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giovedì 2 giugno 2016

Ongoing Loredana Longo - VICTORY - untill June 22nd


Loredana Longo

VICTORY


Curated by/A cura di Valentina Bruschi



Loredana Longo, Victory, veduta della mostra



dal 22 aprile al 22 giugno 2016


La galleria è aperta dal martedì al venerdì dalle 10:30 alle 19:30

Sabato dalle 10:30 alle 18:00

Domenica e lunedì chiusi



Scroll down for English


Nel giugno del 1942, André Breton lancia ufficialmente il Surrealismo d'Oltreoceano, insieme ad altri artisti europei in esilio, fuggiti dalle violenze della Seconda Guerra Mondiale, con la pubblicazione del primo numero della rivista VVV a New York. Le tre "V" del titolo del periodico stanno per Victory (Vittoria), View (Vista) e Veil (Velo), sostantivi con i quali Breton intende comunicare la "vittoria sulle forze della regressione, la vista intorno a noi e dentro di noi, il mito del processo di formazione sotto il velo di ciò che accade". Oggi alcuni numeri della rivista sono conservati al MoMA e documentano come gli autori abbiano previsto gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, dopo quelli sofferti nella Prima. La "V" della vittoria auspicata da Breton per lui richiamava anche la parola "voto", la volontà e l'impegno a riformare il mondo attraverso i valori della libertà e dell'umanesimo. Sebbene il Surrealismo non sia riuscito a rivoluzionare la società in modo concreto, gli intellettuali di questo movimento hanno inciso in modo fecondo sulle generazioni successive, attraverso la forza liberatoria e sovversiva dell'arte e della cultura.


leggi di più su http://www.fpac.it/site/loredana-longo-victory




English


In June 1942, André Breton officially launched Surrealism Overseas, together with other European artists in exile who were fleeing the violence of the Second World War, with the publication of the first issue of the magazine VVV in New York. The three Vs in the title of the magazine stood for Victory, View and Veil, all nouns through which Breton intended to communicate the "Victory over the forces of regression, the View around us and inside us, the myth in process of formation beneath the Veil of happenings." Today some issues of the magazine are kept at the MoMA and document how the authors had foreseen the horrors of the Second World War, after those suffered during the First. The V for victory desired by Breton also meant the word "vote" to him, the desire and commitment to reform the world through the values of freedom and humanism. Although Surrealism did not succeed in revolutionizing society in a concrete way, the intellectuals of this movement had a fruitful impact on following generations through the liberating and subversive power of art and culture.


read more on http://www.fpac.it/site/loredana-longo-victory



 


 



Informazioni:

artista: Loredana Longo

curatore: Valentina Bruschi

testi in mostra: Valentina Bruschi e Zineb El Rhazoui

inaugurazione: venerdì 22 aprile 2016, ore 18.00

durata: 22 aprile – 22 giugno 2016

indirizzo: Galleria Francesco Pantaleone arte Contemporanea, via Vittorio Emanuele 303 – 90133, Palermo.

orari apertura galleria: dal martedì al venerdì, 10.30-19.30 e sabato 10-30-18.30

sito web: www.fpac.it

si ringrazia: Palumbo Marmi (Trabia - PA) e Gori Tessuti (Calenzano - FI)




http://www.palumbomarmi.com/




http://www.goritessuti.com/






Galleria FPAC è anche su Facebook





Francesco Pantaleone arte Contemporanea

Via Vittorio Emanuele 303

(Palazzo Di Napoli - Quattro Canti)

90133, Palermo


+39 091 332482 / +39 393 4356108 mobile

http://www.fpac.it



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mercoledì 1 giugno 2016

ONU. MOSTRA “MISSION EARTH 2016 – THE SEA: THE BLUE LUNG OF THE WORLD” IN DIFESA DEGLI OCEANI

New York, 01 giugno 2016 

ONU. MOSTRA "MISSION EARTH 2016 – THE SEA: THE BLUE LUNG OF THE WORLD" IN DIFESA DEGLI OCEANI

Inaugurata ieri al Palazzo delle Nazioni Unite a New York la mostra: "Mission Earth 2016 – The sea: the blue lung of the world" promossa dalla Fondazione UniVerde, in collaborazione con Marevivo, la Rappresentanza Permanente d'Italia all'ONU e la Società Geografica Italiana, in partnership con Meridiana, Banca Popolare di Milano, Solania e Rossopomodoro. All'evento sono intervenuti: Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente della Fondazione Univerde), Sebastiano Cardi(Rappresentante Permanente dell'Italia presso le Nazioni Unite), Rosalba Giugni (Presidente di Marevivo),Ferdinando Boero (Professore di Zoologia e Biologia Marina all'Università del Salento) e il Sottosegretario di Stato del Ministro dell'Ambiente Silvia Velo in prima linea per rilanciare politiche per la difesa del mare a livello nazionale e internazionale.

«Questo evento – ha affermato Alfonso Pecoraro Scanio - è dedicato alla battaglia per difendere i nostri oceani, come si è deciso anche a Parigi alla COP21 e com'è stato rilanciato anche nel G7 recentemente. Dobbiamo bloccare soprattutto le plastiche che inquinano i nostri mari e tutelare ogni forma di diversità marina, preziosissima e ricchissima. Siamo orgogliosi di aver portato per il secondo anno decine di parchi e aree marine protette all'attenzione di centinaia  di ambasciatori e funzionari dell'Onu. La ricchezza della biodiversità della nostra natura deve diventare sempre più una delle immagini dell'Italia nel mondo insieme all'arte, al patrimonio agroalimentare e alla creatività che esprimiamo in tanti settori».

«Trenta meravigliose fotografie tra zone costiere dei parchi nazionali e delle Aree Marine Protette che mostrano la bellezza del nostro patrimonio naturale e la buona salute di cui godono i nostri mari». Così il Sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo. «In Italia possiamo contare su 27 Aree Marine Protette e due parchi sommersi, pari a 228.000 ettari di mare e oltre 700 km di coste, senza dimenticare, che per la tutela e la salvaguardia delle nostre acque, stiamo lavorando alla creazione di altre 17 aree marine protette. E anche a livello internazionale – ha ricordato il Sottosegretario Velo – ho avuto modo di evidenziare queste esperienze: il Mediterraneo e l'Italia hanno tante piccole isole dove la fragilità dell'ambiente e l'interazione con le attività  umane richiedono azioni di governance efficaci e consapevoli basate sullo sviluppo sostenibile. La mostra di oggi - ha concluso Velo - è l'occasione per ribadirlo e per esportare nel mondo il nostro modello virtuoso di gestione e di sviluppo di queste piccole realtà'».

«Abbiamo vissuto un momento storico per Marevivo - dichiara Rosalba Giugni, presidente dell'associazione - essere in un luogo simbolo del Mondo e aver potuto portare il nostro messaggio per la difesa dell'ecosistema marino a quel livello, ci fa sperare a possibili soluzioni ai grandi problemi del mare. Il Mare e gli Oceani sono attualmente sotto attacco per la pesca eccessiva, lo sversamento nelle  acque di ogni tipo di veleni e plastiche. Le nostre meravigliose coste e fondali delle aree protette del nostro Paese in mostra al palazzo di vetro, sono state uno strumento per far capire di che patrimonio si tratta e di che valore rappresentano, non solo per l'Italia, ma per il mondo intero».

Foto dell'evento di Luca  Marfé






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lunedì 30 maggio 2016

INAUGURAZIONE MOSTRA DIPINGIAMO GRAVINA - mercoledì 1 giugno ore 20 c/o Archeoclub di Gravina



INVITO STAMPA

 

Archeoclub d'Italia - sede di Gravina, in collaborazione con Gemanco Design,

e da un'idea di una giovane grafica gravinese Ilaria Vignola,

ha il piacere di invitarla all'inaugurazione della mostra

DipingiAmo Gravina - Gravina d'Autore



Mercoledì 1 giugno - ore 20

Archeoclub Gravina - via Matteotti, 27 Gravina in Puglia

Interverranno:

·         Alesio Valente, sindaco di Gravina in Puglia

·         Mario Burdi, presidente Fondazione E. Pomarici Santomasi di Gravina in Puglia

·         Mariarita Costanza, presidente Gravina in Murgia Consorzio turistico

 

DipingiAmo Gravina - Gravina d'Autore


Il progetto artistico DipingiAmo Gravina - Gravina d'Autore, frutto della collaborazione tra più menti e talenti locali, nasce dall'intuizione artistica di Ilaria Vignola, giovane grafica gravinese che ha realizzato circa venti opere coniugando l'arte di pittori famosi - tra i quali Van Gogh, Manet, Friedrich, De Chirico e Dalì -, con quella della grafica moderna.

Le opere sono state riprodotte con materiali innovativi della Gemanco Design, azienda pugliese specializzata nel settore delle decorazioni per interni e dei rivestimenti in resina, quale il mosaico in resina, tecnologia che ha "rivoluzionato" l'arte del mosaico tradizionale, la carta da parati - la cui consistenza leggermente granulosa dà la sensazione che l'immagine sia stata stampata direttamente sulla parete -, e la tecnica della stampa a raggi ultravioletti (UV), ideale per decorare con quadri d'autore piastrelle di ceramica o marmo, gres porcellanato o superfici in legno, vetro o altro materiale.

Le creazioni, caratterizzate da un originale connubio tra poesia, creatività, paesaggio e innovazione, consentiranno al visitatore di intraprendere un viaggio senza tempo e senza spazio, nei luoghi tipici della città di Gravina.

«Con questo progetto - dichiara Innocente Cataldi, presidente dell'Archeoclub di Gravina - intendiamo offrire a cittadini gravinesi e turisti che affolleranno la città in questo periodo di bella stagione, una nuova visione immaginifica dei paesaggi che avvolgono il territorio murgiano e, allo stesso tempo, promuovere e valorizzare la creatività dei giovani talenti locali».

«Siamo orgogliosi - commenta Nicola Rubino, general manager di Gemanco Design - di sostenere eventi culturali come DipingiAmo Gravina perché così contribuiamo non solo a valorizzare il territorio ma anche a sensibilizzare i cittadini sull'inestimabile patrimonio culturale e artistico che la città possiede, realizzando opere uniche ideali per arredare qualsiasi tipo di ambiente».


L'ingresso alla mostra è gratuito.

Sarà possibile visitare l'esposizione dal 1° giugno al 5 luglio dalle 19 alle 21 (lun - sab) e dalle 11,30 alle 13 (la domenica).



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Immigrazione e Bambini

L’atroce tragedia che si sta consumando sul mare, tra inefficaci e flebili proteste e roboanti asserzioni di efficienza (senza dimenticare sciagurati inviti ad arrivi incessanti) non accenna a concludersi e ci induce a mettere da parte, almeno momentaneamente, riflessioni circa gli squilibri sociali ed economici che l’immigrazione , incontrollata e massiccia sta alimentando sempre di più nel nostro paese. Non possiamo, infatti, fare a meno di concentrarci sui particolari più agghiaccianti che connotano questo fenomeno, fenomeno che ha anche caratteristiche di vera e propria tratta degli schiavi. Le immagini che ci arrivano quotidianamente dai servizi di informazione non lasciano, purtroppo,  adito a dubbi. Sono immagini che pensavamo ormai appartenere a un passato assai lontano, folcloristicamente recuperabile nella Capanna dello zio Tom o in Via col vento. E invece sono immagini di realtà quotidiane che si ripetono all’infinito. Quello che però indigna maggiormente e ferisce è constatare che questa ignobile tratta riguarda anche bambini. Bambini che o annegano o rimangono orfani o, se proprio gli va bene, vengono accolti per iniziare un lungo calvario che li conduce spesso ad altre ignobili forme di sfruttamento. Bambini, che poi sono gli unici veramente innocenti e incolpevoli di tutto quello che li sta coinvolgendo. Credo che la vicenda di Favour , la bimba nigerina di 9 mesi sbarcata a Lampedusa dopo aver perso, nella traversata, la giovane mamma incinta, abbia commosso tutti. Ma forse Favour avrebbe fatto volentieri a meno della nostra pelosa commozione. Pelosa, perché ormai ci appare chiaro che spesso, troppo spesso, l’accoglienza non nasce da moti spontanei di pietas, ma da bassi interessi di bottega politica e luridi freddi calcoli economi. Non è  facendo arrivare a Lampedusa medici, infettivologi, ginecologi, chirughi, paramedici, psicologi e mediatori culturali che evitiamo le sofferenze a Favour, e a quelle come lei che non hanno avuto l’onore delle cronache perché scomparse in mare. “Parlare al momento di emergenza è fuori luogo” ha detto il capo del governo Matteo Renzi, parlando dal Giappone alla conferenza conclusiva del G7. Probabilmente, Renzi non ha avuto tempo di leggere il Corriere della Sera, che scrive:   la “contabilità” delle stragi è sempre più difficile, e inevitabilmente dolorosa. Un altro barcone stracarico di migranti è quasi affondato ieri mentre cercava di raggiungere l’Italia col suo carico di disperazione. Sono 45 i cadaveri recuperati finora dai soccorritori.- Quanti bambini annegati non è dato ancora sapere, ma è facile immaginare che in situazioni di disastro i bambini siano i più indifesi, le vittime più facili. Alla ruota di Renzi però si pone il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che a #Corrierelive invita a distinguere la percezione dalla realtà e a ridimensionare l’allarmismo. Beh, andassero loro due a spiegare tutto questo a Favour, magari tra qualche anno, quando non farà più notizia,  guardandola dritto negli occhi. Intanto però incominciassero , con un minimo di onestà intellettuale, a capire che, quando ci sono di mezzo bambini è sempre comunque emergenza.

Rossana Rodà

Presidente Associazione Haziel

10 Anni di performance a Casa Testori (MI) di Andrea Bianconi nella mostra You and Myself-Performance 2006/2016 | Fino a 24/7


 

 

 

ANDREA BIANCONI

YOU AND MYSELF - PERFORMANCE 2006/2016

a cura di Luigi Meneghelli

 

Fino a  24 luglio 2016

 

CASA TESTORI

Novate Milanese (MI)

 

Sul sito www.culturaliart.com press kit e immagini

 

Con "You and Myself" Andrea Bianconi (Vicenza, 1974) torna a Casa Testori, occupando gran parte delle stanze, con il suo bagaglio di performance lungo dieci anni in cui l'artista impiega il corpo come linguaggio espressivo e matrice di segno.

 

Un segno che non cerca l'esibizione spettacolare, la rivelazione provocatoria, ma che acquisisce il proprio essere (la propria identità), cessando di essere segno di qualche cosa. È come se non avesse niente da dire, ma solo una serie di eventi da suggerire, da far intuire. Nelle sue performance siamo invitati a cercare anche ciò che non c'è (che non si vede, che non si sente), a intuire l'alternativa possibile, l'altra faccia del mondo. A stanare il soggetto che si nasconde nell'altro (o nell'altrove). Il myself che si con-fonde con you. La sua è la poetica dello spostamento e della transizione continua. La mostra ripercorre l'intero iter performativo di Bianconi: accanto ad azioni poste sotto il segno del ludico (della sorpresa, dello stupore), ad azioni minimali, sommesse, incantatorie, Bianconi sviluppa altre performance che implicano autentiche "recite collettive". L'artista non si pone stretti limiti disciplinari, regole, gerarchie, se non quelli di aprirsi all'altro, al pubblico, per destare stupore, incredulità, interrogativi. Spesso, la performance di Bianconi ha a che fare con una sorta di "divertimento artistico": è una gag, una serie di gesti apparentemente gratuiti, di risibiliazioni ludiche. Alla pari degli attori dei film muti (o dei bambini) a lui piace nascondersi e apparire in scena all'improvviso. Soprattutto le maschere fanno la loro apparizione come strumenti di difesa, di fuga, di falsità. In Trap for the Minds (del 2012), l'artista se le mette e se le toglie ossessivamente, fino ad arrivare all'ultima che non è altro che la riproduzione della sua stessa faccia. E molte sono le immagini delle "trappole" di cui Bianconi dissemina i luoghi delle sue performance: scatole, specchi, gabbie, maschere che spesso vengono indossate dai protagonisti, senza che si capisca mai fino in fondo se, questo, avvenga per rinchiudersi, isolarsi o per vivere l'esperienza della dispersione, dello sconfinamento, delle associazioni imprevedibili

 

Andrea Bianconi vive e lavora tra Vicenza e Brooklyn. Alla 5 Biennale di Mosca ha realizzato una public performance tra la Piazza Rossa, il Cremlino e il Manege. Tra le sue recenti esposizioni MSK Ghent, Houston, Valencia, Madrid, New York, United Arab Emirates, Basilea, Palazzo Reale, Milano, Shanghai. Nel 2011 Charta ha pubblicato la sua prima monografia, nel 2012 Cura.Books il suo primo libro d'artista "ROMANCE" e nel 2013 il secondo dal titolo "FABLE". Entrambi fanno parte della collezione del MoMA New York.

 

 

INFORMAZIONI UTILI:

 

Titolo mostra: Andrea Bianconi You and Myself - Performance 2006/2016

 

Curatore: Luigi Meneghelli

 

Dove: Casa Testori (largo A. Testori 13) Novate Milanese (MI)

 

Date: Fino al 24 luglio 2016

 

Orari: mar/ven: 10-18; Sab/Dom e Festivi: 14-20; Lunedì chiuso

 

Ingresso libero 

 

Libro: Andrea Bianconi You and Myself - Performance 2006/2016 

Silvana Editoriale, con testi di Luigi Meneghelli, Jean Paul Gavard PerretAndrea Bianconi e un'intervista di Giuseppe Frangi

 

Informazione per il pubblico: www.casatestori.it | info@casatestori.it

tel. +39.02.36589697

 

 



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