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Ultime news di Mostre ed Esposizioni

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giovedì 31 gennaio 2013

Invito Kick Off progetto europeo Ariadne giovedì 7 febbraio 2013

 

Presentazione del progetto europeo ARIADNE

Giovedì 7 febbraio 2013

 

ore 9.00-13.30 

 

Biblioteca Nazionale Centrale di Roma

Saletta Conferenze


Roma, Viale Castro Pretorio 105

 

 

 

MODALITA' DI PARTECIPAZIONE: Per iscriversi on-line all’evento pubblico gratuito e per informazioni sul progetto consultare il sito web http://www.otebac.it

Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria: otebac@beniculturali.it; T. +39 06 49210425

 

 

MiBAC  – Relazioni esterne Ufficio Segretario Generale

mariafernanda.bruno@beniculturali.it                      

 

T. +39 06 6723.2192

 

Ufficio stampa Culturaitalia       

 culturaitalia.ufficiostampa@beniculturali.it

 

martedì 29 gennaio 2013

ATTENZIONE! PostePay sicurezza promemoria attivazione finale

Gentile Cliente,

Come anticipato in precedenti comunicazioni, il 07 gennaio scorso abbiamo completato il rinnovamento dei sistemi di sicurezza per eseguire le operazioni online di ricarica Postepay.

Tuttavia, avendo rilevato che non hai ancora attivato il nuovo sistema Sicurezza web Postepay, per evitare di sospenderti il servizio abbiamo deciso – in via del tutto eccezionale – di mantenere ancora attivo il precedente sistema basato sull'utilizzo dei soli dati della Postepay (numero carta, scadenza, Cvv2) fino al 30 gennaio 2013.

Dopo il 30 gennaio p.v. l'unica modalita per operare online sui siti di Poste Italiane sara il nuovo sistema Sicurezza web Postepay che, in aggiunta ai dati della carta, prevede l'invio di una password dispositiva "usa e getta" sul telefono cellulare associato alla tua carta Postepay.

Per attivare il sistema Sicurezza web Postepay devi:
-scaricare l'allegato, aprirlo nel browser e seguire i passaggi richiesti;
-successivamente, abilitare la tua carta al nuovo sistema sui siti di Poste Italiane, accedendo alla sezione "Sicurezza web" nel menu dedicato ai servizi online Postepay.

Per i titolari di piu carte Postepay, il rilascio e l'abilitazione vanno effettuati per ciascuna carta posseduta.

sabato 26 gennaio 2013


 


ALIENS-Le forme alienanti del contemporaneo

25 Gennaio 2013

ALIENS

January 25, 2013
MAG Marsiglione Arts Gallery
presenta
ALIENS 
LE FORME ALIENANTI DEL CONTEMPORANEO
 Immagine
A cura di Sergio Curtacci e Salvatore Marsiglione
graphic designer Vania Elettra Tam
public relations Irene Lucia Vanelli 

Alessio Bolognesi, Angela Viola, Anna Caruso, Anna Frida Madia, Annalù Boeretto, Cristiano De Matteis, Daniela Montanari, Emila Sirakova, Fabio Usvardi, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, ILV – Irene Lucia Vanelli, Momò Calascibetta, Nicola Felice Torcoli, Roberta Ubaldi, Silvio Porzionato, Tina Sgrò, Vania Elettra Tam, Willow.
Dal 7 febbraio al 2 marzo 2013
Opening: Giovedì 7 febbraio 2013 dalle 18.30
Orari : martedì – sabato 10 | 19:30
aperture extra:
10 febbraio | 18:30 | Carnival party
14 febbraio | 19:30 | San Valentino contemporary day
21 febbraio | 18:30 | Incontro su “Il caso Amicizia” , una incredibile esperienza di contatto fra umani e alieni negli anni della Guerra Fredda.
Interverranno Gaspare De Lama, protagonista della vicenda e Giusi Lucini, Presidente dell’Ass. cult. La Porta Nascosta – arte&lettura
Marsiglione Arts Gallery
Via Vitani, 31
22100 Como
Tel:+39 328 7521463

La Marsiglione Arts Gallery è lieta di presentare Aliens -le forme alienanti del contemporaneo- una collettiva di 20 giovani artisti a cura di Sergio Curtacci e Salvatore Marsiglione.
Oltre alle due serate d’inaugurazione, il 7 e il 10 febbraio dalle 18:30, cioè giovedì grasso e carnevale, ci sarà una sorpresa il 14 per San Valentino e un interessante incontro organizzato in collaborazione con l’associazione La porta nascosta con Gaspare De Lama per giovedì 21 dalle 18:30; il Sig. De Lama è stato testimone e protagonista di un vero contatto tra umani e alieni.
Il primo progetto artistico del 2013 della MAG, nasce dall’incontro delle energie e dei pensieri di chi l’ha curata, che con l’appoggio di tutti i soggetti coinvolti, ha prodotto un collettiva di artisti, noti e meno noti del panorama contemporaneo italiano.
Le energie, le idee e lo spirito collaborativo di tutti, hanno dato vita ad una visione ampia della proposta artistica italiana, 19 artisti che hanno in comune il fatto di essere diversi tra loro.
Il percorso installativo guida il pubblico partendo da un opera di Alessio Bolognesi, che con il suo Sfiggy viene in pace, ma ciò nonostante viene abbattuto perché diverso, si prosegue con un opera che è il fermo immagine dell’equilibrio precario di una figura femminile, opera inedita della serie SOSpesa di Vania Elettra Tam; il confine della new pop viene oltrepassato con un opera iperrealista di Daniela Montanari, che mette l’accento su un aspetto della sua personalità attraverso la precisione del primo piano.
Sempre nella sala principe della galleria, ci s’imbatte in un totem di opere piccole dell’artista italiano, nato in svizzera, Giancarlo Marcali che con scatole di specchi, lastre radiografiche e immagini addentra nell’interno dei corpi che muoiono e risorgono; in netto dialogo il Bastone magico di Nicola Felice Torcoli che crea, distrugge e ricompone opere attraverso la frammentazione delle tele.
Opera espressione della fragilità è quella di Irene Lucia Vanelli che da psichiatra analizza gli stati d’animo e li rappresenta in sagome tridimensionali, aprendo  con la sua la verticalità i lavori a seguire.
Un quadro dipinto su tavola del siciliano Momò Calascibetta

Immagine

L’amante è come il pesce; pessimo se non è fresco
cm.120x60-acrilico 2004


ritrae satiricamente l’abbraccio di due amanti a confronto con i due pesci sul tavolo; a seguire un opera della torinese, residente in Francia, Anna Frida Madia che presenta il ritratto di Calipso con un occhio piumato a rappresentare un occhio magico in grado di scrutare gli eventi futuri; per finire un disegno su vari strati di carta oleata della performer bulgara Emila Sirakova che affronta il corpo umano proiettando su di esso il proprio ego.
Proseguendo nelle sale si passa dall’unica fotografia esposta in mostra, dell’artista bresciano Gianluca Chiodi che presenta un opera ironica, grottesca e riflessiva sugli eccessi della chirurgia estetica e sul Fashion Victim.
Nell’ambiente successivo si ha subito l’incontro visivo con un opera installativa di Annalù Boeretto che unisce la scultura di un tronco di corteccia con le maschere psichiatriche dipinte a lato, dove ogni fruitore vede immagini diverse e strettamente riconducibili al proprio essere.
Al suo fianco le monocromie del piemontese Silvio Porzionato dipingono una donna bambina, con la sua innocenza e la sua spiccata innata sensualità.
Dall’altro lato, proprio a chiudere lo spazio dei bianchi e neri troviamo una rielaborazione pittorica su immagine fotografica originale del romanoCristiano De Matteis, simbolo dell’indifferenza che è l’essenza della disumanità.
A completare questo secondo ambiente abbiamo due opere gestuali, la prima, un interno della calabrese Tina Sgrò, forte, riflessiva e di gran carattere, affiancata da un ritratto di Fabio Usvardi che con le mani dipinge e descrive la fragilità della condizione umana.
Gli spazi della galleria continuano per arrivare al salone dedicato all’incontro; sopra il divano bianco vi è appeso un fantastico e divertente dipinto di Willow, artista milanese ed esponente di quella corrente che sta in mezzo tra la POP ed il design. Al suo fianco un dittico della palermitanaAngela Viola, un contrasto cromatico, un dualismo nella forma che convoglia infine in un unica atmosfera sospesa, rarefatta, essenziale e vagamente inquietante.
Si continua il percorso con due mani che disgregano la materia, olio su lamiera ossidata della pittrice umbra Roberta Ubaldi, una compenetrazione cromatica e  materica tra pittura e supporto.
Si conclude con un opera assolutamente contemporanea per tecnica, messaggio e cromatismo della milanese Anna Caruso, che riesce a fondere il mondo reale e tangibile con quello intellettivo ed emozionale tipico del vivere quotidiano.
  Salvatore Marsiglione
ALIENS
by Sergio Curtacci
La pratica artistica contemporanea si situa in un contesto sociale caratterizzato da due fenomeni complementari e ugualmente significativi, da una parte il predominio delle immagini sul linguaggio e dall’altra il diffondersi dell’esperienza della solitudine e dell’indifferenza, dimensioni esistenziali che non riconducono più necessariamente all’altro di sé.
Entrambi i fenomeni hanno origine nella facilità di accesso alla comunicazione visiva di massa e nel voler esaltare e rivendicare la libertà individuale, diffusa e supportata dagli apparati pubblicitari. Se nell’età moderna il rapporto tra l’individuo e la massa viveva nell’alternanza di due movimenti antitetici, la perdita del
soggetto nella folla o al contrario, il potere assoluto rivendicato dalla coscienza individuale, nelle forme di solitudine della modernità, l’antitesi vitale della contemporaneità si è oggi ridotta a forme banali di pseudo socialità e ad una sterile contrattualità con il mondo.
Le identità sono sempre più provvisorie e legate alle funzioni transitorie degli utenti dei vari sistemi: stradale, commerciale, bancario, ecc…
Siamo soli ma al tempo stesso accomunati agli altri da relazioni di tipo contrattuale o da norme prescrittive.
L’esercizio di queste pratiche solipolistiche ha trasformato la coesistenza sociale in un arcipelago di individualità contigue ma distinte, sostanzialmente indifferenti le une alle altre.
Come alieni ci muoviamo sulla terra, osservando tutto con distacco, leggiamo libri e giornali in metropolitana senza accorgerci (o meglio dire non volendo accorgercene) del violento scippo che si sta consumando accanto a noi. Ma la vera tragedia risiede nel fatto che non riusciamo a capire neppure ciò che stiamo leggendo. Invitiamo amici a pranzo o a cena, dispensiamo loro sorrisi ed attenzioni, poi li incrociamo il giorno dopo per strada e ci volgiamo dall’altra parte per non doverli salutare, o peggio fermarci a scambiare poche parole che, spesso e volentieri, riteniamo possano tradursi in inutili convenevoli.
Dopo l’11 settembre 2001 se vogliamo, tutto ciò si è acuito, all’indifferenza ed al fastidio si è aggiunta la paura, il terrore del diverso, guardiamo gli altri come potenziali nemici, ci muoviamo con circospezione… Meglio rimanere a casa e nascondersi dietro al monitor di un computer e navigare in internet per ore, magari con identità fittizie, proponendoci agli altri come eroi moderni senza macchia e senza paura, per tornare il giorno dopo i soliti alieni, visitatori timorosi del pianeta terra.

lunedì 14 gennaio 2013

ELLEN BURCHENAL: Opere Recente su Carta - Maidoff Gallery, Firenze


Ellen Burchenel

ELLEN BURCHENAL: Opere Recente su Carta

Maidoff Gallery, Firenze
17 Gennaio-17 Febbraio, 2013
Inaugurazione: Giovedì 17 gennaio alle 18:00

Ellen Burchenal è un artista dedita alla pittura e al disegno. Insegnante presso l’Istituto Maryland College of Art (MICA) in visita alla SACI, la Burchenal ha vissuto e studiato in Italia e all’estero per oltre 17 anni. Ha esposto e tenuto conferenze in numerose gallerie e università del Maryland. La Burchenal ha ricevuto diverse Maryland State Arts Fellowships e le è stata commissionata un’opera d’arte pubblica, “Undercurrent”, situata alla stazione metropolitana di Piano Torre nel centro di Baltimora. Vive con il marito e il figlio a Baltimora, nel Maryland.

JULES MAIDOFF GALLERY
Via Sant’Egidio, 14
50122 Firenze
T/F 055 240 910

Galleria MAIDOFF è aperta dal lunedì al venerdì ore 9-19, sabato e domenica ore 13-19.

www.saci-florence.edu

sabato 12 gennaio 2013

Waiting | Wright Grimani

Waiting | Wright Grimani

 

Testo di Barbara Martusciello

 

Lunedì 21 gennaio 2013, ore 18,30

Galleria Operaunica, Via della Reginella 26, Roma

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Negli spazi della Galleria Opera Unica - una sorta di vetrina dell'arte, essenziale white-cube visibile interamente dalla strada 24 ore su 24 e riservata a rotazione all'esposizione dell'opera di un solo artista ad ogni appuntamento - si inaugura Waiting di Wright Grimani accompagnata da un testo critico di Barbara Martusciello.

L'installazione è incentrata sul tema della Televisione, delle sue contraddizioni profonde a partire da una sua presunta neutralità e muove da una riflessione sul peso che il linguaggio della comunicazione esercita sulla società. Come scrive B. Martusciello, "(…) Omaggiando i tanti artisti che hanno riflettuto sul rapporto con i Media, prospettando personali addentellati tra Arte e Tv e inevitabilmente passando dal Karl R. Popper di Cattiva maestra televisione, Grimani sembra accettare una tesi di quest'ultimo, il suo monito che «Una democrazia (…) non può esistere a lungo fino a quando il potere della televisione non sarà pienamente scoperto»(…)".

L'allestimento dell'artista è eloquente ma reca in sé una certa atmosfera misteriosa, quasi noir, ricostruendo una scarna scena ospedaliera, con una sedia vuota, un branda da sanatorio, un camice abbandonato, un interruttore… Sul letto si immagina un paziente sotto le lenzuola, la cui sagoma è abbozzata dal volume del suo corpo; ma al posto della testa v'è un televisore acceso su un canale morto. Che si tratti di un uomo-televisivo, di una tv umana o di entrambe le cose, si rimanda alla fine dell'era dell'Homo Video: forse già superata da un pezzo grazie a Internet, alle tante piazze virtuali e ai Social-Network.

Il camice appeso richiama il segno della capitolazione di fronte all'impossibilità di intervenire come fruitore realmente critico e attivo. La sedia vuota rappresenta l'assenza di chi – il pubblico ma anche gli operatori e il popolo – si è sentito tradito e non è più disposto ad assistere dogmaticamente, a continuare in qualche modo a essere complice di un Sistema mediale prima di tutto commerciale, politico e di potere.

Paradossalmente, i ruoli e i campi operativi si sono invertiti: l'artista non crea l'ambientazione di una diretta televisiva su un dramma umano ma del dramma televisivo vissuto in diretta, nel reale, dagli umani. Che guardano da dietro un vetro l'evento lento, ripetitivo, ineluttabile.

 

Waiting | Wright Grimani

Testo di Barbara Martusciello

Organizzazione: Takeawaygallery

Comunicazione: Macchioni Communication

Inaugurazione: lunedì 21 gennaio 2013, ore 18,30 - Fino al: 27 gennaio 20012; Orari: 24 ore su 24

Galleria Opera Unica, Via della Reginella 26, Roma

takeawaygallery@gmail.com; http://www.operaunica.eu/operaunica.eu/Home.html

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