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domenica 19 maggio 2013

comunicato stampa





COMUNICATO STAMPA
 
 
 
La mostra di arte contemporanea Suppertime, curata da Askosarte e ospitata dal Comune di Terralba nel contesto della 7 Rassegna gastronomica "Gustando Marceddì", si svolgerà nella giornata di domenica 26 maggio e vedrà coinvolti 11 artisti che attraverso i linguaggi dell'arte contemporanea si esprimeranno sul cibo e sulle sue complesse implicazioni.
 
Artisti presenti:
Cinzia Carrus, Sara Giglio, Michele Marrocu, Valeria Murgia, Tonino Mattu, Alessandro Melis, Iperplasticol, Gruppo Sinestetico, Progetto Askos (Chiara Schirru e Michele Mereu) Alexandra Sayed, Jole Serreli.
 
Testo di ALICE RIVAGLI 
 
SUP(p)ERTIME
a cura di Askosarte
Museo del Mare Marceddì – Terralba
26 maggio 2013 dalle 10.00 alle 21.00











SU(p)PERTIME

A proposito di politica …. ci sarebbe qualcosa da mangiare?
(Totò)

Un recente studio dell'Ente Nazionale Protezione Animali afferma che le abitudini alimentari degli italiani sono innegabilmente cambiate rispetto al passato, soprattutto, riscontra un crescente numero di persone che alla carne preferisce il menù vegetariano o vegano.
In direzione opposta, e in assoluta controtendenza, assistiamo, questi giorni, alla pubblicazione del libro "Ricette proibite", in cui l'esperto di folklore e tradizioni gastronomiche Tebaldo Lorini, presenta cinquanta piatti, con tanto di illustrazioni a colori, che più che pietanze sembrano intrugli da stregoneria, invitando i commensali a scoprire in cucina «il gusto del proibito».
Stracotto d'asino, cigno con le arance, porcospino al sugo, zuppa di tartaruga, scoiattolo in umido, cicogna arrosto, volpe alla brace, spezzatino di tasso, gatto in umido e ragù di corvo, sono solo alcune delle ricette consigliate, «ricette gustose, impensabili, proibite, che cambiano in base alla cultura e alla nazionalità», afferma Lorini, «novità editoriale di pessimo gusto» controbatte l'Enpa «di cui nessuno sentiva il bisogno».
Ogni cultura, evidentemente, ha le sue regole, e la scelta del cibo è, di conseguenza, legata al paese in cui ci si trova, per cui l'elenco delle vivande eccentriche e ripugnanti per alcuni, o regolari e prelibate  per altri, potrebbe diventare, davvero, lungo. Basti pensare al consumo del  foie gras, che altro non è, se non il fegato malato di un uccello affetto da steatosi epatica, o del casu marzu in Sardegna, pecorino colonizzato dalle larve della mosca casearia, del lattume siciliano, ottenuto dallo sperma color crema del tonno, mangiato tagliato a fettine e condito, o del merdocchio, ossia gli escrementi della beccaccia, principale ingrediente del patè.
Nella civilissima Francia, troviamo, invece, il retto di maiale ripieno, in Spagna le rabo de toro al vino (i testicoli con cui si fa anche la cima alla genovese ed altre specialità italiche), in Lapponia il consommé di pene di cui  paga le spese il povero maschio di renna, in Scozia l'haggis, una sorta di mortadella ottenuta dalle budella, grasso e carne dell'ovino, di cui si utilizza lo stomaco come pentola di cottura, in  Islanda l'hákarl, carne di squalo putrefatta, e l'hrútspungur, testicoli di ariete tenuti a bagno nel siero di latte e poi compressi fino a modellare un'appetitosa torta.
E se la preferenza degli alimenti e le modalità del loro consumo, partecipando alla costruzione dell'identità personale, rivelano chi siamo e in cosa crediamo, definendo barriere ideologiche, etniche, politiche e sociali, non meno significativa è la scelta dei convitati con cui si decide di sedere per con-dividere il cibo: presenza che spesso salda l'unione tra chi vi partecipa, rafforzando l'aderenza ad un gruppo, ad un clan familiare o a una comunità religiosa. 
Comunque sia, un sincero invito a cena, porta sempre con sé l'idea di cibo che getta un "ponte" tra noi e gli altri, ed è con questo spirito che Askosarte invita un gruppo di creativi ad esprimersi sul tema, attraverso i diversi linguaggi dell'arte, alla ricerca della complessità  umana.

Alice Rivagli

















comunicato stampa





Gent.le Redazione, inviamo comunicato stampa dell'evento Suppertime, cordiali saluti,
Askosarte -
3407201761 – askosarteahoo.it
 
 
 
La mostra di arte contemporanea Suppertime, curata da Askosarte e ospitata dal Comune di Terralba nel contesto della 7 Rassegna gastronomica "Gustando Marceddì", si svolgerà nella giornata di domenica 26 maggio e vedrà coinvolti 11 artisti che attraverso i linguaggi dell'arte contemporanea si esprimeranno sul cibo e sulle sue complesse implicazioni.
 
Artisti presenti:
Cinzia Carrus, Sara Giglio, Michele Marrocu, Valeria Murgia, Tonino Mattu, Alessandro Melis, Iperplasticol, Gruppo Sinestetico, Progetto Askos (Chiara Schirru e Michele Mereu) Alexandra Sayed, Jole Serreli.
 
Testo di ALICE RIVAGLI 
 
SUP(p)ERTIME
a cura di Askosarte
Museo del Mare Marceddì – Terralba
26 maggio 2013 dalle 10.00 alle 21.00











SU(p)PERTIME

A proposito di politica …. ci sarebbe qualcosa da mangiare?
(Totò)

Un recente studio dell'Ente Nazionale Protezione Animali afferma che le abitudini alimentari degli italiani sono innegabilmente cambiate rispetto al passato, soprattutto, riscontra un crescente numero di persone che alla carne preferisce il menù vegetariano o vegano.
In direzione opposta, e in assoluta controtendenza, assistiamo, questi giorni, alla pubblicazione del libro "Ricette proibite", in cui l'esperto di folklore e tradizioni gastronomiche Tebaldo Lorini, presenta cinquanta piatti, con tanto di illustrazioni a colori, che più che pietanze sembrano intrugli da stregoneria, invitando i commensali a scoprire in cucina «il gusto del proibito».
Stracotto d'asino, cigno con le arance, porcospino al sugo, zuppa di tartaruga, scoiattolo in umido, cicogna arrosto, volpe alla brace, spezzatino di tasso, gatto in umido e ragù di corvo, sono solo alcune delle ricette consigliate, «ricette gustose, impensabili, proibite, che cambiano in base alla cultura e alla nazionalità», afferma Lorini, «novità editoriale di pessimo gusto» controbatte l'Enpa «di cui nessuno sentiva il bisogno».
Ogni cultura, evidentemente, ha le sue regole, e la scelta del cibo è, di conseguenza, legata al paese in cui ci si trova, per cui l'elenco delle vivande eccentriche e ripugnanti per alcuni, o regolari e prelibate  per altri, potrebbe diventare, davvero, lungo. Basti pensare al consumo del  foie gras, che altro non è, se non il fegato malato di un uccello affetto da steatosi epatica, o del casu marzu in Sardegna, pecorino colonizzato dalle larve della mosca casearia, del lattume siciliano, ottenuto dallo sperma color crema del tonno, mangiato tagliato a fettine e condito, o del merdocchio, ossia gli escrementi della beccaccia, principale ingrediente del patè.
Nella civilissima Francia, troviamo, invece, il retto di maiale ripieno, in Spagna le rabo de toro al vino (i testicoli con cui si fa anche la cima alla genovese ed altre specialità italiche), in Lapponia il consommé di pene di cui  paga le spese il povero maschio di renna, in Scozia l'haggis, una sorta di mortadella ottenuta dalle budella, grasso e carne dell'ovino, di cui si utilizza lo stomaco come pentola di cottura, in  Islanda l'hákarl, carne di squalo putrefatta, e l'hrútspungur, testicoli di ariete tenuti a bagno nel siero di latte e poi compressi fino a modellare un'appetitosa torta.
E se la preferenza degli alimenti e le modalità del loro consumo, partecipando alla costruzione dell'identità personale, rivelano chi siamo e in cosa crediamo, definendo barriere ideologiche, etniche, politiche e sociali, non meno significativa è la scelta dei convitati con cui si decide di sedere per con-dividere il cibo: presenza che spesso salda l'unione tra chi vi partecipa, rafforzando l'aderenza ad un gruppo, ad un clan familiare o a una comunità religiosa. 
Comunque sia, un sincero invito a cena, porta sempre con sé l'idea di cibo che getta un "ponte" tra noi e gli altri, ed è con questo spirito che Askosarte invita un gruppo di creativi ad esprimersi sul tema, attraverso i diversi linguaggi dell'arte, alla ricerca della complessità  umana.

Alice Rivagli













giovedì 16 maggio 2013

Roma Silenziosa - Luca Morelli


Per la mostra
ROMA SILENZIOSA
i dipinti di
LUCA MORELLI

Luca Morelli, su nostro invito, ha realizzato tre dipinti dedicati a Roma, in occasione del 21 aprile 2013, Natale della nostra città. Principalmente pittore di interni e di figure in interni, Morelli affronta con questi dipinti una prima prova vedutistica, che prende le mosse dalla rappresentazione di una figura femminile in esterno, per poi concepire due opere esclusivizzate sul tema. Il risultato è una Roma che riscopre la dimensione del silenzio, con attonite cadenze e struggenti concezioni.

Corale, 2013, olio su tela, cm 100x81

Colonne, 2013, olio su tela, cm 60x80

Roma rivelata, 2013, olio su tela, cm 60x80



--
Redazione del CorrieredelWeb.it

mercoledì 15 maggio 2013

AFFICHE /OLIMPIA ZAGNOLI / dal 13 al 28 maggio a Cremona * SPAZI AFFISSIONI

con preghiera di diffusione

AFFICHE
OLIMPIA ZAGNOLI
Cremona * SPAZI AFFISSIONI
dal 13 al 28 maggio 2013
DOMENICA 19 MAGGIO LA BICICLETTATA INAUGURALE
http://www.tapirulan.it/affiche/olimpia_zagnoli_2013/

Affiche è una mostra realizzata da Tapirulan nell'ambito della Notte
dei Musei, con la collaborazione dall'Assessorato alla Cultura del
Comune di Cremona e del quotidiano La Provincia. Quella di quest'anno è
una "seconda edizione" perché l'iniziativa si è concretizzata nel 2012 a
seguito del progetto Nowhere/Nowhere: a luglio furono le immagini di
Shout le protagoniste di Affiche, ora invece è la volta di Olimpia
Zagnoli. Affiche è una mostra atipica, allestita negli spazi che di
norma vengono riservati alle affissioni pubblicitarie o ai manifesti
elettorali. Una mostra che si estende su tutto il territorio cittadino
di Cremona, attraverso un percorso di circa venti chilometri. Una mostra
che si propone direttamente ai passanti, siano essi a piedi, in macchina
o in bicicletta. Lo spazio espositivo è la città stessa. Una mostra che
si può visitare passando davanti a un'opera per caso, oppure seguendo le
indicazioni e il percorso della mappa che indica la disposizione delle
opere (http://www.tapirulan.it/affiche/affiche_map.pdf)
I più pigri potranno comunque ritrovare le immagini esposte (non tutte
ma quasi.... questo è l'inconveniente della pigrizia) presso lo Spazio
Tapirulan (via Voghera 1/a, Cremona).

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DOMENICA 19 MAGGIO
LA BICICLETTATA INAUGURALE
Ore 17, con partenza da Spazio Tapirulan (via Voghera 1/a)
Biciclettata esplorativa in compagnia dell'autrice.
In collaborazione con Fiab Cremona.

L'inaugurazione della mostra, in realtà, è una sana biciclettata aperta
a tutti, anche a chi viene da fuori Cremona perché grazie alla
collaborazione del servizio di bike sharing del Comune di Cremona ci
saranno a disposizione gratuitamente anche alcune bici (una trentina
circa) per chi non è attrezzato. Insieme ad Olimpia si farà un giro con
qualche tappa nei pressi delle sue immagini. Pochi minuti di sosta, uno
sguardo alle affiche, un paio di domande per conoscere meglio Olimpia e
si riparte. L'intero percorso della mostra è di 20 chilometri, ma
durante la biciclettata se ne farà solo una parte con l'obiettivo di
rientrare per le 18.30, giusti giusti per l'aperitivo nella nostra tana.
E se piove? Se piove vorrà dire che si farà prima l'aperitivo... E poi
basta pioggia, dai! Tra i partecipanti alla biciclettata verrà estratto
un fortunato vincitore di una delle affiche (di dimensioni 140x200 cm) e
del catalogo della mostra.

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L'AUTRICE: OLIMPIA ZAGNOLI
Olimpia Zagnoli nasce nel 1984 a Reggio Emilia. Dopo anni di
scarabocchi diventa illustratrice e comincia a collaborare con The New
York Times, The New Yorker, La Repubblica, Rolling Stone, Taschen e
tanti altri. Il suo stile è caratterizzato da forme morbide e colori
camaleontici. Vive a Milano in una casa con pavimenti caleidoscopici.

www.olimpiazagnoli.com
Olimpia Zagnoli su Tapirulan



(Scusandoci sin da ora se si fosse replicato l'invio di questa
comunicazione)

http://www.demotix.com/news/2055462/opening-genesi-sebasti-o-salgado-ara-pacis-rome

http://www.demotix.com/news/2055462/opening-genesi-sebasti-o-salgado-ara-pacis-rome

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