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giovedì 14 aprile 2016

PLANET AURUM - 17 aprile 2016




MARIO VESPASIANI

PLANET AURUM
 
Domenica 17 aprile 2016
Caffè Meletti
Piazza del Popolo
Ascoli Piceno

Marche Centro d'Arte e il direttore artistico Gigi Morganti hanno il piacere di invitare all'incontro con Mario Vespasiani nell'ambito della rassegna Le arti si Incontrano, l'arte figurativa si racconta, che si terrà domenica 17 aprile alle ore 17 al Caffè Meletti di Ascoli Piceno.

Mario Vespasiani, uno dei talenti più eclettici della giovane arte italiana, si confronta questa volta con la scrittura e presenta al pubblico, in uno dei gioielli del liberty italiano alcuni brani tratti dal suo primo libro interamente dedicato agli scritti intitolato Planet Aurum ed interpretati per l'occasione da due protagonisti dell'opera lirica contemporanea. 
Vespasiani da sempre attento alle nuove forme di contaminazione, aggiorna l'idea del caffè filosofico per invitare il pubblico ad un contatto diretto, a prendere parte ad un evento che si presenta anomalo quanto raffinato e che si pone da stimolo per entrare nel processo creativo mediante la lettura di storie, che riguardano opere non ancora realizzate ma ben chiare nella mente dell'autore che prova a concretizzarle facendo forza sul potere del racconto e dell'immaginazione.


Il libro Planet Aurum è un'esperienza ai confini del quadro composta da quaranta racconti messi su carta da Mario Vespasiani nel 2015, in cui descrive in chiave poetica visioni e sensazioni dinanzi ad un orizzonte, umano e naturale che si imprime nel suo sguardo prima ancora di essere dipinto. In ogni brano illustra un viaggio reale o immaginario in giro per il mondo, da cui riporta tutta una serie di considerazioni, riferite ai luoghi, agli odori, ai sapori percepiti e soprattutto agli incontri con lo spirito profondo delle terre attraversate. Un inno alla vita che invoglia il lettore a prendere parte a questa ricerca esistenziale: verticale per l'ambizione di comprendere il proprio sé ed orizzontale per scoprire il senso delle relazione con l'altro. Vespasiani si fa dunque testimone di una libertà che dimora nell'intimo e che si scontra coi dubbi e coi pericoli del tragitto. 
Nelle sue descrizioni non lascia intendere chiaramente il posto in cui si trova, in quanto ritiene che più dello spostamento fisico valga lo scambio tra visione e immaginazione, tra destinazioni reali e tensioni spirituali. Si spinge così in spazi aperti come nelle cavità dell'essere, in cui riunisce le linee di un percorso solitario, imprevedibile e nomade e dunque pienamente coerente con la propria ricerca artistica. Viene fuori una inaspettata antologia di "opere" che non si presenta nel classico riepilogo di immagini e di testimonianze critiche, bensì nell'eco di una voce solare che lascia affiorare nella fantasia di ciascuno delle immagini come fossero effettivamente visibili. L'intuizione di questa raccolta va a sottolineare come siano collegati tutti i temi affrontati dall'autore fin dall'esordio e come racconti e dipinti possano essere in grado, grazie ad linguaggio evocativo, di offrire una rinnovata percezione del presente.


Ore 17,00 proiezione del film: The Fall di Tarsem Singh
Ore 18,30 relatore Mario Vespasiani. Tema: Planet Aurum - Opere non ancora dipinte
Ore 20,00 cena con l'artista

Contributo: euro 20,00
Prenotazione: 348.3369040


MARIO VESPASIANI nasce nel 1978 vive e lavora nelle Marche e nei luoghi che meglio si prestano a sviluppare i suoi progetti. E' uno dei talenti dell'arte italiana, con una ricerca che lo sta portando ad innovare il concetto di pittura nelle varie modalità espressive come nello studio delle luminosità del colore. Le sue opere adottano un linguaggio simbolico e si rivolgono ad un più vasto itinerario dell'anima, incentrandosi sul profondo mistero della creazione e sulla trasmissione dei moti dello spirito. 

Nel 2008 a dieci anni dalla prima personale realizza la mostra che avvia il progetto denominato "La quarta dimensione" attraverso il quale propone un dialogo con alcuni grandi maestri dell'arte italiana a lui particolarmente vicini in un determinato momento della ricerca. Il primo avvenne nel 2008 con Mario Schifano mettendo in risalto il colore e il gesto pittorico che contraddistingue il procedere istintivo dei due autori, per l'approccio grintoso, per la carica vitale e mai prevedibile della pittura. Nel 2010 presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Ascoli Piceno le sue opere si affiancarono all'astrattismo lirico di Osvaldo Licini, in questo momento le tele di Vespasiani sempre meno figurative forniscono una panoramica del tratto pittorico che raggiunge soluzioni stilistiche più evanescenti ed essenziali.

Sulla linea colorista, che scende lungo l'Adriatico, nel 2012 presenta il dialogo in tre sedi con i capolavori di Lorenzo Lotto, il quale oltre ad essere uno dei più autorevoli interpreti è anche colui che ha saputo rivoluzionare i codici del ritratto e la mostra ha focalizzato l'attenzione sull'interpretazione psicologica e formale del volto, dalle espressioni comuni alle tensioni umane più profonde. Nel 2015 il gallerista Pio Monti presenta la mostra La quarta dimensione nella fotografia di Mario Giacomelli e Mario Vespasiani dove per la prima volta le sue immagini fotografiche si specchiano nei riflessi comuni e nello sguardo appassionato di Giacomelli, uno dei fotografi più incisivi del '900. Con la mostra Gemine Muse espone giovanissimo ai Musei Capitolini di Roma, a 27 anni vince il primo Premio Pagine Bianche d'Autore, nel 2011 viene invitato al Padiglione Italia della 45° Biennale di Venezia, figura nel libro Fragili eroi di Roberto Gramiccia dedicato ai più interessanti artisti italiani del futurismo ad oggi e sul Dizionario dell'Arte Italiana edito da Giancarlo Politi.

Tra i primissimi artisti italiani ad espandere l'impronta pittorica dai nuovi materiali alle tecnologie, viene inviato nel 2012 dall'Accademia di Belle Belle Arti di Macerata a tenere una conferenza dal titolo:L'essenza e il dono. Arte, relazione e condivisione, dalla tela all'iPad e nello stesso anno con le opere realizzate mediante l'iPad ed applicate su alluminio partecipa al Premio Termoli. Per tutto il 2014 si è dedicato al progetto Mara as Muse sottolineando, in piena controtendenza, il ruolo di una Musa quale figura ispiratrice dell'atto creativo e delle sue molteplici forme espressive.  

Nel 2015 realizza delle opere in pura seta intitolate Storie di viaggiatori, territori e bandiere che espone come fossero vessilli di un'arte che torna ed essere simbolo e immagine di un'identità ben precisa e che va oltre le classiche modalità espositive per mostrarsi in una performance nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno, in un happening con le opere disposte al vento sulla cima della Torre dei Gualtieri di San Benedetto del Tronto e al 48° Premio Vasto. Nel mese di maggio esce Planet Aurum il suo primo libro interamente dedicato agli scritti e nello stesso anno la città di Fermo lo invita a dipingere il Palio dell'Assunta dedicandogli contemporaneamente una personale. La città di Santa Vittoria in Matenano gli riserva una grande mostra che raccoglie per la prima volta le opere dagli esordi ad oggi ed una importante pubblicazione generale.

Dal 1998 sono trenta le mostre personali documentate con volumi prodotti in serie limitata, arricchiti da testi critici, interviste e da testimonianze trasversali. Contemporaneamente alla pittura, ha frequentato un workshop di fotografia con Ferdinando Scianna e di cinema con Lech Majewski. Del suo lavoro se ne sono occupati oltre agli storici e ai critici d'arte, anche filosofi, scrittori, antropologi e teologi.



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Mostra Severino Del Bono - inaugurazione giovedì 21 aprile da Vecchiato Arte a Padova

Vecchiato Arte dedica una personale all'artista Severino Del Bono
Inaugurazione giovedì 21 aprile ore 18.30


Una trentina di opere di ritratti femminili di Severino Del Bono saranno esposti da Vecchiato Arte in unamostra personale dal titolo "A occhi chiusi", che sarà inaugurata giovedì 21 aprile alle ore 18.30, nella sede della galleria in via Alberto da Padova 2. 

Al vernissage saranno presenti l'artista e il curatore dell'esposizione Luca Beatrice.  

La mostra ha il Patrocinio del Comune di Padova resterà aperta fino al 21 maggio.

Le "dee bendate", primi piani di donne realizzate con una tecnica che richiama l'Iperrealismo americano, sono al centro della ricerca di Severino Del Bono cheintroduce una precisa rappresentazione del tema del ritratto, attraverso una pittura che si colloca nell'universo pop, per soggetto e stile.

Le donne si presentano davanti all'artista che le "usa" per poi restituirle manipolateattraverso l'inserimento di un'iconografia pop, di oggetti sempre diversi che ne nascondono lo sguardo.

Le sue modelle ridono e gridano, sogghignano e si commuovono dietro a una maschera dal sapore di feticcio surrealista. 

Le sue opere sono alla ricerca di un equilibrio, ad iniziare da un bilanciamento di moduli e segni articolati nella composizione visiva.  

Il fondo piatto, che ricorda un set fotografico, pubblicitario, conferma uno stile che riconduce alla pittura americana più contemporanea. 

Le opere dell'artista ci presentano una gamma di umanità nascosta dietro a tracce di un vocabolario pop, che svela un più profondo isolamento identitario.


"L'assenza degli occhi trasforma queste donne in icone umane di insolita sensualità, sexy senza mai essere volgari. 
La ritrattistica di Del Bono è pop per la sua capacità di rendere le persone che ritrae specie di oggetti di un desiderio universale. Non quello erotico, della donna-oggetto, ma quello più urgente di vedere, di essere guardati e di guardare". 
(Luca Beatrice, "Oltre lo sguardo", testo in catalogo)

Titolo della mostra: A occhi chiusi
Artista: Severino Del Bono
Inaugurazione: 21 aprile ore 18.30
Chiusura: 21 maggio
Catalogoin galleria – testo critico a cura di Luca Beatrice
Orari: lunedì-sabato 10:00 - 13:00 e 15:30 - 19:30
Sede: Vecchiato Arte, Via Alberto da Padova,2 – 35137 Padova
info@vecchiatoarte.it
www.vecchiatoarte.it



Breve biografia
Severino Del Bono è nato a Nuvolera (Brescia) nel 1966. 
Cresciuto in un ambito familiare dove in casa si respira l'arte, collegata al concetto di bello, con una particolare attenzione ad un'indagine espressiva che ritornerà nei suoi dipinti. È molto legato al fratello maggiore, pittore amatoriale, che lo inizia alla pittura in maniera quasi giocosa.

La forza e l'intensità dei volti umani sono i campi di ricerca di Del Bono, sulle tele si fissano alterazioni e lievi deformazioni di visi in primo piano che cercano di indagare le emozioni creando una sorta di monologo interiore silenzioso e solitario. 
Le influenze di una luce caravaggesca si fondono con l'espressività di Francis Bacon e l'indagine si concentra sul volto femminile dove si imprigionano, con tratti dalle punte iperrealiste, espressioni che sfociano nell'ironia per mezzo di oggetti che assumono un'importanza simbolica e iconica: le donne ritratte sono l'emblema di fuga dal caos e dalla realtà quotidiana.

La collaborazione con la galleria Vecchiato Arte comincia nel 2009 e Severino Del Bono inizia così un viaggio che mette a confronto l'artista con il mercato e il mondo dell'arte contemporanea. Le sue opere sono state esposte in diverse fiere di arte contemporanea e gallerie d'arte in Italia e all'estero.



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GUARNERI, OLIVIERI, VERNA. GLI ANNI SETTANTA, a cura di Ivan Quaroni | fino al 29 aprile, Progettoarte ELM, Milano


GUARNERI, OLIVIERI, VERNA
GLI ANNI SETTANTA

a cura di Ivan Quaroni

Dal 25 febbraio al 29 aprile 2016
Progettoarte elm, Via Fusetti, 14 - Milano


Continua fino al 29 aprile la mostra Guarneri, Olivieri, Verna. Gli anni Settanta, presso la galleria Progettoarte elm di Milano, nel proseguimento del percorso di promozione e valorizzazione degli artisti della Pittura Analitica, dopo le  personali dedicate a Pino Pinelli (2013), Marco Gastini (2012), Claudio Verna (2011), Enzo Cacciola (2010).

Per l'occasione sono esposte circa venti opere pittoriche risalenti agli anni Settanta, periodo in cui le intuizioni dei tre artisti giungono a quella nuova maturazione espressiva, poi variamente denominata dalla critica con i termini di Pittura Analitica, Pittura-Pittura o Nuova Pittura, una tendenza che trova riscontro nelle parallele e coeve indagini dei pittori francesi (Support/Surface) e tedeschi (Analytische Maleri o Geplante Malerei).
I lavori qui proposti mostrano come le ricerche di Guarneri, Olivieri e Verna siano legate da un comune ritorno ai valori basilari della pittura, ai fondamenti irriducibili di una grammatica fatta di luce, segno e colore.
Sorta dalle ceneri dell'Informale, ma egualmente distante dalle sperimentazioni sul grado zero della pittura, questa nuova sensibilità - oggi giustamente riscoperta e rivalutata anche dal mercato - si contraddistingue per l'attenzione al sistema di relazioni interne alla pittura e per l'analisi dei suoi vocaboli essenziali, liberati da ogni funzione descrittiva.
Narrazione e rappresentazione, avvertiti come elementi inessenziali, lasciano, infatti, spazio all'indagine su movimento, vibrazione luministica, pulsazione ritmica e intensità del colore. Il risultato è una pittura "a percezione lenta", che richiede all'osservatore una visione prolungata.
È il caso soprattutto di Riccardo Guarneri che, identificando il colore con la luce, dipinge quadri bianchi, innervati da una filigrana di segni sottili che accentuano il carattere impalpabile della pasta cromatica.
Anche Claudio Olivieri lavora, soprattutto all'inizio del decennio, con un linguaggio che combina il segno al colore, dove però si avverte già l'interesse per la costruzione di forme fluide e scure masse plasmatiche affioranti dal fondo della tela. 
Influenzato dalle teorie gestaltiche e dai problemi legati alla percezione, Verna è, tra i tre, l'artista più interessato alle forme geometriche e alle partizioni ritmiche. Nelle sue tele il colore si organizza in campiture uniformi, sovente scandite da rettangoli, losanghe e bande di colore che evidenziano il dato processuale della sua pittura.
Questa mostra, a distanza di oltre quarant'anni, è un'opportunità unica per valutare il rigore linguistico delle ricerche di Guarneri, Olivieri e Verna attraverso una selezione di opere dipinte tra il 1970 e il 1979. Gli anni Settanta rappresentano, infatti, un periodo cruciale, compresso tra il retaggio delle formulazioni poveriste e i futuri fermenti transavanguardisti, in cui questi artisti, insieme ad altri membri di quella mobile e fluida compagine di personalità che fu la Pittura Analitica, rivendicarono l'autonomia e la radicalità di una pratica millenaria attraverso il ritorno a un linguaggio primario, insieme severo e lirico.


Guarneri, Olivieri, Verna. Gli anni Settanta
A cura di Ivan Quaroni
Opening: giovedi 25 febbraio 2016, h. 18.30
Dal 25 febbraio al 29 aprile
Progettoarte elm
Via Fusetti, 14 - 20143 - Milano – Italy
Tel. +39 02 83390437 Email: info@progettoarte-elm.com



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mercoledì 13 aprile 2016

Laterza (Ta)_Palazzo Marchesale Museo MuMa_SonOra-mostra d'arte contemporanea_23 aprile 2016


Palazzo Marchesale e Museo MuMa Laterza (Ta)
SonOra
Collettiva d'arte contemporanea
A cura di Loredana Cacucciolo e Pietro De Scisciolo

Inaugurazione: 23 aprile 2016 ore 19:00

Inaugura il 23 Aprile 2016 ore 19:00 la seconda tappa del progetto itinerante SonOra, collettiva d'arte contemporanea a cura di Loredana Cacucciolo e Pietro De Scisciolo, in collaborazione con Nicola Zilio, le Officine Culturali Arthemisia e Il Sito dell'Arte.

Siamo abituati a pensare a una mostra d'arte come a un progetto chiuso e definito, dove un soggetto (il curatore o promotore) si assume il compito di scegliere a priori uno o più artisti, di individuare un tema e di creare, così, un organismo fatto e finito, pronto a essere esibito, con una discreta sicurezza di risultato, al pubblico. 

Quando, però, si esce dalle piste tracciate e ci si spinge sul terreno delle sperimentazioni culturali, gli esiti possono essere sorprendenti: è l'esperienza di SonOra un evento espositivo e sociale che capovolge le consuete modalità organizzative. 

L'obiettivo non è la sintesi, ma l'espansione: ogni partecipante è al tempo stesso artista e curatore del luogo a esso affidato. Un nuovo progetto espositivo collettivo che vedrà protagonisti un gruppo di artisti di caratura nazionale e internazionale, attivi nell'ambito dell'arte contemporanea.  

Il maestoso Palazzo Marchesale di Laterza (TA) Museo MuMa è la location scelta per ospitare questo secondo step di SonORa  il cui scopo è quello di reinterpretare artisticamente i contenitori storici dislocati nelle più belle località pugliesi, nei quali, artisti riconosciuti sono invitati ad installare la loro arte.  

SonOra si pone come un viaggio tra passato e presente, un punto di contatto nel tempo dove l'arte contemporanea diventa protagonista e dove l'elemento SUONO si pone a nuova lettura, inteso non solo come elemento di emissione 'rumore', ma anche come affermazione dell'io, della condizione individuale di ciascuno, nell'archetipo concetto  'Sono Ora'.

Artisiti:
ALBA AMORUSO, LOREDANA CACUCCIOLO, FIORMARIO CILVINI, ROSA CONSALVO, PIETRO DE SCISCIOLO, GIANNI DE SERIO, ANTONIO GIANNINI, WALTER LOPARCO, FRANCESCO MANCINI, MAURO ANTONIO MEZZINA, ULRICH JOHANNES MUELLER, MASSIMO NARDI, MARIO PUGLIESE, MARINA QUARANTA, FRANCESCO SANNICANDRO

La rassegna sarà corredata di catalogo ragionato delle opere, edito EDIZIONI INSIEME e gode già di significativi Patrocini:

REGIONE PUGLIA
ASSESSORATO AL MEDITERRANEO, CULTURA E TURISMO
COMUNE DI LATERZA
ACCADEMIA BELLE ARTI BARI
ACCADEMIA BELLE ARTI CATANZARO
UNIVERSITA' DEGLI STUDI ALDO MORO DI BARI
PARCO DELL'ALTA MURGIA
TOURING CLUB ITALIANO
SEMINARIO VESCOVILE GRAVINA DI PUGLIA
OFFICINE CULTURALI ARTHEMISIA
AMICI DELLA FONDAZIONE ETTORE SANPOMARICI


Sponsor Ufficiale:
GRUPPO MAFFEI
www.gruppomaffei.com

Scheda tecnica:
Palazzo Marchesale di Laterza (Ta)
Piazza Plebiscito – centro storico
SonOra. Mostra d'arte contemporanea
A cura di Loredana Cacucciolo e Pietro De Scisciolo
in collaborazione con Nicola Zilio, le Officine Culturali Arthemisia e IL SITO DELL'ARTE
23 aprile – 28 maggio 2016
Inaugurazione: 23 aprile 2016 ore 19:00

Orario visita
Tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 19:00
Lunedi chiuso
Ingresso libero

Info e contatti
Loredana Cacucciolo
loricacucciolo@gmail.com


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martedì 12 aprile 2016

Sottocosto#3 di Claudio Andreoli


MERCATO DELL’UNITÀ | Via Cola di Rienzo 245, Roma
venerdì 15 aprile ore 18.30 – 21.00

Venerdì 15 aprile dalle ore 18.30 alle 21.00 il Mercato dell’Unità in via Cola di Rienzo a Roma apre le proprie porte a una serata evento di arte e cultura: la mostra di Claudio Andreoli, Sottocosto#3, tra i banchi chiusi del suggestivo edificio di inizio ‘900, accompagnata da assaggi  di sapori di stagione.



Il progetto è promosso, in collaborazione con la Takeawaygallery, dalle nuove realtà che si sono insediate nel mercato rionale: BancoTrentaquattro, confezioni e maglieria artigianali di qualità; Magazzino 23.9, che propone arredamento di design, oggetti unici e upcycling; Racconti di Gusto, libreria indipendente specializzata in enogastronomia; Toc Toc, boutique di abbigliamento ed accessori esclusivamente Made in Italy. Quattro imprese che si sono unite al fine di valorizzarne lo spazio e le potenzialità, mettendo in atto un programma di rilancio delle attività, già iniziato da mesi attraverso la presentazione di libri, workshop e incontri, fuori dall’orario ordinario di apertura. Pensarne gli ambienti come un luogo di aggregazione, da vivere non solo per acquistare beni di prima necessità: questa la loro sfida.

Il Mercato coperto di Piazza dell’Unità viene inaugurato alla fine degli anni ’20; una struttura simmetrica e compatta, seppur poco evidente, che si sviluppa su tre livelli: il labirintico interrato, il pianterreno dove sono concentrati gli esercizi, la panoramica terrazza - il tetto - con quattro identiche “torrette” angolari. All’interno: ferro e cemento, immensi lucernai, ancora vetrate, arredo d’epoca; il tenace tessuto sociale; l’atmosfera straniante dell’”open space” in contrasto con l’incedere solerte della zona.
La mostra di Claudio Andreoli (che si svolge a piano terra) si inserisce nell’impegno di dare diversa visibilità al sito: l’arte contemporanea esce dalla galleria e si fa fattore di coinvolgimento del quartiere (e non solo); di promozione di una visione “innovativa” nell’intendere il Mercato come fulcro di incontro, conoscenza e divertimento.

Con Sottocosto#3 Andreoli prosegue il lavoro “sottocosto” nato già nel 2013. Un progetto “virale”, per avvicinare all’arte chi ne è lontano. Le opere riproducono all’infinito figure, sagome umane che hanno perso ogni riconoscibilità diventando dei segni astratti. Ritratti/autoritratti, una sola immagine che varia in modo impercettibile, che l’autore da oltre tre anni indaga attraverso quadri, sculture e istallazioni e con ogni tipo di materiale e tecnica (dalla piccola tessera/gioiello da un centimetro fino ai “giganti” di oltre tre metri). Un esercito senza volto, una moltitudine omogenea eppure sempre differente, una massa “critica” in cerca della propria identità.
Per Sottocosto#3 presenta delle minute tavole dipinte e una nuova serie di acrilici su tela (oltre 30 pezzi da 70x70 cm e altre di dimensioni minori): le pitture, ripiegate a fazzoletto, “giocano” con la storia dell’arte, il mercato e il culto per l’opera, e saranno visibili, dopo la serata inaugurale, per l’intera settimana presso i Box 33, 34, 37, 39.

INFO:
Sottocosto#3 di Claudio Andreoli
Mostra di arte contemporanea di Claudio Andreoli

Su progetto di: BancoTrentaquattro, Magazzino 23.9, Racconti di Gusto, Toc Toc
In collaborazione con Takeawaygallery

Inaugurazione: venerdì 15 aprile ore 18.30 – 21.00
Dal 15 al 22 aprile 2016
Orari mostra: 10.00-13.00 presso i Box 33, 34, 37, 39

Mercato dell’Unità
Via Cola di Rienzo 245, Roma

Sponsor tecnici: Abbazia di Busco, S. Margherita



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