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venerdì 21 agosto 2015

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giovedì 20 agosto 2015

JAN FABRE - KNIGHT OF THE NIGHT | Galleria Il Ponte, Firenze - Inaugurazione Venerdi 2 Ottobre 2015 H 18.30


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Jan Fabre
Knight of the Night


a cura di
Bruno Corà

Galleria Il Ponte - Firenze
2 ottobre – 18 dicembre 2015

inaugurazione
venerdì 2 ottobre, h 18:00
 
La Galleria Il Ponte è lieta di presentare la personale Knight of the Night di Jan Fabre,  che propone un complesso di opere realizzate in periodi diversi (1997 - 2013), che per la prima volta vengono a comporre un unicum narrativo incentrato sul romanzo cavalleresco, uno dei temi cardine dell'intera produzione dell'artista.
Il film Lancelot (2004) interpretato dallo stesso Jan Fabre, evocando la battaglia dell'eroe contro se stesso, costituisce la trama narrativa di questa saga fiamminga. Nelle sue scene è come se prendessero vita le meravigliose sculture della panoplia creata da Fabre attraverso il magico intersecarsi di scarabei che riverberano e frangono la luce. Nel Salvator Mundi, in cui si concretizza l'ideale cavalleresco, l'armatura umana e le corazze degli scarabei sono accomunate. I teschi umani - i cui tratti somatici sono costruiti e delineati anch'essi da una superficie di scarabei, afferrano la preda, la frusta, o sono penetrati dalle chiavi dell'inferno - sono la materializzazione dei sogni e degli incubi che aleggiano all'interno di questa fiaba notturna.
In questa mostra si rivela pienamente l'immaginario dell'artista, che fa entrare il proprio corpo nell'opera e lo pone a confronto con quello di altri individui, nel tentativo di metabolizzarli: "Voglio diventare quello di cui vivo – afferma l'artista – diventando quello che voglio modificandomi, liberandomi di sensazioni ed emozioni ormai note, cercando un nuovo corpo".
Le opere intessono un dialogo con l'osservatore, che non si può limitare a contemplare, ma è chiamato a trascendere da sé, a superare i propri limiti mentali e fisici per entrare dentro il corpo dell'opera. In altre parole, lo spettatore è invitato a divenire il soggetto principale di una metamorfosi. Al fine di dimostrare le infinite potenzialità dell'individuo, è sempre la metamorfosi - in questa mostra quella dell'eroe tragico cavalleresco - che Fabre si prefigge di indagare: ovvero la dimensione indefinita di cambiamento permanente vissuto dall'uomo.



Prossimo spettacolo di Jan Fabre
Mount Olympus - Rome
17.10 Romaeuropa, Teatro Argentina, Roma, Italia


Galleria Il Ponte arte moderna e contemporanea
Via di Mezzo, 42/b, 50121 Firenze
www.galleriaponte.com


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www.CorrieredelWeb.it

mercoledì 19 agosto 2015

FACE TO FACE: FOSCA & ASTOLFO FUNES IN 3D VIRTUAL GALLERY


23 AGOSTO – 23 SETTEMBRE 2015
FACE TO FACE
Fosca & Astolfo Funes
A cura di Dores Sacquegna


Doppia personale in 3D per FOSCA , artista italiana e  ASTOLFO FUNES, artista latino americano,  protagonisti del Face-to-face curato da Dores Sacquegna e prodotto da Primo Piano LivinGallery nella piattaforma PROJECT ROOM, una esposizione allestita esclusivamente online  in real-time 24/24h sino alla fine dell'evento. FUNES & FOSCA, due artisti di riferimento della PPLG, presentati negli anni precedenti con mostre personali e collettive in galleria e fuori sede. Profondamente diversi per tecniche e concept espressivo, eppure c' qualcosa che li lega: la ricerca identitaria, la predisposizione al ritratto, gli aspetti legati al femminile, l'alchimia cromatica, la molteplicità, il corpo e la sessualità. 

Astolfo Funes è nato nel 1973 a Maracay, Venezuela, vive a Miami in Usa. La pittura di Funes rappresenta la femminilità e le sue influenze artistiche provengono dalla letteratura e da artisti come Willem De Kooning (Usa), Oswaldo Vigas (Venezuela), ma anche dall'arte tedesca del dopoguerra per la forza e il dinamismo. Presente in numerose case d'asta, le sue opere sono in prestigiose collezioni private e pubbliche tra cui: Museo De Arte Contemporáneo, Maracay, Venezuela;Solar, East Hampton, New York;American Art Promotion, Paris; Fundacion Nelson Sanchez Chapellin.

Fosca (Marcella Fusco) è nata nel 1968 a Napoli, vive ed opera tra Napoli e Milano. Ha lavorato come grafica creativa, illustratrice e interior design per aziende private come Mackross Studio s.r.l, Dellaluna, DuerrBros, Grephic Studio, e numerose illustrazioni editoriali. La sua attività espositiva inizia nel 1987 partecipando a numerose esposizioni in Italia e all'estero. Sue opere sono in collezioni private e pubbliche tra cui: Pinacoteca di Samothrace, Grecia.

Link all'esposizione http://www.primopianogallery.com/project-room/project-room-2/
Catalogo http://primopianoatelier.com/?p=2494

martedì 18 agosto 2015

A Ravenna dal 28 agosto la mostra: "Ritratti e volti dal passato", oltre 60 opere dal XV secolo al XIX secolo


"Ritratti e volti dal passato" è il titolo della mostra che inaugura a Ravenna negli spazi espositivi del Pala De André venerdì 28 agosto alle 19.00, a cura di Silvana Costa, aperta fino al 14 settembre a ingresso gratuito.

Oltre sessanta dipinti, a partire dalla seconda metà XV secolo fino al XIX secolo, svelano l'operato di artisti durante un arco vastissimo di tempo, circa 400 anni, ricco di conflitti ma anche di dibattiti e cambiamenti. Un'interessantissima indagine sul "ritratto", o meglio sulla "cultura" del ritrarre, che si è evoluta raggiungendo una sua dignità trasformandosi in un genere le cui radici risalgono agli egiziani. Non si sa se il ritratto nacque con l'intenzione di riprodurre le caratteristiche fisiche di un soggetto, ma in una documentazione di Plinio il Vecchio, risalente al I secolo d.C. emerge che nel mondo greco e in quello romano, il ritratto era una forma d'arte con le sue funzioni specifiche. Certo è che il Quattrocento e il Cinquecento, sono i secoli in cui il ritratto si sviluppa e matura verso una concezione vicina a quella moderna.

La pregiata collezione in mostra, sessantasei opere, si occupa della pittura così detta "minore", dove la tensione è riconoscere le influenze dei grandi maestri della pittura italiana ed europea - le opere, infatti, denunciano sempre chiari segni di un legame al periodo pittorico in cui sono state generate - ma l'interesse istintivamente si sposta sulla bellezza dei quadri e dei soggetti.
Scene di vita quotidiana e ambientazioni classiche con chiari riferimenti alla mitologia, sono gli scenari in cui s'inseriscono ritratti di nobili e borghesi. Ed è in questo contesto che si riconoscono e si ritrovano anche le immagini a carattere religioso, dove la morbidezza dei volti accentuata da ambienti spogli di elementi architettonici ci riporta alla mente le opere dei maestri della pittura italiana e anche oltralpe.

In mostra capolavori antichi come "Testa di Vecchio" di Cailot, pittore francese del XIX secolo abile e incline a una pittura intima e raffinatissima, anacronistica eppure carica di naturalismo. La barba canuta, gli occhi chiusi dell'uomo in età avanzata, riconducibile simbolicamente al tempo che passa, all'ultima stagione della vita.
Prezioso dipinto è poi "Ritratto di giovane dama" direttamente associabile alla pittura del maestro di Vittore Ghislandi detto Fra Galgario mentre il dipinto "La disputa" è di artista chiaramente influenzato dalla pittura caravaggesca e riconducibile a quella fiamminga.
Nella collezione anche opere che dichiarano l'omaggio ai grandi maestri: Il "Ritratto di Re Edoardo V e il Duca di York nella torre di Londra", attribuito a pittore francese, è un tentativo di riproduzione di Paul Delaroche che produsse l'originale in dimensioni molto maggiori. La riflessione sul "ritratto" è anche nel confronto con altri soggetti come nel caso della "Veduta costiera con veliero olandese", opera francese del XVIII secolo della Scuola di Lacroix de Marseille, tipico soggetto richiestissimo alla fine del Settecento.

Pregevole la sezione dedicata alla pittura italiana.
Tra gli altri il Maestro Francesco Altamura, considerato il più illustre pittore dell'Ottocento pugliese, (Foggia 1826 - Napoli 1897) che produsse un vasto numero di opere e fu a Roma e poi a Firenze nel circolo artistico del Caffè Michelangelo, culla dei Macchiaioli. E Gaspare Traversi (Napoli 1722-1770) straordinario ritrattista, dipingeva scene di genere rappresentative della società borghese del tempo come autentiche indagini sociali, contrapposizione delle classi alte a quelle popolari.

Un'altra porzione di opere racconta il soggetto religioso.
In mostra capolavori come "Madonna con bambino, Santa Caterina D'Alessandria, San Giovanni Battista", opera attribuita a Bernardino Licinio (e bottega) veneziano, (ca 1495-1549) tra i pittori più attivi e ricercati dal mercato privato della Serenissima tra il terzo e il quinto decennio del Cinquecento, in modo particolare nelle vesti di ritrattista; notevole anche il dipinto "Sposalizio mistico", che reca sul retro l'iscrizione: "Antonio Biagio Da Firenze 1450 - Prof. G. Fiocco" da cui se ne deduce l'attribuzione a questo grande pittore per molto tempo dimenticato e attivo in Romagna a più riprese, in particolare a Faenza, dove ha lasciato ampia testimonianza del suo lavoro. E ancora: l'influenza Raffaellesca nella Scuola Romana del XVIII secolo, di Cignani sulla Scuola emiliana del XVIII secolo, l'influenza di Rubens sulla pittura del XIX secolo, di Tiziano, ecc.

La mostra è stata realizzata con il contributo di: Club Del Sole, Copura, Moviter Strade Cervia, Nadep.

 
RITRATTI E VOLTI DAL PASSATO
Ravenna, Pala de Andrè
Oltre 60 dipinti, a partire dalla seconda metà XV secolo fino al XIX secolo



Inaugurazione:             Venerdì 28 agosto 2015 ore 19,00
Sede espositiva
:                  Palazzo Mauro de Andrè, viale Europa, 1 - Ravenna

Periodo:                                dal 28/08/2015 al 14/09/2015

Organizzazione:                   Associazione Culturale Il Cerbero

Orario:                                    tutti i giorni dalle 19.30 alle 23.30

Informazioni:                        tel. 335 8151821 e-mail: info@ilcerbero.it

Mostra a cura:                      Silvana Costa

Ingresso:                                Gratuito

domenica 16 agosto 2015

Mostra a Cagli (PU). CAArte, Cagli per la Cultura.

CAArte, Cagli per la Cultura.


Dal 23 agosto al 20 settembre 2015
Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli - Cagli (PU)


CAArte, Cagli per la Cultura è una rassegna di Arte Contemporanea che si  inaugura domenica 23 agosto alle ore 17.00. Nell'edizione 2015 presenta  due due mostre che saranno ospitate nelle magnifiche stanze del Piano  Nobile di Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli. Uno fra i più importanti e  preziosi edifici nobiliari di Cagli e sede di numerosi eventi artistici.

Segni Della Scultura 2015
La mostra, "Segni della Scultura" traccia alcune linee di indagine sulla  scultura contemporanea che attraversano il nostro territorio. l tema del  progetto è "Corporeità,  indagini sulla figura contemporanea"  e  presenta opere che utilizzano diversi materiali quali marmo, gesso,  bronzo e installazioni. Il progetto Segni Della Scultura è promosso dall'Accademia di Belle Arti  di Urbino in collaborazione con l'Associazione Culturale BelloSguardo. Segni della Scultura intende proseguire nei prossimi anni la sua attività di ricerca artistica sulla scultura contemporanea.
A cura di Pino Mascia e Angela Sanna.
Gli artisti in mostra sono: Michelangelo Galliani, Viacheslav Kovalenko, Sergio Monari, Dario Picariello

Stanze
L'evento, dal titolo "Stanze", si configura come una serie di mostre  personali di artisti che vivono e lavorano prevalentemente nel nostro  territorio o che con il nostro territorio hanno avuto contatti. Si  tratta di 10 artisti, tra disegnatori, pittori, scultori, ai quali viene  data l'opportunità di presentare le loro ultime opere e di delineare un  proprio profilo storico-critico. Ogni artista ha a disposizione una sala  di Palazzo Berardi-Mochi Zamperoli. Per tutti gli ospiti si tratta della  prima mostra a Cagli.
Gli artisti: Yukiko Hayashi, Giulia Marcolini, Charles Mitchell,  Beatrice Pucci, Massimo Pulini, Giulio Santolieri, Marco Smacchia, Maria  Cecilia Tantucci, Erich Turroni, Verter Turroni.

Comune di Cagli - Assessorato ai Beni e Attività Culturali
Istituzione Teatro Comunale di Cagli.
Organizzazione: Associazione Culturale BelloSguardo
Con la collaborazione di SPAC Sistema Provinciale Arte Contemporanea

Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli - Via L. Alessandri, 39 - 61043 CAGLI (Pesaro Urbino - Marche)

Ufficio Informazioni Turistiche: 0721 780773

www.cagliturismo.it
www.facebook.com/teatrodicagli

Orari - Dal 23 agosto al 20 settembre 2015
Giovedì: 17,00 - 20,00
Venerdì: 17,00 - 20,00
Sabato: 10,30 - 12,30 e 17,00 - 20,00
Domenica: 10,30 - 12,30 e 17,00 - 20,00

Ingresso libero

Mostra di fisarmoniche antiche a Cevo (BS)

CEVO (BS) – Una mostra di pezzi rari e unici per raccontare la storia della fisarmonica, dalla metà del XIX secolo ai nostri giorni: nell'ambito del Festival della Fisarmonica di Valsaviore, giunto alla settima edizione, nello spazio espositivo delle scuole elementari a Cevo, in contemporanea con la mostra dell'arte e dell'artigianato, i visitatori potranno ammirare alcuni degli strumenti più interessanti, grazie alla passione di Alessandro Carminati, di Castelli Calepio (BG), che eccezionalmente ha condiviso e reso possibile questa iniziativa. Il signor Carminati, che sarà a disposizione durante l'apertura per dare tutte le informazioni, anche le più tecniche, da decenni raccoglie in tutto il mondo esemplari da collezione: ne possiede più di cento.

A Cevo sarà possibile vedere 34 di questi strumenti, tra cui un accordeon francese del 1838, un armonio, sempre francese, del 1850, alcuni organetti, ovvero le fisarmoniche diatoniche, e pezzi dei decenni successivi, provenienti dalla Germania, dall'Inghilterra e naturalmente dall'Italia, che nei primi anni del 1900 si impose come il Paese con le migliori botteghe artigiane, in fatto di fisarmonica. Proprio qui si producevano strumenti esclusivi, sia per le sonorità, sia per la fattura delle decorazioni, interamente realizzate a mano e personalizzate a seconda dei gusti del committente. Tra i grandi nomi ci sono pezzi di Stradella, Lucchini, Soprani, Cooperfisa e molto altro.

Dalle tastiere con pochi, essenziali elementi, fino alle produzioni più recenti e complesse, l'Italia ha sempre mantenuto un ruolo di leader in questo settore: i nostri connazionali, dice il signor Carminati, forse non sono stati gli inventori della fisarmonica, di cui non si conosce con precisione l'origine, controversa e dibattuta, ma di certo furono i migliori a perfezionarla e a produrla, in un mercato di appassionati e musicisti professionisti esteso a tutti i continenti, secondi a nessuno in fatto di stile e di qualità del suono. La mostra è aperta anche domani, lunedì 17 agosto, per tutto il giorno, in occasione del Festival. Il concerto dei maestri musicisti, coordinati dalla direzione artistica di Marco Davide e da quella organizzativa di Battista Ramponi, comincerà alle 15:00 presso lo Spazio Feste della Pineta; l'ingresso è libero.

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