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lunedì 28 luglio 2014

Mostra "LA BIGA DI MONTELEONE DI SPOLETO: STORIA E RESTAURO”: dal 13 settembre - 26 ottobre 2014 a Postignano (PG)



Mostra
 "LA BIGA DI MONTELEONE DI SPOLETO:
STORIA E RESTAURO"

Castello di Postignano
Sellano (PG)
13 settembre - 26 ottobre 2014


Sabato 13 settembre 2014, alle ore 18.30, presso il Castello di Postignano (PG), si inaugurerà la mostra "LA BIGA DI MONTELEONE DI SPOLETO: STORIA E RESTAURO".

L'esposizione è allestita grazie alla disponibilità del Metropolitan Museum of Art di New York, che ha gentilmente concesso le immagini della biga, e del Comune di Monteleone di Spoleto.

Nella Chiesa SS. Annunziata e nella Sala Mustafà del Castello di Postignano, borgo medioevale recentemente restaurato dalla Mirto srl, sarà illustrata la storia della biga dopo la sua scoperta, avvenuta nel 1902, a Monteleone di Spoleto, e lo straordinario lavoro realizzato dall'archeologa del CNR Adriana Emiliozzi, che tra il 2002 e il 2006, ha diretto lo smontaggio e il corretto rimontaggio del veicolo, di proprietà del Metropolitan.

Questa accurata impresa scientifica ha permesso di risolvere problemi di interpretazione dibattuti da tempo.

La biga, "the Golden Chariot", è uno dei pezzi più importanti del museo newyorkese.

Nel 2007, l'allora direttore del museo Philippe de Montebello, riallestì la sezione di "Archeologia greco romana", ponendola al centro del percorso espositivo.

Realizzata nel VI secolo a.C. per un notabile Sabino quale oggetto simbolico del suo potere, fu rinvenuta casualmente da un contadino in una tomba insieme ad un ricco corredo funebre.
Venduta  illegalmente dall'agricoltore per poche lire, la biga passò di mano più volte, arrivando a Parigi, eppoi a New York, dove fu acquistata dal primo direttore del Metropolitan, l'italiano  Luigi Palma di Cesnola.

La bufera mediatica che scoppiò in Italia per l'esportazione illegale dello straordinario reperto durò poco. Seguirono anni di acquiescenza, fino all'ultimo dopoguerra.

Il tardivo tentativo intrapreso dalle istituzioni italiane, supportate anche da un contenzioso internazionale condotto dall'avvocato di origine umbra, Tito Mazzetta, con studio ad Atlanta, USA, fu definitivamente archiviato dal Tribunale di Spoleto nel 2008.

La mostra sulla biga è composta da due sezioni:
"Dalla scoperta ad oggi" coordinata da Carla Termini;
"Il rimontaggio al Metropolitan" coordinata da Adriana Emiliozzi.

Saranno inoltre esposti: l'ologramma del "Golden Chariot", realizzato da Gary Enea e la copia della biga, eccezionalmente prestata dal Comune di Monteleone di Spoleto, che fu eseguita negli anni '80 dagli allievi della Scuola d'Arte di Giacomo Manzù.

La mostra si potrà visitare fino al 26 ottobre 2014, con ingresso gratuito, negli orari 10-13 e 15-19.

L'iniziativa, con il patrocinio della Regione Umbria - Provincia di Perugia - Comune di Monteleone di Spoleto - Comune di Sellano, è resa possibile grazie ai contributi economici della Camera di Commercio di Perugia - Regione Umbria - BIM Consorzio Bacino Imbrifero Montano Nera e Velino, Cascia

L'allestimento è a cura della RA Consulting srl: Gennaro Matacena, Antonio Gravagnuolo;  con la collaborazione di Pierre Gratet e Andrea Carozza.
La grafica è realizzata da Paolo Altieri.
Le foto e i grafici sono stati donati dal New York Metropolitan Museum of Art.

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La mostra è nell'ambito della terza edizione della manifestazione "Un Castello all'orizzonte", proposte culturali estive ideate dai due architetti napoletani, Gennaro Matacena e Matteo Scaramella, che hanno acquistato e restaurato Postignano,  frazione del Comune di Sellano (PG), Umbria, che fu abbandonato negli anni '60.

Il Castello di Postignano offre un'esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell'impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna - un albergo "diffuso" - un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l'attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia - una sala conferenze - un centro servizi - l'antica chiesa, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento. Qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane.

Entro il 2015, sarà ultimato anche il centro benessere.

Alla fine degli anni '60, l'architetto americano Norman F. Carver definì il Castello di Postignano come l'archetipo dei borghi collinari italiani, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l'una sull'altra, nella copertina del suo libro fotografico "Italian Hilltowns".


Informazioni al pubblico:
Tel.  0743 788005  - info@castellodipostignano.it



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Redazione del CorrieredelWeb.it


venerdì 25 luglio 2014

Mostra Fudong arte contemporanea domani inaugurazione a Lecce


IL SALENTO SI APRE A MONDI ARTISTICI NUOVI
CON “ALTROVE: YANG FUDONG”:

PRESENTATA LA MOSTRA CHE SI APRE DOMANI A GAGLIANO DEL CAPO,

PROMOSSA DA PROVINCIA E CAPO D’ARTE

Da domani, sabato 26 luglio al 4 settembre si rinnova l’appuntamento con l’arte contemporanea  d’eccellenza proposto da Capo d’Arte e dalla Provincia di Lecce. Quest’anno Gagliano del Capo apre i suoi luoghi storici alle opere dell’artista cinese celebrato in tutto mondo Yang Fudong.

La prestigiosa mostra “Altrove: Yang Fudong” è stata presentata questa mattina a Palazzo Adorno dalla vicepresidente della Provincia di Lecce e assessore alla Cultura Simona Manca, dal presidente di Capo d’Arte Francesco Petrucci e dai curatori della mostra Davide Quadrio e Massimo Torrigiani. Presenti anche Francesca Bonomo di Capo d’Arte e il presidente di Ascla e del Consorzio Beni Culturali Italia Giuseppe Negro

La mostra prevede l’esibizione di una serie di video che testimoniano il corpo centrale dell’opera di Yang Fudong, insieme ad un’installazione sonora nella piazza principale del paese. Sarà visitabile in alcuni luoghi storici di Gagliano del Capo: dall’edificio patrizio Palazzo Comi (sede della Fondazione Via Vai) ad alcune abitazioni riaperte per l’iniziativa.

Accessibile al pubblico tutti i giorni, dalle 19 alle 23, con ingresso libero (via XXIV Maggio-Via Bisanti), l’allestimento  rappresenta un’occasione unica per conoscere le opere di Yang Fudong, un artista celebrato globalmente, ma ancora poco conosciuto in Italia. Autore di video, pittore e innovatore, la sua influenza si estende anche al cinema e alla fotografia. Fudong ha contribuito con opere e mostre importanti a portare la nuova creatività cinese al centro della scena mondiale.

Nel suo lavoro di estremo rigore estetico e tecnico, passato e presente si fondono in un immaginario onirico, tra il favoloso e il grottesco, che prende le mosse, tra una miriade di influenze e rimandi, anche dalla cultura modernista di Shanghai. Città di porto e di frontiera, crocevia di culture dove negli anni 20 del ’900 ha preso vita la prima forma di modernismo cinese. Una cultura sommersa per decenni, che adesso riaffiora in modi e forme trasfigurate. 

“Si rinnova l’appuntamento consueto e bellissimo con Capo d’Arte, associazione con la quale collaboriamo da sempre”, ha esordito la vice presidente e assessore alla Cultura Simona Manca, plaudendo alla “scelta di quest’anno di esplorare e offrire al pubblico salentino e ai turisti uno sguardo sull’arte cinese contemporanea con un artista del calibro di Fudong”.

Capo d’Arte è un’associazione culturale senza fine di lucro che promuove l’arte contemporanea nel Salento. Ne fanno parte Francesca Bonomo e Francesco Petrucci. Sin dal 2010, Gagliano del Capo ha ospitato una mostra di arte contemporanea con opere di più di 20 artisti di fama internazionale, tra cui Francesco Arena, Kader Attia, Rossella Biscotti, Latifa Ekchach, Adrian Paci, Michelangelo Pistoletto e Sislej Xhafa. Quest’anno, Capo d’Arte  ha avviato un progetto ambizioso e con il nuovo direttore artistico Massimo Torrigiani si propone di esplorare  l’arte di altri continenti, di conoscere nuove culture, superando i confini del Mediterraneo. Si inizia quest’estate con l’arte contemporanea cinese, rappresentata proprio dalle opere di Yang Fudong.

Lecce, 25 luglio 2014



Mostra #PITTURA Luca de Angelis, Lorenzo Di Lucido Lorenzo Morri, Barbara Prenka , Davide Serpetti, Adriano Valeri, Simone Zaccagnini



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Cartolina evento 07-2014 ok 2-1.jpg

 
 
OPENING 18 SETTEMBRE ore 18,00
 
 
Dal 19 SETTEMBRE al 15 NOVEMBRE 2014
da martedì a sabato dalle 14.00 alle 19.00



La galleria Giuseppe Pero è lieta di annunciare la mostra

#PITTURA
Luca de Angelis, Lorenzo Di Lucido Lorenzo Morri,
Barbara Prenka , Davide Serpetti, Adriano Valeri, Simone Zaccagnini

La galleria Giuseppe Pero è particolarmente lieta di aprire la nuova stagione espositiva con una mostra collettiva dedicata a giovani artisti italiani, tutti pittori.
Anche se inusuale, quello di settembre è  infatti uno spazio che tradizionalmente è dedicato alla personale dell'artista di punta della una galleria, la scelta di affidarlo a sette giovani pittori è stata facilitata dalla straordinaria qualità e maturità delle opere proposte. Si intende in questo modo riportare l'attenzione e restituire un posto primaria importanza ad una pratica artistica, la pittura, in cui gli  italiani sono stati per lungo tempo maestri incontrastati ma poco frequentata di recente.
Arte italiana e pittura per secoli hanno rappresentato un binomio inscindibile e nessuno dei più importanti musei mondiali ha potuto prescindere dal possedere una collezione di pittura italiana. Le mutate condizioni sociali e l'avvento dei nuovi media hanno contribuito a mutare radicalmente il modo di fare e di pensare l'opera d'arte. La pittura appare come una tecnica inadeguata a descrivere appieno le dinamiche del mondo contemporaneo e quindi viene progressivamente accantonata. Lungi dallo scomparire essa di tanto in tanto riemerge, pur con esiti diversi.
Si sta, infatti, formando in Italia un nuovo gruppo di artisti che ha ripreso parlare vivacemente di pittura, grazie anche a varie iniziative culturali promosse da docenti e curatori che vanno moltiplicandosi sul territorio nazionale: uno degli ultimi esempi è Painting Practices la prima residenza per la pratica pittorica curata da Andrea Bruciati a Nogaredo.
Quelli che presentiamo sono, a nostro avviso, sette giovani pittori tra i più promettenti provenienti da diversi centri formativi d'Italia: Barbara Prenka (neo-vincitrice del Premio Combat per la pittura) Adriano Valeri.Luca de Angelis, Lorenzo Di Lucido, Davide Serpetti, Lorenzo Morri, Simone Zaccagnini.
I soggetti dei lavori presentati sono quelli della tradizione classica: si passa dai ritratti ai paesaggi fino all'astrattismo. Quello che cambia è, ovviamente, il diverso approccio di chi li ha dipinti. Lo sguardo indagatore e quello di ragazzi di vent'anni che guardano i loro coetanei, lo spazio urbano in cui si muovono dove è possibile incontrare piante preistoriche, presenze incongrue in tanti giardini cittadini, che crescono accanto motori di condizionatori industriali. C'è chi trae ispirazione da immagini fotografiche e chi, più tradizionalmente, chiede ad amici o sconosciuti di posare per un paio d'ore dal vivo sul divano del proprio studio; chi, ancora, esprime la propria ricerca estetica nella ripetizione meditata del medesimo gesto pittorico sulla tela. Nuovi colori compaiono sulla tavolozza: campeggiano con prepotenza l'arancione fluo delle reti da cantiere e il blu  elettrico dei bidoni di plastica per la raccolta delle acque, a rappresentare un'urgenza ecologica inedita fino a qualche decennio fa.



#PITTURA
Luca de Angelis, Lorenzo Di Lucido Lorenzo Morri,
Barbara Prenka , Davide Serpetti, Adriano Valeri, Simone Zaccagnini
OPENING 18 SETTEMBRE ore 18,00
Dal 19 SETTEMBRE al 15 NOVEMBRE 2014
da martedì a sabato H.14-19
Sabato su appuntamento

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logo-giuseppe-pero-piccolo.png 

© Galleria Giuseppe Pero - Via Porro Lambertenghi 3 - 20159 Milano - Italia - info@giuseppepero.it


mercoledì 23 luglio 2014

Mostra: "Narrazione a colori" di Elena Adriana Valcea il 25 luglio a Lecce



"Le Ali di Pandora"

presentano la mostra
Narrazione a colori
di Elena Adriana Valcea

vernissage venerdì 25 luglio 2014 ore 20,30

V.le Giovanni Paolo II Ang. Via Pistoia (Centro Polifunzionale Kolbe)- Lecce – Italy


Categoria
Arte contemporanea
Titolo Evento:
"2 International Exhibitions"
Tipologia Evento:
Collettiva d'arte contemporanea
Luogo:
c/o  Le Ali di Pandora
Indirizzo Completo
V.le Giovanni Paolo II Ang. Via Pistoia (Centro Polifunzionale Kolbe)- Lecce - Italy
Città:
Lecce  - Italy -73100
Autore/Artista
Nina Inkari FINLANDIA, Marcel Corober RUSSIA, Ana Asavei Pietraru ROMANIA, Olga Fomina RUSSIA, Costica Onuta ROMANIA, Cristina Chetari MOLDAVIA, Donatello Pisanello ITALIA, Valentina Bancoveanu MOLDAVIA, Mario Calcagnile ITALIA, Roman Kharevsky REP. CECA, Stefania Rizzo ITALIA , Anna Ravliuc UCRAINA , Fabiana Luceri ITALIA, Donato Giannuzzi ITALIA, Tamar Minashvili UCRAINA, Michele di Leo ITALIA, Dimitar Velichkov BULGARIA
Data Inizio:
13/06/14
Data Fine:
18/06/14
Ingresso:
Libero
Vernissage:
Venerdì 13 giugno ore 20,30
Contatti
Tel. 0832391862
Cell. 3395607242/3470851926/3483546063
Organizzazione-
"Le ali di Pandora" , "Terre Bruciate", "Il Cenacolo della tradizione"
Recapiti Mail:
Sito Web


qui evento fb
Curatori
Mario Calcagnile
sponsor
Valerio Bianco, di Bianco Cave e Attilio Caputo, di Caroli Hotels,
Testo comunicato con preghiera di diffusione

 "Le Ali di Pandora"

presentano la mostra
Narrazione a colori
di Elena Adriana Valcea

vernissage venerdì 25 luglio 2014 ore 20,30

V.le Giovanni Paolo II Ang. Via Pistoia (Centro Polifunzionale Kolbe)- Lecce – Italy



Venerdì 25 luglio si inaugura a Lecce la mostra "Narrazione a colori" di Elena Adriana Valcea  curata da Mario Calcagnile presso la sede di Le Ali di Pandora in V.le Giovanni Paolo II Ang. Via Pistoia (Centro Polifunzionale Kolbe).

Scrive Mario Calcagnile "La colomba, il firmamento, le acque la luce, la volta celeste, i pesci,  gli uccelli e tutte le specie animali, Adamo ed Eva, con in fine Il peccato originale…
Le opere di Elena Adriana Valcea, rappresentano una narrazione della creazione tra espressioni creative a volte astratte e a volte simboliche, (tratte dalle rappresentazioni espresse nelle iconografie bizantine), che riportano agli affreschi di alcuni antichi monasteri situati nella regione della Bucovina in Romania.
Romania, terra dalla quale l'artista proviene portando con se un bagaglio umano e culturale unito a una preparazione artistica che pur risentendo di influssi internazionali, conserva l'essenza di una cultura peculiare del suo paese.
Elena Adriana Valcea è docente di arte e grafica, presso l'istituto per gli studi d'arte, in Slatina, ha precedentemente studiato presso la prestigiosa Accademia di Belle Arti di Timisoara in Romania, e nella sua attività artistica si occupa tra l'altro di art Workshop e happening artistici.
Abbiamo già visto l'artista coinvolta nel Salento con una partecipazione al simposio internazionale di pittura che si è tenuto a Gallipoli nel 2013. Le opere presenti in questa mostra fanno parte di una produzione che l'artista ha realizzato in una sua permanenza in Puglia, e non si mancherà di notare come, oltre a simboli che fanno parte della sua cultura bizantina e ortodossa, ella abbia saputo inoltre incastonare e coniugare al contempo e con sapienza dei simboli antichissimi rappresentati sui nostri trulli di Alberobello che lei ha saputo cogliere e trarre viaggiando nel sud della nostra Italia.
Apprezzabile questa volontà di intendere il suo fare artistico nel desiderio di esprimersi sapendo mantenere unite visioni e simboli dalle differenti radici culturali."

Inaugurazione: EL PLAN DE LOS NAUFRAGOS di 'El Banquete' sabato 26 luglio 2014, ore 18.30 - La Fenice Gallery, Venezia / Opening: EL PLAN DE LOS NAUFRAGOS by 'El Banquete' Saturday 26th July 2014, 6.30 pm - La Fenice Gallery, Venice


La Fenice Gallery
è lieta di invitarvi a 



El plan de los náufragos

di El Banquete


Inaugurazione

Sabato 26 luglio 2014, ore 18.30

(dal 27 luglio al 24 agosto)

Partendo da oggetti semplici e familiari, il collettivo 'El Banquete', composto da Alejandro Cinque, Raquel G. Ibáñez, Antonio Torres e Marta van Tartwijk, riflette sulle dinamiche del potere politico contemporaneo delineando metodologie retoriche il cui fine è quello di palesarsi in azioni dirette.


Per la loro prima esposizione in Italia, lo spazio de La Fenice Gallery viene ridefinito attraverso un'installazione site specific che, sfruttando l'utilizzo di un oggetto comune come la bottiglia di vetro, conduce ad una considerazione sui mezzi di comunicazione clandestini come una possibile resistenza verso l'eccessiva visibilità e il costante controllo ai quali siamo esposti ogni giorno. La visibilità viene qui intesa come una trappola, come qualcosa di vincolante, come supporto di sorveglianza delle autorità del sistema. Allo stesso modo la non visibilità, il disperdersi , diviene un'efficace mezzo di manifestazione della clandestinità.


El plan de los náufragos mira a promuovere l'emancipazione del cittadino attraverso canali di comunicazione alternativi non controllati e che permettono la possibilità di attuare una resistenza attiva, Così, la bottiglia diventa sia mezzo per comunicare una frase ribelle estratta dalla pubblicazione filosofica francese Tiqqun stampata su uno straccio e sia detonatore di proteste politico-sociali. Riallacciandosi da un lato alla figura del naufrago e al suo gesto romantico e disperato di gettare una bottiglia in mare con un messaggio al suo interno, e dall'altro a quella dell'attivista politico che lancia le bottiglie come cocktail Molotov per attentare al sistema durante le guerriglie urbane.


In un primo caso l'atto di resistenza alla solitudine si serve della deriva e della sua fragilità galleggiante, nel secondo l'attivismo si imposta come un atto di resistenza politica, in cui il cittadino designa il suo personale mezzo di comunicazione clandestino per lanciare un messaggio di protesta.


Proporre questa azione in una città come Venezia, solleva inevitabilmente certe problematiche che tornano a riaprire la tensione tra l'utopia e la distopia. Nell'isola deserta la figura del naufrago, come un prigioniero all'interno di una utopia immaginaria, si riflette nell'abitante della città, dove la gentrificazione estrema ed il turismo stesso, fanno sì che alla fine, la realtà non corrisponda all'immagine della cartolina.


Il progetto propone un appello all'azione partendo da un ideale di forza di resistenza che cerca di risvegliare l'entità politica insita nel cittadino a renderlo così consapevole della sua presenza e del suo potere.



a cura di Ana María Area Martínez


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Contatti:

www.lafenicegallery.com - info@lafenicegallery.com

Orari: da giovedì a domenica, dalle 14.00 alle 18.00 o su appuntamento

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