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martedì 9 febbraio 2016

Per celebrare la Festa della Donna il villaggio ospita la mostra fotografica Donne e Acqua al Ristorante Rosadimare

Omaggio per signore: due giorni al prezzo di uno a La Francesca Resort di Bonassola (SP)
Le donne sono da sempre speciali a La Francesca Resort di Bonassola (SP), un sogno sospeso sul mare delle Cinque Terre che da una donna, Gloria De Poli, mamma del titolare attuale Marco, è stato fortemente voluto e tanto amato. E per celebrare la Festa della Donna riapre, come da consolidata consuetudine, il Ristorante Rosadimare, per gustare profumi e sapori della primavera che avanza. 

Da venerdì 4 marzo 2016 proprio all'interno del ristorante, costruito a picco sul mare, è visitabile la mostra fotografica Donne e Acqua, parte della mostra itinerante "La donna nutre il mondo", esposta per la prima volta lo scorso autunno alla Mediateca di Brera a Milano (e disponibile a richiesta agli enti e organizzazioni interessati). 

La mostra che raccoglie scatti selezionati, e un video, che raccontano del rapporto vivificante e ancestrale che c'è tra l'acqua e l'altra metà del cielo, da sempre deputata a raccogliere la linfa necessaria alla vita anche nelle zone più povere della Terra, per curare il benessere dei propri cari. Da sempre attenti ai temi riguardanti il Sud del Mondo, Marco e Giovanna De Poli, anch'èssi artisti della fotografia, propongono agli ospiti una rilettura del tema, che ha come sfondo l'incantevole "acqua" del Golfo delle Cinque Terre. Solitamente la festa della donna coincide da queste parti con l'avvio della stagione della fioritura delle mimose, fiori eletti a simbolo della giornata, ma complice un inverno incredibilmente mite, le mimose sono già nel pieno del loro splendore. 

I sentieri che collegano le casette, il ristorante, il bar e la spiaggia privata de La Francesca Resort ne sono pieni, e ovunque si può ammirare l'esplosione del caratteristico e allegro giallo!  Nel weekend da venerdì 4 a domenica 6 marzo 2016 a tutte le ospiti donne viene donato in omaggio un giorno di mezza pensione: due giorni sono infatti proposti al prezzo di uno: colazione all'italiana e cena di tre portate a 28 euro a persona, mentre il prezzo scende a 15 euro per  le bambine sotto gli undici anni. Il prezzo per il pernottamento in casette indipendenti, dotate di ogni comfort, parte da 130 euro per due persone per due notti.

Per informazioni:
La Francesca Resort
Bonassola (La Spezia)
Tel. 0187.813911
Ufficio Centrale: via San Marco 24 - 20121 Milano
Tel. 02.6575639  Fax 02.6599301
www.villaggilafrancesca.it
infofran@villaggilafrancesca.it



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ART@Hilton Venezia - Mostra di Amos Torresin


Amos Torresin apre il programma estivo ART@Hilton 2016 in occasione del Carnevale di Venezia

VENEZIA, 30 Gennaio 2016 - "Animal Mechanisms" dell'artista bassanese Amos Torresin è la mostra di apertura della rassegna ART@Hilton 2016. Fino al 20 Marzo le pareti dell'Hotel Hilton Molino Stucky di Venezia, sull'isola della Giudecca, si popolano di grandi farfalle, libellule, pesci,  cavallucci  marini,  tartarughe,  sorprendenti figure  realizzate  a  partire  da  componenti  di vecchie macchine da scrivere, telefoni, fax e quant'altro, apparecchi non più funzionanti smontati e ripensati con estro e magica pazienza.

Il riuso si fa arte, strappando tanti ricordi e un sorriso divertito: omaggio di ART@Hilton al Carnevale di Venezia, in tema non solo di gioco ma anche di sapienza creativa e coscienza ambientale,   proponendo   all'attenzione   del visitatore   in   modo   inusuale   il   problema   dello smaltimento dei rifiuti, in particolare tecnologici. Nuova vita alla tecnologia obsoleta dunque, all'hardware da modernariato che magari ci si vergogna di tenere ancora in casa o su qualche scaffale d'ufficio.

Un'affascinante operazione estetica, che valorizza l'oggetto e la sua storia: in relazione dialettica tra passato e futuro, l'apparecchiatura di partenza, smontata e riassemblata su supporti di legno rovinati dal tempo, acquista una seconda possibilità di esistenza dopo aver esaurito il suo ciclo di vita come prodotto.

Improbabili, ma non privi di logica nei loro riflessi metallici e nelle geometrie essenziali, gli "animal mechanisms" appaiono come visioni oniriche sulle pareti della Lounge Campiello dell'Hilton Molino Stucky, dove la mostra è visitabile  tutti i giorni dalle ore 9 alle 23 fino al 20 Marzo
2016, con ingresso libero. Informazioni: +39 3408798327.

Il programma annuale di mostre ART@Hilton presenta artisti emergenti di grande interesse, ed è mirato a coinvolgere i visitatori in una "full immersion" nella Venezia artistica di oggi. La rassegna è curata da Giudecca 795 Art Gallery, situata a  100 metri dall'Hotel Hilton, lungo il canale della Giudecca nel cinquecentesco Palazzo Foscari al civico 795. Fondata nel 2007 da Rosalba Giorcelli e  Gianluca Belli,  Giudecca 795 Art Gallery è nota  ed  apprezzata  per la  sua  intensa attività espositiva dedicata principalmente ai nuovi talenti.

L'Artista: Amos Torresin nasce a Bassano del Grappa (VI) nel 1978. Vive e lavora a Marostica operando nel campo delle arti visive. Vi approda dopo un percorso di studi umanistici, a latere della sua attività nel campo della salute mentale, ambito in cui si occupa di riabilitazione. La sua espressione artistica si focalizza sul dialogo tra passato e futuro. L'utilizzo, sotto una nuova forma, di materiali di uso comune esplora il rapporto tra vita quotidiana e inesorabilità del tempo, relazione che si supera e si rilancia grazie all'intervento artistico. Da qui nasce una ricerca di stimoli sulle possibilità espressive di materiali insoliti, a fine vita, fuori dalle logiche utilitaristiche del mercato. Il filo conduttore dei suoi interventi, è l'intenzione di rigenerare l'oggetto del suo interesse, dargli una seconda possibilità di vita aumentandone il valore intrinseco. Questo percorso diventa una vera e appassionante operazione estetica, volta al recupero e alla valorizzazione, sotto nuove vesti, dell'oggetto e della sua storia.
 

Hilton Molino Stucky Venice

tel (+39) 04127233111 - Giudecca 810, Venezia - www.molinostuckyhilton.it
Giudecca 795 Art Gallery
tel (+39) 3408798327 - Giudecca 795, Venezia - www.giudecca795.com
Amos Torresin
tel (+39) 3478934463 - info@amostorresin.com - www.amostorresin.com


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lunedì 8 febbraio 2016

Ab origine, l'acqua di Giuseppe La Spada negli spazi di Porto4



Ab Origine, l'acqua di Giuseppe La Spada negli spazi di Porto4
Un incontro sorprendente. L'opera di uno degli artisti digitali più significativi del panorama internazionale incrocia la filosofia etica dello studio legale. La ricerca sull'acqua e sulla natura apre un dialogo nuovo sul significato essenziale della sostenibilità.

Marghera (VE) - dal 10 febbraio al 15 aprile 2016

Uno studio legale, nell'immaginario comune, è luogo un po' arido, dove computer, scaffali e pensieri sono "abitati" da codici normativi e carte processuali. Un luogo che nulla può avere a che fare con l'arte contemporanea e la sua capacità di suscitare emozione, provocare nuove piste di riflessione, aprire ad un cambiamento. Un incontro sorprendente, che a Marghera (Venezia), in un contesto urbano dove il paesaggio lagunare ha lasciato il posto ad una delle più grandi e controverse aree produttive del Veneto, crea  connessioni nuove tra temi e luoghi, tra arte e lavoro, tra business e valori.

Giuseppe La Spada, fra gli artisti digitali più importanti nella scena contemporanea, è protagonista di Ab Origine, una mostra retrospettiva dedicata alla sua ricerca sull'acqua, proposta dal 10 febbraio al 15 aprile 2016 negli spazi di Porto4 - Cultura legale d'impresa (Banchina Molini, 8 - Marghera).

Capace di spingere la sua ricerca fino ai linguaggi più avanguardistici dell'arte digitale, La Spada chiama in causa la potenza atavica dell'arte per suggerire riflessioni e provocazioni sulla natura, la sostenibilità e il valore della risorsa-acqua, limitata e non infinita: un invito all'azione che si esprime attraverso la fotografia, l'arte multimediale, ma anche la ricerca sonora. La sua proposta non è solo "esperienza contemplativa", ma una via per suscitare un cambiamento. «Il mio - spiega La Spada - è un viaggio verticale dentro lo spirituale e l'assoluta sensazione di equilibrio e di silenzio, un viaggio che indaga la misteriosa relazione tra noi e gli elementi di cui siamo fatti, da cui veniamo».

Mercoledì 10 febbraio alle 18.30 la vernice su invito con l'artista, accompagnata da una degustazione di pregiati vini. Ma il progetto, curato da Carola Minincleri, Farmacia Zoo:E'/Donthink – Esperienze culturali per l'Impresa, si spinge un po' più in là: all'esposizione si affianca una masterclass a tema "Arte, spiritualità e sostenibilità" (ore 17.00), mentre il giorno dopo è in programma un workshop sulla microanimazione dedicato ai visual designer: due occasioni per creare comunità, per costruire con l'artista percorsi di senso che coinvolgano giovani creativi e chi, in modo diverso, si occupa di arte e sostenibilità.

Il progetto, prodotto da Porto4, nasce da una profonda condivisione fra la poetica dell'artista, che muove la sua ricerca sull'urgenza dei temi ambientali, e lo spirito che anima e guida l'azione di Sebastiano Angelo Scarpa e Giovanni Brancalion Spadon: i due fondatori dello studio hanno scelto di affrontare il mestiere di avvocato con un respiro diverso, a partire dallo sforzo quotidiano «di riportare la consulenza legale al suo valore originario di strumento etico di connessione fra persone e realtà». La sfida è quella di portare l'arte di La Spada, con le sue suggestioni spirituali profonde, suscitate da un elemento primario come l'acqua, in uno spazio "di lavoro", dove chi opera si confronta tutti i giorni con questioni etiche: uno spazio che diventa agorà per un possibile incontro. Fra i temi al centro dell'azione di Porto4, caratterizzato da una visione interdisciplinare proprio come l'arte di La Spada, il diritto delle nuove tecnologie, il diritto d'autore e il diritto ambientale. «Crediamo - spiegano i due fondatori - che riportarsi nel mondo al di sotto della superficie sia la via maestra per ricontattare ciò che veramente conta e imparare a proteggerlo. È così che potremo contribuire ad un mondo migliore da lasciare alle future generazioni».

Palermitano, classe 1974, La Spada vive e lavora a Milano ed è stato definito a più riprese dalla stampa generalista e di settore come uno degli artisti digitali più interessanti nel panorama internazionale: è l'unico italiano ad aver vinto, nel 2007 - assieme a personalità del calibro di David Bowie e dei fondatori di You Tube - il prestigiosissimo Webby Awards, l'Oscar del web assegnato ogni anno dall'Accademia Internazionale delle Arti e delle Scienze Digitali. La sua personale Sublimis è stata proposta alla Triennale di Milano fino allo scorso ottobre. I progetti di La Spada hanno visto la collaborazione di compositori di fama internazionale, autori dei brani che accompagnano l'opera dell'artista: fra questi, il giapponese Ryuichi Sakamoto e l'austriaco Christian Fennesz, che da tempo "accompagnano" La Spada nel suo percorso di ricerca.

L'allestimento propone un percorso di grande suggestione, con straordinarie immagini subacquee che attraversano gli spazi fisici dello studio e accompagnano ad immergersi nella dimensione liquida, dentro grandi fotografie dominate dalla bellezza armonica e potente della natura. Una selezione dei progetti Afleur, Avision, Silentium, tre percorsi diversi accomunati dal confronto con la natura, che conducono la ricerca ad esiti inattesi ed esaltando l'acqua come elemento originario, essenziale, primitivo, «momento di sospensione fra dualismi ancestrali, luce e tenebre, visibile e invisibile, nello scorrere dell'eterno movimento che è la vita».
Durante la masterclass abbinata alla vernice l'artista racconta questo percorso, la sua visione etica, la forza sociale dell'arte, che con il suo linguaggio universale può contribuire ad aprire a una nuova sensibilità verso il pianeta.
Il workshop "La fascinazione dell'immagine in movimento" in programma giovedì 11 febbraio consentirà ad un selezionato gruppo di visual designer, fotografi, artisti digitali e visivi junior e senior di conoscere più da vicino i principi fondamentali legati all'animazione, esplorando alcuni fra i progetti più significativi in diversi campi, dalla Gesamtkunstwerk (Opera Totale) fino alle app digitali, dalla type animation all'info design.

Info
Mostra Ab Origine - Porto 4 (Banchina Molini, 8 - Marghera - Venezia)
 ingresso gratuito, da lunedì a venerdì, su appuntamento                                                                                                                                                      
Vernice su invito: mercoledì 10 febbraio, ore 18.30
Masterclass "Arte, sostenibilità e spiritualità" mercoledì 10 febbraio - ore 17.00
ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria, posti limitati
Info e prenotazioni: info@porto4.it

Workshop di microanimazione delle immagini per visual designer
"La fascinazione dell'immagine in movimento"
giovedì 11 febbraio - ore 10.00 -17.00 con pausa pranzo
costo 95 €, prenotazione obbligatoria, posti limitati
Info e prenotazioni: info@farmaciazooe.com
Link utili www.porto4.it - www.giuseppelaspada.comwww.donthink.itwww.farmaciazooe.com



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MOSTRA - PROGETTO SOLIDALE - DISTILLERIE BERTA: NASCE “ELISI PER IL SOCIALE”

LA GRAPPA DELLA SOLIDARIETÀ: NASCE "ELISI PER IL SOCIALE"

Arriva sul mercato la bottiglia ispirata alle opere artistiche dei ragazzi con disabilità psico-intellettive seguiti da Fraternità e Amicizia. E presso la distilleria di Mombaruzzo il pubblico potrà ammirare gli splendidi quadri.

Due cuori che battono all'unisono, un distillato per andare lontano, la solidarietà come punto di partenza. L'unione tra Distillerie Berta e la cooperativa di Milano Fraternità e Amicizia Onlus, l'associazione che oggi affianca nei loro percorsi di vita circa 300 ragazzi con disabilità psico-intellettive e relazionali, nasce proprio grazie a questo spirito. E oggi da questa sinergia ne è nata una mostra e un'etichetta che accompagnerà la grappa "Elisi per il sociale" in tutto il mondo.

Fraternità e Amicizia Onlus è una realtà dalle qualità importanti che, quando incontra la famiglia Berta, non può che dar vita a qualcosa di speciale. Ed è per questo che la storica azienda piemontese li ha accolti all'interno della propria famiglia, dedicando loro uno dei suoi prodotti di punta: "Elisi", la grappa dal colore ambrato, venduta nei cinque continenti.

La collaborazione, cominciata con una visita alla distilleria, alla bottaia e al magnifico parco botanico di proprietà dell'azienda, ha dato modo a quindici giovani artisti di Fraternità e Amicizia di esprimere la propria creatività attraverso dei disegni realizzati con tecniche particolari e ispirati alle sensazioni raccolte fra le colline Patrimonio Unesco dell'astigiano.
Tra le quindici opere, nate dalla grande sensibilità e dal talento straordinario dei ragazzi, ne sono state selezionate tre che vestiranno Elisi in tutti i suoi formati (cl.20, 50, 100, 300) e viaggeranno nel mondo impreziosendo il distillato Berta.

Il ricavato della vendita sarà poi devoluto da Distillerie Berta alla Cooperativa, al fine di promuovere le attività dei laboratori didattici, incoraggiando così le passioni artistiche dei ragazzi e consentire loro di viaggiare.

Il principio di solidarietà che da sempre distingue la famiglia Berta e l'amore per l'arte, alimentato dal talento degli ospiti di Fraternità e Amicizia, hanno ispirato l'allestimento di una mostra all'interno della distilleria: l'intera collezione di quadri prodotti dai giovani artisti sarà esposta permanentemente presso la bottaia della Fondazione SoloPerGian, a Casalotto di Mombaruzzo in provincia di Asti.

La Fondazione, che prosegue il cammino indicato da Gianfranco Berta all'insegna della solidarietà, si trova all'interno della proprietà e organizza una serie di iniziative a sfondo benefico. In partenza il 2 marzo prossimo una seconda edizione del corso "Il Piacere del Vino e non solo", un corso di degustazione riservato a inoccupati e studenti non lavoratori

La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni della settimana (anche la domenica), dal 5 febbraio 2016 fino al 24 dicembre 2016, dalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 18.
Dal mese di marzo, la mostra estenderà gli orari di apertura anche alla domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.




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sabato 6 febbraio 2016

A GENOVA LA MOSTRA COLLETTIVA “OCCASIONI D’INCONTRO”

VENERDÌ 12 FEBBRAIO 2016 INAUGURA A GENOVA LA MOSTRA COLLETTIVA "OCCASIONI D'INCONTRO".  

IN ESPOSIZIONE OLTRE 30 OPERE, FRA DIPINTI E SCULTURE, REALIZZATE DA 18 DIFFERENTI ARTISTI


Venerdì 12 febbraio 2016, alle ore 17, presso la Nuova Piccola Galleria di Genova, in piazza Piccapietra 63/A, inaugura la mostra d'arte "Occasioni d'incontro". Trattasi di una collettiva che vedrà l'esposizione di oltre 30 opere, scelte fra dipinti e sculture, realizzate da ben 18 differenti artisti tutti partecipi dei primi dodici Concorsi Gran Premio Città di Savona.

La rassegna porterà in visione al pubblico i lavori di Eugenio Alazio, Isabella Bai, Milvia Bortoluzzi, Caterina Caldora, Margherita Cavassa, Rossana Chiappori, Marco Cuttica, Franco Dallegri, Ercole Facin, Silvana Franco, Mauro Gavazzi, Luisa Jacobacci, Roberta Moresco, Gianni Nattero, Rossella Reami, Duna Rosa, Marco Rosellini, Fabio Giorgio Salvi.
La manifestazione gode del patrocinio del Movimento Arte del XXI di Savona e di International Art Promoters di Genova e Zurigo.
Il vernissage vedrà la significativa presentazione di Aldo Maria Pero, storico e critico d'arte, già ordinario di Storia dell'Arte Contemporanea alla Berkeley University of California nonché presidente del Movimento stesso.
La mostra è il risultato di un metaforico viaggio in cui il talento espressivo, che per poco più di un decennio si è concretato nel savonese, trova in tempi attuali un importante e condiviso spazio artistico nel capoluogo ligure.
«Questa rassegna è nata – spiega il professor Pero - su richiesta degli artisti e non per iniziativa di un curatore. Negli ultimi anni decine di pittori e scultori, oltre a qualche fotografo, hanno preso parte alle varie edizioni del Gran Premio Città di Savona. In molti hanno più volte espresso il desiderio di conoscersi fra loro e di vedere le proprie opere dal vero invece che sullo schermo di un computer. Li abbiamo volentieri accontentati e così ci troviamo di fronte a tre scultori e a quindici pittori: una proporzione consueta anche in sede internazionale».
La mostra sarà aperta al pubblico sino a lunedì 29 febbraio 2016, tutti i giorni con orario continuato 10-19, domenica escluso. Ingresso libero.
Per ulteriori informazioni contattare il Movimento Arte del XXI Secolo di Savona, cellulare 348.510.37.72, sito www.artedelxxisecolo.it.

giovedì 4 febbraio 2016

GIOBBE. LA NOTTE E IL SUO SOLE: le opere di Francesco Betti a Palazzo Creberg (8 - 26 Febbraio)

La mostra Giobbe. La notte e il suo sole, realizzata dalla Fondazione Credito Bergamasco con opere di Francesco Betti esposta a Palazzo Creberg dall'8 al 26 febbraio 2016.


Bergamo, 4 febbraio 2016 - La Fondazione Credito Bergamasco presenta nel Salone principale di Palazzo Creberg, in Largo Porta Nuova a Bergamo, l'esposizione Giobbe. La notte e il suo sole, la mostra itinerante realizzata dalla Fondazione, con opere di Francesco Betti, che nel corso del biennio 2014/2015 – grazie anche alla collaborazione con il Banco Popolare – ha toccato le località di Romano di Lombardia, Serina, Lovere, Grumello del Monte, Verona, Pitigliano (GR) e Genova, riscuotendo un grande apprezzamento da parte dei numerosi visitatori (circa 20.000 in totale).

L'esposizione ripercorre la vicenda biblica di Giobbe, che attraverso situazioni drammatiche di privazioni, dolore e sofferenza giunge alla serenità. La Fondazione Credito Bergamasco ha coinvolto, per l'occasione, Francesco Betti, pittore bergamasco nato nel 1980. Un artista capace di un'attenta analisi psicologica dei personaggi raffigurati e in grado di trasmettere la drammaticità delle vicende di Giobbe.

Attraverso tredici grandi tavole realizzate con tecnica mista su tela, caratterizzate da linee nette e marcate, l'artista trasforma la parabola biblica di Giobbe in una metafora della vita dell'uomo.

"Fatica, prove, privazioni, tentazioni, tormento, lutto, dolore, sofferenza; la vicenda di Giobbe evoca, a prima vista, situazioni drammatiche, strettamente connesse alla natura dell'uomo e al suo percorso terreno. Nel periodo di difficoltà che stiamo vivendo, risulta immediata l'associazione tra il crescendo di vicende negative che il personaggio biblico è chiamato a sperimentare e la crisi che stiamo soffrendo e dalla quale sembra, a volte, impossibile uscire – spiega Angelo Piazzoli, Segretario Generale della Fondazione Creberg e curatore della mostra insieme a Tarcisio Tironi, presidente del Museo d'Arte e Cultura Sacra di Romano di Lombardia – Eppure dalla crisi si esce; l'itinerario di Giobbe – per quanto profondamente tormentato e, in molti momenti, disperato – si conclude nella serenità, ancor più preziosa dopo annose tribolazioni, costituita da una vita rinnovata nel segno della libertà, della prosperità, degli affetti, della progenie e del futuro".

Sarà possibile visitare la mostra da lunedì 8 a venerdì 26 febbraio 2016, durante gli orari di apertura della filiale del Credito Bergamasco di Largo Porta Nuova, 2: da lunedì a venerdì, dalle ore 8.20 alle ore 13.20 e dalle ore 14.50 alle ore 15.50.
 
Catalogo in distribuzione gratuita.

Per informazioni: www.fondazionecreberg.it

La Fondazione Creberg è on line su Facebook con la pagina "Fondazione Credito Bergamasco"
https://www.facebook.com/pages/Fondazione-Credito-Bergamasco/1544952805763131?fref=ts

mercoledì 3 febbraio 2016

Mostra Aleksandr Rodčenko - LAC Lugano Arte e Cultura, 27 febbraio – 08 maggio 2016

Aleksandr Rodčenko

27 febbraio – 08 maggio 2016 

LAC Lugano Arte e Cultura

A cura di Olga Sviblova

Conferenza stampa: 
venerdì 26 febbraio 2016, ore 11:00 

Inaugurazione: venerdì
26 febbraio 2016, ore 18:30


Attraverso oltre trecento opere tra fotografie, fotomontaggi, collage, stampe offset e costruzioni spaziali, il Museo d'arte della Svizzera italiana documenta con la mostra Aleksandr Rodčenkoin programma dal 28 febbraio all'8 maggio 2016 nella sede del LAC a Lugano, la carriera di uno dei più noti esponenti dell'avanguardia russa e degli artisti più influenti del ventesimo secolo.

Le opere in mostra sono state selezionate da Olga Sviblova, fra le massime esperte di fotografia e d'arte delle avanguardie sovietiche, direttrice del Multimedia Art Museum di Mosca (già Moscow House of Photography) e curatrice del Padiglione Russo alla Biennale di Venezia del 2009.


Nell'esposizione di Lugano la nuova visione fotografica di Rodčenko trova espressione nelle serie dedicate alla città di Mosca del primo ventennio del Novecento, all'architettura, alle attività ginniche e parate sportive, ai prodotti dell'industria e al lavoro, ma anche dalle fotografie di stampo giornalistico che negli anni Trenta celebrano le imprese del regime stalinista.


Nelle immagini della capitale sovietica si manifesta il desiderio di sottolineare la modernità e vitalità della città all'indomani della Rivoluzione d'ottobre; le fotografie dedicate a ginnasti e alle parate raffigurano gli uomini e le donne che incarnano lo spirito dei nuovi tempi. Nei loro gesti atletici, nella sincronia dei movimenti si manifestano spirito dinamico e una nuova coesione sociale. 


I prodotti dell'industria sono rappresentati così da esaltarne l'uniformità e la serialità apparentemente infinita, espressione di una nuova epoca tecnologica e di nuove prospettive di benessere.

Negli scatti dedicati alla costruzione del canale tra il Mar Baltico e il Mar Bianco, benché realizzati con l'intento di celebrare una grande impresa ingegneristica (essi erano destinati infatti alla pubblicazione internazionale "URSS in costruzione"), traspare l'aspetto sinistro di un'impresa che si rivelerà tanto inutile quanto costosa in termini umani.


L'opera fotografica dell'artista non si esaurisce quindi in espedienti formali. Uno spirito romantico e utopico detta le sue scelte estetiche. 


L'artista manifesta la propria fiducia nella possibilità di una trasfigurazione positiva del genere umano e del mondo. 


Le serie fotografiche realizzate negli anni Venti possono essere lette come illustrazioni di una realtà e di una vita che i principi del costruttivismo avevano contribuito a rivoluzionare. 

Completano il percorso espositivo tre Costruzioni spaziali: sculture aeree ideate fra 1920 e 1921, fra le prime espressioni dell'estetica costruttivista.  


Si tratta di oggetti ottenuti attraverso l'applicazione di un principio compositivo essenziale; ogni scutura si compone di sagome geometriche, ovali, esagoni, quadrati, progressivamente più piccoli, ritagliate da uno stesso foglio di metallo o di compensato. 


Tali opere mettono in luce un ulteriore aspetto della creatività di Rodčenko e riflettono il desiderio di applicare anche all'arte l'essenzialità e la ripetitività dei principi alla base della produzione industriale.

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