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giovedì 24 febbraio 2011

Valerio Berruti firma l'artwork del Film "Langhe Doc - Storie di eretici nell'Italia dei capannoni"

Valerio Berruti firma l'artwork del Film "Langhe Doc - Storie di eretici nell'Italia dei capannoni".
L'artista verdunese, attraverso tre disegni su carta da spolvero, ha raccontato la trasformazione delle "sue" Langhe, in bilico tra eccellenza paesistica e degrado, tra la fresca candidatura a Patrimonio dell'Umanità Unesco e i segni di uno sviluppo edilizio scriteriato.
Questo è "Langhe Doc - Storie di eretici nell'Italia dei capannoni": un film documentario del regista Paolo Casalis, un libro del giornalista Federico Ferrero, una serie di disegni su carta di Valerio Berruti.
Tre forme espressive, tre diverse sensibilità per racontare le Langhe.
Il film, sarà presentato in anteprima nazionale al Festival Piemonte Movie di Torino, il 4 Marzo (ore 19:00, Cineporto di Via Cagliari 42, Torino)
Per informazioni, immagini, trailer: www.langhedoc.it
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Langhe Doc - Storie di eretici nell'Italia dei capannoni
un documentario di Paolo Casalis / durata: 52'
Con: Giorgio Bocca, Maria Teresa Mascarello, Mauro Musso, Silvio Pistone

www.langhedoc.it



"Nel breve spazio della mia lunga vita l'Italia è cambiata in una maniera spaventosa.
É tutta una lotta contro il tempo, bisogna riuscire a diventare civili
prima che il disastro sia completo.
Bisogna vedere se arriviamo ancora in tempo a salvare questo paesaggio.

Per me in gran parte l'abbiamo già distrutto."
Giorgio Bocca in "Langhe Doc"


Sinossi

Tre personaggi, tre produttori di cibo, tre "eretici" perchè pensano e agiscono in modo diverso rispetto agli altri, per raccontare un unico territorio, le Langhe, universalmente riconosciute come uno dei luoghi più belli d'Italia, di recente candidato a diventare "Patrimonio dell'Umanità Unesco".
Ciononostante, l'urbanizzazione, la cementificazione, il progressivo abbandono delle aree e dei mestieri meno redditizi rischiano di trasformare le Langhe nell'ennesimo tassello di quella che in "Langhe Doc" Giorgio Bocca definisce "l'Italia dei capannoni".
Quelle di Maria Teresa Mascarello, Silvio Pistone e Mauro Musso sono storie di chi ha intravisto un futuro che non gli piaceva e lo ha rifiutato. Piccole sfide in cui tuttavia è possibile intravedere una dimensione ben più ampia; sfide ancora aperte, non ancora del tutto vinte e che forse non lo saranno mai:loro si muovono in una direzione, il mondo in un'altra, del tutto opposta.

martedì 22 febbraio 2011

Cagliari: mostra Lamp&Rilamp 2011

Arriva a Cagliari la mostra Lamp&Rilamp 2011


Cagliari ospita la quarta tappa della mostra polisensoriale di Ecolamp volta a sensibilizzare cittadini e scuole sulla raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste

Da martedì 22 febbraio a domenica 27 febbraio - dalle ore 9.00 alle 19.00 – Piazza dei Centomila
Ingresso libero
Da martedì 22 febbraio fino a domenica 27 febbraio, Cagliari ospiterà il truck 2011 della mostra polisensoriale Lamp&RiLamp promossa dal Consorzio Ecolamp, conil patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dello Sviluppo Economico, nonché del Comune di Cagliari, che si terrà in Piazza dei Centomila (piazza Paolo VI), dalle ore 9.00 alle ore 19.00 con ingresso libero.Dopo il successo ottenuto nei precedenti anni con oltre 25.000 visitatori, nella terza edizione il tour toccherà nuove undici tappe, dopo Lamezia, Agrigento e Palermo e Cagliari, passerà per Sassari, Cuneo, Aosta, Novara, Trento, Udine e Trieste.
La mostra ha come obiettivo quello di informare l'opinione pubblica sull'importanza di portare le lampadine esauste integre all'isola ecologica più vicina, dove si trovano gli appositi contenitori Ecolamp, o di restituirle presso un punto vendita al momento dell'acquisto di quelle nuove, così come previsto dal DM "uno contro uno", in vigore il 18 giugno 2010.
L'esposizione interattiva prevede il coinvolgimento diretto dei visitatori: cinque moduli illustrano la storia dell'illuminazione, i numeri, le caratteristiche e il perché della necessaria raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste, ma anche le fasi successive di trattamento, che permettono di recuperare sino al 95% dei materialie di mettere in sicurezza le sostanze pericolose, tra cui il mercurio. Alla fine del proprio ciclo di vita, infatti, le lampadine fluorescenti non devono essere gettate nel sacco dei rifiuti indifferenziati o nei contenitori per il vetro.
"Speriamo, aderendo alla lodevole iniziativa di Ecolamp, di riuscire a diffondere sempre più anche tra i cagliaritani, i metodi sul corretto smaltimento delle nuove lampade a risparmio energetico", afferma l'assessore alla Pianificazione dei Servizi del Comune di Cagliari, Giovanni Giagoni: "Perché l'utilizzo delle nuove lampadine a basso consumo consente risparmi energetici immediati ma, in più, la conoscenza di consigli per il loro riutilizzo tramite la separazione dei rifiuti e quindi i suggerimenti per un corretto smaltimento, gioveranno all'intera città".
Nella sola provincia di Cagliari nel 2010 Ecolamp ha raccolto 3.124 chilogrammi di lampade esauste (tra lampadine a basso consumo e tubi fluorescenti), quasi un terzo dell'intera raccolta nella Regione Sardegna che è stata pari a 10.886 chilogrammi. Le altre province hanno raccolto: Sassari 2.519 chilogrammi, Carbonia Iglesias 260, Ogliastra 480, Nuoro 695, Otranto 2.701, Medio Campidano 229 chilogrammi.
"Anche quest'anno Ecolamp torna per il terzo anno consecutivo nelle piazze italiane proseguendo nel progetto di sensibilizzazione sul tema del riciclo e del trattamento delle lampadine a risparmio energetico rivolto alle famiglie, ai ragazzi e alle amministrazioni cittadine." - afferma Fabrizio D'Amico, Direttore Generale di Ecolamp- "I risultati delle scorse edizioni sono stati molto positivi e i dati di raccolta sono in continuo aumento, ma la strada da fare è ancora lunga. Ecco perché continuiamo nel nostro impegno di sensibilizzare i cittadini, perché siamo consci dell'importanza di promuovere una cultura sull'eco sostenibilità".
Sito dedicato: Lamp&RiLamp Press Area: www.ecolamp.it/comunicazione/
Ufficio Stampa Ecolamp: Conca Delachi – Sara Gentile, sgentile@concadelachi.com Tel. 02/48193458 Mob. 339/6043118
Marketing & Comunicazione Ecolamp: Andrea Pietrarota, pietrarota@ecolamp.it Mob. 348/5988469
Martina Cammareri, cammareri@ecolamp.it Tel. 02/37052936

venerdì 18 febbraio 2011

Museo Archeologico Regionale di Aosta, fino al 25 aprile

La cultura dell'ospitalità

Le collezioni degli albergatori in Valle d'Aosta

Comunicato stampa



È in corso, fino al 25 aprile 2011, La cultura dell'ospitalità – Le collezioni d'arte degli albergatori in Valle d'Aosta al Museo Archeologico Regionale di Aosta.

Tra i visitatori, l'illustre critico Philippe Daverio che l'ha recensita nella puntata di Emporio Daverio dedicata ad Aosta, in onda su Rai 5 e accessibile sul sito rai.tv.


L'esposizione, curata da Alessandro Parrella con la storica dell'arte Federica Caneparo, voluta e finanziata dall'Assessorato all'Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d'Aosta, con il supporto dell'ADAVA, presenta 83 opere tra quadri e sculture. Nell'ambientazione è integrato un sottofondo di brani di Vivaldi, Brahms, Bach, Rachmaninov, Stravinsky, Janáček a cura di Alberto Bich..

Fra gli artisti spiccano i nomi di Mario Sironi, Giovanni Giani, Cesare Maggi, Renato Birolli. Significativa la presenza di autori valdostani: Franco Balan, Giangiuseppe Barmasse, Gianni Bersezio, Giuseppe Amedeo Chapelu, Franco Grobberio, Aimé Maquignaz, Chicco Margaroli, Etto Margueret, Dorino Ouvrier, Italo Mus, Francesco Nex, Massimo Sacchetti, Marina Torchio, Barbara Tutino Elter, Siro Viérin, Tonino Yaku, Giancarlo Zuppini. Sono presenti, inoltre, opere di Alessio Nebbia, Amintore Fanfani, Uberto Bonetti, Giancarlo Pozzi, tra gli altri.

Le tematiche trattate sono legate principalmente alla montagna e alle attività antropiche che vi si svolgono: si possono così ammirare paesaggi, rappresentazioni di animali, testimonianze di attività agresti o sportive, come lo sci. Numerosa la selezione di ritratti.

La mostra è visitabile tutti i giorni, dalle 9.00 – 19.00, ed è accompagnata da un catalogo-agenda bilingue italiano-francese, con un testo critico del prof. Marco Cuaz, edito dalla Tipografia Duc di Saint-Christophe, e in vendita al costo di euro 12,00.



Ingresso: € 3,00 intero, € 2,00 ridotto, riduzione 50% soci TCI, gratuito per i minori di 18 anni e per i maggiori di 65.



Paola Ugliano

Ufficio stampa e comunicazione web

Associazione Culturale Parrellarte



Per ulteriori informazioni:

Assessorato Istruzione e Cultura

Servizio attività espositive: tel. 0165.274401

E-mail: u-mostre@regione.vda.it

Museo Archeologico Regionale: tel. 0165.275902

Internet: www.regione.vda.it; www.parrellarte.com

martedì 15 febbraio 2011

Inaugurata la nuova sede della Dorothy Circus Gallery a Roma

© Monica Palermo

15 febbraio 2011 - Aperta oggi al pubblico in Via dei Pettinari la nuova sede della Dorothy Circus Gallery, spazio dedicato Surrealismo Pop, corrente artistica nata sul finire degli anni '60 nell'area di Los Angeles, con la mostra “Private Collection Carnival”.
La mostra è stata inaugurata il 12 febbraio 2011 con 50 opere del “Pop Surrealism” portate a Roma da Alexandra Mazzanti, dopo il grande successo avuto lo scorso anno presso il Museo Carandente di Spoleto.
Si possono ammirare le opere dei celebri capiscuola della corrente: Mark Ryden, Joe Sorren, Marion Peck, Camille Rose Garcia, Alex Gross, Ron English, Sas & Colin Christian, Kris Lewis, Ray Caesar, Jeff Soto, Travis Louie, David Stoupakis, Adam Wallacavage, Tara McPherson, MissVan, Lola, Nicoletta Ceccoli, Esao Andrews, Scott Musgrove, Jonathan Viner, Kathie Olivas, Natalie Shau, Mijn Schatie, Michael Page, Tim McCormick, Nathan Spoor, Paul Chatem, Ken Keirns, Ahren Hertel, Leila Ataya, Aaron Jasinski, Niba.

© Monica Palermo

L’ingresso all’opening era strettamente riservato a Istituzioni, stampa, collezionisti e a chi era in possesso dell’invito con la chiave.
Il catalogo edito dalla casa editrice Drugo con la supervisione del giornalista Giovanni Serra è in vendita presso la galleria.

© Monica Palermo

La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 15 al 20 febbraio 2011 nei seguenti orari:
Martedi, Mercoledi e Giovedi dalle 11,30 alle 19,30, il Venerdi e il Sabato dalle 15,30 alle 19,30. Domenica e Lunedi Chiuso.

Private Collection Carnival
Dorothy Circus Gallery
via dei Pettinari 76 | 00186 Roma (RM)
+39 06 68 80 59 28
info@dorothycircusgallery.com
www.dorothycircusgallery.com

Mostra di FRANCESCO TORALDO la MACA di Acri.



A partire da sabato 19 marzo 2011, nell’ambito della quarta edizione del progetto BANCARTIS indetto dalla BCC Mediocrati di Rende, il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) dedicherà un’ampia personale a Francesco Toraldo, artista dotato di una grande forza espressiva, i cui quadri – vere e proprie deflagrazioni cromatiche – possono essere paragonati a delle improvvisazioni jazzistiche tanto raffinate quanto vigorose.

Nato a Catanzaro nel 1960, Toraldo è un pittore la cui peculiarità espressiva è data da un suggestivo e coinvolgente intreccio di narrazioni figurative che non provengono tanto da un progetto precostituito, quanto da un ardore guidato dalla memoria e dalle emozioni. Dalla biografia di questo artista si evince un certo spirito ribelle. A suo tempo, infatti, egli non ha voluto portare a termine gli studi accademici, che gli sono comunque stati utili come base di apprendistato. Il suo vero maestro è stato il padre Enzo, anch’egli pittore, il quale ha saputo infondergli l'amore istintivo per una figurazione forte e calibrata. Le capacità espressive di Francesco Toraldo si effondono nella sua opere con gli effetti vibrati di colori primari e puri che sono evidenti sintomi di un animo che non ama certo tenere sotto controllo la propria fantasia, interpretando il mondo attraverso il filtro delle emozioni; un pittore dotato di un’estrema sensibilità per la rivelazione del particolare inserito in un contesto visivo dove prevale un espressionismo venato di dolcezze post-romantiche.

La collezione di oltre trenta dipinti che faranno parte della mostra offre la quintessenza dell’arte di Toraldo. A colpire immediatamente lo sguardo dello spettatore sono i colori brillanti degli strumenti musicali, esaltato dal contrasto con le mani bianche dei musicisti che sembrano volare sopra di essi, sfiorandoli e sfumando nel passaggio tra le note quasi fossero fatte di polvere di gesso. Il tutto da vita ad una figurazione calda intrisa di vibrazioni, di palpiti e di passione, fatta di un’immediatezza segnica che sembra nascere direttamente dal colore, senza la necessità di un disegno preparatorio. Il dipinto si genera dall’intreccio istintivo dei colori sulla tela che scaturisce in un’opera informale su cui, successivamente, il pittore costruisce le sue magnifiche figurazioni astratte. Francesco Toraldo ha tradotto la sensibilità Fauve, lo studio sul movimento tipico dei Futuristi – e di Balla in particolare –, i visi espressionisti leggermente deformati, in una capacità tutta personale di dipingere la musica, di fare del jazz con gli strumenti della pittura, perdendosi in raffinati assoli fatti di esplosioni cromatiche e tempeste segniche.

FRANCESCO TORALDO, composizioni musicali

Luogo: MACA – Museo Arte Contemporanea Acri

Piazza G. Falcone, 1 – 87041 Acri (Cs)

Curatori: Boris Brollo e Federico Bria

Vernissage: 19 marzo 2010 ore 18:00

Periodo: dal 19 marzo al 29 maggio 2011

Orario: dal martedì alla domenica, 9-13 e 15-19; lunedì chiuso

info: Museo tel. 0984953309; Ufficio stampa tel. 0119422568,

maca@museovigliaturo.it, www.museovigliaturo.it

Mister G. - r‐EVOLution - d'you know what I mean

Inaugura a Milano il 17 Febbraio dalle ore 19.00, presso lo Spazio Revel -
Scalo d'Isola, la mostra collettiva " r‐EVOLution - d'you know what I mean "
alla quale parteciperà l'artista Mister G.

Il 17 febbraio verrà inaugurata a Milano presso lo Spazio Revel - Scalo
d'Isola la mostra "r‐EVOLution - d'you know what I mean", una collettiva di
pittura, fotografia e video in cui dieci artisti esporranno la loro personale
visione sul cambiamento. La r-EVOlution, appunto.
La mostra, a cura di Alan Zeni spazierà dalla fotografia surreale ed evocativa
di Matteo Suffritti e Francesco Laera ai video ossessivi di Francesca Lolli,
dalla pittura iper‐realista e iper‐illuminata di Manusch Badaracco e Alessandro
Minoggi a quella cupa e riflessiva di Linda Ferrari, Alan Zeni, Manu
Zuccarotta, Mister G. e Mattia Barf Carne.
r-EVOLution si propone come un contenitore di più realtà, tutte in una mostra
sola: è un collettivo di giovani artisti nato nel 2009 e composto da 10 persone
che condividono un unico scopo: dare un nuovo significato alla parola
rivoluzione. E' una mostra di opere visive, una mappa ideale che ritrae un
nuovo mondo. È pittura, fotografia, videoarte e sperimentazione. E' pop perchè
vuole coinvolgere il maggior numero di persone a "cercare il bello oltre la
rassegnazione".

Data esposizione: 17 febbraio – 06 marzo 2011
Luogo: Spazio Revel ‐ Scalo d'Isola, Via Genova Giovanni Thaon Di Revel, 3 -
Milano
Ingresso: Libero
Inaugurazione: giovedì 17 febbraio 2011 ore 18:00
Orari: dal martedì al venerdì 10:00-20:00; sabato 18:00-22:00; domenica 12:00-
16:00.

MOSTRA "ESTETICA DELLE MUFFE"

utori: TTozoi

Titolo: L'estetica delle Muffe

Organizzatore: ART1307

Curatori: Emanuele Emblema e Cynthia Penna

Sede: Villa Di Donato, Piazza S. Eframo Vecchio, Napoli

Data: 25 Marzo - 30 Aprile 2011

Vernissage: 25 Marzo 2011 dalle 18,30 alle 22

Orario: da Martedì a Sabato su appuntamento

Per informazioni: Ph: 081 660216

www.art1307.com - info@art1307.com

Dopo l'esordio al Castel dell'Ovo di Napoli nel Marzo 2010, si è aperto e ormai strutturato un cammino denso di produzione e significato per il duo TTozoi. Un percorso professionale velocissimo che segue il corso della loro stessa arte; che si dipana in un istante; la stessa istantaneità e repentinità del gesto che getta materia sulla tela: tutto si risolve nello spazio di un gesto; il tempo di una mano che affronta, aggredisce, accarezza la tela. Il retaggio dai movimenti Gutai, Fluxus, Espressionismo astratto, Action painting, Spazialismo, porta ad essere il duo Ttozoi il vero erede del movimento "informale" che ha dominato tutto il '900. Ed è così che vogliamo presentare questa mostra che ci piace pensare in termini "di eredità".

Le opere dei nostri saranno affiancate da quelle dei grandi predecessori informali a cominciare da due importanti esponenti del movimento giapponese Gutai: Shimamoto e Sumi per passare all'informale francese con Mathieu e finire al movimento italiano con Turcato, Vedova e il nostro campano Emblema.

Una carrellata tra storia e attualità a suggellare un'eredità pesante che il duo TTozoi ha voluto cogliere e far rivivere attraverso un procedimento nuovissimo e mai realizzato nelle arti visive: la creazione di un 'opera pittorica attraverso la formazione e lo sviluppo di "muffe" sulla tela. Non si tratta qui di prendere a prestito una terminologia come il grande Burri fece negli anni '50 per la realizzazione di alcune sue tele, bensì trattasi di una vera produzione di muffa sulla tela attraverso un procedimento complesso che unisce la gestualità dell'informale, la padronanza della materia gettata sulla tela, un'incubazione della stessa in cassa di plexiglass, un tempo di attesa in cui la Natura interviene anch'essa ad espletare il suo ruolo sull'opera.

Le "muffe" di TTozoi sono un processo creativo dell'uomo cui si affianca un processo creativo autonomo della Natura che, come in tutti i processi creativi di Questa, scivola dalle mani e dalla volontà umana, non è più gestibile da essa.

A quel punto all'artista rimane solo una scelta risolutiva: una volta messo in moto il processo creativo della Natura, lo può solo "Arrestare" anche qui in maniera inesorabile e definitiva, "uccidendolo". Il "salvataggio" che l'artista opera in questo caso, è un salvataggio estetico: il momento topico è determinato dall'estetica "in purezza", vale a dire dal momento preciso e sincronico in cui il processo creativo della Natura si fonde col processo creativo della mente umana e conduce di nuovo quella stessa mano ad operare un nuovo gesto di interruzione, di uccisione del procedimento naturale. La creazione della "bellezza" diviene così un percorso di vita e di morte: non vi è estetica senza vita, non vi è estetica senza morte. L'opera d'arte nasce, insomma, da una magia alchemica che coinvolge uomo e Natura.

I TTozoi, come alchimisti del 21° secolo, scardinano il sistema tradizionale di pittura, così come avevano fatto nel 20° i loro predecessori del movimento Informale, al fine di inaugurarne un altro in cui si instaura un nuovo rapporto di forze, costituito dal procedimento "naturale" che incide direttamente sull'opera d'arte e all'interno di essa. Un alternarsi di fisicità e razionalità, intelletto e corporeità. Un alternarsi incessante e sistemico tra uomo e Natura in un nuovo rapporto esistenziale che determina l'estetica e produce Bellezza.

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