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Visualizzazione post con etichetta Genova. Mostra tutti i post
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giovedì 15 aprile 2010

OpenLab. Mostra Amine El Gotaibi, da sabato 17 aprile a Genova

Mostra personale di Amine El Gotaibi, da sabato 17 aprile a Genova, OpenLab

OpenLab art gallery è lieta di presentare la mostra personale di Amine El Gotaibi, che aprirà al pubblico sabato 17 aprile e sarà visitabile fino al 15 maggio 2010 presso la nostra sede di Compagnia Unica OpenLab Via San Vincenzo 102-104r (I piano), Genova, dal mercoledì al sabato h. 15.30-19.30.



Amine El Gotaibi (1983 – Fes, Marocco) è l'artista selezionato dal Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Tetouan, per la residenza artistica di Movimentazioni che si è recentemente conclusa, organizzata dal Comune di Genova, Area Cultura e Innovazione Ufficio Cultura e Città, tra gli artisti marocchini emergenti.

La poetica di Amine El Gotaibi si sviluppa intorno alle problematiche dell'immagine e della sua interpretazione sociale, riflettendo sui rapporti tra le diverse tradizioni iconografiche delle culture mediterranee come sull'attuale globalizzazione e manipolazione mediatica.

Artista poliedrico e complesso utilizza diversi materiali: vetro, tela, carta, acrilici, foto e video con cui realizza simboliche installazioni.

sabato 5 dicembre 2009

mostra Incursioni Quotidiane - OpenLab Genova sabato 12 dicembre h.18.00

Siamo lieti di invitarvi alla mostra INCURSIONI QUOTIDIANE, che inaugurerà il 12 dicembre alle ore 18.00 presso l'OpenLab art gallery (Compagnia Unica 1 piano Via San Vincenzo 102/104r Genova).
All'inaugurazione saranno presenti gli artisti: Andrea Guerzoni, Oscar COlombo, Elena Rapa, Etnik e 108.
La mostra sarà visitabile fino al 6 febbraio 2010.

OpenLab art gallery
openlab@compagniaunica.com

www.compagniaunica.com www.myspace.com/openlab

domenica 8 novembre 2009

IL MURO 1989-2009. Rassegna arte contemporanea. Palazzo Stella, Genova




IL MURO 1989-2009

RASSEGNA D'ARTE CONTEMPORANEA

ERIKA ROCCHIGIANI
"muri contemporanei"

a cura di Mario Napoli

Palazzo Stella

piazza Stella 5/1, Genova

Sabato 14 Novembre ore 17:00

Palazzo Stella - inaugurazione

MURO

1989 - 2009

Rassegna d'Arte Contemporanea

a cura di Mario Napoli

aperta fino al 2 dicembre 2009

dal martedì al sabato ore 15:00 – 19:00

chiuso lunedì e festivo

Genova, SATURA Associazione Culturale

Il 9 novembre del 1989, cade il Muro e diventa subito il simbolo della caduta del comunismo reale e del fallito esperimento sociale su vasta scala, del disfacimento della rivoluzione in Russia dopo settant'anni. Speranze, illusioni, sconfitte; idee che avevano fatto sognare milioni di persone tradite dagli autoritarismi e dalle dittature. Festa grande per il diritto alla libertà di spostamento dei cittadini tedeschi e del mondo intero, via libera all'ideologia consumistica e alle inevitabili crisi della sua globalizzazione. Evento comunque fortemente simbolico vissuto con grande partecipazione e fantasia. Pezzi del muro vengono asportati, dipinti, venduti ai turisti. Il lato Ovest viene usato per pitture murali. Una sezione lunga più di un chilometro è ormai sede dell'East Side Gallery , la più grande galleria 'open air' del mondo, che ospita 118 diversi artisti provenienti da 21 paesi che si sono esibiti nelle loro creazioni artistiche sul muro come le famose 'Brotherly Kiss' e 'Fatherland'.

Satura organizza una mostra a tema nella ricorrenza del ventennale della caduta del Muro, invitando gli artisti a produrre un'opera ad hoc sull'evento, lasciando la più ampia libertà alle interpretazioni. 110 gli artisti invitati:

Ancarani Paolo, Anoardi Marianna, Aprile Antonella, Arscone Tommaso, Baldo Laura, Bardelli Mario, Bartolini Luigi, Basei Serena, Biasini David, Bisio Raffaella, Bucciarelli&Miglio, Buratti Gabriele, Cafiero Virginia, Calzolari Sara, Cappiello Silvia, Cardone Carlo, Carpineti Luigi, Carrozzini Gianfranco, Cassoletti Rossana Tara, Castello Lorenzo, Cattaneo Cristina, Cavalieri Lina Lucia, Chiappori Rossana, Ciuchi Meri, Coda Milly, Conio Nicoletta, Cordioli Nellì, Cosimo Valerio, Crepaldi Giuliano, Cuneo Carolina, Dabusti Carla, Dagnino Isnaldi Marina, Dametti Riccardo, Da Riva Daniela, De Chirico Valentina, De Longhi Stefano, Degli Abbati Gigi, Del Fabbro Elena, Di Castri Luca, Di Giusto Walter, Di Nitto Maria, Di Sanza Angela, D'Orta Cira, Dupont Josine, Faustini Sabrina, Feligini Saverio, Francescon Enrico, Frisone Monica, Galleri Alfredo, Galleri Francesca, Gambacorta Maria, Gazzana Sandra, Gentile Gianluigi, Ghiselli Maura, Giovagnoli Luisa, Giovinazzo Fabio, Grassi Elena, Laggetta Riccardo, Lavia Grazia, Lepre Rodolfo, Lilli Gloria, Macchia Laura, Maggi Ruggero, Magnabosco Nadia, Magnanti Patrizia, Magni Marilde, Mammarella Silvia, Manneschi Giuseppe, Manzini Fiorella, Melita Rita, Menozzi Geminiani Graziella, Micci Massimo, Mineo Marcella, Moscato Manuela, Munico, Negri Riri, Nussbaum Peter, Nutarelli Gabriella, Palladini Marco, Paoletti Sofia, Pappalardo Paola, Pasini Lucia, Petrolini Arcella Giuliana, Piccardo Giuliana, Piu Elisabetta, Poggi Sergio, Ponte Marco, Resinelli Luana, Rietti Alessandro, Rizzelli Stefania, Rocchigiani Erika, Rosato Guido, Rossi Enrico Paolo, Rossi Giacomo Paolo, Ruffoni Cristina, Saracino Sergio, Sarti Simona, Scattolin Valentina, Scotti Katia, Silvestrini Giuliana, Soldatini Gabriella, Soncini Giovanni, Sordi Alberto, Spinoccia Pippo, Spoletini Claudio, Stevenazzi Rosaria, Tambresoni Alessandro, Tosi Ivan, Traversa Rossella, Tuso Barbara, Vallaro Maria Vittoria, Verardo Elena, Vitone Rodolfo, Zucchelli Rosanna.

SATURA associazione culturale centro per la promozione e la diffusione delle arti

piazza Stella 5/1, 16123 Genova tel/fax: 010.2468284 // 010.662917 cell. 338.2916243

e-mail: info@satura.it


giovedì 10 settembre 2009

Mostra skatheroisme 19 settembre OpenLab Genova

OpenLab art gallery

Compagnia Unica (I piano)

via San Vincenzo 102/104r

16121 Genova

presenta:

SKATHEROISME ESPRIT GITANE!

dal 19 al 29 settembre 2009

inaugurazione: sabato 19 settembre h. 18.00

Artisti: Raoul Gilioli, Etnik, Hemo, Mr. Fijodor, Rabodiga, Senso

Una mostra a cura di: Elena Saccardi e Vittorio Vernazzano

Allestimenti: Davide Caridi

Sponsor: DC artist project

In collaborazione con: Laboratorio Buridda e Subliminal Art

COMUNICATO STAMPA:

Skathèroisme esprit gitane! È una mostra fotografica itinerante ideata dal fotografo torinese Raoul Gilioli per DC artist project.

Il concetto di skathéroisme è raccontare l'indole 'gitana' degli skaters che per loro natura, scelta e necessità – portata anche da contesti urbani poco accoglienti per la pratica dello skateboarding – cercano luoghi skateabili sempre nuovi, fuggendo così a mode ed etichette e trovando nuovi linguaggi espressivi.

L'idea è raccontata con una serie di scatti-ritratto ambientati tra antichi carrozzoni in legno e caravan di nomadi e giostrai. Le fotografie sono state stampate in bianco e nero seppiato per restituire una dimensione senza tempo. La mostra prevede anche una serie di immagini a colori più dinamica, ambientata nel cuore di un campo nomadi torinese.

Alle immagini è abbinata una video-installazione curata da Alberto Chimenti ed una installazione di Raoul Gilioli creata con gli elementi di scena del progetto. Sul posto, durante gli shooting, le rampe skateabili sono state realizzate con rottami, macerie e rifiuti trovati in loco, per restare fedeli ad un'idea di adattamento alla situazione e quindi alla capacità di trasformazione di un contesto di abbandono e degrado. Gli skaters coinvolti nel progetto hanno adottato per tutta la durata del lavoro look e abitudini gitane, per potersi sentire completamente parte della realtà con la quale si stavano confrontando. Il risultato è stato raggiunto nell'interazione con le vere comunità giostraie e nomadi che hanno accolto con interesse e partecipazione il progetto che li vedeva coinvolti.

Icona e simbolo della mostra è il lightbox raffigurante la giovane Madonna degli Skaters, coloratissima zingara crocifissa su due tavole da skate, che trae ispirazione dalla vergine nera di S.Marie de la mer.

La carovana di Skathéroisme, esprit gitane, dopo Torino e Milano, approda a Genova. Nel capoluogo ligure, alla mostra fotografica allestita all'OpenLab art gallery, seguirà la serata al Buridda, Laboratorio Sociale di Genova, dove nell'aula magna verranno montate le originali rampe skateabili, curate da "El Santo skateboard" e nella sala concerti si esibiranno gruppi hip hop, dj e breakers. Per una notte di grandi spettacoli e mirabolanti acrobazie.

L'arrivo di Skathéroisme a Genova diviene inoltre stimolo e contaminazione per quattro artisti, Mr.Fijodor, Etnik, Hemo e Senso, accomunati dalla passione per il writing. Come gli skaters con una visione direttamente legata al mondo della strada, hanno lavorato nello spirito della mostra recuperando i materiali e rigenerandoli per produrre opere di grande qualità, esposte all'OpenLab dal 19 al 29 settembre 2009.

INFO:

Sabato 19 settembre 2009 inaugurazione con aperitivo dalle 18.00 alle 20.30

La mostra sarà visitabile all'OpenLab art Gallery, via San Vincenzo 102 – 104 r, Genova, dal 19 al 29 settembre 2009.

La serata inaugurale continuerà al Buridda, via Bertani 1, Genova dalle 21.30 alle 3.00 con video, musica, rampe skateabili, breakers performance e rap competition.

MATERIALI:

Catalogo generale della mostra itinerante Skatéheroisme. – Catalogo della mostra all'OpenLab art gallery: artisti Raoul Gilioli, Mr. Fijodor, Etnik, Hemo, Senso. - Riviste Subliminal Art.

OPENLAB art gallery:

Orari d'apertura:

dal mercoledì al sabato h. 15.30 - 19.30

e su appuntamento

Info:

www.compagniaunica.com

www.myspace.com/openlab

openlab@compagniaunica.com

010 565652 - 340 7652181

OpenLab art gallery

Compagnia Unica (I piano)

via San Vincenzo 102/104r

16121 Genova

presenta:

SKATHEROISME ESPRIT GITANE!

dal 19 al 29 settembre 2009

inaugurazione: sabato 19 settembre h. 18.00

Artisti: Raoul Gilioli, Etnik, Hemo, Mr. Fijodor, Rabodiga, Senso

Una mostra a cura di: Elena Saccardi e Vittorio Vernazzano

Allestimenti: Davide Caridi

Sponsor: DC artist project

In collaborazione con: Laboratorio Buridda e Subliminal Art

COMUNICATO STAMPA:

Skathèroisme esprit gitane! È una mostra fotografica itinerante ideata dal fotografo torinese Raoul Gilioli per DC artist project.

Il concetto di skathéroisme è raccontare l'indole 'gitana' degli skaters che per loro natura, scelta e necessità – portata anche da contesti urbani poco accoglienti per la pratica dello skateboarding – cercano luoghi skateabili sempre nuovi, fuggendo così a mode ed etichette e trovando nuovi linguaggi espressivi.

L'idea è raccontata con una serie di scatti-ritratto ambientati tra antichi carrozzoni in legno e caravan di nomadi e giostrai. Le fotografie sono state stampate in bianco e nero seppiato per restituire una dimensione senza tempo. La mostra prevede anche una serie di immagini a colori più dinamica, ambientata nel cuore di un campo nomadi torinese.

Alle immagini è abbinata una video-installazione curata da Alberto Chimenti ed una installazione di Raoul Gilioli creata con gli elementi di scena del progetto. Sul posto, durante gli shooting, le rampe skateabili sono state realizzate con rottami, macerie e rifiuti trovati in loco, per restare fedeli ad un'idea di adattamento alla situazione e quindi alla capacità di trasformazione di un contesto di abbandono e degrado. Gli skaters coinvolti nel progetto hanno adottato per tutta la durata del lavoro look e abitudini gitane, per potersi sentire completamente parte della realtà con la quale si stavano confrontando. Il risultato è stato raggiunto nell'interazione con le vere comunità giostraie e nomadi che hanno accolto con interesse e partecipazione il progetto che li vedeva coinvolti.

Icona e simbolo della mostra è il lightbox raffigurante la giovane Madonna degli Skaters, coloratissima zingara crocifissa su due tavole da skate, che trae ispirazione dalla vergine nera di S.Marie de la mer.

La carovana di Skathéroisme, esprit gitane, dopo Torino e Milano, approda a Genova. Nel capoluogo ligure, alla mostra fotografica allestita all'OpenLab art gallery, seguirà la serata al Buridda, Laboratorio Sociale di Genova, dove nell'aula magna verranno montate le originali rampe skateabili, curate da "El Santo skateboard" e nella sala concerti si esibiranno gruppi hip hop, dj e breakers. Per una notte di grandi spettacoli e mirabolanti acrobazie.

L'arrivo di Skathéroisme a Genova diviene inoltre stimolo e contaminazione per quattro artisti, Mr.Fijodor, Etnik, Hemo e Senso, accomunati dalla passione per il writing. Come gli skaters con una visione direttamente legata al mondo della strada, hanno lavorato nello spirito della mostra recuperando i materiali e rigenerandoli per produrre opere di grande qualità, esposte all'OpenLab dal 19 al 29 settembre 2009.

INFO:

Sabato 19 settembre 2009 inaugurazione con aperitivo dalle 18.00 alle 20.30

La mostra sarà visitabile all'OpenLab art Gallery, via San Vincenzo 102 – 104 r, Genova, dal 19 al 29 settembre 2009.

La serata inaugurale continuerà al Buridda, via Bertani 1, Genova dalle 21.30 alle 3.00 con video, musica, rampe skateabili, breakers performance e rap competition.

MATERIALI:

Catalogo generale della mostra itinerante Skatéheroisme. – Catalogo della mostra all'OpenLab art gallery: artisti Raoul Gilioli, Mr. Fijodor, Etnik, Hemo, Senso. - Riviste Subliminal Art.

OPENLAB art gallery:

Orari d'apertura:

dal mercoledì al sabato h. 15.30 - 19.30

e su appuntamento

Info:

www.compagniaunica.com

www.myspace.com/openlab

openlab@compagniaunica.com

010 565652 - 340 7652181

OpenLab art gallery

Compagnia Unica (I piano)

via San Vincenzo 102/104r

16121 Genova

presenta:

SKATHEROISME ESPRIT GITANE!

dal 19 al 29 settembre 2009

inaugurazione: sabato 19 settembre h. 18.00

Artisti: Raoul Gilioli, Etnik, Hemo, Mr. Fijodor, Rabodiga, Senso

Una mostra a cura di: Elena Saccardi e Vittorio Vernazzano

Allestimenti: Davide Caridi

Sponsor: DC artist project

In collaborazione con: Laboratorio Buridda e Subliminal Art

COMUNICATO STAMPA:

Skathèroisme esprit gitane! È una mostra fotografica itinerante ideata dal fotografo torinese Raoul Gilioli per DC artist project.

Il concetto di skathéroisme è raccontare l'indole 'gitana' degli skaters che per loro natura, scelta e necessità – portata anche da contesti urbani poco accoglienti per la pratica dello skateboarding – cercano luoghi skateabili sempre nuovi, fuggendo così a mode ed etichette e trovando nuovi linguaggi espressivi.

L'idea è raccontata con una serie di scatti-ritratto ambientati tra antichi carrozzoni in legno e caravan di nomadi e giostrai. Le fotografie sono state stampate in bianco e nero seppiato per restituire una dimensione senza tempo. La mostra prevede anche una serie di immagini a colori più dinamica, ambientata nel cuore di un campo nomadi torinese.

Alle immagini è abbinata una video-installazione curata da Alberto Chimenti ed una installazione di Raoul Gilioli creata con gli elementi di scena del progetto. Sul posto, durante gli shooting, le rampe skateabili sono state realizzate con rottami, macerie e rifiuti trovati in loco, per restare fedeli ad un'idea di adattamento alla situazione e quindi alla capacità di trasformazione di un contesto di abbandono e degrado. Gli skaters coinvolti nel progetto hanno adottato per tutta la durata del lavoro look e abitudini gitane, per potersi sentire completamente parte della realtà con la quale si stavano confrontando. Il risultato è stato raggiunto nell'interazione con le vere comunità giostraie e nomadi che hanno accolto con interesse e partecipazione il progetto che li vedeva coinvolti.

Icona e simbolo della mostra è il lightbox raffigurante la giovane Madonna degli Skaters, coloratissima zingara crocifissa su due tavole da skate, che trae ispirazione dalla vergine nera di S.Marie de la mer.

La carovana di Skathéroisme, esprit gitane, dopo Torino e Milano, approda a Genova. Nel capoluogo ligure, alla mostra fotografica allestita all'OpenLab art gallery, seguirà la serata al Buridda, Laboratorio Sociale di Genova, dove nell'aula magna verranno montate le originali rampe skateabili, curate da "El Santo skateboard" e nella sala concerti si esibiranno gruppi hip hop, dj e breakers. Per una notte di grandi spettacoli e mirabolanti acrobazie.

L'arrivo di Skathéroisme a Genova diviene inoltre stimolo e contaminazione per quattro artisti, Mr.Fijodor, Etnik, Hemo e Senso, accomunati dalla passione per il writing. Come gli skaters con una visione direttamente legata al mondo della strada, hanno lavorato nello spirito della mostra recuperando i materiali e rigenerandoli per produrre opere di grande qualità, esposte all'OpenLab dal 19 al 29 settembre 2009.

INFO:

Sabato 19 settembre 2009 inaugurazione con aperitivo dalle 18.00 alle 20.30

La mostra sarà visitabile all'OpenLab art Gallery, via San Vincenzo 102 – 104 r, Genova, dal 19 al 29 settembre 2009.

La serata inaugurale continuerà al Buridda, via Bertani 1, Genova dalle 21.30 alle 3.00 con video, musica, rampe skateabili, breakers performance e rap competition.

MATERIALI:

Catalogo generale della mostra itinerante Skatéheroisme. – Catalogo della mostra all'OpenLab art gallery: artisti Raoul Gilioli, Mr. Fijodor, Etnik, Hemo, Senso. - Riviste Subliminal Art.

OPENLAB art gallery:

Orari d'apertura:

dal mercoledì al sabato h. 15.30 - 19.30

e su appuntamento

Info:

www.compagniaunica.com

www.myspace.com/openlab

openlab@compagniaunica.com

010 565652 - 340 7652181

martedì 2 giugno 2009

Mostra personale M.Cavalleroni MIGRATION Genova

Inaugurazione: Sabato 6 giugno ore 18.00

Artista presente in galleria

Fino al 25 luglio a OpenLab

Primo piano - Compagnia Unica

Via S.Vincenzo 102/104 r - 16121 Genova

Mercoledì / Sabato ore 15.30 – 19.30




Compagnia Unica - Openlab: MIGRATION

Ciò che contraddistingue l'artista rispetto alle altre persone è prima di tutto il diverso sguardo volto alla realtà circostante, quella particolare curiosità e attenzione dedicata al mondo quotidiano; e la capacità di coglierne taluni aspetti che tradotti in immagini riversano sul pubblico la loro poesia e bellezza, oppure rivelano nuove sfaccettature di significato.

Se muta col tempo la concezione di cosa rappresentare non cambia, però, l'animo dell'artista. Questa mostra ci ricorda che l'evoluzione della tecnica e della società ci hanno portato dall'epoca del Grand Tour al fenomeno del tutto contemporaneo della mobilità e delle migrazioni di massa: come ben sintetizza Matteo Cavalleroni nel titolo, "Migration". Gli aeroporti diventano luoghi sempre più frenetici e ricchi della più varia umanità: vi transitano passeggeri che si spostano da un paese all'altro per le più svariate ragioni: lavorare, viaggiare, trasferirsi. Si trasformano, quindi, in luoghi di routine, fucina in cui nascono e si sviluppano nuovi riti. E' per questo che Matteo Cavalleroni vi giunge per catturarne immagini e registrare fatti, invade quegli spazi dove tutti sono di fretta con la sua voglia di soffermarsi sulle persone, su piccoli dettagli delle loro forme, delle loro storie.

Cambia il modo di viaggiare e analogamente cambia il modo di rappresentare: dai ritratti fedeli di nobili viaggiatori, di paesaggi e rovine arriviamo alle ombre deformate ma affascinanti di Matteo, che nel loro perdere in individualità sono in grado tuttavia di mantenere un carattere distintivo, un barlume di identità.

L'artista stesso ammette la sua attrazione, quasi ossessione, per le ombre delle persone e per tutto ciò che è superficie riflettente, come una pozzanghera o uno spiraglio di luce filtrata. Così tramite il mezzo fotografico, giocando con apertura dell'obiettivo e fuori fuoco, produce i suoi scatti di macchie scure su sfondi chiari, luminosissimi, con un effetto totalmente decontestualizzato.

Di questo nostro umano moto perpetuo restano solo tracce discontinue (i personaggi sono appunto "Atomi") ma attentamente e pazientemente registrate, poi selezionate e talvolta affiancate in dittici o trittici (Running into you) in cui caso e gusto per il dettaglio si compongono in un sapiente impatto visivo. In questo modo i nostri destini isolati recuperano una qualche forma di dialogo, sono in parte ricuciti insieme.

Alcune opere sono stampe su carta, altre light box o stampe su plexiglass dalle notevoli dimensioni; questi ultimi due materiali accentuano molto l'effetto di trasparenza, come se l'immagine fosse vista attraverso il filtro di un vetro. In certi casi si tratta proprio di una presenza reale come in "Trolley 2", dove si scorge la traccia di un dito passato sul vetro impolverato.

(Elisa Scuto)



Info e contatti:

www.compagniaunica.com

www.myspace.com/openlab

openlab@compagniaunica.com

010587315 – 3407652181

venerdì 15 maggio 2009

REALTA' VISIONARIA. Esposizione internazionale di arte contemporanea

* a cura di: Elisa Cristiano
* sede espositiva: Immaginecolore.com, vico del Fieno 21 r 16123 Genova GE
* Periodo mostra: dal 16 al 29 maggio 2009
* Vernissage: Sabato 16 maggio 2009 ore 18.00
* Segreteria organizzativa: Tel. 3316465774 – info@immaginecolore.com

Espongono gli artisti: Nicoletta Remotti Meloni, Silvana Alasia, Alessandra Mattinoli, Donato Lotito, Erica Comazzi, Laura Rossi, Marialuisa Sabato, Silvia Greco, Pasquale Gentile


Nelle opere presenti in questa esposizione, la realtà circostante si plasma e prende vita passando attraverso gli occhi dell'artista. Una finestra si apre sul mondo, mostrando la visione della realtà da parte di colui che, attraverso la forza del segno, del colore, delle forme, riesce a sprigionare la Realtà Visionaria, temprata da sensazioni e sentimenti.


Nelle opere di Silvia Greco, frammenti di luce e colore danno vita a paesaggi invisibili, surreali e fantastici, che in un'atmosfera di colmo silenzio, rivelano allo spettatore mondi inaspettati e misteriosi, dove l'occhio si perde nelle infinite distanze e orizzonti.


In Marialuisa Sabato, la realtà circostante è espressa attraverso il colore, che con perfetti accostamenti e armonie cromatiche denotano impetuosi sentimenti vissuti dall'artista. Anche la pennellata, esperta e capace, è rivelatrice del mondo visionario creato dall'artista.


Nei dipinti di Laura Rossi, segno e colore si impongono con forza. La pennellata, a volte tortuosa, a volte impetuosa, delinea la potenza delle emozioni interiori sia dell'artista che dei personaggi ritratti, appartenenti al mondo reale.


In Donato Lotito le opere sono intrise di mistero, la realtà acquisisce atmosfere particolari, e ciò scaturisce sia per la scelta dei soggetti che per la tecnica utilizzata. Nelle opere, realtà e finzione confluiscono in un unico limbo, dando vita a un mondo parallelo, carico di significati.


Nei quadri di Alessandra Mattinoli, segni lineari, grafici e geometrici formano simboli e disegni particolari, espressione della realtà percepita dall'artista. L'unione cromatica del blu e dell'oro conferisce alle opere un aura di antico mistero.


In Silvana Alasia, il segno è perfetto, i colori riproducono fedelmente la realtà e l'immagine acquisisce una aspetto quasi fotografico. Ma, protagonista delle opere è la sospensione dell'atmosfera: un attimo fuggente che, intrappolato nella trama della tela, viene prolungato all'infinito e quindi, reso immortale.


Nei dipinti di Nicoletta Remoti Meloni, la realtà visionaria mostra un paradiso terrestre, le barche galleggianti sull'acqua o arenate sulla spiaggia, suggeriscono sentimenti di calma e quiete, serenità e gioia.


Nelle opere fotografiche di Erica Comazzi, la realtà visionaria emerge con tutta la sua forza. La natura, in correlazione con l'enigmatica presenza umana, è protagonista della nostra realtà e in un qualche modo ne è fautrice.


In Pasquale Gentile, le forme lineari ed eleganti incontrano un poetico geometrismo, assolute e quasi minimali richiamano purezza e completezza, compensandosi in un gioco di assoluto equilibrio.


Elisa Cristiano



--
Anna Ferrari <info@annaferrari.it>

mercoledì 1 aprile 2009

E. Ingenito FRAMES. Mostra personale: 10 aprile inaugurazione


Compagnia Unica – Openlab presenta:

FRAMES

Mostra personale di Enrico Ingenito

Inaugurazione: Venerdì 10 Aprile ore 18.00

Artista presente in galleria

Fino al 30 maggio a OPENLAB Art gallery

Primo piano - Compagnia Unica

Via S.Vincenzo 102/104 r - 16121 Genova

Mercoledì / Sabato ore 15.30 – 19.30

Perché "Frames" per un'esposizione di oli su tela? Perché siamo di fronte all'ennesima riprova che l'unico modo per gli artisti del nostro tempo di affrontare la pittura è tenere conto delle mutate possibilità di riproduzione visiva. Dall'epoca Impressionista la pittura anela anch'essa a catturare l'attimo perfetto (l'istantanea fotografica) oppure il movimento, la breve durata di un'azione in fieri come riesce a fare una sequenza video. Non può farlo, però, rivaleggiando in aderenza alla realtà con gli altri due mezzi: si tratta di una battaglia persa. Deve farlo allora conferendo all'immagine quella resa istintiva, quell'impatto emotivo che costituisce il suo valore aggiunto.

Così Enrico Ingenito segue la via di illustri precursori, come Degas e poi Bacon, di cui condivide soprattutto la fase di concezione iniziale dell'opera. Quadri d'impatto così immediato, eseguiti con una tecnica rapida ed intuitiva derivano in realtà da fotografie o dall'estrazione di fotogrammi digitali (appunto frames) realizzati dall'artista stesso quando si trova di fronte a qualcosa che lo colpisce. E' l'energia scaturita da queste visioni che viene poi trasferita su tela con delle pennellate energiche eppure fluide,determinando una pittura che giunge a distruggere se stessa, obliterando strato su strato i dettagli di quanto rappresentato: rimane l'essenza che, annebbiata nei contorni e filtrata dal sentire dell'artista, incredibilmente ricrea per l'osservatore la stessa sensazione da lui avvertita.

I personaggi rappresentati da Ingenito derivano da sequenze video: perciò il movimento appartiene loro intrinsecamente. Nei "Transiti" l'artista si appropria a suo modo del paesaggio cittadino. Egli partendo, appunto, da scatti fotografici giunge a memorie urbane in movimento (Piazza De Ferrari, Brignole, etc.): il moto è quello dell'osservatore che le ripercorre, anche solo con la mente, nei territori della memoria o della fantasia. Si tratta di immagini filtrate da qualcosa di più immateriale della lente che si frappone tra un obiettivo fotografico o una telecamera. Non si tratta nemmeno di una resa meccanica, è studiata la fase di partenza, ma resta un grosso margine di libertà e imprevedibilità nella fase di esecuzione pittorica: è proprio questo il fattore che contribuisce ad un risultato così vitale e coinvolgente. La pittura qui non è morta, nonostante l'aspetto spettrale sembra ancora avere qualcosa di unico da dire.

Enrico, tra l'altro, nell'uso espressionistico del colore accentua la resa estetica dei suoi quadri come è evidente nei corpi e nei volti di "Frames rosso" o "Viraggio in verde". Anche nei paesaggi parte da scatti notturni che gli consentono poi nel quadro di ricreare dei blu o viola intensi, di profondo impatto emotivo. Quindi pur avvicinandosi all'inquietudine interiore di Bacon si distacca in parte dal suo modello di carnale brutalità.

(Elisa Scuto)

Saremo lieti di averVi come nostri graditi graditi ospiti

Lo Staff di OPENLAB Art Gallery

Info:
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openlab@compagniaunica.com
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lunedì 26 gennaio 2009

LUCI E OMBRE di Fabio Moro in mostra dal 7 febbraio

Dal 7 febbraio al 28 marzo

Inaugurazione: Sabato 7 Febbraio ore 18.00

Artista presente in galleria

OpenLab in Compagnia Unica

Via S.Vincenzo 102/104 r - 16121 Genova

Mercoledì / Sabato ore 15.30 – 19.30

Info:

www.compagniaunica.com

www.myspace.com/openlab

openlab@compagniaunica.com

010587315 - 3407652181

Compagnia Unica - Openlab: LUCI E OMBRE

Troviamo nuovamente unite fotografia e pittura nelle immagini di Fabio Moro. E' ormai la seconda, però, che imita la prima. Armato solo di grafite e del suo agile tratto, Fabio riproduce su carta bianca ritratti e paesaggi che sembrano foto in bianco e nero. Con i suoi delicati passaggi sfumati e i contorni tremuli, però, Moro sfugge ad una presentazione analitica, iperrealista del soggetto per ottenere un effetto più vago, lirico, filtrato non dall'occhio freddo e distaccato dell'obiettivo, ma dal suo sguardo riflessivo e indagatore. Anima e corpo dei soggetti sono delineati dalla sua mano, alcune volte più delicata ed eterea, altre più irrequieta ed energica: la tecnica del fuori fuoco viene sostituita dallo sdoppiamento delle linee e da un espressivo chiaroscuro.

Oltre che su carta l'artista riproduce lo stesso effetto di distorsione con un'altra tecnica molto efficace che consiste nel sovrapporre diverse stampe dello stesso disegno e poi schiacciarle tra vetri. Il tutto viene poi incorniciato assumendo quasi l'aspetto di uno specchio riflettente la stessa figura in trasparenza: la vaghezza dell'immagine è conservata e si accentuano profondità e impatto nonostante il piccolo formato.

Per le figure femminili è facile un paragone con i corpi di Schiele, non solo per affinità di tratto e soggetto, ma anche per la dichiarazione di un certo disagio interiore che si estrinseca sul loro fisico e nelle tecniche di distorsione adottate dall'artista. Altre figure sembrano discendere dai personaggi derelitti che popolavano già quadri Impressionisti come "L'assenzio" di Degas. Proprio Degas era anche un grande appassionato di fotografia e di corpi in movimento esposti alla luce: certi bagliori riprodotti da Fabio sui vestiti o sulle esili gambe delle sue modelle ricordano quelli che investono le sue ballerine sul palco.

Alcune delle immagini femminili, le scarpe e le folle nascono appositamente per la mostra all'interno di Compagnia Unica, ottima occasione per indagare luce e bellezza, in affinità al tema della moda, ma anche per riflettere con ironia sul rischio di standardizzazione al quale sono esposte le nostre idee e lo stesso gusto estetico. Nelle opere di Fabio Moro si esalta la valenza estetica dell'immagine: si tratta, però, di valori molteplici, non omologati ad un unico modello visivo o interpretativo.


Elisa Scuto

martedì 9 dicembre 2008

Mostra IMMAGINI SOSPESE inaugurazione 13 dicembre 2008

Dal 13 Dicembre

IMMAGINI SOSPESE

Inaugurazione: Sabato 13 Dicembre ore 18.00

Artisti presenti in galleria

OpenLab in Compagnia Unica

Via S.Vincenzo 102/104 r - 16121 Genova

Mercoledì / Sabato ore 15.30 – 19.30

Info:

www.myspace.com/openlab
www.compagniaunica.com
compagniaunicaopenlab@hotmail.it

010587315 - 3407652181

Compagnia Unica - Openlab: IMMAGINI SOSPESE

Si può innovare nella tradizione, si può contaminare mescolando fotografia e danza, pittura e fotografia: tre forme d'arte per tre linguaggi che cercano la loro espressione nel contemporaneo. Sia esso incarnato nelle architetture e nei monumenti delle nostre città, in questo caso luoghi di Genova particolarmente ricchi di valore simbolico e di suggestioni (il porto, Piazza de Ferrari, San Lorenzo…) oppure dai nostri bambini in carne ed ossa, con le loro paure, le loro ansie, che sono poi anche le nostre.

Saranno subito le idee di Stella Lombardo e Cristina Piccardo, accompagnate dalle coreografie di Maria Grazia Sulpizi, ad invadere gli spazi dell'intero negozio di Compagnia Unica - non solo di Open Lab - salendo fino al bar, prendendo le sembianze di eleganti scene in bianco e nero. Scatti in cui l'armonia dei corpi e dei gesti convivono con la bellezza delle scenografie urbane per aprire la nostra immaginazione, suggerire storie, esaltare il potere creativo dell'immagine. Due forme d'arte, fotografia e coreografia, che una dentro l'altra moltiplicano la valenza comunicativa della visione perchè condividono la medesima idea di partenza: la volontà di fondersi con la città per celebrarla.

E se le nostre fotografe amano la contaminazione con altre forme d'arte, pur partendo dalla tecnica purissima della fotografia analogica stampata in bianco e nero, anche Simone Lammardo realizza, con una tecnica classica come l'olio su tela, quadri che assomigliano a scatti in bianco e nero per il taglio delle inquadrature, ma soprattutto per l'incarnato grigio e sbiadito dei protagonisti, bambini circondati da un mondo che resta colorato, seppure con tinte pallide e opache, nell'atmosfera offuscata del sogno e del ricordo.

Lammardo nelle sue opere non vuole raccontare, ma al massimo descrivere uno stato d'animo, una condizione umana avulsa da riferimenti spazio-temporali precisi. Non c'è più spazio per una comunione con la realtà che ci circonda, ma solo per citazioni fumettistiche o pubblicitarie. I corpi sono impacciati o sproporzionati, le espressioni troppo adulte. L'armonia lascia il posto all'ambiguità, all'ironia, allo straniamento.

Titoli come "Le cose mai scritte", "Il presagio", "Oltre" rievocano radici surrealiste; i dettagli precisi, i contorni netti, accostamenti talvolta incongrui (il corpo scolpito del bambino ne "L'ostaggio" ) rievocano lo stesso effetto spiazzante, le sgocciolature di colore come dissolvenze calano il sipario su scenari incoerenti.

Lammardo in "I love…" sembra coniugare persino pop-art e astrattismo, per comunicarci con il gioco dei riferimenti e della "pittura di sospensione" come la definisce lui stesso, angosce e solitudini del nostro tempo.

(Elisa Scuto)

Catalogo della mostra in galleria.

Cogliamo l'occasione per augurarvi Buone Feste.

Cordiali Saluti

Elena Saccardi e Davide Caridi

Resp. Art Gallery



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Open Lab - Compagnia Unica <openlab@compagniaunica.com>

mercoledì 5 novembre 2008

"URBAN WAR": PROSSIMA INAUGURAZIONE IMMAGINECOLORE

Esposizione internazionale di arte contemporanea "URBAN WAR"

* a cura di: Emanuela Dho
* sede espositiva: Immaginecolore.com Gallery, Vico del Fieno 21 R - Genova, centro storico
* Periodo mostra: dall'8 al 23 novembre 2008
* Vernissage: 8 novembre 2008 , h 18


Espongono gli artisti: Gabriela Bodin, Paolo Dolcet, Paolo Frigerio,Giuliano Giuliani, Walter Passerella, Stefano Sorrentino
L'Associazione Immaginecolore.com è lieta di presentare la Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea "Urban war", a cura di Emanuela Dho, presso la Immaginecolore.com Gallery di Vico del Fieno 21-R, nel cuore del centro storico di Genova. L'intento di "Urban War" è di riflettere, attraverso il filtro della sensibilità artistica, sullo stato di tensione costante vissuto dalle metropoli contemporanee. Un conflitto silenzioso, che nasce dal disagio del singolo individuo, confinato in prigioni di cemento, costretto in un tempo che non gli appartiene. Così, in una società malata di incomunicabilità, resa sterile dalla solitudine, l'Arte diviene ultimo grido d'aiuto di chi non si arrende all'ineluttabile, risposta all'omologazione di pensieri e sentimenti, ma anche lucida osservazione di una realtà sempre meno a misura d'uomo.
È un universo digitale, infatti, quello attraverso il quale si esprime la creatività di Paolo Frigerio, estrema astrazione di una spiritualità che si fa sintetica, immagine affascinante ed allucinata che ipnotizza ed incanta, attirando lo sguardo nella tela, dove il buio del cyber-spazio si popola inaspettatamente di colori abbaglianti in forme essenziali. L'emozione è contenuta, quasi rarefatta, affidata ad un gioco solo apparentemente casuale di bit, che l'artista – deus ex machina – domina con disincanto ed ironia. Le indistinte suggestioni dell'arte di Paolo Dolcet, invece, ispirano un percorso quasi dantesco attraverso un inferno urbano che prende corpo in geometrie abnormi, generate da un magma iridescente, microcosmo concentrato in se stesso e prossimo all'implosione. Non c'è disperazione, però, ma un fremito di vitalità che risale verso l'empireo, un bagliore accecante, nascosto sul fondo del vaso di Pandora ormai irrimediabilmente scoperchiato.
Nelle visioni postmoderne di Gabriela Bodin, invece, anche la luce sembra sprofondare in un abisso oscuro, dove un cielo nero fumo cola le sue lacrime di metallo su indifferenze e rimpianti, mentre un treno cieco continua la sua corsa verso il nulla e le macchine sfrecciano senza direzione, uniche tracce di colore nello spettro di una città svuotata, assente, scheletrita: sono scenari "tossici", ansiogeni, accentuati da un evidente contrasto chiaroscurale, dalla rapidità del segno, da un'istintiva sintesi grafica e concettuale d'intenso impatto emotivo.
Anche la raffinatezza cromatica, che contraddistingue l'opera di Giuliano Giuliani, sembra piegarsi alla drammatica constatazione di un'esistenza frammentata, esplosa in elementi disgiunti e contrapposti, in un caos morbido e avvolgente dove la figura umana si smarrisce, confusa da una sovrabbondanza di stimoli e percezioni, fondamentalmente solitaria, lo sguardo perso nel dedalo infinito delle possibilità deluse, delle domande irrisolte, delle strade mai percorse.
Nelle opere di Walter Passerella il distacco tra uomo e società contemporanea è accentuato dall'uso della tecnica mista su fotografia, dove i personaggi si sovrappongono su piani differenti della realtà, vivendo in una pluralità di dimensioni, incapaci di comunicare, mentre gli unici punti di contatto sono costituiti da oggetti inanimati, effimeri varchi tra mondi di contrasti e sofferenze. Pure il tempo sembra imprigionato in un anello impossibile da spezzare, dove il passato guarda impotente ed indifferente il proprio divenire, come se nulla dovesse o potesse cambiare.
Spetta alle tele di Stefano Sorrentino, infine, compendiare il tema della mostra: ai piedi dello skyline cittadino, archetipo di una metropoli irriconoscibile e, per questo, universale, un labirinto di parole disarticolate si aggroviglia informe. Sono le voci spezzate di un'umanità ferita, frasi sconnesse di una novella Babele destinata alla caduta, grida mute portate da un vento che soffia senza mai posarsi, per non rivelare il silenzio assordante di una moltitudine di infinite solitudini. (Emanuela Dho)




IMMAGINECOLORE - Associazione culturale no-profit
sede legale c/o EDMOND Via Renata Bianchi 46/2
16152 – Genova GE - C.F. 95113910103
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IMMAGINECOLORE A SANREMO - Galleria d'arte
Via Saccheri 31-33 - 18038 San Remo IM
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IMMAGINECOLORE GALLERY - Galleria d'arte
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Tel. 010 4075240 - 3316465774
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venerdì 3 ottobre 2008

"Specula Dantis" mostra personale del pinto uruguayo Leonardo Denoda

"SPECULA DANTIS"

mostra personale del pintor uruguayo

Leonardo Denoda

La mostra personale del pintor uruguayo Leonardo Denoda sarà allestita dall'9 al 19 ottobre nello suggestivo scenario del Chiostro di San Matteo. L'esposizione si pone come attivo parallelo verbo-grafico tra opera pittorica, verbo scritto e orale: non artigianale illustrazione ma viscerale suggestione visiva data dall'opera pittorica alle parole della Divina Commedia, opera Somma della letteratura italiana in cui Genova ebbe una piccola parte a lei dedicata:

Ahi Genovesi, uomini diversi

d'ogne costume e pien d'ogni magagna

perché non siete voi del mondo spersi?

Canto XXXIII, v. 151-153

Il "pubblico" genovese si troverà, dopo la partecipazione alla seconda edizione della mostra CROSS OVER(dicembre 2007), per la prima volta faccia a faccia con l'opera del pintor sudamericano di radici ispano-franco-italiane, con la necessità di rispondere all'impatto visivo di un enigmatico, se ci si costringe a dar definizioni, surrealismo simbolista in anacronistica simbiosi con l'eterna e s-conosciutissima drammaticità del poema dantesco:

Ahi serva Italia, di dolore ostello,

nave senza nocchiere in gran tempesta,

non donna di provincie, ma bordello!..

…Cerca, misera, intorno da le prode

le tue marine, e poi ti guarda in seno,

s'alcuna parte in te di pace gode…

..e se ben ricordi e vedi lume,

vedrai te somigliante a quella inferma

che non può trova posa in su le piume,

ma con dar volta suo dolore scherma.

Canto VI, v. 76-79, 85-87, 147-151

I passi della Commedia proposti da Denoda si alterneranno alle opere pittoriche e a fonti sonore in cui lo stesso verbo verrà ri-messo in atto dalla voce d'un altro illustrissimo sconosciuto defunto: Carmelo Bene.

O voi ch'avete li 'ntelletti sani,

mirate la dottrina che s'asconde

sotto il velame de li versi strani.

canto IX, v. 61-63

La Mostra, nella concezione del pintor uruguayo, è poesia in atto, non si può fermare al mero dimostrarsi abili di mano né rifugiarsi in un presunto misticismo falsamente bohemien, da triste artistone, superfluo, seriale e infinitamente vacuo.

Chiostro di San Matteo- Piazza San Matteo (Genova)

Dal 9 al 19 ottobre 2008

Orario d'apertura al pubblico: ogni giorno h.16.00 - 20.00

Sabato e domenica h.10.00 – 12.00/16.00-20.00

Info: 3406469916

atelierdenodadaska@hotmail.it



mercoledì 1 ottobre 2008

48° Salone Nautico di Genova. MOSTRE DI SATURA. Inaugurazione sabato 4 ottobre ore 17:00



LE MOSTRE DI SATURA.
In concomitanza con il 48° Salone Nautico di Genova.

sabato 4 ottobre 2008 ore 17:00

Palazzo Stella - inaugurazione

CINQUE MOSTRE A SATURA

a cura di Mario Napoli

aperte fino al 18 OTTOBRE 2008

da martedì a domenica

ore 10:00 – 12:30 - 15:00 – 19:00

Genova, SATURA associazione culturale


L'OPERA GRAFICA DI GIORGIO DE CHIRICO

a cura di Mario Napoli

In concomitanza con il 48° Salone Nautico Internazionale di Genova ed all'interno del progetto START l'Associazione Culturale SATURA è lieta di presentare al suo pubblico una mostra su Giorgio de Chirico nel trentesimo anniversario della scomparsa del Maestro avvenuta a Roma nel 1978. La mostra si segnala per l'interessante e rigorosa scelta delle opere esposte, quarantotto, che costituiscono una sorta di "campionatura" esemplare della produzione grafica del Pictor Optimus, attraverso tematiche e visioni citate dalla pittura (da I gladiatori nell'arena a Il guanto, da Composizione romantica a Le vestali, solo per evidenziarne alcune che, con altre opere esposte, si richiamano evidentemente a cicli pittorici che de Chirico ha replicato utilizzando le tecniche dell'incisione e della litografia o che, per contro, della sua pittura sono anticipatrici sul piano cronologico). Tecniche a cui l'artista si accostò a partire dai primi anni Venti e che praticò – pur senza esserne specialista – con un controllo perfetto. Quindi non repliche stanche o consumate ma invenzioni di un grande artista, invenzioni in cui, oltre la varietà dei soggetti, sta l'unità di una particolare atmosfera fatta di silenzio, di singolari figure meditabonde, di evocazioni mitologiche, di interni metafisici. L'esposizione offre dunque la possibilità di ripercorrere l'ispirazione di de Chirico attraverso la lettura di una produzione vasta nella quale l'artista si impegnò sempre, contemporaneamente alla parallela e principale ricerca sulla tela. Oltre alla varietà dei soggetti sta l'unità di un'atmosfera fatta di silenzio, quel gorgo silente in cui precipitano i linguaggi in cui tutto si è rappreso senza essere ancora esaurito. Opere grafiche, dunque, che, come scrive Adriano Baccilieri – riferendosi nello specifico all'incisione – nel catalogo (Edizioni Bora, Bologna) che accompagna l'importante mostra Giorgio de Chirico e il segno che il Comune di Civitanova Marche ha dedicato al Pictor Optimus, "nasconde nel profondo, oltre l'immagine, l'origine del segno. L'incisione 'originale', al pari del disegno, è anche 'originaria'; fons et origo di ciò che il segno 'designa'. L''incisione originale costituisce l'autentico, e solo, codice genetico dell'arte grafica. L'incisione originale è, e resta disciplina 'antica'. Figura d'artista ed intellettuale sommo, Giorgio de Chirico n'è stato, entro ed oltre lo straordinario e multiforme insieme della sua opera, uno splendido paladino ed interprete, esaltandola nell'immaginario multiforme del suo universo eidetico, atemporale, evocatore e premonitore, antico e futuro; o presente, ma in un'estensione della coscienza e del pensiero tale da raccordare dimensioni fra loro lontane, inducendole alla compresenza e alla simultaneità. De Chirico è stato fra gli ultimi grandi incisori antichi dell'età contemporanea; e, in questo, testimone della 'necessità' del valore 'originale' dell'incisione, quale viene qui, nella parte tecnico-didattica di questa pubblicazione, documentata nel modo più felice, proprio con lastre del maestro. L'identità dell'incisione, nella saliente caratteristica del suo scandito 'tempo lungo' d'esecuzione, coniuga l'aspetto etico-poietico con quello tecnico-operativo in modo affatto contestuale, forse più di quanto accada in ogni altra disciplina artistica: recto e verso di una stessa medaglia, nella creazione. La 'qualità' estetico-artistica che ne consegue può garantire sorprese, stupori, epifanie, terrori, emozioni, seduzioni, bellezze, piaceri, secondo i vari autori. Naturalmente de Chirico n'è stato capace, a suo modo e nei termini più alti, come gli è avvenuto per il disegno e la pittura, per la scultura, per la scenografia e i costumi teatrali, o per altre forme d'arte legate al suo genio: poesia, letteratura, saggistica".


PIETRO ALTOVINO

a cura di Mario Pepe

In concomitanza con il 48° Salone Nautico Internazionale di Genova ed all'interno del progetto START l'Associazione Culturale SATURA è lieta di presentare la mostra personale di Pietro Altovino, a cura di Mario Pepe.

Da qualche decennio il panorama dell'arte sembra caratterizzato da una sostanziale perdita di contenuti, di qualità e sopratutto privo dei punti di riferimento tradizionali. In questa fase molto fluida, di polverizzazione dei gruppi e delle tendenze, di grande eterogeneità dei linguaggi, dove il fare artistico non sembra più cosciente delle sue radici storiche, vale la pena di proporre una riflessione su quegli artisti che fanno una ricerca rigorosa, partendo dai grandi temi di sempre e apportando contributi di approfondimento e di interpretazione attuale con umiltà consapevole e con grande passione.

E' il caso di Pietro Altovino che, partendo dalla pittura divisionista sperimenta una visione personale della realtà attingendo a suggestioni formali tipiche delle correnti simboliste, che di fatto non si sono mai esaurite e percorrono tuttora l'arte contemporanea, generate da condizioni che ricordano la fine dell'ottocento, dove la pittura reagiva agli eccessi del positivismo rivolgendosi alle visioni interiori, in aperto contrasto con le correnti realiste culminate nella percezione retinica della natura. Oggi la coercizione culturale di uno sviluppo tecnologico che non lascia spazio ad un corrispondente sviluppo umanistico, provoca analoghe reazioni di rigetto con il frequente ricorso ad atteggiamenti che pongono al centro dell'esperienza artistica l'interpretazione soggettiva della realtà.

Le recenti opere di Altovino sono rivolte alla percezione del reale mediata attraverso il filtro della sensibilità emotiva. Nelle sue tele sono riconoscibili elementi del paesaggio, soprattutto marino: barche, navi, fondali, tra scogliere e onde spumeggianti che, immersi in un turbine circolare, impiegano un breve istante per essere decifrati coscientemente. Così, attraverso una lente deformante, si intravedono approdi misteriosi, pennacchi di fumo diretti verso isole di luce o soltanto le linee blu dell'orizzonte ad indicare il viaggio verso mete irraggiungibili. Anche in quei lavori più "informali" dove l'artista genera strutture spaziali in continuo movimento e trasformazione, il discorso rimane sempre ancorato alla suggestione dello sguardo personale sul mondo.

Dal punto di vista formale, l'artista tiene insieme la complessità della sua visione con grande perizia tecnica, costruendo le immagini su di uno spazio simbolico-descrittivo avvalendosi di tratti di colore di intenso significato emotivo che si accumulano intorno a motivi naturalistici. Il colore, dato sulla tela con tratti decisi e controllati, costituisce l' elemento strutturale e compositivo delle opere. La gestualità curvilinea che depone le tonalità più chiare in primo piano, rappresenta il coinvolgimento emotivo dell'artista nella sua percezione del mondo, quasi a sottolineare la ciclicità della realtà naturale e della vita, la continuità circolare del sentimento del tempo e della memoria.


GUIDO ROSATO

a cura di Ezia Gavazza

In concomitanza con il 48° Salone Nautico Internazionale di Genova ed all'interno del progetto START l'Associazione Culturale SATURA è lieta di presentare la mostra personale di Guido Rosato, Carte Dipinte, a cura di Ezia Gavazza.

Una continuità di immagini dipinte come sequenza di superfici colorate realizzate come piani di intersezioni sovrapposte a indicare possibili passaggi di spazi interferenti che la non uniformità della pennellata rende sensibili al variare della luce intrinseca alla stesura stessa del colore dei piani di superficie. L'uso dell'acrilico con l'acquerello, l'inchiostro di china, la bronzina, è connesso alla realizzazione dell'immagine di una sequenza di quadri colorati che ne finge un'altra affine, ma reale, quella della sequenza della cromia degli intonaci delle facciate dei palazzi o semplicemente delle case. Una realtà che rivela il pensiero - inconscio o presente? – della pratica del mestiere, certamente amato, di architetto e soprattutto di studioso della facies mutevole e vibrata degli intonaci che rendono vivo il percorso della architettura della città o del sito urbano, qualunque esso sia, ricco, povero, adorno o disadorno. Ma spazio abitato, poiché le finestre che si aprono sulla superficie, indicano la realtà possibile di un interno. Reale, fittizio, immaginario, virtuale? Per chi, come Guido Rosato, da tempo, studia i percorsi, della struttura illusiva degli spazi interni, non è difficile immaginarne la tentazione. Ogni finestra fa presupporre uno spazio oltre, uno spazio al di là della superficie, un'apertura che rompe la stesura del piano. Possibilità quindi di una immaginazione che le varianti cromatiche delle stesure pittoriche moltiplicano con tutte le soluzioni che uno cerca o può trovare. II supporto - carta intelaiata per le Carte Grandi – fissa il momento della visione più concreta della realtà che si vuol rappresentare o fingere di rappresentare, mentre nelle Carte Riciclate il materiale della carta di reimpiego offre ancora un'altra lettura, quella di un materiale di riuso, allusivo alla precarietà e quindi alla deperibilità di una immagine valida per il presente, ma più soggetta al suo logorarsi - un intonaco che si deperisce nel tempo o che perde valore nel consumo della sua stessa originaria identità. Riaffiora ancora la volontà di leggere e di tradurre nel linguaggio della cromia pittorica l'osservazione di un fenomeno reale che può passare nella indifferenza dei più, ma che è consueto, ed è sempre presente a chi lo vive nella professionalità, ma soprattutto a chi lo ama come valore storico, ma anche con sottile e consapevole ironia che Guido porta a presentare alcune delle sue carte riciclate come proiettate su un fondo che fa da schermo colorato.


FILIPPO CANESI

a cura di Piergiorgio Balocchi

In concomitanza con il 48° Salone Nautico Internazionale di Genova ed all'interno del progetto START l'Associazione Culturale SATURA è lieta di presentare la mostra personale, Scultura, di Filippo Canesi, a cura di Piergiorgio Balocchi.

E' un grande piacere presentare l'opera di Filippo Canesi a Genova.

Genova è luogo incantato per me, per antiche frequentazioni degli studi di Alfieri, di Stefania e Silvana Maisano, per il ricordo di Barbieri Viale e per le molte ore, queste ovviamente assai più recenti nel tempo, passate in serrato dialogo con un giovane artista curioso di ogni cosa che riguardasse la scultura, pieno di idee e vibrante di gioia e voglia di fare...appunto Canesi.

In questi anni la scultura di Filippo è andata in crescendo per qualità e raffinata tensione tecnica ed estetica fino al raggiungimento di queste opere, che sembrano finalmente librarsi nello spazio, avendo ormai punti di appoggio così rarefatti da apparire poco o nulla necessari se non per lieve garbo, pronte ad essere sollevate dalla semplice brezza che spira tra i vicoli di Porto Vecchio e che suppongo anche più vivace nelle colline a ridosso della Svizzera dove Filippo abita adesso. Chè persino Luino sembra scelta predestinata, essendo l'interland di Varese, terra dove hanno operato scultori come Mario Negri, Bodini, Vangi e dove a tutt'oggi lavora Borghi. Ritengo che in qualche scorribanda oltre confine Filippo potrebbe dialogare fittamente con Calatrava, che abita lì vicino.

Queste sculture troveranno sicuramente ampio spazio sotto i cieli di un paesaggio vasto ed arioso, e qui auguro a Filippo di trovarne presto le destinazioni ambientali più idonee: piazze, grandi aree verdi di paesaggi lontani; sia per ora puntuale testimonianza del talento di Canesi la gioiosa messe di opere presentata a Genova nelle affascinanti sale di questa galleria che tanto va facendo da anni per la scultura.


VIRGINIA CAFIERO

a cura di Mario Napoli

In concomitanza con il 48° Salone Nautico Internazionale di Genova ed all'interno del progetto START l'Associazione Culturale SATURA è lieta di presentare la mostra personale di Virginia Cafiero, Vegetable Kimono, a cura di Mario Napoli.

Le carte di Virginia Cafiero, artista sensibile e attenta, sono realizzate a mano recuperando conoscenze e gesti che vengono da lontano, tradizioni e saper fare arricchiti di intuizioni e libertà interpretative. Questi fogli non sono un banale supporto di espressività artistica, un "ausilio" del disegno o della pittura, ma opere che nascono già complete.

Papiers intrisi di una sensorialità estrema visiva, tattile, olfattiva (soprattutto durante il processo di creazione), che esplode e si sprigiona ulteriormente durante gli assemblaggi e gli intrecci che l'artista realizza, andando ad esaltare il significato proprio della materia utilizzata, con le sue porosità, elasticità e la resa ondulatoria.

Per la mostra Vegetable Kimono, l'artista, unendo le sue carte a leggerissime fragili bustine da the e a sottilissimi fili colorati di fibra di cocco, propone fantasiosi mantelli che sembrano celare i misteri della natura e i segreti di antiche civiltà. Con sottile ambiguità

Virginia Cafiero ci conduce nel suo mondo, invitandoci ad entrare in un bosco incantato, popolato di fiori, semi, bacche colorate, elementi vegetali inalterati nel tempo.

Le sue carte esalano ancora profumi e le fragili bustine da the riconducono al lontano oriente. L'unione di questi elementi naturali crea un'atmosfera magica e poetica, pensata non solo per catturare attenzione e curiosità, ma per suscitare emozione davanti al grande spettacolo della natura, immutato ma sempre nuovo.


SATURA associazione culturale

centro per la promozione e la diffusione delle arti

piazza Stella 5/1, 16123 Genova

tel/fax: 010.2468284 // 010.662917 cell. 338.2916243

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