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domenica 18 settembre 2016

Mostra Enrico Della Torre "Figuratività dell’Invisibile"




Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO, Reggio Emilia
1 ottobre – 13 novembre 2016

ENRICO DELLA TORRE
Figuratività dell’Invisibile

Inaugurazione: sabato 1 ottobre, ore 18.00
In occasione di In Contemporanea

La Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia (Via Sessi, 1/F) presenta, dal 1 ottobre al 13 novembre 2016, la personale di Enrico Della Torre, apprezzato a livello nazionale ed internazionale sia come pittore che come incisore. La mostra sarà inaugurata sabato 1 ottobre alle ore 18.00 alla presenza dell’artista.
Il titolo del progetto – “Figuratività dell’Invisibile” – fa riferimento ad una definizione coniata da Vittorio Sereni nella seconda metà degli anni ’70. Un’espressione che, ad oltre trent’anni di distanza, presenta carattere di grande attualità e pertinenza alle opere di recente produzione.
Nella ricerca dell’artista – scriveva Sereni (Wolfgang Hildesheimer e Vittorio Sereni, Enrico Della Torre, All’insegna del pesce d’oro, Milano, 1980) – «Il dato di base, indagato e scomposto, si riordina nelle sue nervature e molecole essenziali e già diventa altra cosa, si traspone in una diversa struttura, si articola in altra realtà». Della Torre è giunto ad «una figurazione dell’invisibile navigando tra gli opposti scogli dell’enigma formale e della gratuità dei significati» moltiplicando, per citare Roberto Tassi, gli aspetti del mondo.
In esposizione, una ventina di dipinti di piccole e medie dimensioni, oltre ad alcune grandi tele, tutte realizzate dagli anni ’70 ad oggi. Una pittura estremamente calibrata, fatta di linee e di forme geometriche, ma capace di preservare una dimensione umana, una visione interiore in cui il riferimento oggettuale viene integrato dalla memoria e dall’immaginazione, trasportando lo spettatore in un “altrove” mutevole e visionario.
La mostra, iscritta alla dodicesima “Giornata del Contemporaneo” promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (15 ottobre 2016), sarà visitabile fino al 13 novembre 2016, tutti i giorni con orario 10.00-12.30 e 16.00-19.30, aperto anche domenica e festivi. Ingresso libero.
“Figuratività dell’Invisibile” è parte della terza edizione della rassegna “In Contemporanea” che vede l’apertura congiunta della stagione espositiva autunnale in sette gallerie d’arte di Reggio Emilia. Realizzata in collaborazione con il Comune e i Musei Civici di Reggio Emilia, la manifestazione prevede anche l’esposizione collettiva “In Contemporanea al Museo”, dal 1 al 30 ottobre 2016 presso il Palazzo dei Musei (Via Spallanzani, 1). L’inaugurazione della mostra museale si terrà venerdì 30 settembre 2016 alle ore 18.00
Sabato 22 ottobre, alle ore 18.00, si terrà, inoltre, in galleria la presentazione del libro scritto da Guido Mambella “Gioseffo Zarlino e la scienza della musica nel ‘500 dal numero sonoro al corpo sonoro” (Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 2016), in dialogo con il professor Cesarino Ruini, storico della musica, e con la professoressa Monica Boni, direttrice della Biblioteca Armando Gentilucci dell’Istituto Peri di Reggio Emilia. In copertina, un particolare dell’opera “Costruzione” (2011) di Enrico Della Torre, presente in mostra.
Per informazioni: tel. 0522 580143, duemilanovecento@tin.it, www.duemilanovecento.it, www.facebook.com/duemilanovecento.

Enrico Della Torre nasce a Pizzighettone (Cremona) nel 1931. Compie i suoi studi artistici a Milano, diplomandosi nel 1951 al Liceo di Brera e, quattro anni più tardi, all’Accademia di Belle Arti. Si dedica alla pittura, al disegno e all’incisione e il suo lavoro viene segnalato con il conferimento di diversi premi. Presentata da Guido Ballo, allestisce nel 1956 la prima mostra personale presso la Galleria dell’Ariete di Milano, dove espone pitture e incisioni. Nel 1957 vince il secondo Premio per la Litografia alla Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea di Venezia e, nello stesso anno, soggiorna brevemente a Parigi. A partire dal gennaio 1958 la sua arte si rinnova facendosi più chiara e analitica. Nel 1960 riceve il primo Premio San Fedele di Pittura a Milano, dove si stabilisce definitivamente. I viaggi in Germania di quegli anni segnano l’inizio di un proficuo dialogo con la cultura tedesca. Il 1968 è l’anno in cui approda all’espressione di un proprio mondo, popolato spesso da personaggi inediti, scaturiti dalla fantasia creativa dell’artista e da un lento processo di metamorfosi. Scopre l’universo misterioso degli zoofiti e delle chimere. Nel 1971 incontra il pittore americano Mark Tobey, il quale aveva già mostrato interesse per il lavoro di Enrico Della Torre acquistando un suo dipinto esposto alla Galerie Suzanne Egloff di Basilea. Il decennio è fitto di mostre personali e collettive sia di pittura che di incisioni, in Italia e all’estero. Nel 1972 espone un gruppo di opere alla Xª Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e nel 1974 è presente alla mostra “La ricerca dell’identità” a Palazzo Reale di Milano. Iniziano nel 1973 i soggiorni in Valtellina dove Enrico Della Torre organizza uno studio-atelier che, sostituendosi progressivamente a quello di Pizzighettone, affianca lo studio milanese. Nel 1974 dona cinquanta lastre incise all’Istituto Nazionale per la Grafica e la Calcografia di Roma. Nel 1981 ottiene il primo Premio Internazionale Lario per il disegno a Como. Il 1983 è l’anno in cui si dedica prevalentemente al collage. Negli anni seguenti le sue opere mirano sempre di più alla costruzione e a una visione più essenziale. Nel 1987 Erich Steingräber organizza una mostra antologica di Della Torre con dipinti, pastelli e incisioni degli anni 1958-1986, allestita inizialmente presso la Neue Pinakothek di Monaco di Baviera e poi trasferita in altre città della Germania. Nell’anno seguente espone a “Di segno italiano – Italienische Zeichnungen 1908 – 1988” nei musei di Francoforte, Berlino e Zurigo. È del 1989 la mostra a Parma “Le strade, dieci pittori a Milano” (a cura di Arturo Carlo Quintavalle) e, nell’occasione, dona tutte le trentasei opere esposte al Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università della città. Nello stesso anno espone al PAC di Milano. Negli anni successivi espone a: “Il miraggio della liricità. Arte astratta in Italia” al Liljevalchs Konsthall di Stoccolma (1991), “Pittura a Milano 1945/1990” al Palazzo della Permanente, Milano (1992) e “The Artist and the Book in Twentieth – Century Italy” presso il Museum of Modern Art di New York (1993). Dal 1992 al 1995 insegna tecniche dell’incisione alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Nella sua attività d’incisore, collabora con stampatori e editori d’arte come Giorgio Upiglio, Giorgio Lucini, Franco Masoero, Federico Santini e Vanni Scheiwiller. Nel 1999 è nominato Accademico Nazionale di San Luca. L’anno successivo Sandro Parmiggiani cura una grande esposizione antologica a Palazzo Magnani di Reggio Emilia. Nel 2000 espone al Museo della Permanente di Milano partecipando alla mostra “Miracoli a Milano 1955-1965. Artisti, gallerie, tendenze” e, l’anno successivo, alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Termoli ad “Intenso Essenziale. Evoluzione dell’Astrattismo in Italia”. Sempre nel 2001, a seguito della donazione da parte dell’artista di più di cento tra opere uniche e incisioni, viene costituito il Fondo Enrico Della Torre presso il Museo Villa dei Cedri di Bellinzona. Nel 2004 esegue una grande vetrata per la facciata del Palazzo Comunale di Calcio (Bergamo) ed espone alla Casa del Mantegna a Mantova “L’incanto della pittura, percorsi dell’arte italiana del secondo Novecento”. Nel 2008, presso la Biblioteca Statale di Cremona, è costituito un Fondo composto da un cospicuo numero di libri d’artista e partecipa alla mostra “Sulle tracce di Licini. Artisti italiani contemporanei” al Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno. Nel 2010 il Museo Villa dei Cedri di Bellinzona gli dedica una sala personale in cui espone alla mostra “Collage – Una poetica del frammento”. Nel 2011 è invitato alla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia - Padiglione Italia - presentato da Ernesto Ferrero ed espone alla Galleria Morone di Milano: “Dire del silenzio la luce/dipinti 1958-1962. In Germania, per i suoi ottant’anni, tra il 2011 e il 2012, gli viene dedicata un’esposizione itinerante “Dall’interno all’esterno” realizzata con i dipinti più recenti, organizzata dalla Frankfurter Westend Galerie di Francoforte. Nel 2012 Skira pubblica il volume “Enrico Della Torre. Catalogo generale dell’opera grafica, 1952-2012”. Nel 2015 è presente a Milano con due esposizioni: alla Galleria San Fedele “Enrico Della Torre. Collage” ed al Museo della Permanente “Disegni 1953-2011”. Sono del 2016 le mostre: “Enrico Della Torre. Collage e incisioni” presso la Sala Lucio Fontana di Comabbio (Varese), “Enrico Della Torre. Pastelli 2003-2012” alla Galleria Marini di Milano ed “Enrico Della Torre. Figuratività dell’Invisibile” alla Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia.

ENRICO DELLA TORRE
Figuratività dell’Invisibile
Reggio Emilia, 2000 & NOVECENTO Galleria d’Arte
1 ottobre – 13 novembre 2016
Inaugurazione: sabato 1 ottobre 2016, ore 18.00
Sabato 22 ottobre, ore 18.00, presentazione del libro “Gioseffo Zarlino e la scienza della musica nel ‘500 dal numero sonoro al corpo sonoro” di Guido Mambella (Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 2016), in dialogo con il professor Cesarino Ruini e la professoressa Monica Boni.
Orari: 10.00-12.30 e 16.00-19.30, aperto anche domenica e festivi

Per informazioni:
2000 & NOVECENTO Galleria d’Arte        
Via Sessi 1/F  | 42121 Reggio Emilia 
Tel. 0522 580143 | Fax. 0522 496582 
duemilanovecento@tin.it | www.duemilanovecento.it
www.facebook.com/duemilanovecento

Ufficio Stampa:
CSArt - Comunicazione per l’Arte
Via Emilia Santo Stefano 54 | 42121 Reggio Emilia
Tel. 0522 1715142 | www.csart.it | info@csart.it

sabato 17 settembre 2016

Anteprima Mercanteinfiera autunno 2016: la mostra di Sarah Moon inaugura il circuito OFF


 Si è inaugurata ieri a Parma nel Palazzetto Eucherio Sanvitale del Parco Ducale la nuova mostra di Sarah Moon. Qui e Ora – Ici et Maintenant, curata da Carla Sozzani in occasione del premio annuale di Mercanteinfiera, esposizione dedicata all'antiquariato, modernariato, collezionismo e vintage che si terrà alle Fiere di Parma dal 1° al 9 ottobre prossimi.


La mostra di Sarah Moon, fotografa contemporanea francese tra le più quotate, racconta un viaggio d’autore, anticonvenzionale ed emotivamente intenso, tra gli affreschi rinascimentali e le sculture del Boudard dislocate all'interno del Parco Ducale di Parma.

Il filo conduttore della Moon rimanda alla sfera intima, emotiva e a tratti della sessualità come espressione di bellezza, di realtà deformata dall'immaginario e dalla componente onirica, esaltandone spessore e profondità del messaggio che fluttua dal commovente al drammatico.




Persona introversa, non mondana e restia a parlare di sè, preferisce che ad esprimersi siano le sue immagini, lasciando ad ognuno la propria esperienza di lettura delle immagini e massima libertà interpretativa.

"Sin dall’inizio ho sempre voluto sfuggire al linguaggio codificato del glamour. Quello che cercavo era più intimo, erano le quinte ad interessarmi, un diaframma sospeso prima che il gesto si compia, un movimento al rallentatore…come quello delle donne che si allontanano di spalle." – scrive Sarah Moon nel libro Coincidences, pubblicato da Delpire nel 2001.

Da sx Ilaria Dazzi, Brand Manager Mercanteinfiera, Antonio Cellie, AD Fiere di Parma, Laura Ferraris, Assessore alla Cultura del Comune di Parma, il sindaco Federico Pizzarotti, Sarah Moon e Carla Sozzani - ph. Francesca Bocchia


Il Mercanteinfiera OFFfuorisalone della cultura di Parma, è organizzato da Fiere di Parma e dal Comune con l’intento di creare e alimentare un dialogo continuo con la città all'insegna della cultura, in tutte le sue espressioni.

La mostra inaugura anche Palazzetto Eucherio Sanvitale come la sede per la fotografia a Parma ed è liberamente visitabile da martedì a venerdì, dalle 13.00 alle 19.00, sabato e domenica, dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.30 fino al 15 ottobre 2016.

Ulteriori informazioni sulla mostra e sul Mercanteinfiera sono disponibili su www.mercanteinfiera.it


Francesca Caggiati

giovedì 15 settembre 2016

EMOTIONAL RESCUE. L'installazione#3: ASSISI | Domenica 2 ottobre 2016 ore 11-14

Emotional rescue_ I luoghi dove dimora la bellezza | Installazione #3 ad Assisi

 

Se osiamo sperare che 'la bellezza salverà il mondo', c'è da domandarsi quanti siano i luoghi dove non vi è più spazio per la bellezza: luoghi trascurati, abbandonati, spogli di arte e di natura, privi di vita o ricchi di cemento e asfalto. 


Eppure la bellezza è emozione. E cosa saremmo noi senza le nostre emozioni?


Sulla scia di queste riflessioni SUSANNA CATI ha creato il progetto 'Emotional rescue' che sarà allestito, a cura di Barbara Pavan, domenica 2 ottobre 2016 ad Assisi,presso Porta Perlici, dalle ore 11 alle 14.


EMOTIONAL RESCUE è un'installazione modulare composta da decine di fiori di tessuto, ognuno unico, che, partendo da un luogo di suggestiva bellezzaandranno per il mondo insieme a chi ne avrà acquisito uno – proprio e certificato –ambasciatori da immortalare in tutti quei luoghi che invece di arte e di bellezza sono stati privati, depauperati, spogliati.


Postando successivamente gli scatti su #emotionalrescue(oppure inviandoli a catis@libero.it) si creerà un grande album fotografico che vuol essere non tanto di denuncia quanto di esortazione a porre rimedio, a creare e portare vita e grazia dove queste non dimorano più. 


Un fiore, insomma, per affermare che auspichiamo la 'rifioritura',ovunque ci porti il nostro cammino.

 

SUSANNA CATI, vive e lavora a Perugia. 


Artista dal percorso assolutamente personale in costante arricchimento, segna con l'esperienza, un continuo passaggio di crescita culturale - progettuale. 


Partendo da studi classici, consegue il Diploma di Laurea presso l'Accademia di Costume e Moda di Roma e arricchisce da subito, le esperienze nel campo della moda. 


La collaborazione con lo scenografo Giovanni Licheri nella preparazione di oggetti scenici teatrali al Teatro Argentina in Roma, così come l'esperienza di stilista e di designer per importanti aziende italiane, francesi, si abbinano felicemente alla creatività tessile che trova negli anni successivi la cifra espressiva a lei più congeniale nel tappeto e nell'arazzo realizzati su proprio disegno in pezzi unici tessuti con tecniche tradizionali rigorosamente realizzati con materiali naturali, con una infinita variazione in una continua ricerca artistica che attinge e si ispira a modelli arcaici della cultura umana proiettandosi però verso le incognite del futuro. 


Numerose le mostre a cui ha partecipato, tra le quali segnaliamo: "Materie" alla Galleria Massenzio di Roma; "Icone e Immagini Sacre" S.Stefano a Perugia; Italian Art Exibition in London; Festival Dei Due Mondi, Spoleto; "I colori del bianco" Manidesign, Napoli; "Nature", Galleria Giardini D'Arte, Abano Terme (PD); "Nidi" Studio7 Arte Contemporanea, Rieti; "I like a mestizo world", Assisi (Pg). 


Nel 2016 nell'ambito del progetto RIVODUTRI CONTEMPORANEA è stata acquisita la sua opera permanente ''SPEARS'' per il percorso d'arte a cielo aperto del Comune di Rivodutri. 

 


Scheda tecnica:

Titolo:Emotional rescue_I luoghi dove dimora la bellezza | L'installazione #3

Artista:Susanna Cati

A cura di:Barbara Pavan

Data:domenica 2 ottobre 2016

Orari: dalle ore 11 alle 14

Sede espositiva:Assisi, via Porta Perlici 27

Ingresso libero

Sito web:www.susannacati.jimdo.com

Info: mob.320.4571689 oppure 347.1776001 e-mail catis@libero.it




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martedì 13 settembre 2016

Prorogata la mostra "DIALOGHI DI FILO" fino al 27 novembre 2016 | Palazzo Morando, Milano

Dialoghi di filo

Mostra prorogata fino al 27 novembre 2016

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
via Sant'Andrea 6, Milano

A cura di Livia Crispolti



Grazie al successo di pubblico e alla sua formula vincente la mostra 'Dialoghi di filo' è stata prorogata fino al 27 novembre 2016. 


Ospitata nelle sale museali di Palazzo Morando | Costume Moda Immagine e a cura di Livia Crispolti, è promossa nell'ambito di EXPO IN CITTÀ da Comune di Milano | Cultura, Direzione Musei Storici e da Archivio Crispolti con il patrocinio di Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. 


La mostra ospita i lavori tessili realizzati dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Brera, testimonianze creative e materiche che dialogano con le opere esposte a Palazzo Morando, con gli abiti in ricostruzione storica di Maria Antonietta Tovini e con le creazioni dell'artista Elisabetta Catamo, mettendo in luce il rapporto tra formazione, produzione e creazione, settori che contraddistinguono la produzione Made in Italy


Proprio dalla metodologia didattica di progettazione e realizzazione dei tessuti si è sviluppata l'idea curatoriale che vuole proporre un esempio concreto di modalità operativa nel campo del tessile, valorizzando le proficue connessioni esistenti tra il settore dell'alta formazione, la realtà produttiva italiana e il mondo della creazione artistica, nella cornice ideale delle sale storiche di via Sant'Andrea 6. 


Il percorso espositivo vede i lavori tessili realizzati dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Brera, durante l'insegnamento di Cultura Tessile tenuto da Livia Crispolti della Scuola di Fashion Design, ricostruzioni di abiti storici progettati e realizzati da Maria Antonietta Tovini e opere di Elisabetta Catamo: tre ambiti operativi che in modo diverso utilizzano il materiale messo a disposizione da tre aziende oggi protagoniste nel settore tessile - Alcantara®, Dedar e Dreamlux - sostenitrici a vario titolo del progetto espositivo. 


Il percorso è arricchito dalla presenza di abiti in ricostruzione storica realizzati da giovani costumisti nell'ambito dei progetti laboratoriali al termine del percorso accademico, Gisella Cappelli, Giulia Mio, Luca Morando, Jiwoo Park e Edoardo Russo.


La mostra Dialoghi di Filo vuole anche accompagnare il visitatore alla scoperta delle componenti che costituiscono il successo del prodotto italiano in campo tessile e creativo: dalla tecnica manuale alle applicazioni industriali, passando per la  ricerca filologica, uniti alla creazione artistica che dialoga con l'alta formazione e con le migliori aziende italiane.


Il percorso espositivo è a cura di Luca Ghirardosi, docente del corso "Allestimento degli spazi espositivi" presso l'Accademia Belle Arti di Brera.


'Dialoghi di filo' è uno degli eventi della manifestazione Accademia Aperta 2016.



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La Grande Estate di Olimpia Zagnoli | mostra personale allo spazio Mutty | Castiglione delle Stiviere dal 23 settembre


Olimpia Zagnoli - La Grande Estate
Impressions of a Summer in Tuscany

A cura di Melania Gazzotti

Mostra 23 settembre/15 ottobre 
Mutty 
Castiglione delle Stiviere (Mantova)

Vernissage 23 settembre ore 19.00 ingresso gratuito

Image
L'illustratrice italiana più amata nel mondo, una mostra completamente inedita, una sede espositiva che è un grande laboratorio di cultura in un paese che già di per sé vale il viaggio.
E' quasi tutto pronto per La Grande Estate, la personale di Olimpia Zagnoli da Mutty, nell'incantevole paese di Castiglione delle Stiviere, che si preannuncia come uno degli eventi da non perdere per tutti gli amanti dell'illustrazione contemporanea e non solo.
Ad essere in mostra è a tutti gli effetti "La Grande Estate" di Olimpia, che ad agosto ha cercato -e trovato- ispirazione per le sue opere con il progetto di residenza e workshop nella sede estiva Mutty Temporary Bookstore a Castagneto Carducci, nelle colline toscane.

Olimpia, nota per misurarsi solitamente con temi di attualità e costume che mettono al centro la figura umana, soprattutto femminile, questa volta si è messa in ascolto delle morbide colline, della luce abbagliante e del canto delle cicale della campagna toscana, dando vita a percorsi del tutto inaspettati, ma inequivocabili del suo saper raccontare una storia con pochi segni incisivi e distintivi.
Il risultato, dal sorprendente impatto visivo, è nelle opere digitali appena nate, inedite e originali, che raccontano un tema da lei finora inesplorato, quello del paesaggio, e verranno esposte assieme agli schizzi preparatori che permettono al grande pubblico di immergersi nel suo lavoro e di comprenderne il making of.

L'illustratrice, che possiede uno dei tratti inconfondibili del panorama italiano e collabora regolarmente con le più importanti testate del mondo, da New York Times a Le Monde, per creare il corpus di lavori di "La Grande Estate" ha sperimentato tecniche differenti, dimostrando ancora una volta la versatilità del proprio talento e attingendo a un ricchissimo immaginario visivo che appartiene tanto alla storia dell'arte quanto alla cultura pop.

"La Grande Estate" è un progetto curato da Melania Gazzotti e concepito in collaborazione con lo spazio culturale Mutty.
Il libro di "La Grande Estate", co-edizione Mutty/Lazy Dog Press e design di Bunker, è disponibile in mostra e on line su www.lazydog.eu

La mostra è sonorizzata dal produttore Stefano Castagna di Ritmo&Blu Studio che ha realizzato una installazione audio site-specific in quadrifonia, con suoni ambientali e attinti dal suo progetto musicale Flos.
Olimpia Zagnoli nasce a Reggio Emilia nel 1984. Si trasferisce ancora bambina a Milano, dove tuttora vive e lavora. Dopo aver trascorso un periodo a New York, città in cui tornerà regolarmente, inizia a pubblicare le prime illustrazioni su testate italiane e internazionali. Numerosissime nel corso degli anni sono le sue collaborazioni in ambito editoriale: lavora per  alcuni dei più importanti giornali del mondo come "The New Yorker", "The New York Times", "New York Magazine", "The Guardian", "The Washington Post", "The Wall Street Journal", "Le Monde" e disegna copertine per case editrici come Penguin Books, Taschen e Feltrinelli. Le sue immagini vivaci e ironiche hanno fatto da cornice a campagne pubblicitarie di aziende come Google, Sephora, Air France, Clinique e Miller. Di recente ha anche iniziato a collaborare con importanti case di moda tra le quali Fendi, Hermes e Ballantyne.

Ulteriori info su www.olimpiazagnoli.com
Mutty è uno spazio per la cultura attivo dal 2013 nel centro storico di Castiglione delle Stiviere, una cittadina sulle colline moreniche a due passi dal Lago di Garda.
Nato in un'officina che fino agli anni Sessanta ospitava i fabbri Mutti, un laboratorio dei mestieri che per mezzo secolo ha raccontato l'importanza della lavorazione degli elementi per ottenere risultati, Mutty (con la "y" finale) ha scelto di preservare la struttura originaria, facendo di vetro ferro e legno gli elementi primari di una ristrutturazione attenta e in completa sintonia con l'ambiente che la circonda. Mutty al piano terra è libreria con caffetteria e cucina e al primo piano sala espositiva/laboratorio. Mutty promuove e divulga il lavoro di illustratori, artisti e studiosi del bello attraverso mostre, presentazioni e laboratori didattici per bambini e adulti.

Ulteriori info su www.mutty.it

Catalogo di "La Grande Estate" disponibile in mostra, co-edizione Mutty/Lazy Dog Press.




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