Milano, 9/11/2018 – «Il futuro dell'Alto Adige è anche il mio». «South Tyrol's future is also my future». «Die Zukunft Südtirolsist auch die meine». Tre lingue, otto storie, centinaia di doni raccontano l'Alto Adige che si mostra a Milano, dal 10 al 23 dicembre 2018, nella Dream Factory Gallery di Corso Garibaldi 117, così come non aveva mai fatto prima. Merito dell'esposizioneTalents - «Come and take a piece of us» voluta da IDM Südtirol - Alto Adige e firmata dalle artiste Tarin Gartner eMalou Reedorf.
Accomunate dall'amore per l'arte e per l'Alto Adige, terra che le ha accolte e che ne ha valorizzato i rispettivi talenti, Gartner e Reedorf hanno unito le forze artistiche per la mostra-evento che dà voce a chi è altoatesino per nascita e a chi lo è diventato nel tempo. Il tutto attraverso due distinti percorsi: «Talents» e «Come and take a piece of us». Il primo racconta otto talenti arrivati in Alto Adige: le loro storie sono descritte in un collage fotograficocon la particolare tecnica della double exposure che intrecciaassieme volti e paesaggi, frammenti di arredo urbano e attimi di vita in generale. Ogni immagine è accompagnata da una frase che esprime la passione che ogni singolo talento nutre per la terra che lo ospita.
Il secondo allestimento è invece costruito sulla metafora del «dono». All'interno di cassette in legno per la frutta vengonoincartati con della carta particolare creata con gli scarti delle mele, simbolo del cuore green della provincia, oggetti che centinaia dialtoatesini hanno scelto per farsi conoscere da chi, in quella stessa terra, è invece arrivato. Il risultato è una sorta di «bucketlist» altoatesina composta da messaggi, consigli, suggerimenti: un maso da visitare, una cantina da provare, una cima da scalare. E ogni visitatore dell'esposizione potrà poi portare con sé uno di questi doni, leggendolo come il regalo che gli «insider» fanno agli «outsider».
«La mostra nasce per il desiderio di far conoscere l'Alto Adige in maniera non convenzionale» commenta Petra Seppi, responsabile del reparto Business Location di IDM Südtirol - Alto Adige. «Parliamo di un territorio cerniera che ha da sempre cucito il Nord con il Sud dell'Europa e che oggi più che mai rappresenta un luogo multiculturale, in cui innovazione e tradizione si contaminano vicendevolmente, creando l'hubperfetto per far crescere aspirazioni professionali e di vita. E quale modo migliore per raccontare tutto questo al mondo se non attraverso l'arte? Grazie alle bravissime artiste Tarin Gartner e Malou Reedorf stimoleremo la curiosità di tante persone, invitandole a scoprirci attraverso i volti e le passioni di chi già lo ha fatto, scegliendo l'Alto Adige come sua nuova casa».
«L'arte provoca sempre una reazione in chi la riceve – dichiara l'artista e ideatrice del concept Tarin Gartner -, noi vogliamo stuzzicare la curiosità di chi ancora non conosce l'Alto Adige, presentando il territorio attraverso le parole, i messaggi, i volti di chi lo vive quotidianamente. E grazie alla straordinaria potenza dell'arte, tra il fascino di una foto e l'intimità di un regalo, questo incontro potrà essere meno formale e più immediato. Per questo abbiamo scelto la metafora del "dono", espressione dello spirito di apertura e condivisione che si respira in questa magica provincia».
«Quando ci si trasferisce, ci si mette in gioco completamente» spiega la fotografa Malou Reedorf. «Dall'incontro con la cultura del luogo che ci ospita traiamo nuovi stimoli e suggestioni cheentrano a far parte di noi. Dall'unione di più elementi nasce qualcosa di unico e irripetibile. Esattamente ciò che abbiamo inteso rappresentare con la tecnica utilizzata per le foto: chi arriva in Alto Adige, territorio multiculturale e plurilingue, diventa una persona nuova, pur non rinunciando mai ad essere se stesso».
Tarin Gartner, artista contemporanea affermata in Italia e in Europa e docente di ebraico, è nata a Gerusalemme, ma da oltre 20 anni vive in Italia dove si è diplomata con lode all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, per poi spostarsi, dal 2013, in Alto Adige. Con la sua arte, fatta di fotografie, disegni, sculture e istallazioni, racconta conflitti interni ed esterni, a partire dal più cruento, discusso e irrisolto, israelo-palestinese. Con un obiettivo: entrare profondamente in contatto con il mondo, abbattendone ogni barriera.
Malou Reedorf, fotografa, make up artist ed esperta di business management, nel 2015 eletta "Fotografa dell'anno" in Danimarca, suo Paese d'origine, è in Italia dal 2014 e dal 2018 lavora in Alto Adige. Segno inconfondibile del suo stile sono i trucchi, vivaci, irriverenti, quasi onirici, con cui squarcia il velo degli stereotipi, raccontando il mondo che la circonda non come appare nella realtà, ma come vorrebbe che fosse. Tra i suoi soggetti preferiti: le donne che fotografa facendone emergere in maniera graffiante le personalità.
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