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lunedì 30 luglio 2012

URBINO. Mostra GUIDO MARIANI, Casa natale di Raffaello 04 - 30 agosto 2012






INAUGURAZIONE MOSTRA > sabato 4 agosto 2012 - ore 17.30
Urbino (PU)| Casa natale di Raffaello - Bottega Giovanni Santi

COMUNICATO STAMPA

Culla storica all'arte ceramica, Urbino è nuovamente sede di un importante omaggio ad uno dei più autorevoli maestri faentini, lo scultore e ceramista Guido Mariani, vincitore del prestigioso "Premio Faenza" nel 1980 e portavoce di uno stile contemporaneo originale ed eclettico che è andato rinnovandosi fino ad oggi.

Promossa dall'Accademia Raffaello di Urbino, la mostra "GUIDO MARIANI, attraversamenti eclettici della contemporaneità" è allestita alla Casa natale di Raffaello – Bottega Giovanni Santi, dal 4 al 30 agosto 2012, con una scelta di significativi capolavori che ripercorrono la carriera dell'artista.

A cura di Gian Carlo Bojani, già direttore del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e a cui si devono le precedenti mostre dedicate a Guerrino Tramonti e Alfonso Leoni, la mostra di Guido Mariani segna un altro punto di riferimento imprescindibile nell'indagine condotta da Bojani sull'arte ceramica del novecento.

L'esposizione di Guido Mariani presenta un'antologia di opere realizzate con tecniche e materiali ceramici diversi; una campionatura divisa per decenni a partire dagli esordi con i teatrini in maiolica degli anni settanta, come Help, Non per indicare e soprattutto Non abbiamo alternative, da cui sono scaturite nuove e successive sculture, come i pantaloni ricreati a grandezza naturale, con cui vince il Premio Internazionale della Ceramica a Faenza.
Segue la produzione matura degli anni ottanta con lavori come Blu e bipistola, Artemide, Afrodite, Panni di tutti, Alla palmetta persiana, Prego accomodatevi. Sono gli anni della sua epifania, come scrive Bojani, a cui approda "con opere che parvero derivare dalla pop-art; riproducenti quasi in fac-simile oggetti della vita quotidiana: poltrone di sapore Dada, carriole, stracci, panni, sgabelli, "pizie" o "arpie" apparentemente innocenti (…); il clima era quello suscitato da Claes Oldenburg, George Segal e Robert Rauchenberg (…) ma le sue intenzioni erano ben diverse". Mariani non si ispira infatti al consumismo e piuttosto trae spunto dalle campagne povere e dai borghi contadini della sua terra; oggetti come segni di una civiltà che sta per scomparire e tuttavia c'è nelle sue opere una pacata ironia che esorcizza la nostalgia, anche attraverso l'uso di squillanti decori maiolicati.
Alla fine degli anni ottanta il suo lavoro diventa più informale, più espressionista, ed è facendo leva sulle caratteristiche del gesto e della plasticità che la critica lo definisce "Neo-Barocco Selvaggio".
Si giunge quindi agli anni novanta di cui sono un mirabile esempio: Ghibli, Tramontana, Zefiro, Vortice, Metallica e alla produzione dal 2000 con Ho la mosca al naso, Io no, Oooh!, Cavalieri d'oriente, A jo dal zamandal.
In questi anni Mariani conferma una vocazione sempre più surrealista nell'esaltazione dei formati e nelle espansioni di parti per del tutto con elementi ambiguamente minacciosi e decorativi al tempo stesso, come avviene nelle sue teste parlanti, ancora oggi.
Le ultime ricerche del suo lavoro sono una sorta di teatro ceramico, un vago ritorno ai teatrini degli anni settanta, dove i personaggi recitano un momento leggero e ironico, immersi nel triste passare del presente che loro, spesso, irridono o demistificano.

Scrive Gian Carlo Bojani nel catalogo "...con la sua impareggiabile anche istintiva riflessione antropologica (…) i materiali di Mariani e i modi di realizzarli trasformandoli, captano una complessità di fenomeni fino a ridarci tutto un universo soprattutto di umorale, saturnina cultura popolare anche rivisitata nei Quartieri Alti della speculazione estetica". Il catalogo edito da "tipografia faentina" – Faenza contiene anche un'antologia critica con testi di C. Cerritelli, F. Vincitorio, G. Ruggeri, G. Lambertini.

L'ARTISTA

Faentino di nascita Guido Mariani si forma con Carlo Zauli, Napoli e Augusto Perez e l'insegnamento della progettazione ceramica e della scultura negli istituti d'arte è sempre stata una caratteristica del suo percorso.
Impegnato nel rinnovamento della ceramica artistica, negli anni novanta conosce l' imprenditore pioniere del design Dino Gavina e inizia con lui una stimolante collaborazione per creare complementi d'arredo in ceramica che vengono poi diffusi dalla Simongavina.
Vincitore di molti premi nazionali oltre al "Premio Faenza", si fa conoscere a livello europeo grazie ad un percorso dove la demistificazione, la provocazione, il trompe-l'oeil, conferiscono alla ceramica d'arte un volto nuovo.
Ha preso parte a oltre duecento mostre tra personali e collettive in tutto il mondo. Alcuni musei conservano le sue opere: il museo Adrian Dubuchè di Limoges, quello di Shigaraki in Giappone, il museo italiano di Fuping in Cina e di Taipei a Taiwan. A Faenza Avvia, con Claudio Cerritelli, Gaia Studio, galleria d'arte contemporanea dedicata ai significati profondi della "terra", presentando tra l'altro il gruppo "transmaniere" proposto da Giorgio Celli, nonché autori come Fontana, Valentini e Leoncillo.
Ha realizzato lavori pubblici di notevole impegno come il muro di via Battaglia a Faenza, l'arredo della Chiesa della Madonna delle Grazie di Larino, e la monumentale Via Crucis di Casacalenda e altri lavori non meno significativi come a Trieste e al Dams di Imperia.

GUIDO MARIANI,
attraversamenti eclettici della contemporaneità
Casa natale di Raffaello - Bottega Giovanni Santi
Via Raffaello, 57 - 61029 Urbino (PU)
04 – 30 agosto 2012
Orari > Feriali  09.00 - 12.30/15.00 - 18.30 - Festivi 10.00 - 13.00
Ingresso gratuito
Informazioni > Casa natale di Raffaello - Museo T 0722 320105
A cura di > Gian Carlo Bojani
Promossa da > Accademia Raffaello - Urbino
Catalogo > "tipografia faentina" - Faenza

sabato 28 luglio 2012

Cervia. mostra calcografica MUSA

A MUSA, museo del sale di Cervia
opere in mostra e dimostrazioni di tecnica calcografica



MUSA museo del sale di Cervia
dal 30 luglio al 26 agosto
Le Saline di Cervia
opere di pittura e calcografia
a cura di Claudio Irmi e Giampiero Maldini
Gli autori saranno presenti tutti i martedì e sabato per mostrare al pubblico come nasce una stampa calcografica utilizzando la tecnica della puntasecca


Dal 30 luglio Musa ospita le opere di Claudio Irmi e Giampiero Maldini.
Nelle loro opere  gli artisti raccontano e valorizzano il territorio e le sue tradizioni, l’incanto e la magia delle saline attraverso incisioni su  tavole  di rame o zinco. rendendo omaggio alla natura e all’attività dell’uomo con  immagini di fenicotteri, di tramonti, di flora e fauna delle saline, ma anche attraverso la descrizione di un ambiente vissuto e rinnovato dall’uomo nel corso del tempo e delle proprie attività.
Claudio Irmi e Giampiero Maldini propongono in questa occasione,  soprattutto particolari opere calcografiche realizzate con la singolare tecnica della puntasecca, alternate ad opere di pittura.
si soffermeranno principalmente sulla tecnica a  puntasecca.
Utilizzano come matrici  prevalentemente  lastra di rame o di zinco dello spessore di un millimetro circa oppure altre leghe “morbide” che cedono facilmente al passaggio della punta.
Essendo il rame metallo elettivo la punta che incide, per quanto affilata  non supera agevolmente l'attrito opposto dalla forma. La maggiore o minore pressione esercitata dall'incisione sullo strumento, determina la variazione di profondità, e quindi d’intensità della traccia. Essa presenta, lungo i margini, le “barbe” costituite dal ripiegarsi del metallo aperto dall’intaglio e rovesciato ai lati come la terra dal vomere. Il segno è fresco, immediato, arricchito dalla pastosità creata dalle “barbe” impregnate d’inchiostro e si differenzia nettamente dal segno del bulino che elide il metallo con perfetta continuità e regolarità.
Particolarmente interessante la presenza degli artisti  con dimostrazioni dell’uso del torchio calcografico che propongono all’interno del museo ogni  martedì e sabato del periodo mostra aperta fino al 26 agosto seguendo gli orari del museo: tutti i giorni dalle ore 20.30 alle ore 23.30

Le origini dell’incisione calcografica sono incerte,sembra essere nata in Germania verso il 1430, quando si può supporre fosse conosciuto l’uso del torchio a cilindri in sostituzione del torchio verticale fino allora usato per la xilografia.
Per questa tecnica si fa solitamente  riferimento alla più conosciuta acquaforte che si sviluppò all’inizio del 1500 come sistema rapido di incisione in sostituzione del bulino. Si suppone che il primo ad  utilizzarla in Italia sia stato  Francesco Mazzola detto il Parmigianino(1503/4-1540)  mentre successivamente grazie a Callot (1592/3-1635) e  Rembrandt (1606-1669) divenne un’importante forma d’arte.
Sostanzialmente la calcografia  si differenzia in base ai sistemi utilizzati per la preparazione della lastra.
Nel bulino (la tecnica  più antica) l’incisione  si ottiene attraverso l’asportazione meccanica di materiale dalla superficie della lastra. Nella puntasecca l’incisione è ottenuta tramite la pressione di  una punta, solitamente conica, deformando  meccanicamente la superficie metallica.
Nell’acquaforte e nell’acquatinta il tratto inciso si ottiene con un’asportazione chimica di materiale dalla superficie della matrice.

Cervia 28  luglio 2012

venerdì 20 luglio 2012

"Affiche" dal 14 al 29 luglio a Cremona

Da sabato scorso le strade di Cremona ospitano le immagini di
Alessandro Gottardo, in arte Shout, autore ormai molto noto a tutti gli
appassionati di illustrazione. La sua mostra si chiama "Affiche", come
ha scritto Andrea Rauch sul blog di Principi e Principi "Il giovane
artista (35 anni) pubblica regolarmente su una quantità rilevante di
riviste e giornali quali The New York Times, The New Yorker, The Wall
Street Journal, TIME, Esquire, Newsweek, National Geographic, Wired, The
Saturday Eevening Post, GQ,Le Monde, The Economist, Financial Times,
Süddeutsche Zeitung. Un palmares invidiabilmente prestigioso a cui però
mancava forse una 'consacrazione' popolare. Ecco quindi che Shout scende
a confrontarsi con il più 'tradizionale' dei mezzi che la grafica ha
avuto a disposizione, la strada." E che strada sia, ma come fare per
visitare una mostra che si estende su circa 20 chilometri per le strade
di una città? Abbiamo predisposto una mappa con tanto di percorso per
gli automobilisti e per i ciclisti. E per i pedoni, per quelli che hanno
buone gambe... I pigri possono comunque vedere la mostra nella nostra
sede di Cremona (via Voghera 1/a), dove sabato 21 luglio alle 18
inaugureremo la mostra, ci sarà anche Shout, presenteremo il catalogo e
vi accompagneremo in giro a vedere le opere.




COMUICATO STAMPA
Affiche

Alessandro Gottardo (in arte Shout) è nato a Pordenone nel 1977. Vive e
lavora a Milano. Collabora attivamente con case editrici, magazine,
giornali, studi di animazione e agenzie pubblicitarie tra cui: The New
York Times, The New Yorker, The Wall Street Journal, TIME, Esquire,
Newsweek, National Geographic, Wired, The Saturday Eevening Post, GQ, Le
Monde, The Economist, Financial Times, Süddeutsche Zeitung, Random
House, Penguin Books, Simon & Shuster, DDB, Young&Rubicam, BBH UK,
Fallon, BDM, TWBA. Il suo lavoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti
internazionali tanto che ora è uno degli illustratori italiani più
affermati.
La sue opere, dopo essere state esposte a Milano, Napoli e Los Angeles,
arrivano a Cremona. La mostra, "Affiche", è il contributo
dell'Associazione Tapirulan al progetto No/where Now/here promosso dal
Comune di Cremona con il contributo della fondazione Cariplo. "Affiche"
rimarrà allestita fino al 29 luglio negli spazi che di norma vengono
riservati alle affissioni pubblicitarie e ai manifesti elettorali,
sparse in tutto il territorio cittadino. Shout scende a confrontarsi con
il più "tradizionale" dei mezzi che la grafica ha avuto a disposizione,
la strada, per proporsi direttamente ai passanti, siano essi a piedi, in
macchina o in bicicletta. Lo spazio espositivo è la città stessa. Si può
visitare la mostra passando davanti a un'opera per caso, oppure seguendo
le indicazioni di una mappa, distribuita in città. C'è anche
l'indicazione di un percorso di circa 20 chilometri per gli
automobilisti e per i ciclisti. E per i pedoni, quantomeno per quelli
che hanno buone gambe... I pigri possono comunque vedere la mostra nella
sede di Tapirulan a Cremona (via Voghera 1/a), dove sabato 21 luglio
alle 18 verrà inaugurata la mostra e presentato il catalogo alla
presenza dell'autore. A seguire è previsto un tour esplorativo alla
scoperta delle affiche.

mercoledì 18 luglio 2012

noiseDROME | EVENTO DI SONDE NEW MEDIA ART



Sabato 21 luglio
Start ore 21
Associazione BoArt presenta:
Evento di Sonde New Media Art





Comunicato Stampa

Il progetto SONDE 2012 nasce con l’intento di annullare le obsolete divisioni e classificazioni della produzione artistica (videoarte, performance, manufatto artistico, pittura, scultura, arte ambientale, sound art, ecc.), adottando invece il concetto di New Media Art, forti dell’idea che le nuove sinergie creative passino oggi, necessariamente, attraverso l’interconnessione globale. SONDE New Media Art mantiene dunque la sua vocazione di “osservatorio” sulla sperimentazione contemporanea; resta inalterato anche il format di DRAFT.02 – Performing Videoart and Music, Main Event della kermesse, che sarà riproposto non appena definita la programmazione.
Come spiega la direzione artistica: “Proprio per la qualità e il carattere innovativo dei suoi contenuti, apprezzati tanto dalle istituzioni locali, quanto dai numerosi Partner coinvolti nell’iniziativa, abbiamo pensato che un progetto come SONDE non possa estinguersi in una quattro giorni durante l’estate bolognese, nell’ambito del già ricco cartellone di appuntamenti che affollano la città nei mesi di giugno e luglio. Le potenzialità espressive offerte dal “contenitore” sono innumerevoli, e intendiamo accoglierle e svilupparle durante tutto l’anno, come già fatto in questi primi mesi di lavoro”. Una riflessione dettata anche dal successo riscontrato nel corso della campagna promozionale e le iniziative di anteprima dell’evento, fra cui ricordiamo: la conferenza stampa di presentazione in Arte Fiera (gennaio 2012); il concerto dei Parsec con visual live di Audrey Coïaniz, in occasione di UNIVERCITY – Expo Città per gli studenti e al Numa Restaurant per l’Official Party (8-9 febbraio 2012); l’Aucan Release Party al TPO di Bologna (11 maggio 2012), in collaborazione con la Virus Concerti, La Tempesta, La Repubblica XL e l’Università di Bologna.

L'Associazione BoArt in collaborazione con Silvia Grandi del Dipartimento delle Arti Visive dell’Università di Bologna e l’Associazione Artype intende proporre un nuovo evento nella serata di sabato 21 luglio a Villa Serena.

Programma:

ore 21.30 Pink Holy Days in concerto (techno punk)

Pink Holy Days è un duo techno punk nato nel 2008 che ha all'attivo l'omonimo EP (2009), l´album "Nicht" (2010). Hanno suonato con CROOKERS, UNDERWORLD, TYING TIFFANY, CHICKS ON SPEED, SAVAGE SKULL e molti altri acts della scena elettronica internazionale. Pink Holy Days hanno pubblicato "Three for Free", una release che da giugno a ottobre 2011 proponeva in free download ogni primo lunedì del mese un singolo, un videoclip e un remix realizzati in collaborazione con le migliori band e producer della nuova scena elettronica italiana. A natale 2011 è uscito "X-mas release", 2 brani cupi in free download. Dal 5 Marzo 2012 è partita la serie "Remix is not a crime", cominciata con la pubblicazione in free download del remix di "Hot mess" dei Chromeo. Così sarà tutti i primi lunedi del mese fino alla fine del 2012. A fine aprile del 2012 esce per Flue Records il loro secondo album ufficiale; “Twenty Eight Minutes”. E’ stato girato un divertente e allo stesso tempo cupo video per il singolo “Space Man”.

Ore 23 noiseDROME

Performance a cura di BASMATI che consisterà in un'improvvisazione sonora elettronica realizzata da Wang Inc. su un video (di circa 15 minuti) realizzato da Pasquale Fameli con tecniche "glitch", ovvero destrutturando i codici che costituiscono i files video. Il live musicale sarà realizzato combinando sonorità generate con macchine analogiche (costruite dal musicista stesso) all'uso in tempo reale particolari software che ne permettano un´ulteriore manipolazione.
Il video, realizzato da Pasquale Fameli, consiste in un “found footage” ovvero in una sorta di collage video in cui ogni frammento, prelevato da vari film, è stato decomposto attraverso l’alterazione della sua codifica digitale, ossia attraverso la corruzione della sua stessa struttura numerica. Ne consegue un caleidoscopico affastellamento astratto di pixel generato da un consapevole uso del disturbo digitale.
Saul Saguatti (BASMATI), versatile sperimentatore delle differenti potenzialità delle pratiche di animazione, si orienta attualmente verso l´ibridazione tra video e manipolazione materica in quello che potrebbe essere definito “live media painting”. Ha partecipato a numerosi festival internazionali: Annecy Animation Festival, Cartoon d'Or, Sonar, Utrecht Animation Festival, Netmage, e altri. Ha inoltre lavorato per le maggiori TV italiane (La7, Rai2, Rai3, Tele+, RaiSat, etc.) e ha realizzato videoclip musicali per importanti case discografiche del panorama italiano.
http://www.basmati.it

Pasquale Fameli (1986) è un giovane artista italiano che dal 2008 si occupa di Glitch Art, forma espressiva incentrata sull´alterazione e la decostruzione della struttura numerica di file digitali, operando con vari mezzi: fotografia, video e altre tecniche neomediali. Ha esposto in varie mostre personali e collettive in Italia e all´estero e ha partecipato all´ultima edizione del RoBOt Festival.
http://www.giovaniartisti.it/pasqualefameli

Wang Inc. (alias Bartolomeo Sailer), attivo sulla scena musicale dall´inizio degli anni ´90, opera con campionamenti sonori prelevati dalla quotidianità per poi manipolarli elettronicamente, combinandoli a sonorità sintetiche ottenute con strumenti analogici auto-costruiti e altre tecniche di editing digitale. Nell'anno 1999 ha pubblicato il suo primo disco con l'etichetta SONIG posseduta e diretta dai Mouse on Mars. Da allora ha partecipato a svariate compilations e ha pubblicato un album con l'etichetta Francese BIP-HOP. Nel 2004 pubblica il suo album “Woods Roads” per l'etichetta di San Francisco CONTEXT FREE MEDIA (rip). Attualmente la sua etichetta è PERSISTENCEBIT per la quale ha pubblicato “Meditations For A Better World Vol.1” e tra poco uscirà il Vol.2. Collabora inoltre con importanti videoartisti quali Yuri Ancarani, Saul Saguatti e Federico Pepe.
http://www.wanginc.it

INGRESSO LIBERO

Associazione BoArt
Villa Serena
via della Barca 1 Bologna
051-6154447


Agenzia di Comunicazione:


Culturalia di Norma Waltmann
Bologna - Vicolo Bolognetti 11 
tel : +39-051-6569105
mob: +39-392-2527126

Le opere di Stefano Curto a JesoloArte

Stefano Curto, l’artista conosciuto per la sua tecnica espressiva luminosa, partecipa alla seconda edizione di JesoloArte la rassegna a cura di Maurizio Pradella, inaugurata lo scorso 14 luglio, che indaga la particolare vitalità artistica del territorio veneto che si estende da Verona a Trieste. Quella rappresentata in questa mostra, per i linguaggi, i temi e le tecniche, costituisce un’effervescente realtà nella quale spicca per la particolarità dei suoi lavori Stefano Curto, l’artista trevigiano reduce da una serie importante di impegni espositivi tra cui l’ultima Biennale Veneta, Boswall House e Saatchi Gallery a Londra, Casa dei Carraresi a Treviso e, tuttora in corso, la mostra al Caffè Florian di Venezia.

Le opere di Curto sono composte da migliaia di gemme colorate, incastonate in grandi pannelli di plexiglass, e diffondono lampi di luce che si intrecciano con il senso delle distanze e ci avvicinano al suo mondo interiore. Stefano Curto infatti “dipinge” utilizzando una sorprendente tavolozza di colori, composta da cristalli dalle tinte naturali e declinati in una vastissima varietà di forme, dove ogni singola gemma viene scelta come fosse una pennellata sulla tela.

Fortemente ispirato da una dimensione spirituale, che tende all'armonia del cosmo e a un ritorno alle origini, l'artista, con le sue creazioni, vuole celebrare una continua rinascita. Le sue opere, brillanti e colorate, sono il racconto di un viaggiatore solitario alla continua ricerca della luminosità e della fusione tra razionale e sopranaturale.

Per questa manifestazione ha scelto di esporre Dicranorrhina derbyana, un grande lavoro composto da 155.837 cristalli e spiega: In Thailandia dopo lunghe immersioni nei bagni di colore della natura riflettevo sui dettagli della bellezza presenti nel microcosmo. Dettagli che, ho pensato, meritavano una rappresentazione quasi fotografica diretta, reale, quasi didattica. Ho amplificato e ingrandito l’immagine e di conseguenza aumentava anche il rispetto che provo per questi capolavori di madre natura, non a caso per farlo ho dovuto usare delle gemme piccolissime.

Nato a Segusino in provincia di Treviso nel 1966, Stefano Curto, insieme alla passione per la musica, che compone fin dall’età di quindici anni, e per i lunghi viaggi intorno al mondo, sviluppa la passione per le gemme. Apre giovanissimo un laboratorio in cui svolge con successo il lavoro di incastonatore di cristalli su diversi materiali disegnando ed eseguendo complessi disegni per le più importanti griffe della moda. La parte alchemica del suo lavoro, quel mettere insieme gli elementi materici nella composizione di un’opera singolare e irripetibile, lo spinge a consolidare nuove esperienze visive che poi utilizza per la realizzazione dei suoi manufatti. Intraprende numerosi viaggi soprattutto nei Paesi asiatici per la scoperta di nuovi linguaggi e differenti culture, che aprono i suoi orizzonti e lo mettono in relazione con l’universo infinito e misterioso delle filosofie orientali. Stefano Curto vive e lavora nella sua casa studio di Valdobbiadene.

JesoloArte
Pala Arrex - Palazzo del Turismo - Jesolo Lido
sino al 18 agosto 2012

visitabile da mercoledì a domenica
dalle ore 20.00 alle ore 24.00
chiuso lunedì e martedì

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