CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

giovedì 30 settembre 2010

Barletta. Artérie parte con quattro esposizioni

Artérie parte con quattro esposizioni nella città di Barletta. Si tratta di una mostra itinerante e permanente, una mostra che vuole coinvolgere le attività commerciali e gli uffici pubblici della città di Barletta e portare con prepotenza l'arte nella vita di tutti i giorni. I primi quattro artisti ad esporre sono Enigrusso, Ormas S., Cuonzo Lucia e Luigi Lanotte. Info sulle esposizioni su http://arterie.aliveagency.eu
L'organizzazione cerca altri artisti da promuovere in nuove esposizioni all'interno della stessa iniziativa, che non ha nessuna scadenza temporale. "Artérie" vuole essere una mostra itinerante permanente di pittura emergente che porta le opere fuori sia dalle gallerie d'arte, ritrovo di cultori ed appassionati, sia dalle stanze e dai magazzini degli autori che non riescono ad esporre, anche a causa degli alti costi delle gallerie, per esporli nei luoghi del vivere quotidiano, ovvero in ogni esercizio commerciale e ufficio pubblico della città.
"Artérie" vuole, quindi, dare la possibilità agli autori di esporre le proprie opere, di farsi conoscere e, perché no, anche trovare degli acquirenti per le proprie opere; rendere il comune di Barletta meta degli artisti, dei collezionisti e degli esperti d'arte, oltre che dei media e dei critici; ed infine vuole portare nella vita di tutti i giorni, fatta di attese agli uffici postali e file ai banchi dei negozi, un tocco di vivacità e di tensione verso la bellezza e l'armonia che le opere attraverso i loro colori esprimono.
Non a caso il nome dell'iniziativa è un incontro tra l'Arte e le strade, della vita di tutti i giorni, che vorremmo far pulsare.

Francesco Scatigno
francesco@aliveagency.eu
A.Live agency


L'Aria Sottile di David Begbie dall'8 ottobre a Padova

Venerdì 8 ottobre 2010 inaugura a Padova, presso , la mostra “Aria Sottile - Thin Air”, personale in cui saranno esposte le opere più recenti dell’artista figurativo David Begbie.
Nell’esprimere il suo profondo interesse per l’anatomia umana e per il modo in cui la gente si esprime attraverso il linguaggio del corpo, la sua scultura riconosce che ogni torso ha una “personalità” irripetibile. Studi con modelli viventi amalgamati con osservazioni derivanti dalle interazioni sociali quotidiane nei suoi 20 anni di carriera costituiscono la maggior parte delle opere in questa nuova esposizione.

Le figure di Begbie rimandano alle sculture dell’antichità, ma la sua arte è indubbiamente di questo tempo. Le sue sculture riflettono la preoccupazione corrente per il corpo ideale e il suo uso di materiali industriali le rende distintamente contemporanee.

Le sue opere sono ricche di contraddizioni che le rendono infinitamente affascinanti; muscoli esagerati suggeriscono densità e potenza, ma esse conservano allo stesso tempo trasparenza e delicatezza; sono cariche d’energia ma anche immobili; sebbene fatte di ferro e bronzo, il loro realismo anatomico crea l’illusione di carne sensuale.

Oltre alla trasformazione realmente sorprendente di un materiale all’apparenza inerte in una fantastica configurazione, è l’uso di illuminazione strategica che crea una composizione tra la scultura e l’ombra da questa proiettata che in definitiva lo mette su un altro piano rispetto a qualsiasi altra opera, e produce così una forma artistica per il 21° secolo.

E’ l’annunciatore di una scultura moderna, e la richiesta di sue opere da parte di collezionisti privati o aziendali e dei principali musei ispira la continua fascinazione di David per la forma umana, nello sforzo di catturare la vera e propria essenza di somposizione, profondità e struttura del corpo attraverso i suoi archetipi contemporanei in continua evoluzione.

Qui altre Informazioni su David Begbie ed altri artisti della Vecchiato Art Galleries.

Aria Sottile - Thin Air
David Begbie
8 ottobre - 18 dicembre 2010
Vecchiato Art Galleries di Padova
Via Antonio Da Padova,2
Tel: +39.049.8561359
info@vecchiatoarte.it

mercoledì 22 settembre 2010

“Sole e ombra di Caravaggio”



L’ultima performance del maestro Igor Borozan per le Giornate Europee del Patrimonio 2010

25 e 26 Settembre 2010 Porto Ercole (Gr) - Forte Stella / Terni (Tr) - Teatro Verdi


Anche quest’anno il Ministero per i Beni e le Attività Culturali promuove le “Giornate Europee del Patrimonio”, il programma che si svolgerà nelle giornate di sabato 25 e domenica 26 settembre 2010 ha lo slogan “Italia tesoro d’Europa”. Una manifestazione culturale che, a livello nazionale ed internazionale, conserva il suo indiscusso prestigio grazie all’originalità e all’esclusività degli appuntamenti, rigorosamente gratuiti, che vengono proposti.


L’evento “Sole e ombra di Caravaggio” ideato e fortemente sentito dal maestro Igor Borozan è costituito da un’installazione urbana, due camicie giganti color avorio realizzate da Danilo Regis costumista storico della Corsa all’Anello di "http://narninotizie.blogspot.com/"Narni, ispirate appunto al grande maestro pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio e alla sua vittima il ternano Ranuccio Tomassoni, contestualmente verranno esposte le incisioni inedite delle bozze che hanno dato vita all’opera. Camicie, simbologia di vite vissute che si intrecciano al ritmo incalzante del flamenco nell’arena della corrida dell’umana esistenza. Dramma e passione di un artista, Caravaggio, prendono vita su carta di cotone bagnata, impressa su di una lastra di zinco inchiostrata che, come una sorta di magia, esce dal torchio. Sole e ombra come vita e morte, come chiaro e scuro. Ogni essere umano possiede una duplicità, seppur celata, inconscia. Nel “lato oscuro” vive un mondo “diverso”, sommerso, nascosto, eppur intenso e vibrante: lì, proprio lì, nasce l’Arte. La luce ed il buio interagiscono, si susseguono, l’una non può essere senza l’altro, in un contrasto eterno che paradossalmente genera equilibrio. L’opera racchiude una serie di visioni oniriche, un mix intenso di ingredienti mediterranei come terra, sole, fuoco e danza. Il risultato: un prodotto artistico di forte impatto visivo.

Un viaggio lungo e travagliato che approda a Porto Ercole nello splendido scenario paesaggistico dell’Argentario dove ha concluso la sua vita terrena il grande maestro Michelangelo Merisi da Caravaggio. E proprio in suo onore a Forte Stella verrà installata la camicia gigante che incarna appunto il pittore.

Contemporaneamente a Terni sarà visibile, presso il Teatro Verdi situato nel cuore della città, l’altra camicia che rappresenta la sua vittima, il ternano Ranuccio Tomassoni.

Un filo conduttore passionale che, seppur nel dramma dell’evento sanguinario, lega definitivamente nella storia dell’arte le due città e i due uomini.

L’opera di Borozan si inserisce nel prestigioso contesto delle Giornate Europee del Patrimonio 2010 e va a d aggiungersi ai grandi eventi culturali che, quest’anno, hanno celebrato i 400 anni dalla morte di Caravaggio.

Un particolare e sentito ringraziamento all’Assessorato alla Cultura dei Comuni di Terni e di Monte Argentario e alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria.

orari:

Teatro Verdi di Terni orario continuato

Forte Stella- Porto Ercole (GR) 25 settembre 11.00-17.00 il 26 settembre 10.00-13.00 / 16.00-19.00

Info:

ACCADEMIA BELLE ARTI DI TERNI Tel 0744 431918 - 402436 www.italianartschool.it


GIANCARLO OSSOLA, INTERNI DEL SECOLO BREVE | Galleria-Studio Ostrakon, Milano | 13 OTTOBRE - 13 NOVEMBRE 2010


 
 
COMUNICATO STAMPA
 

 

Giancarlo Ossola, interni del secolo breve

(opere 1950-2006)

 

a cura di Piero Del Giudice

 

13 ottobre - 13 novembre 2010

 

Inaugurazione mercoledì 13 Ottobre ore 18.30

Galleria Ostrakon, via Pastrengo 15, Milano (MI)

 

 

Del lavoro di Ossola hanno scritto talmente in tanti, critici d'arte, scrittori, poeti, sono state fatte talmente tante mostre in Italia e all'estero, che supporre, con questa mostra, di offrire nuove angolazioni di lettura si pecca di misura. Ci sentiamo però di dire che il taglio antologico e critico della presentazione – dalle opere giovanili degli anni '50 agli interni-esterni dei primi anni '60, dai  fumetti alle memorie epiche degli anni '70, dagli interni e fabbriche degli straordinari anni '80 ai più recenti atelier, dagli studi a china  alle tempere su carta – è ambizioso e inconsueto per uno spazio espositivo privato. Nelle 40 opere esposte fra grandi oli, chine e tempere distribuite nei due spazi della galleria,  è tuttavia possibile apprezzare l'evoluzione espressiva dell'artista nel tempo. Che dei molti esegeti di Ossola nessuno si è spinto a istituire paralleli fra la scomparsa – per mutazioni ed eclissi sociali - degli abitanti dei suoi interni  e  l'estinzione per incenerimento degli internati di Treblinka, come fa  Piero Del Giudice nel saggio critico in catalogo:

«Gli interni di Ossola sono allora i luoghi deputati del secolo, le evidenze, le architetture archetipiche del secolo breve, le scansioni emblematiche della storia del XX° secolo, gli interni del secolo breve. I luoghi-teatro di vicende collettive accadute, vi hanno agito corpi e conflitti, speranze e il loro esilio. Sono le cisterne della Storia. […] Non segnano forse il secolo, come stigma, non ne sigillano gli spazi, l'universo concentrazionario della fabbrica fordista e quello seriale del lager – lager, iperbole della fabbrica (arbeit macht frei)?» ne dirà Gianni Testori in una memorabile pagina del Corriere della sera (2. 11. 1983) «[…] il "luogo deputato" alla sua pittura. Tale luogo è, nulla più, ma anche nulla meno, che il "lazzaretto" di ieri e di oggi. C'è aria, murmure, colore, spazio e dolore di penitenza, in questi desolati "interni-esterni […] negli "interni-esterni" di Ossola che kafkianamente s'infilano l'uno nell'altro, in una sinistra grigia, sulfurea prospettiva senza esiti e fine, l'uomo è scomparso» ne dirà lo stesso Ossola (1981) «Gli spazi marginali sono un superstite luogo "pittorico" […] questi luoghi marginali sono serbatoi di una realtà declassata e di una umanità latente in gestazione per un futuro risveglio. Strati di immagini e di oggetti, sedimentati nell'angolo del cortile, calati in una luce da cavedio, che delimita e protegge questo breve limbo […]». I luoghi successivi messi a fuoco dal pittore sono interni espliciti di fabbrica […] grandi tele in cui il tempo è sospeso, le tracce di ciò di cui questi spazi sono stati teatro sono meno evidenti, meno espressive. Né thriller, né suspense, ciò che doveva accadere è accaduto, l'azione si è consumata non rimane che pulviscolo e resti, stracci e carte sollevate da refoli».

 

La mostra è suddivisa nelle sedi di via Pastrengo (Galleria Ostrakon) e di via Moscova (Studio Ostrakon).   

 

 

Biografia: Giancarlo Ossola è nato a Milano nel 1935. Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Brera e la Scuola Comunale di Pittura del Castello. Il contatto con alcuni pittori del "realismo esistenziale", nonché una prima conoscenza dell'espressionismo tedesco e dell'informale storico, segnano nel suo lavoro una svolta verso opere di segno forte e concitato. Tiene la sua prima mostra personale nel 1961 al Salone Annunciata di Milano, presentata da Mario De Micheli e, nel 1963, vince il Primo Premio S. Fedele. Si susseguono i cicli pittorici: dal 1963 gli "interni-esterni"; dal 1967 i " fumetti"; dal 1970 narrazioni segniche e frammentarie e le "memorie epiche"; più avanti ancora le " Città" dagli orizzonti tesi e la scoperta degli "Interni", prima visti come serbatoi dell'arcano e della memoria individuale, in seguito, dopo gli anni '80, come indagine del territorio urbano e delle sue metamorfosi. Le opere di Ossola sono presenti in musei e raccolte pubbliche in Italia e all'estero. Vive e lavora a Milano. 

 

 

GALLERIA-STUDIO OSTRAKON

Via Pastrengo 15/Via Moscova 66

tel. 3312565640, dorino.iemmi@fastwebnet.it

Orari: da Martedì a Sabato ore 15.30 - 19.30






lunedì 20 settembre 2010

Mostra di Joël Stein al MACA di Acri - ultima settimana




Ancora per una settimana sarà possibile interagire con suggestivi e variopinti inganni sensoriali creati dell’artista Joël Stein, il padre e l’artista più rappresentativo dell’arte cinetica. La personale retrospettiva che il MACA – Museo Arte Contemporanea Acri gli ha dedicato si concluderà domenica 26 settembre.
Per info: http://www.museovigliaturo.it; maca@museovigliaturo.it





Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *