SANDRO
BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
Ray Johnson & Coco Gordon in “Collaborative collaborations”
Con questa ultima mostra sono 5 importanti eventi e un progetto internazionale realizzati quest’anno tra aprile e novembre del 2022, dalla Collezione Bongiani Art Museum dedicati all’artista Ray Johnson. La mostra a cura di Sandro Bongiani con la collaborazione dell’artista americana Coco Gordon intende sottolineare la consapevolezza e la capacità di adattamento dei due artisti americani a una collaborazione sostenibile e necessaria per dialogare assieme e riformulare il corso del sistema dell’arte contemporanea. Una collaborazione durata oltre un ventennio di contatti e assidua frequenza, dagli anni 70 fino al 1995, anno della dipartita di Ray Johnson, collaborando attivamente assieme in interessanti scambi creativi che secondo noi era doveroso far conoscere.
Una frequentazione continua di contatti tra i due artisti sostenuta con incontri giornalieri, telefonate, appuntamenti, invii postali, foto, passeggiate, uscite di gruppo, cene, partecipazione a meeting e relative annotazioni telefoniche da parte di Coco Gordon. Ciò ha permesso a Coco di conservare e annotare per diverso tempo gran parte del materiale ricevuto da Ray, con una interessante documentazione da far conoscere se si vuol capire un po’ meglio il pensiero e il lavoro di Ray che stava svolgendo nei diversi anni di lavoro attraverso l’esperienza innovativa della New York Correspondence Art School.
Esemplare e per certi versi illuminanti sono le numerose annotazioni nel tempo che fa l’artista Coco Gordon ha
fatto, presentati ora a margine di questo evento con una sorta di analisi ben
più lucida e rigorosa del lavoro svolto da Ray, scrive: “non avevo ancora realizzato una raccolta di idee raccogliendo le
risposte che ho ricevuto dagli amici del Pre Pop Shop di Ray fino a poco tempo
fa, che ora ho fatto per essere condiviso in questo importante evento di Ray
Johnson in Italia presso la Galleria Sandro Bongiani Vrspace raccogliendo le
caratteristiche e le sfumature personali di Ray Johnson per un ritratto il più
possibile fedele, fatto di parole, appunti telefonate, oggetti e pensieri ora
finalmente dichiarati.
A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962)
e a 50 anni esatti (1972) dalla
prima e unica mostra in Italia di Ray
Johnson presso la Galleria Schwarz a Milano di Arturo Schwarz, ritorna in Italia un’altro
importante evento dell’artista americano caratterizzato da scambi e relazioni fra individui in
una compenetrazione di idee, atteggiamenti e riflessioni, in un processo
decisamente fluido e in evoluzione che si rivela appieno esaminando le opere,
gli scritti e le azioni performative svolte dall’artista americano. Oggi a
distanza di 27 anni dalla morte il suo lavoro sperimentale dagli anni 60’ in
poi è considerato dalla critica
ufficiale parte integrante del movimento Fluxus e persino originale
anticipatore della Pop Art americana.
Dopo questo altro importante evento verrà fatta la catalogazione di circa 500 opere presenti nella Collezione Gordon di Colorado (USA) che presto verranno ufficialmente rese visibili anche online, in modo stabile a scopo divulgativo e di consultazione presso la startup web “Sandro Bongiani Arte Contemporanea” di Salerno, per opportuni studi e approfondimenti sul lavoro innovativo svolto da questo importante artista pre-pop americano.
Ray Johnson (1927-1995)
Nato il 16 ottobre 1927 a Detroit, nel Michigan, i suoi primi anni di vita comprendevano lezioni sporadiche al Detroit Art Institute e un'estate alla Ox-Bow School di Saugatuck, nel Michigan. Nel 1945, Johnson lasciò Detroit per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina. Durante i suoi tre anni nel programma, ha studiato con un certo numero di artisti, tra cui Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. Trasferitosi a New York nel 1949, Johnson stringe amicizia tra Robert Rauschenberg e Jasper Johns, sviluppando una forma idiosincratica di Pop Art. Nei decenni successivi, Johnson divenne sempre più impegnato in performance e filosofia Zen, fondendo insieme la pratica artistica con la vita. Il 13 gennaio 1995 Johnson si suicidò, gettandosi da un ponte a Sag Harbor, New York, poi nuotando in mare e annegando. Nel 2002, un documentario sulla vita dell'artista chiamato How to Draw a Bunny, ci fa capire il suo lavoro di ricerca. Oggi, le sue opere si trovano nelle collezioni della National Gallery of Art di Washington, D.C., del Museum of Modern Art di New York, del Walker Art Center di Minneapolis e del Los Angeles County Museum of Art.
Si ringrazia l’Archivio Coco Gordon del Colorado (USA), per aver permesso la realizzazione di questo altro importante evento europeo su Ray Johnson.
SALERNO / Sandro Bongiani Vrspace
Opening 2 ottobre 2022 h. 18:00
Dal 2 ottobre al 26 novembre
2022
TITOLO: Ray Johnson & Coco Gordon in “Collaborative collaborations”
LUOGO: Sandro
Bongiani Vrspace
CURATORI:
Sandro Bongiani e Coco Gordon
INDIRIZZO: Via
S. Calenda 105/D
ORARI: tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno