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giovedì 13 novembre 2014

Mostra Claudia Jares, My Long Play



dirartecontemporanea|2.0 gallery

presenta

CLAUDIA JARES – My Long Play
Testo di  Ileana Maria Zaza
A cura di Angelo Marino
Inaugurazione  24.11.2014 dalle  21:00  
 (connettendosi a: www.dirartecontemporanea.eu)
Chiusura 20.02.2015  20:00


     CLAUDIA JARES – 2014. My Long Play #04 – Digital Fotography – cm 70x100


My Long Play
Buenos Aires, Agosto 2014 – CLAUDIA JARES: Long Plays. È così che usiamo chiamare i nostri albums, i nostri vinili, quelli che quando eravamo ragazzi ascoltavamo infinite volte, fino allo sfinimento. Ho detto sfinimento? Beh, non è stato davvero così. Ho potuto ascoltare canzoni dall'album un milione di volte senza mai stancarmi. Mi piacerebbe giocare nella mia stanza, il mio rifugio, il luogo in cui è accaduto tutto. E 'stato il mio posto preferito in casa, il luogo dove potevo essere totalmente per conto mio, vestirmi, giocare a fare la sposa con una vecchia tenda, make up, danzare, provare acconciature per i miei capelli, guardarmi allo specchio, provare i miei vestiti, osservare, indagare,  e ritrovarmi  ... a Sognare, ad occhi aperti. Beatitudine. Questa è stata la parte migliore. Sognare che l'attore sul muro fosse  il mio ragazzo. Che non ci saremmo mai lasciati. Immaginarlo a  fissarmi intensamente. Sognare momenti pieni di romanticismo, di amore. Desiderio di essere innamorata. Sognare il mio futuro, i miei obiettivi, di mettere tutte le mie speranze in quei sogni. Credere che anche pregando i miei desideri si sarebbe avverati ... Lì nella mia stanza. Ascoltando i miei Longplays. Ho sognato di essere qualcuno, di avere la mia vita, di essere un medico, un pittore, un veterinario. Vivere avventure. Ho sognato di me stessa come donna. Desideravo il bacio del mio vero amore. Se c'è qualcosa che posso dire per certo è che mi sono sentita veramente felice in quella stanza, e molti di quei desideri si sono avverati. E ho ancora dei sogni nei quali continuo a ritrovare me stessa. 

La dirartecontemporanea|2.0 gallery è lieta di annunciare l’apertura in rete (www.dirartecontemporanea.eu ) lunedì 24 novembre 2014 dalle ore 21:00 della personale di Claudia Jares dal titolo My Long Play. Un video e 15 foto di medie e grandi dimensioni costituiscono il corpus dell’intera esposizione attraverso cui l’ artista argentina ci rimanda – “ … ad una dimensione precisa della nostra vita, un tempo e luogo che custodiscono quella soglia dell’esistenza in cui le possibilità dell’essere appaiono infinite dispiegandosi in una immota e sognante attesa.” come scrive Ileana Maria Zaza nel testo di presentazione alla mostra. 

CLAUDIA JARES|Biografia
Nasce nella piccola città di Baradero, provincia di Buenos Aires, dove vi trascorre l’infanzia. All’età di 14 anni  segue la famiglia a Buenos Aires che lascerà dopo qualche anno , a seguito della dittatura militare, per trasferirsi a Boston (1980) dove subito si inserisce nel contesto artistico partecipandovi attivamente e prendendo coscienza che la fotografia sarà la sua ragione di vita  . Frequenta la  New Englan Scool of Fotography ( NOSOP ) laureandosi nel 1982. Teminati gli studi al NOSOP inizia subito a lavorare per agenzie di moda,fotografo di scena per video musicali e cortometraggi. La vita la porta ad un nuovo trasferimento, questa volta a Caracas in Venezuela ( 1990 ) dove alternerà l’attività di freelance per agenzie e riviste e quella di ricerca partecipando a mostre collettive in gallerie private e spazi pubblici. Torna a Buenos Aires (definitivamente nel 1998 ) dove tutt’ora vive e lavora.  Ha studiato Antropologia e Teatro classico, coinvolta sia come esecutore che come fotografo. Il suo lavoro è stato esposto in gallerie private e pubbliche della città.


ILEANA MARIA ZAZA|Biografia
Nata a Molfetta(Bari), è laureata in Filosofia presso l'Università la Sapienza di Roma e diplomata in bioetica con un master a Ginevra. Dopo gli studi universitari intraprende un percorso di studi teatrali.

Da sempre interessata al cinema, all'arte e al valore poietico delle immagini nel 2010 si specializza in regia cinematografica presso la New York Film Academy di New York e prende parte al corso di alta specializzazione in regia di Marco Bellocchio.

L'attività professionale ha inizio come assistente alla regia di Memè Perlini, autore e innovativo sperimentatore degli anni '70 e '80, e Patrick Rossi Gastaldi. Annovera collaborazioni con il Napoli Teatro Festival Italia e il Todi Arte Festival. Prende parte in qualità di attrice ad alcuni spettacoli teatrali, letture drammatizzate,fiction. Si dedica più direttamente alla regia allestendo corti teatrali e  debuttando nel 2012 presso il teatro dell'Orologio con lo spettacolo Come tu mi vuoi nato da una ricerca collettiva sull'incognita esistenziale del lavoro nelle condizioni di vita attuali, che ha riscosso plauso della critica e del pubblico.

Parallela l'attività filmografica che comprende le seguenti produzioni: 2014 – To be Shakespeare in a day,(5' 48”), Shakespeare Fest - Globe Theatre, Roma. 2013/2014 – Oggi insieme domani anche, documentario/film partecipato della Marechiarofilm. 2013 – Best Before, Clermont Ferrand Short Film market, VoffFest e CinemavvenireFestival 2014). 2011- Unknown. 2008- Universo teatro,  “2009 Clermont Ferrand Short film Market”. 2005- Passioni del fare.

Collabora con l'attività del padre, Michele Zaza, in qualità di soggetto fotografico, esecutrice degli scatti e realizzatrice dei video. Scrive testi e presentazioni per iniziative culturali ed eventi espositivi.

 
       dirartecontemporanea|2.0 gallery – Foyer



dirartecontemporanea|2.0 gallery – Angelo Marino, Via E.Caruso 9 – 81100 Caserta (Italy ) + 39 333 44 61 479

mercoledì 12 novembre 2014

Mostra X Terra! - tornare@itaca viii



Mostra d’arte visiva contemporanea

a cura di Mimma Pasqua e Maria Rosa Pividori
nell’ambito di 
“2013-2014-2015 natura permanente e la cura”
in collaborazione con 
10.2! Dieci.due! International research contemporary art di Milano

21 novembre 06 dicembre 2014
Spazio Ex-Fornace Alzaia Naviglio Pavese, 16 Milano

Artisti:  Barzaghi Daniela, Barberis Milena, Bidese Marisa FVG, Bottino Max, Buratti Marina, Calegari Giulio, Cangiano Amalia, Cappanera Loretta FVG, Cerisara Ivana, Cibaldi Silvia, De Francesco Albino, De Palma Teo, Finetti Anna, Gordano Alessandro/Labate Nicola CALABRIA, Granata Alfredo CALABRIA, Larocchi Alessio, Lia Pino CALABRIA, Longo Elda CALABRIA, Magrini Marco, Marra Max CALABRIA, Negro Luigi Barquez FVG, Paonessa Vincenzo CALABRIA, Pasotti Gianni FVG, Pepe Salvatore CALABRIA, Pescador Lucia, Pujia Veneziano Antonio CALABRIA, Ruggieri Antonello, Tomasi Fulvio FVG, Tripodi Franco CALABRIA, Verdirame Armanda, Veronesi Nicoletta, Vidoni Carlo FVG, Zabatino Mariangela.
Musicista: Reverie: Fanny Fortunati – voce e percussioni; Vado Valerio FVG – chitarre e effetti.

Poeti:  Gatto Mario, Gordano Franco, Magri Emanuele, Pepe Mario, Tomasi Fulvio, Zuccolo Andrea
Scrittori/Poeti: Bianco Lorenzo, Cappanera Loretta, Celico Ada, Pasqua Mimma
Programma
Inaugurazione VENERDI’ 21 novembre 2014 ore 18,30- 21,00
Apertura della mostra con l’intervento dei curatori e delle Istituzioni. Segue vernissage.
SABATO 22 novembre 2014 ore 17,00 Visita guidata con i curatori.
DOMENICA 23 novembre 2014 dalle ore 17,00 Interventi di poeti e scrittori tra cui: Mimma Pasqua, Mario Pepe.
SABATO 29 novembre 2014 dalle ore 17,00 Intervento musicale di Rêverie su testi di P.P. Pasolini, A. Pittana, N. Pauluzzo. Performance di: Giulio Calegari. Interventi di poeti e scrittori tra cui: Loretta Cappanera, Mario Gatto, Franco Gordano, Mimma Pasqua, Andrea Zuccolo.
DOMENICA 30 novembre 2014 dalle ore 17,00 Performances di: Emanuele Magri, Max Bottino. Interventi di poeti e scrittori tra cui: Lorenzo Bianco.
SABATO 6 dicembre 2014 dalle ore 17,00 Intervento musicale di Rêverie. Interventi di poeti e scrittori tra cui: Fulvio Tomasi. Segue finissage.

martedì 11 novembre 2014

Spazio San Giorgio arte contemporanea presenta Marco Cinquantalire Macellari solo show PAPER BAG-ARRE




Marco Cinquantalire Macellari. PAPER BAG-ARRE

Sede                                      Spazio San Giorgio arte contemporanea, Bologna
Date                                     15 Novembre 2014  –20 Dicembre 2014
Opening                             sabato  nov h.18.30

Spazio San Giorgio arte contemporanea presenta, dal  15 Novembre al 20 Dicembre 2014 la mostra personale dell’artista Marco Cinquantalire Macellari  “PAPER BAG-ARRE”.

Macellari pone al centro della sua riflessione il mascheramento-di svelamento, attraverso la negazione c'è la vera creazione, l'artista sceglie come oggetto di verità il sacchetto di carta. Un oggetto popolare, quasi banale. Se la società non ci permette di mostrarci così come siamo allora occorre un'intermediazione, il sacchetto diventa prima cancellazione poi atto di sublimazione e di rappresentazione.
Macellari resta ancorato alla bittersweet symphony, passando da un'anima iconoclasta ad una i omofila. Se in un primo momento cancella il volto originario dei personaggi tramite l'oscuramento del sacchetto, nella fase successiva dona potere al mezzo e lo utilizza per creare nuove immagini, nuove icone, dalla potenza estetica fascinosa, divertente ma perturbante.
Dall'immagine reale si passa tramite una metamorfosi kafkiana cartacea all'immagine ideale.
I personaggi di Macellari come abat-jour scelgono di spegnersi per dare luce a riflessioni liberatorie. Silenziosamente rumorosi come i variegati supporti che l'artista sceglie, da teli in PVC a pelle o pannelli di legno, o casse d'imballaggio sempre in legno. Tra disegno e colori ad acrilico nascono travestimenti che la pittura certifica.
Da un simbolo popolare ad uno di registro più alto per una riflessione più profonda, questo continuo bungee jumping, fa di Macellari un flaneur estrema-(mente) elastico ed in continuo slittamento. Altra componente interessante e non di secondaria importanza é la scelta che l'artista rivolge ai titoli delle opere. PAPER BAG-ARRE sta proprio ad indicare l'uso poetico del sacchetto di carta, e la mescolanza di significanti e significati.
In BEING BILL MURRAY, prima opera ispirata dalla striscia Peanuts, l'artista maschera il volto del caro Charly Brown per porre il sacchetto con la faccia di BILL MURRAY che come una vera icona pop nuvoleggia in bianco e nero in maniera virale in una carta da parati a-temporale.
Brown e MURRAY sono eletti da un'affinità comico-romantico, quasi decadente, tanto da far esclamare teatralmente:"Datemi una maschera e vi dirò la verità."
In YOUTH-OPIA vengono ripresi due personaggi di un cartone statunitense anni novanta, Beavis e Butt-head, che da veri duri, attraverso il sacchetto si disvelano, celatamente come nello stile di Macellari, si parla di grandi questioni sempre in punta di piedi. I due bulletti strong rivelano cioè un qualcosa di più di un'amicizia, attraverso i cuori trash sui loro sacchetti, l'artista ci fa riflettere sul complesso tema dell'omosessualità, di come può essere attraversato nell'adolescenza.
. I sacchetti di Macellari funzionano sempre come filtri e metafore. Illusioni reali anche solo nell'istante della visione.
Come non prendere in considerazione allora uno dei fenomeni giovanili più incalzanti, come la moda del tatuarsi?
In INCK, un baldo e tonico giovane, con tutte le probabilità estetiche per diventare un cantante (Trash) rap di quelli che le case discografiche sfornano oggigiorno, ha completamente coperto il proprio corpo di tatuaggi raffiguranti i protagonisti pixar MONSTER INC, timido si copre il volto quasi vergognandosene(?). INK è l'hashtag - identity.
"Amore ai tempi dell'ikea" come il titolo di una canzone del giovane gruppo bolognese gli Stato Sociale, AMORE E PSIKEA riprende uno delle statue neoclassiche canoviane più popolari alla collettività per creare un "nuovo nuovo" irriverente pop e ironico, dal gusto frizzante e vagamente duchampiano. Così racconta la canzone:
"Quando la passione incontra l'idea, quando la logistica si é fatta dea, quando la passione la incontra é amore ai tempi dell'Ikea." Psiche non vede più amore, sugli occhi un sacchetto dell'Ikea.
Divertente parabola contemporanea che vede protagoniste molte coppie dove solitamente lui sopporta le follie di lei, tra lampade, tavolini e matitine.
Macellari si nutre ampiamente della storia dell'arte e tributa artistar come Ai Wei Wei o Damien Hirst, nel primo  MY WEI WEI una mano che indica (il gesto più famoso dell'artista cinese) fora un sacchetto indicando la via da percorrere, nel secondo caso DAMN!HIRST il celebrato squalo da dodici milioni di dollari perfora il sacchetto dal pattern a pois in riferimento agli "Spot painting". L'iconoclastia é paradigma per lo shock.
ROBOPOP celebra la famelica ossessione pop nipponica, l'artista prende a protagonisti due celebri robot mascherandoli con la Brillo e la Kellogs boxes. La brillo box  warholiana che fu eletta non a caso simbolo di "arte dopo la fine dell'arte" teorizzata da Arthur Danto.
Affronta invece il tema dello stalking nella serie STALKING HEADS, ricordandoci il gruppo rock statunitense e l'indimenticabile "Psycho killer" , vari personaggi dei cartoon solitamente perseguitati ritraggono sui loro sacchetti i loro "stalker" esorcizzando così le loro paure.
Ecco allora che Beep Beep indossa il suo Willy il coyote e si tramuta in un Willy Beep.
Particolarmente intesi i lavori: CHERNOBYL, HAPPY MEAL-ITARY e DUMBOMB.
Il primo lavoro é tratto dall'Unione bittersweet tra due componenti che hanno caratterizzato l'infanzia dell'artista e cioè i playmobil e la strage di Chernobyl. Un personaggio dei playmobil é visibilmente mutato a causa delle radiazioni ma nonostante questa atmosfera apocalittica indossa il proprio sacchetto da "volto comune" e sorridente per proseguire un cammino verso qualcosa di migliore.
Il secondo lavoro tratta la tematica del cibo inteso come arma di controllo e di omologazione che spinge ad obbedire fin da piccoli ad un sistema ben preciso. Il capitalismo si insidia avido e  prepotente nella vita, la bio politica proposta da Foucault é qui il tema aperto dell'opera.
Il logo Obey che significa appunto obbedire ci ricorda oltre gli interventi pop di street art di Shepard Farey e in questo caso si camuffa e si estende in Obesity. I protagonisti dell'opera on sono che tante marionette dai fili invisibili, soldatini over size dall'elmetto HAPPY meal.
DUMBOMB nasce dal periodo trascorso in Giappone dall'artista, più precisamente dalla visita a Hiroshima e in particolare modo della visita al monumento funebre ai bambini morti per colpa della bomba atomica. Macellari ha voluto dipingere un DUMBo cattivo e spietato, personificando in realtà la dicotomia dell'America che ha saputo creare cartoni "idoli" amati da quegli stessi bambini che hanno reso vittime.
Vittime di tutto altro stampo è motivo compaiono in FROGMENTS e HAVE A MICE DAY, nel primo la rana Kermit del Muppet Show viene fatta letteralmente a pezzi (frog-fragments), nel secondo tutti i topi dei vari cartoon che da winner passano a fenomeni looser. I sacchetti qui sono urne gloriose che sarcasticamente celebrano un vendicativo ma umoristico Macellari.
Stimolante e frizzante Macellari non poteva che sottoporre anche se stesso alla cura dell'immagine con un'altra immagine, ecco allora l'autoritratto MAMMA MIA DAMMI 50 LIRE CHE IN AMERICA VOGLIO ANDAR.       
                          
Spazio San Giorgio Bologna                                                      
Tel. 349-5509403                                                                      
www.spaziosangiorgio.it                                                         
info@spaziosangiorgio.it

giovedì 6 novembre 2014

MOSTRA “L’OGGETTO RECUPERATO”

Sabato 8 Novembre, alle ore 18:00, sarà inaugurata una collettiva dal titolo "L'oggetto recuperato" presso il Fashion Art by Arte 54 (unità 58), Fashion District Molfetta (Ba).

Gli Artisti presenteranno opere realizzate con oggetti recuperati come legno, ferro, carta, cartone.
Introdurrà la mostra la curatrice Susanna Vitulano e la Professoressa Isabella Di Liddo.
Ospite dell'evento il Critico Maurizio Vitiello e il Presidente Michele Vitulano.

Inoltre avrà luogo, durante il vernissage, una performance di bodypainting "Mutamenti bodypainting" di Massimo Nardi con Angela Regina quale modella.

Artisti partecipanti: 
Angela Consoli, Maria Pia Daidone, Paolo De Santoli, Grazia Donatelli, Pasquale Guastamacchia, Edoardo Iaccheo, Antonio Laurelli, Donato Linzalata, Anna Magistro, Ferruccio Maierna, Mauro Mezzina, Massimo Nardi, Francesco Sannicandro, Giuseppe Sylos  Labini, Franco Valente



SCHEDA INFORMATIVA

MOSTRA: "L'oggetto recuperato"
SEDE: Fashion Art by Arte 54 (unità 58), Fashion District Molfetta (Ba).
INAUGURAZIONE: Sabato 8 Novembre 2014
ORARI MOSTRA: dal Martedì al Venerdì: 17.00 - 20.00;  Sabato e Domenica: 10.00 - 13.00 e 16.30 - 20.30
DURATA DELLA MOSTRA: 8 Novembre – 8 Dicembre 2014
INFORMAZIONI: Tel. +39 080 3348982; 335 7920658. Sito: www.arte54.it

Ingresso libero.

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