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mercoledì 20 luglio 2022
L'Inferno di Kollias: Imago Dantis
L'Inferno, la prima cantica della Divina Commedia di Dante, è al centro delle suggestioni visive create da Kollias alias Maurizio Coglia. Imago Dantis Inferno è il titolo della personale che sarà ospitata nel Palazzo Ducale di Martano nell'ambito di "Cortili Aperti", evento dedicato alla conservazione della memoria architettonica di uno dei borghi più suggestivi del Salento. Ed è originario di Martano anche se vive e lavora a Londra, Maurizio Coglia che ha scelto come nome d'arte il termine Kollias perché evoca le origine greche del suo cognome. Martano è infatti situato nella Grecià Salentina che conserva la doppia anima di un’antica lingua, il Griko, tramandata dagli anziani e parlata nelle antiche case a corte. E in uno dei luoghi simbolo, il Palazzo Ducale Gaetani, saranno esposti i trentacinque collage digitali che Kollias ha realizzato partendo da uno studio approfondito della Divina Commedia e in particolare concentrandosi sulla prima cantica e sui temi iconografici. I 34 canti dell'Inferno sono rappresentati con una tecnica mista: manuale (pennarello e inchiostro colorato) e digitale (inserimenti di immagini manipolate). Il tour è completato da una coinvolgente esperienza video. Appassionato collezionista di una vasta raccolta di pubblicazioni legate alle illustrazioni della Divina Commedia che si estende attraverso le più svariate espressioni artistiche, dal Settecento ad oggi e oltre, Maurizio Coglia | KOLLIAS interpreta la propria ricerca in un lavoro di digital art che cattura in un affascinante ciclo d’illustrazioni la complessità e l'eredità perenne della visione di Dante. Laureatosi in architettura a Napoli nel 1990 dove segue una lunga formazione professionale su edifici storici danneggiati dal terremoto, Maurizio Coglia nel 2000 si trasferisce a Dublino dove condivide la sua esperienza italiana nella conservazione dell'architettura. Dal 2010 vive a Londra dove continua a lavorare su dimore storiche del patrimonio architettonico inglese. Nel frattempo, la sua personale passione e studio per l'illustrazione dantesca lo ha portato a collezionare un'ampia raccolta di pubblicazioni. L'evento, patrocinato dal Comune di Martano, è organizzato con la consulenza e supporto organizzativo di Island2Island Art. IMAGO DANTIS | Inferno di Maurizio Coglia |Kollias Palazzo Gaetani o Palazzo Ducale Martano, via Calimera Dal 29 luglio al 6 agosto 2022 Orario: dalle 20.00 alle 24.00 con ingresso liberoSandro Bongiani VRspace, RAY JOHNSON / RELAZIONI MARGINALI SOSTENIBILI TWO
Comunicato stampa
Sandro
Bongiani Arte Contemporanea
RAY JOHNSON / RELAZIONI MARGINALI
SOSTENIBILI TWO
TODAY I MAILED A BANANA TO RAY
JOHNSON FOR 59. BIENNNIAL INTERNATIONAL OF VENICE 2022.
Una Mostra Collettiva
Internazionale condivisa in due gallerie a cura di Sandro Bongiani con la
partecipazione di 100 artisti e 174 opere per il 60° anniversario della nascita della Mail Art di Ray Johnson
1962 – 2022.
La Collezione Bongiani Art Museum di Salerno è lieta di inaugurare presso la galleria Sandro Bongiani Vrspace e nello Spazio Ophen Virtual Art Gallery la mostra collettiva internazionale dal titolo: “Relazioni Marginali sostenibili Two / TODAY I MAILED A BANANA TO RAY JOHNSON FOR 59. BIENNNIAL INTERNATIONAL OF VENICE 2022”. Un progetto e una mostra indipendente condivisa in due gallerie, a cura di Sandro Bongiani, con la partecipazione di 100 artisti e 174 opere, per il 60° anniversario della nascita della Mail Art di Ray Johnson (1962-2022) e in contemporanea con l’evento della 59th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2022.
A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962) e dopo la mostra personale di Ray Johnson (1927-1995) dal titolo: “Ray Johnson, Relazioni marginali sostenibili / One” con opere originali e inedite facenti parte della Collezione dell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA) e la mostra collettiva internazionale dal titolo: “Ray Johnson Project, Relazioni marginali sostenibili” con 72 opere dell’Archivio Amazon di Milano, un progetto “add to & return” realizzato da Ruggero Maggi nel 1987, viene organizzato da Sandro Bongiani un altro evento dedicato all’artista americano Ray Johnson. Il progetto prende spunto da un disegno di Ray Johnson eseguito nel 1984 dal titolo: “Today I mailed a banana to Bill de Kooning” in cui Ray Johnson invia a Willem de Kooning una banana pop-concettuale. Da questa precisa opera nasce l’evento internazionale con l’invito a 100 artisti internazionali contemporanei a trattare il tema del frutto esotico della banana in chiave poetica.
Nel 1945 Ray Johnson lasciò Detroit per frequentare il Black Mountain College in North Carolina e durante i tre anni successivi entrò in contatto con importanti artisti come Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. È proprio nel 1984, facendo quest’opera, Ray Johnson cambia la data da 1984 a 1948 (l’anno di frequentazione) inviando questa banana a Willem de Kooning. Il progetto internazionale dedicato a Ray Johnson ideato in occasione e in contemporanea con la 59. Biennale Internazionale di Venezia 2022 vuole indagare l’invenzione delle proposte creative degli artisti marginali, piuttosto che il sarcasmo e le forzature mirabolanti delle idee portate alla ribalta dal sistema ufficiale dell’arte, E’ una chiara risposta alle proposte generiche e pseudo culturali di tanti autori contemporanei di oggi e anche un suggerimento a ricercare l’invenzione creativa piuttosto che le trovate nichiliste e teatrali richieste dai collezionisti e dal sistema autoritario del mercato ufficiale dell’arte che annoiato si diverte ora a finanziare proposte che sono divenute il gioco sociale ed economico prediletto dalla classe finanziaria dominante.
Sandro Bongiani
-scrive- “la Mail Art è
una sorta di strana ragnatela di
comunicazioni creata da altrettanti
corrispondenti capace di superare le infinite distanze
geografiche del pianeta coinvolgendo concretamente tutte
le Nazioni del mondo in un impressionante e gigantesco puzzle
mobile, sempre variabile e perennemente in movimento”. L’arte
postale con il suo tentacolare network di contatti
abbraccia ormai il mondo intero; ogni tessera è una micro-unità di
una più vasta e imprevedibile macro-unità che rappresenta un universo
diversificato di nuove energie poetiche, una sorta
di grande “incontro” collettivo, in cui “i giochi di parole non sono
solo un gioco”, come giustamente affermava tanti anni fa Alfred
Jarry, ma un’altra diversa possibilità di liberarsi dalle
costrizioni e dagli impedimenti e dedicarsi compiutamente
all’invenzione e alla pura creatività. La ricerca artistica, per
tanti artisti è anche libertà e soprattutto fratellanza.
e amore.
Breve Biografia di Ray Johnson (1927-1995)
Nato il 16 ottobre 1927 a Detroit, nel Michigan, i suoi primi anni di vita comprendevano lezioni sporadiche al Detroit Art Institute e un'estate alla Ox-Bow School di Saugatuck, nel Michigan. Nel 1945, Johnson lasciò Detroit per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina. Durante i suoi tre anni nel programma, ha studiato con un certo numero di artisti, tra cui Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. Trasferitosi a New York nel 1949, Johnson stringe amicizia tra Robert Rauschenberg e Jasper Johns, sviluppando una forma idiosincratica di Pop Art. Nei decenni successivi, Johnson divenne sempre più impegnato in performance e filosofia Zen, fondendo insieme la pratica artistica con la vita. Il 13 gennaio 1995 Johnson si suicidò, gettandosi da un ponte a Sag Harbor, New York, poi nuotando in mare e annegando. Nel 2002, un documentario sulla vita dell'artista chiamato How to Draw a Bunny, ci fa capire il suo lavoro di ricerca. Oggi, le sue opere si trovano nelle collezioni della National Gallery of Art di Washington, D.C., del Museum of Modern Art di New York, del Walker Art Center di Minneapolis e del Los Angeles County Museum of Art.
100
artisti e una banana per Ray Johnson
SANDRO
BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
RAY JOHNSON / RELAZIONI MARGINALI
SOSTENIBILI TWO
-Pavilion Locust Valley I Spazio Sandro Bongiani Vrspace
https://www.sandrobongianivrspace.it/
-Pavilion Lautania Valley I Spazio Ophen Virtual Art
Museum
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
Da Sabato 23 luglio a Domenica 18 settembre 2022
Opening Sabato 23 luglio 2022 ore
18:00
ORARI: tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
sabato 7 maggio 2022
Salerno, “Ray Johnson Project, Relazioni marginali sostenibili”
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
“Ray Johnson Project, Relazioni marginali sostenibili”
La Collezione Bongiani Art Museum è lieta di inaugurare presso lo spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno e in contemporanea con la 59. Biennale Internazionale di Venezia 2022 la mostra collettiva dal titolo: “Ray Johnson Project, Relazioni marginali sostenibili” a cura di Sandro Bongiani con un progetto “add to & return” realizzato da Ruggero Maggi nel 1987 con 72 opere scelte dell’Archivio Amazon di Milano.
Per questo progetto Ray Johnson aveva scritto sul retro di un invito di una sua mostra al Nassau County Museum una frase quando mai profetica.. altro che l'impero della catena di distribuzione di Mr. Bezos!
Ruggero
Maggi scrive: Ray aveva già preso da anni
l'abitudine di spedire sue immagini per posta invitando gli artisti ad
intervenire nello spirito della New Correspondance School. Le "basi",
inviate agli artisti, come le chiamo io, furono sostanzialmente quattro in cui si chiedeva agli artisti di intervenire e rispedire, “add to & return”, utilizzando le immagini che Johnson mi aveva
inviato a metà degli anni '80. Mi sorprende ancora oggi che alcuni di questi
fogli, dopo viaggi postali durati anni, ritornano al mittente!
A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962) un altro importante evento in Italia dedicato all’artista americano Ray Johnson considerato dalla critica negli anni 60’ per essere “il più famoso artista sconosciuto di New York e un pioniere della performance e dell'uso della lingua scritta nell'arte visuale. Una pratica basata sulla contaminazione tra collage, fotografia, disegno, performance e testo scritto avvalorato attraverso l’invio postale. I suoi progetti includono prestazioni concettualmente elaborate che si occupavano di relazioni interpersonali che nascono da piccole storie, da incontri con le altre persone, da relazioni e riflessioni spontanee capaci di innescare nuovi apporti e nuove azioni al pensiero creativo”.
Secondo Ray Johnson i l’arte è vita, del resto, anche la parola “Moticos” utilizzata molto spesso deriva dalla parola osmotic, una specifica qualità caratterizzata da una reciproca influenza, uno scambio fra individui, una compenetrazione di idee, atteggiamenti e realtà culturali, insomma, un nuovo modo di pensare in un processo decisamente fluido e in evoluzione che si rivela in modo puntuale esaminando gli scritti e le azioni performative “Zen Nothings” svolte dall’artista americano. Oggi a distanza di 27 anni dalla morte il suo lavoro sperimentale dagli anni 60’ in poi è considerato dalla critica parte integrante del movimento Fluxus e persino originale anticipatore della Pop Art americana.
Ray Johnson, nel 1962, fondò la New York Correspondance School of Art, una sorta di scuola d’arte per corrispondenza nella quale gli elaborati grafici con l’inserimento di timbri e collage venivano per la prima volta spediti per posta a conoscenti e persino ignari destinatari, dando completa autonomia alla comunicazione e rendendo questo nuovo modo di espressione totalmente libero, al di fuori di qualsiasi schema imposto e prefissato dal potere culturale e di conseguenza dal mercato ufficiale dell’arte.
Precursore e
anima ribelle, presenza enigmatica e convinto
individualista, trasgressivo, estroverso, diseredato ed
eremita dell’arte americana, spesso viene associato al
gruppo Fluxus per il carattere solitamente minimal-concettuale
dei suoi progetti tuttavia, dobbiamo segnalare che Ray
Johnson non ha mai fatto parte del “Fluxus”, ma ha
comunque condiviso le stesse problematiche e ”l’underground”
sperimentale con molti artisti di questo raggruppamento.
Nei primi
anni 60, il mitico Johnson si dedicò definitivamente alla Mail Art (l’Arte
Postale), combinando oggetti trovati con
fumetti, pubblicità, lettere e anche pittura e
colore. Diceva che “ amava realizzare opere che combinassero giochi
di parole, verbali e visivi". Nasceva così l’arte postale,
divenendo essenzialmente “operazione artistica in progress” di scambi tra
individui scavalcando le figure istituzionali del critico e del
gallerista d’arte contemporanea.
Oggi, ci
appare uno dei personaggi più influenti della Mail
Art e nel contempo un grande pioniere solitario dell’arte
visuale. americana, influenzando di fatto il futuro
dell'arte e divenendo altresì il punto di riferimento
per nuove generazioni di giovani artisti.
La Mail
Art -scrive Sandro Bongiani- è una sorta di strana
ragnatela di comunicazioni creata da altrettanti
corrispondenti capace di superare le infinite distanze
geografiche del pianeta coinvolgendo concretamente tutte
le Nazioni del mondo in un impressionante e gigantesco puzzle
mobile, sempre variabile, perennemente in movimento”. L’arte
postale con il suo tentacolare network di contatti
abbraccia ormai il mondo intero; ogni tessera è una micro-unità di
una più vasta e imprevedibile macro-unità che rappresenta un universo
diversificato di nuove energie poetiche, una sorta
di grande “incontro” collettivo, in cui “i giochi di parole non sono
solo un gioco”, come giustamente affermava tanti anni fa Alfred
Jarry, ma un’altra diversa possibilità di liberarsi dalle
costrizioni e dagli impedimenti e dedicarsi compiutamente
all’invenzione e alla pura creatività. La Mail Art, per tanti
artisti è anche libertà e soprattutto amore e fratellanza.
Artisti presenti a questa rassegna
internazionale di Mail Art:
Acosta Bentos, Uruguay I Andrej Tišma, Yugoslavia I Angel Borrero, USA I Angela e Henning Mittendorf, Germania I Anne King, Canada I Antonio Tregnaghi, Italia I Artpool, Ungheria I B. Charpentier, Francia I Brad Goins, USA I Charles Francois, Belgio I ciTIZeN X, Canada I Cleasby, USA I CrackerJack Kid, USA I Creative Thing, USA I D. Jenkins, USA I Daniel Daligand, Francia I Daniel Plunkett, ND I Daniele Sasson, Italia I David Tiffen, England I Desireau, Italia I E. F. Higgins III, USA I Emilio Morandi, Italia I Ennio Carbone, Italia I Gaetano Colonna, Italia I Georg Mühleck, Germania I Gerard Barbot, USA I Gilberto Prado, Brasile I Giorgio Nelva, Italia I Giovanni Fontana, Italia I Giovanni Strada, Italia I Giuseppe Canzi, Italia I Guido Bondioli, USA I Guillermo Deisler, Cile I Harley, Usa I Harry Fox, USA I Heino Otte, Austria I Herbert A. Meyer, Germania I Irja Lähteenmäki, Finlandia I Isao Yoshii, Giappone I J!B!B!, Spagna I Jenny Soup, USA I John M. Byrum, USA I Jorge Caraballo, Uruguay I Josè Van De Broucke, Belgio I Kees Oosterbaan, NL I Keith Bates, GB I Lancillotto Bellini, Italia I Le Depli Amoreux Mensuel, Francia I Lothar Trott, Svizzera I Mágìco Verdún, Spagna I Marcel Stüssi, Svizzera I Massimo Medola, Italia I Mike Bidner, Canada I Mike Duquette, Canada I Mogens Otto Nielsen, Danimarca I Mukata Takamura, Giappone I Mumbles, USA I Nenad Bogdanović, Yugoslavia I Oh Boy!, USA I Oronzo Liuzzi, Italia I Pascal Lenoir, Francia I Phosphorusflourish, USA I PLAGIaT, Danimarca I PLUTØNIUM PRESS, Australia I R. & D. Kamperelić, Yugoslavia I Ray Johnson, USA I Rea Nikonova, Russia I Roberto Keppler, Brasile I Roberto Zito, Italia I Rocola, USA I Ronaldo Comix, USA I Rudi Rubberoid, USA I Ruggero Maggi, Italia I Ruud Janssen, NL I Salvatore Anelli, Italia I Salvatore De Rosa, Italia I Shigeru Nakayama, Giappone I Shozo Shimamoto, Giappone I Stewart Home, GB I Thompson, USA I Tim Mc Haughlin, Canada I Walter Rovere, Italia.
Biografia di Ray Johnson (1927-1995)
Nato il 16 ottobre 1927 a Detroit, nel Michigan, i suoi primi anni di vita comprendevano lezioni sporadiche al Detroit Art Institute e un'estate alla Ox-Bow School di Saugatuck, nel Michigan. Nel 1945, Johnson lasciò Detroit per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina. Durante i suoi tre anni nel programma, ha studiato con un certo numero di artisti, tra cui Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. Trasferitosi a New York nel 1949, Johnson stringe amicizia tra Robert Rauschenberg e Jasper Johns, sviluppando una forma idiosincratica di Pop Art. Nei decenni successivi, Johnson divenne sempre più impegnato in performance e filosofia Zen, fondendo insieme la pratica artistica con la vita. Il 13 gennaio 1995 Johnson si suicidò, gettandosi da un ponte a Sag Harbor, New York, poi nuotando in mare e annegando. Nel 2002, un documentario sulla vita dell'artista chiamato How to Draw a Bunny, ci fa capire il suo lavoro di ricerca. Oggi, le sue opere si trovano nelle collezioni della National Gallery of Art di Washington, D.C., del Museum of Modern Art di New York, del Walker Art Center di Minneapolis e del Los Angeles County Museum of Art.
Archivio AMAZON di Ruggero Maggi | Ray Johnson / Project Add
& Return1. serie | 1987
Si ringrazia l’Archivio AMAZON di Milano
creato da Ruggero Maggi nel 1979 per
aver permesso la realizzazione di questa importante mostra dedicata all’artista
americano Ray Johnson.
COLLEZIONE BONGIANI ART MUSEUM
TITOLO: Ray Johnson Project, Relazioni marginali sostenibili
Dal 11 Maggio 2022 al 30 Giugno
2022
SALERNO
Opening 11
maggio 2022 h. 18:00
LUOGO: Spazio
Ophen Virtual Art Gallery
INDIRIZZO: Via
S. Calenda 105/D
ORARI: tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
CURATORI: Ruggero Maggi e Sandro Bongiani
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com
SITO UFFICIALE: http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
mercoledì 27 aprile 2022
Sabbioneta diventa internazionale grazie all'evento degli FSD di Conifa
Domenica 24 Aprile 2022 presso il Teatro Olimpico di Sabbioneta, splendido esempio della “Città Ideale”, si è svolta la Conferenza stampa dei FSD di Conifa.
Alla conferenza hanno partecipato il sindaco di Sabbioneta, i presidenti e i manager di Conifa e i rappresentanti delle squadre Conifa provenienti tutto il Mondo.
Prima della Conferenza stampa si sono svolti i sorteggi del mondiale femminile di calcio 2022, che si svolgerà in Tibet, dove la squadra del Tibet NSA si scontrerà nella prima partita con la squadra del Matabeleland FC e lo Szekelyfold LE incontrerà la FA Sapmi.
Sono stati sorteggiati anche i partecipanti ai gironi della coppa d’Africa di calcio maschile in cui la squadra del Pro Arena incontrerà quella di Yoruba Nation e il Matabeleland incontrerà il Biafra FF.
A seguire sono stati presentati in anteprima mondiale i due nuovi trofei, quello Mondiale e quello Europeo che verrà consegnato per la prima volta durante gli Europei 2022 a Giugno a Nizza.
La Confederazione delle Associazioni Calcistiche Indipendenti (CONIFA), insieme al Comune di Sabbioneta, sono onorate di annunciare una serie storica di eventi volti allo sviluppo dell'organizzazione mondiale e dei suoi membri.
Gli FSD Conifa
Conosciuti come Football Strategy Days, i membri e i partner sono invitati a unirsi al sito Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO per - nelle parole del presidente globale della CONIFA, Per-Anders Blind - "definire un percorso verso il futuro per ogni continente".
Dal 22 al 24 aprile 2022, i delegati di ciascuna delle squadre mondiali associate a CONIFA parteciperanno a giornate di meeting che verteranno sugli argomenti dei vari continenti, sul business, sugli arbitri, sul calcio femminile, sul calcio no limits, sul nuovo trofeo club europeo, oltre ad avere l'opportunità di immergersi nella cultura di Sabbioneta, rinomata in tutto il mondo, situata in Lombardia, nel nord Italia.
Il business meeting sarà presieduto da Fabio Puntillo, General Manager Conifa, quello arbitri da Roger Lundback, Direttore arbitri mondiale Conifa, il meeting sul calcio femminile da d’Alary Dalton, Direttore del calcio femminile mondiale Conifa, quello sul calcio no limits da Francesco Zema, Direttore calcio disabili mondiale Conifa, e il meeting sul nuovo trofeo per club europeo da Givi Todua, Direttore ECT Conifa.
Sabbioneta
Sabbioneta è un'affascinante rappresentazione pratica di un'ambizione filosofica: la città fu edificata per volere del duca Vespasiano Gonzaga con l'obiettivo di concretizzare la concezione rinascimentale della 'Città Ideale' in cui arte, architettura e urbanistica rappresentano la massima espressione di classicismo.
Le teorie cinquecentesche che ne hanno guidato la progettazione fanno di Sabbioneta un'area di incredibile valore architettonico e artistico: nelle sue strade, nei suoi scorci e nei suoi palazzi si possono riconoscere le teorie prospettiche e le teorie delle proporzioni che le conferiscono armonia ed eleganza.
I Trofei
I Trofei Conifa Mondiale ed Europeo hanno lasciato Stoccolma con un volo speciale per Milano e continueranno fino a Sabbioneta con lo staff presidenziale al seguito.
Venerdì saranno presi in carico dal Sindaco di Sabbioneta e domenica finalmente ci sarà la presentazione ufficiale.
Il Trofeo Europeo è stato realizzato su progetto di Stefano Voi che è stato il vincitore del Contest sui social Conifa organizzato pochi mesi fa.
Il Trofeo Europeo di Conifa sarà svelato per la prima volta domenica durante la cerimonia ufficiale di presentazione nel Teatro Olimpico di Sabbioneta che si svolgerà al termine della FSD a Sabbioneta. L'attesa è stata lunga, ma è stata finalmente soddisfatta.
Le parole del Sindaco di Sabbioneta Marco Pasquali
“Sabbioneta è lieta di ospitare il mondo CONIFA per questo importante evento, utilizzando lo sport e la cultura come mezzo di promozione territoriale, rilancio economico e ripresa turistica dopo oltre due anni di difficoltà. La nostra città, patrimonio dell'umanità, è orgogliosa di diventare il centro del mondo per un'organizzazione come CONIFA, che fa dello sport e della cultura i suoi importanti tratti distintivi. Sabbioneta potrà accogliere nel migliore dei modi delegati da tutto il mondo, mostrando la bellezza di un territorio fatto di storia, natura, tradizione sportiva e altro ancora”.Dal 2008 Sabbioneta è stata inserita tra i siti UNESCO, quindi luogo dichiarato 'di eccezionale valore universale'.
Le parole dell' assessore allo Sport Franco Alessandria
Sabbioneta è anche una città di grande tradizione sportiva. Dalle storiche società calcistiche che valorizzano tutto il nostro territorio, a quelle di recente fondazione, passando per la tradizione ciclistica del nostro comune e della storica associazione di pallavolo, alle società di atletica leggera e di rugby dell'Oglio Po. Sabbioneta è il cuore di un territorio a forte vocazione sportiva che oggi, grazie a CONIFA, scopre anche la sua ambizione di essere riconosciuto a livello globale. Lo sport può fare molto per lo sviluppo di un territorio e con FSD potremo dimostrarlo”.
martedì 26 aprile 2022
Grande mostra personale di Ray Johnson (1927-1995) - SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
Grande mostra personale di Ray Johnson (1927-1995).
“Ray
Johnson, Relazioni marginali sostenibili / One”
SANDRO
BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
Sandro
Bongiani Arte Contemporanea è lieta di inaugurare in contemporanea con la
59. Biennale Internazionale di Venezia
2022 la mostra personale dal titolo: “Ray Johnson, Relazioni marginali
sostenibili / One” a cura di Sandro Bongiani con opere originali ancora
inedite facenti parte della Collezione dell’Archivio Coco Gordon di Colorado
(USA). Una collaborazione tra Ray Johnson e Coco Gordon durata oltre un
ventennio di contatti e assidue frequenze, dagli anni 70 fino al 1995, anno
della sua dipartita, collaborando attivamente assieme in interessanti scambi
creativi che secondo noi era doveroso far conoscere.
A distanza di 60 anni dalla nascita della Mail Art (1962) e a 50 anni esatti (1972) dalla prima e forse unica mostra in Italia e in Europa di Ray Johnson presso la Galleria Schwarz a Milano di Arturo Schwarz, con una presentazione di Henry Martin, ritorna in Italia un importante evento dell’artista americano con 160 opere originali tra elaborazioni grafiche, progetti, foto dell’artista, performance e testi ancora inediti raccolti nel corso di oltre un ventennio di collaborazioni tra Ray Johnson e Coco Gordon, presenti ora nell’Archivio Coco Gordon di Colorado (USA) e con 24 opere “add to & return” in appendice di vari periodi di lavoro creati da artisti che avevano partecipato all’esperienza innovativa della New York Correspondence Art School.
Una indagine su Ray Johnson ad ampio raggio, considerato dalla critica negli anni 60’ per essere “il più famoso artista sconosciuto di New York e un pioniere della performance e dell'uso della lingua scritta nell'arte visuale. Una pratica basata sulla contaminazione tra collage, fotografia, disegno, performance e testo scritto avvalorato attraverso l’invio postale. Diceva “ho semplicemente dovuto accettare che per una necessità di vita ho scritto molte lettere e dato via molto materiale e informazioni, ed è stata una mia compulsione. E mentre l'ho fatto, è diventato storia. È il mio curriculum, è la mia biografia, è la mia storia, è la mia vita”. I suoi progetti includono prestazioni concettualmente elaborate che si occupavano di relazioni interpersonali e disordini formali. Secondo Coco Gordon, “i suoi lavori non sono mai singole operazione assestanti di mail art, ma nascono da piccole storie, da incontri con le altre persone, da relazioni e riflessioni spontanee capaci di innescare nuovi apporti e nuove azioni al pensero creativo”.
Ray, non amava tanto essere chiamato un mail artista, ma pensava di poter creare un nuovo gruppo di lavoro “Pre Pop Shop” tra Black Mountain e Pop Art. Secondo lui l’arte è vita, del resto, anche la parola “Moticos” utilizzata molto spesso deriva dalla parola osmotic, una specifica qualità caratterizzata da una reciproca influenza, uno scambio fra individui, una compenetrazione di idee, atteggiamenti e realtà culturali, insomma, un nuovo modo di pensare in un processo decisamente fluido e in evoluzione che si rivela in modo puntuale esaminando gli scritti e le azioni performative “Zen Nothings” svolte dall’artista americano. Oggi a distanza di 27 anni dalla morte il suo lavoro sperimentale dagli anni 60’ in poi è considerato dalla critica parte integrante del movimento Fluxus e persino originale anticipatore della Pop Art americana.
Dopo questo importante evento verrà fatta la catalogazione circa 500 opere presenti nella Collezione Gordon di Colorado (USA) che presto verranno ufficialmente rese visibili anche online, in modo stabile a scopo divulgativo e di consultazione presso la startup web “Sandro Bongiani Arte Contemporanea” di Salerno, https://www.sandrobongianivrspace.it/ per opportuni studi e approfondimenti sul lavoro innovativo svolto da questo importante artista pre-pop americano.
Biografia di Ray Johnson (1927-1995)
Nato il 16 ottobre 1927 a Detroit, nel Michigan, i suoi primi anni di vita comprendevano lezioni sporadiche al Detroit Art Institute e un'estate alla Ox-Bow School di Saugatuck, nel Michigan. Nel 1945, Johnson lasciò Detroit per frequentare il progressivo Black Mountain College in North Carolina. Durante i suoi tre anni nel programma, ha studiato con un certo numero di artisti, tra cui Josef Albers, Jacob Lawrence, John Cage e Willem de Kooning. Trasferitosi a New York nel 1949, Johnson stringe amicizia tra Robert Rauschenberg e Jasper Johns, sviluppando una forma idiosincratica di Pop Art. Nei decenni successivi, Johnson divenne sempre più impegnato in performance e filosofia Zen, fondendo insieme la pratica artistica con la vita. Il 13 gennaio 1995 Johnson si suicidò, gettandosi da un ponte a Sag Harbor, New York, poi nuotando in mare e annegando. Nel 2002, un documentario sulla vita dell'artista chiamato How to Draw a Bunny, ci fa capire il suo lavoro di ricerca. Oggi, le sue opere si trovano nelle collezioni della National Gallery of Art di Washington, D.C., del Museum of Modern Art di New York, del Walker Art Center di Minneapolis e del Los Angeles County Museum of Art.
Si ringrazia l’Archivio Coco Gordon del Colorado (USA), per aver permesso la realizzazione di questo importante evento europeo su Ray Johnson.
SANDRO BONGIANI ARTE
CONTEMPORANEA
Opening 30 aprile 2022 h. 18:00
Dal 30 aprile 2022 al 30 giugno
2022
SALERNO
TITOLO: “Ray
Johnson, relazioni marginali sostenibili One”
LUOGO: Sandro
Bongiani Vrspace
INDIRIZZO: Via
S. Calenda 105/D
ORARI: tutti i giorni
dalle 00.00 alle 24.00
CURATORI:
Coco Gordon e Sandro Bongiani
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com
SITO UFFICIALE: https://www.sandrobongianivrspace.it/
giovedì 24 febbraio 2022
Mostra Collettiva Internazionale “Marginal Artistamps History”, the alternative artist philately
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Dal 28 Febbraio 2022 al 24 Aprile 2022
Titolo: “Marginal Artistamps History”
the alternative artist philately
Opere
1924 - 2021
LUOGO: SALERNO
INDIRIZZO: Via
S. Calenda 105/D
ORARI:
tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
CURATORI: Sandro Bongiani
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225
E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com
SITO UFFICIALE: http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
La mostra vuole indagare un diverso
approccio all’arte e alle ricerche in atto. Dopo la Collettiva
Internazionale “ARTISTAMPS / Interfolio all’Encyclopedie Covid-19”,
del 2020 sul problema urgente della pandemia capitalistica globale da Coronavirus,
ecco un'altra rassegna dal titolo “Marginal
Artistamps History”, una sorta di breve storia dell’artistamps svolta con una lettura puntuale di come
intendere il francobollo d’artista. Una indagine a tutto campo di come si è
sviluppata la ricerca dell’artistamps nel corso di circa cento anni di proposte
internazionali da parte degli artisti “marginali attivi” interessati a una
diversa creatività non uniformata al sistema ufficiale dell’arte. Lo scopo
della mostra è far conoscere meglio la creatività marginale degli artisti di
frontiera. Insomma, una sorta di pagina storica di come si è evoluta nel tempo
questa pratica, spesso pensata come interferenza riflessiva e poetica
capace di viaggiare e percorrere il
mondo e far riflettere sui temi di un momento reale o fantastico della vita.
Con il termine Artistamps, si
intendono i "francobolli d'artista", le creazioni grafiche degli
artisti (francobolli errati, non ufficiali e non postali) che orbitano di
preferenza nella Mail Art, nella Poesia visiva e più in generale nella
cosiddetta arte Concettuale, opere che ricordano
e interpretano in maniera originale le affrancature emesse dai
Servizi postali ufficiali delle varie nazioni. Perché possano venire
considerati francobolli d’artista (artistamps), i lavori devono avere
forma di francobollo, la dentellatura, la piccola dimensione, l’utilizzo della
carta gommata, che poi questa forma base venga spesso stravolta fa parte
dell’operazione artistica, sempre nel limite che essa sia ancora
riconoscibile e quindi possa essere ancora recepita visivamente. Per far
sì che un limite venga davvero superato occorre che ci sia la premessa
e quindi l’illusione di avere in mano un “francobollo”. Tuttavia, se sono
“in forma di francobollo”, non vuol dire necessariamente che i
francobolli d’artista “lo sono davvero” come afferma giustamente in
un suo intervento Mirella Bentivoglio, pertanto, non sono da considerarsi
semplici creazioni tipografiche a valore legale in funzione di una reale
spedizione postale.
Le opere di Artistamps, spedite per posta
sono la chiara testimonianza di un
viaggio che si arricchisce sempre più di nuove proposte
comunicative divenendo parte dell'opera stessa. Ecco svelato il potere
trasformatore e liberatorio della parola “”artistamps” capace di condividere, provvisoriamente
la forma di un francobollo per indicare una funzione momentanea,
per poi, magari trovare subito un diverso ordine e sbocco
linguistico, divenendo molto spesso efficace messaggio poetico in grado di
superare barriere e limiti fittizi. L’aggiunta
di un timbro al francobollo su una busta, rielaborato in un formato decisamente
diverso rispetto ai francobolli ufficiali in corso dei servizi postali alla
fine vanno a decretare un diverso stato di appartenenza portando una sorta di
riflessione sulle immagini e sui segni di un momento reale o fantastico del
vivere.
Tutto nasce come fenomeno artistico “underground”
con le prime proposte degli anni 20 nate da un “errore filatelico” di Giacomo
Balla, e soprattutto dal 1937 in poi, da alcuni pionieri di questa
forma come per esempio Karl Schwesig e Michael V. Hitrovo. Solo negli anni ’60, con la diffusione della Mail
Art, ideata da Ray Johnson condividendo le proposte del movimento Fluxus: una
forma d’arte essenzialmente e totalmente svincolata da giochi di
potere e libera da qualsiasi logica produttiva si poté assistere a una
diffusione di questa pratica che nel 1982 Thomas Michael Bidner coniò il
termine “Artistamp”.
In questa rassegna internazionale vengono presentate 72 opere dei principali artisti storici e da importanti autori contemporanei ancora attivi. Dai francobolli del 1924 di Giacomo Balla ai primi artistamps dell’artista espressionista tedesco Karl Schwesig, dal russo Michael V. Hitrovo al francese Yves Klein, Ray Johnson, George Maciunas, Guglielmo Achille Cavellini, Clemente Padin, Lamberto Pignotti, Enzo Benedetto, E. F. Higgins III, Guy Bleus, Edwin Varney, Paolo Scirpa, Shozo Shimamoto, Ruggero Maggi, Jas W Felter, Ben Vautier, John Held JR, Anna Banana, Piermario Ciani, Ryosuke Cohen, Irma Blank, RCBz, BuZ Blurr, Carl T. Chew, Darlene Altschul, Chuck Welch, Marcello Diotallevi, Matthew Rose, Vittore Baroni, Ruud Janssen, Pascal Lenoir, Otto D Sherman, Anna Boschi, Crackerjack Kid, Mauro Molinari, Ko De Jonge, Gyorgy Galantai, John M. Bennett, Michael Leigh, e persino Mirella Bentivoglio, fino agli artisti contemporanei di oggi. Sono presenti in mostra le opere della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno e anche diverse opere storiche di importanti istituzioni e collezioni private.
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