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lunedì 15 febbraio 2016

Mostra Indossare la bellezza. La grande bigiotteria italiana. Museo del Bijou di Casalmaggiore, 19 marzo - 29 maggio 2016- MUSEO DEL BIJOU

Indossare la Bellezza. La grande bigiotteria italiana
A cura di Bianca Cappello 

Museo del Bijou di Casalmaggiore
19 marzo – 29 maggio 2016
Inaugurazione sabato 19 marzo ore 17.00


La storica e critica del gioiello Bianca Cappello è la curatrice di una nuova mostra sulla grande bigiotteria italiana. Una selezione che conta oltre 100 gioielli, la maggior parte dei quali inediti, si potrà ammirare grazie allamostra dal titolo Indossare la Bellezza. La grande bigiotteria italiana.

Dopo il successo di media e di pubblico che l'evento hariscosso presso l'Istituto Italiano di Cultura di Belgrado lo scorso dicembre, l'esposizione arriva per la prima volta anche in Italia e sarà ospitata presso il Museo del Bijou di Casalmaggiore dal 19 marzo al 26 Maggio.

La mostra è organizzata dal Comune di Casalmaggiore con la partecipazione della associazione Amici del Museo del Bijou, il patrocinio di Fondazione Cologni Mestieri d'Arte e dell'Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. 

I bijoux esposti narrano, attraverso il design, l'arte, la sapienza artigianale e l'inventiva nella ricerca dei materiali non preziosi tipici della tradizione regionale italiana (tra cui il vetro di Murano, il corallo di Torre del Greco, la paglia di Firenze, il micro mosaico romano) il susseguirsi delle mode e degli eventi storici italiani negli oltre 150 anni di unità nazionale.

Bijoux ideati e realizzati in Italia dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri provenienti da prestigiose collezioni private, enti pubblici, archivi e musei aziendali.

Si potranno ammirare, tra gli altri, il sautoir con perle millefiori di Ercole Moretti, i girocolli firmati Moschino,Armani e Ugo Correani, i Bijoux Bozart, quelli di Luciana de Reutern per Ken Scott e le grandi spille di Donatella Pellini erede alla terza generazione di una gloriosa stirpe di bigiottieri milanesi. 

E ancora in mostra le creazioni di Giuliano Fratti, uno dei più importanti bigiottieri italiani insieme agli ornamenti per il corpo firmati Sharra Pagano. Creazioni splendide, talvolta audaci, altre volte dall'ironia disarmante, sempre capaci di far correre la fantasia su fili preziosi, tutti rigorosamente Made in Italy.



"Questo è possibile perché la bigiotteria - spiega la curatrice Bianca Cappello - come gioiello popolare è più di ogni altro oggetto a contatto con le persone e con le loro idee e gusti e, mentre il gioiello parla a determinate élite sociali ed è simbolo di status e di potere, la bigiotteria, sia quella di imitazione che fantasia, esprime il gusto di una collettività mappandone orizzontalmente le varie espressioni culturali. Parlare di bigiotteria italiana significa raccontare la storia delle abitudini e dei costumi di un popolo che, costituitosi in tempi abbastanza recenti in unità nazionale, si è costantemente adoperato per evolvere la moltitudine di caratteristiche estetiche e formali delle tradizioni locali che lo compongono per creare un codice condiviso e identificativo sotto l'egida della Bellezza".

Bijoux in mostra:
Angela Caputi - Giuggiù, Armani, Artigiana Fiorentina Bigiotteria, Bijoux Bozart, Bijoux Cascio, Casalmaggiore, Clotilde Silva, Corbella, Ugo Correani, Coppola e Toppo, De Liguoro, Ferenaz, Gattinoni, Fendi, Giuliano Fratti, Lo.Sa, Luciana de Reutern, Ken Scott, Mazzucco Romano, Ercole Moretti, Moschino, Ornella Bijoux, Ottavio Re, Sharra Pagano, Pellini Bijoux, Sorelle Sent, Fratelli Traversari, Unger, Carlo Zini



Bianca Cappello
Storica e critica del gioiello, docente presso IED Milano e CFP Galdus. Coordinatore curatoriale della collezione del primo biennio del Museo del Gioiello di Vicenza. Al suo attivo lezioni e seminari sulla Storia del Gioiello e della Bigiotteria presso Università e Accademie di Belle Arti in Italia. È autrice di pubblicazioni, coordinatrice di conferenze e curatrice di mostre sul gioiello e sulla bigiotteria.

Museo del Bijou
Unico in Italia, il Museo del Bijou, fondato nel 1986 a Casalmaggiore, storico e importante distretto di bigiotteria sorto tra XIX e XX secolo, conserva e valorizza oltre 20 mila pezzi di bigiotteria insieme a macchinari, utensili, fotografie e cataloghi provenienti dalle dismesse industrie locali e da numerose donazioni di aziende e collezionisti del settore, dalla fine dell'Ottocento alle soglie del nuovo Millennio.

Casalmaggiore, 15 febbraio 2016  
Organizzato da: Comune di Casalmaggiore                             
Con la partecipazione diassociazione Amici del Museo del Bijou                    
Patrocinio
Fondazione Cologni Mestieri d'Arte
Istituto Italiano di Cultura di Belgrado 



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Spazio Damiani. 'Dirt Meridian' di Andrew Moore

 
Dirt Meridian
ANDREW MOORE
11 marzo – 22 luglio 2016
Spazio Damiani

  Spazio Damiani inaugura venerdì 11 marzo alle ore 18:30 la prima personale in Italia della mostra Dirt Meridian, una selezione di circa venti fotografie che l'autore americano Andrew Moore ha scattato in oltre dieci anni in America lungo il centesimo meridiano.

Gli scatti realizzati da Moore raccontano la regione delle grandi pianure che si estende lungo il centesimo meridiano, linea che divide l'America in due, marcando il confine tra il fertile e verde Est e l'arido Ovest. Gran parte di questo meridiano attraversa la cosiddetta "Flyover Country", quell'area degli Stati Uniti caratterizzata da paesaggi scarsamente popolati, da prolungate siccità e da una lunga serie di sogni infranti. 

Altre parti del meridiano, invece, intersecano luoghi in cui la presenza e l'attività umana è stata al centro di controversie ancora vive; è questo ad esempio il caso dell'area montuosa del Bakken, in Nord Dakota, pesantemente sfruttata dall'industria estrattivo mineraria.

Le fotografie di Andrew Moore descrivono quindi la vita e l'atmosfera di un'America sfuggente e remota combinando orizzonti sconfinati e cittadine rurali con ritratti intimi di una comunità legata ad un paesaggio aspro e non sempre ospitale, che corre lungo la zona ad ovest del centesimo meridiano nel Nord e sud Dakota, Nebraska, Colorado, Texas e Nuovo Messico.

Molte fotografie sono state scattate con una camera digitale appositamente modificata comandata dal computer di Andrew Moore e montata su un piccolo aereo dal quale il fotografo ha realizzato immagini che offrono allo spettatore una prospettiva unica di questo paesaggio.

I paesaggi di Moore raccontano temi di primaria importanza che riguardano la tutela dell'ambiente. In un momento in cui il cambiamento climatico, la siccità e l'esplorazione di energia sono sempre in prima linea delle preoccupazioni nazionali, gli scatti della serie Dirt Meridian descrivono una terra soggetta a condizioni atmosferiche estreme, dove l'acqua e le risorse sono sempre stati scarsi e quindi nel corso degli anni l'insediamento delle comunità ha sempre faticato ad avvenire.

Damiani ha pubblicato un libro intitolato Dirt Meridian che raccoglie oltre settanta fotografie, una prefazione del noto autore americano Kent Haruf, un saggio del curatore Toby Jurovics e un testo di Inara Verzemnieks. Sarà pubblicata anche una speciale edizione limitata a 25 copie che includerà una fotografia firmata e numerata da Andrew Moore.
Nota biografica di Andrew Moore

Andrew Moore è un fotografo e regista americano noto al grande pubblico soprattutto per le fotografie di grande formato realizzate a Detroit, a Cuba, in Russia, nelle grandi pianure americane e nei teatri di Times Square di New York. La fotografia di Moore se da un lato impiega il linguaggio formale della fotografia di architettura e paesaggio, dall'altro affronta i temi del cambiamento sociale in un'ottica documentaristica.

I suoi lavori fotografici sono stati pubblicati in monografie, antologie e importanti testate tra cui The New York Times Magazine, Time, The New Yorker, National Geographic, Harper's Magazine, The New York Review of Books, Fortune, Wired e Art in America.

Moore tiene un Master in Fine Art di Fotografia, Video e Media alla School of Visual Arts di New York.

Scheda tecnica della mostra
 
Titolo                               Dirt Meridian
Sede                               Damiani, via dello Scalo 3/2 abc, Bologna
Periodo                           11 marzo – 22 luglio 2016
Inaugurazione                 11 marzo 2016, ore 18.30
Conferenza stampa        10 marzo, ore 11.30, Damiani, via dello Scalo 3/2 abc, Bologna


Scheda tecnica del libro
 
Dirt Meridian 
Pubblicato da: Damiani
Pagine: 140
Illustrazioni: 73
Prezzo: 45,00 €
Dirt Meridian | Collector's Edition
Edizione limitata di 25 copie con fotografia firmata e numerata da Andrew Moore
Titolo della fotografia inclusa: Cash Meier Bar, Shadbolt Ranch, Cherry County, Nebraska, 2012
Dimensioni dell'immagine: 34,5,8 x 27,9 cm
Anno di stampa: 2016
Prezzo: 500,00 €


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Esposizione al MLAC Università La Sapienza di Roma



    

NeuroArt
15-20 febbraio 2016

Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea dell'Università di Roma La Sapienza (MLAC)

Il 15 febbraio 2016 presso il MLAC – Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea dell'Università di Roma La Sapienza inaugurerà la mostra NeuroArt. L'esposizione, curata da Manuela Enna, è stata organizzata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste (SISSA) nell'ambito del progetto europeo NERRI.

Durante la mostra al MLAC, verranno esposte le opere di Amos Torresin, Andrea Santini, Walter Casagrande, Dario Tironi, Caterina Montesi e Stefano Ceriani.

NERRI (Neuro-Enhancement: Responsible Research and Innovation) è un progetto di tre anni iniziato nel 2013 e finanziato dalla Commissione Europea, che vede la partecipazione di università, professionisti nel campo della comunicazione scientifica e gruppi di difesa dei pazienti di undici paesi europei. 

In Italia i partner del progetto sono la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e la Fondazione Toscana Life Sciences (TLS) di Siena. NERRI promuove un ampio dialogo sociale per sondare le opinioni sui temi della potenziamento cognitivo: farmaci psicotropi o dispositivi di stimolazione cerebrale, strumenti per migliorare la conoscenza e/o il funzionamento del comportamento. 

Il progetto, che si è interrogato sul reale funzionamento di questi strumenti e su eventuali effetti collaterali, attraverso una serie di interviste e mutual learning events ha coinvolto attivamente il pubblico non specializzato e ha investigato l'opinione di scienziati, politici, pazienti e del pubblico più vasto, sviluppando una classificazione delle tecnologie di potenziamento cognitivo attualmente disponibili e discutendo sulle implicazioni etico-sociali che tali tecnologie sperimentali o emergenti potrebbero avere. 

Alcune delle tematiche di cui il progetto NERRI ha studiato l'impatto sociale verranno esposte nella mostra organizzata da NeuroArt e dalla SISSA come evento finale del progetto NERRI.

NeuroArt crea mostre di arte e scienza in cui le nozioni scientifiche vengono spiegate attraverso le opere d'arte. Ci si propone di esporre temi scientifici in un ambiente nuovo, più intimo, che suscita nel visitatore quella meraviglia che gli permette di apprendere più facilmente. Ogni argomento viene spiegato attraverso le ricerche più importanti e arricchito dalla parte artistica che lo reinterpreta.

Amos Torresin presenta "Isects" della serie "Animal Mechanisms". Le strutture nervose vengono esposte nei corpi di insetti e formiche, sculture per cui Torresin utilizza vecchi congegni non più funzionanti, come macchine da scrivere, telefoni o videoregistratori, vengono attentamente smontati e completamente riassemblati su assi di legno rovinate dal tempo, recuperate dagli infissi di vecchie case venete. Tutti i sistemi che hanno dato vita all'oggetto originale prendono con accuratezza un nuovo posto che sembrava loro predestinato. Tale operazione sottende una minuziosa analisi sia degli elementi selezionati per il riuso sia dei caratteri anatomici delle creazioni nella loro ricomposizione.

Andrea Santini espone In Vitro, opera interattiva ispirata da temi e questioni che circondano gli sviluppi straordinari e le realizzazioni nei campi dell'ingegneria genetica e la genomica, il lavoro non offre alcuna risposta o dichiarazione, ma lo fa implicitamente sollevando una serie di domande sulle ragioni e risultati che guidano questo tipo di ricerca.
Le maschere di Walter Casagrande, quasi anime intrappolate nella creta e nel marmo, alludono all'angoscia della solitudine e ad una sorta di uomo postmoderno in cui la tecnologia è stata integrata nell'essere umano.

Anche Dario Tironi rappresenta il rapporto dell'uomo moderno con la tecnologia grazie alla scultura ironicamente chiamata Assemblaggio di oggetti, opera in cui un corpo femminile prende forma da pezzi di tecnologia passata e presente. 

Nei dipinti di Caterina Montesi e Stefano Ceriani viene invece presentata la pareidolia, la capacità che tutti noi abbiamo di ricondurre a qualcosa di noto ciò che non comprendiamo, l'istinto che abbiamo di dare un senso a ciò che vediamo.

Il 20 febbraio nella stessa sede del MLAC, sempre nell'ambito del progetto NERRI, si terrà un dibattito aperto al pubblico sul potenziamento cognitivo, al quale parteciperanno studiosi di ambiti diversi. Dopo i saluti di Delio Mercanti (CNR) e un'introduzione di Vincent Torre (SISSA) sul progetto NERRI e di Manuela Enna sulla mostra NeuroArt, Agnes Allansdottir (TLS) modererà gli interventi di:

Emmanuele Tidoni (AgliotiLAB - Social & Cognitive Neurosciences Laboratory, Roma)
Neuroscienze virtuali: presente e futuro del corpo "umano"

Maria Serena Panasiti (AgliotiLAB - Social & Cognitive Neurosciences Laboratory, Roma)
Nuove tecnologie per lo studio della menzogna in contesti sociali

Elisabetta Sirgiovanni (Sapienza Università di Roma, Dipartimento di Medicina Molecolare - Unità di Storia della Medicina)
Potenziamento cognitivo e neuroetica

Angela Simone (Giornalista scientifica e Project Manager)
Il genome editing nella discussione pubblica in Italia




Programma

Lunedì 15 febbraio, ore 18.30
Inaugurazione della mostra NeuroArt
A cura di Manuela Enna
Organizzata da Rosalba Cilione e Simona Pandolfi
MLAC – Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea - Sapienza Università di Roma
Palazzo del Rettorato – primo piano. Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma
Ingresso gratuito

Durata: dal 15 al 20 febbraio 2016
Orari: martedì-sabato ore 14.00 – 19.00

Info:
NERRI
Rosalba Cilione rcilione@sissa.it
Simona Pandolfi spandolf@sissa.it
Sito web: www.nerri.eu

NeuroArt
Manuela Enna manuelaenna@neuroart.it
Sito web: www.neuroart.it
https://www.facebook.com/festivalneuroart

Sabato 20 febbraio, ore 15.00-18.30
Dibattito pubblico sul potenziamento cognitivo
MLAC – Museo Laboratorio d'Arte Contemporanea - Sapienza Università di Roma
Palazzo del Rettorato – primo piano. Piazzale Aldo Moro 5 - 00185 Roma
Alle ore 17:30 verrà offerto un aperitivo
Ingresso gratuito


Info:
NERRI
Rosalba Cilione rcilione@sissa.it
Simona Pandolfi spandolf@sissa.it
Sito web: www.nerri.eu
Twitter @nerri_eu e facebook Nerri Project
Segui il dibattito su twitter #NERRI_Italia



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8-10 aprile: Fiori nella Rocca a Lonato del Garda (Bs) - "Floreali inganni", fiori veri e di carta in mostra



8-10 aprile 2016
Alla Rocca Visconteo-Veneta di Lonato del Garda (Brescia)

FIORInellaROCCA. Mostra mercato di piante rare

Fra le curiosità
Floreali inganni
Mostra dedicata a fiori veri e fiori di carta talmente belli da sembrare veri  e l'Hortus conclusus per far appassionare a fiori e piante anche i bambini


"Floreali inganni": saranno straordinari bouquet e fantasiose composizioni di fiori veri mescolati con fiori di carta talmente belli e realistici da sembrare veri ad accogliere il pubblico di Fiori nella Rocca, raffinata manifestazione dedicata alle piante rare e al giardinaggio, in programma da venerdì 8 a domenica 10 aprile all'interno della Rocca visconteo-veneta di Lonato del Garda (Brescia). 

A firmare le stupefacenti creazioni sarà Giusy Ferrari Cielo, notissima insegnante e Giudice internazionale dell'Istituto Italiano Floreale Amatori I.I.D.F.A. di Sanremo, che da anni idea le inconsuete e raffinate mostre che costituiscono uno degli elementi di attrazione di questa mostra mercato primaverile, ormai annoverata fra le manifestazioni florovivaistiche più interessanti e di qualità della penisola. 

Ai visitatori, l'arduo compito di scoprire quali saranno i fiori veri e quali quelli di carta.

Un variopinto mercato di piante rare – La formula che rende unica Fiori nella Rocca è il fatto che dà ai visitatori la possibilità di coltivare la loro passione per il verde e il giardinaggio e, allo stesso tempo, di visitare una delle principali e più imponenti fortificazioni del Nord Italia, animata per l'occasione da mostre, incontri, corsi e da una serie di attività pensate per intrattenere e divertire anche i bambini. 

Simbolo di Lonato e Monumento Nazionale dal 1912, la Rocca (lodata per la sua imponenza e posizione strategica anche da Napoleone Bonaparte), accoglierà fra le sue mura i più importanti coltivatori e ricercatori di essenze rare, tra cui i più noti produttori di erbacee perennirose, peonie, piante aromatiche, medicinali e orticole particolari, agrumi, ulivi e palmizi, pelargoni a foglia profumata, imperiali e miniatura, iris, lavande, clematis, piante acquatiche, piante grasse, tillandsie, frutti antichi e piante forestali: a selezionarli sapientemente e ad invitarli sul Garda, sono il Garden Club Brescia e la Fondazione Ugo Da Como, che hanno ideato otto anni fa questa rassegna, divenuta ormai uno dei principali appuntamenti del settore. Con i loro gazebo, saranno inoltre presenti artigiani che realizzano raffinati oggetti e decorazioni per il giardino

Per dare ai genitori la possibilità di girovagare in tutta tranquillità fra gli espositori, sarà allestito l'Hortus Conclusus, area riservata ai bambini con giochi, letture, animazioni e laboratori con la preparazione dei fiorigami. Per un caffè o una pausa pranzo, fra una pianta ed una visita guidata, ecco infine un suggestivo angolo caffetteria e un ristorante a buffet.

Fra i molti eventi che faranno da corollario alla rassegna, NATURALIA ET MIRABILIA Composizioni floreali per le stanze della nostra casa (lezioni gratuite di composizione floreale tenute da Nibel Atelier), la presentazione di raffinati volumi dedicati al giardinaggio, mini-corsi legati al verde.

Lonato e la Casa del Podestà - Durante "Fiori nella Rocca", sarà possibile visitare l'antico borgo di Lonato attraverso un percorso multicolore e profumato, che dal centro storico porta sino alla dimora che fu abitata dal Senatore Ugo Da Como, ora parte del patrimonio della sua Fondazione. 

Una straordinaria casa-museo composta da 20 ambienti completamente arredati, in cui sono esposte collezioni di dipinti, maioliche e porcellane. Imperdibile, la sua magnifica Biblioteca che custodisce circa 50.000 volumi tra cui importanti codici miniati, autografi e libri antichi illustrati.  

Lonato, adagiata fra le colline moreniche che fanno da corona al lago di Garda, è una cittadina incantevole, che custodisce bellezze architettoniche quali la Basilica settecentesca e la cinquecentesca Torre Maestra.



BIGLIETTO D'INGRESSO
Euro 5,00
Bambini fino a 12 anni gratis

La visita guidata alla Casa-museo di Ugo Da Como prevede un supplemento di Euro 3,00
Giornata speciale Garden, Euro 20 (riservato ai soci Garden Club)
  
orari di apertura
Dalle 9.00 alle 18.00

servizi
La Coffee-House della Rocca sarà aperta dalle ore 9 alle ore 18 per la colazione, il pranzo e servizio caffetteria. 

Servizio gratuito di cariolaggio per le piante acquistate fino al parcheggio di carico e scarico merce

COME ARRIVARE
In auto: Autostrada A4 Milano-Venezia – uscita Desenzano del Garda – 4 Km in direzione Lonato
In treno: linea ferroviaria Milano-Venezia – stazione di Lonato oppure da Desenzano del Garda-Sirmione, proseguendo in pullman fino a Lonato

INFORMAZIONI e PROGRAMMA DETTAGLIATO
www.fiorinellarocca.it
Pagina facebook "Fiori nella Rocca"
Tel. +39 030 9130060
Email: info@fondazioneugodacomo.it - info@fiorinellarocca.it 



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Mostra del Cinema di Venezia - I Love GAI - Open Call ai Giovani Autori Italiani

I LOVE GAI
GIOVANI AUTORI ITALIANI
73. Mostra del Cinema di Venezia
Giovani registi italiani under 40 cercasi
Iscrizioni aperte fino al 30 aprile 2016 su ilovegai.com


I LOVE GAI nasce nel 2015 da un'iniziativa SIAE in collaborazione con Lightbox. Il concorso è dedicato ai giovani autori e registi italiani sotto i quarant'anni, ed è aperto a opere di qualunque formato e genere con una durata massima di 30′, create dopo il primo gennaio 2015, da presentare entro il 30 aprile 2016. I LOVE GAI ha come obiettivo primo quello di scoprire e promuovere i giovani talenti del nostro paese, per creare un circolo virtuoso tra creatività, produzione e industria cinematografica. Non vuole essere un evento spot, ma un progetto a medio termine capace di dare visibilità ai giovani registi, favorendone il contatto con i produttori e il pubblico. Dopo il successo della prima edizione, che si è tenuta al Palazzo del Cinema durante la 72. Mostra del Cinema di Venezia, I LOVE GAI invita tutti i giovani registi italiani a candidare il proprio lavoro su ilovegai.com. A breve verranno annunciati i nomi dei tre giurati internazionali, che a settembre decreteranno il corto vincitore e i premi speciali.

COMITATO DI SELEZIONE

I LOVE GAI si avvale di un comitato di selezione d'eccellenza, composto da Nicola Giuliano, uno dei fondatori di Indigo Film, che ha prodotto tra gli altri La Grande Bellezza di Sorrentino, oltre che diretto la produzione e organizzato i film di Mario Martone, Stefano Incerti, Mimmo Calopresti, Pappi Corsicato, Antonio Capuano e Nanni Moretti; Andrea Purgatori, giornalista noto per le inchieste e i reportage su casi scottanti del terrorismo italiano, a cui è stato dedicato "Il muro di gomma" di Marco Risi, attualmente presidente di Greenpeace Italia e nel Consiglio di Gestione di SIAE; Mara Sartore, personaggio eclettico del panorama culturale, già direttrice per 14 anni del festival cult di cortometraggi Circuito Off, attualmente direttrice di Lightbox, società di comunicazione e casa editrice specializzata in arte contemporanea.

GIURIA

I LOVE GAI prevede una giuria composta da tre personaggi noti del cinema nazionale e internazionale, i cui nominativi saranno pubblicati su ilovegai.com

PREMI

Sono previsti premi per i corti in competizione. La natura dei premi sarà comunicata su ilovegai.com
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Concorso per Giovani Autori Italiani

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DANCER INSIDE BRAZIL: il progetto internazionale di Simone Ghera in mostra all'Ambasciata (26 feb-25 mar)

DANCER INSIDE BRAZIL

Photography Exhibition by

Simone Ghera

Dal 26 febbraio al 25 marzo 2016

Galleria Candido Portinari
c/o Ambasciata del Brasile, Piazza Navona n.10 – Roma



Inaugurazione: venerdì 26 febbraio ore 19,00
Live painting della pittrice Anastasia Kurakina
Performance di danza "Contaminazioni" - ballerini coordinati da Raffaella Appia
(DIA Junior Company Formazione Bartolomei)
Supervisione artistica: Max De Tomassi

 

Dopo i successi del format ottenuti in sei anni di esposizioni nelle principali città d'Europa, arriva a Roma DANCER INSIDE BRAZIL, il progetto fotografico concepito dall'architetto e fotografo romano Simone Ghera, in mostra dal 26 febbraio al 18 marzo presso la Galleria Candido Portinari, all'interno dell'Ambasciata del Brasile. E proprio la terra carioca diventa oggetto dell'esposizione di immagini contestuali entro cui sono immortalate ballerine di danza classica, soggetto in cui Ghera si è specializzato negli ultimi anni. 

L'idea del progetto complessivo nasce infatti per caso nel 2008 quando, durante un corso di fotografia, Simone osserva e ritrae alcune ballerine durante una sessione di lavoro; affascinato dal soggetto, decide di farne la sua materia di studio e, guidato dal suo istinto, decide di integrare il linguaggio universale della danza al "genius loci", in altre parole alla presenza di ambienti architettonici e storici tipici di specifiche identità territoriali.

Se da una parte il linguaggio universale della danza, è riconoscibile e leggibile in tutto il mondo, dall'altra le caratteristiche specifiche contestuali cambiano di luogo in luogo, ed è così che, dopo essere stato in città così urbanisticamente diverse quali Praga, Vienna, Londra, Milano, Berlino, Mosca, San Pietroburgo e Baku, il fotografo affronta gli immensi spazi di Rio De Janeiro per integrare in un solo scatto l'arte del movimento e la complicità del linguaggio Natura-Ingegneria-Cultura. Un tributo reso possibile grazie al patrocinio della stessa Ambasciata e al sostegno della compagnia aerea Tap per la quale è stato realizzato uno specifico calendario che sarà donato agli interessati nel corso dell'esposizione. 

Gli scatti di Simone Ghera, caratterizzati da orizzonti, gravità, punti di vista e superfici, immergono le ballerine in una dimensione di spazio assoluto in cui muoversi in maniera puramente arbitraria. «Anche se il movimento è considerato l'essenza della danza – afferma Ghera - quello che mi attrae sono gli angoli statici e le linee create dai danzatori stessi. La fotografia permette di catturare un dettaglio architettonico, un intreccio di linee, sguardi prospettici che vanno oltre uno sfondo o di un soggetto in primo piano. Cerco così di avvicinarmi alla danzatrice come a "una persona", catturando il duro lavoro alla sbarra, il sudore, l'espressione degli occhi esausti, sfruttando le linee e i dettagli durante l'esercizio e il momento di relax. In breve sono molto più interessato alla formazione quotidiana di una ballerina piuttosto che alla performance sul palco. Di solito mi piace posizionare i miei soggetti su un lato piuttosto che al centro del telaio, dando grande importanza allo sfondo, come anche su un orizzonte basculante che offre più opzioni per guardare la scena.»

L'inaugurazione della mostra, come da tradizione del progetto, prevede un'azione coreografica dal vivo di ballerine professioniste – che per l'opening romano, previsto venerdi 26 febbraio alle ore 19,00, saranno coordinate da Raffaella Appia nella performance dal titolo "Contaminazioni" (DIA Junior Company Formazione Bartolomei).
In contemporanea, la pittrice russa Anastasia Kurakina, ospite dell'evento, darà vita ad un live painting. La supervisione di DANCER INSIDE BRAZIL è a cura di Max De Tomassi.


Simone Ghera nasce a Roma nel 1959 e si occupa di fotografia molto presto, seguendo le orme del padre. Dallo studio sullo sviluppo nella sua piccola camera oscura alle immagini che si stagliano in maniera contrastante sulle lenzuola bianche, l'attenzione di Ghera negli anni si concentra sull'utilizzo della luce, che considera uno degli aspetti più creativi della fotografia. Frequentando la Scuola Romana di Fotografia ha poi avuto modo di sviluppare in particolare il progetto Dancer Inside, focalizzato sul mondo della danza e dell'architettura. Vi sono poi alcuni lavori paralleli sviluppati negli ultimi anni quali: "Danza ed Equitazione", "Danza e Tauromaquia", "Ballerine in stato Interessante".  I prossimi progetti di rilievo nel 2016 riguardano mostre a New York (giugno) e Rio de Janeiro (novembre). 
www.simonegheraphotography.com

domenica 14 febbraio 2016

Gli Uffizi con guida da oggi accessibile a tutti!

Ammirare la Galleria degli Uffizi a Firenze in compagnia di una guida esperta ad un prezzo accessibile a tutti da oggi è possibile prenotando un tour con Italy Travels.

La prenotazione  può essere fatta on line in modo facile e veloce su Ticketsflorence.com.

Il tour è programmato ogni sabato alle ore 15.30 in lingua italiana e ha la durata di circa 1 45 minuti.

In alternativa, per i visitatori più esigenti ed amanti dell'arte, è consigliabile prenotare la combinazione visita guidata alla Galleria degli Uffizi e Corridoio Vasariano, disponibile ogni sabato e domenica alle ore 10.00 ad eccezione della prima domenica di ogni mese.

Ammirare gli Uffizi a Firenze con tour con guida e senza attesa

Ammirare gli Uffizi a Firenze con tour con guida senza attesa è forse il modo più completo per assicurarsi di conoscere in maniera accurata il museo senza rimanere bloccati nelle lunghe code presenti fuori dal museo per tutti quelli che non hanno una prenotazione.

Nel prezzo del tour guidato è infatti incluso il biglietto con prenotazione per accedere direttamente al suo interno senza attendere. Gli Uffizi nel suo complesso richiedono molto tempo per essere correttamente visitati ma la presenza di una guida permette di conoscere meglio alcune delle opere più importanti.

Alcune delle opere più conosciute appartengono a grandi artisti come Raffaello Sanzio, Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Michelangelo Merisi, Cimabue, Giotto, Sandro Botticelli e molti altri ancora.

Visitare gli Uffizi a Firenze con tour con guida permetterà di apprendere tutto su queste opere straordinarie che la storia ci ha lasciato in eredità.

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