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lunedì 18 aprile 2016

Punto a Capo. 1946 - 1976 - 2016 / Amnistia - Oblio - Censura - UN PERCORSO PER TRE INSTALLAZIONI


PROGETTO VOCI. 

PUNTO A CAPO
1946 - 1976 - 2016 / AMNISTIA - OBLIO - CENSURA 

UN PERCORSO PER TRE INSTALLAZIONI

AMNISTIA/OBLII 
Accademia di Belle Arti di Bologna 

OBLII/CENSURE 
MAMbo

CENSURE/AMNESIE 
Istituto Parri


Dal 25 al 29 aprile 2016


Inaugura il 25 aprile il percorso espositivo Punto a Capo, risultato del lungo lavoro di educazione permanente portato avanti da MAMboIstituto ParriE-RAccademia di Belle Arti di BolognaTeatro del PratelloUniversità Primo Levi e il Conservatorio G.B. Martini attraverso il Progetto Voci, che pone al centro l'incontro tra generazioni, tra anziani e adolescenti, studenti dell'Accademia e di Istituti Superiori e giovani sottoposti a procedimento penale, coinvolti in un percorso comune di espressione e creazione attraverso la scrittura, l'arte, la narrazione, il teatro. 

Quest'anno i contenuti del progetto, giunto ormai alla sua terza edizione e ideato da Paolo Billi, Luca Alessandrini, Veronica Ceruti e Daniele Campagnoli, riguardano alcuni temi fondamentali della storia del '900, che hanno ispirato le tre installazioni che compongono la mostra diffusa per realizzare percorsi partecipati "di fare memoria attiva" per uscire dalle retoriche, che tendono a ossificare, banalizzare, finalizzare la memoria, ispirandosi a cinque parole chiave: Dimenticare – Rimuovere – Censurare – Amnistiare - Pacificare

Il percorso espositivo si articola tra Accademia di Belle Arti di Bologna, MAMbo e Istituto per la storia e le memorie del novecento PARRI E-R, in tre "Stazioni" distinte corrispondenti ad altrettante date di riferimento, tre direzioni di senso che hanno ispirato le riflessioni e le azioni condotte dai protagonisti del progetto: Amnistia Togliatti (1946); Oblio che segue la morte di Franco (1976); Censura contemporanea (2016).

I tre allestimenti interattivi, ospitati dall'Aula Magna dell'Accademia di Belle Arti, dalle sale espositive del MAMbo e dai locali dell'Istituto Parrisaranno visitabilifino al 29 aprile 2016 (solo il MAMbo fino al 1 maggio), andando a comporre una mostra diffusa per ripercorrere la storia, per guardare, ascoltare, interpretare insieme le dinamiche, le ragioni e i processi del Dimenticare individuale e collettivo.  

Ogni installazione avrà temi e titoli specifici e sarà caratterizzata da un elemento particolare: la parola, il visivo, il performativo

Quest'anno, dunque, per la prima volta i risultati del progetto Voci si offrono al pubblico in una forma nuova che va al di là della sola rappresentazione teatrale per caratterizzarsi come commistione di più linguaggi artistici diversi che, partendo da una linea guida comune, sono stati utilizzati in maniera creativa e consapevole per dare un'interpretazione delle tematiche storiche scelte, sulle quali i vari enti coinvolti hanno portato avanti un iniziale lavoro di ricerca e approfondimento. 

Un lavoro, questo, che, non va dimenticato, è frutto di un percorso di educazione permanente di lungo periodo che coinvolge varie realtàe che si carica di una fortissima valenza sociale, dal momento che è finalizzato soprattutto al reinserimento dei giovani detenuti. 

Il progetto si è sviluppato, infatti, attraverso molteplici attività che hanno visto coinvolte adolescenze e generazioni diverse: un gruppo di ragazzi della Comunità Pubblica per Minori, studenti del Liceo delle Scienze Umane L. Bassi, studenti dell'Accademia di Belle Arti, senior dell'Università Primo Levi.

Cinque laboratori nei quali è stato articolato e che,nell'arco di sei mesi, hanno portato alla realizzazione di Punto a Capo: il Laboratorio di Storia (condotto da Luca Alessandrini), il Laboratorio di teatro (condotto da Paolo Billi), il Laboratorio di progettazione multimediale e produzione video (condotto da Daniele Campagnoli e Filippo Pierpaolo Marino presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna) con il contributo della Cineteca di Bologna, il Laboratorio d' arte e immagine (condotto da Veronica Ceruti presso il MAMbo) il laboratorio di Fotografia (condotto da Simone Martinetto presso l'Università Primo Levi).

A essere coinvolto è stato anche il Conservatorio di Musica G.B. Martini di Bologna che ha fornito alpercorso espositivo le musiche composte dal maestro Aurelio Zarrelli insieme agli studenti della Scuola di Musica Applicata dello stesso Conservatorio.

Gli allestimenti sono a cura di Andrea Montesi, realizzati con gli studenti del biennio di Scenografia e allestimenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna e la collaborazione di Irene Ferrari.

video sono a cura di Filippo Pierpaolo Marino, realizzati con gli studenti del biennio di Didattica dell'arte e mediazione culturale del patrimonio artistico e del triennio di Fotografia, cinema e televisione dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.


Nei cinque giorni di apertura al pubblico, ciascuna installazione avrà un particolare calendario di attività, in quanto sono previste azioni performative, letture dal vivo, interventi musicali diversi.

L'ingresso alle installazioni è libero e gratuito, e tutti i giorni alle ore 16 sarà possibile per il pubblico partecipare a una visita guidata che, partendo dall'Accademia di Belle Arti, si sposterà poi al MAMbo e infine all'IstitutParri, dove in tale orario l'installazione sarà animata dalle performance realizzate da Paolo Billicon i ragazzi della Comunità Pubblica per Minori e i Senior dell'Università Primo Levi. 

Un ulteriore valore aggiunto, dunque, quello rappresentato dalle visite guidate, che permette di essere accompagnati lungo il percorso di lettura e interpretazione di alcuni dei momenti più significativi della storia d'Italia.

Il progetto è realizzato con i contributi della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna/Assemblea dei Diritti e di Coop Adriatica e s'inserisce nel più ampio programma annuale di attività in convenzione tra Comune di Bologna e Teatro del Pratello; con il patrocinio dell'A.N.P.I. provinciale - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia e dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.


INFORMAZIONI UTILI

PROGETTO A CURA DI
MAMboIstituto Parri E-RAccademia di Belle Arti, Teatro del PratelloUniversità Primo Levi e il Conservatorio G.B. Martini
PROGETTO SOSTENUTO DA:
Regione Emilia Romagna- Assemblea Legislativa, Assemblea dei Diritti, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

PATROCINI:
Ministero della GiustiziaAssemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna,A.N.P.I. provinciale - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.

INAUGURAZIONE: 25 aprile ore 16.00, presso Accademia di Belle Arti.

DATE E ORARI DI APERTURA:
25 aprile – 29 aprile con ingresso libero tutti i giorni dalle ore 14.00 alle 18.00
*al MAMbo mostra aperta anche il 30 aprile e il 1° maggio

VISITE GUIDATE POMERIDIANE PER IL PUBBLICO (SENZA PRENOTAZIONE):
Tutti i giorni alle ore 16.00 con partenza dall'Accademia di Belle Arti

Apertura speciale al mattino per scuole e gruppi organizzati con visita guidata gratuita su prenotazione:mamboedu@comune.bologna.it- tel. 051 6496626


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LA MOSTRA DOPO IL SALONE DEL MOBILE - "IN CREATIVITY" by LAB 87 - LA CREATIVITA' DEL MADE IN ITALY A ROMA - 21 APRILE 2016

INCREATIVITY

Arredo e design made in Italy dal Salone del Mobile 2016


espongono


ABIMIS, SABA, KARMAN, MDF Italia


Show coocking a cura dello Chef Massimo Malantrucco


Installazioni artistiche a cura di Paola Romano


Giovedì 21 Aprile 2016

dalle ore 17.00 alle ore 21.00


LAB87-AREA - Via Tommaso Grossi, 4/6

 (angolo Via Labicana)

ROMA


Abimis, Saba, Karman, Mdf Italia, quattro aziende italiane leader nel settore dell'arredamento e del design sono ospiti - dopo la recente esposizione al Salone del Mobile Milano 2016- dei nuovi spazi espositivi di LAB87, l'elegante conceptstoreLAB87AREAsituato nel centro di Roma, affacciato sul Colosseo, dedicato alla creatività e design made in Italy.

Grande inaugurazione su invito, della seconda prestigiosa sede romana- a due passi dalla storica sede, LAB87INTERNI- ideata da Alvaro e Matteo Cagiotti, padre e figlio, dove poter ammirare il genio e la creatività italiana.


L'happening dal titolo "INCREATIVITY" si terrà Giovedì 21 Aprile 2016 - dalle ore 17.00 alle ore 21.00-nella nuovissima sede posta su due livelli in Via Tommaso Grossi 4/6 (angolo Via Labicana), nella quale è allestito un articolato percorso espositivo dove ritrovare la qualità, la ricercatezza, la varietà di materiali diversi e la fantasia di architetti, artisti e designer di fama internazionale.


"La vera novità dell'azienda" – spiegano i titolari – "sta nella possibilità per il committente di costruire su misura la casa dei propri sogni, dalla progettazione alla scelta dei materiali, dall'arredo all'illuminazione, dall'Arte all'Artigianato. Con l'apertura di questo nuovo spazio, vogliamo dare la possibilità al committente e progettisti di conoscere e provare i prodotti selezionati per loro".


L'ambientazione apre con la nuova collezione SABA di divani e poltrone dall'eleganza retrò: New York Suite, firmata Sergio Bicego, costituita da un'anima contemporanea e da uno spirito senza tempo, riprende l'agile silhouette che caratterizza l'intera gamma con rifiniture sartoriali. 

La trapuntatura dei cuscini ammicca a un'eleganza vintage e cede alla tentazione della nostalgia per tratteggiare il design del futuro. Allo stesso tempo, l'allure metropolitana viene esaltata dalla sagoma esagonale, poggiata su  piedini sottili in tondino di acciaio.


Si prosegue con EGO e ATELIER di ABIMIS, realizzate totalmente in acciaio inox AISI 304 per garantire un'altissima resa estetica e qualità tecniche di lavorazione superiori, massima resistenza e igienicità. 

In particolare, la EGO, disegnata dall'architetto Torsello, sviluppata attraverso l'interazione tra il cuoco, il designer e l'artigiano dell'acciaio. 

Inoltre, questo programma, è caratterizzato da un'estetica stondata con la particolare configurazione delle ante a filo. Con la cucina ABIMIS, in occasione dell'inaugurazione, lo Chef Massimo Malantrucco, si esibisce in un originale show cooking con prodotti italiani.


I nuovi spazi di LAB87 sono illuminati da KARMAN, altra importante azienda italiana che si occupa della progettazione e realizzazione di lampade per illuminazione in indoor e outdoor. 

Lampade dalla forte identità basata su una tipologia di illuminazione realizzata con materiali di vario tipo, dalle linee morbide ed aggraziate, dallo stile originale, senza tempo ed estremamente riconoscibile.  

KARMAN presenta la linea di illuminazione Norma M, disegnata da Edmondo Testaguzza, sospensione dalle sensazioni leggere e fiabesche, che segna anche il percorso espositivo arricchito da installazioni d'arte di Paola Romano, con le sue "Lune" materiche ed oniriche.


Infine la collezione di MDF Italia, azienda milanese di design, progettazione e produzione di mobili e complementi di arredo che grazie alla sua Identità si è affermata in molte sedi del mondo. Complementi di arredo frutto di una puntuale ricerca della semplicità, della funzionalità e della piacevolezza. 

In particolare, il ROCK TABLE, una nuova intramontabile icona di un tavolo rotondo, fluido ed elegante, che rivela completamente la natura di quello che rappresenta: "una tavola rotonda" che levita apparentemente sopra una base inorganica. 

Una miscela di materiali naturali e industriali, tra il razionale e il materico, che si fondono in un concetto del classico design, con un oggetto raffinato e solido, leggero e stabile, radicale e sensuale.




LAB87AREAè un laboratorio di idee, che vive con la filosofia di scegliere prodotti artigianali e di alta gamma.  Progettare, ristrutturare ed arredare qualsiasi spazio, con cura ed attenzione alle esigenze di immagine e funzionalità, sono la natura del concetto aziendale. La scelta sartoriale viene realizzata seguendo la pratica del su misura e su disegno.

(Via Tommaso Grossi 4/6 - Roma - www.lab-87.it - info@lab-87.it - tel +39 06 70476070)




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MOSTRA | Aprile 2016 MOSCA | Eduardo Fiorito a cura di Daria Nikolyuk

         Eduardo Fiorito

 

Aenigma

a cura di Daria Nikolyuk

 

Dal 14 al  al 23 Aprile 2016 la Facoltà di Comunicazione, Media e Design HSE University in collaborazione con l'Ufficio Internazionale della Facoltà di Scienze Economiche di Mosca presenta Aenigma, progetto fotografico diviso in tre capitoli (Childhood, Age of Light e Earth), di Eduardo Fiorito a cura di Daria Nikolyuk.

L'artista nelle sue opere indaga il senso della storia e la sua riflessione sui destini della terra. La sacralità della natura è celebrata con una visione onirica che scarnifica forme e illividisce i colori facendone emergere la parte più misterica. Sorge così la percezione dell'attimo che non passa e che confina con l'eterno, un qui e ora la cui forza allusiva è rintracciabile anche nelle vestigia del passato. I monumenti diventano così segni carichi di una storia millenaria di fronte alla quale è testimone l'uomo, adulto e bambino, esploratore di un altrove sempre presente. L'arte di Eduardo Fiorito è enigma e rivelazione, una sontuosa ecologia della bellezza immortalata da una tecnica fotografica che riveste il reale di una struggente nostalgia.

Il vernissage si terrà giovedì 14 Aprile alle ore 18:00. Presso la stessa Università, Fiorito terrà una master class teorica sulle dinamiche che hanno dato vita al suo progetto ed una pratica dove guiderà gli studenti nella realizzazione di una loro specifica progettualità.

Ingresso libero su invito di una richiesta all'indirizzo: dnikolyuk@hse.ru  

 

Eduardo Fiorito è nato a Napoli nel 1977. Sè dedicato a teatro e multimedia, video-arte e fotografia. Nel 2015 Rai Arte ha realizzato un servizio sulla sua produzione fotografica"L'Arcadia dietro la nebbia"Nel 2014 Lepisma Edizioni ha pubblicato il volume "Magiacon una monografia sul suo lavoro. Nel gennaio 2016 Lead ph per TiVà – Integration Fashion Project per Abilissimi ha pubblicato un catalogo con le sue foto riprese poi dai maggiori quotidiani italiani  (Speciale Moda di Repubblica del 24/2/2016). Lo IED – European Istitute of Design lo ha invitato nel 2014 per la lecture sul suo lavoro. Per info www.eduardofiorito.com



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VISIONI | Le Artigiane ospitano il CFC – Centro di Fotografia e Comunicazione di Pescara

Sabato 23 aprile ore 18.30 | via di Torre Argentina 72, Roma

Federica Antonioli, Cristina Bozzelli, Maurizio Castagna, Valentina Di Girolamo, Silinda Di Lallo, Antonella Di Paolo, Enrica Doris, Pierluigi Faragalli, Federica Matteucci, Sara Menchini, Giulia Negro,  Massimiliano Perelli,  Antonio Pigliacelli

Antonella Di Paolo
Inaugura sabato 23 aprile il quarto appuntamento dedicato all’arte contemporanea una collaborazione tra Le Artigiane e Takeawaygallery. Il CFC - Centro di Fotografia e Comunicazione di Pescara è il protagonista della “settimana di scambio e rete tra realtà diverse” sotto il lucernario in via di Torre Argentina 72 a Roma, e presenta due serie di lavori degli studenti dell’anno di corso 2015-16: Photojournal, diario per immagini che prende vita in forma di trittico; To Be Me, incentrato sulla percezione del sé.

Con il CFC è la volta di un’Associazione e di un progetto dedicati interamente alla fotografia: in bianco e nero o a colori, Federica Antonioli, Cristina Bozzelli, Maurizio Castagna, Valentina Di Girolamo, Silinda Di Lallo, Antonella Di Paolo, Enrica Doris, Pierluigi Faragalli, Federica Matteucci, Sara Menchini, Giulia Negro, Massimiliano Perelli e Antonio Pigliacelli (molti dei quali hanno interpretato le due sequenze) hanno sviluppato in tre/quattro mesi dei “racconti” con cui approfondire una ricerca in entrambi i casi soggettiva, il proprio volto (carattere, personalità), la propria quotidianità.  

To Be Me è composto da undici autoritratti psicologici che indagano le caratteristiche significative dell’indole attraverso uno sguardo, un contesto, un oggetto caro. Rappresentare se stessi è tutt'altro che semplice: significa mettersi in gioco, riflettere su come gli altri ci vedono e su come vorremmo essere visti; mettersi a nudo davanti all'obiettivo. 

Un’idea da trasformare in immagine, ponderata, contrapposta alla maggiore spontaneità del “diario giornaliero”, dal quale sono stati estrapolati tre lavori a partecipante. Scattare una fotografia al giorno per 90 giorni: questo il compito assegnato ai tredici autori. 

Un diario costante in cui condensare le 24 ore in un unico “riassunto” che parli di un luogo, un'atmosfera, trasmetta un'emozione, positiva o negativa. Ogni corsista ha creato il proprio Photojournal anche “fisicamente”: stampando e incollando le fotografie, scegliendo l'impaginazione, il supporto e le didascalie. 

«Abbiamo estrapolato – racconta Emanuela Amadio, docente del CFC - tre foto per studente e lavorato su una piccola serie per ciascuno: trittici che hanno un tema in comune, o che a livello estetico sono simili, per analogia. Come se fossero tanti progetti».

Giulia Negro
Il CFC - Centro per la Fotografia e la Comunicazione nasce nel 2010 su iniziativa di Andrea Buccella, fotografo di origini abruzzesi che, dopo aver studiato fotografia di moda presso il Central Saint Martin College e Communications al London Metropolitan University, inizia a collaborare con riviste di moda e cultura nazionali e internazionali, tra cui Vogue.it, L’Officel, Italia. i-D magazine, Elle, Nowfashion, Purple.

Il CFC offre un percorso di studi completo: dai corsi base, orientati all’uso della reflex, ai corsi avanzati, per avvicinarsi all’idea di progettualità, fino a classi dedicate a generi specifici, paesaggio, reportage, moda, ritrattistica.

Affiancato dopo poco tempo da Giancarlo Bomba – specializzato in reportage, postproduzione digitale, e grafica pubblicitaria; con una predilezione per la narrazione e le “storie”; si occupa al CFC di street photography e, appunto, reportage, perché gli consentono di entrare in contatto con le persone – e Emanuela Amadio – storica dell’arte e della fotografia, con una formazione accademica in Beni Culturali e una preparazione settoriale che spazia dalle tecniche antiche di stampa al paesaggio urbano;  segue le classi di storia della fotografia, i corsi base e avanzato e la gestione degli eventi espositivi – oggi il CFC si avvale anche della collaborazione di docenti esterni in occasione di workshop o insegnamenti specifici, per garantire uno sguardo aggiornato sul panorama fotografico italiano.
Con ogni professore che si occupa di un argomento particolare (ritratto/moda, paesaggio, reportage) per offrire un’impostazione il più possibile plurale all’approccio all’immagine; lo studio della teoria affiancata alla storia della fotografia, che solitamente non trova spazio nei corsi di formazione e che consente agli allievi di avere dei solidi punti di riferimento; e la convinzione che le conoscenze tecniche siano un mezzo e non un fine, attraverso il quale sviluppare la propria idea, stimolando la creatività dei singoli e incentivandone una visione personale, il Centro di Fotografia e Comunicazione di Pescara è oggi una delle realtà di riferimento per la fotografia nella Regione Abruzzo, con nuove sedi in apertura nel 2017.

Info:
VISIONI | Le Artigiane ospitano il CFC – Centro di Fotografia e Comunicazione di Pescara
mostra collettiva, fotografia
in collaborazione con Takeawaygallery

TO BE ME
A cura di Emanuela Amadio e Giancarlo Bomba, Corso avanzato AA 2015/16
Autori: Federica Antonioli, Cristina Bozzelli, Maurizio Castagna, Antonella Di Paolo, Enrica Doris, Pierluigi Faragalli, Federica Matteucci, Sara Menchini, Giulia Negro, Massimiliano Perelli, Antonio Pigliacelli
PHOTOJOURNAL
A cura di Emanuela Amadio e Giancarlo Bomba, Corso base e avanzato AA 2015/16
Autori: Federica Antonioli, Cristina Bozzelli, Maurizio Castagna, Valentina DI Girolamo, Silinda Di Lallo, Antonella Di Paolo, Enrica Doris, Pierluigi Faragalli, Federica Matteucci, Sara Menchini, Giulia Negro, Massimiliano Perelli, Antonio Pigliacelli

Inaugurazione: sabato 23 aprile ore 18.30
Dal 23 al 30 aprile 2016
Orari mostra: lunedì–sabato 17.00-19.00 oppure su appuntamento 333.4878239

Le Artigiane
via di Torre Argentina 72, 00186 Roma
06.68309347 | info@leartigiane.it
Ingresso gratuito

Facebook Event: 
https://www.facebook.com/events/570439073134201/





sabato 16 aprile 2016

Le opere esclusive di Federica Giulianini in mostra a Ravenna presso Vibra


Vibra presenta
A C I T E
Le opere esclusive di Federica Giulianini in mostra a Ravenna presso Vibra
dal 29 aprile al 31 maggio 2016, vernice 29 aprile ore 19.00.


A C I T E, titolo della mostra personale dell'emergente Federica Giulianini, trae origine dalle radici della natura e le trasporta nella dimensione ancestrale di forma somaestetica: un connubio relazionale tra forma, segno e colore, espresso con vibranti timbri cromatici ed eterei, che si sviluppa abbracciando il regno animale e per linee umane. 


In Acite troviamo atmosfere mitiche sorrette da strutture geometriche che avvolgono le opere. 

Le vaporose ambientazioni sono ispirate dagli stop–motion che l'artista rileva dal tempo, storia e visioni, collocando il suo lavoro pittorico in un momento non preciso ma più che mai attuale.


Federica parlando del suo lavoro dice "Il tema proposto in mostra vede protagonisti natura, animali, e forme; fa parte della mia continua ricerca e della volontà assidua di ridisegnare il linguaggio estetico della forma pittorica attraverso una logica inversa: Acite è la chiave di accesso a identificabili cosmi, ai relativi dettagli alchemici, con prospettive che escono dai margini di un'estetica e dell'illusione del tempo attuale. Quando viviamo il mondo attorno a noi, stiamo vivendo un momento prezioso: stiamo registrando il movimento e non la fissità. La mia pittura è composta da un'eclettica tecnica mista, statica e dinamica allo stesso tempo, che induce ad un'analisi emozionale intima e che innesta una relazione etica tra lo spettatore ed il dipinto." 


Michela Bernardini, direttore creativo di Vibra, definisce il progetto espositivo Acite come un' Etica nel suo spiazzante inverso: "...Una relazione stretta, spesso invisibile all'uomo contemporaneo, tra elemento naturale e sinergia animale; una filosofia che approfondisce il segno primordiale e il suo incontro con la forma. "Natura non facit saltus": nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma. Un'etica Acite come un cerchio che si chiude in un tempo presente (con l'intervento del progresso e della rivoluzione post-industriale) in cui tecnologia e ambiente in delicata misura, dose ed etica, possono coesistere in contemporaneo equilibrio di forma e di sostanza."


L'artista | Federica Giulianini nasce a Ravenna nel 1990, si diploma in pittura all'Accademia di Belle Arti di Bologna, alla cattedra del professor Rinaldo Novali. 

Il suo percorso artistico - già ricco di molte esperienze, premi, pubblicazioni, residenze d'artista e menzioni da critici d'arte - si correda di una recente vittoria al "Premio Marina di Ravenna 2015" - Concorso Internazionale di Pittura - a cura Pericle Stoppa e Claudio Spadoni.

Testi critici a cura di Chiara Serri, direzione creativa di Michela Bernardini. Disponibile presso Vibra il catalogo della mostra.Ravenna, 15 aprile 2016


 Informazioni 
Sede Mostra: Vibra, via M. Fantuzzi, 8 – Ravenna
Vernice: 29 Aprile ore 19,00
Dal 29 Aprile al 31 Maggio


Orari: mar-giov 17:00 - 19:00  sab 10:30 - 12:30 | 17:00 – 19:00 per appuntamento
abramiki@gmail.com - fb: vibra spazio contemporaneo di idee

Ingresso: Libero



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