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sabato 25 luglio 2009

Woman in Art - arte delle donne

Negli spazi monumenali della Vallisa, chiesa chiusa al culto che si apre al sacro fuoco dell'arte


BARI. Visioni e intersezioni d'arte, travalicando il Mediterraneo partendo dalla terra di Federico II, stupor mundi. E' ritornato, per il quarto anno consecutivo Woman in Art 2009 a cura dell'associazione Federico II eventi di Bari inaugurato, giovedì 23 luglio, con le voci femminili del coro Stupor Mundi Chorus e le coreografie del Mediterraneo Opera Ballet e dellla Breathing Art.
Un ricco cartellone di appuntamenti in programma per la rassegna che dal 23 al 31 luglio vede in mostra per le arti visive (pittura, fotografia e installazioni), nei suggestivi spazi dell'auditorium Vallisa di Bari, le opere di Daniela Addante, Tiziana Schiavarelli, Tania e Marussia Kalimerovi (Bulgaria), Angela Regina, Francesca Curcetti, Gina Pignatelli, Ines Facchin, Rosa Masciopinto, Sandra Sesto (Croazia), Enatalem D.Zeleke ( Etiopia) mentre per la videoarte partecipano Denise Ania, Grazia Loiacono, Carmen Toscano. Un confronto tra donne, artiste provenienti non solo dall'Italia ma anche dalla Bulgaria, Croazia ed Etiopia, che diventa occasione di dialogo tra culture e attraversamento di tutti i linguaggi artistici, come in una grande arena che diventa terreno, non di scontro, ma di apertura e arricchimento reciproco perché è la cultura la vera ricchezza commentano l'art director Michele Loiacono e il console bulgaro Giacomo Olivieri. La rassegna spiega l'ideatore, Michele Loiacono, ha un preciso obiettivo: stupire. Meravigliare con lo sguardo delle donne che non hanno paura di accettare il confronto. Anzi sanno andare oltre. Oltre le apparenze e i pregiudizi, lasciando "trasmettere emozioni, facendo circolare l'arte… peculiare e insostituibile valore che può allargare e approfondire la nostra comprensione della verità".
E secondo quanto annunciato in conferenza stampa "nessun allestimento convenzionale. Anzi le opere sono parte integrante di una installazione all'interno della quale si alterneranno, come da programma, momenti di danza (con la Breathing art Company, che presenta " Madame" e il Mediteraneo Opera Ballet con "Ceci n'est pas un brass", lavoro ideato da Carmen Savino, con coreografie di Vito Iacobellis), teatro (con il gruppo Voci dalla Luna in scena con "Quello che le donne…dicono"), letteratura (con le scrittrici Barbara Congi, Ersilia Cacace, Enza Piccolo e le poetesse Elisa Robino e Snjeska Soucek)."
Dalla pittura alla fotografia, dalle installazioni alla multimedialità passando per il teatro, la musica (le voci femminili dello Stupor Mundi Chorus) e la danza per una lettura del territorio che diventa sentire e agire comune, attraversamento di generi e culture.
Nove giorni, dunque, nel segno delle percezioni e visioni al femminile, anche sul piano della cinematografia, con una chicca che viene direttamente dalla Selezione Ufficiale del Roma Film Festival 2008 e dal National Puppeteers Festival 2009 di Atlanta: "Non fù così che andò gERTRUDE". Titolo di una inedita versione dell'Amleto di William Shakespeare per la regia di Rachel Bryceson Griffiths (Philip Farah produzioni cinematografiche). Da non perdere, infine, due lavori, prodotti dalla Interlinea Film di Maurizio Antonini, il documentario "Dacia Maraini. Una Voce" di Roberto Salinas e il video "Wanted in Rome" di Rossella De Venuto.
(an.fu.)



PROGRAMMA

23 Luglio ore 21,00 apertura Women In…Art saranno presenti il Console della repubblica di Bulgaria Dott. Giacomo Olivieri, il Console della Repubblica di Croazia Dott.ssa Rosa alò, in esposizione installazioni, videoArte, pittura, fotografia, seguiranno performance di danza a cura del Mediterraneo Opera Ballet diretto da Carmen Savino, ancora danza con la Breathing Art e concerto del coro Stupor Mundi Chorus.
In esposizione installazioni, opere pittoriche e fotografie di: Daniela Addante, Tiziana Schiavarelli, Tania e Marussia Kalimerovi (Bulgaria), Angela Regina, Francesca Curcetti, Gina Pignatelli, Ines Facchin, Rosa Masciopinto, Sandra Sesto (Croazia), Enatalem D.Zeleke ( Etipoia). VideoArte di : Denise Ania, Grazia Loiacono, Carmen Toscano.

24 Luglio ore 21,00 Danza. La Breathing art Company presenta " MADAME" un viaggio coreografico ispirato ai romanzi di Flaubert "L'educazione sentimentale" e "Madame Bovary".
26 Luglio ore 21,00 Lettratura: presentazione di Clara Ciannamea "Lungo il sentiero delle carogna (oltre si estende la selva)" Wip Editore,
Presentazione di Barbara Congi "Anch'io ho un'anima" Wip Editore.
27 luglio ore 21,00 Poesia: Serata dedicata alla poesia Pugliese e Croata con l'autrice Elisa Robino e Snjeska Soucek.
28 Luglio ore 21,00 Letteratura: Presentazione di Ersilia Cacace "Il peso sottile dell'amore" Enrico Folci editore.
Presentazione di Enza Piccolo " Con Lydia" Il Raggio Verde editore.
29 Luglio ore 21,00 Teatro: Il gruppo Voci dalla Luna presenta; per raccontare quel mistero senza fine che chiamiamo DONNA…"QUELLO CHE LE DONNE...DICONO."Di Barbara De Palma con Anna De Palma, Barbara De Palma, Letizia La martire.
Ispirazioni e suggestioni: Patrizia Cavalli, Alda Merini, Clarissa Pinkola Estés. Lella Costa.
30 luglio ore 21,00 Danza e proiezioni di corto e mediometraggi: Danza con il Il mediterraneo Opera Ballet presenterà il pezzo; "CECI N'EST PAS UN BRASS" ideazione ed elaborazione di Carmen Savino, coreografie di Vito Iacobellis.
Presentazione e proiezione di " Non fù così che andò gERTRUDE" per la regia di Rachel Bryceson Griffiths, prodotto da Philip Farah produzioni cinematografiche
Proiezioni di intervista documentario con Dacia Maraini " Una Voce" regia di Roberto Salinas, di Rossella De Venuto " Wanted in Rome", produzione Interlinea Film .

Women in Art 2009 - quarta edizione
Bari, Vallisa, piazza del Ferrarese
dal 23 al 31 luglio 2009
ingresso libero.
Orario: dalle 19,30 alle 24.00
www.federicoiieventi.it
Facebook: federicoiieventi.federicoiieve

venerdì 24 luglio 2009

"A l'infinito m'ergo"

CASTEL SANT’ANGELO ROMA
NOTTI ANIMATE
SALA DELLE MACINE
LA SIGNORIA VOSTRA E’ INVITATA ALL’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA
"A L’INFINITO M’ERGO"
ROBERTA PUGNO ORAZIO CORDISCHI MARIA RITA DE GIORGIO
Presentazione critica di Gianni Nappa
mercoledì 12 agosto alle ore 21.30
La mostra rimarrà aperta dal 10 al 30 agosto 2009

Il titolo della mostra “A l’infinito m’ergo”, una intensa frase di Giordano Bruno, è il filo conduttore della triplice personale che si snoda nelle sei affascinanti sale di Castel Sant’Angelo.


Un percorso di opere diverse per motivazione e per dato costruttivo, con tre artisti impegnati da anni nella ricerca della bellezza, con accenti e interpretazioni diversi, ma con l’unico traguardo della purezza, con il bisogno comune di sondare e ricercare le ragioni del fare arte.
Nel percorso sono disposte le opere di Roberta Pugno, da anni impegnata ad interpretare una ricerca non solo formale, che con sapiente uso delle materie affronta con essenzialità; fatta di forme primarie, dove si colgono le aspirazioni più profonde e interiori, una costante attenzione alla pulizia ed al significato, come rimando chiaro a concetti antichi, che sappiano essere nuovo stimolo dei destini del mondo.
Una pervicace scelta di personaggi e concetti che in linea con la profonda convinzione dell’artista di combattere i pensieri dogmatici che nella storia hanno chiuso le speranze di quanti aspiravano ed aspirano ad un lettura libera e pura, scevra da imposizioni culturali e di fede, e come evidenziato in tante sue opere e nelle mostre realizzate, la sua coerenza e la forza verso la ricerca della bellezza intonsa, primaria, ancora non intaccata dalle brutture del sistema.
Un dato introspettivo forte e una offerta di linee e segni puri, la sua figurazione è forte, materica e non convenzionale, dove soprattutto nelle tecniche miste raggiunge livelli interessanti di espressione e forza della rappresentazione, le sue figure sono un ricordo, una pulsione profonda, una lotta perenne tra il sogno e il reale, dove preservare il sottile lembo di primaria immaginazione è l’imperativo del suo percorso.
Nel percorso nelle sale delle macine di Castel Sant’Angelo trovano posto le opere di Orazio Cordischi, solari, mediterranee, ariose, rivolte con lo sguardo all’orizzonte di un mare infinito, calmo, rilassante. Colori primari e di impatto per riportare dal dato fotografico piatto ed inanimato, un pugno di vitale vigore, una nuova pulsione di vita che sappia arrivare oltre le tele.
Opere espressioniste che partendo dal dato figurativo delle figure femminili, abbraccia il sapore delle contrapposizioni in natura e lo fa con due colori, rileggendo in chiave Pop un dato interiore, un dualismo che oltre ad essere spinta di crescita nel confronto, sappia anche essere innovazione di linguaggio, non rilassato sulle sponde di una pittura del saper fare senza slanci.
Cordischi da anni sonda la pittura e la creatività pura, come sua cifra identicativa, sempre con freschezza di colori e vivace senso di follia, dove forme e colori siano un poetico viaggio verso la calma interiore e sappiano essere interpreti di una crescita artistica.
Le sue sedie si stagliano come simboli di un bisogno primario di comunicazione, e l’interagire con l’ambiente diventi linguaggio condiviso e collettivo, che non sia chiuso solo dalle ragioni del mercato, anzi siano interpreti di una esigenza di purezza e stile.
Tanti percorsi per Cordischi, che giunge all’essenza di tratti veloci ed istintivi, dove la materia sia il vigore, sia il movimento interiore all’opera, creando un dato materiale di bidimensionalità come dualità tra corpo e anima, tra la rappresentazione e il suo significato.
Nelle ultime due sale ci troviamo immersi nel tempo, nel suo meccanico affermarsi senza fine, con i suo tempi, nei tempi e per un nuovo tempo. Maria Rita De Giorgio coglie dagli elementi di riuso, poveri, senza storia, la nuova linfa di vita, l’artista crea e ricrea, offre un suo personale sguardo alla globalizzazione, all’interagire dei popoli e delle culture.
Totem e macchine del tempo sono parte di un sogno mai finito, di uno sguardo incantato alla natura ed ai suoi popoli, al bisogno di una nuova stagione del sentire che sappia cogliere a tempo il bisogno di purezza, di amore e sappia allo stesso tempo essere indicativa di una saggezza del fare, di un sentimento forte di adesione alla libertà, alle libertà, ed anche allo sguardo collettivo dei fruitori, siano essi anche per la prima volta dinanzi alle opere di Maria Rita De Giorgio si troverebbero come nuovi germogli del sapere, come bimbi, puri e con stupore.
Sei sale, tre artisti. Un percorso.
La purezza e la bellezza sono la nostra natura, tocca a noi saper salvaguardare dagli attacchi di una società occludente e bigotta.
Sondare, indagare, interpretare in un moto continuo l’interiore profondo che ci muove verso scoperte inimmaginabili, “a l’infinito m’ergo”.


Gianni Nappa
Napoli 22/07/2009

martedì 21 luglio 2009

Fotografia. Palazzo della Ragione: Mostra “Camera Work”

FOTOGRAFIA. AL PALAZZO DELLA RAGIONE LA MOSTRA "CAMERA WORK"

Milano, 21 luglio 2009 – A Palazzo della Ragione saranno esposti per la prima volta al pubblico 50 fascicoli di "Camera Work", la più famosa rivista fotografica statunitense. "Camera Work l'opera fotografica di Stieglitz, Steichen e Strand tra Europa e America", questo il titolo dell'esposizione promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune assieme ad Alinari 24ORE, sarà aperta da domani, mercoledì 22 luglio, fino al 13 settembre.

"In linea con il programma 'Milano mondo', l'esposizione instaura un ponte tra la cultura europea e quella americana – ha detto l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory che di recente ha siglato, in rappresentanza del Comune, un accordo con la città di Chicago per promuovere reciproche sinergie culturali.

"Attraverso le pagine della rivista Camera Work – ha aggiunto – siamo condotti alla riscoperta della fotografia come un genere culturale con una sua propria dignità, la cui bellezza risiede nell'emozione, non tanto nella tecnica".

A cura di Pamela Roberts, già curatrice della Royal Photographic Society di Bath, la mostra consente al visitatore un approfondito esame delle singole personalità che vennero invitate a pubblicare le loro opere sulla rivista. I 50 fascicoli originali in esposizione provengono da una collezione privata conservata nelle raccolte Museali della Fratelli Alinari.

Di tutte le riviste pubblicate tra la fine dell'Ottocento e i primi due decenni del Novecento, Camera Work emerge per i contenuti e gli argomenti trattati, ma soprattutto per la raffinata ed esclusiva cura editoriale (ogni singolo fascicolo è numerato da 1 a 1000 e riservato solo ai sottoscrittori).
Fondata dal fotografo Alfred Stieglitz nel gennaio del 1903, fu pubblicata fino al mese di giugno del 1917 per un totale di 50 fascicoli all'interno dei quali sono raccolte 544 tavole illustrate.
Ogni fascicolo contiene tavole, riprodotte con varie tecniche, per la maggior parte photogravure, realizzate dai maggiori esponenti della cultura fotografica dell'epoca, come Steichen, Stieglitz, Demachy, Käsebier, Langdon Coburn, Puyo, ma anche da autori appartenenti a generazioni precedenti come Margaret Cameron, David Octavius Hill. A queste si affiancano le riproduzioni in photogravure dei disegni di grandi maestri dell'arte contemporanea, come Picasso, Rodin e Matisse, che completano il panorama della cultura figurativa del primo Novecento.

Nata dalla volontà di Stieglitz di creare uno strumento propulsore a favore della fotografia artistica, Camera Work si offre come spazio per il dibattito e la sperimentazione delle avanguardie figurative tra America e Europa. Attraverso le pagine della rivista si colgono i fermenti che segnarono il passaggio dell'arte dai valori tradizionali ottocenteschi all'esplorazione di nuove forme espressive ricercate dalla cultura del Novecento.

Negli spazi della mostra è stata allestita una sala proiezioni per la visione delle 500 e più immagini contenute nell'opera.


Per informazioni: tel. 055 2395252

Ufficio Stampa Alinari 24ORE – Rosa Manno 055 2395207 – rosa@alinari.it

La SCUOLA ROMANA DEI FUMETTI presenta Serata d'Autore: SATIRA! Mercoledì 22 luglio ore 21,30 a Roma, giardini di Castel S. Angelo

LA SCUOLA ROMANA DEI FUMETTI

presenta

SERATA D’AUTORE:
SATIRA!
MERCOLEDÌ 22 LUGLIO - ORE 21.30

Presso
“Letture d’Estate lungo il Fiume e tra gli Alberi”
Giardini di Castel Sant’Angelo
www.invitoallalettura.org

Tornano gli appuntamenti con la Scuola Romana dei Fumetti a “Letture d’Estate lungo il Fiume e tra gli Alberi”, la prossima serata è dedicata alla satira a fumetti e prevede un incontro con autori che affidano il proprio messaggio di critica sociale, politica e di costume alle vignette satiriche, diramandole attraverso varie forme di comunicazione: quotidiani, internet, volumi, autoproduzioni e telefonia mobile.
In questa occasione gli autori DARIO DI SIMONE, MAURO FELICI RIDOLFI e ALESSIO SPATARO saranno presenti per un incontro con il pubblico alle 21,30 di mercoledì 22 luglio e avranno la possibilità di esprimersi e di confrontarsi con il pubblico. Allo stand della Scuola Romana dei Fumetti saranno disponibili i volumi degli autori, forniti da Comics Boulevard.

GLI AUTORI:

Dario Di Simone:
in arte Darix, classe 1973, ex allievo della Scuola Romana dei Fumetti, si divide tra famiglia, “lavoro” e satira, è da poco uscita la sua prima raccolta di vignette sulla recente storia politica italiana intitolata: “Houston… siamo nella merda!”, con la prefazione di Massimo Caviglia. Trovate i suoi sfoghi su: www.satirix.splinder.com

Mauro Felici Ridolfi:
disegnatore e grafico. Ex allievo della Scuola Romana dei Fumetti, vignettista satirico con lo pseudonimo di Ferim, ha collaborato con i periodici di satira “Cuore”, “Veleno”, diretto da Alessio Di Mauro, e con “BipSatira”, il primo quotidiano di satira su telefonia mobile, diretto da Massimo Caviglia.

Alessio Spataro:
è uno dei protagonisti della scena satirica italiana, esordisce su “Cuore”, “Frigidaire” e “Liberazione” e pubblica su “Internazionale”, “Carta” e “Il Manifesto”. Vignettista satirico e autore di graphic novel con “Non più Estate” e “Dark Country”, ha pubblicato le raccolte “Cribbio”, “Bertinotte”, “Papa Nazingher” e il recente volume “Zona del Silenzio”, sul caso Aldrovandi.

Scuola Romana dei Fumetti
Via Flaminia, 29 (Roma)
Tel. 06.32.14.609

La casa appesa al cuore

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