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Dal 22 settembre 2018 al 6 gennaio 2019 a Palazzo dei Diamanti di Ferrara la mostra "Courbet e la Natura". Dopo 50 anni, in esposizione 50 opere provenienti dai musei del mondo. Vantaggi e sconti con il Consorzio Visit Ferrara.
Fiumi impetuosi, vallate lussureggianti, rocce e coste mediterranee, laghi e scogliere, paesaggi naturali vivi. Le opere di Gustave Courbet, tra i più apprezzati artisti dell'Ottocento, arrivano a Palazzo dei Diamanti di Ferrara con una grande esposizione, che celebra l'artista in Italia per la prima volta dopo 50 anni.
Splendidi capolavori ispirati alla più cara protagonista dei dipinti di Courbet: la natura. La mostra "Courbet e la Natura", dal 22 settembre 2018 al 6 gennaio 2019, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, è un percorso tra 50 tele, provenienti dai più importanti musei del mondo, che racconta i luoghi e i temi dell'appassionante rappresentazione dell'universo naturale da parte dell'artista francese.
Un'esposizione preziosa e spettacolare, da scoprire grazie alle proposte di soggiorno e ai vantaggi del Consorzio Visit Ferrara, che unisce circa 90 operatori turistici della Provincia ferrarese all'insegna della promo-commercializzazione turistica del territorio.
Tra le più belle opere di Courbet in esposizione: "Buongiorno signor Courbet", l'autoritratto "L'uomo ferito" e le celebri "Fanciulle sulle rive della Senna". I dipinti sono rappresentazioni dei luoghi vissuti dall'artista - maestro degli impressionisti e considerato il padre del realismo - tra Parigi, la natia Ornans e i suoi dintorni, le coste della Normandia e del Mediterraneo, la Germania e la Svizzera, fra cieli immensi, sottoboschi e ruscelli, cascate e grotte. Ma ci sono anche i dipinti che hanno per tema i nudi e gli animali nel paesaggio. Opere che esprimono il rapporto autentico e rivoluzionario dell'artista con l'ambiente naturale.
Per visitare la mostra, prenotando direttamente sul sito di Visit Ferrara ed inserendo il codice sconto COURBET2018, c'è lo sconto del 10% sul pernottamento.
Sono inoltre previste visite guidate alla mostra per individuali dal titolo "Raccontare l'Arte" tutti i sabati, domeniche e festivi. Visit Ferrara propone anche pacchetti per il soggiorno: la proposta di 2 giorni "Arte a Ferrara" in formula light comprende una notte in hotel con prima colazione, il biglietto d'ingresso alla mostra, lo sconto del 10% sul catalogo, una visita guidata della città di 2 ore. Il prezzo è a partire da 85 euro a persona.
La proposta "Arte a Ferrara" in formula top di 3 giorni, prevede 2 notti in hotel con colazione, una cena tipica a Ferrara e un pranzo in ristorante, un aperitivo alla caffetteria del Castello Estense, una visita guidata della città, l'ingresso alla mostra e il 10% di sconto sul catalogo. Il prezzo è a partire da 230 euro a persona.
Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
RE.USE
Scarti, oggetti, ecologia nell'arte contemporanea
A cura di Valerio Dehò
dal 27 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019
TREVISO
Museo Santa Caterina - Sala Ipogea e Ala Foffano
Museo Casa Robegan
Ca' dei Ricchi - Piano Nobile
Dal 27 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019 Treviso ospiterà la mostra "RE.USE. Scarti, oggetti, ecologia nell'arte contemporanea" a cura di Valerio Dehò. L'esposizione, composta da 87 opere di 58 artisti internazionali, sarà dislocata in tre diversi spazi espositivi della città, di cui due sedi museali, quali il Museo di Santa Caterina e il Museo Casa Robegan, ed uno privato, il piano Nobile di Ca' dei Ricchi. RE.USE è un progetto ideato dall'Associazione TRA Treviso Ricerca Arte, realizzato in coorganizzazione con il Comune di Treviso e con la collaborazione dei Musei Civici di Treviso. Numerosi anche i Partner Istituzionali del progetto, quali Camera di Commercio, Confcommercio, Confartigianato, Coldiretti, Consorzio di Promozione turistica Marca Treviso, Assindustria Venetocentro e Contarina spa. La mostra ha inoltre il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Veneto.
La mostra "RE.USE" traccia un viaggio nella storia dell'arte e nella cultura artistica, dal Novecento fino ai nostri giorni, per guardare in dettaglio come il tema del Riuso/RE.USE è stato affrontato nelle varie decadi e dai vari artisti e come questo grande tema continua a produrre opere e a stimolare la creatività delle attuali generazioni, ricoprendo un ruolo attivo e propositivo per comunicare al pubblico valori condivisi socialmente rilevanti.
Non a caso, questa mostra vedrà la luce nella città di Treviso, storicamente definita green friendly e attenta alle tematiche ambientali; infatti, "RE.USE" sarà accolta nelle sedi più prestigiose della città, tra cui la Sala Ipogea e l'Ala Foffano del Museo Santa Caterina, recentemente restaurate.
Attraverso le opere di grandi artisti come Marcel Duchamp, Piero Manzoni, Michelangelo Pistoletto, Alberto Burri, Mimmo Rotella, Tony Cragg, Christo e Damien Hirst solo per citarne alcuni, l'esposizione si propone di documentare in un arco cronologico che va dai primi decenni del Novecento fino ai giorni nostri, il rapporto continuo che l'arte ha avuto con gli oggetti d'uso comune e con gli scarti. La mostra sarà, quindi, un vero e proprio viaggio per ammirare la nascita, l'evoluzione e lo stato attuale del concetto di riutilizzo con finalità etica ed estetica nel mondo dell'arte moderna e contemporanea.
I PRIMI DEL '900: DUCHAMP, MAN RAY, ALBERTO BURRI, PIERO MANZONI E ALTRI
La mostra non può non iniziare che dalle idee e dalle opere di artisti come Marcel Duchamp (1887-1968), Man Ray (1980 – 1976), Alberto Burri (1915-1995) e Piero Manzoni (1933-1963), senza le quali la distanza tra il museo e il mondo degli oggetti industriali e comuni, sarebbe rimasta inalterata.
Grazie alla loro nuova visione dell'arte provocatoria e alcune volte "scandalosa", che andava contro l'estetica e la cultura dell'epoca, la concezione dell'arte si è spostata da una dimensione fisica a una dimensione intellettuale, dove ciò che rende un artista tale non è l'abilità di manipolare la materia ma la sua capacità di creare nuovi significati. Nel fare questo, gli artisti dei primi del Novecento hanno utilizzato, al posto della pittura, i materiali e gli oggetti comuni: si pensi ad esempio al noto orinatoio di Duchamp, ai sacchi di Burri o ai famosi barattoli di "Merda d'Artista" di Piero Manzoni. Si tratta di un vero e proprio Ri.uso in quanto la funzione degli stessi oggetti viene modificata e destinata a tutt'altro utilizzo e altro valore.
GLI ANNI SESSANTA: IL NUOVO REALISMO FRANCESCE
Il tema dei rifiuti, negli anni Sessanta, diventa una critica alla società consumistica; si comincia a intravedere la responsabilità sociale da parte degli artisti, che assumono un atteggiamento di opposizione a un sistema di spreco. Il gruppo dei Nuovi Realisti francesi di cui facevano parte Mimmo Rotella (1918-2006) e i celebri Spoerri (1930), Arman (1928-2005), César (1921-1998), Jean Tinguely (1925-1991) ha creato un movimento attorno a questa concezione. Per questi artisti il riuso divenne una sorta di programma ideologico: etica ed estetica si sono fuse insieme, proponendo un'arte che non fosse solo decorazione e abbellimento, ma che veicolasse anche dei forti messaggi alla società.
Le opere di questi artisti hanno per oggetto materiali di uso comune: Spoerri assembla oggetti recuperati in mercatini e discariche; Mimmo Rotella incolla sulla tela pezzi di manifesti strappati per strada ed esegue anche assemblages e ready-made con oggetti di scarto come tappi di bottiglia, corde, ceste di vimini e pezzi di stoffa; Arman nelle sue opere accumula oggetti come scarpe, monete, orologi, pennelli, tubetti di colore ed altro.
DAGLI ANNI '80 FINO AD OGGI
La consapevolezza ambientale e la coscienza ecologica degli anni Ottanta e Novanta è ormai diventata un leitmotiv dell'arte contemporanea. Artisti come Michelangelo Pistoletto (1933), Damien Hirst (1965) hanno dato un contributo quasi iconico in questo contesto, aggiornando a oggi la lezione delle avanguardie storiche del Futurismo e del Dadaismo.
Si arriva, infatti, a una vera e propria rappresentazione della moderna coscienza ecologica nel 1999, con l'opera "Regina" realizzata da Enrica Borghi: una grande figura femminile, nobile, interamente realizzata con bottiglie di plastica da riciclare.
Gli artisti contemporanei anticipano lo spirito dei tempi, sintetizzandone le dinamiche sociali e dando forma alle nuove tendenze che da queste scaturiscono. In questo contesto, l'arte contemporanea ha portato l'attenzione del pubblico sui temi della coscienza ecologica e della consapevolezza ambientale, ancor prima che venissero discusse dalla società moderna.
La nuova generazione di artisti nasce consapevole e capace di stimolare nuovi spazi di riflessione, in cui i temi dell'energia rinnovabile, dell'inquinamento, della gestione dei rifiuti e della sostenibilità ambientale vengono affrontati con approcci molto diversi.
Il progetto non si esaurisce nella realizzazione di una mostra. RE.USE mira ad un coinvolgimento diffuso della città, attraverso la collaborazione con realtà culturali, Istituzioni, esercizi commerciali e professionisti del territorio.
A questo proposito numerose sono le collaborazioni con le realtà culturali del territorio che nel periodo di durata della mostra, arricchiranno il programma di attività ad essa connesso con un calendario di eventi collaterali multidisciplinari sul tema del riciclo, riutilizzo, sostenibilità ed ecologia, che spazieranno dalla proiezioni di documentari, talk ed incontri, esposizioni, laboratori per adulti e bambini e molto altro. Citiamo tra le realtà coinvolte: Galleria l'Elefante, Spazio Solido, Carta Carbone Festival, Sole Luna Film Festival, Tema Cultura, La Chiave di Sophia, Fondazione Francesco Fabbri, Treviso Comic Book Festival, CultAround ed altri ancora.
Condividono il progetto anche i Partner operativi: Generali Italia, Consiglio Notarile di Treviso, Consulta Ordini e Collegi Professioni Tecniche del Territorio della Provincia di Treviso, Ordine degli avvocati di Treviso e Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso.
ELENCO ARTISTI
MUSEO DI SANTA CATERINA: Arman, Lewis Baltz, Hans Bellmer, Remo Bianco, Christian Boltanski, Enrica Borghi, Alberto Burri, Cesar, Henri Chopin, Christo, Claudio Costa, Cracking Art, Tony Cragg, Marcel Duchamp, Raymond Hains, Thomas Hirschhorn, Damien Hirst, Edward Kienholz, Jannis Kounellis, Armando Lulaj, Urs Luthi, Man Ray, Piero Manzoni, Fabio Mauri, Paul McCarthy, Vik Muniz, Gina Pane, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Robert Rauschenberg, Mimmo Rotella, Arcangelo Sassolino, Salvatore Scarpitta, Kurt Schwitters, Daniel Spoerri, Jean Tinguely, Ben Vautier.
MUSEO CASA ROBEGAN: Giovanni Albanese, Alek O, Stuart Arends, Matteo Attruia, Francesco Bocchini, Enrica Borghi, Cracking Art, Peter Fischli & David Weiss, Flavio Favelli, Giuseppe La Spada, Margaret Majo, Antonio Riello, Silvano Tessarollo.
CA' DEI RICCHI: Marco Andrighetto, Michele Bazzana, Marco Bolognesi, Jiri Kovanda, Jonathan Monk, Giovanni Morbin, Pratchaya Phitong, The Cool Couple, Luca Vitone.
IN SINTESI
RE.USE SCARTI, OGGETTI ED ECOLOGIA NELL'ARTE CONTEMPORANEA
a cura di VALERIO DEHÒ
PERIODO:27/10/2018 – 10/02/2019
SEDI ESPOSITIVE:
MUSEO S. CATERINA - ALA FOFFANO E SALA IPOGEA
PIAZZETTA M. BOTTER 1, TREVISO
MUSEO CASA ROBEGAN
VIA A. CANOVA 38, TREVISO
CA' DEI RICCHI - PIANO NOBILE
VIA BARBERIA 25, TREVISO
INGRESSO MUSEO SANTA CATERINA 6,00 €; RIDOTTO 4,00€ ORARI DI APERTURA MARTEDÌ – DOMENICA 10:00-12:30/ 14:30-18:00
(Ca' dei Ricchi 10:00-13:00 / 15:00-19:00)
Dal negativo al positivo
Museo e Parco Archeologico dell'antica Kaulon
Monasterace (Reggio Calabria)
Domenica 14 ottobre 2018
Ore 15.00/19.00
Domenica 14 ottobre 2018, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, a Monasterace (Reggio Calabria), il Museo e Parco Archeologico dell'antica Kaulon, diretto da Rossella Agostino, aderisce alla "Giornata nazionale delle famiglie al museo", sul tema Piccolo, ma prezioso, con l'iniziativa Dal negativo al positivo.
Essa prevede l'attuazione del progetto in due fasi:
· Accoglienza e presa visione dei "Piccoli, ma preziosi" reperti esposti nelle teche del Museo;
· Attività laboratoriale finalizzata alla riproduzione di un manufatto.
In particolare, i bambini dai 5 ai 10 anni con le rispettive famiglie verranno accolti nelle sale espositive dove potranno prendere visione dei tanti reperti, piccoli, ma preziosi in quanto espressione della storia della colonia greca di Kaulonía.
Successivamente, sarà focalizzata l'attenzione dei partecipanti su un reperto archeologico di particolare rilievo, di cui sarà possibile realizzarne una riproduzione nel Laboratorio di Restauro.
L'attività di laboratorio e la visita al Museo verranno offerte gratuitamente ai bambini, mentre per gli adulti è previsto il costo ridotto del biglietto € 1,50.
L'iniziativa è organizzata dai Servizi Educativi del Museo.
Il Museo Archeologico e Parco Archeologico dell'antica Kaulon è afferente al Polo Museale della Calabria, diretto da Angela Acordon.
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Dal negativo al positivo
Museo e Parco Archeologico dell'antica Kaulon
Monasterace (Reggio Calabria)
Domenica 14 ottobre 2018
Ore 15.00/19.00
Polo Museale della Calabria
Direttore: Angela Acordon
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone (responsabile)
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
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