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mercoledì 20 gennaio 2016

AL CASTELLI GOURMET L’ESPOSIZIONE DI DANIELA MADONINI







Dal 12 al 30 Gennaio 2016 presso Castelli Gourmet, Via Cerano 15 Milano (zona Tortona)

Nell’ incantevole cornice del Castelli Gourmet in Via Cerano 15 ( zona Tortona), si terrà dal 12 al 30
Gennaio 2016, l’ esposizione di Daniela Madonini .

La location di charme dove trascorrere una pausa rasserenante in ogni momento della giornata gustando cocktail e pietanze selezionate, raffinate e ricercate, tra pareti di mattoni a vista, due belle arcate sorrette da una colonna portante di tufo dell’800 e luci soffuse. Alberto Castelli e sua moglie Isabella sono due padroni di casa gentili, disponibili e attenti ai dettagli.

L’esposizione propone numerosi lavori di Daniela Madonini nasce come decoratrice e come primo elemento ha scoperto il vetro che con la sua trasparenza e la sua luce l’ha catturata mentre frequentava un corso e lavorava come decoratrice presso Crazy Dad. Ha scoperto i colori acrilici, ad olio e pigmenti tramite il suo maestro Luciano Daniele. Ha partecipato a eventi presso Villa Valera, Villa Litta (con la seta) e ha tenuta una personale presso l’oratorio della Passione dell’abbazia di Sant’Ambrogio di Milano gestita dal Professor Mero.

Dal 12 al 30 Gennaio 2016 

Lunedì dalle 7.30 alle 16.00 

Martedì- Venerdì dalle 7.30 alle 01.00 

Sabato dalle 11.00 alle 01.00 

Castelli Gourmet, Via Cerano 15 Milano ( zona Tortona)

GRANDE MOSTRA > LA SEDUZIONE DELL'ANTICO. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto > MAR – Museo d'Arte della città di Ravenna > 21 febbraio - 26 giugno 2016


LA SEDUZIONE DELL'ANTICO.
Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto

MAR – Museo d'Arte della città di Ravenna
21 febbraio - 26 giugno 2016




Marcel Duchamp, L'envers de la peinture, 1955, Tessuto, penna e collage, 73,5x48 cm, Collezione privata, © Succession Marcel Duchamp by SIAE 2015 per Marcel Duchamp

"Quel non so che di antico e di moderno..." lo scriveva Carlo Carrà dopo la stagione futurista e la sua adesione alla metafisica in un tempo in cui - era il 1919 - era ormai rivolto a un ripensamento del passato, già avviato in due precedenti saggi, Parlata su Giotto e Paolo Uccello costruttore.


Un pensiero, quello di Carrà, che ormai andava diffondendosi anche oltre i confini, dopo le "avventurose" sortite delle avanguardie che avevano segnato il primo Novecento fino alla Grande Guerra. Se la fase delle avanguardie storiche non poteva ancora dirsi conclusa, almeno fino all'entrata in scena del Surrealismo - il manifesto del 1924 ne suggella la nascita - il clima storico era profondamente mutato, come testimoniano i cambiamenti di rotta di diversi protagonisti di quelle stesse avanguardie, e il "Novecento italiano" di Margherita Sarfatti e più estesamente il diffuso "ritorno all'ordine" che coinvolse molti artisti europei. Ma il richiamo dell'antico resta insopprimibile anche nella seconda parte del secolo, dalle neoavanguardie alla stagione del 'postmoderno' che  segna la irreversibile usura del loro mito. 


La mostra La seduzione dell'antico. Da Picasso a Duchamp, da De Chirico a Pistoletto narra quanto sia stato insopprimibile il richiamo all'"antico" lungo tutto il secolo, come confermano le opere esposte al MAR - Museo d'Arte della città di Ravenna - dal 21 febbraio al 26 giugno 2016, di grandi protagonisti italiani e stranieri di generazioni, aree culturali, tendenze diverse.


La mostra, promossa dal MAR, realizzata grazie al prezioso sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, e a cura di Claudio Spadoni, attraversa l'intera storia del Novecento documentando artisti e vicende che testimoniano una ripresa della tradizione in una restituzione moderna di modelli e valori dell'antico.


Talora attraverso la citazione esplicita, oppure in forma evocativa, o come pretesto per una rilettura inedita di opere e figure mitizzate del passato, o con la loro riproposta in veste di icone contemporanee, fino alle operazioni ironiche o dissacratorie condotte da alcuni artisti.


Una tradizione intesa come restituzione moderna di modelli dell'antico, anche fino all'esplicita citazione; oppure in forma evocativa, come pretesto per una rilettura inedita, come uno sguardo disincantato rivolto a opere e figure mitizzate del passato da contestualizzare nella contemporaneità, per giungere alle operazioni più disincantate e dissacratorie condotte da alcuni artisti.

Attraverso otto sezioni l'esposizione racconta protagonisti come De Chirico, Morandi, Carrà, Martini e Casorati; il periodo cruciale del "ritorno all'ordine" fra le due Guerre quando prima Sironi e poi gli artisti italiani più significativi esponevano sotto l'etichetta del "Novecento", il movimento promosso da Margherita Sarfatti; fino narrare il Realismo magico, le versioni diversissime del Neobarocco, da Scipione a Fontana a Leoncillo; illustrare attraverso le loro opere figure di artisti quali Guttuso e Clerici; la stagione della Pop Art, con Schifano, Festa, Angeli, Ceroli, e quindi, nel pieno dell'Arte Povera, raccontare di Paolini e Pistoletto. E ancora, da Salvo ad Ontani, da Mariani a Paladino e la rilevante presenza di stranieri quali Duchamp, Man Ray, Picasso, Klein.
 

Il Novecento è stato il secolo all'insegna del "nuovo" che ha visto le avanguardie dei primi decenni e quindi le neoavanguardie del secondo dopoguerra protagoniste della scena artistica internazionale, che la mostra intende descrivere, a cui la critica, i Musei, le Fondazioni e il mercato dell'arte hanno rivolto sempre maggiori attenzioni.

INFO E PRENOTAZIONI:
+39 0544 482487
promo@museocitta.ra.it
lunedì, mercoledì, venerdì 10-12
martedì e giovedì 10-12 / 15-17


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Mostra COLORI RUBATI. I dipinti di Caterina Ruggeri a Como dal 4 al 29 febbraio

MOSTRA
COLORI RUBATI
Dipinti di Caterina Ruggeri

4 – 29 febbraio 2016
Como, Broletto (Piazza del Duomo)

Inaugurazione: mercoledì 3 febbraio, ore 18.30




Si terrà a Como dal 4 al 29 febbraio 2016, presso il suggestivo spazio del Palazzo del Broletto, la mostra personale di Caterina Ruggeri "Colori rubati".
Organizzata con il sostegno dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Como, la mostra propone una selezione delle opere più recenti della pittrice comasca che ha iniziato il suo percorso pittorico nel 2009, dopo aver esercitato a lungo la sua creatività nell'ufficio stile dell'azienda serica di famiglia. Accostatasi alla pittura inizialmente per istinto, Caterina Ruggeri ha poi proseguito la sua formazione all'Accademia di Belle Arti Aldo Galli - IED Como.

"Di solito pensiamo all'orizzonte come a una linea: e se invece fosse un colore?
Se lo fosse, risulterebbe una zona pulsante e indefinita invece che una riga più o meno netta, non designerebbe il confine tra terra, acqua e cielo ma sarebbe anzi la loro area di fusione, si espanderebbe tanto in orizzontale almeno quanto in verticale, come avviene nei dipinti più recenti di Caterina Ruggeri.     
Questo capovolgimento di uno dei più consolidati parametri visivi, nella pittura di Caterina, è stato attuato gradualmente, per passaggi successivi. Prima è stato necessario affrancarsi dalla geometria, dalla tentazione di strutturare l'immagine in zone rettangolari. Poi è diventato basilare concentrarsi sulla linea che suddivide l'immagine, per far sì che la ripartizione fosse sempre meno nitida, e che le linee anzi si moltiplicassero, ma diventassero segni, graffi, e fossero quindi sempre meno regolari e sempre più espressive. Quindi l'essenziale si è rivelato far dialogare le diverse parti del dipinto, creare una tensione energetica, far percepire un'unità di fondo tra i diversi elementi.
La mostra nelle sala del Palazzo del Broletto racconta questo percorso con i suoi inevitabili ripensamenti, le sue oscillazioni tra diverse soluzioni formali, ma mette soprattutto in luce la determinazione con cui è stato condotto. Dietro ogni dipinto si intravede un fine, un obiettivo non esplicitato ma presente, che resta come sospeso sul fondo. E in ogni opera si percepisce anche una narrazione abbozzata, che volutamente si concentra sulle premesse, sugli antefatti: si intuisce però che, se qualcosa accadesse, si tratterebbe di vicende intime, di una partecipazione al mistero della natura che si compie attraverso l'evocazione di acquitrini, montagne che si sfaldano, vapori che si condensano.   
Eppure il lirismo, che in queste opere è molto, non è affatto tutto. Il colore steso e modellato con le mani, la compattezza del supporto metallico, la matericità complessiva dell'immagine suggeriscono un senso di forza, quasi un surplus energetico.
Orizzonte d'altra parte è un termine che deriva dal verbo greco orìzo, che significa delimitare, ma anche imporre. La pittura di Caterina compie un ulteriore capovolgimento: si impone all'orizzonte e, in alcuni casi, gli sottrae anche dei colori" (Testo in catalogo di Roberto Borghi).

Biografia
Caterina Ruggeri ha iniziato il suo percorso pittorico nel 2009, dopo aver esercitato a lungo la sua creatività nell'ufficio stile dell'azienda serica di famiglia. Si è accostata alla pittura per istinto e ha poi trovato un punto di riferimento in Pierantonio Verga: con lui ha completato la sua formazione all'Accademia di Belle Arti Aldo Galli - IED Como.
Tra le sue mostre collettive, segnaliamo quelle tenute tra il 2010 e il 2014 a Como nella ex chiesa di San Francesco, nella ex Chiesa di San Pietro in Atrio e presso il Chiostrino di Sant'Eufemia, e quella tenuta nel 2011 a Domodossola nella Villa Caselli. Ha inoltre partecipato a La causa delle cose, una mostra-spettacolo dedicata a Nicolas De Stael che si è svolta presso il Teatro Libero di Milano nel 2014, anno del centenario della nascita del pittore francese. Tra le personali piu recenti, quelle nella sede centrale di UBS a Lugano nel 2015 e presso il Broletto di Como nel 2016.
Vive e lavora tra Como e Lugano.

Coordinate Mostra:
Titolo:  Colori rubati. Dipinti di Caterina RuggeriDate: 4-29 febbraio 2016
Inaugurazione:
mercoledì 3 febbraio, ore 18.30Sede: Palazzo del Broletto, Piazza Duomo - Como
Orari: Mar-Dom 10.00-18.00. Lunedì chiuso
Ingresso mostra: gratuito
Info pubblico: caterinaruggeriposta@gmail.com
Con il sostegno di: Assessorato alla Cultura del Comune di Como



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Innsbruck in Arte 2016

Innsbruck in Arte 2016

Mostra Internazionale d'Arte Contemporanea

dal 23 gennaio al 18 febbraio 2016

Vernissage: Venerdì 22 gennaio ore 19


Espongono gli artisti:

ALCE
MONICA FOLEGATTI
PAOLO GASPARINI in arte GASPA
ALISSA GRÜN
GÜNTER K
LUCA MARCHETTI - L M ART
MOIRYM
SUSAN   N. McCOLLOUGH
DAVIDE PRUDENZA
ROBERTO RE
HAYAT SAIDI
GEORGETA STEFANESCU
LUIGI TOSTI

ART NOU
CINTA AGELL
ESTHER ARNUELOS
SUSANA BALDIS
ANGELA BARBI
CARMEN BERGES
MONTSE BOSCH CAVEDO
MERCEDES CASADO
ROSALIA COLOMER
ADRIANA EXENI
XAVIER FLORENSA
CHUCA GARROTE
HEBER LUIS GIL
FINA GIMENEZ-CHECA
CLARA GRACIA
MONTSERRAT GUANTER
ALICIA MINER
AHMET OGRAS
JUAN PUMARETA
ANA SOLANAS

Ecco approdare ad Innsbruck, la capitale delle Alpi, un progetto espositivo iinternazionale "Innsbruck in Arte 2016" curato dallo storico dell'arte italiano Sabrina Falzone nella galleria ARTINNOVATION e in collaborazione con il movimento artistico spagnolo Art Nou.

La curatrice ha selezionato artisti in tutto il mondo a partire dalla famosa artista Hayat Saidi dal Marocco, la pluriaffermata Georgeta Stefanescu dalla Svizzera, Susan N. McCollough dall'America, Alissa Grün e Gunter K provenienti dalla Francia.

Per questa occasione sono stati selezionati per eccelse qualità artistiche artisti italiani come Davide Prudenza, Moirym, Paolo Gasparini (in arte Gaspa), Roberto Re, Alce e Luigi Tosti, oltre al noto fotografo Luca Marchetti L M Art e alla scultrice Monica Folegatti.

Non poteva mancare una rappresentanza spagnola con il movimento artistico Art Nou che è rappresentato, invece, dagli artisti spagnoli di grande talento: Cinta Agell, Esther Arnuelos, Susana Baldis, Angela Barbi, Carmen Berges, Montse Bosch Cavedo, Mercedes Casado, Rosalia Colomer, Adriana Exeni, Xavier Florensa, Chuca Garrote, Heber Luis Gil, Fina Giménez-Checa, Clara Gracìa, Montserrat Guanter, Alicia Miner, Ahmet Ogras, Juan Pumareta e Ana Solanas.  Un evento straordinario per ammirare lavori provenienti da tutto il mondo, solo alla galleria ARTINNOVATION.

Dove: galleria ARTINNOVATION

Pradler Strasse 41, 6020 Innsbruck

Orari di apertura: da lunedì a venerdì dalle 16 alle 18.30

Chiuso sabato e domenica

www.sabrinafalzone.info

martedì 19 gennaio 2016

Liriche. Personale di Marina Bufano. Dal 28 gennaio al 10 febbraio. Inaugurazione giovedì 28 gennaio ore 17.30


Simultanea Spazi d'Arte
presenta
Liriche
Mostra personale di Marina Bufano
Dal 28 gennaio al 10 febbraio 2016
Opening giovedì 28 gennaio ore 17.30
Via San Zanobi 45 r / Firenze           

Dal lunedì al venerdì 16.00/19.00

Dal 28 gennaio al 10 febbraio Simultanea Spazi d'Arte, realtà curatoriale ideata e diretta dalle storiche e critiche d'arte Roberta Fiorini e Daniela Pronestì, presenta la mostra personale di Marina Bufano dal titolo Liriche

L'artista fiorentina espone una selezione di opere pittoriche in cui domina la figura femminile declinata in chiave simbolica. Indagare l'animo femminile è un'occasione per conoscersi nel profondo, trasponendo nell'immagine dipinta il tracciato labirintico dei sentimenti. I volti delle sue donne parlano di un'interiorità tormentata e complessa, che si rivela nell'imperiosità del segno, nell'energia sferzante del colore. 

Avvicinare l'arte alla vita senza sconfinare nell'autoreferenzialità espressiva: un obiettivo che Marina Bufano raggiunge anche grazie all'immediatezza comunicativa del suo registro pittorico, che procede semplificando i tratti figurali, azzerando le coordinate spaziali e lasciando che sia l'andamento caleidoscopico del colore dato con pennellate robuste e decise a dettare l'intensità emotiva del dipinto. 

Alla rappresentazione del femminile si lega il racconto di un mondo mitico, popolato di antiche divinità e grandi madri che diventano alter ego dell'artista, interpreti fedeli delle sue tante identità. Nei profili stilizzati delle sue donne, l'artista fiorentina trasferisce se stessa, come in un gioco di specchi da cui emergono altri aspetti del femminile e in particolare la capacità di porsi come principio di trasformazione interiore.  

La mia natura multiforme e caleidoscopica - scrive l'artista - mi invita continuamente all'ascolto visivo della mia interiorità. Il gesto, il silenzio, l'ascolto sono il mio "terzo occhio". Senza filtri e schemi, lascio che emergano immagini preesistenti, ma anche a me sconosciute, che mi piace definire "static sound", musica in stasi, potenza dell'essere nell'immobilità del senza tempo. Amo la mia arte e accolgo senza forzature la sua indicibile potenza, a volte inquietante, come tutto ciò che è sconosciuto, ma che implora tutto il mio coraggio. Come l'athanor, il forno della trasformazione alchemica, mi rendo aperta al fuoco della trasformazione che è la vita accolta nel suo fluire. Il "lirismo puro" è il mio "sovrano".  

Autrice e insieme spettatrice dei propri lavori, Marina Bufano vive la creatività artistica in un perfetto equilibrio tra razionalità e istinto, tra il bisogno di ricondurre la visione entro una forma coerente e la necessità di dare libero sfogo alle proprie verità interiori. Come un flusso di coscienza in cui i pensieri si rincorrono senza un apparente ordine logico, la sua pittura lascia fluire il magma indistinto delle emozioni, che si dipanano sulla tela secondo un ordine nuovo e inatteso. Un ordine che sfugge ai tradizionali criteri della composizione per farsi immagine di un contenuto lirico, di un'inconfondibile sensibilità poetica.

Nata a Napoli, si è diplomata al Liceo Artistico di Firenze, dove ha frequentato l'Accademia di Belle Arti (1992-1996) sotto la guida dei pittori Caldini e Lastraioli e dei maestri incisori Mongatti e Mariani. Numerose le mostre personali e collettive che l'hanno vista esporre dagli anni Novanta ad oggi. Tra le principali esposizioni si ricordano le mostre personali: 2005, I volti dell'anima, Sala Maggiore, Massa Marittima (Gr); 2006, Frammenti d'identità, Sala Maggiore, Massa Marittima; 2006, Clorofilla Film Festival (Premio Paolo Cimoni), Rispescia (Gr); 2007, Le Porte del Tempo, Cantina Zambernardi - Merlini, Gavorrano (Gr); 2007, Alchemia / Arte in jpg, Parma; 2007, Digital Box/Arte in jpg, Parma; 2008, Anima in Canto, Caffè Impero, Follonica (Gr); 2009, Liriche Digitali, Caffè Impero, Follonica (Gr); 2009, In arte: Anima, Galleria Agorà, Piombino (Li); 2009, Dell'amore, Villa medicea "La Ferdinanda", Firenze; 2012, Ode a Medusa/ Autonalisi di un'artista, Galleria SpazioArtAltro, Massa Marittima (Gr).    

www.jeibu.com/marina-bufano-paintings              
Facebook: Marina Bufano Artista


Simultanea Spazi d'Arte
Spazio curatoriale, Ass. artistico - culturale, via San Zanobi 45 rosso, Firenze
Fb: Simultanea Spazi d'Arte e Simultanea Spazi d'Arte (Official English and Spanish)
Sito web: simultaneaspazidarte.blogspot.com 
Twitter: Arte@Simultanea


Mostra benefica BE BEAUTY BE STRONG | Sabato 23 gennaio 2016 | Torino, Mirafiori Galerie


Con il Patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Alba
Mirafiori Galerie presenta la mostra collettiva

BE BEAUTY, BE STRONG

Opening sabato 23 gennaio 2016, alle 15
In esposizione da sabato 23 gennaio a domenica 21 febbraio 2016

Mirafiori Galerie, Piazza Riccardo Cattaneo, Torino

"Be beauty, Be strong": bellezza e forza, due mondi ben rappresentati dalle pregiate terre delle Langhe, divenute di recente Patrimonio dell'Unesco, e dai leggendari marchi americani Jeep® e Harley-Davidson. Una mostra che nasce per evidenziare i punti in comune, le caratteristiche uniche che legano queste realtà apparentemente così lontane. 

L'associazione metti in moto la vita onlus, legata all'hog Harley-Davidson albese, grazie al suo presidente Bruno Bongiovanni, ha cercato artisti eclettici che sapessero esprimere, attraverso l'arte vissuta senza limitazioni, la bellezza e la forza dei motori nelle Langhe

E così ecco rispondere all'appello fotografi come Bruno Murialdo, tatuatori, artisti e scultori, disegnatori con il caffè e con il vino, ritrattisti e paesaggisti, artisti dell'handmade e creatori di profumi. 

E poi il liceo artistico albese Pinot Gallizio che con i suoi studenti e insegnanti ha creato, oltre alle opere in esposizione, anche il manifesto della mostra, al quale ha contribuito con la sua prefazione anche il poeta Vegas de Laroja.

"La rassegna è nata per far viaggiare con l'anima, scoprire dettagli meravigliosi, ma forse sconosciuti ai più, emozionarsi grazie al sapiente tratto di una matita o davanti ai colori di un paesaggio fotografato, conoscere, apprezzare e valorizzare ciò che viviamo quotidianamente attraverso occhi diversi e prospettive nuove, ma l'intento ultimo è benefico – spiega Bruno Bongiovannitutte le opere esposte, donate dagli artisti, saranno vendute all'asta e il ricavato devoluto in beneficenza a favore dell'IRCC, l'Istituto per la Ricerca sul cancro di Candiolo".

La mostra, itinerante, sarà ospitata dalla Mirafiori Galerie fino al 21 febbraio, per approdare, verso Pasqua, in una prestigiosa cantina delle Langhe e poi ancora ad Alba nel periodo di Vinum.

Mirafiori Galerie - Mirafiori Motor Village
Piazza Riccardo Cattaneo, Torino
INGRESSO LIBERO
Lunedì-venerdì 9-20 | sabato 9 – 19.30 | domenica 9.30-13 / 15-19.30
www.motorvillageitalia.it/sedi/torino/galerie


Artisti in mostra
- Liceo Artistico Albese Pinot Gallizio
- Bruno Murialdo
- Fabio Pertosa
- Giorgio Racca
- Cesare Giaccone
- Gianfranco Avallone
- Diego Schiappapietra
- Rita Barbero
- Danilo Quazzolo
- Fulvio Silvestri
- Davide Nadalin
- Giovanni Botta
- Ponch
- Ira
- Paola Berardi
- Mattia Gligora
- Angelo Bordino
- Giorgia Necade
- Cinzia Grande

E le opere di:
- Tole Samia
- Az Mobili
- Madeinlanga
- Harley Davidson Alba
- Acqua di Cherasco

MECCANO alla mostra "Nexus": da una delle prime protesi di mano realizzata fra '800 e '900 al nuovissimo Meccanoid - 23 gennaio/15 marzo 2016, Palazzo Medici Riccardi, Firenze


Dal 23 GENNAIO al 15 MARZO 2016Palazzo Medici Riccardi, FIRENZE

MECCANO® alla mostra "NEXUS"

Da una delle prime protesi di mano realizzata fra '800 e '900 al nuovissimo Meccanoid:
l'evoluzione dello storico brand all'esposizione dedicata alla biorobotica



Da un prototipo di protesi per mano realizzato a cavallo fra '800 e '900 al nuovissimo Meccanoid, il robot che a Natale 2015 ha fatto impazzire grandi e piccini: un viaggio lungo oltre un secolo fra tecnologia e innovazione per Meccano, all'interno della mostra "NEXUS. L'incontro tra macchina e umano nell'immaginario, nella tecnica e nella scienza contemporanei", dal 23 gennaio al 15 marzo 2016.

L'esibizione, nella splendida cornice di Palazzo Medici Riccardi di Firenze, è dedicata alla biorobotica di oggi e del passato, con importanti reperti storici; e proprio nella sala dedicata ai robot e ai giocattoli è ospitato un piccolo ma significativo excursus della storia di Meccano, brand oggi di proprietà della società Spin Master: nelle vetrine, accanto a Meccanoid, ultimo esemplare in policarbonato in grado di unire il gioco di costruzioni più longevo al mondo e le nuovissime tecnologie, un prototipo di protesi per mano realizzato unendo pezzi di Meccano e legno tra fine '800 e inizio '900 dal medico empolese Giuliano Vanghetti (1861-1940), oltre a un catalogo di Meccano acquisito nel 1932 dall'ortopedico sperimentatore e innovatore nel campo delle protesi.

Entrambi gli oggetti, di proprietà del Fondo Vanghetti conservato presso la Biblioteca Comunale "R. Fucini" di Empoli, sono una testimonianza storica – una delle prime in assoluto in Italia – della grande versatilità di utilizzo di Meccano, inventato e brevettato da Frank Hornby per insegnare i principi meccanici fondamentali attraverso il gioco; l'incontro fra questo brand storico e la fantasia e la tecnologia della società canadese Spin Master si è recentemente concretizzata  in prodotti a elevata ingegneria come il robot Meccanoid. Sarà sempre più marcata la linea evolutiva del brand che si pone come mission quella di ispirare i creatori di domani attraverso un'esperienza di elevata ingegneria e robotica.

"NEXUS. L'incontro tra macchina e umano nell'immaginario, nella tecnica e nella scienza contemporanei" è un progetto sviluppato dall'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, dal Museo Galileo di Firenze e dal Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell'Università di Siena e finanziato dal MIUR (Bando per la diffusione della cultura scientifica 2014 - legge 6/2000). Il progetto ha ottenuto il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, della Regione Toscana e del Comune di Firenze e si avvale della sponsorship di Civita–Opera Laboratori Fiorentini, Dreoni Giocattoli e Spin Master Italy.     http://mostre.museogalileo.it/nexus



Spin Master
Riconosciuta a livello mondiale come leader nell'industria del giocattolo e dell'intrattenimento per bambini, Spin Master è un'azienda che, dalla sua fondazione nel 1994, si è imposta nel mercato internazionale per la sua capacità di innovazione che ha dato vita a marchi pluripremiati come Air Hogs®, i giochi in scatola Spin Master Games™, Tech Deck™,  SpyGear™, Zoomer™, vincitore dell'Innovative Toy of the Year 2014 e molti altri. Dalla divisione specializzata Spin Master Entertainment, sono nate property di grande successo, come Bakugan Battle Brawlers™, vincitore del Boy's Toy of the Year 2009 e 2010, e le più recenti Tenkai Knights™ e Paw Patrol™. Nel 2013 Spin Master ha acquisito Meccano, storica azienda nel settore delle costruzioni da oltre 100 anni. Agente per l'Italia è Spin Master Italy s.r.l. con sede a Milano.    www.spinmaster.com

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