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opere tratte da noti cicli illustrativi come
La Bibbia" e "Le Favole"
di La Fontaine
raccontano l'esperienza grafica del Maestro russo
Cava de' Tirreni (Salerno), 28 marzo 2015. È dedicata all’opera grafica di uno dei grandi protagonisti dell’arte del XX secolo la Mostra Marc Chagall. Segni e colori dell’anima in programma al MARTE di
Cava de' Tirreni (Salerno) dal 29 marzo al 28 giugno 2015.
Un'esposizione volta a restituire tutta la poetica del fortunato
incontro tra la forza del segno e del colore dell'artista bielorusso con
le tecniche della stampa d'arte, tra il simbolismo e gli archetipi del
suo vocabolario pittorico con i temi delle favole e del messaggio
biblico.
Affiancata da diverse iniziative collaterali e da un'accurata
proposta di visite combinate in itinerari turistici tematici, la Mostra,
che gode del patrocinio del Consolato Onorario della Repubblica di Bielorussia a Napoli, della Provincia di Salerno e del Comune di Cava de’ Tirreni, è stata resa possibile grazie al sostegno dei Main Sponsor EAST, Tecnocap, Centro Commerciale Naturale di Cava de’Tirreni e
al contributo di Arti Grafiche Boccia e di altri sponsor privati, ed è
promossa dal MARTE Mediateca Arte Eventi, centro culturale pulsante
votato alla multidisciplinarietà, modello esemplare di recupero e riconversione di un sito storico in chiave contemporanea.
LE OPERE IN MOSTRA
L'esposizione
propone una selezionata scelta di incisioni e litografie realizzate tra
gli anni Venti e gli anni Cinquanta, nel periodo in cui Chagall scopre
le potenzialità espressive legate alla valenza del segno, quanto
all’uso del colore, sia della stampa in cavo che di quella in piano,
dando vita a pagine di grande intensità dove ingenuità e candore,
spiritualità e poesia, vita e morte si intrecciano in un sentimento di
stupefacente leggerezza.
È questo del resto l’aspetto che il percorso
della mostra intende restituire. Un’esposizione che trova nel peculiare
uso delle tecniche da parte del maestro russo il suo punto di forza.
Chagall inventore di forme, ma anche alchimista del colore è quanto
lasciano emergere i diversi cicli che compongono la selezione in
mostra.
Affidata alla cura, per la lettura delle opere e l’ordinamento del catalogo, di Ada Patrizia Fiorillo consta di settantacinque opere tratte da noti cicli illustrativi Le anime morte, Le Favole di La Fontaine, La Bibbia, Chagall 1957, Dessins pour la Bible, cui si affiancano alcune litografie a colori quali Hommage à Marc Chagall del 1969, Chagall monumentale del 1973, Sole e cavallo rosso del 1979 e l’acquaforte La nuit des amoreux a Saint Paul del 1968.
Chagall
cominciò ad interessarsi delle tecniche di stampa in cavo, a partire
dai primi anni Venti sollecitato dall’editore Paul Cassirer ad
illustrare con alcune incisioni il testo autobiografico La mia vita. Il
progetto editoriale vedrà la pubblicazione solo alcuni anni dopo.
Nel
mentre sarà Ambroise Vollard ‐ gallerista, mercante d’arte ed insieme editore, convinto sostenitore della stampa d’arte ‐ a
spronarlo verso la tecnica dell’acquaforte.
Nascono tra il 1924 ed il
’25 le illustrazioni per Le anime morte di Gogol’, cui, sempre su
commissione di Vollard, faranno seguito, tra il 1928 ed il ’30, le cento
acqueforti per Le Favole di La Fontaine e, dal 1931 al ’39, le
centocinque illustrazioni per la Bibbia pubblicate, come per Le Favole,
solo nella prima metà degli anni Cinquanta dall’editore Tériade.
È
questo il decennio che segna l’avvicinarsi di Chagall alla pratica della
litografia grazie all’incontro, nel 1950, con Fernand Mourlot nella cui
stamperia parigina realizzerà gran parte degli esemplari eseguiti con
tale tecnica della quale diventerà un raffinato cultore.
È il caso delle
tavole del ciclo della Bibbia nei cui “fogli – scrive Ada Patrizia
Fiorillo – l’uso dell’acquaforte, corretta anche dall’azione diretta
della puntasecca, lo vede attento a calibrare i tratti, dosare i toni
per restituire effetti di morbido nero o trame tissulari di linee e
punti in cui gravitano i corpi e le cose”, fino a trasferire
nell’esercizio della litografia la forza del colore come avviene per il
volume Chagall 1957 con tredici litografie (tra cui La maternità e il
centauro 'scelta' come immagine della mostra) e il ciclo Dessins pour la
Bible destinato all’edizione speciale, per i numeri “37” e “38”, della
parigina rivista “Verve”, apparsa nel 1960.
Una pratica – annota ancora
la Fiorillo – per la quale l’artista recupera “l’esperienza pittorica
giocata sulla vitalità dell’inchiostro a tradurre la grana della pietra
litografica, le porosità ‘scavate’ dal bagno d’acido sulla superficie.
[…] Nelle prime è una sinfonia di colori, opposta al monocromatismo
adottato con forte valore simbolico nei dipinti degli stessi anni, a
fare emergere temi da sempre a lui cari, l’amore, la famiglia, la
religione, il mistero stesso della vita, espressi attraverso la forza di
simboli.
Diversamente accade per Dessins pour la Bible, nelle quali
l’artista torna a confrontarsi con i soggetti del suo messaggio biblico,
con la dimensione di una spiritualità che lo avrebbe accompagnato fino
agli ultimi giorni della sua vita”.
Un percorso di opere
di notevole seduzione dalle quali emerge la forza di un immaginario
senza limiti. A far da breccia nel percorso della mostra il tracciato 'Omaggio a Chagall' con
opere ceramiche di Maria Giovanna Benincasa, Enzo Bianco, Enzo Caruso,
Antonio D'Acunto, Nello Ferrigno, Lucio Liguori, Adriana Sgobba.
INFO UTILI
Dopo
il vernissage fissato per sabato 28 marzo, la Mostra sarà visitabile a
partire da domenica 29 marzo tutti i giorni, dal lunedì alla domenica,
dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 21.
Il costo del
biglietto è di € 6,00, ridotto € 4,00. Diversi i pacchetti agevolati
previsti.
Visite guidate su prenotazione. Tra le iniziative collaterali in programma, visite teatralizzata per grandi e piccini con la lettura delle fiabe di La Fontaine e performance di teatro e musica, idealmente legate alla vita dell'artista.
Informazioni e prenotazioni: 089 9485395 - 333 6597109.
Il MARTE è in corso Umberto I, 137 ‐ 84013 Cava de' Tirreni (SA).