CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

venerdì 7 luglio 2017

Arriva in Italia la mostra-spettacolo "CHAGALL. Sogno di una notte d'estate" > APERTE LE PRENOTAZIONI > Museo della Permanente, Milano


Per la prima volta in Italia l'incredibile mostra-spettacolo

CHAGALL.
Sogno di una notte d'estate


dal 13 ottobre 2017 – 28 gennaio 2018

Museo della Permanente di Milano

 


Marc Chagall
, Gli amanti in verde, 1916-1917. Olio su tela, Nice, Musée national Marc Chagall. Photo © RMN-Grand Palais (musée Marc Chagall) / Gérard Blot. © Chagall®, by SIAE 2017
Marc Chagall, La passeggiata, 1917‐1918. Olio su tela, 169x163 cm. State Russian Museum, San Pietroburgo. © 2017. Foto Scala, Firenze. © Chagall®, by SIAE 2017
Marc Chagall, La lotta di Giacobbe e l'angelo, 1960-1966. Olio su tela, Nice, Musée national Marc Chagall. Photo © RMN-Grand Palais (musée Marc Chagall) / Adrien Didierjean. © Chagall®, by SIAE 2017


APERTE LE PRENOTAZIONI


Per la prima volta in Italia, l'incredibile mostra-spettacolo dedicata a Marc Chagall.
Una forma del tutto inedita di vivere l'arte, una grande emozione che mette insieme spettacolo, teatro, musica, tecnologia e arte.
Nulla a che vedere con quanto già visto in Italia nelle cosiddette "mostre immersive": una regia sapientemente costruita da Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi, capace di coinvolgere, travolgere ed emozionare i visitatori.

In Francia, unico posto dove è stato realizzato prima d'ora questo progetto, la mostra ha avuto oltre 580.000 visitatori, e non a caso.
CHAGALL. Sogno di una notte d'estate è una forma nuova di conoscenza dell'arte, forse quella che più le si addice perché le restituisce la funzione primaria che è quella di raccontare, stupire ed emozionare.

Con il Patrocinio del Comune di Milano, la mostra CHAGALL. Sogno di una notte d'estate è promossa dal Museo della Permanente di Milano ed è prodotta in Italia da Arthemisia con Sensorial Art Experience.
In Francia la mostra è stata prodotta da CultureEspaces e realizzata a Carrières de Lumière.
La regia è di Gianfranco Iannuzzi, Renato Gatto e Massimiliano Siccardi, la colonna sonora appositamente composta è di Luca Longobardi.

La mostra-spettacolo è un viaggio per tappe, quelle della creazione artistica di Marc Chagall e della sua vita.
Si snodano 12 macro sequenze: Vitebsk (piccolissimo villaggio russo in cui Chagall è nato), La vita, La poesia, I collages, La guerra, Le vetrate, L'Opéra Garnier, Daphnis e Chloé, I mosaici, Il circo, Le illustrazioni per fiabe, La Bibbia.

In questo nuovo modo di fruire l'opera il visitatore-spettatore sarà in grado di percepire l'enorme densità e la ricchezza espressiva del mondo onirico di Chagall.
Perché l'opera è tutta attorno, a 360 gradi, mentre il racconto e la musica procedono, parte integrante dell'opera stessa, in una nuova, emozionante conoscenza dell'arte. Forse quella che molti artisti hanno sognato e che ha come fine ultimo non solo la meraviglia e la capacità di stupire ed emozionare, ma quella di raccontare coinvolgendo l'immaginazione e i sensi dello spettatore, che diviene attore e protagonista del sogno che sta vivendo.


INFO  E PRENOTAZIONI
T. +39 02 89 29 711


ORARI
Tutti i giorni 9.30 – 19.30
(La biglietteria chiude un'ora prima)


--
www.CorrieredelWeb.it

giovedì 6 luglio 2017

Mostra: Tutti gli Ismi di Armando Testa

TUTTI GLI "ISMI" DI ARMANDO TESTA
A cura di Gianfranco Maraniello con Gemma De Angelis Testa
Mart, Rovereto
22 luglio 2017 ― 15 ottobre 2017

Anteprima stampa Venerdì 21 luglio ore 12 



A Rovereto, nel centenario della nascita, una mostra sugli universi visivi, i temi ricorrenti e le maggiori utopie di Armando Testa, il più celebre e amato pubblicitario italiano del secolo scorso.
Dal 22 luglio il Mart propone un'indagine sulle ragioni delle scelte stilistiche di una delle menti più eclettiche e vivaci della nostra cultura contemporanea.




Testa riesce a mantenere un sottofondo metafisico rispetto alle esigenze commerciali
Germano Celant, 1993

È un surrealismo giocoso e infantile che si diletta dell'assurdità del quotidiano
Jeffrey Deitch, 2001



Dal 22 luglio le sale dedicate all'arte contemporanea del Mart, al secondo piano, saranno abitate dalla travolgentefantasia di Armando Testa, senza dubbio il maggior pubblicitario italianogeniale interprete della propria epoca e anticipatore di fondamentali istanze contemporanee. Nato a Torino nel 1917, esattamente 100 anni fa, Testa contribuì a costruire la cultura visiva italiana di cui oggi siamo eredi.

Con Tutti gli "ismi" di Armando Testa, Gianfranco Maraniello e Gemma De Angelis Testa rendono omaggio all'estro di uno tra i maggiori comunicatori italiani, curando una mostra che risulta un vero e proprio tuffo nell'immaginario di un grande sperimentatore.L'esposizione si concentra sulle narrazionisui riferimenti visivi, sui temi formalisulla capacità di costruire mondi immaginari.

Attraverso la presentazione di estratti di famose interviste e filmati di repertorio, il percorso di visita èscandito da illuminanti aneddoti raccontati dallo stesso Armando Testa. Si comincia con lo spezzone di una videointervista nella quale il pubblicitario dichiara che, dopo aver perso un cliente a causa di una proposta troppo azzardata, in agenzia si disse: «No, il Testa qualche volta ha delle cose azzeccate, negli "ismi", chiamiamoli "ismi"tutti i modernismi. Qualche volta sarà bene guardare di più il marketing!».
Gli "ismi" sono il perno attorno a cui ruota l'intero progetto del Mart
Futurismo, Astrattismo, Surrealismo, grandi artisti del '900 sono fonti alle quali Testa attinge in una vorace e costante ricerca della comprensione della vita moderna.

L'arte come stella polare, il cinema e la fotografia come linguaggi dai quali carpire tecniche e strutture nutrono la formazione e la carriera dell'insuperabile comunicatore
Nelle opere di Testa le grammatiche culturali si ibridano e incontrano i riferimenti più comuni, rendendo la quotidianità un territorio fantastico ricco di significazione. 

Tutti gli "ismi" di Armando Testa vuole testimoniare il dialogo tra il lavoro del creativo torinese e i più vivaci vocabolari culturali, evidenziandone i meccanismi di vicinanza: a volte l'arte offre riferimenti diretti, altre volte analogie di metodo. Testa intuisce che il mondo stacambiando e che i linguaggi della modernità diventanopatrimonio comune, identità condivisa. Precursore assoluto, inaugura un nuovo modo di fare pubblicità,sintesi perfetta tra rappresentazione e simbolo. Tra metafore, miraggi, sogni, favole, metamorfosi, le sue creazioni concedono un'evasione dall'ovvietà del reale, rispondendo ai bisogni primari dello spettatore: divertimento, emozionecoinvolgimento

La mostra prosegue soffermandosi sulle influenze dei grandi maestri dell'arte moderna internazionale e sulle passioni iconografiche ripetute e reinterpretate durante quella che fu una lunga carriera. L'allestimento, cheinclude filmati, manifestiquadri, fotografie e scultureapprofondisce con particolare attenzione i topoi delle dita, quello degli animali e l'invenzione di mondi surreali. Procedendo per suggestioni tematiche, illustra la ricerca del pubblicitario italiano, restituendo un artista a tutto tondo la cui attività supera l'ambito della comunicazione ed entra in contatto diretto con le energie e le sperimentazioni che hanno segnato gli ultimi settant'anni. Tra i sottotesti che l'esposizione evidenzia, c'è la costante dell'umorismo: giochi di parole e slittamenti semantici sono tra le caratteristiche fondamentali dei numerosi immaginari rappresentati. 

Armando Testa raggiunge tutti i pubblicipiacendo tanto ai frequentatori delle gallerie, dei musei e dei cinematografi, quanto ai consumatori meno avvezzi ai linguaggi colti. Attraverso una formidabile capacità visionaria e con grande ironia, Testa costruisce iconedel mondo moderno, anche rielaborando creativamente stilemi e canoni della storia dell'arte così come manifestazioni del proprio tempo, decontestualizzandoli e riassemblandoli. Con raffinata efficacia semiotica, traduce alcune delle più ardite prove dell'arte, in materiale per la comunicazione di massa. Si nutre di arte e, con costante attenzione, vi ravvisa gli strumenti per comprendere, rileggere e costruire il racconto della vita moderna

Nasce così un universo simbolico che diventa parte dell'immaginario collettivo dell'Italia contemporanea.

La mostra, che si conclude con un video dal sapore quasi profetico sulla comunicazione e sull'uso delle immagininel futuro, presenta circa 150 opere tra sculture,manifesti, video, pubblicità, spot televisivi, bozzetti,quadri e installazioni
Accompagna l'esposizione un catalogo, edito da Electache contiene saggi di Gianfranco Maraniello e Stefano Bartezzaghi, oltre a un'intervista a Gemma De Angelis Testa.



Armando Testa a Rovereto
Con l'obiettivo di consolidare la propria identità, da due anni il Mart ha ricollocato al centro della programmazione il proprio patrimonio, costituito dalle importanti Collezioni, dall'iconica architettura e dal territorio non metropolitano nel quale il Mart si inscrive. Con queste premesse il Mart dedica una grande mostra adArmando Testa, erede e nuovo interprete di tradizioni artistiche rappresentate nelle Collezioni museali. 
Nel centenario della nascita, Tutti gli "ismi" di Armando Testa, testimonia la centralità della tradizione artistica del '900 anche nelle elaborazioni delle forme culturali di massa e nelle esperienze estetiche largamente diffuse. Del resto, nel manifesto Il Futurismo e l'Arte pubblicitariadel 1931, lo stesso Fortunato Depero preconizzava:"L'arte dell'avvenire sarà potentemente pubblicitaria".




MartRovereto
Corso Bettini, 43
38068 Rovereto (TN)


Orari
mar-dom 10.00-18.00 
ven 10.00-21.00 
lunedì chiuso

Tariffe
Intero 11 Euro 
Ridotto 7 Euro
Gratuito fino ai 14 anni e persone con disabilità


--
www.CorrieredelWeb.it

Arte/mostre - Deutsche Bank: dal 7 luglio al 3 ottobre 2017, la Deutsche Bank KunstHalle, in collaborazione con il Museo Ebraico di New York, presenta la mostra di Roberto Burle Marx.

 

Deutsche Bank KunstHalle Presents Artist and Landscape Architect Roberto Burle Marx

 

Berlin, 6 July 2017

 

From July 7 to October 3, 2017, the Deutsche Bank KunstHalle, in cooperation with The Jewish Museum in New York, is presenting: Roberto Burle Marx: Brazilian Modernist the first comprehensive survey exhibition in Germany of the Brazilian artist and landscape architect Roberto Burle Marx.

 

In his native Brazil, Roberto Burle Marx (1909-1994), along with the architects Oscar Niemeyer and Lúcio Costa, is revered as a pioneer of Modernism. His garden designs for the capital Brasília and, above all, his works in Rio de Janeiro have had a lasting impact on the face of these cities. Burle Marx's revolutionary landscape architecture, which is oriented to abstract painting, has an international reputation even today.

 

During his over sixty-year career, he designed more than 2,000 gardens around the world. Among his most important are the gardens of the Ministry of Education and Health built by Niemeyer, Costa and Le Corbusier (1938), Flamengo Park (1961), and the wavelike paving of Avenida Atlântica (1970) in Copacabana.

 

Roberto Burle Marx: Brazilian Modernist, which had its premiere at The Jewish Museum, New York, in 2016, illustrates the full range of his artistic production, seen in Germany for the first time, and erases boundaries between the different media and disciplines. Burle Marx was not only a landscape architect, but also a sculptor, set designer, designer, and environmental activist. 

 

His universal way of thinking is still inspiring generations today. In the show, his art enters into dialogue with works by international contemporary artists, including Juan Araujo, Paloma Bosquê, Dominique Gonzalez-Foerster, Veronika Kellndorfer, Luisa Lambri, Arto Lindsay, Nick Mauss, and Beatriz Milhazes.

 

The exhibition, curated by Jens Hoffmann, Director of Special Exhibitions and Public Programs, and Claudia J. Nahson, Morris and Eva Feld Curator (both at The Jewish Museum, New York), highlights Roberto Burle Marx's profound humanism and spirituality - the idea of a modern Garden of Eden that inspired him throughout his life.  

 

The exhibition was organized by The Jewish Museum, New York, and was made possible, in part by Deutsche Bank, The Emanuel and Riane Gruss Charitable Foundation, as well as other generous supporters.  

 

The Jewish Museum and Yale University Press co-published the catalogue Roberto Burle Marx: Brazilian Modernist with contributions by Jens Hoffmann and Claudia J. Nahson. It is available at the ArtShop of the KunstHalle with an insert in German.



--
www.CorrieredelWeb.it

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *