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venerdì 29 aprile 2011

La bellezza al femminile tra corpo e anima. Opere di Vesna Pavan



4 maggio 2011 ore 18.30
Libreria Rizzoli
Galleria Vittorio Emanuele II – Milano

LA BELLEZZA AL FEMMINILE TRA CORPO E ANIMA

La bellezza e l’anima della donna, quante volte l’uomo si ferma solo sulla prima e non va oltre?
Michela Gattermayer
, giornalista di moda e costume, direttore di Velvet, ne parlera’ con: Claudio Gallone, fotografo, inviato e direttore di Capital, Luigi Grella, direttore di Men’s Health edizione italiana, e Sandro Neri, giornalista e capocronista de Il Giorno.

Lo spunto sara’ fornito dalle opere di VESNA PAVAN esposte nella Sala Enzo Biagi della Libreria Rizzoli dal 4 all’8 maggio: figure femminili sensuali, volitive, innocenti, sofisticate, autentiche e protagoniste, colte nella sinuosità di un gesto, di un movimento.


Seguira’ aperitivo
Si ringrazia l’ Azienda Vinicola Stefano Milanesi

Ufficio Stampa:
Malvezzi Guandalini & Gattermayer Associati
Via Gustavo Modena 24 - 20129 Milano - Tel. +39 02 4966 4567 - info@maguga.it
Mara Malvezzi mob. 348 3127471
Paola Gattermayer mob. 335 354303

L’ARCHIVIO PINK FLOYD alla SACI Gallery - Firenze



























L’ARCHIVIO PINK FLOYD
Fotografie di Jill Furmanovsky, Amalie R. Rothschild, & Storm Thorgerson

da martedì 3 a sabato 21 maggio 2011

Inaugurazione: Martedì 3 maggio 2011 dalle 18.30 alle 20

SACI Gallery
Palazzo dei Cartelloni
Via Sant’Antonino, 11
FIRENZE
www.saci-florence.edu
gallery@saci-florence.edu

Aperta dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 17.00, Ingresso libero

SACI, in partnership con PHOTOGRAPHIA, è lieta di presentarvi "L’Archivio Pink Floyd" esposizione dei lavori di grandi fotografi del rock dedicata alle immagini e alla musica dei PINK FLOYD.

PHOTOGRAPHIA (www.photo-graphia.it) è la prima galleria in Italia specializzata nella vendita di stampe fotografiche Fine Art in Edizione Limitata sul mondo del rock, del jazz, del cinema e della cultura pop.

In partnership con PHOTOGRAPHIA, con gli archivi fotografici personali di Jill Furmanovsky, di Amalie R. Rothschild e di Storm Thorgerson, SACI presenta L’Archivio Pink Floyd, esposizione fotografica dedicata ai Pink Floyd, alla loro musica e alla loro storia.

Lorenzo Elli, tra gli organizzatori dell’evento e titolare di PHOTOGRAPHIA, spiega: “Sono cresciuto con la loro musica. Eppure, ogni volta che ascolto un loro album è come se lo facessi per la prima volta. Sono felice di rendere omaggio ai Pink Floyd attraverso queste bellissime fotografie che vengono esposte per la prima volta a Firenze”.

Jill Furmanovsky è una fotografa inglese. Nata in Rhodesia, si trasferisce a Londra nel 1965 con i suoi genitori, proprio mentre esplode la Beatlesmania. Diviene così una delle tante teenagers che trascorrono il proprio tempo gironzolando nei dintorni di Abbey Road nel tentativo d’incontrare i Fab 4. In effetti, il primo scatto di Jill è una foto di Paul McCartney insieme a due suoi compagni di scuola! Solo pochi anni più tardi, mentre studia design e grafica, le viene offerto un lavoro non retribuito come fotografa ufficiale del Rainbow Theatre, club londinese destinato a trasformarsi in punto di riferimento per tutta la scena musicale degli Anni ’70. Jill accetta, pur non possedendo ancora una macchina fotografica. Da allora, in oltre 40 anni di carriera, si è affermata come una delle più importanti fotografe della scena londinese regalandoci tantissime immagini che sono rimaste nel cuore di tanti appassionati di rock, pop e jazz. Jill Furmanovsky inizia a fotografare i Pink Floyd all’inizio degli Anni ’70. I lavori in mostra si riferiscono al tour di “Dark Side Of The Moon” (1973), alle sessions di registrazione di “Wish You Were Here” (1975) e al tour di “The Wall” (1980).

Storm Thorgerson è “il più grande designer di album del mondo”. Per rendervene conto, basta che diate un’occhiata alla vostra collezione di LP e CD (se non avete malauguratamente deciso di liberarvene, folgorati dalla rivoluzione tecnologica dell’ultimo decennio). Inglese, nato nel Middlesex nel 1944, Storm conosce i Pink Floyd nella Cambridge degli Anni ’60. All’epoca, è ancora uno studente che frequenta il Royal College of Art. Nello stesso periodo, quasi per gioco, fonda con Aubrey Powell un piccolo studio creativo. Lo chiamano Hipgnosis e realizzerà le copertine dei più importanti album di Pink Floyd, Led Zeppelin, Genesis e altri gruppi. Dagli Anni ’80, Thorgerson si è dedicato ai video, ai film e nell’ultimo decennio è stato più che mai impegnato a creare immagini per l’industria della musica. C’è chi lo considera come il sesto componente dei Pink Floyd. Anche se non siete d’accordo, dovrete riconoscere che le immagini concepite per la band rappresentano un riferimento non solo musicale per la cultura contemporanea. I lavori di Storm selezionati per la mostra, vanno dalle copertine dei loro dischi, a immagini utilizzate all’interno degli album, ad altre opere prodotte nell’arco di una collaborazione trentennale.

Amalie R. Rothschild, fotografa rinomata, ha vissuto in prima linea la Rock Revolution degli anni ’60. Come fotografa non ufficiale del famoso Fillmore East, il nuovo tempio del rock dell'epoca, Amalie R. Rothschild è stata testimone di quel turbine creativo che ha cambiato il volto della società e della cultura popolare durante gli anni ’60 e ’70. Con la sua macchina fotografica, l’artista ha immortalato concerti storici, tra cui quelli di Jimi Hendrix, Janis Joplin, The Grateful Dead, The Who, Santana e numerosi altri giganti del rock. Rothschild ha lavorato personalmente per il Joshua Light Show, le cui vive e pulsanti immagini venivano proiettate come sfondo durante i concerti. La SACI Gallery ha avuto il privilegio di ospitatare già due solo shows di Amalie R. Rothschild.

Amalie, Jill e Storm sono membri dell’Artists Council della SACI.

Tutte le stampe fotografiche esposte sono in vendita.

In partnership con: PHOTOGRAPHIA
In collaborazione con: ROCKARCHIVE.COM

mercoledì 27 aprile 2011

Reading Room #10 PROGETTO DIOGENE


Reading Room #10

PROGETTO DIOGENE

Giov 28 aprile h 18,30 - 21,00 - Nomas Foundation, viale Somalia, 33 Roma

ltimo appuntamento di Reading Room Voll 7 – 10 che ogni giovedì del mese di aprile, ha preso in esame iniziative ideate da artisti per gli artisti.

La civiltà occidentale ha sempre avuto una innata difficoltà nel ricollegare mano e testa. (…) Ogni bravo artigiano conduce un dialogo tra le pratiche concrete e il pensiero; questo dialogo si concretizza nell’acquisizione di abitudini di sostegno, le quali creano un movimento ritmico tra soluzione e individuazione dei problemi. (…) tutte le abilità, anche le più astratte, nascono come pratiche corporee.

Richard Sennet, L’uomo artigiano (2008), Campi del Sapere, Feltrinelli, pp. 18, 19

Progetto Diogene nasce nel 2007 a Torino come insieme di identità artistiche autonome che ha sentito l’esigenza di ritornare a mettere al centro del discorso il lavoro dell’artista e il suo ruolo nella società, costruendo un luogo di riflessione e di ascolto.

Dall’autunno 2007 il gruppo gestisce il programma internazionale di residenza per artisti Diogene_bivaccourbano, giunto oggi alla sua quinta edizione.

A partire dall’estate del 2009 Progetto Diogene si trasferisce in nuova sede: una carrozza dismessa di un tram posizionata tra C.so Regio Parco e C.so Verona a Torino.

Dal 2010 il gruppo di artisti ha sviluppato una ricca programmazione annuale di attività: Collecting People - un ciclo di lectures a carattere interdisciplinare, DiogeneLab - programma di attività didattiche con le scuole elementari e medie del quartiere e Solid Void Diogene School of Art - un modulo sperimentale di scuola indipendente per artisti. www.progettodiogene.eu

Scambio e riflessione collettiva sono stati il motore iniziale di Progetto Diogene e, nei suoi sviluppi, fattori quali l’attitudine alla pratica, al prendersi cura di, hanno determinato l’espansione e la forza del gruppo. L’azione concreta del fare ed agire collettivamente si è rivelata una modalità efficace per apprendere e acquisire nuova conoscenza.

L’intervento di Progetto Diogene a Nomas Foundation rilegge e analizza l'evoluzione del progetto, che dal punto di partenza di una residenza per artisti è passato a sviluppare una molteplicità di attività, trasformando lo spazio della fondazione in un luogo del fare, in un territorio di confronto, in una pratica condivisa con il pubblico.

Ad una fase di racconto e dialogo gli artisti di Progetto Diogene faranno precedere un’azione collettiva di riorganizzazione dello spazio; il gruppo di lavoro temporaneo formato da tutti i presenti sarà coinvolto in un’attività pratica condivisa legata ad un principio di utilità: l’auto-costruzione di uno spazio del dialogo.

info: press@nomasfoundation.com

martedì 26 aprile 2011

Teste Creattive 3.0 "LE PORTE DEL TEMPO" dal 5 al 7 maggio 2011

Il Laboratorio Creativo "Ventotto" di Simone Angelini e Michela Tobiolo in collaborazione con l'Associazione Culturale "Arte ed Oltre", la Fondazione Pescara/Abruzzo e la Galleria D'Arte D'Adamo, torna anche quest'anno ad invadere le strade del Centro della Città di Pescara!

Salite a bordo con noi, allacciate le cinture e tenetevi pronti per varcare "LE PORTE DEL TEMPO"!
Un viaggio tra presente, passato, futuro e realtà ipotetiche per fantasticare e distaccarsi per tre giorni dal grigiore di un percorso sterile ed arreso alla quotidianeità.

Nelle strade del centro città spunteranno segnaletiche variopinte e mappe che instraderanno il visitatore lungo un percorso magico che verrà inaugurato il giorno 5 Maggio con una conferenza stampa tenuta dal Laboratorio Creativo 28 e si concluderà il giorno 7 Maggio con un ricco buffet offerto da Sapori D'Arte, entrambi all'interno della Galleria D'Adamo.

Dal 5 al 7 Maggio i Negozianti prescelti di un'area del centro di Pescara, delimitata da via Nicola Fabrizi, Corso Vittorio Emanuele, Via Venezia e Via Roma metteranno a disposizione le vetrine dei loro negozi per renderle scenario delle installazioni artistiche realizzate da:

ArkilabO presso Salumerì in via Ravenna 59
Millo presso Acme fumetti in via Bologna 30
Silvia Settepanella, Sandra Ippoliti & Francesca Di Giovanni presso Gong dischi in via Palermo 109
Danny Jorket presso Eureka Kids in via Firenze 110/112
Matteo Liberi & Diletta Panaccio presso Roberto Bar in via Firenze 76
Luciano D'Andreagiovanni presso Roberta Gold in via Umbria 8
Fabio di Campli presso Foto Digital Discount in via Ravenna 11
Lia Cavo presso Bye Bye Pelos in via Firenze 10

Mentre la Galleria D'arte D'Adamo in via Ravenna 80 (Pe) verrà trasformata da Davide Cocozza ed ospiterà un'installazione poetica di Sofonia Berardinucci Palestini.
Inoltre nella Galleria avrà luogo una esposizione collettiva e riassuntiva delle opere dei 13 artisti coinvolti.
Il percorso artistico sarà fruibile
sia di giorno a negozio aperto che di notte con le vetrine illuminate.


Programma

Giovedì 5 Maggio - ore 11.00 presso la Galleria D'Adamo , via Ravenna 80, conferenza stampa tenuta dal Laboratorio Creativo Ventotto ed inaugurazione della Mostra

Da Giovedì 5 a Sabato 7 Maggio - Negli 8 negozi saranno visibili in vetrina le installazioni dei 12 artisti sia di giorno a negozio aperto che di notte con le vetrine illuminate, mentre nella Galleria D'Adamo ci sarà il fulcro di tutto con una collettiva dei 12 artisti

Sabato 7 Maggio - ore 19 Serata di Chiusura della Mostra presso la Galleria D'Adamo con buffet offerto dal Ristorante Sapori D'Arte

per info:
Laboratorio Creativo "Ventotto"
www.ventotto.tk
labventotto@gmail.com
Galleria D'Adamo - 085 2121172


giovedì 21 aprile 2011

BRUNIVO BUTTARELLI, CIO’ CHE RIMANE DEL TEMPO (SCULTURE 1992-2011) | Milano | 10 MAGGIO – 10 GIUGNO 2011




Comunicato stampa

BRUNIVO BUTTARELLI,

CIO' CHE RIMANE DEL TEMPO

(SCULTURE 1992-2011)

antologica a cura di Piero Del Giudice

Galleria Ostrakon, Teatro Verdi, Parco di Villa Hanau

10 maggio – 10 giugno 2011

inaugurazione martedì 10 maggio 2011

Ore 18.00: incontro alla galleria Ostrakon, via Pastrengo 15, trasferimenti con navetta al parco di Villa Hanau in via Guerzoni (interventi e rinfresco)

Ore 19.00: concerto del "Quartetto Indaco" Wolfgang Amadeus Mozart Streichquintett K516, Eleonora Matsuno (primo violino), Jamiang Santi (secondo violino), Andrei Arabagiu (viola), Naomi Berrill (violoncello), Abner Colombo (seconda viola)

Brunivo Buttarelli (Casalmaggiore di Cremona, 1946) è al tempo stesso un outsider e una presenza forte nel non esaltante panorama della scultura italiana. Docente prima di tecniche pittoriche applicate, scultore scenografo del Teatro Regio di Parma, dal 1991 si dedica con crescente esclusiva passione alla scultura. La sua preistoria artigianale fa capo agli anni dell'adolescenza passati nella bottega del padre falegname. Il suo retroterra culturale è la grande stagione informale e materica degli anni Cinquanta. Maestri di riferimento Leoncillo e Burri, l'opera fondata sulle materie prime e spurie (plastiche, jute, ferri, legni), Fontana e Tàpies, Scanavino e Tavernari. Infine Joseph Beuys, suo modello. Come Beuys, Buttarelli fonda le sue installazioni sul legno, ceppi e tronchi d'albero. Il pioppo è il legno-base delle sue sculture. Lo raccoglie lungo i fossati: tronchi di alberi caduti o quelli di bosco ceduo. Pioppo, ferro, marmo, materie dell'alba dell'umanità. Le indagini e le interrogazioni sulla materia prendono un forte profilo originale - con esiti artistici imponenti, avventurosi e straordinari - quando Buttarelli incrocia la propria ricerca con l'archeologia e la paleontologia. Fuga nel tempo e rappresentazione di un Tempo che regge e governa i passaggi della Storia, riduce in prossimità del nulla l'azione dell'uomo - il tempo storico. L'opera allora evoca specie scomparse e il loro habitat, scopre con l'affioramento dei resti paleontologici la dimensione di un tempo di Natura che divora le atrocità del tempo storico. Tuttavia - in queste sculture - la pietra, il marmo, il legno, il ferro sono sia materie in natura che materiali del lavoro e dell'habitat nelle prime organizzazioni sociali. E' il mondo come mondo contadino, teatro di una organizzazione sociale primordiale, epoca dello scambio lavoro-Natura. Così attuale nel tempo della crisi - quando risorse e tecnologia marcano limiti - e l'umanità appare nella sua nuda organizzazione, nelle sue epocali trasformazioni e trasferimenti: tela jeans e pane senza lievito, fuoco di accampamento e zainetto del migrante. Infine quest'opera è passione di una natura aggredita e ferita dall'uomo, opera ansiosa per il degrado e le violenze subite, monumento civile in difesa dell'ambiente, allarme per una catastrofe possibile futura. Il lavoro di Brunivo Buttarelli, ha una grande forza espressiva e muove da un immaginario apocalittico, le sue sculture - ungulati, carcasse di "balene bianche", leviatani giganteschi - sono fortemente evocative di una vita dei primordi, resti geologici, in qualche misura i calchi delle specie scomparse che abitavano una Terra incontaminata, un Tempo del Sacro ormai scomparso.

GALLERIA OSTRAKON

Via Pastrengo 15, Milano

tel. 3312565640, dorino.iemmi@fastwebnet.it

Orari: da Martedì a Sabato ore 15.30 - 19.30


martedì 19 aprile 2011

LUMINA-da gioiello a creazione luminosa






www.70m2.it | Via Poggiali, 10 | 57125 Livorno | t/f +39 0586 897477

presenta

LUMINA
Da gioiello a creazione luminosa

dal 29 aprile al 7 maggio
Livorno
INAUGURAZIONE VENERDI 29 APRILE ORE 18:00

Lo studio di architettura 70m2 dedica anche quest'anno una panoramica sulla
gioielleria contemporanea, dopo il successo ottenuto dall'evento “Da materia a gioiello”
nella stagione passata.

Dal confronto con i partecipanti a quel primo incontro si è fatta subito strada la proposta di
ripetere l'esperienza, contaminando però maggiormente idee e competenze di due campi
apparentemente tanto lontani come architettura e oreficeria, che generano talvolta
risultati in antitesi: l'immenso e il minuto, ma ciò nonostante procedono insieme
dall'antichità ad oggi, testimoni dirette delle civiltà che le hanno prodotte.

Lo studio 70m2 ha quindi chiesto a designers di gioielli dall'Italia e dall'estero di
cimentarsi nella realizzazione di un oggetto luminoso o illuminato, ispirato ciascuno alle
proprie creazioni, per la decorazione di un ambiente, invece che della persona.
L'importanza che riveste la presenza della luce in architettura, nel design d'interni come
nelle discipline orafe è elemento unificatore.

Nell'affrontare questa “sfida” alcuni creativi hanno mantenuto come finalità primaria
l'ornamento del corpo, progettando monili che, se non indossati, possono illuminare lo
spazio circostante appoggiati su appositi supporti, mentre altri hanno costruito vere e
proprie lampade.

La perizia artigianale, le capacità scultoree e la cura del dettaglio, qualità che
caratterizzano la gioielleria contemporanea, si ritrovano in questa raccolta di pezzi unici ed
inediti, preziosi per la casa.

La selezione dei migliori lavori costituisce il corpus di questa singolare mostra che, dopo
l'inaugurazione a Livorno, sarà itinerante.
Dal 24 maggio all'11 giugno 2011 toccherà Firenze partecipando alla manifestazione
Florence Design Week e avrà come sede la Scuola di Gioielleria Contemporanea
Alchimia in Piazza Piattellina 3/r.

Per conoscere le date e le sedi delle tappe successive invitiamo a consultare il sito
www.70m2.it o a seguirci su Facebook con i nostri aggiornamenti.


Elenco partecipanti:
Silvia BECCARIA | Giulia BERNINI e Francesca FASTAME | Silvia BRAGAGNOLO | Nicoletta CICALO'
Corrado DE MEO | Sabina FEROCI | Manuela GANDINI | Angelo LOMUSCIO
Antonio PICARDI | Maria Grazia PULVIRENTI | Maddalena ROCCO | Chiara SCARPITTI Stenia
SCARSELLI | Angela SIMONE | Viviana SOLIGO | Maurizio STAGNI | Yuki SUMIYA | Yoko TAKIRAI

Periodo: dal 29 aprile al 7 maggio
Città: Livorno
Sede: Studio di Architettura 70m2
Indirizzo: Via Poggiali, 10
Opening: venerdì 29 aprile ore 18.00.
Orari: da Lun a Ven 9:30/13 e 16/19:30 | Sab 16/20 | Domenica chiuso
Info: t/f +39 0586 897477 | www.70m2.it | info@70m2.it
Ingresso gratuito

Periodo: dal 24 maggio all'11 giugno
Città: Firenze
Sede: Alchimia – Scuola di Gioielleria Contemporanea
Indirizzo: P.zza Piattellina 3/r
Opening: martedi 24 maggio ore 18:00
Orari: da Lun a Ven 9/13 e 15/18 | Sab 28 e Dom 29 16/19:30
Info: t/f 055 223218 | www.alchimia.it | info@alchimia.it
Ingresso gratuito

Ecolamp, la mostra Lamp&Rilamp chiude con 40mila visitatori

Ecolamp: 40mila visitatori alla mostra Lamp&Rilamp

Si chiude la terza edizione di Lamp&RiLamp,

raggiungendo quota 40.000 visitatori complessivi!

Sono 40 mila gli italiani che visitando la mostra itinerante in questi tre anni si fanno portatori di un messaggio di eco sostenibilità e attenzione all'ambiente

Milano, 19 aprile 2011 - Si è conclusa domenica 17 aprile a Trieste, con un totale di circa 40.000 visitatori complessivi di cui 14.000 studenti, la terza edizione del tour della mostra polisensoriale Lamp&RiLamp promossa da Ecolamp allo scopo di sensibilizzare gli italiani riguardo il corretto comportamento da adottare nel momento in cui una lampadina a basso consumo si esaurisce. La terza edizione della mostra ha toccato undici piazze italiane, che si sommano alle nove tappe dello scorso anno e alle undici del 2009.

I 40.000 visitatori, tra famiglie e studenti delle scuole medie, rappresentano un successo per un'iniziativa educational nata da un Consorzio che si occupa di un tema tanto delicato quanto di nicchia per la popolazione e che ha voluto, attraverso questa campagna itinerante di respiro nazionale, sensibilizzare l'opinione pubblica sulle nuove modalità di raccolta differenziata dei RAEE, con particolare attenzione alle lampade fluorescenti esauste. Queste, a differenza delle vecchie lampadine ad incandescenza, sono più efficienti e permettono un considerevole risparmio energetico, ma esaurendosi diventano rifiuti pericolosi da portare presso l'isola ecologica più vicina, dove si trovano gli appositi contenitori Ecolamp, o da restituire presso un punto vendita al momento dell'acquisto di quelle nuove, così come previsto dal DM "Uno contro Uno", in vigore dal 18 giugno 2010.

L'esposizione interattiva è stata ideata partendo dal coinvolgimento diretto dei visitatori: cinque moduli illustrano la storia dell'illuminazione, i numeri, le caratteristiche e il perché della necessaria raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste, ma anche le fasi successive di trattamento, che permettono di recuperare sino al 95% dei materiali e di mettere in sicurezza le sostanze pericolose, tra cui il mercurio. Alla fine del proprio ciclo di vita, infatti, le lampadine fluorescenti non devono essere gettate nel sacco dei rifiuti indifferenziati o nei contenitori per il vetro.

"La terza edizione della mostra Lamp&RiLamp ha ripetuto e superato il successo delle scorse edizioni e ciò è stato possibile grazie a un crescente interesse da parte delle amministrazioni comunali ed in particolare dei cittadini, delle famiglie e delle scuole che, nello specifico, hanno risposto con entusiasmo alla proposta di un percorso didattico interattivo come Lamp&RiLamp" afferma Fabrizio D'Amico, Direttore Generale di Ecolamp. "Il nostro impegno continuerà affinché sempre più persone vengano sensibilizzate verso un tema tanto specifico come quello del riciclo e del trattamento delle lampadine a basso consumo energetico. L'obiettivo è senza dubbio quello di portare progressivamente i cittadini ad azioni concrete e consapevoli di salvaguardia dell'ambiente e di corretta gestione di questi rifiuti giunti a fine vita."

Sito dedicato: Lamp&RiLamp Press Area: www.ecolamp.it/comunicazione/

Ufficio Stampa Ecolamp: Conca Delachi – Desiree Ferrari, dferrari@concadelachi.com Tel. 02/48193458

Marketing & Comunicazione Ecolamp: Andrea Pietrarota, pietrarota@ecolamp.it Mob. 348/5988469

Martina Cammareri, cammareri@ecolamp.it Tel. 02/37052936

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