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lunedì 26 ottobre 2015

MOO_11: Laura Guerinoni _ Trama | 30.10.2015


 _11
Laura Guerinoni
Trama

inaugurazione venerdì 30 ottobre ore 19.00

bozzolo | fibra di canapa | una specie di mollusco |  una materia organica, viva | anni 50 | tra ferrara e bologna | tradizione | mi sono trasferita in campagna | bacchetta da batterista, da metallaro | uncinetto molto grande | forte odore | uso del telaio a levette | civiltà contadina | non sono ancora terminati | mi piace e non mi piace | arte tessile | tecnica e perfezione | quando arriva l'errore | il mio concetto di opera d'arte | un libro cucito | non è la precisione che mi interessa | fotografie di famiglia | molto impersonali | da un passaggio all'altro | monotipo su stoffa | il punto particolare di memoria | tecnica cartografica | telefono senza fili | lo scarto di traduzione | quando uno racconta delle storie | rimuginare, pensare... mentre uno fa | cucire | la lentezza | il lavoro cresce | un ricordo, che poi si ramifica | emozione mia | va toccata | idea di pioggia | qualcosa di naturale | sono leggeri da soli | attira gli insetti | cellula | una sorta di tappeto | un guscio rimasto vuoto | mi conteneva dentro | tracce di papavero | ciò che rimane | molto rosso | lacrima | 3x5 | a forma di goccia | pensavo più di la | denti di cane | corde delle barche | avrei bisogno di una mano | femmina | 24 dicembre | preciso | promemoria | fragilità periferica | bergamo è perfetta | quasi svizzera | la periferia in | un bel quadro | ci pensiamo in questi giorni | quanto e come |

Conversazione _11 del 21/10/2015
Carolina Chiti, Lisa Da Rold, Federica Fiumelli, Luca Gambacorti, Laura Guerinoni

MOO
Via San Giorgio 9A
Prato

MICHELANGELO MUGNANO E I SUOI SOGNI: DA TRANI A VICOLO SCURONE


MOSTRA DI PITTURA ANTOLOGICA

"MICHELANGELO MUGNANO E I SUOI SOGNI: DA TRANI A VICOLO SCURONE"

05 Novembre – 30 Novembre 2015

PALAZZO DEL SENATO – SALA PAGANINI – MILANO

VERNISSAGE : giovedì 5 novembre 2015- Palazzo del Senato – Sala Paganini –buffet con prelibatezze pugliesi



La funzione magica del caso non è una scoperta recente: già i Dadaisti e i Surrealisti ne hanno esaltato la portata e definito il meccanismo come veicolo privilegiato e generativo per la creazione artistica. Per Michelangelo Mugnano il concetto assume apparentemente un’accezione più simile all’uso per noi abituale: le sue 80 tele sono state infatti ritrovate -in modo del tutto inaspettato- dal figlio Domenico, che ignorava l’entità di tale attività paterna; la felice scoperta è stata quindi un avvenimento fortuito, imprevisto ed imprevedibile, davvero casuale.

Secondo Leonardo da Vinci, i gesti delle persone esprimono “i moti dell’animo”, i sentimenti interiori e le passioni: nella pittura di Michelangelo Mugnano, il gesto espressivo rievoca i luoghi della memoria, un vissuto complesso fatto di immagini luminose ma anche momenti di dolore, vissuti sempre con consapevole decoro.

INGRESSO GRATUITO

SIYO INTERNET : WWW.MUGNANOARTE.COM

sabato 24 ottobre 2015

Mostra "Mariarosaria Stigliano | Come quando fuori piove"

MARIAROSARIA STIGLIANO
come quando fuori piove
a cura di Francesco Ciaffi

INAUGURAZIONE SABATO 31 OTTOBRE ORE 17



Sabato 31 ottobre 2015 alle 17, presso la galleria d’arte Edarcom Europa in via Macedonia 12/16 a Roma, sarà inaugurata la mostra personale “Come quando fuori piove” dell’artista Mariarosaria Stigliano, giovane pittrice tarantina.

Come ha scritto Daniela Madonna, nello scritto pubblicato in catalogo, “I soggetti prescelti nella rappresentazione sono ambienti urbani captati in viaggio e quindi trasfusi in emozioni cromatiche nobili e musicali: l’oro ed il blu costituiscono la sinfonia di fondo in cui si inseriscono le note armoniche delle altre tinte. Il viaggio di cui si parla, vero o immaginario che sia, racconta storie notturne e giorni accarezzati dal vento, sguardi fugaci e riflessioni alla finestra. Calma, raccoglimento e curiosità emergono dalle tele, insieme ad una percezione del passaggio temporale carica di attese e possibilità”.

Sempre in catalogo, in una affettuosa testimonianza, Ennio Calabria osserva che “Negli ultimi anni gran parte delle opere di Mariarosaria sono state rappresentazione di quell'attimo successivo al presente. Le ombre corrono veloci mentre restano ferme, si fermano per l'imperativo del tempo che si ferma sprofondando nel ricordo dell'ultimo impulso di un presente passato, il cui sogno è ora consistente nel dinamico fremito delle umide ombre di Mariarosaria. Le ombre si addensano come esclamative domande che, provenienti  dall'atemporalità, irrompono nel tempo presente della nostra attenzione. Si rappresentano in una forma umana senza appartenenze sociali, ma come forte e inquietante immagine della precarietà umana che galleggia nel non senso.

Tra le mostre personali più recenti meritano una particolare segnalazione: Lezioni di Volo presso il Castello Neuhaus di Wolfsburg in Germania nel 2014, Music box presso l’Istituto Italiano di Cultura di Bogotà in Colombia nel 2012 e nello stesso anno Fabbrica città presso il Castello Aragonese di Taranto. Nel 2015 è stata invitata a partecipare all’International Bursa Festival in Turchia e alla XIV edizione del Premio Vasto. Hanno ospitato le sue opere, in prestigiosi eventi espositivi di carattere collettivo, i Musei di San Salvatore in Lauro di Roma (2009), La Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (2011), il Museo Venanzo Crocetti di Roma (2011) ed il MLAC - Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma (2013).
La mostra, curata da Francesco Ciaffi, sarà visibile fino al 15 novembre ed è accompagnata da un accurato catalogo edito dalla galleria Edarcom Europa.


INFORMAZIONI

MOSTRA: Mariarosaria Stigliano | Come quando fuori piove

INAUGURAZIONE: Sabato 31 ottobre ore 17-21
PERIODO: 31 ottobre 15 novembre 2015
ORGANIZZAZIONE: Galleria Edarcom Europa
INDIRIZZO: Via Macedonia, 12/16
ORARIO: Fino a Natale tutti i giorni domenica compresa 10,30/13,00 – 15,30/19,30

INFO: 06.7802620 - www.edarcom.it

Whitelight Art Gallery - The Others Fair




Whitelight Art Gallery

The Others Fair
5 - 8 Novembre 2015
Cella B19 
Ex Carcere Le Nuove
Via Paolo Borsellino 3 , Torino




Whitelight Art Gallery sarà presente a The Others Fair
con gli artisti Danilo Torre e Ian Woodard, per il progetto "In Gold we trust" ideato e curato da Martina Cavallarin  .
Vi aspettiamo alla Cella B19 al primo piano dell'Ex Carcere Le Nuove, Torino.

per info e biglietti
www.whitelightart.it

orari The Ohers 2015
5 Novembre ore 21.00 – 1.00 | Opening party
6 – 7 Novembre ore 17.00 – 1.00 | The Others show
8 Novembre ore 12.00 – 22.00 | The Others show

Ex Carcere Le Nuove , Via Paolo Borsellino 3, Torino

In Gold we trust
Danilo Torre - Ian Woodard
Progetto ideato e curato da Martina Cavallarin


In Gold we trust è un progetto, calibrato per la Fiera The Others, che prevede l'esecuzione di un piano di lavoro, ideato e curato da Martina Cavallarin e interpretato da due giovani artisti internazionali, il britannico Ian Woodard e l'italiano Danilo Torre. Si tratta di un dialogo strutturato attraverso differenti media linguistici, le fusioni in bronzo e alluminio, disegni e dipinti su fondo oro di Ian Woodard e i lavori video di Danilo Torre. 

Si tratta di un'esperienza d'immersione nel tema del progetto che parte dal concetto della suggestione transeunte positiva e propositiva dello stay gold, atteggiamento anticonformista e non omologato rivolto ai modi e ai comportamenti in cui transitiamo nella società contemporanea. In Gold we trust è una suggestione il cui titolo prende spunto da "In God we Trust" di Danilo Torre: nella storia recente il denaro e` stato la rappresentazione fisica della ricchezza aurea di ogni stato (fino agli accordi di Bretton Woods del 1944). Il valore del denaro oggi non e` dato più dalla quantità di oro, ma dall'astrazione di un calcolo economico. Il denaro, anzi il "valore", è quindi il filo conduttore della mostra. 

Il valore e cosa e chi attribuisce tale valore e` un vero mistero. Il mercato dell'arte contemporanea come l'economia e` costruita de persone ed enti che attribuiscono valore a qualcosa, spesso con percorsi cosi` complessi che sembrano più vicini a un atto di fede che a una vera e propria valutazione oggettiva. La visione degli artisti si esplicita nei lavori profondi e densi di  Ian Woodard, universi in cui si sprofonda, ci si perde, si entra e ci si relaziona. 

I personaggi di Woodard sono famosi anzi famigerati, individui pericolosi e conniventi provenienti dal mondo della finanza, dell'economia, della malavita organizzata, delle associazioni terroristiche, per una disamina schietta e cruda di denuncia e provocazione. Danilo Torre presenta un'installazione transmediale, composta da diversi monitor catodici che riproducono frame, sequenze frammenti di video di rapine in banca. Alcuni video sono dei "supercuts" d'immagini provenienti da classici film con rapine in banca.

Il senso di In Gold we trust è quello di partire dall'indagine svolta dagli autori, per arrivare al pubblico presente, sui temi sensibili della società civile, sulle dinamiche relazionali che ci governano, sul problema che non è quello di smettere di essere ottimisti o pessimisti, ma quello di transitare nel mondo con consapevolezza e, soprattutto, quello di cercare, non aver paura di costruire uno spazio personale, individuale, privato, una zona nella quale confrontarsi e poter sperimentare attitudini e atteggiamenti, esprimersi tenendo in considerazione la libertà dell'altro ma anche in cui poter applicare la propria responsabile azione civile. In Gold we trust si pone come uno spazio di apertura del fare e del pensare nel quale singolare e plurale possano trovare le contingenze atte a innestare un più sincero e auspicabile umanesimo.


Whitelight Art 
Per info :
www.whitelightart.it 
#staygold

martedì 20 ottobre 2015

mostra: Mustafa Sabbagh, 'Ens Rationis' - Museo Civico di Storia Naturale, Ferrara - opening 10.11.2015

mustafa sabbagh _ ens rationis

10.11.2015 _ 10.01.2016

museo civico di storia naturale _ ferrara

 

Siamo realisti: l'irreale esiste. Siamo umani: l'impossibile è possibile, in quella zona grigia, fatta di materia grigia, che è la mente. In occasione della grande esposizione al Palazzo dei Diamanti "De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie", in collaborazione con le Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea ed i Musei di Arte Antica del Comune di Ferrara, e nell'ottica di fare sistema attorno alla cultura, il Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara ha invitato in mostra, all'interno delle proprie sale, Mustafa Sabbagh.

 

L'artista - il cui fine e mezzo di ricerca è da sempre l'uomo - ha riflettuto sullo spazio e sul tema propostigli. Lo spazio è un museo di storia. Il tema è la Metafisica. Desumendone che l'elemento comune è ancora l'uomo, autore delle azioni, fautore del pensiero che le sostiene e le travalica. La sua carne, che scrive la storia, e la sua mente, che pensa le storie. Storie fisiche - Ens Naturae - e storie metafisiche - Ens Rationis.

 

Perché la vera metafisica che interessa a Mustafa Sabbagh non è solo una corrente artistica; è un viaggio mentale, squisitamente umano. La vera metafisica è l'ibridazione, e Mustafa Sabbagh la rende reale, alchimista del contemporaneo, attraverso la fotografia. Come nel Bestiario di Julio Cortázar, bisogna imparare a convivere con la pratica di partorire, vomitandoli, conigli; come ne Il signor Münster di Alberto Savinio (pittore, scrittore, compositore, fratello di Giorgio De Chirico), si può razionalmente riflettere sulla decomposizione del corpo dovuta alla propria morte, osservandola freddamente da vivi. L'arte di Mustafa Sabbagh fotografa ciò che la mente è in grado di immaginare, azzerando la dicotomia tra visto e vissuto. In nome del pensato; dunque, in nome della vera meta-fisica.

 

Esploratore del proprio inconscio per restituirlo potente nelle sue opere, servendosi di un cammino affine a quello che compie durante la sua ricerca artistica, Sabbagh ha effettuato un sopralluogo nei depositi del Museo, riportandone in vita volatili in uno stato di sospensione artefatta grazie a quell'artificio umano, che ha le suggestioni dell'alchemico, proprio della tassidermia. Quella mezza morte che cantò Savinio, nei suoi lirici Chants de la mi-mort; uno stato di morte - o di vita - apparente, di una natura non-morta, ma che sceglie l'eutanasia come sospensione da una realtà tragica, perpetrata dal suo più grande colpevole: ancora l'uomo.

 

Il risultato è un intervento multimediale site-specific che mette in rilievo la verità nuda, cruda e ancestrale propria della condizione animale, o del noble savage di Rousseau. Un viaggio che ibrida morte e vita, umano e animale, reale e virtuale, contesto e sostanza, usando i linguaggi della fotografia, dell'installazione, della video-art - perché nessun linguaggio si presta alla comunicazione tra possibile e impossibile, più dell'arte. In un percorso espositivo che si snoda attraverso le sale museali disseminate delle opere che lo hanno reso celebre nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo, Mustafa Sabbagh parla di habitat contaminati, di creature ibridate, di micromondi contestualizzati a partire dall'ens rationis, neri come un mare denso come il petrolio, veri come un uomo che incarna, attraverso l'obiettivo, la propria riconoscibilissima estetica, figlia di un'etica altrettanto profonda.

 

Mari neri e uccelli notturni, landscapes fumosi e sonnambuli tabagisti: la metafisica contamina la fisica - come in un organismo geneticamente modificato, come in una metamorfosi kafkiana - e la rende pesante quanto la piuma di un meraviglioso e raro volatile. In Ens Rationis, Mustafa Sabbagh travalica l'idea installativa cinquecentesca della Wunderkammer, puro narcisistico decoro, per dimostrare che, ancora una volta e sempre, è il contesto che crea la sostanza. "Ognuno ha le reliquie che si merita", scrisse Savinio in Casa "La vita" (1943). In Ens Rationis il reliquiario di Mustafa Sabbagh è un museo. Le reliquie sono le sue opere d'arte.

 

 

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mustafa sabbagh. ens rationis

a cura di maria livia brunelli e stefano mazzotti

in collaborazione con GAMC e Musei Civici di Arte Antica Ferrara

 

10 novembre 2015 - 10 gennaio 2016 _ vernice martedì 10 novembre, ore 18.00

 

museo civico di storia naturale di ferrara - via filippo de pisis 24 - ferrara

orari: 9.00 - 18.00, da martedì a domenica 

 

 

Nell'ambito del circuito ferrara_meta-fisica d'inverno, la presentazione del biglietto della mostra "De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie" a Palazzo Diamanti consentirà l'accesso gratuito alla personale di Mustafa Sabbagh al Museo di Storia Naturale, e alla tripla personale di Mustafa Sabbagh, Milena Altini e Jolanda Spagno al Museo Civico della Palazzina di Marfisa d'Este (11 novembre 2015 – 13 marzo 2016)



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Mostra Premio CATEL, Biennale di Scultura, "L'essenza della forma", dal 24 ottobre a Frascati

Prende il via la Mostra Premio CATEL, Biennale di Scultura,  'L'essenza della forma"
Dal 24 Ottobre al 22 Novembre  Scuderie Aldobrandini di Frascati


A cura di Paola Di Giammaria e Vittorio Sgarbi

Il 24 ottobre alle ore 18 vernissage della mostra e proclamazione dei vincitori del Premio Catel 2015
Verrà inaugurata sabato 24 ottobre alle ore 18 presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati, la mostra "L'essenza della forma".  L'evento promosso dalla Fondazione Franz Ludwig Catel è a cura di Paola Di Giammaria e Vittorio Sgarbi e sarà aperta al pubblico fino al 22 novembre,  ha ottenuto il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Frascati e del Delegato alla Cultura del Comune di Frascati, Francesca Neroni.

In mostra i giovani artisti finalisti del Premio Catel 2015, Biennale di Scultura che avranno la possibilità di esporre le loro opere insieme ai maestri invitati, fuori concorso, direttamente dalla Fondazione: tra i presenti nella sezione a inviti, nomi di prestigio internazionale come Beverly Pepper, Giuliano Vangi, Nicola Carrino e Markus Lüpertz.

I vincitori verranno annunciati il giorno 24 ottobre nel corso del vernissage della mostra. La selezione delle opere finaliste e di quelle vincitrici sarà compiuta dai giurati: Elisabeth Wolken, Presidente della Fondazione Franz Ludwig Catel, il critico d'arte e scrittore Vittorio Sgarbi, gli storici dell'arte Alberto Dambruoso e Paola Di Giammaria, il gallerista e scrittore Fabio Sargentini, gli scultori e membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Catel Ernesto Lamagna e Alfio Mongelli. "La presenza dei maestri invitati - afferma Elisabeth Wolken, Presidente della Fondazione Franz Ludwig Catel - è un attestato di stima che ci rende ancora più fieri del nostro impegno ma anche un'opportunità straordinaria per i giovani partecipanti. Lo hanno compreso le Accademie di Belle Arti che hanno aderito spalancando le loro porte a un confronto di livello altissimo, tutto a vantaggio dei loro ragazzi".

Il Premio costituisce una solida opportunità per questi giovani e la possibilità di aggiudicarsi un supporto concreto per la loro attività.
La Fondazione pone in palio i seguenti premi:
primo premio di ? 10.000,00  secondo premio di ? 3.000,00  terzo premio di ? 2.000,00.
La Giuria si riserva di attribuire delle menzioni speciali qualora individui opere particolarmente significative sul piano qualitativo e della ricerca.

Di seguito i nomi dei finalisti: Armento  Alessandro, Belfiore Noemi, Bensasson Giulio, Bteibet Sofia, Cardillo Jacopo, Delli Carri Antonio, De Rosa Marco, Ferrari Sabrina, Laterza Domenico, Lovari Sara, Marazzi Luigi, Mariano Marco, Montalbini Nicola, Notaro Daniele, Pane Noa, Perpignano Emanuela, Priolo Noemi, Quagliarella Stefano-Ciavarella Lisabeth, Racano Francesca, Ricchi Marika, Rossi Francesco, Scopelliti Luigi, Serotti Madalina, Turchi Sacha, Wang Zhenlong  Tutte le opere in mostra saranno pubblicate nel catalogo, edito da Palombi Editori.



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lunedì 19 ottobre 2015

Picasso, Sironi, Modigliani... inaugura il 21 ottobre la mostra Figure alla Fondazione Pasquinelli


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Figure, 1913-1942 in mostra alla Fondazione Pasquinelli
i volti ritratti da Campigli, Carrà, Modigliani, Sironi e Picasso.

 

La terza mostra del ciclo 'L'arte in una stanza' è accompagnata dalle conferenze del mercoledì, dalle visite-laboratorio per avvicinare i bambini all'arte contemporanea divertendoli e dal workshop con l'artista Marta Dell'Angelo.

La terza mostra del ciclo L'arte in una stanza inaugura mercoledì 21 ottobre alle 18.00 alla Fondazione Pasquinelli in Corso Magenta 42 a Milano.
I tesori della collezione Antognini hanno già incantato i Milanesi e con l'arrivo dell'autunno la Fondazione offre al pubblico un nuovo gruppo di capolavori del Novecento per la prima volta esposti assieme.
La mostra, dal titolo Figure 1913 – 1942, curata da Antonello Negri, aperta dal 22 ottobre al 4 dicembre 2015, raccoglie cinque tele evocative di un sentire artistico diffuso nel corso del Novecento; la volontà di ritrarre rappresentare la figura allontanandosi dalla realtà e scegliendo linee, forme e colori per il loro valore simbolico e non più come strumento di riproduzione della realtà.
Mentre in Italia i Futuristi come Boccioni e Sironi aprivano per primi la strada del ritratto "antigrazioso" come arma per combattere la classicità, nel resto d'Europa, e soprattutto a Parigi, Picasso e Modigliani dipingevano ritratti assolutamente antitradizionalisti, e tuttavia esemplari di un modo inedito di guardare alle cose e di rappresentarle.
Le opere in mostra coprono tre decenni di grande cambiamento storico e artistico e sono interpreti di una sensibilità nuova per il ritratto. Così Mario Sironi con linee e colori futuristi, Carlo Carrà con i soggetti arcaizzanti, Amedeo Modigliani influenzato dalla scultura africana, Massimo Campigli ispirandosi alla pittura parietale romana e Pablo Picasso capace di reinventare le forme umane, dimostrano in questo percorso espositivo che il ritratto è tale anche se non assomiglia al suo modello.
Un'opera appositamente pensata per questa mostra dalla giovane artista Marta Dell'Angelo – che da anni lavora sul tema della figura, del corpo e della sua rappresentazione – farà da contemporaneo contrappunto a questa piccola antologia di classici della modernità.
Gli incontri, tenuti da Antonello Negri, Andrea Kerbaker e Giorgio Zanchetti rispettivamente mercoledì 28 ottobre, mercoledì 11 novembre e mercoledì 18 novembre alle 18.30 presso gli spazi della Fondazione, offriranno al pubblico una prospettiva ancora più ampia sulle arti tra Otto e Novecento.
Infine, durante la settimana, sono stati organizzati alcuni laboratori per le scuole, mentre sabato 24 ottobre e nei sabati del mese di novembre sono in programma alcuni laboratori per le famiglie.


www.fondazionepasquinelli.org
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