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giovedì 26 febbraio 2015

Mostra Koinè 2015. PER UN LINGUAGGIO COMUNE DELL'ARTE CONTEMPORANEA







Tra Naviglio Grande e Naviglio Pavese dal  28 febbraio al 12 marzo 2015 si sviluppa una mostra di artisti selezionati  provenienti da tutta Italia, nell'intento di delineare le basi di un linguaggio comune dell'arte contemporanea. Sono ben tre le gallerie a Milano coinvolte in questo ambizioso progetto espositivo: Spazio E, Spazio E2,  Spazio Libero 8.
Moreno Panozzo presenta una installazione di opere molto eteree, realizzate con tutti materiali di recupero (BioArte), a partire dal supporto, cartone di imballaggio e la parte di grafica-texture, "solchi" utilizzando solo cenere e altri materiali provenienti dal recupero della combustione, senza intervento di colore
Con "Orbite Senza Tempo" l'artista ha sentito la necessita di abbandonare la materia, le resine i cementi ed i metalli, nel suo grido disperato al mondo abbandona il superfluo e ritorna all'essenziale; nasce un'arte generata dall'arte stessa, nascono opere sperimentali vestite di nuove cromie e di nuove coesioni. Sono l'essenza dell'anima stessa, nascono dal profondo della materia, sono i pensieri più leali e le più umili preghiere generate nella combustione del materiale.

Dal fuoco e dalla cenere prendono forma queste recenti realizzazioni che vivono di una nuova dimensione, sono la rigenerazione della materia, sono il ricordo di antichi pensieri, quasi preistorici, che aleggiano in sbiaditi selenici paesaggi notturni; sono questi il residuo, l'usto immaginario di un pensiero senza tempo ne spazio, una scrittura remota, un susseguirsi di linee, segmenti e righe, pensieri, parole. Sono queste le scie, le orbite impalpabili del residuo minerale della combustione del colore…l'ardore di passioni, sentimenti nascosti, velati e celati, mossi dal soffio invisibile del vento come su lunari cenerei paesaggi.  

Sono opere d'arte pure, generate dalle fiamme che sostengono il mondo in cui viviamo, sono "solchi", voce e urla di denuncia attraverso cui l'artista non è ma deve; non tace ma solleva. Sono quindi voci e coesioni di un "abbraccio senza tempo", un pensiero profondo e sincero di un artista al suo universo.

Koinè 2015
Dal 28 Febbrazio al 12 marzo 2015
Koinè 2015
Dal 28 febbraio al 12 marzo 2015
tutti i giorni dalle 15 alle 19. Lunedì chiuso.
Ingresso libero.
INAUGURAZIONE SABATO 28 FEBBRAIO, ORE 16

Zamenhof Art
Ufficio di Milano - cell. 366.49.78.189 - 377.46.89.785

SpazioE 
Sede espositiva: Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4
tel. 02.58109843 (dal mart. alla dom. ore 15-19)
Galleria del Cammello 
Ferrara, via Cammello, 33
(solo su appuntamento) cell. 333.80.322.46

Moreno Panozzo
Fabbrica Pensante
C/O EdificioSedici
Viale Sarca 336/f - 20126 - Milano (MI)

VERNISSAGE JOE RUSSO | MAFALDA PEGOLLO AL CENTRO LEONARDO DA VINCI | GIOVEDI 26 FEBBRAIO,ORE 18


Centro Leonardo da Vinci
Arte, Scienza e Cultura verso un Nuovo Rinascimento
è lieto di invitarti al Vernissage della mostra

"Cuori nel Vento", di Mafalda Pegollo 
"Il Villaggio Globale", di Joe Russo
*a cura di Giammarco Puntelli*

GIOVEDI 26 FEBBRAIO, ORE 18
è gradita una conferma della tua presenza

ti ricordiamo che sono aperte le iscrizioni al 
Premio Internazionale d'Arte e Letteratura 
"Scrittori e artisti del Nuovo Rinascimento"

(regolamento disponibile sul sito internet www.centroleonardodavinci.com)

 i cui vincitori saranno annunciati a giugno nel prestigioso Museo d'Arte e Scienza di fronte al Castello Sforzesco e all'EXPOGate. 

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Centro Leonardo Da Vinci, via Ambrogio Binda 56, Milano

I RACCONTI DELL'ARTE: LA MOSTRA SUL GENIO OLANDESE RACCONTATA IN ANTEPRIMA > ESCHER > Bologna > Biblioteca SalaBorsa, Piazza del Nettuno, 3

I RACCONTI DELL'ARTE

La grande mostra monografica dell' ™artista visionario raccontata in anteprima da Sergio Gaddi


> 27 febbraio 2015, ore 17.00, Bologna
in collaborazione con Biblioteca Salaborsa,
Auditorium Enzo Biagi, Piazza del Nettuno 3


Dopo il grande successo della mostra che ha visto 200.000 visitatori nella tappa romana, Escher inaugura e apre le porte del nuovo spazio espositivo di Arthemisia Group, Palazzo Albergati - Art Experience a Bologna dal 12 marzo fino al 19 luglio 2015.

A raccontare il visionario artista e incisore Maurits Cornelis Escher e le sue oltre 150 opere in mostra quattro presentazioni a cura di Sergio Gaddi che fanno parte del ciclo d'incontri I RACCONTI DELL'ARTE: l'innovativo programma di divulgazione culturale nato per presentare in anteprima l'arte e gli artisti protagonisti delle mostre di Arthemisia Group al grande pubblico in modo dinamico, coinvolgente, conturbante e allo stesso didattico, divulgativo, e dal voluto profilo scientifico.

Inaugura questo ciclo di incontri il racconto sulle opere di Escher che fanno parte a pieno titolo del nostro immaginario collettivo: entrare in contatto con i suoi lavori significa immergersi nei misteri enigmatici della logica geometrica, matematica e fisica del mondo intero.

Il primo appuntamento de I RACCONTI DELL'ARTE si terrà il 27 febbraio a Bologna presso l'Auditorium Enzo Biagi della Biblioteca Salaborsa.

I RACCONTI DELL'ARTE sono una narrazione artistico-teatrale, organizzati nei luoghi simbolo delle città italiane, che accompagnano lo spettatore in un viaggio nella vita, nel contesto storico e nelle esperienze umane dei più grandi artisti di tutti i tempi.

Capita ancora troppo spesso che la storia dell'arte venga percepita come una disciplina per esperti, o per appassionati in possesso di strumenti per interpretarla.
Altrettanto spesso accade che la vita e la storia degli artisti - anche i più grandi - siano osservate a distanza perché percepite appartenenti al passato. Ma la personalità di un pittore è il suo capolavoro più vero, la chiave di volta per capire la sua arte ed emozionarci.
Con un accattivante e allo stesso tempo rigoroso racconto scientifico I RACCONTI DELL'ARTE stimolano la partecipazione emotiva del pubblico attraverso spunti e suggestioni che sono un'utile chiave di lettura per la visita personale alla mostra. L'approccio degli incontri è arricchito da un supporto multimediale e, oltre alla spiegazione delle opere, mette in gioco i sensi e le emozioni del singolo spettatore che poi sarà il visitatore della mostra. 
La narrazione a tratti anche colloquiale e ludica è incentrata sulla chiarezza espressiva e comunicabilità dei contenuti. 

La sfida di questo nuovo progetto è raccontare l'arte in modo diverso, di avvicinarla e di renderla piacevole, di coglierne gli aspetti più avvincenti per trasmetterla con tutta la passione che merita. Un'esperienza affascinante ma al tempo stesso comprensibile, che possa stimolare la creatività e trasformarsi in un valore aggiunto per l'esperienza quotidiana, aprendo nuovi e inaspettati orizzonti di conoscenza e di curiosità culturale.

Il primo ciclo de I RACCONTI DELL'ARTE è quindi dedicato a Escher, genio olandese dell'incisione e della grafica, noto in tutto il mondo per la straordinarietà delle sue visioni impossibili. L'incontro con Escher è un viaggio nella dimensione del sorprendente e dell'imprevedibile, un cammino d'illusioni visive e di continue meraviglie, che merita di essere percorso nel segno magnetico del mistero della vita.

Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti. Per motivi di sicurezza le sale ospiteranno un numero limitato di spettatori, fino all'esaurimento delle sedute.


Info e prenotazioni 06 915 110 55 - didattica@arthemisia.it
SITO www.palazzoalbergati.com

martedì 24 febbraio 2015

ANTICIPAZIONE: Mostra BAROCCO A ROMA. LA MERAVIGLIA DELLE ARTI - Fondazione Roma Museo




BAROCCO A ROMA. LA MERAVIGLIA DELLE ARTI

Una mostra con una ricca serie di eventi satellite

presso alcuni tra i principali siti del Barocco a Roma



Roma, 1 aprile - 26 luglio 2015

Fondazione Roma Museo - Palazzo Cipolla

Dal 1 aprile al 26 luglio 2015 Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla presenta la mostra Barocco a Roma. La meraviglia delle arti. Un'esperienza unica, un irripetibile viaggio nel Barocco a Roma, la città che nel Seicento divenne il centro culturale del mondo attirando a sé i più importanti artisti, italiani e stranieri, che toccarono i vertici di una creatività senza eguali. 

L'esposizione offre al pubblico quasi 200 opere: dipinti, sculture, disegni, medaglie e oggetti. Tra i capolavori più ricercati troviamo i bozzetti del Bernini per le statue di ponte Sant'Angelo e per l'Estasi di Santa Teresa (Museo Ermitage di San Pietroburgo), Ritratto di Costanza Bonarelli del Bernini (Museo Nazionale del Bargello), Atalanta e Ippomene di Guido Reni (Museo di Capodimonte), Trionfo di Bacco di Pietro da Cortona (Musei Capitolini), Santa Maria Maddalena penitente di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (Musei Vaticani), Il Tempo vinto dalla Speranza e dalla Bellezza di Simon Vouet (Museo Nacional del Prado).

La mostra, oltre ad essere una preziosa occasione di conoscenza, studio e aggiornamento sulle tematiche del periodo e i suoi protagonisti, valorizza il patrimonio storico-artistico ed architettonico attraverso una serie di eventi satellite in alcuni dei luoghi più belli del Barocco romano.

Non soltanto una mostra, quindi, ma una vera e propria operazione culturale, fortemente voluta dal Presidente della Fondazione Roma, Prof. Avv. Emmanuele F.M. Emanuele. Al di fuori del percorso espositivo, l'evento offre, infatti, itinerari esclusivi (Musei Vaticani), tour tematici (Complesso di Sant'Ivo alla Sapienza; chiesa dei Santi Luca e Martina; Oratorio dei Filippini; Cappella dei Re Magi presso Propaganda Fide; Galleria Doria Pamphilj), percorsi barocchi (Musei Capitolini; Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Barberini), visite speciali (Palazzo Colonna; Wunderkammer al Collegio Romano), mostre di approfondimento (Museo di Roma-Palazzo Braschi; Palazzo Chigi in Ariccia; Sala Alessandrina presso l'Archivio di Stato), giornate di studio, convegni, concerti e la rievocazione storica di Castel Sant'Angelo, con la sua girandola di fuochi pirotecnici, che celebra la festa dei santi Pietro e Paolo.

La mostra Barocco a Roma. La meraviglia delle arti, a cura di Maria Grazia Bernardini e Marco Bussagli, vanta importanti prestiti dai più autorevoli musei del mondo, tra cui: Musée du Louvre, Museo statale Ermitage di San Pietroburgo, Kunsthistorisches Museum e Albertina Museum di Vienna, Museo Nacional del Prado di Madrid, Victoria & Albert Museum di Londra, Musei Vaticani, oltre ai principali istituti museali italiani.

La mostra è promossa dalla Fondazione Roma e organizzata dalla Fondazione Roma-Arte-Musei, con la partecipazione di: Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo-Sovrintendenza Capitolina e Dipartimento Cultura; Musei in Comune; Archivio Storico Capitolino; Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico-Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Barberini; Archivio di Stato di Roma; Galleria Doria Pamphilj; Palazzo Colonna; Propaganda Fide; Accademia Nazionale di San Luca; Palazzo Chigi in Ariccia.

Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla
Roma, 1 aprile – 26 luglio 2015

Liliana Moro - àncóra a cura di Agata Polizzi



Liliana Moro
àncóra
A cura di Agata Polizzi





dal 18 Febbraio al 1 Maggio 2015
From Feb. 18th to May 1st 2015

La galleria è aperta dal martedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00
Sabato dalle 10:00 alle 18:00
Domenica e lunedì chiusi




Basta un accento per cambiare tutto, la forma, il senso e la direzione. Non esiste mai una sola possibilità, e Liliana Moro proprio sulla molteplice lettura delle cose, ha centrato molta parte della sua ricerca, cercando, forse senza volerlo davvero trovare, l'equilibrio che la perdita dei punti di riferimento, impone. 

Quale potrebbe essere del resto oggi il punto di riferimento? Non credo esista una definizione univoca, se c'è, è certamente molteplice e soggettiva. Sempre vera e sempre differente. 

Liliana Moro consapevole di questa instabilità, ha attraversato il postmodernismo con il suo pensiero asciutto e controllato, la sua indagine attenta e rigorosa verso il mondo esterno ha prodotto nel tempo una ricerca capace di osservare la società contemporanea nelle sue dinamiche più in ombra, mantenendo un distacco solo contemplativo e mai emozionale.

Una distanza rispettosa della realtà osservata, un atteggiamento che organizza con lucidità il rapporto esistente tra alcuni elementi complessi dell'esistenza, rendendo possibile un contatto con ciò che sta tutto intorno. 

Una ricerca che applica una modalità di attenzione molto alta, sempre vigile su quanto accade o potrebbe accadere.  
Uno sguardo, quello dell'artista, non certo indulgente, ma pieno di densità.

Àncóra, la seconda personale di Liliana Moro alla Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea di Palermo, è un progetto calibrato sullo spazio, una messa in atto di oggetti intesi come materializzazione di "visioni", presenze che occupano un posto preciso, tracce di qualcosa che non si vede. Un lavoro di alternanza costante tra il vuoto e il pieno, tra il buio e la luce, tra il movimento e la stasi, tra il tutto e il nulla.

Liliana Moro rintraccia le contraddizioni presenti nella percezione comune delle cose, nell'idea d'instabilità. È così che la ciambella di salvataggio, camera d'aria che rappresenta sicurezza e salvezza, diventa invece macigno, oggetto spiazzante, privato della sua potenzialità, che trattiene nelle sue pieghe una verità invisibile. Scultura dall'anima ferrosa, con un suo preciso momento, che ha bisogno d'attesa. Materia messa a nudo, svelata nel suo intimo, nella sua carne viva. "Salvagente che non salva" si fa portavoce di un contrasto forte, reso tale dall'artista che idealmente enfiata dentro qualcosa di solido e pesante, in senso opposto alla leggerezza dell'aria, alla sua volatilità. 

Liliana Moro suggerisce probabilmente attraverso questo "cemento fragile", la misura di cosa l'uomo viva dentro, nella disarmonia permanente di un presente privo di contorni precisi.

Incertezza che ritorna nell'installazione decentrata e solitaria del lampione capovolto, luce rimanda al pavimento, luce non diffusa, fredda che guarda in basso, una sorgente luminosa poco trascendentale. Una luce che ha senso nel contatto con la terra, che illumina là dove serve, per non cadere, per non perdersi. Una luce non eclatante, che nella sua semplicità, indica una possibile via. 

Una luce che si contrae nel neon Àncóra e diventa parola ossimoro, parola oggetto che nuovamente si discosta dalla sua funzione semantica; opera doppia, parola possibile in entrambe le sue affermazioni: sostantivo che descrive un oggetto che trattiene e stabilizza, avverbio che definisce ciò che perdura nel tempo o spazio, ciò che è in divenire. 

Limite semantico sottile, come il vetro del neon, oggetto che ha un peso specifico pari alla sua instabilità. 

Tutto ritorna, tutto è possibile nella visione di Liliana Moro, in bilico tra confini reali e ideali, replicati e complementari. 

Liliana Moro chiude Àncóra con un epilogo che, nella dimensione di un linguaggio ipertestuale, riferisce, così com'è e senza infingimenti, un'esperienza collettiva. 
Si tratta della serie di quattro collage in cui la purezza spietata delle immagini, stordisce. Istantanee tratte dalla cronaca e dalla storia, dalla vita. Immagini crude che, sottratte alla distrazione, diventano algide. 

Liliana Moro raggela con una narrazione rigorosa, viscerale seppur fredda e impassibile, che appare in modo così netto per tutto il percorso della mostra, affermando profondamente la consapevolezza della sua gravità.



Liliana Moro in on Facebook


Si ringrazia 
NEON GUECI
Via Valdemone, 42
90143 Palermo
Tel 335 666 3292


Francesco Pantaleone arte Contemporanea
Via Vittorio Emanuele 303
(Palazzo Di Napoli - Quattro Canti)
90133, Palermo

+39 091 332482 / +39 393 4356108 mobile

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