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venerdì 25 aprile 2014

BREAKING: New FDA approved product!


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  Obesity does too many terrible things. It ruins lives, cripples and kills men and women. People weighing 120+ kilograms seldom live longer than 55 years, the majority of them develop type two diabetes, high blood pressure, heart diseases and end up with a lethal stroke or broken bones that never heal. You should not become one of obesity victims! You have to fight and to win! Right diet and exercise are vital but now you have approved by FDA a safe and efficient way of losing extra kilograms without additional toil. Get back to normal within weeks!
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giovedì 24 aprile 2014

Mostra personale di Daesung Lee presso Amy-d Arte Spazio di Milano




Sulla riva di un'isola che sparisce "Ghoramara"
 Mostra Personale di Daesung Lee
A cura di Anna d'Ambrosio
Opening: 08 maggio 2014, ore 18.30

La galleria AMY D Arte_Spazio in occasione del Photofestival di Milano espone dal 29 aprile al 25 maggio 2014 le opere di Daesung Lee dal titolo "GHORAMARA… sulla riva di un'isola che svanisce", progetto economART sui profughi ambientali dell'effetto serra.
"È solo questione di tempo" ha affermato all'Indipendent Sugata Hazra, direttore della Scuola di Studi Oceanografici "Qualche anno e sarà anche lei inghiottita del tutto dalle acque marine che sono in costante aumento".
Il riferimento è a Ghoramara, un'isola del delta del Gange i cui abitanti, come guerrieri, resistono a quello che per loro è il peggior nemico: l'effetto serra.
Dal 2007, anno in cui anche la vicina isola di Lohachara è scomparsa sotto il livello del mare, 10mila persone insieme ai profughi di Ghoramara hanno trovato rifugio sull'isola di Sagar, che ha già perso a sua volta oltre 3.000 ettari di superficie.
Sono dozzine di isole, con oltre 70mila abitanti, che rischiano di ingrossare l'esercito di profughi climatici.
Dopo l'isola polinesiana di Tuvalu anche le isole Maldive, Marshall, così come le zone costiere dell'India, Egitto, Bangladesh sono a rischio con tutto il loro delicato ecosistema.
L'artista coreano Daesung Lee ha ripreso con mirabile occhio uomini, donne, bambini, animali nella loro bellezza fiera. Sono ritratti di destini intrecciati ed ineluttabili; come guerrieri solitari che resistono ancorati a pochi lembi di terra.
L'intento della fotografia di Lee è La bellezza della costa erosa che scompare con immagini surreali e fiabesche simbolo di un fato impossibile da evitare.
"Gran parte degli oggetti che usiamo nella vita quotidiana sono prodotti da persone che non conosceremo mai… questo "effetto farfalla", eco dello sfrenato consumismo occidentale, crea seri danni altrove, il mondo è più connesso dalla globalizzazione di quello che immaginiamo". …Tutto è connesso, nulla vive nell'isolamento.
Daesung Lee

In mostra dal 29 aprile al 25 maggio 2014
Lunedì_venerdì 09.00_12.00 / 15.00_19.00
Sabato e festivi su appuntamento

Con la partecipazione di: The Secret Gardens

AMY D Arte_Spazio   
Via Lovanio 6, 20121 Milano (Italy)
MM2 Moscova / bus 43-94 Via Statuto, Milano

mercoledì 23 aprile 2014

A Cuneo la grande mostra di Piero Bolla


A CUNEO LA GRANDE MOSTRA DI PIERO BOLLA

Dal 30 aprile il celebre pittore e scultore sarà il protagonista di una prestigiosa personale presso gli spazi del complesso Monumentale San Francesco. Achille Bonito Oliva: «Bolla ribadisce il ruolo della pittura».

Una grande mostra per celebrare il lavoro di un sublime pittore: martedì 29 aprile alle 18, presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo, Piero Bolla sarà protagonista di un'esposizione dall'allestimento originale e unico intitolata "Pigmenta et scripta manent". Oltre 40 opere, realizzate tra il 1977 e il 2014, saranno visibili fino al 25 maggio in una mostra promossa da Franco e Piero Arese e curata da Sergio Anelli con lo stesso Piero Arese. L'artista, negli spazi ampi e affascinanti della Chiesa di San Francesco, ha creato un percorso intrigante e originale con grandi quadri e sculture ottenute modellando carta, nylon e pigmenti.

Piero Bolla, nato a Saluzzo nel 1933, è stato protagonista di numerose esposizioni in Musei e Gallerie in molti Paesi del Mondo, nonché di prestigiose manifestazioni quali la Biennale di Venezia e molto altro.

Questa mostra intende promuovere la cultura del territorio attraverso il lavoro del più importante artista contemporaneo cuneese. Dopo che il lavoro di Bolla è stato oggetto di attenzioni e tributi da parte di critici e intellettuali, tra cui ricordiamo Umberto Eco, Gillo Dorfles, Vittorio Sgarbi, Luigi Carluccio e molti altri, questa volta è Achille Bonito Oliva a firmare il saggio critico di presentazione della mostra: «Piero Bolla opera su un ventaglio di stili, sempre sostenuto da una perizia tecnica e da un'idea dell'arte che cerca dentro di sé i motivi della propria esistenza – scrive il critico - Tali motivi consistono nel piacere di una pittura finalmente sottratta alla tirannia della novità e anzi affidataallacapacitàdiutilizzarediverse"maniere"per arrivare all'immagine».

Bonito Oliva sarà inoltre il relatore di una conferenza sul lavoro di Bolla, che si terrà proprio negli spazi della mostra il 6 maggio, alle 18.

"Pigmenta et scripta manent" viene realizzata con il prezioso contributo della Provincia di Cuneo, del Comune di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Ares srl, Eurostock, Banca di Credito Cooperativo di Cherasco, Cassa di Risparmio di Saluzzo Spa, ATL di Cuneo.


Nelle immagini:
• "La stanza di John Cage", 2000 - 732 x 200 - pigmenti su legno
• "L'ombra dell'attore", 1981 - 260 x 278 - pigmenti su laminato
• "Querelle", 2004 - 300 x 130 x 60 - giornali, scotch, pigmenti e legno




INFO:

Complesso Monumentale di San Francesco  

Via Santa Maria n. 10 Cuneo 

Tel. 0171.634.175

ORARI:

martedì 29 aprile: inaugurazione ore 18.00 

mercoledì 30 aprile: 16.00 - 19.00
giovedì 1° maggio: chiuso

2 maggio - 25 maggio:
martedì, giovedì, venerdì e domenica: 16.00 - 19.00 

sabato: 10.30 - 13.00 e 16.00 - 19.00

lunedì e mercoledì chiuso

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: 

Associazione di Promozione Sociale UR/CA Casa Laboratorio 
Saluzzo 320 8698957 - 347 0559775

Silenti Stanze - Nociglia (LE), 30 aprile




SILENTI STANZE
Giovanni Carpignano, Pierluca Cetera, Francesco Cuna, Luigi De Rinaldis, Jolanda Spagno, Giuseppe Sylos Labini, Matteo Tenardi, Cosimo Damiano Tondo


a cura di Carmelo Cipriani


Con il patrocino di
                                 
Regione Puglia         Provincia di Lecce       Comune di Nociglia
                                    

Inaugurazione: mercoledì 30 aprile 2014, ore 19.00
PALAZZO BARONALE, Via Roma, Nociglia 
             
   
"A Nociglia – scrive Carmelo  Cipriani – il tempo sembra rallentare, fino ad assecondare un ritmo vitale lento ma perenne: in certi giorni di sole appare un luogo metafisico. 

Nella piazza principale, tra la Chiesa Matrice e il Castello, a pochi passi dalla Chiesa di Santa Maria de Itri, capolavoro celato, quasi dormiente, la vita scorre tranquilla, le membra si rilassano e il tempus mentis si amplia.

Qui, nel cuore del Salento, ci si sottrae alla frenesia dei tempi moderni, facendo affiorare condizioni dimenticate e storie sommesse. Requisito indispensabile è il silenzio, attesa o riposo, principio o conclusione, sempre foriero di riflessioni e primigenia condizione generativa.

Alla genesi della contingenza meditativa ambisce la collettiva allestita al piano terra del Palazzo Baronale, storica dimora della famiglia Gallone, oggi promettente polo comunale di aggregazione e di promozione culturale. 

Le "Silenti stanze" sono innanzitutto quelle del castello, contesti sopravvissuti di una storia che fu, fatta di cortesi galanterie e accese passioni, di attivismo imprenditoriale e parassitismo nobiliare, ma anche gli scenari del pensiero, che, in luoghi come questo, si aprono a recuperi memoriali e, non di rado, a condizioni fantastiche.

Otto gli artisti invitati a raccontare il loro passato e il loro presente, a lasciare nuovi segni, esaltando la storicità del contesto, la sua intrinseca e sopita vitalità. 

Ciascuno di loro espone uno o più lavori, testimonianze di ricerche singolari, alcune radicate nella realtà, altri tendenti al sogno e all'ascesi. 

Un percorso dialogico capace di travalicare il puro risultato estetico in favore di un'accorta ponderazione".


Testi critici: Carmelo Cipriani

Catalogo: in mostra
Realizzato con il contributo di Art&Park Hotel – Lecce
Il Tesoretto – Poggiardo(LE)
B&B I Vignali – Diso (LE)

In collaborazione con: Associazione Ce.le.stass. Lecce

La mostra, organizzata nell'ambito del progetto "Maggio Salentino", promosso dall'Associazione Ce.le.stass. di Lecce, sarà visitabile tutti i giorni (fino al 15 maggio) dalle 18.00 alle 21.30.


Vin d'honneur



Luogo Evento:
Palazzo Baronale
Via Roma
73020 Nociglia (LE)
Inaugurazione: mercoledì 30 aprile, ore 19.00
Dal 30 aprile al 15 maggio 2014
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 18.00 alle 21.30

GRANDE MOSTRA > Terry O'Neill. POP ICONS > dal 18 aprile, Fondazione Roma Museo, Palazzo Cipolla, Roma




I Rolling Stones in Hanover Square, The Rolling Stones in Hanover Square, Londra / London, 1964, 54,9 x 73 cm, © Terry O'Neill
Sean Connery sul set di Una cascata di diamanti, Sean Connery on the set of Diamonds Are Forever, Las Vegas, 1971, 73 x 73,1 cm, © Terry O'Neill
Elton John e il suo jet privato per il tour del 1974 allʼaeroporto di Los Angeles, Elton John and his 1974 tour private jet at Los Angeles airport, Los Angeles, 1974, 58 x 78 cm, © Terry O'Neill
Robert Mitchum, Olanda / The Netherlands, 1986, 55 x 73,1 cm, © Terry O'Neill

  TERRY O'NEILL
POP ICONS

fino al 28 settembre 2014 > Fondazione Roma Museo, Palazzo Cipolla, Roma


Il Museo Fondazione Roma, Palazzo Cipolla, dal 18 aprile al 28 settembre 2014, ospita le opere del grande fotografo Terry O'Neill con una retrospettiva intitolata "Terry O'Neill. Pop Icons".
Una carrellata di ritratti che raccontano attraverso i volti dei miti del cinema, della musica, della moda, della politica e dello sport, la carriera artistica del fotografo britannico.

La mostra promossa dalla Fondazione Roma, prodotta e organizzata da Arthemisia Group e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, offre un'ulteriore testimonianza di come il culto della celebrità, leitmotiv degli anni '60 - '70, abbia notevolmente influenzato il lavoro degli artisti dell'epoca.

Inaspettatamente il lavoro di O'Neill può essere accostato a quello di Andy Warhol ossessionato per le immagini e la notorietà, le cui opere sono esposte contemporaneamente a quelle del fotografo.

L'artista americano padre della Pop Art fin dall'infanzia colleziona autografi di star, presagendo il dilagare della mania dell'immagine.
Nel suo studio, la famosa Factory, Warhol raccoglie intorno a sé un gran numero di artisti, scrittori, musicisti e figure underground e i ritratti scattati con la sua polaroid costituiscono la base dei suoi iconici dipinti fotografici.

Curata da Cristina Carillo de Albornoz, la retrospettiva dedicata a Terry O'Neill, contiene alcuni dei suoi lavori più celebri, 47 ritratti che documentano i momenti più intimi e naturali delle icone del pop degli ultimi 40 anni.
"Ho avuto fortuna. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto: la Londra degli anni 60.  Avevi l'impressione che ogni giorno succedesse qualcosa di rivoluzionario" racconta Terry O'Neill.

Nato a Londra nel 1938 può essere definito uno dei fotografi più celebri del nostro tempo che ha saputo cogliere, con straordinaria abilità, immagini autentiche e spontanee di molte delle leggende del Novecento; personaggi che hanno segnato la storia diventando delle vere e proprie icone. Politici, cantanti e attori con lui trovano la chiave perfetta per esprimere al meglio la loro personalità.
Collabora con riviste importanti come Rolling Stone e Vogue, e con altri celebri colleghi, tra cui David Bailey, Terence Donovan e Brian Duffy.

Tutti autori di quelle fotografie che hanno immortalato la "Swinging London" di quegli anni. I suoi archivi, recentemente riordinati, rivelano la sua visione poetica della bellezza e del mito degli anni '60 e '70.
I suoi scatti più belli sono spesso rubati dietro le quinte di set cinematografici e concerti, momenti informali nei quali i soggetti potevano sentirsi liberi di essere se stessi.

O'Neill entra letteralmente a far parte delle loro vite, trascorrendo con loro intere giornate in piena sintonia con il clima rilassato e disinvolto dell'epoca.
La sua grande abilità nel gestire le pubbliche relazioni in rapporto allo star system insieme alla capacità di essere per i suoi soggetti un osservatore discreto, gli ha permesso di illustrare il successo dalla A alla Z. L'uso della più leggera e maneggevole 35mm, una novità assoluta per l'epoca, lo ha aiutato a rendere il suo stile naturale e inconfondibile.

Terry O'Neill, il cui sogno era diventare un batterista jazz, ha cominciato la sua carriera nel dipartimento di fotografia della British Airways nell'aeroporto di Heathrow di Londra, dove fotografava i viaggiatori che arrivavano nel paese.
Nel 1959 inizia a lavorare per il periodico Daily Sketch. Nel 1963, per lo stesso periodico, scatta la prima fotografia dei Beatles, negli studi di Abbey Road in occasione dell'uscita del loro primo album Please Please me, per la prima volta un gruppo musicale appare sulla copertina di un periodico britannico. A questa foto ne seguono molte altre, dai Rolling Stones, a David Bowie ed Elton John. Nello stesso periodo ritrae le grandi icone della moda da Twiggy a Jerry Hall. A 26 anni decide di andare a Hollywood. I suoi amici, Micheal Caine e Richard Burton, gli aprono le porte del mondo del cinema, permettendogli così di immortalare star del calibro di Clint Eastwood, Paul Newmann, Sean Connerry e Robert Redford.

Vivendo tra i miti dello spettacolo e avendo con loro un rapporto di grande vicinanza e complicità, nei suoi cinquant'anni di carriera O'Neill realizza alcuni dei ritratti più autentici, da Frank Sinatra (fotografato nell'arco di trent'anni) a Elvis Presley, da Elton John a Bono Vox, da Elizabeth Taylor a Audrey Hepburn, da Brigitte Bardot a Ava Gadner fino a Marlene Dietrich.
Terry O'Neill e Warhol hanno ritratto entrambi, in maniera stupefacente, gli stessi personaggi leggendari come Elvis Presley ed Elizabeth Taylor, per citarne solo alcuni.
Tutti e due hanno cercato di cogliere ed esaltare l'essenza di ciascuno dei loro soggetti esprimendone la grandiosità e consacrandoli a icone senza tempo.

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