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martedì 16 ottobre 2018

Al Vittoriano arriva la mostra "Julien Friedler. Behind the world" > 9 novembre - 5 dicembre 2018 > Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Roma







Julien Friedler. Behind the world
  
dal 9 novembre al 5 dicembre 2018
Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, Roma



Per la prima volta nella Capitale, dal 9 novembre l'Ala Brasini del Complesso del Vittoriano ospita le opere dell'artista belga Julien Friedler nella mostra monografica Behind the world.

La mostra propone un percorso lineare nel mondo mitico dell'artista: 20 recenti opere di grande formato e l'installazione La Forêt des Âmes consentono al visitatore di entrare nell'immaginario costruito da Friedler che unisce spettacolarità, pensiero mitologico e forza evocativa.

Fulcro centrale della mostra è l'installazione La Foresta delle Anime - La Forêt des Âmes (2009-2010): 9 colonne che rappresentano la volontà partecipativa e azionista dell'universo di Friedler e che mirano alla nascita di una moderna spiritualità collettiva fondata sull'arte.
Questa "foresta di anime" universalmente radunate a Roma è il progetto più alto di Friedler ovvero quello della creazione di un'Umanità nuova capace di essere Comunità.
L'opera - dopo New York, Bruxelles, Milano, Spoleto, Rivara e prossimamente esposta anche a Parigi - prende le mosse dallo Spirit of Boz, progetto partecipativo che si esprime nelle risposte spontanee date dal pubblico a un questionario.
Le migliaia di risposte raccolte finora in tutto il mondo - unite adesso a quelle dei visitatori romani - costituiscono la materia di cui sono composte le 9 colonne-contenitori dell'opera.
Al Vittoriano sarà quindi possibile depositare il proprio messaggio e leggere quello degli altri.

Dipinti e installazioni sono i portavoce di un immaginario ricolmo e costituiscono i segni visibili di una verità che l'artista sviluppa attraverso tematiche dal taglio molto personale. Julien Friedler si fa portatore di una visione umanista, delineata tramite le opere ma anche con un'attività di condivisione che porta avanti attraverso l'associazione Spirit of Boz che esprime l'urgenza di riconciliare azione e contemplazione, nell'intento di promuovere un pensiero umanista e catartico.

La mostra Julien Friedler. Behind the world è prodotta dall'Associazione Spirit of Boz for Contemporary Art.
Gestione e organizzazione Complesso del Vittoriano - Ala Brasini del Gruppo Arthemisia.
Sponsor tecnico dell'evento D'Ippolito Agenzia d'Assicurazioni.
Catalogo edito da La Route de la Soie – Éditions, Paris.

Mostra/Premio Apulia Land Art Festival 2017


CATHEDRALS
(cattedrali)

Mostra/Premio sezione Installazioni Urbane Apulia Land Art Festival 2017
Ninni Donato – Angela Pellicanò
A cura di Giuseppe Capparelli e Giosuè Prezioso
17 Ottobre 2018 – 26 Ottobre 2018
 
Vernice 17 Ottobre 2018 ore 19:00 | Istituto Italiano di Cultura | Cracovia (Polonia)
 
L'Istituto Italiano di Cultura Cracovia - in quanto promotore della cultura italiana in Polonia e organo periferico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale - ospita il Premio "Installazioni Urbane" di Apulia Land Art Festival, che per l'edizione 2017 ha visto vincitori il duo artistico Ninni Donato e Angela Pellicanò con l'opera Mare Magnum, intervento site specific realizzato a Settembre 2017 nella Salina di Margherita di Savoia in Puglia. 
 
La mostra, nata dalla collaborazione con la residenza d'arte Apulia Land Art Festival, diretta
da Carlo Palmisano e Martina Glover, è curata da Giuseppe Capparelli e Giosuè Prezioso e si inaugurerà il 17 Ottobre 2018, alle ore 19:00. La stessa è inserita nelle celebrazioni per l'Anno europeo del patrimonio culturale 2018 e negli eventi della XVIII Settimana della Lingua Italiana nel Mondo.
 
***
 
Cathedrals è un progetto a quattro mani di Angela Pellicanò e Ninni Donato. Gli artisti
prendono le mosse da un pensiero del militare e scrittore italiano Mario Rigoni Stern : "Il bosco, cattedrale del creato. Le luci che filtrano dall'alto, i fruscii, i suoni, gli odori, i colori sono mezzi per far diventare preghiera le tue emozioni, da offrire senza parole a un Dio che non si sa. Forse da qui sono nate per la prima volta nell'uomo l'idea, il pensiero, la riflessione."
 
I boschi sono luoghi dove tutto è fitto e verticale, dove tutto è celato e potenzialmente pericoloso. L'uomo si avvia al loro interno, quasi sempre inconsapevole: avrà la capacità di dove tutto può accadere. Già nella Grecia antica l'eschatià, terra di nessuno, si contrapponeva alla chora, la campagna antropizzata e controllata. Nell'eschatià però erano anche collocati i santuari e i giovani efebi venivano spediti per rientrare da uomini prodi nella polis. Quindi l'inoltrarsi nel bosco può essere considerato come il varcare una soglia, un portale spazio-temporale che ci concede di affrontare nuove avventure, nuove emozioni, e se concesso, di riuscirne cambiati. In questo contenitore di spiritualità si svolgerà il lavoro fotografico di stampo etnografico di Ninni Donato, coadiuvato da un supporto video e da una traccia audio, che si compone anche come indagine su chi vive il bosco. Mentre testi e carte antiche avvolti in un turbinio di collage e pittura saranno piantati da Angela Pellicanò fra le sale espositive. perdersi o la possibilità di ritrovarsi? Ma il Il bosco è considerato anche come luogo di confine 

Ninni articola la sua ricerca artistica, fondata sulla rielaborazione del proprio vissuto integrato ad avvenimenti collettivi, dalla combinazione di strumentazioni tecnologiche e della macchina fotografica. Ha partecipato a diverse esposizioni nazionali ed internazionali come Clinamen, galleria monogramma di Roma patrocinata dalla Fondazione Roma; Lo sguardo dell'altro, Festival di Fotografia Europea 2014, Reggio Emilia; Trauerarbeit, Padiglione Bangladesh presso la 55° Biennale di Venezia. 

Nel 2013 espone al Milan Image Art Fair, a cura di Gigliola Foschi, ed è indicato su Le Monde tra i talenti italiani emergenti.

 
Ottiene la foto di apertura sul servizio dedicato all'evento milanese dal "Wall Street Journal International" di New York. Sempre nel 2013 partecipa alla mostra Oltre il ponte, curata da Enzo Fiammetta, presso la Fondazione Orestiadi a Gibellina. Espone presso la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, il M.A.C.A. di Acri, il Museo Nazionale Giovanni Fattori di Livorno, l'Istituto Italiano di Cultura di Malta, il Metropolitan Pavillion di Chelsea e presso la galleria ARTIFACT di Manhattan, New York. Con la galleria The Format partecipa al MIA2014 e al progetto "The grass grows", fuori salone durante Art Basel 2014. A cura di Vera Agosti espone in Via Broletto a Milano, presso la Galleria Civica di Monza e Interno14 in Roma. Nel 2015 è alla Malzfabrik di Berlino e partecipa al progetto BoCs Art; in Cosenza a cura di Alberto Dambruoso. Presso la Galleria Nazionale di Palazzo dei Priori in Perugia partecipa al progetto Artsiders a cura di Fabio De Chirico e Massimo Mattioli. Nel 2016 è selezionato per la mostra "Tra passato e presente" esposta alla Galleria Nazionale di Palazzo Arnone in Cosenza e partecipa a "Questa casa non è un albergo" a Reggio Calabria.
 
E' presente nelle collezioni del Palazzo della Farnesina (M.A.E.C.I.), del Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, del Museo di Arte Contemporanea di Cosenza.

Angela assembla le sue opere minuziosamente armonizzando colori, mestiche e carte. La precisa combinazione di elementi figurativi resi con meticolosità maniacale unita agli improvvisi sbalzi cromatici le permette la creazione di un mondo parallelo nel quale lei troneggia in maniera autorevole e indiscussa. La sua levatura internazionale passa, anche, dalle esposizioni personali in Italia e all'estero: Museo Bargellini in Pieve di Cento presentata da Martina Corgnati; Roma, alla galleria monogramma le mostre Shakti, con testo di Gabriele Salvatores, "Pagina dei Giochi", presentata dal Presidente della Fondazione Roma Emmanuele Emanuele. Lynne Wilton Gallery di Melbourne (Australia); Ambasciata italiana di Miami (USA); Clayton Gallery; Metropolitan Pavillion Chelsea - NYC; Istituti Italiani di Cultura di Londra e Malta. Partecipa nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia, selezionata dalla Fondazione Roma, esponendo a Palazzo Venezia e nel 2013 alla 55° Biennale di Venezia, su invito del Commissario del Padiglione Bangladesh. Nel 2012 figura tra gli artisti di Open Space 2 - incursioni figurative, Palazzo Arnone in Cosenza. Del 2013 sono le partecipazioni a Oltre il ponte, presso la Fondazione Orestiadi, Gibellina per la Giornata del Contemporaneo AMACI; alla Galleria Nazionale di Palazzo Arnone; al M.A.C.A. di Acri. Nel 2014 per la galleria The Format di Milano partecipa al progetto "The grass grows", presentato durante Art Basel 2014. Sempre del 2014 è ad ArtSiders, mostra a cura di Fabio De Chirico e Massimo Mattioli presso la Galleria Nazionale di Palazzo dei Priori in Perugia. Nel 2015 partecipa al progetto di residenza BoCs Art in Cosenza e nella stessa città espone al M.A.M. 
 
Sue opere sono presenti nelle collezioni del Palazzo della Farnesina presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in Roma; del Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina; della Fondazione Roma, Palazzo Sciarra in Roma; nel Museo di Arte Contemporanea di Cosenza.
 
La vernice del 17 Ottobre 2018 sarà preceduta da un saluto del direttore dell'IIC Cracovia Ugo Rufino, dalla vice-direttrice di ALAF Martina Glover e dai due curatori Giuseppe Capparelli Giosuè Prezioso.
Seguirà una visita guidata introduttiva del progetto realizzato per Cracovia e al termine di essa si concluderà la serata con un vin d'honneur.
 
Apulia Land Art Festival è un evento ideato e organizzato dall'Associazione UnconventionART per l'Arte Mai Vista, con sede a Roma. L'Associazione è un'organizzazione dinamica e fluida che si avvale della collaborazione di professionisti attivi nel campo delle arti visive, coinvolgendo artisti e creativi di tutto il mondo, nell'ottica di generare innovazione culturale partendo dai contesti locali attraverso l'ideazione, l'organizzazione e la promozione di eventi di interesse internazionale. Tra i suoi obiettivi annovera la promozione della giovane arte contemporanea, la valorizzazione di siti territoriali esclusi dai più noti circuiti turistici e la messa in pratica di strategie di organizzazione culturale che prevedono l'interazione con soggetti istituzionali pubblici e privati e con singoli cittadini.
Apulia Land Art Festival è un progetto culturale ed artistico accolto e inserito nei programmi nell'Anno europeo del patrimonio culturale 2018 - "Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro", #EuropeForCulture. 


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ALFONSO SIRACUSA ORLANDO L’ultimo cavaliere Jedi (2018) curated by Dario Orphée

ALFONSO SIRACUSA ORLANDO 

L'ultimo cavaliere Jedi (2018)
curated by Dario Orphée

OPENING 27 Ottobre 2018 ORE 17,30
Museo#MeTe, Quartiere Casale - Siculiana (Ag)





In occasione di AMACI | 14 Giornata del Contemporaneo, il Museo #MeTe presenta l'artista Alfonso Siracusa Orlando con un progetto site-specific L'ultimo Cavaliere Jedi (2018)

Contro le forze del male che imperversano nell'universo, entrano in soccorso della Repubblica i Jedi: misteriosi cavalieri armati di spada laser. Essi sono gli unici in grado utilizzare quel campo di energia pura chiamata "Forza". 

Alfonso Siracusa Orlando, in un'analogia fantascientifica, trasporta l'impianto culturale di Stars Wars nella biografia di un gesuita, Padre Vincenzo Basile. 

L'installazione, costruita su una base storica e rappresentata tramite oggetti di uso comune in site-specific, ripercorre la vita del missionario della compagnia di Gesù nei Balcani, perseguitato dai musulmani. Nel linguaggio dell'artista, gli eventi attraversati dal missionario vengono identificati a quelli dei personaggi di un film di fantascienza, creando smarrimento percettivo e integrandola in un ambientazione originale.

 La sede del Museo#MeTe di Siculiana, dialoga infatti con l'opera mediante un gioco di luci tra interno ed esterno dei locali, e tra alba e tramonto, e una disseminazione di simboli massonici. 

L'installazione è un continuum con l'opera intitolata "La Scala dei Turchi colpisce ancora" (2016), creata dallo stesso artista presso il Parco Arte Contemporanea site-specific White Wall | Scala dei Turchi di Realmonte, a cura di Giuseppe Alletto.


Dario Orphée


L'ultimo cavaliere Jedi (2018)




Informazioni:
artista / artist: Alfonso Siracusa Orlando
titolo / title: " L'ultimo Cavaliere Jedi " (2018)
inaugurazione / opening: Sabato 27 Ottobre 2018, ore 17.30
durata / length: 27 Ottobre – 11 Dicembre 2018 
curatore / curated: Dario Orphée

info 
Telefono: +39 3299681701


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giovedì 11 ottobre 2018

Con Epson, l'arte contemporanea prende vita in una straordinaria mostra immersiva

 
Con i videoproiettori Epson, il museo Amos Rex offre un'incredibile esperienza immersiva

Nel nuovissimo museo di arte contemporanea di Helsinki, teamLab ha usato 135 videoproiettori Epson per le sue coinvolgenti installazioni digitali.

Cinisello Balsamo, 11 ottobre 2018 - Epson è il marchio di riferimento del museo di arte Amos Rex appena inaugurato nel centro di Helsinki, dove le coinvolgenti installazioni digitali di teamLab vengono proiettate da 118 videoproiettori Epson a elevata resa luminosa, mentre altri 17 vengono utilizzati per scopi informativi e di cartellonistica in diverse aree del museo.

"La mostra rappresenta un notevole esempio di come si possano utilizzare i videoproiettori Epson per offrire al pubblico un'esperienza davvero coinvolgente, che siamo certi aiuterà il museo a rafforzare lo status di Helsinki come città europea della cultura", ha dichiarato Neil Colquhoun, Executive Director del settore Professional Displays di Epson Europe. "I musei, in particolare quelli che cercano di creare un'esperienza più moderna e coinvolgente per i visitatori, trovano nei videoproiettori Epson lo strumento ideale per dare nuova vita alla cultura grazie a immagini nitide e luminose, prestazioni di lunga durata e manutenzione ridotta."

I videoproiettori 3LCD di Epson vengono utilizzati per proiettare le installazioni digitali immersive di teamLab, un collettivo artistico interdisciplinare formato da 500 componenti tra programmatori, ingegneri, esperti di animazione computer grafica, matematici e architetti, il cui scopo è "esplorare una nuova relazione tra gli esseri umani e il mondo attraverso l'arte". Quest'anno, teamLab ha progettato numerose mostre di grandi dimensioni e il "MORI Building DIGITAL ART MUSEUM: teamLab Borderless" a Tokyo, che ha riscosso un grande successo.

"La mostra di teamLab è straordinariamente complessa da un punto di vista tecnico. I videoproiettori laser 3LCD di Epson sono i più adatti ad affrontare questa sfida grazie alle loro caratteristiche di luminosità, contrasto e riproduzione dei colori", afferma Kai Kartio, direttore del museo Amos Rex.

Descritto come un luogo di incontro tra arte e cultura urbana, il museo Amos Rex è progettato per creare strutture flessibili che possano adattarsi alla continua evoluzione delle esigenze dell'arte contemporanea. Pertanto, la luminosità e i colori eccezionali dei videoproiettori laser 3LCD insieme alla flessibilità dell'installazione a 360° rendono Epson la scelta ideale dei musei per dare vita a questa esperienza.

I videoproiettori Epson utilizzati includono modelli con sorgente luminosa laser 3LCD, 4K nativo, ottica ultra-corta e lampade 3LCD. Il mercato dei videoproiettori utilizzati nelle istituzioni, tra cui i musei, è aumentato di oltre il 70% negli ultimi 10 anni (dal 2008 alla fine del 2017): Epson è il principale produttore di videoproiettori al mondo(1) e detiene il 30% di questa quota, che corrisponde al 138% in più rispetto al secondo(2).

(1) Futuresource Consulting Limited - Projectors Market Insights - WorldWide Analyser CY 2017 - 2018
(2) Futuresource Consulting Limited - Projectors Market Insights - WorldWide Analyser CY 2008 - 2018


Gruppo Epson
Epson è leader mondiale nell'innovazione con soluzioni pensate per connettere persone, cose e informazioni con tecnologie proprietarie che garantiscono efficienza, affidabilità e precisione. Con una gamma di prodotti che comprende stampanti inkjet, sistemi di stampa digitale, videoproiettori 3LCD, così come orologi e robot industriali, Epson ha come obiettivo primario promuovere l'innovazione e superare le aspettative dei clienti in vari settori, tra cui: stampa inkjet, comunicazione visiva, tecnologia indossabile e robotica. Con capogruppo Seiko Epson Corporation, che ha sede in Giappone, il Gruppo Epson conta oltre 76.000 dipendenti in 87 società nel mondo e partecipa attivamente allo sviluppo delle comunità locali in cui opera, continuando a lavorare per ridurre l'impatto ambientale.


Epson Europe
Epson Europe B.V., con sede ad Amsterdam, è il quartier generale regionale del Gruppo per Europa, Medio Oriente, Russia e Africa. Con una forza lavoro di 1.830 dipendenti, le vendite di Epson Europa, per l'anno fiscale 2017, hanno raggiunto i 1.700 milioni di euro. http://www.epson.eu


 

Epson Italia
Epson Italia - Epson Italia, sales company nazionale, per l'anno fiscale 2017 ha registrato un fatturato di oltre 227 milioni di Euro e impiega circa 200 persone

Pixar, tutti i segreti dei film di animazione in mostra a Roma

In mostra a Roma. Con il soggiorno a Villa Linneo è incluso il biglietto per la visita al Palazzo delle Esposizioni, fino al 20 gennaio 2019

 

L'entusiasmante mostra "Pixar, 30 anni di animazione" ti aspetta al Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale a Roma, fino al 20 gennaio 2019. Un motivo in più per una visita d'autunno-inverno alla Città Eterna da vivere con tutta la famiglia. E soggiornando a Villa Linneo, splendida dimora in stile liberty nel quartiere Parioli, puoi prenotare i biglietti per la visita con comodo anticipo


La celebre casa di produzione cinematografica californiana è sinonimo di film di animazione "con qualcosa in più", capaci di appassionare i piccoli e trasmettere emozioni anche agli adulti, affrontando temi come l'amicizia, il coraggio, il percorso di crescita dei piccoli nel mondo. Il tutto con grafiche di grande realismo grazie all'utilizzo delle migliori tecnologie applicate su disegni di partenza realizzati in modo tradizionale, con tempere e pennelli. 


In principio fu Toy Story, splendido affresco che racconta la vita del mondo dei giocattoli, cui ha fatto seguito una lunga lista di grandi successi di pubblico e critica: Monsters e Co; Alla ricerca di Nemo, il pesciolino dalla pinna fortunata; il piccolo chef Ratatouille; il commovente robottino Wall-E; la grande storia d'amore di UP; il successo di Cars con i suoi sequel; l'introspettivo e psicologico Inside Out, solo per citarne alcuni


Il percorso espositivo, curato da Fabio Fornasari, parte da tre elementi chiave dei film di animazione: il Personaggio, la Storia e il Mondo. Attraverso bozzetti, sculture e filmati si ripercorre il dietro le quinte che sta alla base della realizzazione di grandi film, di animazione e di emozione. 


Villa Linneo è la location perfetta per un soggiorno a Roma. Dal tranquillo quartiere Parioli si raggiungono con grande comodità le principali attrazioni della città, respirando nel contempo l'atmosfera rilassata e familiare di una casa lontano da casa con tutti i comfort. Il prezzo per il soggiorno per due notti con la prima colazione, più due biglietti interi per la mostra Pixar, è proposto a partire da 333 euro per due persone.

 

Per informazioni

Hotel Villa Linneo

Via Carlo Linneo 1/a

00197 Roma

Tel. +39 06/3213113

Guido Buzzelli: a Bologna la mostra sul padre della graphic novel italiana, maestro d'inquietudine e critica sociale - 23 ottobre - 25 novembre - BilBOlbul 2018

GUIDO BUZZELLI: ALLA SCOPERTA DEL "MICHELANGELO DEI MOSTRI"
Una personale all'Accademia di Belle Arti e un grande convegno di studi dedicato al padre del graphic novel italiano
 
Bologna, 11 ottobre 2018 – Alla (ri)scoperta di uno dei grandi maestri del fumetto: è nel segno di Guido Buzzelli (1927-1992), precursore e padre del moderno graphic novel italiano, il primo atto della 12ma edizione di BilBOlbul 2018, in programma a Bologna dal 23 al 25 novembre prossimi. Guido Buzzelli. Anatomia delle macerie è il titolo della personale dedicata al "Michelangelo dei mostri" (come lo definì il critico e giornalista Michel Grisolia) che inaugurerà il prossimo 23 ottobre all'Accademia di Belle Arti di Bologna. La mostra è curata dal festival BilBOlbul in collaborazione con la casa editrice Coconino Press – Fandango e l'Accademia di Belle Arti di Bologna.
 
Buzzelli fu autore di storie fantastiche e visionarie pervase da un'amarissima vena di satira sociale, ferocemente critico verso il potere e la società dei consumi. La mostra ci introduce nel suo mondo attraverso un percorso tra 150 tavole a fumetti, schizzi e bozzetti preparatori. Le opere sono divise in sei sezioni, dedicate ai temi chiave della poetica dell'autore: dopo l'apertura con La rivolta dei Racchi, considerato dalla critica il primo graphic novel italiano, si prosegue con Il corpo, Le macerie, La società e il potere, Il diavolo e L'artista. A conclusione dell'esposizione, il prossimo 23 novembre, un grande convegno di studi, cui parteciperanno tra gli altri lo scrittore Vittorio Giacopini, il critico Matteo Stefanelli e l'autore di fumetti francese David B., si propone di restituire alla figura di Buzzelli e alla sua opera la centralità che gli spetta nel panorama del fumetto del Novecento.
 
Autore originalissimo, eclettico e sfuggente a qualsiasi catalogazione, Buzzelli nasce a Roma nel 1927, figlio di un pittore. Seguì gli studi artistici all'Accademia di San Luca e negli anni Cinquanta iniziò a collaborare con varie riviste, pubblicando illustrazioni e fumetti. Dopo aver lavorato per alcuni anni in Gran Bretagna e Spagna, tornò in Italia per dedicarsi a tempo pieno alla pittura. Dopo il matrimonio con Grazia de Stefani, che diverrà la sua principale collaboratrice, cominciò a scrivere e disegnare lunghi racconti a fumetti. Nel 1967 presentò al Salone di Lucca La rivolta dei Racchi, un lavoro (poi pubblicato con grande successo in Francia sulla rivista Charlie) che può essere considerato, precedendo Hugo Pratt e Will Eisner, il primo graphic novel della storia del fumetto italiano: ovvero una storia unica e autoconclusiva, opera di un autore che trova nel fumetto il linguaggio per raccontare la propria visione del mondo, al di là di committenze, serialità, generi e personaggi in voga. La rivolta è la prima opera di una trilogia che comprende Labirinti (1970) e Zil Zelub (1972). Grazie a queste innovative opere Buzzelli ottiene grande popolarità soprattutto in Francia, dove escono sulle riviste storie a fumetti come Annalisa e il diavolo (1973), L'intervista (1975), L'Agnone (1977), La guerra videologica (1978), nelle quali l'autore si ritrae sempre nei panni del protagonista. Acclamato come "il Goya italiano" per la bellezza e visionarietà delle sue tavole, vinse i premi Yellow Kid e Crayon d'Or. In Italia collaborò con riviste come Linus, Alter, l'inserto Satyricon di Repubblica e con giornali come Paese Sera, Il Messaggero e L'Espresso. Per l'editore Bonelli disegnò il primo numero della prestigiosa collana "gigante" di Tex (1985). Negli ultimi anni insegnò all'Istituto europeo di design e collaborò con la televisione italiana (Tg2) e francese (Tv7).
Guido Buzzelli è stato artista tragicomico e profondo. Un grandissimo disegnatore e pittore di taglio naturalistico, della scuola di illustratori come Achille Beltrame e Walter Molino, con una vocazione volta all'inquietante, all'oscuro, all'ossessivo e al racconto delle debolezze e delle contraddizioni dell'umanità. Umanista per contrasto, Buzzelli si mette spesso in scena come personaggio nei suoi fumetti e disegna con continue varianti, surreali e grottesche, la denuncia di Pasolini: il grido di dolore per una società che ha abbracciato lo sviluppo senza progresso e annientato l'uomo
 
La rivolta dei Racchi, Labirinti e Zil Zelub sono stati ripubblicati recentemente da Coconino Press – Fandango nel volume La Trilogia. E in occasione della mostra bolognese uscirà per la stessa casa editrice un nuovo volume antologico delle storie a fumetti di Buzzelli: Annalisa e il diavolo, con una prefazione dello scrittore Emanuele Trevi.
 
 
Guido Buzzelli. Anatomia delle macerie
23 ottobre – 25 novembre 2018
Accademia di Belle Arti, via delle Belle Arti, 54, Bologna
 
Per info: Hamelin Associazione Culturale  | 051 233401

Sturmtruppen 50 anni. A Bologna la grande mostra dedicata a Bonvi - Palazzo Fava, dal 7 dicembre al 7 aprile 2019

STURMTRUPPEN 50 ANNI
IN MOSTRA IL GENIO DI BONVI A MEZZO SECOLO DALLA NASCITA DELL'ESERCITO PIÙ FAMOSO AL MONDO
 
Oltre 250 opere provenienti dall'Archivio Bonvicini e in gran parte inedite in mostra a Bologna dal 7 dicembre al 7 aprile 2019
 
 
Bologna, 11 ottobre 2018 – Nel magma ribollente del '68, mentre l'onda della protesta antisistema, pacifista, rivoluzionaria attraversa il globo dall'America all'Europa all'Asia, seduto al tavolo di un'osteria Franco Bonvicini disegna la prima striscia di quello che diventerà l'esercito a fumetti più sgangherato e famoso del mondo, vincendo il premio di Paese Sera a Lucca come miglior esordiente. Allergico alle gerarchie e caustico nei confronti del potere in divisa lo era già dai tempi del militare, quando si faceva infliggere punizioni per incredibili irregolarità, come farsi trainare la 500 in panne da un carro armato, mentre con l'amico Francesco Guccini si scambiava missive su più nobili battaglie ingaggiate con giovani fanciulle. È dedicata al genio irriverente di Bonvi e ai 50 anni dei suoi soldaten la grande mostra Sturmtruppen 50 anni che Genus Bononiae. Musei nella Città e Fondazione Carisbo in collaborazione con Eredi Bonvicini ospitano dal 7 dicembre al 7 aprile 2019 a Palazzo Fava. Un progetto che covava già da due anni nella mente della figlia Sofia, curatrice e progettista della mostra insieme a Claudio Varetto, che ha aperto gli archivi di Bonvi per disegnare un percorso espositivo di quasi 600 metri quadrati nel cuore di Bologna, patria artistica del grande fumettista, che a pochi passi, nell'adiacente via Rizzoli, ebbe il suo studio fino alla morte prematura, il 9 dicembre 1995. 
 
Oltre 250 le opere esposte, tutte provenienti dall'Archivio Bonvicini e in gran parte inedite: se il cuore della mostra è dedicato alle Sturmtruppen, non mancano gli excursus nella vastissima produzione artistica dell'autore, da quella seriale, con Cattivik e Nick Carter, a quella autoriale, per arrivare ad alcune opere pittoriche mai esposte e a quelle VM18 con Play Gulp, parodia erotica di tutto il mondo del fumetto. Dalla ricostruzione dello studio, con materiali e strumenti che mostrano il processo creativo, un percorso non cronologico che evidenzia quanto ancora sia attuale il pensiero di un artista che ha profondamente influenzato la cultura pop italiana novecentesca: non solo un cartoonist, ma un artista completo, capace di suscitare l'entusiasmo del grande pubblico così come degli intellettuali, da Umberto Eco a Oreste del Buono.
 
Fumetto corale abitato da una ridda di personaggi, i militari delle Sturmtruppen di Bonvi, dal soldaten semplice ai vari Sergenten, Capitanen, Generalen e Cuoken, fino al fiero alleaten Galeazzo Musolesi, unico personaggio dotato di identità, le Sturmtruppen diventano presto il fumetto antimilitarista per antonomasia, denunciando con spirito caustico la stupida bestialità della guerra. Ma nonostante l'ambientazione circoscritta nel tempo – la Seconda Guerra Mondiale – e nello spazio – le trincee germaniche in cui tutti si esprimono in un inconfondibile slang "tedeschese", le Sturmtruppen diventano un affresco di umanità di ogni tempo, diventando archetipi nelle loro manie e solitudini, nelle loro paure e vizi.
 
Chiusi in un universo claustrofobico, i personaggi di Bonvi si muovono sul confine delle macerie e della morte, con un nemico invisibile agli occhi ma echeggiante di fragorosi spari e cannonate, non perdendo mai l'occasione per ridicolizzare la meschinità del potere e per prendersi gioco, ora con spirito caustico ora con tenerezza, delle debolezze umane.
 
 
Sturmtruppen 50 anni
Bologna, Palazzo Fava (via Manzoni, 2), dal 7 dicembre al 7 aprile 2019
Orari: da martedì a domenica ore 10-20

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