campo. Makenoise è riuscita a riunire, attraverso uno sforzo partecipato, arti visive, giornalismo e scrittura creativa. Con il contributo di ognuno si possono raggiungere obiettivi impensati e perseguire progetti di largo respiro interrogando le coscienze, suscitando emozioni, parlando chiaro e a tutti. Nessuno escluso.



lunedì 9 novembre 2009

Mostra "DA ROMA AI CONFINI DEL MONDO CONOSCIUTO. TABULA PEUTINGERIANA. LE EDIZIONI A STAMPA DAL XV AL XX SECOLO" a Perugia

Mostra
"DA ROMA AI CONFINI DEL MONDO CONOSCIUTO. TABULA PEUTINGERIANA. LE EDIZIONI A STAMPA DAL XV AL XX SECOLO"

10 - 25 novembre 2009 * Perugia, Biblioteca Augusta – Sala Binni

a cura di Fabrizio Ronca, Alberto Sorbini, Maurizio Tarantino e Antonio Volpini

Nell'ambito di Umbrialibri 2009, martedì 10 novembre, alle ore 17, presso la Sala Binni della Biblioteca Comunale Augusta di Perugia, si terrà l'inaugurazione della mostra "Da Roma ai confini del mondo conosciuto. Tabula Peutingeriana. Le edizioni a stampa dal XV al XX secolo".

Sono esposte la riproduzione fotografica a grandezza naturale del rotolo di pergamena e le principali edizioni antiche a stampa della Tabula Peutingeriana che sono state realizzate dalla fine del Cinquecento agli inizi del Novecento.
L'originale, manoscritto di eccezionale valore, è conservato presso la Biblioteca nazionale di Vienna sotto il nome di Codex Vindobonensis 324.
Si tratta di una mappa delle principali strade del mondo conosciute all'epoca dell'Impero Romano che si sviluppa per una lunghezza di 6,82 mt. e per un'altezza di 34 cm: è composta da 11 fogli di pergamena (in origine 12) atti ad essere arrotolati con uno sviluppo da sinistra a destra.

Il documento fu rinvenuto nel 1507 dall'umanista viennese Konrad Celtes, bibliotecario a Worms, e donato l'anno seguente al cancelliere di Augsburg Konrad Peutinger, da cui la carta prende l'attuale nome, a patto che fosse edito quanto prima.

La carta è una copia medievale (realizzata tra XII e XIII sec.) di un originale romano aggiornato al IV sec.

La prima edizione parziale a stampa della tavola, nel 1591, si deve a Marcus Welser, discendente di Peutinger. La prima edizione completa, a cura del grande cartografo olandese Abraham Ortelius, fu pubblicata ad Anversa nel 1598.

E sabato 21 novembre 2009, alle 16.30, presso la Sala Conestabile della Staffa della Biblioteca Augusta, si terrà una giornata di studio per l'occasione: interverranno Mauro Calzolari dell'Università degli Studi di Ferrara, Francesco Prontera dell'Università degli Studi di Perugia e Vladimiro Valerio dell'Università IUAV di Venezia. Coordinerà i lavori Alberto Sorbini, direttore dell'Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea.

Verrà anche presentata la ristampa anastatica dell'edizione della Tabula di Franz Christoph de Scheyb (Vienna 1753), realizzata a cura di Fabrizio Ronca, Alberto Sorbini, Antonio Volpini, stampata nel 2009 dalle Arti grafiche Celori di Terni.

La mostra è organizzata con il sostegno e la collaborazione della Regione Umbria – Assessorato Attività e Beni Culturali, del Comune di Perugia – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili, della Biblioteca Comunale Augusta, della Fondazione Lungarotti e alcuni collezionisti privati.

NOTIZIE RIEPILOGATIVE

Sede: Biblioteca Comunale Augusta, Sala Binni (Via delle Prome, 16) - Perugia

Periodo: dal 10 al 25 novembre 2009

Orari: dal lunedì al venerdì, 11 - 16; sabato, 11 – 13; anche su prenotazione nell'ambito degli orari della biblioteca

Ingresso gratuito

Informazioni al pubblico: tel.075 5772501 Biblioteca Comunale Augusta

INFORMAZIONI AL PUBBLICO UMBRIALIBRI: BCPT / CO. MO. DO./ FORMA.AZIONE

Tel. 075 39 33 11 - Cell. 338 91 77 593 info@umbrialibri.com

www.umbrialibri.com

UFFICIO STAMPA UMBRIALIBRI: PATRIZIA CAVALLETTI COMUNICAZIONE

Tel. 075 5990443 - Cell.348 3386855 info@patriziacavalletticomunicazione.it


sabato 7 novembre 2009

mostra NIKI DE SAINT PHLE Museo Fondazione Roma



UN FANTASTICO PERCORSO PER BAMBINI E RAGAZZI
alla mostra
NIKI DE SAINT PHALLE
Roma, Museo Fondazione Roma
4 novembre 2009 – 17 gennaio 2010

Tutti i bambini e i ragazzi fino a 14 anni visitano la mostra con ingresso gratuito



PERCORSO DIDATTICO a cura di Francesca Valan

Le opere di Niki De Saint Phalle esprimono la sua vita, le sue paure, le sue gioie, i suoi sogni. Vedere una sua mostra diventa quindi un'occasione per esprimere i propri desideri, per capire i propri ideali e i propri bisogni.
Tutti i visitatori della rassegna al Museo Fondazione Roma potranno intraprendere un itinerario didattico appositamente pensato come un percorso emozionale che, ripercorrendo la vita e l'arte di Niki, dal periodo negativo di contestazione a quello positivo dell'amore universale, diventa un viaggio introspettivo per i bambini e i ragazzi - che eccezionalmente entrano gratuitamente fino a 14 anni - ma anche per gli adulti che vorranno cimentarsi in un'esperienza affascinante e divertente.

All'ingresso si incontra l'installazione Tritapensieri: un vaso di Pandora (immagine molto amata da Niki) che raccoglie i pensieri dei visitatori. Ognuno potrà scrivere il pensiero negativo di cui vuole liberarsi su un biglietto colorato, lo inserirà nel tritacarta e lo vedrà trasformato in strisce variopinte che si accumulano come stelle filanti in un vaso trasparente. Un gesto simbolico e terapeutico per dissolvere ciò che è negativo e renderlo piacevole, divertente e positivo.

A disposizione di tutti i bambini e i ragazzi anche la Carta dei Colori (con i 12 colori che utilizzava Niki), composta da carte con colori diversi.
In ogni sezione della mostra è prevista una postazione dove sarà possibile forare la carta prescelta con una fustella, a disposizione con due forme diverse, associando le proprie emozioni alle forme e ai colori. Un altro gesto simbolico per confrontarsi con Niki e con le proprie emozioni.
Nella prima sezione con I tiri, parafrasando la sua usanza di sparare sull'opera, si dovranno scegliere e bucare, usando una delle forme che ricordano il foro del proiettile, i colori che si considerano negativi o che semplicemente non piacciono. Un gesto, quello del bucare, che diventerà via via un'azione positiva. Nella sezione che comprende i diari dell'artista si sceglieranno i colori preferiti o personali e successivamente, incontrando le belle Nana che sorridono alla vita, si sceglieranno quelli che mettono più allegria; sarà allora facile associare i colori per esempio con le forme del cuore o del fiore, simboli utilizzati da NIki per esprimere felicità. Nella sezione dei Tarocchi, infine, quasi con un gesto propiziatorio, si potranno bucare con la forma preferita i colori associati ai propri sogni e desideri.

La sezione dei Tarocchi contiene inoltre una sorpresa: la grande Ruota dei Tarocchi da far girare per scoprire la carta che il destino o il caso ci assegnano e per leggere l'interpretazione di Niki De Saint Phalle.
All'uscita e a conclusione del viaggio nel mondo spirituale di Niki, tutti i visitatori potranno lasciare il proprio messaggio su un grande pannello che diventerà il Diario universale della mostra.

Percorso gratuito per tutti i visitatori

LABORATORIO DIDATTICO "NELL'OFFICINA DI NIKI" a cura dell'Associazione Flumen

Un affascinante e divertente laboratorio è dedicato ai più piccoli per sperimentare le tecniche e i colori di Niki De Saint Phalle. I bambini saranno i creatori dell'Albero della vita sullo stile dell'albero di Niki.
Un grande albero riprodotto in bianco e nero su un grande pannello verrà progressivamente colorato con la tecnica del mosaico polimaterico, fissando con la colla i materiali più diversi preparati anticipatamente: carta, stoffa, pietra, plastica, vetro. Sull'albero verranno anche appese piccole sculture ispirate alle figure di Niki (persone, animali, costruzioni fantastiche), create dai bambini con creta o pongo e colorate con i colori sgargianti tanto amati dall'artista. Nel corso della mostra si otterrà un albero sempre più fantasmagorico che in prossimità del 25 dicembre fungerà anche da coloratissimo e originale albero di Natale.
Per bambini dai 3 agli 8 anni
Costo individuale > Euro 6,00 (minimo 10 bambini per attivare il laboratorio, massimo 15/20)
Durata > 1 ora e 30 circa
Prenotazioni e informazioni per singoli, gruppi e scuole > AD ARTEM
T+ 39 0662288877 - F + 39 0662288878 - info@adartem.it

Biglietti > ingresso gratuito fino a 14 anni / intero Euro 10,00 / ridotto Euro 8,00
Orari > Tutti i giorni 10 - 20 (la biglietteria chiude un'ora prima) / lunedì chiuso
Informazioni > T 06 62288877
www.nikidesaintphalle.it

mercoledì 28 ottobre 2009

mostra collettiva bijoux d' autore

Sono ad invitare alla mostra collettiva a chiusura del concorso Bijoux d'autore che ha visto l'adesione di n. 53 artisti provenienti da tutta Italia (una dalla Lapponia),

su questi 30 sono i selezionati che esporranno la propria creazione nella mostra collettiva.

La mostra vuole essere momento di incontro tra gli artisti, gli operatori del settore, la critica e il pubblico.

Cordiali saluti

Associazione Incontri e Eventi

Norma De Lucia

mostra collettiva bijoux d'autore

A conclusione del concorso 2009 BIJOUX d'AUTORE, l'Associazione Incontri e Eventi invita alla mostra collettiva che si terrà negli spazi della galleria Massenzio Arte in Via del Commercio 12/c (interno cortile) nei giorni:

5, 6 e 7 novembre 2009 dalle ore 16.00 alle ore 19.30

Giuria

- Bianca Cappello storica del gioiello antico e contemporaneo

- Alessandro D'Ercole scultore – creatore di gioielli

- Maria Teresa Sarno architetto – designer

- Marina Valli designer di gioielli ed oggettistica

Artisti selezionati:

Elena Bonuglia • Simona Casinelli • Silvia Cerroni • Erika Comazzi • Teresa Coratella • Angela Corletti • Alba D'alterio • Pierangela Ezzis • Isabella Ferrari • Consuelo Fornaini • Maria Gagliardi • Lucilla Giovanninetti • Valentina Licitra • Marina Lombardi • Silvia Magistro • Valentina Marzo / Luca Freddo • Carla Nico • Monica Notarbartolo • Beatrice Palazzetti • Francesca Petroni • Patrizia Pompeo • Maria Porcu • Caterina Puggioni • Alessandra Renzulli • Rosella Rotellini • Giuliana Salvadori • Cristina Santonocito • Dede Stefanini / Cristiana Cauro • Chiara Trentin • Laura Zuliani

Info: www.incontrieventi.it - incontrieventi@alice.it - 348.1498245 – 06.83601822

mercoledì 21 ottobre 2009

Mostra Fotografia Gabriele Morrione: VOCI. Immagini e parole di donne. 1964-2009


"VOCI"

IMMAGINI E PAROLE DI DONNE

1964 – 2009

Fotografie di Gabriele Morrione

Inaugurazione

Sabato 7 novembre 2009, ore 18

7 – 24 Novembre 2009

Aperto dal lunedì al sabato, dalle 16.30 alle 20 – Domenica chiuso

Ingresso libero

Spaziottagoni

Via Goffredo Mameli, 9 - 00153 Roma

Dal 7 al 24 novembre 2009, allo Spaziottagoni, a Trastevere, via Goffredo Mameli, 9 - 00153 Roma, si terrà la mostra personale di fotografia di Gabriele Morrione, "Voci. Immagini e parole di donne. 1964-2009" (dal lunedì al sabato, dalle ore 16.30 alle ore 20, domenica chiuso).

Gabriele Morrione torna a esporre le proprie fotografie in una mostra antologica in cui protagoniste sono ancora una volta le donne. Attraverso i loro volti e i loro sguardi, le donne di Morrione ci guardano e si guardano. Ma non solo. A loro è stato chiesto di raccontarsi, attraverso un testo che ognuna ha scritto, a commento della propria fotografia.

Diventa così una mostra "parlante", in cui fotografie e testi ci rivelano di questi volti l'anima e il proprio sentire: donne sicure di sé ma insieme fragili, donne che vogliono apparire ma a volte sembrano nascondersi, nella luce, nei propri pensieri.

Il catalogo della mostra "Voci. Immagini e parole di donne. 1964-2009" – Edizioni Kappa, 2009 è correlato da un cd audio, a cura dell'attrice Daniela Stanga, che grazie all'interpretazione di più attrici propone la lettura dei testi che accompagnano le immagini.

Catalogo e cd saranno in vendita durante i giorni della mostra con offerte promozionali.

Saranno in vendita anche altri libri, tra cui l'ultimo pubblicato "Gente di Lipari", Edizioni Kappa in collaborazione con il Centro Studi Eoliani, 2009.

Per richiedere il catalogo (disponibile da fine ottobre) inviare la richiesta a: (caterina@pennarossapresslab.it)


martedì 20 ottobre 2009

Mostra arte contemporanea: Inspired by George Byron

Spettabile Redazione,
inviamo il comunicato stampa e l'invito alla serata inaugurale della terza edizione della mostra Inspired by George Byron che avrà luogo giovedì 29 Ottobre 2009, ore 18.30 presso lo Shenker Culture Club in Piazza di Spagna, 66 - Roma, a cui partecipano gli artisti: Claudioadami, Giovanni Albanese, Cesare Berlingeri, Giosetta Fioroni, Ileana Florescu, Giuseppe Gallo, H.H.Lim, Hidetoshi Nagasawa, Jan van Oost, Roberto Pietrosanti, Guendalina Salini e Francesca Tulli.

In questa occasione, con l'approvazione della Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma, avremo l'onore di apporre una targa commemorativa nel palazzo in cui Lord Byron visse nella primavera del 1817, oggi sede dello Shenker Culture Club.

Ringraziamo per un'eventuale segnalazione e partecipazione alla serata inaugurale.

Cordiali saluti,

Anna Favarin

lunedì 12 ottobre 2009

SFILARE NELL' ARTE - 16 OTTOBRE 2009

Sfilare nell'Arte

    Spazio ai giovani, spazio all'arte, spazio al divertimento!

Per la nuova stagione 2009/2010 il progetto Sfilare nell'Arte organizza una serie di 7 eventi cardine presso il noto locale romano AKAB, sito in via di Monte Testaccio 69 a Roma.

Primo evento di inaugurazione fissato per venerdì 16 ottobre ore 20.30.

Ingresso: euro 10,00 con buffet e consumazione inclusa.

Il confronto tra stili, essenze, anime e idee ha l'obiettivo comune di condurre il pubblico non solo nel mondo dell'arte e dell'astrazione, ma soprattutto lungo il percorso individuale di ogni singolo artista, durante il quale non mancherà la possibilità di assaggiare le innumerevoli sfiziose varietà di piatti offerti dal locale, buon vino e ottima musica.

Il concorso vedrà ospiti artisti diversi quali scultori, fotografi, pittori, designer e stilisti.

Tutte le performances saranno accompagnate da un concerto musicale.

Il pubblico ha parte attiva nella serata in qualità di Giuria Popolare. Potrà infatti indicare non solo l'artista preferito, ma anche dare una votazione alla band in concerto.

Il voto di chiunque è importante per selezionare l'artista finalista che parteciperà all'evento in Giugno 2010 (in palio 600,00 euro) e per indicare la band preferita che accompagnerà la serata di chiusura del concorso!

A tutto questo, si aggiungerà una Giuria Tecnica per la sezione Arte che si occuperà di orientare e valutare il lavoro degli artisti.

Obiettivo: Obiettivo del progetto è quello di dare la possibilità ad artisti di qualsiasi settore di emergere. Partecipando con le proprie opere ad eventi mirati, il progetto prevede di catturare l'attenzione non solo del pubblico già inserito nel nostro circuito di comunicazione, ma anche dell'altro non direttamente interessato a tali tematiche, nel tentativo di sensibilizzare e ampliare la rete di contatti vitale per ogni giovane artista emergente.


Programma:

  • Ore 20.30 - Ingresso con tappeto musicale deep house / lounge di Marco Atella
  • Ore 21.15 - Inizio gara con Giuria Tecnica
  • Ore 21.30 - Cena Buffet offerta da Akab Disco con consumazione inclusa
  • Ore 22.30 - Inizio concerto Meteora Linkin Park Tribute Band
  • Ore 23.00 - Chiusura della gara
  • Ore 24.00 - Fine concerto e dichiarazione del finalista
  • Ore 24.15 - Inizio Serata da Ballo con la selezione musicale dei Dj resident del locale

Artisti in gara:

  • Greco - scultore
  • Biasini - scultore
  • Turi & Pistilli - design
  • Merlonghi - scultore & design
  • Mastroddi - scultore
  • Giusti - scultore

Giuria: Rossana Calbi, Marianna Pisanu, Cristina Carnevali, Alessia Lucrezia Ricciardi, Silvia Frisina

Ospiti: Silvia Sfregola del quotidiano Il Tempo

A cura di: Sfilare nell'Arte di Riccardo Pinto & Viola Cinti

    Collaborazioni: Sonia Mazzoli e G.A.R.D., Leonardo Scuderi, TraslochiAdArte, Fulvia Fronzi, Alessandra Avallone, Vanessa Amiel


    Ufficio Stampa

    Sfilare Nell'Arte

mercoledì 7 ottobre 2009

Mostra Cristiano Gabrielli. galleria massenzio arte 15-24 ottobre

Galleria Massenzio Arte, via del commercio, 12 Roma

15-24 OTTOBRE cristiano gabrielli INCOMPRES2O

Cristiano Gabrielli parla di un'alchimia del personale che vive di simboli, segni ed eventi non casuali nell'uomo come negli spazi, nel disegno-struttura che è l'ossatura come nel successivo intervento di pittura mediale, epitelio tecnologico-digitale che gli sovrappone per spiazzare e provocare.

Oltre all'arte evidenzia il bisogno del suo retro quinta, di reali interazioni, di effettive inferenze: lo svelarsi del suo carattere nella frequentazione dei territori dell'incomunicabile, dell'incomprensione e della durezza, della non comprimibilità, il suo farsi a prezzo e grazie a tutto questo, il suo santificarsi, la sua possibilità di divenire risorsa per attraversare la contemporaneità, e finalmente uscirne.

Tramite un sincretismo apparentemente eretico, realizzato con il dialogo tra i simboli ed i linguaggi di ogni scienza sacra e le modalità proprie della pubblicità e del fumetto, descrive e mette in luce l'essenza assoluta dei significati e la valenza supericonica dell'opera, in aperta rottura polemica con la loro assenza altrove incoraggiata nei mezzi dell'arte come nelle rappresentazioni di massa e nei linguaggi.

Nell'allestimento proposto la stanza, da prigione inquisitoria dell'incomprensibile,­­ diviene il gabinetto logologico in cui fuggono e si espandono, liberati da ogni forma di pararealtà, i semi incompressi che germinano più vere, piene ed acute possibilità di esistenza.

Orario di visita: dal lunedì al sabato ore 16.00/20.00, festivi esclusi (domenica chiuso)

Inaugurazioni: ore 18.00

Collegamenti: Metro B, fermata Piramide
Catalogo disponibile in sede
Organizzazione ed ufficio stampa mostra: Massenzio Arte

info: www.massenzioarte.it cristianogabrielli@virgilio.it Tel. 339-8712557 06-83601822

De Obsessione: la prima trilogia di persistenza.

Un'occasione espositiva espressa in tre momenti, tre personali realizzate a Roma nella Galleria Massenzio Arte di via del Commercio 12, di cui questa è l'appuntamento finale, dopo le mostre di Cristina Cerminara e Francesca Vitale.

Una trilogia che vuole evidenziare, tramite l'unicità e la irripetibilità dell'ossessione personale che si traduce in ossessione d'arte, la persistenza e ricorrenza di un codice proprio, unico ed irripetibile all'interno dell'opera, la possibilità di azioni, di modalità di manifestazione e rappresentazione alternativa rispetto a quelle che sono operative all'interno dei sistemi di svolgimento contemporaneo dell'arte.

E' spazio qualificante in cui vedere declinata e ribadita una cifra distintiva, un'evidenza di stile, una attitudine di rischio, una meccanica di ricerca, una differenziazione non casuale o strumentale, ma critica, persistente e degenerante rispetto al canone.

Nello stesso tempo è la resa fisica del terrore esistenziale nella coscienza come nel corpo, nell'opera come nell'interprete, per sfuggire ai consueti meccanismi di propagazione, negazione o rimpianto del codice, che generano rappresentazioni meramente culturali o occasionalità post-moderne di nicchia o di massa in cui stemperare ed esaurire tensioni, addomesticare attitudini, mercificare radicalità, svilire messaggi.

domenica 4 ottobre 2009

Art & Art mostra mercato artistico artigianale a Roma




"ART & ART mostra artistico artigianale"

L'11 ottobre nuovo appuntamento con Art & Art, mostra mercato artistico artigianale.

Ogni artista e artigiano sarà lieto di illustrare ai visitatori le tecniche di realizzazione delle loro creazioni.

Sarà presente Marina Valli - designer di gioielli - che durante l'evento presenterà i Corsi specifici sul Gioiello: dal Design del Gioiello alla Modellazione in cera alla progettazione al computer. In mostra disegni ed oggetti realizzati nel suo lungo percorso artistico in cui ha collaborato tra l'altro con la Bulgari Spa, l'Accademia di Costume e Moda e vista come coordinatrice di mostre a livello nazionale. E' titolare dello Studio Valli di Roma, si occupa di Progettazione di Gioielli ed Oggettistica.

Ampia la panoramica di artigianato creativo tra cui: lampade, oggettistica in ceramica e vetro, quadri, borse e accessori moda artigianali, lavori all'uncinetto, scatti fotografici, intrecci portafortuna e tanto altro ancora.

Le creative di Bijoux d'Autore proporranno i loro originali gioielli, un'arte da indossare in ogni occasione.

Pezzi unici, tutti rigorosamente artigianali a prezzi alla portata di tutti.

L'appuntamento è per domenica 11 ottobre 2009 presso la sala Cesarini dell'Hotel Palatino ingressi da Via Cavour 213/M e da Via Leonina 44-46 (adiacente uscita metro B Cavour – direzione Via dei Fori Imperiali) Roma – Ingresso gratuito – orario: 10,00-19,30.

Sul sito sono visibili le gallerie fotografiche dei nostri artisti artigiani


Info: Associazione Incontri e Eventi

www.incontrieventi.it – tel. 348.1498245 – mail: info@incontrieventi.it



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Postato su IL COMUNICATO STAMPA


venerdì 18 settembre 2009

Gioielli in mostra

Il GIOIELLO – IL TEMPO

Design d'avanguardia ma anche uno sguardo rivolto al passato. Ricerca delle forme, materiali poveri, classici e d'avanguardia. Proiezioni artistiche per gioielli raffinati ed unici.

Espongono i loro gioielli gli artisti: Silvia Cerroni, Alessandro D'Ercole, Dede Stefanini.

24-27 settembre 2009

Galleria Massenzio Arte

Via del Commercio 12 – Roma

h. 16,30-19,00

Nel nostro tempo, mentre la tecnologia strizza l'occhio al design che fa tendenza, realizzando cellulari, penne USB, auricolari scintillanti di lustrini come bijoux da indossare, le creazioni orafe di Silvia Cerroni attingono dalla tecnologia i materiali per creare gioielli avveniristici di sperimentazione, oreficeria in movimento. (Silvia Cerroni)

Poichè è il gioiello il manufatto umano che gli uomini hanno indossato dall'inizio della loro storia, esso deve essere considerato la prima forma d'arte capace di collegare ricchezza , bellezza e vanitas; il gioiello ha accompagnato i desideri, e spesso la vita di uomini e donne, non solo di re e regine, ma anche di persone semplici, che hanno delegato ad un piccolo oggetto, appendice e completamento del proprio corpo, la propria fortuna, le proprie speranze, il proprio senso di unicità. Non è, quindi, una forma d'arte minore: non esistono forme d'arte minori; esiste invece in ogni opera creata dalle mani dell'uomo e prima ancora dalla sua testa e dalla sua sensibilità una piccola quantità d'amore e di energia che differenzia un manufatto da un altro; per cui può accadere, e forse dovrebbe accadere che, indipendentemente dal valore intrinseco del materiale con cui l'opera-gioiello viene realizzata, colui o colei che ha un senso estetico più sviluppato, indipendentemente dalla sua ricchezza, possa indossare una vera opera d'arte, un'aura di bellezza che lo accompagna e lo denota, lo fa sentire unico, migliore anche di chi appare più fortunato per ricchezza ed agi.

In questo senso il gioiello va rivalutato, e visto come un vero oggetto di potere: un feticcio che da, a chi lo possiede, la capacità ed il potere di essere migliore di quanto a prima vista appaia. Chi si appresta ad acquistare un gioiello deve poter vedere la bellezza dove altri non riescono a coglierla. Il motivo per cui realizzo gioielli in ferro è proprio questo. Cerco la bellezza da tirare fuori dal materiale più povero e vilipeso. Un materiale con cui sono stati fatti cannoni e fucili, e mai gioielli. La colpa non è del ferro, la colpa è degli uomini. La bellezza è ovunque la si voglia cercare. (Alessandro D'Ercole)

Il gioiello come testimonianza del nostro passato e della nostra cultura, rivisitato per essere vissuto nella quotidianità. Il gioiello nel tempo è il tema e la sfida che Dede Stefanini vuole proporre nelle sue creazioni, una rivisitazione degli stili antichi con uno sguardo al futuro. (Dede Stefanini)

Organizzazione a cura

Associazione Incontri e Eventi

incontrieventi@alice.it


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