CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

mercoledì 9 marzo 2016

Mostra Bijoux - Indossare la Bellezza. La grande bigiotteria italiana. A cura di Bianca Cappello Casalmaggiore, 19 Marzo 2016

Museo del Bijou di Casalmaggiore
19 marzo – 29 maggio 2016

Inaugurazione sabato 19 marzo ore 17.00


La storica e critica del gioiello Bianca Cappello è la curatrice di una nuova mostra sulla grande bigiotteria italiana. Una selezione che conta oltre 100 bijoux, la maggior parte dei quali inediti, si potrà ammirare grazie alla mostra dal titolo Indossare la Bellezza. La grande bigiotteria italiana.

Dopo il successo di media e di pubblico che l'evento ha riscosso presso l'Istituto Italiano di Cultura di Belgrado lo scorso dicembre, l'esposizione arriva per la prima volta anche in Italia e sarà ospitata presso il Museo del Bijou di Casalmaggiore dal 19 marzo al 26 maggio. La mostra è organizzata dal Comune di Casalmaggiore con la partecipazione della associazione Amici del Museo del Bijou, il patrocinio di Fondazione Cologni Mestieri d'Arte e l'Istituto Italiano di Cultura di Belgrado.

Bijoux ideati e realizzati in Italia dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri provenienti da prestigiose collezioni private, enti pubblici, archivi e musei aziendali.

Una sorprendente esposizione dove l'arte, la sapienza artigianale, il design e l'inventiva nella ricerca dei materiali non preziosi tipici della tradizione regionale italiana (tra cui il vetro di Murano, il corallo di Torre del Greco, la paglia di Firenze, il micro mosaico romano) testimoniano il susseguirsi delle mode e degli eventi storici italiani negli oltre 150 anni di unità nazionale. 

Bianca Cappello con questa attenta selezione, e con la serie di mostre in calendario nei prossimi mesi, si propone di valorizzare e divulgare la cultura del bijou italiano con la vocazione di affermare il Museo del Bijou di Casalmaggiore, unico in Italia dedicato a questo argomento, quale polo attrattivo d'eccellenza in Italia e nel mondo.

Si potranno ammirare, tra gli altri, il sautoir decò con perle millefiori di Ercole Moretti, le spille inzio secolo dei Fratelli Traversari, i girocolli firmati Moschino, Armani e Ugo Correani, i bijoux di Bozart per Tita Rossi alta moda, quelli di Luciana de Reutern e Coppola e Toppo per Ken Scott e gli splendidi bijoux  di Pellini che, da Emma Caimi a Donatella, è oggi alla terza generazione di una gloriosa stirpe di bigiottieri milanesi.

E ancora in mostra le creazioni di Giuliano Fratti, uno dei più importanti bigiottieri italiani insieme agli ornamenti per il corpo firmati Bijoux Cascio, Sharra Pagano, Angela Caputi, Carlo Zini, Unger, Ornella Bijoux, De Liguoro, Artigiana Fiorentina Bigiotteria, Sorelle Sent. Una sezione a parte è dedicata ai bijoux pezzi unici realizzati da Corbella negli anni '30 per il teatro la Scala di Milano.

Creazioni splendide, talvolta audaci, altre volte dall'ironia disarmante, sempre capaci di far correre la fantasia su fili preziosi, tutti rigorosamente Made in Italy.

"Questo è possibile perché la bigiotteria - spiega la curatrice Bianca Cappello - come gioiello popolare è più di ogni altro oggetto a contatto con le persone e con le loro idee e gusti e, mentre il gioiello parla a determinate élite sociali ed è simbolo di status e di potere, la bigiotteria, sia quella di imitazione che fantasia, esprime il gusto di una collettività mappandone orizzontalmente le varie espressioni culturali. Parlare di bigiotteria italiana significa raccontare la storia delle abitudini e dei costumi di un popolo che, costituitosi in tempi abbastanza recenti in unità nazionale, si è costantemente adoperato per evolvere la moltitudine di caratteristiche estetiche e formali delle tradizioni locali che lo compongono per creare un codice condiviso e identificativo sotto l'egida della Bellezza".

Il catalogo della mostra è edito da Sillabe.
Bijoux in mostra:
Angela Caputi - Giuggiù, Armani, Artigiana Fiorentina Bigiotteria, Bijoux Bozart, Bijoux Cascio, Casalmaggiore, Clotilde Silva, Corbella, Ugo Correani, Coppola e Toppo, De Liguoro, Ferenaz, Gattinoni, Fendi, Giuliano Fratti, Lo.Sa, Luciana de Reutern, Ken Scott, Mazzucco Romano, Ercole Moretti, Moschino, Ornella Bijoux, Ottavio Re, Sharra Pagano, Pellini Bijoux, Sorelle Sent, Fratelli Traversari, Unger, Carlo Zini

Bianca Cappello
Storica e critica del gioiello, docente presso IED Milano e CFP Galdus. Coordinatore curatoriale della collezione del primo biennio del Museo del Gioiello di Vicenza. Al suo attivo lezioni e seminari sulla Storia del Gioiello e della Bigiotteria presso Università e Accademie di Belle Arti in Italia. È autrice di pubblicazioni, coordinatrice di conferenze e curatrice di mostre sul gioiello e sulla bigiotteria.

Museo del Bijou
Unico in Italia, il Museo del Bijou, fondato nel 19
​86 a Casalmaggiore, storico e importante distretto di bigiotteria sorto tra XIX e XX secolo, conserva e valorizza oltre 20 mila pezzi di bigiotteria insieme a macchinari, utensili, fotografie e cataloghi provenienti dalle dismesse industrie locali e da numerose donazioni di aziende e collezionisti del settore, dalla fine dell'Ottocento alle soglie del nuovo Millennio.

                                                                                                                                          
Organizzato da: Comune di Casalmaggiore                            
Con la partecipazione di: associazione Amici del Museo del Bijou                   
Patrocinio
Fondazione Cologni Mestieri d'Arte
Istituto Italiano di Cultura di Belgrado

martedì 8 marzo 2016

Mostra Estetica Paradisiaca e conferenza presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati

Una conferenza e una mostra celebreranno l'Estetica Paradisiaca

Si terrà il 18 Marzo presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati la trattazione del movimento artistico dell'Estetica Paradisiaca con la prima antologica delle opere maggiormente rappresentative presso il Museo Fondazione Venanzo Crocetti

Era da molto tempo che l'Italia non si presentava con una nuova avanguardia, le ultime sono state il Futurismo di Marinetti, l'Arte Povera di Celant e la Transavanguardia di Bonito Oliva

 L'Estetica Paradisiaca è un movimento artistico teorizzato nel primo decennio del Duemila dal critico d'arte e curatore Daniele Radini Tedeschi. 

La volontà di attuare una forma di Paradiso sulla terra, ovvero una piccola utopia artistica, è alla base della teoria. 

L'amore verso lo spettatore, la dolcezza esecutiva, la capacità di ovattare il pubblico grazie alla fratellanza e al sentire comune sono tutte prerogative di questa visione utopica. 

Ebbene presso il Museo Fondazione Venanzo Crocetti si terrà la prima mostra antologica del movimento, curata da Stefania Pieralicee presenziata dal teoreta del movimento Daniele Radini Tedeschi

Lpresentazione del catalogo, a corollario della rassegna, avverrà nell'ambito della conferenza presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati prevista per il 18 marzo 2016 alle ore 15.00, di cui saranno relatori Daniele Radini Tedeschi e Stefania Pieralice 

Tale conferenza proseguirà la trattazione del movimento già intrapresa nei due volumi Tiltestetica e Last Paradise (2013-2014, Editoriale Giorgio Mondadori). 

Le opere, raccolte nel catalogo, invece verranno esposte dal 18 Marzo al 7 Aprile presso il Museo Venanzo Crocetti in Roma; saranno tutte prevalentemente connotate da tonalità cromatiche chiare, rappresentazioni di "idee ideali", eteree nella loro concretezza come potenti fasci di luce tendenti alla sublimazione e all'elevazione spirituale. 

Gli artisti scelti in mostra saranno: Aldo Basili, Angela LeopatriAntonella Spinelli, Bernarda Visentini, Brigitte CabellCor Fafiani, Daniela Ferrero, Emanuela Fera, Flora Torrisi, Gabriella Martino, Gabriella Mingardi, Gian Luigi Castelli, Giovanni Scagnoli, Laura Longhitano Ruffilli, Lidia Bobbone, Lucia Balzano, Lucienne Vescovo, Osvalda Pucci, Rita Vitaloni, Rossella Pezzino de Geronimo, Siberiana Di Cocco, Stefano Di Loreto, Valeria Contino. 

Una menzione speciale inoltre va riservata agli espositori partecipanti alla 56.Biennale di Venezia che esporranno anche in tale occasione: Sabrina Bertolelli, Adriana Montalto, Roberto Miniati, Salvatore Ruggeri, Teresa Condito, Carlo Guidetti, Carmelo Leone, Paolo ResidoriCarlo Marraffa.

Mostra Antologica: Museo Fondazione Venanzo Crocetti
Organizzazione START srlsEsposizione delle opere d'arte
Curatela Dott.ssa Stefania Pieralice
18 marzo - 7 aprile 2016
Ingresso Libero
OrariLun/Ven. 11:00-13:00 ; 15:00-19:00  Sab. 11:00-19:00  Dom. chiuso


--
www.CorrieredelWeb.it

MOSTRI & MOTORI. Torino, Mirafiori Galerie | dal 10 marzo


Diego Vianello

MOSTRI & MOTORI

Opening giovedì 10 marzo 2016, dalle 18 alle 20
In esposizione da giovedì 10 marzo a domenica 3 aprile 2016

Mirafiori Galerie, Piazza Riccardo Cattaneo, Torino



È il piùgiovane artista ad aver mai esposto alla Mirafiori Galerie, è creativo, dinamico e da sempre nutre una grande passione per il disegno. Diego Vianello, 19 anni, maturitàclassica quasi conseguita e nel cassetto il sogno di frequentare lo Ied, debutta alla Mirafiori Galerie di Torino con una personale intitolata Mostri & Motori.

In esposizione, circa 20 disegni realizzati prevalentemente con penne a sfera e chine, a cui si aggiunge qualche acrilico. Il mondo d'ispirazione è quello dell'illustrazione, con una contaminazione mitologica a cui gli studi classici hanno sicuramente contribuito. 

I soggetti, spesso surreali ed eterogenei tra loro, sono un'elaborazione creativa di temi importanti per la generazione alla quale Diego appartiene, quali la multietnicitàe l'integrazione tra popoli e culture differenti. Il tutto arricchito da schizzi dedicati ai motori, auto e moto, che da sempre Diego raffigura con passione e fantasia.

Risultato artisticamente ragguardevole per la sua giovane età, la rassegna della Mirafiori Galerie èla prova di un talento innato che Diego ha saputo coniugare con una tecnica personale e in continuo miglioramento.

"Fin dall'asilo ero il bambino che finiva la carta e scaricava i pennarelli dice Diego Ho sempre disegnato e, anche oggi, quasi senza accorgermene mi ritrovo a disegnare,anche in aula!". La rassegna resteràaperta fino a domenica 3 aprile 2016.



--
www.CorrieredelWeb.it

lunedì 7 marzo 2016

A Symphony of Seasons / mostra personale di Devdatta Padekar/ Florence Dance Center / 13 marzo - 5 aprile


Etoile Toy/ Visual Arts Florence
Rassegna di Arti Visive promossa dal Florence Dance Center diretto da Marga Nativo e Keith Ferrone e realizzata in collaborazione con Daniela Pronestì

 A Symphony of Seasons
Mostra personale di Devdatta Padekar            
A cura di Daniela Pronestì

Dal 13 marzo al 5 aprile 2016
Inaugurazione / Opening domenica 13 marzo ore 18.00
Florence Dance Center /Via Borgo Stella 23 r (Piazza del Carmine) Firenze

Performance a cura di FloDance Corps
coreografia di Keith Ferrone

Rassegna realizzata in collaborazione con:
La Toscana - rivista mensile di arte e cultura generale
Incontri con l'Arte - rubrica di approfondimento culturale a cura di Fabrizio Borghini
Associazione Toscana Cultura


Domenica 13 marzo alle ore 18.o0 in via Borgo Stella 23 r a Firenze si apre il quarto appuntamento della rassegna di arti visive Etoile Toy/ Visual Art Florence promossa dal Florence Dance Center di Marga Nativo e Keith Ferrone e realizzata in collaborazione con la curatrice e storica dell'arte Daniela Pronestì per l'edizione 2015/2016. La rassegna, ideata da Mario Mariotti nel 1987, presenta un carattere di assoluta originalità rispetto ad altre realtà espositive fiorentine. Scopo della rassegna è indagare il rapporto tra immaginazione creativa ed espressione corporea, trasformando ogni inaugurazione in un evento che coniuga arte e danza in una performance pensata e realizzata in armonia con le opere esposte.  Un "cross over" linguistico che si avvicina al concetto di "opera d'arte totale" e che interpreta la natura ibrida di molte esperienze artistiche contemporanee.  Ospiti della rassegna, da ottobre 2015 a maggio 2016, artisti di diversa nazionalità che insieme offriranno un'interessante panoramica sulle numerose declinazioni dell'arte del nostro tempo.

Il quarto appuntamento della rassegna ospita l'artista indiano Devdatta Padekar in mostra con il progetto intitolato A Symphony of Seasons.

Si tratta di un progetto che l'artista indiano ha realizzato nell'arco di due anni visitando le regioni alpine di cinque nazioni (Italia, Svizzera, Germania, Austria e Francia) con lo scopo di trasferire nella pittura la bellezza incontaminata di questi paesaggi. La scelta del titolo mette in luce un aspetto centrale nell'opera di Devdatta: l'armonia e il ritmo presenti nelle forme naturali e nella musicalità dei colori. 

Il suo sguardo si posa sul paesaggio con l'intento di catturare l'atmosfera dei luoghi, le voci della natura che parlano al cuore dell'artista. Uno sguardo che non abbraccia tutto il visibile ma si concentra soltanto su alcuni particolari, privilegiando punti di vista insoliti e scorci che invitano l'osservatore ad entrare nella rappresentazione pittorica. E' il caso di opere come A serene day e Sun-kissed pik, in cui la visione da "sotto in sù" fa sì che il paesaggio incomba sullo spettatore, facendolo sentire parte integrante dello scenario naturale che sta osservando. 

In altri casi, invece, la visione "a volo di uccello" (Autumn vineyards) comunica un senso di vertigine che amplifica l'ampiezza della scena, e l'impressione è che lo sguardo possa in questo caso dominare il paesaggio, dal primo piano fino all'orizzonte. Quando la rappresentazione si sviluppa frontalmente, lo sguardo accoglie la totalità del paesaggio, potendo così posarsi sui diversi aspetti che ne fanno parte. Come sempre nella sua pittura, anche in questo caso la resa cromatica individua dei toni dominanti, che, senza tradire la verità del dato oggettivo, si propongono di interpretare le emozioni che nascono dall'incontro tra l'artista e lo spettacolo naturale. "La natura - spiega Devdatta - per me è movimento ed energia; per questa ragione, non m'interessa documentare o descrivere puntalmente ciò che osservo ma catturare le emozioni che la visione della natura suscita nella mia interiorità". 

Il risultato sono immagini dal forte potere evocativo che trasferiscono nella pittura l'anima dei luoghi. Il ritmo che muove gli eventi naturali entra nel colore e lo rende "sinfonico", musicale, facendolo diventare un tramite per superare i vincoli della realtà visibile e dare forma alla sostanza invisibile dei sentimenti. Le opere in mostra denotano, infatti, l'intenzione di sospendere l'immagine sul crinale che divide realtà e astrazione, oggettività e soggettività della visione, a tal punto che in diversi casi il colore si affranca da ogni finalità descrittiva per farsi trascrizione immediata e diretta di uno stato d'animo, di una condizione interiore. Per Devdatta "sentire" la realtà è più importante che rappresentarla puntualmente, ed è su questo passaggio dall'esteriorità all'interiorità della visione che si fonda la sua ricerca pittorica. 

Anche il soggetto raffigurato appare secondario rispetto al bisogno di abbandonarsi alla magia della luce e del colore, che regolano le "mutazioni" del paesaggio al variare delle stagioni. La luce bianca e le tinte fredde dell'inverno, i verdi intensi e i cieli azzurri della primavera, il rosso infuocato del sole estivo: è nella continua metamorfosi degli effetti luministici e cromatici della natura che l'artista indiano sente nascere l'emozione che scuote nel profondo la sua interiorità. Un'emozione che non sovrasta il paesaggio, ma lo vivifica, rendendo appieno il senso della possibile unità tra uomo e natura. 

Devdatta Padekar (1978) vive a Bombay, in India. La sua formazione artistica è avvenuta inizialmente nel suo paese d'origine, per poi proseguire in Europa, tra Londra e Firenze. Dopo diversi progetti dedicati alla figura umana, e in particolare al tema delle ballerine, ha esteso il suo interesse anche al paesaggio naturale, realizzando una prima serie intitolata Deer Trails Sweden.  Le tecniche che predilige sono il pastello e la pittura ad olio: il primo gli consente di mantenere intatta la spontaneità della visione, fermando sulla carta l'immediatezza di un gesto, l'espressione di un volto, lo scatto ritmico di una figura. Alla pittura ad olio è legata, invece, una visione più meditata del soggetto, spesso avvalendosi di uno studio realizzato precedentemente a pastello. Ha esposto in personale a Mumbai, Nuova Delhi, Firenze e Bangalore ed è stato insignito di diversi premi internazionali sia in Europa che in India e in America. Alcune sue opere sono inserite nella raccolta della National Gallery of Modern Art di Mumbai e fanno parte di diverse collezioni private indiane ed europee.

www.devdattapadekar.com



--

Mostra SULLA CROCE | 18 MARZO - 29 MAGGIO 2016 | SPAZIO -1. COLLEZIONE GIANCARLO E DANNA OLGIATI, LUGANO


Sulla Croce 
18 marzo – 29 maggio 2016 
Spazio -1. Collezione Giancarlo e Danna Olgiati 

A cura di Danna Olgiati 

Con il Patrocinio del Vicariato di Roma 
in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia e della Conoscenza 

Conferenza stampa: venerdì 18 marzo, ore 11:00 
Inaugurazione: venerdì 18 marzo 2016, ore 18:00 


Con la mostra realizzata con il Patrocinio del Vicariato di Roma in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia e della Conoscenza, la Collezione Giancarlo e Danna Olgiati presenta presso lo Spazio -1 un allestimento tematico dedicato alla Croce, simbolo universale della sofferenza. Una selezione di opere, provenienti dalla Collezione Olgiati, da prestiti museali e da altre collezioni private, che spaziano dal Seicento ai giorni nostri, attraverso le quali indagare la complessità e il mistero del simbolo della Croce nell'arte. 


Documentata fin dall'antichità più remota la Croce è, tra le figure geometriche, il terzo simbolo  ondamentale (dopo il cerchio e il quadrato). Nel Cristianesimo ha successivamente assunto diverse raffigurazioni e significati: il Crocefisso, il Cristo, il Verbo, la Seconda Persona della Trinità. Tramite un approccio dichiaratamente laico e, al contempo, rispettoso della dimensione del Sacro, l'esposizione propone opere di artisti che, in diverse epoche, con diverse attitudini filosofico-religiose e differenti linguaggi, hanno affrontato il tema della sofferenza umana. 

Le opere selezionate per la mostra – dipinti, fotografie, bassorilievi e sculture – attraversano tutto il '900 fino ai giorni nostri, con due presenze radicate in un passato influenzato differentemente dalla dottrina cattolica, quello del primo seicento bolognese e quello ticinese di un secolo più tardi. Il pregevole dipinto del pittore ticinese Giovanni Orelli Gesù dormiente sulla Croce (1742 ca.) ci introduce ad un'iconografia molto peculiare, un Bambin Gesù addormentato come deposto delicatamente sulla Croce, un evidente memento mori dove la drammaticità dell'evento è resa ancor più delicata dal candido incarnato. Tale sofferta immagine fa da contraltare al San Sebastiano alla colonna del pittore bolognese Ludovico Carracci databile ai primissimi anni del '600. Un dipinto che ci mostra il martire nella sua iconografia classica, prevalentemente concentrata, sul supplizio delle frecce cui il martire venne sottoposto. 

Procedendo nel percorso espositivo, un prezioso ambiente vede al suo interno dialogare quattro importanti opere di due maestri del '900, Medardo Rosso e Lucio Fontana. Del primo è presente in mostra il Bambino ebreo (1915), struggente e sconsolata testa di bimbo che più di un ritratto ci appare come uno stato d'animo. 
Di Lucio Fontana, forse l'artista più originale e complesso del XX secolo, vengono presentate quattro opere, i bassorilievi in terracotta L'ascensione (1950-55), Deposizione (1956) e il Cristo (1959) e la scultura in ceramica Testa di fanciullo, di circa dieci anni precedente e datata 1948, nella quale il senso del sacro viene alluso in un ritratto di bimbo, estraneo ad ogni tematica religiosa, ma non per questo meno commovente e perfettamente abbinato al Bambino ebreo di Medardo. 

A parete e in dialogo con le sculture di Fontana e Rosso una Crocefissione di Alberto Burri, combustione plastica di piccolo formato che restituisce nella sua bidimensionale trasparenza lacerata e soggetta a combustione, tutta la drammaticità dell'atto della Crocefissione. 
Un piccolo oggetto ci pone invece di fronte ad un artista, Yves Klein, la cui religiosità, nella sua breve e intensa carriera, ha segnato l'intera opera: lo straordinario Ex voto a Santa Rita da Cascia (1961), frutto dei pellegrinaggi dell'artista francese al santuario della santa dei casi impossibili. 
La mostra continua al di là di ogni distinzione cronologica con i due bronzi di Marino Marini il Giocoliere (1946) e il Prigioniero (1943). Sono gli anni del rifugio in Svizzera a Locarno, e nelle opere di questo periodo, l'artista ha inteso esprimere il ridicolo dell'esaltazione di un uomo che vuol comandare. L'umanità ha paura e l'artista la manifesta in opere come queste, dove la materia va a rompere le proporzioni e a prendere campo, infliggendo alle forme una tensione inaspettata. Marino stesso definisce le opere di questo periodo architetture di un'enorme tragedia
Ecco allora il Lying Man (Uomo sdraiato, 2014) della scultrice tedesca Paloma Varga Weisz. Pur realizzato a cinque secoli di distanza, esso dialoga idealmente con il martirio di San Sebastiano del Carracci, nudo e trafitto da frecce. 
Il percorso si chiude con tre artisti del presente: Adrian Paci, Jannis Kounellis e Roberto Ciaccio. Dell'artista albanese Adrian Paci è presente la recente serie fotografica Via Crucis (2011). Jannis Kounellis e Roberto Ciaccio hanno elaborato il simbolo della Croce secondo personalissimi codici astratti. 

La mostra è accompagnata da un magazine di approfondimento a cura di Alberto Salvatori con contributi speciali di Remo Bodei, Luigi Fassi e Giovanni Leghissa. 



MASI Lugano
Esposizioni in corso

Alexandr Rodcenko
LAC, dal 27.02 al 08.05.2016

La collezione
Nuove consonanze. Opere dalle collezioni del museo
LAC, dal 27.02.2016 al 26.02.2017

Roberto Donetta – Fotografo
Palazzo Reali, fino al 20.03.2016 (Ala Est)



--
www.CorrieredelWeb.it

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *