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lunedì 14 settembre 2015

Ultimi giorni per visitare la mostra "Acqua e Luce" della Fondazione Aem: mezzo secolo di progetti raccontano l'importanza di un utilizzo consapevole delle risorse naturali del nostro territorio.

ACQUA E LUCE

Un secolo di energia rinnovabile per lo sviluppo del territorio

Ultimi giorni di una mostra fotografica unica che racconta con immagini tratte dall'Archivio storico fotografico della Fondazione Aem mezzo secolo di progetti che resero possibili la modernizzazione di Milano e l'ottimizzazione delle sue risorse energetiche.

Una mostra iconografica e divulgativa in grado di sottolineare l'importanza di un utilizzo consapevole delle risorse naturali del nostro territorio.


Dal 24 agosto al 30 settembre 2015
Casa dell'Energia e dell'Ambiente, piazza Po 3, Milano



Progetto, mostra e catalogo a cura di Fabrizio Trisoglio


Con la collaborazione di Ornella Selvafolta, Caterina Maria Carla Bona, Francesco Carlo Toso e Maurizio Introini


Coordinamento generale a cura di Luisa Toeschi

Un viaggio lungo tutto il Novecento fra la Valtellina e Milano sulla via dell'energia idroelettrica. Partendo dalle montagne, dove l'acqua scorre purissima inconsapevole del proprio valore, passando fra le dighe che ne incanalano il corso e le centrali che la trasformano in energia, fino ad arrivare a Milano. È in quest'energia nata lontano dai territori urbanizzati, fra le alte vette della Lombardia, che Milano troverà infatti le risorse necessarie non solo per illuminare i luoghi simbolo della città, celebrare i grandi avvenimenti e successivamente dare luce alle periferie, ma anche per crescere come metropoli e diventare la capitale economica e industriale del nostro Paese.

La potenza sprigionata dall'acqua che diventa luce, il lavoro dell'uomo al servizio del territorio e della città insieme al potere dell'energia che illumina il mondo emergono prepotentemente dalle foto scattate nel corso di un secolo dai fotografi chiamati ad immortalare una stagione epica e irripetibile, di cui ancora oggi godiamo i frutti. Fra questi alcune grandi firme della fotografia italiana storica e contemporanea: Vincenzo Aragozzini, Antonio Paoletti, Guglielmo Chiolini, Gianni BerengoGardin, Luigi Bussolati e Francesco Radino.

Questo è il cuore della mostra Acqua e Luce, Un secolo di energia rinnovabile per lo sviluppo del territorio, ospitata dal 21 maggio 2015 negli spazi della Casa dell'Energia e dell'Ambiente:
un centinaio di scatti inediti provenienti dall'archivio storico di Fondazione Aem – Gruppo A2A che ripercorrono le tappe dello straordinario processo di innovazione messo in atto a partire dai primi del Novecento dall'Azienda Elettrica Municipale grazie allo sviluppo dell'energia idroelettrica a Milano e nel territorio valtellinese; foto che documentano l'evoluzione e la metamorfosi della Valtellina, un territorio completamente ridisegnato dai "segni" dell'idroelettrico e raccontano infine la storia centenaria e i valori di un'impresa modernissima e all'avanguardia che ha sempre cercato il progresso della tecnica nel rispetto del territorio e l'ottimizzazione delle risorse energetiche nel nome della sostenibilità.

Secondo Alberto Martinelli, presidente di Fondazione Aem – Gruppo A2A «la selezione proposta intende raccontare per immagini una storia centenaria dove innovazione tecnica, buona gestione e interesse pubblico sono state le solide fondamenta di uno dei più virtuosi processi di modernizzazione nel nostro Paese in campo energetico». Prosegue sottolineando che «è d'obbligo inoltre una riflessione specifica sul territorio valtellinese, tuttora epicentro produttivo dell'impresa -  oggi Gruppo A2A - e sede di un patrimonio storico-ambientale unico, da qualche anno oggetto di valorizzazione da parte della nostra Fondazione con mostre, percorsi di turismo industriale e proposte di nuove sedi museali». Alberto Martinelli conclude infine « al di là degli imprescindibili valori storici, economici e sociali che il tema assume in sé, è opportuno sottolineare la coerenza del soggetto della mostra con le tematiche di sostenibilità energetica e educazione ambientale, questioni di primaria importanza per l'impresa e che Fondazione Aem – Gruppo A2A valorizza ogni giorno attraverso le attività didattiche e di comunicazione di Casa dell'Energia e dell'Ambiente».

«Il percorso espositivo si apre con Il potere dell'acqua: energia per lo sviluppo della metropoli, spiega Fabrizio Trisoglio, curatore e storico del patrimonio industriale dell'impresa.
La prima sezione riunisce una selezione di immagini raffiguranti i progetti realizzati da Aem in Valtellina e a Milano a partire dall'inizio del Novecento fino agli anni del boom economico, illustrando mezzo secolo di progetti e realizzazioni che resero possibile la modernizzazione del capoluogo milanese e l'ottimizzazione delle sue risorse energetiche. Il binomio estetico acqua-luce come simbolo della modernità all'interno della tradizione celebrativa milanese è invece al centro della seconda sezione, che abbiamo chiamato La celebrazione della modernità: nella storia di Milano la luce è infatti più volte assunta come simbolo del progresso sociale, scientifico ed economico, diventando dall'Ottocento ai giorni nostri protagonista indiscussa di grandi manifestazioni pubbliche.

La mostra si chiude con Il paesaggio idroelettrico in Valtellina, sezione conclusiva focalizzata sull'evoluzione del territorio montano della Lombardia attraverso i "segni" impressi dall'idroelettrico sul paesaggio. Questo territorio, dove Aem pone le basi della sua produzione all'inizio del Novecento dimostrando lungimiranza e visione, è oggi anche luogo di valorizzazione culturale e ambientale anche grazie alle recenti realizzazioni di musei e percorsi dedicati al patrimonio idroelettrico».

L'archivio storico fotografico Aem
Dichiarata di interesse storico-culturale dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia, la raccolta Aem, che consta di oltre 180.000 documenti fotografici, illustra dai primi anni del Novecento fino ai giorni nostri non solo la storia e lo sviluppo di una azienda elettrica municipalizzata, divenuta oggi una grande impresa multiservizi, ma anche i cambiamenti storico-economici e politici della nostra città, le trasformazioni sociali di una comunità e le evoluzioni del territorio lombardo, a partire da quello montano valtellinese. Suddiviso in vari fondi, l'archivio si è progressivamente composto per addizioni grazie all'opera dei tanti fotografi che hanno collaborato con l'Azienda Elettrica Municipale. In particolare, dal fascismo ai primi anni Cinquanta, autori del calibro di Antonio Paoletti, Vincenzo Aragozzini e Guglielmo Chiolini hanno costituito con i loro servizi fotografici un diario serrato di immagini che racconta la progressiva modernizzazione elettrica di Milano e la costruzione dei grandi impianti in Valtellina. Uno "stato dell'arte", tecnico e lirico, ma anche specchio della celebrazione dell'impresa, impressa indelebilmente nel racconto visivo delle manifestazioni politiche cui Aem ha contribuito durante il ventennio fascista.

La Fondazione Aem – Gruppo A2A
Costituita nel 2007, Fondazione Aem – Gruppo A2A ha tra i suoi scopi statutari «la salvaguardia e la valorizzazione della storia e della cultura aziendale di Aem», impegno fondamentale cui l'istituzione ha costantemente adempiuto attraverso interventi di riordino, mostre e pubblicazioni, e che continua ad assolvere con nuovi progetti di tutela e di promozione.

ACQUA E LUCE
Un secolo di energia rinnovabile per lo sviluppo del territorio
Archivio storico fotografico di Fondazione Aem

Dal 24 agosto al 30 settembre 2015
Casa dell'Energia e dell'Ambiente, piazza Po 3, Milano
Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle 17
Ingresso Libero

INFORMAZIONI
tel. 02 77203935
www.fondazioneaem.it

"Giocacomemangi" alla scoperta del cibo nei The Style Outlets


   

La celebre mostra-gioco di MUBA, aderente al Childrenshare network di EXPO Milano 2015, sarà protagonista a Castel Guelfo e Vicolungo The Style Outlets con i laboratori didattici per i bambini

Milano, 14 settembre 2015 - Nei weekend del 19-20 e 26-27 Settembre 2015 i due centri Castel Guelfo e Vicolungo The Style Outlets, gli outlet appartenenti al gruppo spagnolo Neinver, ospitano "Giocacomemangi", la celebre mostra-gioco di MUBA - Museo dei Bambini Milano - incentrata sui temi del cibo e della cultura alimentare. GIOCACOMEMANGI è un progetto di MUBA e aderisce al Childrenshare Network di EXPO Milano 2015. 

La mostra, che ben si inserisce nelle iniziative correlate ad EXPO 2015, viene riproposta all'interno dei due centri attraverso un divertente percorso educativo alla scoperta del cibo in ogni suo aspetto: gli ingredienti tipici della cucina italiana ed il loro legame con il territorio, l'attenzione agli sprechi ed al recupero degli scarti vengono esplorati per generare una nuova consapevolezza nei confronti del cibo, della cultura alimentare e dell'ambiente.

Una partnership solida, arrivata all'ottavo anno consecutivo, quella tra The Style Outlets e MUBA che coniuga il desiderio di proporre eventi e progetti ludico-ricreativi nuovi e sempre stimolanti, che permettono ai bambini di sviluppare creatività e fantasia divertendosi insieme alle loro famiglie, godendo delle strutture di Castel Guelfo e Vicolungo The Style Outlets.

I laboratori didattico-creativi sono rivolti ai bambini dai 4 agli 11 anni e guidati da esperti educatori; saranno attivi dalle 14 alle 18 nei weekend 19-20 e 26-27 settembre a Castel Guelfo e Vicolungo The Style Outlets. L'ingresso è gratuito.

Cibo è sinonimo di ambiente, salute e risorse, da valorizzare e da scambiare. Il percorso didattico porta i bambini alla scoperta dell'universo del cibo e della cultura alimentare da ogni angolazione: dai piatti tipici alle origini degli alimenti, da come riutilizzare gli avanzi alla creazione di un vero e proprio ricettario. Alcune tappe fondamentali di questo percorso sono infatti:

I PIATTI TIPICI
'Da che cosa è composta una cotoletta alla milanese?', 'Che ingredienti ci sono in un piatto di tortellini?' Queste e molte altre le domande alle quali i bambini dovranno rispondere per 'scomporre' alcuni piatti tipici della nostra tavola. Una grande caccia al tesoro tra dispense e frigoriferi li metterà poi nuovamente alla prova per 'ricomporre' i piatti scomposti.

GLI AVANZI E GLI SPRECHI
Tappa fondamentale di questo percorso è l'educazione alla riduzione degli sprechi, al riutilizzo degli avanzi. I bambini impareranno come ridurre gli sprechi e riutilizzare gli avanzi di cibo in un'ottica di difesa della natura e dell'ambiente.

ALIMENTI E TERRITORIALITA'
I bambini saranno sensibilizzati sull'importante tema dell'origine delle risorse alimentari per imparare a comprenderne la provenienza: il cibo non è solo colore, profumo e sapore, ma anche territorialità!

IL LIBRO DI RICETTE
Culmine di questo percorso per ciascun bambino sarà la realizzazione del proprio libro di ricette, composto da una ricetta italiana, una di fantasia e una di riutilizzo degli scarti. Il disegno diventa un prezioso e divertente strumento per riflettere su quanto appreso. 

Giocacomemangi" nei The Style Outlets
Castel Guelfo The Style Outlets (Bologna)
Vicolungo the Style Outlets (Novara)
Laboratori didattici per bambini (dai 4 agli 11 anni) e famiglie
dalle 14.00 alle 18.00
INGRESSO GRATUITO
sabato e domenica 19-20 settembre
sabato e domenica 26-27 settembre


Per informazioni: www.thestyleoutlets.com - www.muba.it
MUBA e The Style Outlets - Insieme, per i bambini, dal 2008...


La partnership tra The Style Outlets e MUBA ha preso vita nel 2008 con Colore di carta, un percorso di installazioni create appositamente per rendere i bambini consapevoli dell'importanza del colore. L'anno successivo, con Mani in acqua, in entrambi i centri i bambini hanno scoperto materiali ed oggetti diversi attraverso grandi vasche d'acqua. Nel 2010 è stata la volta di Alla ricerca del tesoro perduto, un percorso interattivo che ha trasformato i bambini in esperti archeologi. Nel 2011 a Castel Guelfo The Style Outlets si è svolto In tutti i sensi, un progetto didattico sperimentale rivolto alle scuole primarie e alle famiglie per esplorare il mondo dei sensi. Lo stesso anno, in entrambi i centri Le Green Pigotte sono state le protagoniste dei laboratori didattici dove piccoli e adulti hanno realizzato vestiti, fuori scala, delle celebri Pigotte. Nel 2012 La Green Pigotta è tornata in entrambi i centri in versione olimpica: i bambini hanno ampliato guardaroba e corredo sportivo della maxi Pigotta creando per lei le attrezzature necessarie per praticare le varie discipline olimpiche. Il 2013 è stato l'anno di Equilibrio: una mostra-gioco per bambini sui temi di EXPO 2015, per avvicinarsi ai temi dell'alimentazione, della nutrizione e delle risorse alimentari. "Scatole" è il tema del percorso realizzato per l'edizione 2014 di questa collaborazione: scatole non solo come contenitori per riporre o custodire, ma esse stesse contenuti da scoprire.
Inoltre dal 2010 a Vicolungo The Style Outlets è attivo uno spazio MUBA permanente: Il Giardino dei sensi. Un'area giochi in cui i bambini possono giocare, divertirsi e imparare attraverso i cinque sensi: dal Disco Volante alle illusioni degli Specchi Deformanti e Antigravità, dal Cerchio della Pioggia agli odori e sapori del Piccolo Orto fino alle meraviglie del Caleidoscopio.

sabato 12 settembre 2015

Inaugura domenica 13 settembre alla Reggia di Colorno (PR) la mostra collettiva itinerante “Arte… immaginazione o immaginario”


E’ giunta al terzo e ultimo step “Arte… immaginazione o immaginario”, la mostra collettiva itinerante allestita nei mesi scorsi prima a Villa Soragna di Collecchio e poi al Castello di Torrechiara.
L’ultimo appuntamento è in un contesto altrettanto prestigioso come la Reggia Ducale di Colorno, che nell’appartamento del Principe ospiterà le opere dei ventuno artisti contemporanei (Fausto Beretti, Paolo Bottioni, Mauro Buzzi, Mariangela Canforini, Danilo Cassano, Claudio Cesari, Nicla Ferrari, Omar Galliani, Raimonda Guida, Daniela Leghissa, Claudio Lucchetti, Tiziano Marcheselli, Daniela Monica, Giovanni Ortolani, Elisabetta Poli, Silvana Randazzo, Fabrizio Sabini, Giovanna Scapinelli, Gian Luca Torelli, Mariagiulia Ubaldi, Vincenzo Vernizzi), nelle cui creazioni si rivivono i temi dell’immaginazione e dell’immaginario in modo trasversale.
Quadro di Daniela Leghissa
Queste tematiche sono già presenti all’epoca di Platone e Aristotele, ma sono ancora attuali e vengono reinterpretate in chiave moderna e rispondono alle esigenze di libertà del pensiero creativo, ma anche all’evocazione di antichi miti e visioni condivise, che stanno alla base del linguaggio interpretativo e delle identità culturali che ci contraddistinguono.

Scultura di Giovanni Ortolani

L’inaugurazione si terrà domenica 13 settembre 2015 alle ore 11.00 alla presenza dell’Onorevole Giuseppe Romanini, che ha sostenuto fin da subito questo ambizioso progetto, e del Sindaco di Colorno Michela Canova.
Saranno esposte complessivamente oltre sessanta creazioni, tra sculture e pitture, a cui si aggiunge il grande libro di opere su tela di Mauro Buzzi dedicato alla Cappella Sistina, reinterpretata in chiave allegorica.

Quadro di Mariangela Canforini

Il progetto artistico, curato da Mauro Buzzi, Claudio Cesari e dal critico d’arte Marzio Dall’Acqua, è stato promosso dai Comuni di Collecchio, Colorno e Langhirano, patrocinato dal MIBACT – Ministero dei Beni Ambientali, Culturali e del Turismo, Polo Museale Regionale dell'Emilia Romagna - e dalla Provincia di Parma.
Alla mostra è abbinato un catalogo generale di oltre duecento pagine particolarmente apprezzato nei precedenti due appuntamenti, che contiene oltre alle opere esposte, le poesie di Miranda Amoretti Cesari, Paolo Tinti, Mariagiulia Ubaldi e Alessandra Vignoli e le fotografie di Luigi Briselli.
L’esposizione, ad ingresso libero, è visitabile fino al 4 ottobre 2015, tutti i giorni escluso il lunedì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.


Scheda evento
Titolo: Arte…immaginazione o immaginario
Curatori: Mauro Buzzi, Claudio Cesari, Marzio Dall’Acqua (critico d’arte)
Autori: Fausto Beretti, Paolo Bottioni, Mauro Buzzi, Mariangela Canforini, Danilo Cassano, Claudio Cesari, Nicla Ferrari, Omar Galliani, Raimonda Guida, Daniela Leghissa, Claudio Lucchetti, Tiziano Marcheselli, Daniela Monica, Giovanni Ortolani, Elisabetta Poli, Silvana Randazzo, Fabrizio Sabini, Giovanna Scapinelli, Gian Luca Torelli, Mariagiulia Ubaldi, Vincenzo Vernizzi.

Luogo: Reggia di Colorno (PR)
Data di inizio e di fine: 13 settembre – 4 ottobre 2015
Orari: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 dal martedì alla domenica. Lunedì chiuso.
Entrata: libera

Promossa da: Comune di Collecchio, Comune di Langhirano, Comune di Colorno
Con il Patrocinio di:
MIBACT - Polo Museale Regionale dell'Emilia Romagna
Provincia di Parma

Organizzazione: Insieme Culturale l’Albero
Recapiti per ulteriori info: insiemealbero@libero.it

Sponsor e contributi di: Solimè, Prosciuttificio Il Conte, F.lli Greci industria salumi, Sistemi Elettrici, Agrafe, Centro Grafico.

Mostra Exit strategy_Opening 17 settembre_ La.Vi_Roma

EXIT STRATEGY


Mostra personale di LUCIO DDT ART

Curatore  Valerio Dehò Prof. di Estetica Accademia Belle Arti Bologna


Opening 17 settembre 2015 ore 19.30

18  settembre – 18 ottobre 2015

La.Vi. Via Tomacelli 23 Roma


"Le sculture di Lucio DDT art sono come dei prototipi di nuove filiazioni, modelli di incubi a venire, storie possibili di un universo degradato, parti immondi del Pianeta dei fuochi  e non solo", scrive il curatore Valerio Dehò.


Lucio Ddt art: E' un artista che ben si colloca nel panorama dell'arte anticonformista contemporanea. Forgia, modifica, assembla e salda materiali che la società di oggi rifiuta. 

Con gli scarti del consumismo (bambole, scarpe, tubi ed altro) che raccoglie ovunque e con la sua sensibilità e creatività, abbinata ad una grande manualità, li trasforma in sculture dense di significati, figure che sembrano essere piombate da altri mondi, avvolte in uno strato di vernice (nera), che suscita un senso di paura e di mistero.  

Lucio Labriola o Ddt Art sul tema delle mutazioni, degli intrecci tra uomini, insetti e cose sta lavorando da anni. L'artista napoletano ricicla scarti industriali e plastiche creando creature inquietanti che possiamo definire da film dell'orrore, se non fosse che ci sembrano tanto reali. 

Esseri fantastici e bizzarri, certamente improponibili in una serata rilassante al Circolo del Bridge, ma figli di quella paura per l'ignoto che le mutazioni genetiche stanno scatenando.  

Il Ddt che il nickname dell'artista evoca, è figlio della violenza sulla natura, di quella aggressività chimica da cui guardarsi anche perché le conseguenze sono lontane da ogni immaginazione. 

Non sappiamo nemmeno se esiste ancora questa sostanza tossica usata un tempo in tutte le famiglie per eliminare insetti, pidocchi, scarafaggi e altre schifezze del genere. 

Le sue sculture sono come dei prototipi di nuove filiazioni, modelli di incubi a venire, storie possibili di un universo degradato, parti immondi del Pianeta dei fuochi  e non solo. 

La fantasia dell'artista si alimenta sull'informazione e sulla certezza che lo sfruttamento della Terra sta facendo nascere creature che prima non c'erano. La scienza tace e acconsente, l'arte denuncia e di-mostra.   

Nei suoi disegni invece l'energia espressionista, il nero dirompente sulla carta da giornale non solo calano i mostri nella realtà, ma come Venere nasceva dalla schiuma delle onde, così gli omuncoli nascono dalla cronaca, dall'infinito campionario di violenze sulla natura che si stanno perpetuando.

giovedì 10 settembre 2015

I RACCONTI DELL'ARTE: Seurat-Van Gogh-Mondrian. Il Divisionismo in Europa |Tamara de Lempicka | Escher > DAL 14 SETTEMBRE > CICLO DI INCONTRI > PADOVA, VERONA, VICENZA, MANTOVA

 I RACCONTI DELL'ARTE
Tre grandi mostre raccontate in anteprima da Sergio Gaddi

PRIMO APPUNTAMENTO DEL CICLO DI INCONTRI
Padova, 14 settembre 2015 ore 17.30 > Palazzo Moroni, Sala Anziani > Via Municipio, 1




Un'avvincente narrazione artistico-teatrale presenterà in anteprima le esposizioni in programma per l'autunno di Arthemisia Group, società leader nell'organizzazione e produzione di mostre d'arte in Italia e all'estero.


In seguito al grandissimo successo ottenuto la scorsa stagione espositiva dalla coinvolgente ed entusiasmante narrazione teatral-multimediale dedicata a Maurits Cornelis Escher - con oltre 1000 presenze in soli 5 incontri tutti andati sold-out - Arthemisia Group ripropone al pubblico un'esperienza innovativa, una diversa chiave di lettura per conoscere più da vicino gli artisti cardine del Divisionismo Europeo, l'eclettica Tamara de Lempicka e, anche quest'anno, il visionario artista e incisore Maurits Cornelis Escher.


Sotto una nuova interpretazione del genio di grandi maestri dell'arte figurativa, il fil rouge espositivo è un viaggio nella luce e nel colore, elementi cardine espressi in modo rivoluzionario dall'esperienza divisionista di Seurat e poi vissuti da Van Gogh e Mondrian fino alla grafica di Escher, che disegna mondi sorprendenti in bianco e nero, per arrivare al talento appassionato di Tamara de Lempicka, che fa del colore uno strumento di seduzione tra arte e musica.

 

A raccontare le opere di tre grandi eventi espositivi saranno le sette presentazioni, a cura del poliedrico Sergio Gaddi, che fanno parte del ciclo d'incontri I RACCONTI DELL'ARTE: l'innovativo programma di divulgazione culturale nato per presentare in anteprima l'arte e gli artisti protagonisti delle mostre di Arthemisia Group al grande pubblico in modo dinamico, coinvolgente e allo stesso tempo didattico e dal voluto profilo scientifico.

 

L'evento è gratuito e solo su prenotazione, aperto al pubblico, insegnanti e operatori del settore.

 

I RACCONTI DELL'ARTE sono una narrazione artistico-teatrale, organizzati nei luoghi simbolo delle città italiane, che accompagnano lo spettatore in un viaggio nella vita, nel contesto storico e nelle esperienze umane dei più grandi artisti di tutti i tempi.

Capita ancora troppo spesso che la storia dell'arte venga percepita come una disciplina per esperti o per appassionati in possesso di strumenti per interpretarla.


Altrettanto spesso accade che la vita e la storia degli artisti - anche i più grandi - siano osservate a distanza perché percepite appartenenti al passato. Ma la personalità di un pittore è il suo capolavoro più vero, la chiave di volta per capire la sua arte ed emozionarci.


Con un accattivante e allo stesso tempo rigoroso racconto scientifico I RACCONTI DELL'ARTE stimolano la partecipazione emotiva del pubblico attraverso spunti e suggestioni che sono un'utile chiave di lettura per la visita personale alla mostra. L'approccio degli incontri è arricchito da un supporto multimediale e, unitamente alla spiegazione delle opere, mette in gioco i sensi e le emozioni del singolo spettatore che poi sarà il visitatore della mostra.

La narrazione, a tratti anche colloquiale e ludica, è incentrata sulla chiarezza espressiva e comunicabilità dei contenuti.

 

La sfida di questo nuovo progetto è raccontare l'arte in modo diverso, di avvicinarla e di renderla piacevole, di coglierne gli aspetti più avvincenti per trasmetterla con tutta la passione che merita.

 

Ingresso su prenotazione.

Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti. Per motivi di sicurezza le sale ospiteranno un numero limitato di spettatori, fino all'esaurimento delle sedute.

 

Le mostre saranno aperte al pubblico dal prossimo settembre nelle città di Verona e Treviso.


PROGRAMMA DEL CICLO DI INCONTRI
Settembre
> Padova, 14 settembre 2015 ore 17.30
Palazzo Moroni, Sala Anziani
Via Municipio, 1

> Verona, 15 settembre 2015 ore 17.30
AMO, Arena Museo Opera, Palazzo Forti
Via Massalongo, 7

> Vicenza, 16 settembre 2015 ore 17.30
Biblioteca Civica Bertoliana, Palazzo Cordellina
Contrada Riale, 12

> Mantova, 17 settembre 2015 ore 17.30
Museo Diocesano F. Gonzaga, Sala Pozzo
Piazza Virgiliana, 55

Info e prenotazioni
06 915 110 55 - didattica@arthemisia.it


mercoledì 9 settembre 2015

Il CINEMA CATALANO in MOSTRA a TORINO dal 17 al 19 settembre:

CINEMA CATALANO in MOSTRA a TORINO
17 – 19 settembre 2015 / Cinema Classico - Piazza Vittorio Veneto 5, TORINO


Per tre serate, da giovedì 17 a sabato 19 settembre, Torino incontrerà la Catalogna al cinema, grazie a "CINEMA CATALANO in MOSTRA a TORINO", una rassegna dedicata al vivace panorama cinematografico della regione autonoma spagnola con lingua e cultura proprie che negli ultimi anni si è confermata fucina creativa capace di farsi conoscere e apprezzare nei principali festival cinematografici europei e mondiali.

Organizzato dall'Institut Ramon Llull - Istituto pubblico per la promozione della lingua e la cultura catalane - e da EXIT media, "CINEMA CATALANO in MOSTRA a TORINO", sancirà un ideale gemellaggio tra Catalogna e Piemonte lungo il filo conduttore del cinema.
Torino, città italiana di riferimento nel panorama cinematografico, ospiterà questa manifestazione che si terrà al Cinema Classico di Piazza Vittorio Veneto per fare il punto sulla produzione catalana recente, omaggiare quella del passato e incontrare di persona registi e ospiti di rilievo.

 "CINEMA CATALANO in MOSTRA a TORINO" vuole avvicinare il pubblico torinese a una cinematografia che affonda le proprie radici nel territorio d'origine, ma che ha saputo raggiungere un livello di eccellenza internazionale, grazie alla varietà delle proposte e al rinnovamento del linguaggio cinematografico delle nuove generazioni d'autori.
Fiori all'occhiello di questa importante onda produttiva sono la qualità delle opere realizzate, riconosciuta e apprezzata da critica e pubblico, e la varietà dei generi toccati: dai film più commerciali ai documentari di creazione, passando attraverso film d'autore e lavori di ricerca.

La rassegna si aprirà giovedì 17 settembre, alle ore 19.30, con un classico del cinema catalano Brigada Criminal di Ignacio F. Iquino del 1950, raro esempio di noir spagnolo che pose le basi del genere in Catalogna, divenendo celebre per l'accurata ricostruzione del processo d'indagine svolto dalla polizia negli anni '50. Il film sarà introdotto da Esteve Riambau, direttore della Filmoteca de Catalunya.

Il programma proseguirà venerdì 18 e sabato 19 settembre con quattro tra le migliori pellicole catalane della stagione.

Venerdì 18, alle ore 19.00, 10.000 km di Carlos Marqués-Marcet, vincitore del Premio Goya 2015 per il Miglior Regista Esordiente. Il film è una delicata commedia dolce amara che racconta la storia di un amore a distanza vissuto tra Barcellona e Los Angeles e affidato a internet e ai collegamenti Skype. Protagonista l'attrice Natalia Tena, già interprete della saga di Harry Potter e della serie culto Il Trono di Spade.

Alle 21.00 Stella Cadente di Lluis Miñarro, ripercorre il breve e instabile regno in Spagna (1871-1873) di Amedeo di Savoia, Re del Piemonte e primo Duca d'Aosta, rispecchiando la crisi attuale. Il film, presentato al Festival di Rotterdam e al Torino Film Festival, è un susseguirsi di sequenze di grande bellezza e impatto visivo, dalle evidenti influenze pittoriche, che raffigurano la vita a palazzo.
A introdurre il film il regista e produttore Lluis Miñarro.

La mostra si chiuderà sabato 19 con Murieron por encima de sus posibilidades (Sono morti al di sopra delle loro possibilità) di Isaki Lacuesta e El somni di Franc Aleu (Il sogno del Celler de Can Roca).
Isaki Lacuesta è l'enfant terrible del nuovo cinema spagnolo, apprezzato in tutta Europa per il talento registico e per la capacità di portare sullo schermo storie originali attraverso generi e registri narrativi diversi. In Murieron por encima de sus posibilidades, (ore 19.00), ha messo al servizio di un cast di prima grandezza (José Coronado, Ángela Molina, Sergi López…) una sceneggiatura irriverente e cinica,   che mostra le gesta di un gruppo di malati mentali fuggiti dalla clinica in cerca di giustizia sociale.
A seguire, alle 21.00, El somni di Franc Aleu, documentario di creazione che porta sullo schermo Jordi, Josep e Joan Roca, tre fratelli chef che da anni rappresentano la vetta irraggiungibile della gastronomia spagnola. La loro cucina è una porta sul futuro, "immaginifica, avanguardistica, tecno-emozionale", secondo le parole del noto critico Pau Arenós.
Immagini, materia, musica, gusto e olfatto si mescolano in questo viaggio in compagnia di ospiti come Ferran Adrià, Zubin Mehta, Miquel Barceló, Freida Pinto, Silvia Pérez Cruz o Harold McGee.
Il film sarà introdotto dal regista Franc Aleu.

Tutti i film della rassegna "CINEMA CATALANO in MOSTRA a TORINO" saranno proiettate al Cinema Classico (Piazza Vittorio Veneto 5), in versione originale catalana con sottotitoli in italiano.
Il biglietto d'ingresso alla proiezione unica è a 4€, per la doppia proiezione il biglietto giornaliero è 7€.

La rassegna avviene in concomitanza con l'XI Congresso Internazionale dell'AISC - Associazione Italiana di Studi Catalani: "Linguaggi del metareale nella cultura catalana: arte, cinema, folclore, letteratura, storia", che si svolgerà presso l'Università di Studi di Torino dal 15 al 18 settembre 2015.


Info
biglietto unico 4€ / giornaliero 7€
Tutti i film in v.o. catalana con sottotitoli in italiano
www.llull.cat
www.EXITmedia.org / 380 5908856 
Cinema Classico / www.cinemaclassico.it / 011 5363323
Social
Fb www.facebook.com/events/394152844117675/
Twitter @IRLlull / @EXITmedia


Organizzato da
Institut Ramon Llull - Istituto pubblico per la promozione della lingua e la cultura catalane
EXIT media
con la collaborazione di
Català(no) a Torí(no) – Unito
Film Commission Torino Piemonte
Filmoteca de Catalunya
il patrocino di
Comune di Torino
Università degli Studi di Torino
e la partnership di
Miniblack by Freixenet

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