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domenica 2 gennaio 2011

C6? Da dove dgt? Cerchi ?

Un approccio diretto dei mezzi tecnologici del nostro
vivere facocitante quotidiano: dove tutto ci passa,
tocca di sfuggita, dove poco, purtroppo resta e solo raramente in pochissime persone viene poi
rielaborato nel tempo; Ecco uno di questi che vive il suo proprio tempo, che rielabora il veduto, vissuto e percepito e' Massimo Falsaci.
Un dovuto ampio respiro, un ennesimo riconoscimento e' la splendida, importante mostra personale che si terra' presso la libreria Rizzoli
(Galleria Vittorio Emanuele, 79 Milano) dal 3-28 febbraio 2011 curata da Marcello Cazzaniga( critico d'arte e curatore che lo segue ormai da diversi anni). Orario: tutti i giorni dalle 11 alle 20.
Si potrebbe affermare che difatti: coloro che guardano, vogliono vedere oltre e Massimo Falsaci e' capace di colmare questo desiderio, inquanto l'artista e' sempre gia' avanti rispetto gli altri. Un'artista come il Falsaci , che gia' agli esordi pubblici e' andato direttamente al centro dell'attenzione, interesse: sia vincendo nel 2004 il premio Gaber, sia nel 2007 il premio Wall Disel presso le Colonne di San Lorenzo, Milano.
Un'artista che si e' sempre contraddistinto, per una ristretta gamma cromatica: colori spesso anti-naturalistici rispetto ai visi ed alle situazioni rappresentati. Visi giovanili, sguardi e scorci cittadini, eppure in quei "stridenti" colori attorniati da un rosso, da un giallo e da un nero...vi erano sempre rappresentazioni convincenti, sorridenti, che quasi costituiscono icone infisse, congelate in loro stesse. Un'artista poliedrico, affabile Massimo Falsaci, che spesso non si e' disdegnato a partecipare presse minute manifestazioni, mostre con il solo intento per cercare cosi' di dare il dovuto ampio risalto alla sua zona di origine da parte dei media ovvero Verbania-Cusio -Ossolo essendo lui di Canobbio . Un'artista che ho avuto modo di scoprire, conoscere ed apprezzare a partire dal 2007, comprendendone la grandezza non solo d'artista, ma d'intierezza di persona.
Un'arte come quella di Massimo Falsaci che colpisce in primis piu' profondamente gli addetti ai lavori del settore arte che sanno qual'e' il mercato, i suoi limiti ed i suoi rari traguardi che passano poi alla storia; Ecco dovutamente con certezza dico che Massimo Falsaci e' e sara' un'artista che fara' storia nell'arte contemporanea, inquanto pur maturando nel tempo e' rimasto con la sua linea artistica, arricchendola certamente, ma rimanendone fedele. Un'arte che sarebbe troppo riduttiva definirla od associarla ad un richiamo Pop, perche' l'arte di Massimo Falsaci e' immediata, contemporanea. Massimo Falsaci invece e' riuscito invece ha trovare la sua propria via, che non possiede tangibili richiami, ma che e' solo sua. Poi altro dato saliente: Massimo Falsaci e' un'artista che non solo appaga i critici, ma anche gli estimatori che riescono in lui a percepirne la costante ricerca a far di piu', trovando sempre nuovi lavori su cui soffermarsi carichi del nostro vivere quotidiano. Ed e' in questo contesto che la mostra personale presso la galleria Rizzoli prendera' piede ovvero tenacemente a sottolineare il contesto contemporaneo anche dato dalle nuove tecnologie che ci permettono di sembrare di essere piu' coevi ai nostri simili, quando invece forse, nelle nostre abitazioni, ci creiamo dei paradisi fatti di sogni e di illusioni. Ed anche in questo sta la vera magia delle opere pittoriche di Massimo Falsaci che ci espone quasi con distacco la reale, obiettiva situazione.

Dott.ssa Valeria s.Lombardi

venerdì 17 dicembre 2010

Conseguenze poetiche del segno – Mavi Blasco


Opening
domenica 19 dicembre, 5.30 pm

Palazzo Fazzari
Corso Mazzini - Catanzaro
19 > 21 dicembre 2010

Domenica 19 dicembre alle ore 17,30, all’interno dell’austero ed elegante Palazzo Fazzari, sede del Circolo Unione, si inaugura una personale di Mavi Blasco, intitolata Conseguenze poetiche del segno. La mostra, curata da Francesca Londino, per conto della Sezione di Catanzaro della Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari, gode del patrocinio del Comune di Catanzaro. Prima di essere esposte a Catanzaro alcune delle opere dell’artista, presenti in mostra, erano state a Cesenatico, Portovenere e Mondelieu (Cannes), in tre diverse e importanti esposizioni. Per questa mostra Mavi Blasco ha creato all’interno del palazzo un percorso immaginario attraverso una serie di proposte visive che non rispettano un equilibrio classico centrico ma che si distribuiscono lungo le pareti come in un discorso composto di momenti diversi, ognuno in relazione con gli altri, ognuno rappresentativo di un particolare discorso poetico-concettuale.
La luce, le atmosfere, i colori accesi ma non aggressivi che contraddistinguono l’intera produzione artistica di Mavi Blasco trovano nello scenario di Palazzo Fazzari un contesto singolare, dove al linguaggio contemporaneo delle opere si contrappone il suggestivo allestimento ottocentesco del luogo che fa da cornice alla mostra, creando un affascinante dialogo tra passato e presente.
Le immagini di Mavi Blasco sembrano darsi prima di accadere come una serie di metafore e di simboli del creare che suggeriscono nuove dimensioni dell’essere.
Sono finestre verso l’Altrove, sguardi attenti che mettono a fuoco l’indistinto.
È in questa materialità dai confini volutamente sfuggenti che nasce il lavoro di Mavi Blasco; è nella ricerca di possibilità plasmate nel tentativo di accogliere l’ignoto che queste opere creano un loro cosmo tutto incentrato intorno ad un intrigante paradosso che intreccia presenza e assenza, tutto e nulla.
L’inaugurazione della mostra vedrà gli interventi di Wanda Ferro, Presidente della Provincia di Catanzaro, di Antonio Argirò, Vice Sindaco di Catanzaro e Assessore alla Cultura, di Marisa Fagà, Presidente della Fidapa, di Francesca Londino, curatrice della mostra, di Betti Calabretta, giornalista della Gazzetta del Sud, di Settimio Ferrari, editore e art manager.

Presentazione Rivista Soprintendenza Beni Artistici Lazio


presentazione del primo numero della rivista semestrale

Nel Lazio. Guida al patrimonio storico artistico ed etnoantropologico

Lunedì 20 dicembre 2010 ore 17.30

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Sala della Crociera

Via del Collegio Romano, 27 - Roma

Maria Fernanda Bruno

Responsabile dei rapporti con la stampa e delle pubbliche relazioni

Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee

Via di San Michele, 22

00153 Roma

e-mail: mariafernanda.bruno@beniculturali.it

tel:+39 06.5843.4415


giovedì 16 dicembre 2010

Arte a Madrid: dopo “Calè”, “Sol y sombra” il maestro Igor Borozan propone “Poco mas fuera”, foto di Katia Pangrazi



L'art performer Igor Borozan stupisce ogni volta con la semplicita' delle sue "camicie". Tante le versioni: dipinte su tela, incise a torchio su carta, realizzate in tessuto misura XXL, sospese in aria, leggere e fluttuanti come anime di poeti irrequieti che in un silenzio surreale parlano, gridano a chi le sa "vedere", a chi riesce ad "ascoltare". Dopo “omaggio a Calè” ispirata appunto all’opera di Joaquin Cortés e "Sol y sombra" che, partendo dalle dense atmosfere della corrida si è tramutata in “Sole e ombra di Caravaggio” in occasione dei 400 anni dalla morte del grande maestro pittore, il poliedrico artista Borozan decide di entrare in una delle sue camicie divenendo stranamente e sorprendentemente interprete due volte di una unica opera: contenuto e contenitore.
E' una notte di settembre, dall'alto dei tetti di Madrid, scenario mozzafiato, l'artista indossa la sua stessa opera d'arte, dando vita ad un gioco di duplicita', di contrasto, prende forma, si materializza l'alter ego. Adesso e' visibile. Non ci sono piu' vincoli, e' solo aria e vento e musica e voci che salgono alla Luna. Tutto si fonde, si mescola e gira meravigliosamente. Una vertigine, un attimo, l'estasi che arriva improvvisa e improvvisa svanisce. Dal 2007 Borozan realizza dipinti e art performance a Madrid, in circostanze anomale e spesso "scomode" dando vita alle sue opere più intriganti. Testimonianza di un'energia creativa che, urgente, emerge e irrefrenabile trova la giusta via d'uscita.
Il reportage fotografico, realizzato da Katia Pangrazi pittrice che sperimenta da tempo il mondo della fotografia, racchiude un percorso inedito che si alterna tra set ed esterno, tra corrida, icona incontrastata della Spagna, e art performance, una visione piuttosto surreale e onirica attraverso la quale il maestro Borozan esprime la sua “appartenenza” al mondo iberico.
Il bianco, il nero e il fuoco in un vortice di malinconia, dramma e passione.
L’esposizione, a cura di Cèsar Serrano, si svolgerà domenica 19 dicembre 2010 h.18 presso la Galleria HUB nel cuore artistico di Madrid, il quartiere dove si trovano i più importanti musei e gallerie della città.


HUB MADRID
Calle Gobernador, 26
19 dicembre 2010 ore 18
http://www.hubmadrid.com/

mercoledì 15 dicembre 2010

Reality Pop

Gestalt Gallery di Pietrasanta è lieta di presentare la mostra collettiva Reality Pop, che inaugurerà sabato 18 dicembre dalle ore 18:30 presso Palazzo Guiscardo, Pietrasanta. Gli artisti presenti in mostra, con tele di media grandezza, saranno: Andy, Anonymous Art, Massimo Caccia, Dast, Manuel Delgado, Francolino, Gianfranco Giannoni, Laura Giardino, Eloisa Gobbo, Steve Kaufman, Orticanoodles, Michael Rotondi, Cristian Sonda, TvBoy, Giuseppe Veneziano.

A cura di Gestalt Gallery e con un testo introduttivo di Virginia Bertani s'inaugura sabato 18 dicembre la mostra collettiva Reality Pop, che si snoderà tra due sedi espositive pietrasantesi: Gestalt Gallery e Palazzo Guiscardo.

Fortemente voluta da Gestalt Gallery, da sempre attenta ai nuovi talenti artistici e alle nuove tendenze, la mostra collettiva di arte contemporanea propone quindici artisti, che attraverso i soggetti raffigurati e l'uso del colore, esaltano e rendono proprio il concetto di POP.

Reality Pop descrive la nostra quotidianità storica oltrepassando gli schemi di analisi che sono stati utilizzati per le epoche precedenti. Le opere presenti in mostra sono di artisti italiani appartenenti al movimento neo pop del XXI secolo, che legati da questo filo conduttore ci introdurranno in un mondo fantastico con la loro straordinaria varietà, dove animali, corpi e oggetti del quotidiano riflettono le nostre emozioni, inquietudini e aspirazioni.

Con il fine di dare maggior visibilità a ciascuno dei quindici artisti presenti in mostra, farne comprendere e apprezzare il lavoro, Gestalt Gallery ha deciso di collaborare con il prestigioso Palazzo Guiscardo di Pietrasanta per esporre le 30 tele che andranno a comporre il percorso espositivo di Reality Pop. E tra lo opere presenti in mostra non mancheranno richiami alla mostra più chiacchierata dell'estate pietrasantese.. stay tuned!

Mostra: Reality Pop

Artisti: Andy, Anonymous Art, M. Caccia, Dast, M. Delgado, Francolino, G. Giannoni, L. Giardino, E. Gobbo, S. Kaufman, Orticanoodles, M. Rotondi, C. Sonda, TvBoy, G. Veneziano.

Inaugurazione: Sabato 18 Dicembre, ore 18:30 c/o Palazzo Guiscardo, via Provinciale Vallecchia, 16 Pietrasanta (LU)

Date: 18 dicembre 2010 - 31 gennaio 2011

Sedi: Gestalt Gallery, via Stagio Stagi, 28 Pietrasanta (LU)

Palazzo Guiscardo, via Provinciale Vallecchia, 16 Pietrasanta (LU)

Orario: giov-ven 16:00-19:30;

sab-dom 10:00-13:00 / 16:00-20:00

Info: Tel/Fax(+39) 0584.790.900; www.gestaltgallery.it; press@gestaltgallery.it

Ingresso: Libero


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