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mercoledì 16 ottobre 2013

Palazzo Molin presenta in esclusiva le opere di Djawid C. Borower




 

Palazzo Molin presenta in esclusiva le opere di Djawid C. Borower

 

Milano, 16 ottobre 2013 - Palazzo Molin del Cuoridoro, a Venezia, ospiterà le celebri creazioni di Djawid C. Borower dal 18 ottobre fino alla prossima primavera, nella suggestiva cornice dell'appartamento situato al primo piano nobile.

Un'esclusiva selezione di dipinti e sculture dell'artista tedesco, presente con alcune opere anche alla 55ma Biennale di Venezia, trova la sua ideale ambientazione nei raffinati spazi curati da Pretty Nice, rinomata azienda veneziana di interior design.

Gli alti soffitti, l'ampio salone dei ricevimenti, la luce che filtra dalle finestre gotiche  e l'atmosfera evocativa del piano nobile di Palazzo Molin rappresentano lo scenario perfetto per l'arte metafisica di Borower.

Il palazzo del '400, situato nel cuore di Venezia, ha da poco ottenuto il riconoscimento delle cinque stelle all'International Property Awards come Best Residential Renovation/ Redevelopment in Europa.

La mostra sarà aperta ai visitatori tutti i giovedì, venerdì e sabato dalle 10.00 alle 18.00 nei mesi di ottobre e novembre e su appuntamento fino alla chiusura.

L'evento a Palazzo Molin è stato organizzato da Venice Sotheby's International Realty, che si occupa della commercializzazione degli appartamenti di Palazzo Molin, e Art Consulting Group, che collabora con artisti, architetti, galleristi, investitori e collezionisti di tutto il mondo.


Heidemarie Kriz, curatore di Art Consulting Group, dichiara: "Venezia è ormai considerata una pietra miliare nel mondo internazionale dell'arte, grazie alla presenza dei molti artisti che espongono alla Biennale e non solo. Per noi, la scelta di Palazzo Molin del Cuoridoro offre la grande opportunità di presentare  le opere di un artista come Djawid C. Borower  nella suggestiva cornice di un palazzo d'epoca, situato nel centro di questa importante e storica città".

 

Palazzo Molin del Cuoridoro

Diciotto raffinati appartamenti inseriti in un rinnovato palazzo veneziano del XV secolo che vanta una facciata gotica e si trova nel cuore di Venezia, a breve distanza dal Teatro La Fenice e da Piazza San Marco. Il progetto, unico nel suo genere in città, propone il mantenimento dello stile architettonico classico combinato al design contemporaneo e ai più moderni comfort. I residenti godranno dell'uso esclusivo di un ampio cortile privato arricchito da una splendida fontana, mentre gli interni degli spazi comuni sono curati da CULTI, prestigiosa casa di design milanese. Saranno disponibili un servizio di concierge e, su richiesta, pulizie, catering e taxi privato. L'edificio è dotato di un accesso d'acqua che consente l'arrivo in taxi direttamente dall'aeroporto o dalla stazione dei treni. Un'eccellente opportunità di investimento grazie agli affitti turistici di breve termine. La qualità dell'immobile permette agli acquirenti di posizionare le loro unità nel mercato degli affitti di fascia alta, con elevati rendimenti da locazione.

 

Venice Sotheby's International Realty, Venezia

Leader nel settore di immobili di prestigio a Venezia, si occupa in esclusiva della commercializzazione di Palazzo Molin del Cuoridoro. Prezzi a partire da 635.000 euro fino a 2.600.000 euro e 4,9 milioni di euro per l'appartamento situato al primo piano nobile.


International Property Awards

Riconoscimenti riservati ai professionisti immobiliari del settore residenziale e commerciale di tutto il mondo. Istituiti nel 1995, hanno premiato le imprese che vantano risultati di qualità superiore. I premi sono suddivisi in aree: Africa, Asia Pacifico, Arabia, Canada, Caraibi, centro e sud America, Europa, Regno Unito e USA. I vincitori di ogni area vengono automaticamente inclusi nella selezione International Awards, che premia i migliori progetti a livello internazionale.


Chi fosse interessato a visitare Palazzo Molin può far riferimento a Sonia Mainardi: +39 041 5220093, mail sonia@venicesothebysrealty.com

 

www.palazzomolin.com

 @PalazzoMolin

 

 

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martedì 15 ottobre 2013

Mostra Perugia SANDRO BECCHETTI Volti dall'Umbria e dall'Europa




SANDRO BECCHETTI
Volti dall'Umbria e dall'Europa

Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria

Visitabile fino a domenica 20 ottobre
EAR AND EYE
finissage di mostra con il fotografo musicale
MICHELE CANTARELLI
sabato 19 ottobre, ore 17


Oltre 21.000 i visitatori che hanno esplorato in questi mesi le sale dedicate agli affascinanti scatti del fotografo romano recentemente scomparso. Tra le sue foto, spiccano i volti celebri di Andy Warhol, Francesco De Gregori, Dustin Hoffman, Federico Fellini, Dacia Maraini e tanti altri. Sabato 19 ottobre l'evento di finissage "Ear and Eye"


Promotori mostra: Comune di Perugia, MIBAC - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria, Regione dell'Umbria
Organizzazione, Ufficio stampa e Servizi educativi: Sistema Museo


Comunicato stampa - “Omaggio a Verdi”, quindici artisti celebrano il genio di Busseto

 Agli organi di Stampa

Ispica (RG), 15/10/2013


"Omaggio a Verdi", quindici artisti celebrano il genio di Busseto

"Omaggio a Giuseppe Verdi" è il titolo di una mostra-evento organizzata dalla Galleria La Calandra di Andrea Strano per ricordare il grande compositore italiano nel bicentenario della nascita. La mostra, una collettiva che farà tappa a Siracusa e in diverse città italiane, è realizzata in collaborazione con le Gallerie Quadrifoglio di Mario Cucé (Siracusa) e Borsieri Arte (Roma) e con il patrocinio dell'Assessorato all'Arte contemporanea e al Decoro urbano del Comune di Siracusa, dell'Accademia di Belle Arti Rosario Gagliardi di Siracusa e della Banca Agricola Popolare di Ragusa.

Il gallerista Andrea Strano, curatore dell'evento, ha invitato quindici maestri della forma e del colore, tra i maggiori della Sicilia, a misurarsi sul piano artistico con la figura e l'opera di Giuseppe Verdi. Si tratta di Salvo Barone, Francesco Bertrand, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Mavie Cartia, Franco Coppa, Angelo Cortese, Giovanna Gennaro, Piero Guccione, Guglielmo Manenti, Vincenzo Nucci, Lela Pupillo, Lucia Ragusa, Filippo Sgarlata e Gaetano Tranchino.

La collettiva, preceduta da una conferenza stampa a Siracusa (18 ottobre, ore 10,30 al Palazzo Vermexio), sarà inaugurata sabato 19 alle ore 18,00 nella Galleria Quadrifoglio (Via Santi Coronati, 13). La mostra potrà essere visitata fino a sabato 2 novembre. A seguire, sarà ospitata negli spazi espositivi della Galleria Borsieri Arte a Roma.

"Colori come vapori musicali – scrive il critico e storico dell'arte Paolo Giansiracusa nel testo in catalogo - segni come note di un'aria verdiana, si snodano tra le tele e i supporti pittorici costruendo un messaggio di bellezza che l'umanità nuova saprà cogliere e comprendere".

La mostra osserverà i seguenti orari: dal lunedì al sabato, dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle ore 16,00 alle 20.



Info e contatti
Galleria La Calandra arte contemporanea
Via Francesco Crispi 21, Ispica (RG)
www.lacalandra.com - info@lacalandra.com
Tel. 0932/950619

--
INpress ufficio stampa 
di Giovanni Criscione
p. iva. 01467520886
Via Assì 13, Modica (RG)
tel. 0932 752707
cell. 329 3167786

lunedì 14 ottobre 2013

Milano, Alle Officine Saffi il 58° PREMIO FAENZA | 16 ottobre – 14 novembre 2013

OFFICINE SAFFI OSPITA IL 58° PREMIO FAENZA

16 ottobre – 14 novembre 2013

 

Officine Saffi prosegue il suo rapporto di collaborazione con il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, ospitando le opere degli artisti premiati al 58° Premio Faenza.

Mercoledì 16 ottobre alle ore 18.30 verrà inaugurata nella galleria Officine Saffi l'esposizione delle opere vincitrici del Premio Faenza e delle menzioni assegnate.

In particolare Paivi Ritaniemi vincitrice della sezione over 40 con l'opera Avis, lavoro poetico sulle sfide dell'esistenza e che per l'artista fa parte di una serie di "ritratti del cambiamento", Nero/Alessandro Neretti a cui è stato assegnato il Premio under 40 per la sua installazione I nuovi apostoli ovvero Paesaggi economico-strutturali che unisce la scultura ceramica a pallet in legno e a quadri appesi alle pareti in una narrazione che mette in contrasto natura e dogmi economici "che governano gli attuali sistemi globali", e la serba Ljiubica Jocic – Knezevic vincitrice del Premio Cersaie con l'opera Analysis and implementation of the global game plan, una rivisitazione di un elemento comune a tutte le culture, riattualizzato nella forma e nella materia, con cornici inneggianti il barocco.

 Ai tre vincitori verranno affiancate le opere degli artisti che hanno ottenuto i diversi riconoscimenti in palio: Silvia Celeste Calcagno, Chiara Camoni, Jane King, Stela Ivanova, Tony Lattimer, Liv Brita Malnes, Graciela Olio, Zhao PingPing, Paolo Polloniato, Sophie Ronse, Cheung Shing Tsang. Mattia Vernocchi.

Tutte le opere offrono uno spaccato internazionale sull'arte ceramica contemporanea. Un viaggio volto all'esplorazione delle poetiche e dei linguaggi degli artisti di oggi che si confrontano, sempre più spesso, sui temi dell'attualità, della riflessione sociale e antropologica, attraverso la tecnica ceramica e l'installazione.

 

 

 

"L'opera ceramica è ormai considerata scultura a tutti gli effetti ed è superata ed obsoleta la diatriba delle arti minori o dell'alto artigianato. – spiega Claudia Casali, direttrice del MIC - Le opere qui presentate lo dimostrano nella loro straordinaria portata e nella loro studiata complessità, ricercata iconografia, poetica riflessiva".

Il Concorso faentino, istituito nel 1932, con una parentesi dovuta alla seconda guerra mondiale, negli anni ha visto straordinari interpreti della storia dell'arte come partecipanti: da Leoncillo Leonardi ad Angelo Biancini, da Guido Gambone a Fausto Melotti, da Pietro Melandri a Carlo Zauli, a Eduard Chapallaz e a Sueharu Fukami. Anche questa edizione ha dimostrato di essere all'altezza.

 "Fin dalle sue origini, - spiega Pier Antonio Rivola, Presidente della Fondazione MIC – il Premio Faenza ha offerto una visione globale sulla ceramica d'arte contemporanea e dal 1963, anno in cui divenne internazionale, determina uno stimolante incontro tra culture diverse, arricchendo di contenuti creativi ed innovativi anche la produzione ceramica faentina, luogo esclusivo per questa arte".

Dopo la mostra Officine Saffi darà il via alle residenze d'artista offerte ai vincitori del Premio Faenza e del Premio Cersaie ciascuno dei quali avrà la possibilità di esplorare le proprie tecniche e poetiche contestualizzando la propria esperienza nel Laboratorio di Officine Saffi a Milano.

 

 

Informazioni pratiche:

 

Mostra: OFFICINE SAFFI OSPITA IL 58° PREMIO FAENZA

Date: 16 ottobre – 14 novembre 2013

Inaugurazione: mercoledì 16 ottobre ore 18.30

Sede: Via A. Saffi 7 - Milano.

Tel: +39 02 36 68 56 96

Mail: info@officinesaffi.com

Orari di apertura: dal Lunedì al Venerdì 10.00 – 18.30

Sabato: 11.00 - 18.00

 

Per informazioni e materiale stampa:

UFFICIO STAMPA ANTEA

anteapress@gmail.com





sabato 12 ottobre 2013

Incompatible Elements apre la mostra a Venezia il 15 ottobre. Se la terra sotto di noi potesse parlare...

Martedì 15 ottobre il vernissage della mostra degli artisti australiani Leon Cmielewski e Josephine Starrs, curata da Camilla Boemio. Un nuovo progetto tra arte e ambientalismo, tecnologia e spirito critico, del Padiglione Maldive alla Gervasuti Foundation, esposto fino al domenica 20 ottobre

Incompatible Elements: se la terra sotto di noi potesse parlare...


Maldives Pavilion
e
Gervasuti Foundation
sono lieti di presentare:

INCOMPATIBLE ELEMENTS
...if the earth beneath our feet could speak...

Martedì 15 ottobre 
h. 16.00 - h. 19.00
Maldive Pavilion
(Gervasuti Foundation, Fondamenta Sant'Anna 
Via Garibaldi, Castello 995)
Venezia


Martedì 15 ottobre 2013 alle ore 16.00, al Padiglione Maldive presso la Gervasuti Foundation, verrà inaugurata Incompatible Elements, l'eccezionale installazione degli australiani Leon Cmielewski e Josephine Starrs curata da Camilla Boemio, curatore associato al Padiglione Maldive. Sintetizzata efficacemente nello slogan "Se la terra sotto i nostri piedi potesse parlare"Incompatible Elements rinnova e rilancia la relazione esistente tra natura e culture riconfigurando la terra come soggetto attivo piuttosto che neutrale, loquace e non muto, dunque capace di esprimersi direttamente sull'impatto dei cambiamenti climatici

In linea con la lunga tradizione di artisti che combinano testo e immagine per comunicare idee e concetti, la mostra presenta dei testi incorporati in immagini di paesaggi in condizioni critiche scattate dal satellite. In ogni stampa digitale e in ogni video tali testi si rivelano in modo dinamico, adattandosi in modo tale che il design del testo e il metodo di apparizione riflettano la peculiarità del panorama.

Leon Cmielewski e Josephine Starrs collaborano insieme da molto tempo, il primo è anche lettore senior alla Western Sydney University: dalla loro partnership sono nate installazioni ibride di media-art che usano spesso una strategia comunicativa volta a far risaltare le contraddizioni sociali e politiche della vita contemporanea

Il loro recente lavoro Chapel Of Rubber è stato esposto in prestigiosi festival come Cementa13 a Kandos, in Australia. Il loro operato è al crocevia tra cinema, visualizzazione di informazioni e data mapping, e crea contrasti e tensioni tra piccoli e grandi schermi, e tra freddi testi e incantevoli paesaggi fotografati via satellite.  
Incompatible Elements, esposta numerose volte in Australia e oltremare, è stata ricreata proprio in occasione dell'evento veneziano in Gervasuti.

Camilla Boemio è un curatore italiano e critico d'arte il cui principale ambito di studio e operatività si concentra traarte, ricerca scientifica e sviluppi socio-politici nella società contemporanea. Dal 2010 al 2012 ha diretto l'area artistico-scientifica dell'ISWA, progetto europeo con UNIVPM. 

Ha curato numerose mostre tra le quali MNEMOSYNE – L'Atlante delle immagini (group show) Centro Arti Visive Pescheria 2009, e CITIES TAM, South Bay di LA - CA.  Incompatible Elements, un progetto profondamente in linea con la filosofia della Gervasuti Foundation - arte e ambientalismo, innovazione tecnologica e coscienza critica, tradizione e solidarietà - sarà visibile da martedì 15 ottobre a domenica 20 ottobre.
 



Info:
Maldives Pavilion:

Gervasuti Foundation:


Miriana Bonazza "Preghiere nel vento"

PREGHIERE NEL VENTO

Mostra del fotoreportage svolto in Tibet dalla viaggiatrice-fotografa Miriana Bonazza

 

Il giorno 15 ottobre 2013, alle ore 18.00, presso la sala espositiva del Circolo Generali (Piazza Duca degli Abruzzi, 1 - Trieste), inaugura la mostra della fotografa Miriana Bonazza Preghiere nel vento. Presentazione di Enea Chersicola.

L'esposizione raccoglie una selezione di scatti che la viaggiatrice-fotografa triestina ha eseguito nel suo recente viaggio in Tibet, dove ha avuto modo di conoscere la pesantissima situazione che il popolo tibetano è costretto a vivere in conseguenza all'occupazione cinese.

Tante volte siamo rimasti affascinati dal suono prodotto da una bandiera accarezzata o sbattuta dal vento; più questa vibrazione si ripete e più la bandiera si consuma, si lacera, si consegna fisicamente al vento che a colpi di piccoli fili la porta via, lontano. Proviamo ad immaginare che su quella bandiera ci sia intriso il più sacro e profondo dei pensieri, un'altissima espressione sacra, rivolta al mondo. Immaginiamo che questa venga posta sulle cime più alte, sul "Tetto del mondo". Ogni colpo prodotto dal vento sarà un'eco protratta all'infinito, una preghiera consegnata alle bufere che la porteranno in luoghi lontanissimi. Queste sono le preghiere nel vento.

Il grande lavoro fotografico di Miriana Bonazza è un punto di vista su un mondo pieno di misteri che attraverso gli scatti può essere intuito. Il cardine, in tutte le sue spedizioni fotografiche, è lo sguardo. Attraverso i volti ci viene palesata una familiarità umana che si offre come maniglia per spalancare la porta sugli enormi contenuti proposti in queste fotografie.

Il lungo legame dell'autrice con questi luoghi si concretizza nel 2012 quando organizza il suo primo viaggio in Nepal e Bhutan. Qui inizia un'intensa analisi di una fede tanto più forte in quanto professata da esuli tibetani; l'esilio dei pellegrini tibetani, infatti, dilata la profondità della preghiera, evidenziando subito quali siano le difficoltà da affrontare per entrare in empatia con luoghi simili.

Il viaggio in Tibet avviene a maggio 2013 proprio in occasione del Saga Dawa, festa centrale nella fede buddista dal momento che celebra proprio il momento di illuminazione di Buddha. L'incontro con il Tibet non può che essere profondo e radicale: incontrare i tibetani da moltissimi anni prigionieri dell'occupazione cinese, vedere come la loro fede sia in grado di superare questa pesantissima minaccia quotidiana, costringe i visitatori a riformulare il concetto della trascendenza. L'incontro con una fede così profonda e così pericolosamente pacifica, è un'esperienza che bisogna necessariamente metabolizzare.

La ricerca di Miriana Bonazza è profondamente antropologica. L'autrice di queste fotografie riesce attraverso un dettaglio a raccontare tutto quel mondo che rimane fuori dall'obbiettivo al momento dello scatto. Il fotografo che mette l'occhio nell'obbiettivo non può diventare cieco rispetto al mondo che lo circonda: tutto ciò che vede nella macchina fotografica ha un contesto che in queste foto ritorna in maniera limpida ed evidente. Se l'autore quindi non si contestualizza nei luoghi dei suoi soggetti, la fotografia, in particolare se da reportage, è legata ad uno stato di abbandono; stato che non riguarda affatto il modo di Miriana Bonazza.

Questa mostra ci consegna uno spaccato commovente di un luogo lontanissimo da molti di noi ma raccontato da una prospettiva di occhi a noi più familiari, quelli di Miriana. Penetrare negli sguardi che l'autrice generosamente ci offre è un'occasione per dialogare con temi profondi spesso dimenticati dalla nostra umanità.

Dopo un intenso incontro avvenuto a Polava (UD) con il Ven. Sogan Rimpoche, Miriana ha concretizzato il suo desiderio di dedicare il proprio lavoro alla divulgazione della questione tibetana e ad una raccolta fondi in favore della Sogan Foundation (http://www.sogan.org/); la fondazione investe le proprie risorse in favore del popolo tibetano con progetti come quello che ha portato all'apertura del Kunsel Kyetsal (Istituto Superiore Tibetano della Scienza e della Tecnica). La mostra, che sarà ripetuta in diverse sedi espositive, si pone pertanto lo scopo di raccogliere fondi attraverso la vendita delle fotografie, per collaborare all'operato di questa fondazione in Tibet.

 

La mostra sarà aperta al pubblico fino al giorno 25 ottobre con il seguente orario di apertura:

-          da lunedì a giovedì 9.30 -12.30 / 15.30 - 18.00

-          il venerdì 9.30 - 12.30

 

Per maggiori informazioni sulla mostra: www.preghierenelvento.weebly.com

Sito personale: www.mirimago.it

Mostra: “Pandora, diritto di...”mercoledì 16 ottobre ad Arnesano (Le)


Con il Patrocinio di

Comune di Arnesano

Comune di Monteroni di Lecce

Comune di San Cesario di Lecce


'Teatro Dei Veleni' Soc. Coop. A R.L. - Le Ali Di Pandora-

presentano

mercoledì 16 ottobre 2013 ore 19,30


"Pandora, diritto di...condividere una visione differente


c/o Laboratorio Urbano "Centro Polivalente"

Via O. Solazzo - Rione Riesci - Arnesano (LE)


intervengono

Giovanni Madaro - Sindaco Comune di Arnesano

Ambra Biscuso - Ass. "Le Ali di Pandora"

Alessandra Cocciolo Minuz – "Teatro dei Veleni" Coop. Sociale

espongono
Serena Alvarenz, Maria Grazia Anglano, Paola Bitelli, Daniela Cecere, Giusy Fosca, Lucy Ghionna, Monica Lisi, Lucia Macrì, Vera Mastrangelo, Alessandro Matteo – Bianca Moretti, Carmelo Pennetta, Freddiana Raino, Valentina Schito, Romina Tafuro, Erica Viva

ingresso libero

la mostra sarà aperta fino al 22 ottobre dalle h. 17/19

"Pandora, diritto di… condividere una visione differente" è  la biografia dei primi e degli ultimi, la tangibilità di vite certe e di vite sospese, di precarietà e obiettivi raggiunti, di possibilità e impossibilità, di uguaglianza e disuguaglianza, di giustizia e ingiustizia; scarti di quotidianità, nell'analisi della società, chiari e decolorati, dove intollerabili sono le conseguenze quando in gioco è la dignità dell'essere umano con i suoi diritti. Ed anche in relazione a questa tematica che si è pensato di esporre alcune opere della mostra 60artisti per la LILT per sensibilizzare e raccogliere fondi per la realizzazione del centro ILMA, una grande struttura polivalente in costruzione alle porte di Gallipoli e dedicata alla lotta al cancro che provvederà sia alla Prevenzione Primaria che all'Assistenza nel post malattia per i bisogni riabilitativi fisici, psicologici e sociali. Il Centro ILMA, che sarà anche il luogo per le cure palliative mediante l'istituzione di una casa hospice.

Parallelamente alla Mostra, verranno esposti gli elaborati finali degli allievi dei corsi di disegno e pittura/fumetto condotti da Daniela Cecere, nell'ambito delle attività dei Laboratori Urbani "S.A.R.E.M.O." Finanziamenti Regionali "Bollenti Spiriti"

 Pandora"
Sede op.: Centro Polifunzionale V.le G. Paolo II ang. Via Pistoia, 9 – Lecce
tel.339.5607242 – 347.0851926



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Redazione del CorrieredelWeb.it


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