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martedì 20 ottobre 2015

Mostra Premio CATEL, Biennale di Scultura, "L'essenza della forma", dal 24 ottobre a Frascati

Prende il via la Mostra Premio CATEL, Biennale di Scultura,  'L'essenza della forma"
Dal 24 Ottobre al 22 Novembre  Scuderie Aldobrandini di Frascati


A cura di Paola Di Giammaria e Vittorio Sgarbi

Il 24 ottobre alle ore 18 vernissage della mostra e proclamazione dei vincitori del Premio Catel 2015
Verrà inaugurata sabato 24 ottobre alle ore 18 presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati, la mostra "L'essenza della forma".  L'evento promosso dalla Fondazione Franz Ludwig Catel è a cura di Paola Di Giammaria e Vittorio Sgarbi e sarà aperta al pubblico fino al 22 novembre,  ha ottenuto il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Frascati e del Delegato alla Cultura del Comune di Frascati, Francesca Neroni.

In mostra i giovani artisti finalisti del Premio Catel 2015, Biennale di Scultura che avranno la possibilità di esporre le loro opere insieme ai maestri invitati, fuori concorso, direttamente dalla Fondazione: tra i presenti nella sezione a inviti, nomi di prestigio internazionale come Beverly Pepper, Giuliano Vangi, Nicola Carrino e Markus Lüpertz.

I vincitori verranno annunciati il giorno 24 ottobre nel corso del vernissage della mostra. La selezione delle opere finaliste e di quelle vincitrici sarà compiuta dai giurati: Elisabeth Wolken, Presidente della Fondazione Franz Ludwig Catel, il critico d'arte e scrittore Vittorio Sgarbi, gli storici dell'arte Alberto Dambruoso e Paola Di Giammaria, il gallerista e scrittore Fabio Sargentini, gli scultori e membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Catel Ernesto Lamagna e Alfio Mongelli. "La presenza dei maestri invitati - afferma Elisabeth Wolken, Presidente della Fondazione Franz Ludwig Catel - è un attestato di stima che ci rende ancora più fieri del nostro impegno ma anche un'opportunità straordinaria per i giovani partecipanti. Lo hanno compreso le Accademie di Belle Arti che hanno aderito spalancando le loro porte a un confronto di livello altissimo, tutto a vantaggio dei loro ragazzi".

Il Premio costituisce una solida opportunità per questi giovani e la possibilità di aggiudicarsi un supporto concreto per la loro attività.
La Fondazione pone in palio i seguenti premi:
primo premio di ? 10.000,00  secondo premio di ? 3.000,00  terzo premio di ? 2.000,00.
La Giuria si riserva di attribuire delle menzioni speciali qualora individui opere particolarmente significative sul piano qualitativo e della ricerca.

Di seguito i nomi dei finalisti: Armento  Alessandro, Belfiore Noemi, Bensasson Giulio, Bteibet Sofia, Cardillo Jacopo, Delli Carri Antonio, De Rosa Marco, Ferrari Sabrina, Laterza Domenico, Lovari Sara, Marazzi Luigi, Mariano Marco, Montalbini Nicola, Notaro Daniele, Pane Noa, Perpignano Emanuela, Priolo Noemi, Quagliarella Stefano-Ciavarella Lisabeth, Racano Francesca, Ricchi Marika, Rossi Francesco, Scopelliti Luigi, Serotti Madalina, Turchi Sacha, Wang Zhenlong  Tutte le opere in mostra saranno pubblicate nel catalogo, edito da Palombi Editori.



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lunedì 19 ottobre 2015

Picasso, Sironi, Modigliani... inaugura il 21 ottobre la mostra Figure alla Fondazione Pasquinelli


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Figure, 1913-1942 in mostra alla Fondazione Pasquinelli
i volti ritratti da Campigli, Carrà, Modigliani, Sironi e Picasso.

 

La terza mostra del ciclo 'L'arte in una stanza' è accompagnata dalle conferenze del mercoledì, dalle visite-laboratorio per avvicinare i bambini all'arte contemporanea divertendoli e dal workshop con l'artista Marta Dell'Angelo.

La terza mostra del ciclo L'arte in una stanza inaugura mercoledì 21 ottobre alle 18.00 alla Fondazione Pasquinelli in Corso Magenta 42 a Milano.
I tesori della collezione Antognini hanno già incantato i Milanesi e con l'arrivo dell'autunno la Fondazione offre al pubblico un nuovo gruppo di capolavori del Novecento per la prima volta esposti assieme.
La mostra, dal titolo Figure 1913 – 1942, curata da Antonello Negri, aperta dal 22 ottobre al 4 dicembre 2015, raccoglie cinque tele evocative di un sentire artistico diffuso nel corso del Novecento; la volontà di ritrarre rappresentare la figura allontanandosi dalla realtà e scegliendo linee, forme e colori per il loro valore simbolico e non più come strumento di riproduzione della realtà.
Mentre in Italia i Futuristi come Boccioni e Sironi aprivano per primi la strada del ritratto "antigrazioso" come arma per combattere la classicità, nel resto d'Europa, e soprattutto a Parigi, Picasso e Modigliani dipingevano ritratti assolutamente antitradizionalisti, e tuttavia esemplari di un modo inedito di guardare alle cose e di rappresentarle.
Le opere in mostra coprono tre decenni di grande cambiamento storico e artistico e sono interpreti di una sensibilità nuova per il ritratto. Così Mario Sironi con linee e colori futuristi, Carlo Carrà con i soggetti arcaizzanti, Amedeo Modigliani influenzato dalla scultura africana, Massimo Campigli ispirandosi alla pittura parietale romana e Pablo Picasso capace di reinventare le forme umane, dimostrano in questo percorso espositivo che il ritratto è tale anche se non assomiglia al suo modello.
Un'opera appositamente pensata per questa mostra dalla giovane artista Marta Dell'Angelo – che da anni lavora sul tema della figura, del corpo e della sua rappresentazione – farà da contemporaneo contrappunto a questa piccola antologia di classici della modernità.
Gli incontri, tenuti da Antonello Negri, Andrea Kerbaker e Giorgio Zanchetti rispettivamente mercoledì 28 ottobre, mercoledì 11 novembre e mercoledì 18 novembre alle 18.30 presso gli spazi della Fondazione, offriranno al pubblico una prospettiva ancora più ampia sulle arti tra Otto e Novecento.
Infine, durante la settimana, sono stati organizzati alcuni laboratori per le scuole, mentre sabato 24 ottobre e nei sabati del mese di novembre sono in programma alcuni laboratori per le famiglie.


www.fondazionepasquinelli.org
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domenica 18 ottobre 2015

A passeggio con lo scultore. A Roma Pablo Atchugarry, lo scultore urugu​a​yano di fama mondiale, considerato il Michelangelo del XXI secolo

A PASSEGGIO CON LO SCULTORE

Itinerari unici fra i marmi contemporanei e gli antichi fori romani guidati dall'artista Pablo Atchugarry, il "Michelangelo" del XXI secolo.

Un'esperienza irripetibile di arte e creazione nel cuore della città eterna ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori imperiali. 

La mostra Città eterna, eterni marmi ospitata dal Museo dei Fori Imperiali – Mercati di Traiano costituisce un'importante occasione per conoscere l'opera dello scultore uruguayano Pablo Atchugarry, uno degli artisti più significativi del nostro tempo.

L'artista, eccezionalmente a Roma, accompagnerà i visitatori in un itinerario inusitato alla scoperta dei rapporti tra spazio, materia, forma e volume. Lo scultore racconterà la magia con cui ha trasferito nel marmo, materia viva, la propria idea di bellezza e armonia.

Alla voce di Pablo Atchugarry, espressione della più intensa contemporaneità, si affiancherà quella di un archeologo, che darà risalto alle antiche sculture romane, in un dialogo suggestivo fra passato e presente.

Gli incontri saranno arricchiti da un laboratorio in cui i visitatori potranno provare l'emozione della creazione artistica e cimentarsi direttamente con la scultura

CALENDARIO PER ADULTI
Lunedì 26/10, ore 15-18
Pablo Atchugarry, Simone Pastor
Il rapporto tra bellezza e arte dalla Grecia arcaica ad oggi

Lunedì 09/11, ore 15-18
Pablo Atchugarry, Lucrezia Ungaro
Linee curve - Il fascino della linea curva: statue, elementi decorativi, volte, emicicli

Lunedì 16/11, ore 15.30 Educare alle mostre, educare alla città (per insegnanti) Pablo Atchugarry, Marina Milella I marmi di Traiano e i marmi di Pablo Atchugarry (dall'antico al contemporaneo: l'eternità del materiale e della forma)

Lunedì 23/11, ore 15-18
Pablo Atchugarry, Marina Milella
Marmo/non marmo - Marmi bianchi, colorati e "finti" nell'antichità e oggi

Mercoledì 03/02/2016, ore 15-18
Pablo Atchugarry, Marina Milella
Le tecniche di lavorazione del marmo. Quando l'artigianato diventa arte

CALENDARIO PER LE SCUOLE
Martedì 27/10, ore 10-13
Pablo Atchugarry, Maria Paola Del Moro
Arte contemporanea in un monumento antico - In che modo gli artisti entrano in rapporto con esso?

Martedì 10/11, ore 10-13
Pablo Atchugarry, Marina Milella
Dal marmo all'idea o viceversa? - Il processo creativo: l'artista domina la materia o ne è ispirato?

Martedì 17/11, ore 10-13
Pablo Atchugarry, Simone Pastor
Il rapporto tra bellezza e arte dalla Grecia arcaica a oggi

Martedì 24/11, ore 10-13
Pablo Atchugarry, Lucrezia Ungaro
Panneggio antico e moderno. La sfida della resa di tessuti e stoffe

Giovedì 04/02, ore 10-13
Pablo Atchugarry, Maria Paola Del Moro
Arte contemporanea in un monumento antico - In che modo gli artisti entrano in rapporto con esso?




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sabato 17 ottobre 2015

GRANDE MOSTRA > CHAGALL. LOVE AND LIFE > 18 ottobre 2015 - 14 febbraio 2016 > Castello Ursino, Catania



Chagall. Love and Life

18 ottobre 2015 - 14 febbraio 2016
Castello Ursino, Catania



Dalla collezione dell'Israel Museum di Gerusalemme giungono per la prima volta a Catania, presso il Castello Ursino - oggi sede del Museo civico della città etnea - 140 lavori di Marc Chagall, il cui linguaggio è così universale da essere amato da tutti e da tutti conosciuto e riconosciuto e che, tra tutti gli artisti del secolo scorso, è rimasto fedele a se stesso pur attraversando guerre, catastrofi, rivoluzioni politiche e tecnologiche.
Dopo il successo della mostra nella sede romana del Chiostro del Bramante che ha totalizzato oltre 140.000 visitatori, Catania ospita l'esposizione e torna finalmente a respirare aria di cultura attraverso disegni, olii, gouache, litografie, acqueforti e acquerelli di uno degli artisti più amati del Novecento.

La mostra racconta la poetica dell'artista ebreo, influenzata dal grande amore per la moglie Bella e dal dolore per la sua morte prematura avvenuta nel 1944, ripercorrendo la sua vita e la sua arte che fu commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee - dall'originaria cultura ebraica a quella russa, all'incontro con la pittura francese delle avanguardie.

La mostra Chagall. Love and Life curata da Ronit Sorek è prodotta da Arthemisia Group, in collaborazione con l'Israel Museum nelle sale del Castello Ursino dal 18 ottobre 2015 al 14 febbraio 2016.

Sponsor della mostra Generali Italia, sponsor tecnico UNA Hotels.
L'evento è consigliato da Sky Arte HD.

Fondato nel 1965, l'Israel Museum ospita collezioni di opere d'arte che attraversano la cultura ebraica dalla preistoria al contemporaneo. All'interno della collezione non poteva mancare l'opera di Chagall, i cui lavori sono stati donati al museo dall'artista stesso, dalla figlia Ida e da sostenitori dell'istituzione che proprio quest'anno compie 50 anni e per l'occasione concede eccezionalmente i prestiti per la tappa catanese

LA MOSTRA
Le 8 sezioni tematiche della mostra disegnano una mappa artistica e spirituale complessa e caleidoscopica che sta a fondamento del profilo apolide dell'artista; l'originalissima lingua poetica di Chagall nasce infatti dall'assimilazione delle tre culture cui appartiene: la cultura ebraica (dalla cui tradizione visiva dei manoscritti ornati egli trae gli elementi espressivi, non prospettici a volte mistici della sua opera); la cultura russa (cui attinge sia attraverso le immagini popolari dei luboki che attraverso quelle religiose delle icone); la cultura occidentale (in cui assimila grandi pittori della
tradizione, da Rembrandt agli artisti delle avanguardie che frequenta con assiduità).
Ma l'opera di Chagall è anche altro, perché la sua meraviglia di fronte alla natura, il suo stupore di fronte alle creature viventi conferisce quell'arcaicità quasi medievale alla sua poetica novecentesca.

La mostra raccoglie in particolare lavori grafici e ripercorre i temi fondamentali della produzione di Chagall: dalle radici nella nativa Vitebsk (Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie Ma vie (My Life), all'incontro con l'amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri Burning Lights e First Encounter, pubblicati dopo la morte prematura dell'amata.
Un'intera sezione è dedicata alle illustrazioni della Bibbia con temi che esercitarono sempre un grande fascino su di lui e che rivelano un'interpretazione straordinariamente "umanista" delle Scritture come il ciclo d'incontri storici tra l'uomo e Dio, interpretazione dell'Antico Testamento.

Oltre alla varietà di temi molto più ampia rispetto alla maggior parte dei suoi contemporanei, molti erano i campi nei quali Chagall esprimeva la sua arte quali la pittura, la scultura, il mosaico, la scenografia, la scrittura e l'incisione: quest'ultima è ampiamente approfondita nel percorso espositivo che mostra le peculiarità delle opere eseguite con le diverse tecniche litografiche e di incisione. Nella terza sala una gigantografia riproduce anche l'ambiente della celebre stamperia Mourlot di Parigi con i suoi antichi torchi dove lavorava Chagall, stamperia frequentata anche da Picasso, Matisse, Braque e Giacometti.

La rassegna mette in luce anche il rapporto esistente nell'opera di Chagall tra arte e letteratura, tra linguaggio e contenuto. I lavori esposti riflettono l'identità poliedrica dell'artista, che è al tempo stesso l'ebreo di Vitebsk (in mostra Sopra Vitebsk), autore e illustratore che correda di immagini i libri dell'amata sposa, artista che illustra la Bibbia (in mostra L'angelo caduto, gouache del 1924), originale pittore moderno che attraverso l'iconografia cristiana piange la sorte toccata al popolo ebraico (in mostra la Crocifissione, gouache del 1944), profondo conoscitore di Le Anime morte dello scrittore russo Nikolaj Gogol (in mostra il frontespizio eseguito da Chagall e 15 delle 96 tavole - acqueforti - del 1948) e francese di adozione che disegnò le illustrazioni delle favole di La Fontaine anch'esse in mostra (18 tavole tra acquerelli, acqueforti e gouache).
Artista grande conoscitore dell'anima "ritraeva le debolezze umane, senza emettere giudizi" (Susan Compton, dal catalogo della mostra alla Royal Academy of Art, 1985), Chagall celebra l'amore come dono divino (in mostra Gli amanti, olio del 1937, Coppia di amanti e fiori, litografia del 1949, Coppia di amanti con gallo, litografia del 1951, Gli amanti, gouache del 1954-55) e ritrae la famiglia, gli amici (in mostra Ritratto del Dottor I.A. Eliashev e quello di Ala Eliashev, entrambi grafite su carta del 1919) e se stesso (in mostra Autoritratto con sorriso e Autoritratto con smorfia, entrambi acquaforte del 1924-25) dimostrando di essere un maestro della linea e della superficie oltre che un eccellente colorista.

La mostra Chagall. Love and Life attraverso le opere dell'Israel Museum illustra l' arte e la poetica - tra le più innovative del Novecento - dell'artista ebreo più apprezzato e ammirato del secolo scorso.
Parafrasando il titolo del libro della moglie Bella, le luci di Chagall - colui che non è mai stato un "artista tormentato", ma che ha mantenuto fino alla fine della sua lunga esistenza ottimismo e gioia di vivere - risplendono ancora.


Marc Chagall, Coppia di amanti e fiori, 1949. Litografia a colori, 64,9x48,1 cm. Dono di Ida Chagall, Parigi. Chagall ® by SIAE 2015





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venerdì 16 ottobre 2015

comON mostra "LAB" fino al 25 ottobre

Sarà aperta fino al 25 ottobre a Como, presso lo Spazio Culturale Antonio Ratti (ex Chiesa di S. Francesco), la mostra frutto del progetto scuole di comON 2015, dove sono esposti i lavori degli studenti delle scuole superiori locali e quelli delle più importanti università italiane del design e della moda, frutto della loro creatività – tema di comON 2015 – e della loro voglia di inventare, sperimentare, sovvertire gli schemi e innovare i materiali.

La mostra, che si intitola "LAB. Vorrei un parco labirinto grande centinaia di km dal quale non si possa uscire", racconta due fasi ben distinte della nostra vita: infanzia e adolescenza, considerate massima espressione dell'individualità e dell'aggregazione in contrapposizione.

Questi due "mondi" sono rappresentati con un percorso a labirinto, che richiama la complessità, pur strutturata, di queste fasi della vita.

La navata centrale vede l'esposizione dei progetti delle università di stile (Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como, NABA Nuova Accademia di Belle Arti, Istituto Marangoni, FIT in Milan - Politecnico e IED Moda Milano), a cui è stato chiesto di ispirarsi al mondo dell'adolescenza e, attraverso un linguaggio creativo, ideare outfit, con particolare declinazione verso il mondo sportswear, ed accessori che rispondano al meglio alle esigenze dei "teen" e che rappresentino la follia e l'esagerazione tipiche di questa fase di transizione tra l'infanzia e l'età adulta. 

Le opere sono filtrate attraverso delle tende a filo, modulate da linee gialle che a pavimento aumentano la compenetrazione dello spazio e la disgregazione dello stesso.

Nell'abside – strutturata come due grandi videogiochi – sono posizionati i giochi realizzati dalle scuole medie superiori di Como (ISIS di Setificio Paolo Carcano, IIS Da Vinci-Ripamonti Moda, Casnati Liceo Artistico di Como, ENAIP di Cantù): ad esse è stato chiesto di ispirarsi al mondo dell'infanzia e, attraverso una creatività intuitiva, realizzare toys soffici e textile ispirati a forme antropomorfe.

Tra la navata principale e l'abside sono invece esposti accessori, ispirati al mondo dell'infanzia ma destinati ad un pubblico adolescente, come borse, shopping bag, buste, pin.

Gli studenti delle scuole che hanno aderito al progetto sono stati seguiti nel corso dell'anno scolastico da tutor messi a disposizione da comON, con incontri informativi e preparatori, revisioni, incontri, e confronti.

I referenti del Progetto Scuole di comON, Federico Colombo (Penn Italia srl), Cristina Zanfrini (Zanfrini srl) e Paola Moretti (Tintoria Moretti srl) sono entusiasti dei risultati ottenuti: "E' stata un'esperienza davvero stimolante anche per noi – commentano -. I giovani delle scuole sono pieni di risorse, di idee, di freschezza e ci hanno contagiato con il loro entusiasmo e la loro creatività. E' stato decisamente interessante per noi poter seguire il loro intero processo creativo, dalle idee iniziali allo sviluppo e alla realizzazione del prodotto finale".

comON, è un progetto promosso da Unindustria Como con lo scopo di avvicinare i giovani creativi alle eccellenze produttive di tessile e design presenti nel territorio di Como.

Il concept e l'allestimento della mostra sono curati da Monica Sampietro.

Le aziende che hanno fornito i materiali per la realizzazione delle creazioni in mostra e per gli allestimenti: A.M. Taborelli srl, Penn Italia srl, Tintoria Moretti srl, Ume srl.

La mostra rimarrà aperta fino al 25 ottobre con i seguenti orari: 10.30 - 13.15 i giorni feriali, 10.30 - 18.30 il sabato, 10.30 -17.30 la domenica.

Ingresso libero.


www.comon-co.it


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