CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

lunedì 7 settembre 2015

Mostra "Sara Montani. La Casa dei Diritti" al Centro dell'Incisione Alzaia Naviglio Grande di Milano

14 - 19 settembre 2015 | La Carta dei Diritti | Centro dell'Incisione Alzaia Naviglio Grande

La Carta dei Diritti, mostra personale dell'artista e operatrice culturale Sara Montani, è la terza tappa di un progetto articolato in quattro momenti espositivi per raccontare attraverso l'arte gli articoli fondamentali della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948. 

Quattro mostre in successione che, partendo da memorie di giochi infantili, ci parlano del rapporto tra arte e diritti: diritto alla vita, alla famiglia, al gioco, alla libertà.

Dopo le precedenti esposizioni tenutesi presso la Galleria delle Lavagne e la Biblioteca Sormani di Milano, Sara Montani presenta una selezione di incisioni calcografiche su fogli di grande formato realizzate dall'artista attraverso le tecniche dell'acquaforte, della cera molle e del monotipo, insieme ad alcuni libri d'artista. 

Vesti, abiti e presenze vegetali: questi alcuni dei soggetti a cui l'artista ricorre per portare avanti la sua riflessione e la sua poetica.

La personale, a cura di Luca Pietro Nicoletti e inserita nel progetto Expo in Città supportato dal Comune e dalla Camera di Commercio di Milano, si tiene presso lo storico Centro dell'Incisione Alzaia Naviglio Grande, ospitato all'interno di una casa del XVII secolo affacciata sul Naviglio. 

Con inaugurazione lunedì 14 settembre alle ore 18, La Carta dei Diritti sarà aperta al pubblico fino al 19 dello stesso mese in Alzaia Naviglio Grande 66.

I temi proposti saranno oggetto della tavola rotonda che si terrà presso la Sala del Grechetto della Biblioteca Sormani il giorno 28 settembre alle ore 18.15; modererà Vittorio Schieroni (Made4Art), interverranno Luca Pietro Nicoletti (storico dell'arte), Sara Montani (artista), Monia Pavone (stampatrice), Susanna Vallebona (edizioni Esseblu), Anna Maria Gandolfi (Gaia Edizioni).

14 - 19 settembre 2015 | Inaugurazione lunedì 14 settembre, ore 18


La Carta dei Diritti | Centro dell'Incisione Alzaia Naviglio Grande
Alzaia Naviglio Grande 66, 20144 Milano

Un evento: Expo in Città
Da martedì a sabato ore 16 - 19
Tel. / fax: 02.58112621


Comunicazione a cura di: M4A - MADE4ART | Spazio, comunicazione e servizi per l'arte e la cultura
di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo

Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano - 20144 Milano 

Per ulteriori informazioni e per richiedere materiale e immagini relativi alle mostre:
www.made4art.it | info@made4art.it
 

Gabriele Arruzzo: Apocalisse con figure_Sept. 24 h. 18.00



La galleria Giuseppe Pero è lieta di annunciare la mostra personale di

Gabriele Arruzzo: Apocalisse con figure
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con saggio introduttivo di Alberto Zanchetta.


Inaugurazione giovedì 24 settembre ore 18 
25 settembre - 31 ottobre 2015 
Galleria Giuseppe Pero Via Porro Lambertenghi, 3 20159 Milano

Gabriele Arruzzo celebra il decennale della sua prima personale a Milano con una mostra dal titolo Apocalisse con figure, per quest'occasione sarà pubblicato un catalogo con un saggio introduttivo di Alberto Zanchetta.
"Per quanto tempo sarà ancora possibile dipingere una crocifissione come atto politico? È il dilemma su cui si è arrovellato Gabriele Arruzzo mentre preparava questa sua nuova mostra personale, stretto nella morsa che vede contrapporsi il "mistero" dell'immagine e un empito iconoclasta di antichissima memoria (prima bizantino, poi calvinista, ora jihadista). L'artista si è inoltre chiesto se esista una pittura che non sia una forma di religione per il pittore, vale a dire un'immacolata immaginazione che non ha valore religioso di per sé, ma in quanto verità assoluta per l'autore stesso. Arruzzo è così giunto a formulare un proprio sillogismo: se il Figlio di Dio si è fatto carne ed è stato possibile rappresentarlo, allora Egli stesso è Natura della rappresentazione, origine stessa dell'Opera come quadro crocefisso al muro.
Nei "quadri devozionali" di Arruzzo troviamo figure oranti che alludono all'insegnamento, alla devozione e al patimento. Lo stesso dicasi per le effigi stereotipate di alcuni pittori che stazionano davanti ai loro sacri rettangoli. Come i martiri, l'autore-testimone è anche la vittima designata dei patimenti e delle estasi che comporta l'ars picta, concepita dall'artista come una gabbia-superficie da cui non è possibile uscire. L'identità bidimensionale dell'immagine – antirealista proprio perché piatta – trova nei solidi platonici un aggravio: le geometrie prospettiche avverano uno spazio tridimensionale che però non consente di spingersi al di fuori dal quadro. Quella di Arruzzo è però una gabbia dorata, un'ideale di bellezza che sollecita i nostri desideri e piaceri.
Intrinsecamente promiscua, la pittura di Gabriele Arruzzo spazia da Holbein ai prontuari per la gioventù hitleriana, dai Preraffaelliti ai vecchi manuali di catechismo. Le sue opere possono essere paragonate a degli ipertesti in cui ci è data l'opportunità di assistere al frenetico stratificarsi di segni, simboli, significati. Filosofeggiando con i pennelli in mano, l'artista si sforza di combattere i regimi totalitari che avversano l'arte figurativa e le dittature imposte dalla stessa pittura. Resistendo e sopravvivendo a queste tirannie, i quadri si convertono in atti di fede, ossia in una visione personale. Questa "rivelazione di cose tenute nascoste" ha un nome preciso: Apocalisse (in questo caso è un'Apocalisse "cum figuris" che prende spunto dall'opera grafica di Albrecht Dürer). Arruzzo è infatti convinto del fatto che i pittori come i profeti siano destinatari di rivelazioni che li connaturano nel rango dei veggenti, di "coloro che vedono".
Accompagna la mostra un catalogo che è stato pensato alla maniera di un libro d'artista, ove il lettore potrà scoprire le variegate fonti iconografiche e comprendere il denso e complesso immaginario dell'artista."
Alberto Zanchetta

Gabriele Arruzzo: Apocalisse con figure
catalogo con saggio di Alberto Zanchetta
Inaugurazione giovedì 24 settembre ore 18
25 settembre - 31 ottobre 2015
Galleria Giuseppe Pero Via Porro Lambertenghi, 3 20159 Milano
Da lunedi a venerdì dalle 14 alle 18.30, mattina e sabato su appuntamento

sabato 5 settembre 2015

Invito all'inaugurazione di "Fuori dal mondo" mostra personale di Giusy Lauriola




Giusy Lauriola
"FUORI DA MONDO"
a cura di Ada Egidio

Collezionando Gallery
26 settembre –  24 ottobre   2015
Vernissage
Sabato 26 settembre ore 18.00
La mostra continuerà fino  al 24 ottobre 2015
L'artista sarà presente all'inaugurazione


La galleria Collezionando Gallery di Ada Egidio inaugura  sabato 26 settembre    2015 la mostra dal titolo "Fuori dal mondo" di Giusy Lauriola nella nuova sede in Prati a Roma. L'artista è alla sua seconda personale con la galleria.
Un tempo i soggetti delle opere di Giusy Lauriola erano viandanti urbani che passeggiano per le strade di Roma, tra le sue bellezze storiche e i tipici sampietrini. In seguito poggiate sulle spalle, come a loro insaputa, sono comparse delle ali, metafora di aspirazioni più o meno consapevoli. In quest'ultimo progetto è avvenuto come un reset del programma, una tabula rasa, per osservare con occhi nuovi quelle ali, isolate e rese uniche, quelle donne che prima anche se dotate di ali non volavano, quella terra che vista dall'alto si rivela essere mondo.  Donne, ragazze, danzatrici sono sospese in aria e la distanza dalla terra è possibile solo per la loro destrezza e capacità. Danzatrici (non siano tutti abili danzatori in questa strana scenografia della vita?) che vincendo la forza di gravità rimangono sospese su mappe colorate. 
Nascono le proiezioni del nostro mondo, sia quella modificata artisticamente, sia quella più reale di Peters, che l'artista chiama "United States by Colors", un mondo in cui i confini tra stati sono tracciati solo dai colori senza  rispettare i paesi attuali. Gli stati uniti di un mondo ideale dove tutto potrebbe essere più semplice, così lontano da quello in cui viviamo ora dove religione e differenze sociali provocano solo sofferenza.  Nel frattempo, forse aspettando e auspicando che ciò accada, le figure femminili rappresentate preferiscono distaccarsi e osservare tutto da un lontano punto di vista, sospese, senza alcun apparente riferimento spazio temporale.
Le opere hanno due strati: sotto la pittura nella sua semplice e disarmante naturalezza, arricchita di colate di resina che rendono cristalline le nuove visioni dell'artista e sopra  uno strato di plexiglas per creare una velatura, una protezione, una seconda visione e cercare di rendere profonda e tridimensionale l'opera.

 
Collezionando Gallery   
Via Pietro Cavallini 22  - 00193 Roma

Sic Luceat Lux: mostra prorogata fino a domenica 4 ottobre


Mario Vespasiani
SIC LUCEAT LUX 
opere 1998 - 2015


Dall'immaginazione deriva il pensiero,
dalla meraviglia viene la conoscenza,
dalla sensibilità giunge la visione,
dall'ispirazione la luce. MV

Dopo l'interesse suscitato nel suo primo mese di apertura, la mostra di Mario Vespasiani in corso a Palazzo Sepe Monti di Santa Vittoria in Matenano nelle Marche, che presenta una selezione di opere realizzate nel corso dei suoi diciassette anni di lavoro e che si ripropone nella città dove, appena diplomato venne invitato a tenere una delle sue primissime esposizioni, sarà prorogata fino a domenica 4 ottobre. In tale periodo continueranno le visite guidate, arricchite da laboratori d'arte visiva con i ragazzi delle scuole alla presenza dell'autore.

Sic luceat lux è la mostra che per la prima volta attraversa e rilegge le principali tematiche, gli stili e i materiali adottati da Mario Vespasiani (1978) dall'esordio appena ventenne ad oggi. Un percorso articolato all'interno della pittura e della sua trasformazione, naturale quando dovuta dalla maturazione artistica e sperimentale quando, in questi diciassette anni, una stagione dopo l'altra, si è confrontata con i più vari supporti e con progetti site specific.

Il suo campo di indagine si muove tra le componenti materiali e spirituali dell'opera mediante domande fondamentali sull'esistenza: nell'ottica del mistero e della trasformazione Vespasiani ci mostra il legame tra interno ed esterno, microcosmo e macrocosmo grazie a quella che può considerarsi una luce propria che collega le cose alle opere e che "illuminandole" si manifesta nei volti figurativi come nelle immagini astratte, nelle profondità del pensiero e nell'infinito della volta celeste.

Sic luceat lux è il luogo dove si attraversano i saperi, in cui si raccolgono e purificano gli oggetti ordinari che arrivano a toccare i confini di un'arte che richiede non tanto la razionalità quanto l'abbandono.

L'autore fin dalle prime opere identifica la sua cifra espressiva nei colori che lo circondano e che lo spingono verso quel sentimento di unità universale, in cui il pennello diventa il mezzo da cui scaturisce un'energia fatta più che di perfezione formale di inarrestabili bagliori. 

La sua pittura si basa sulla percezione di una forza che attraversa le cose, dall'uomo, alle piante e alle galassie, in grado di esprimere il sentire umano nella sua totalità.

Nel corso degli anni, le sue opere hanno toccato la fotografia e la performance, la scrittura e l'installazione ed è significativo notare come alle differenti tecniche abbia sempre impresso la sua cifra pittorica di un'arte intesa come rivelazione, che mette in relazione la vastità di quello che ci circonda con ciò che non si è ancora riusciti a comprendere; per questo non ci propone il quotidiano secondo il principio di causa-effetto, ma la creazione dell'immagine imprevista, che (a differenza di quella fantastica) è frutto non della pura inventiva ma di una profonda percezione del reale.
L'opera di Vespasiani va colta dunque nel suo gesto che, per generare l'irripetibile è in grado di fondersi al presente, ove la pittura - in una sorta di danza che abbraccia millenni - si mostra in grado di evocare la sospensione del tempo e la dilatazione dello spazio: in questo suo "inventario" le immagini si allineano al battito cardiaco e per questo oscillano, sfocano e s'infuocano nell'atto di prendere parte, in un dono di luce, al ritmo del mondo.


Disponibile la pubblicazione generale con i testi dell'orientalista Brunilde Neroni, del cantante Giovanni Lindo Ferretti e di Mara.


Giorni e orari di apertura: 

sabato e domenica dalle 17,30 alle 21,30

fino al 4 ottobre 2015
su appuntamento chiamando il numero: 366.7345810 


Palazzo Gentilizio Sepe Monti
Corso Giacomo Matteotti 48
Santa Vittoria in Matenano (FM)

Info:
www.mariovespasiani.it



Speciale sulla mostra in onda su FM Tv: 
https://www.youtube.com/watch?v=uJ3yW6gidm4&feature=youtu.be


L'autore:
MARIO VESPASIANI nasce nel 1978 vive e lavora nelle Marche e nei luoghi che meglio si prestano a sviluppare i suoi progetti. E' uno dei talenti dell'arte italiana, con una ricerca che lo sta portando ad innovare il concetto di pittura nelle varie modalità espressive come nello studio delle luminosità del colore. 

Le sue opere adottano un linguaggio simbolico e si rivolgono ad un più vasto itinerario dell'anima, incentrandosi sul profondo mistero della creazione e sulla trasmissione dei moti dello spirito. Con la mostra Gemine Muse espone giovanissimo ai Musei Capitolini di Roma, a 27 anni vince il primo Premio Pagine Bianche d'Autore, nel 2011 viene invitato al Padiglione Italia della 45° Biennale di Venezia, figura nel libro Fragili eroi di Roberto Gramiccia dedicato ai più interessanti artisti italiani del futurismo ad oggi e sul Dizionario dell'Arte Italiana edito da Giancarlo Politi.

Nel 2008 a dieci anni dalla prima personale realizza la mostra che avvia il progetto denominato "La quarta dimensione" attraverso il quale propone un dialogo con alcuni grandi maestri dell'arte italiana a lui particolarmente vicini in un determinato momento della ricerca. Il primo avvenne nel 2008 con Mario Schifano mettendo in risalto il colore e il gesto pittorico che contraddistingue il procedere istintivo dei due autori, per l'approccio grintoso, per la carica vitale e mai prevedibile della pittura. 

Nel 2010 presso la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Ascoli Piceno le sue opere si affiancarono all'astrattismo lirico di Osvaldo Licini, in questo momento le tele di Vespasiani sempre meno figurative forniscono una panoramica del tratto pittorico che raggiunge soluzioni stilistiche più evanescenti ed essenziali. 

Sulla linea colorista, che scende lungo l'Adriatico, nel 2012 presenta il dialogo in tre sedi con i capolavori di Lorenzo Lotto, il quale oltre ad essere uno dei più autorevoli interpreti è anche colui che ha saputo rivoluzionare i codici del ritratto e la mostra ha focalizzato l'attenzione sull'interpretazione psicologica e formale del volto, dalle espressioni comuni alle tensioni umane più profonde. 

Nel 2015 il gallerista Pio Monti presenta la mostra La quarta dimensione nella fotografia di Mario Giacomelli e Mario Vespasiani dove per la prima volta le sue immagini fotografiche si specchiano nei riflessi comuni e nello sguardo appassionato di Giacomelli, uno dei fotografi più incisivi del '900. 

Tra i primissimi artisti italiani ad espandere l'impronta pittorica dai nuovi materiali alle tecnologie, viene inviato nel 2012 dall'Accademia di Belle Belle Arti di Macerata a tenere una conferenza dal titolo: L'essenza e il dono. Arte, relazione e condivisione, dalla tela all'iPad e nello stesso anno con le opere realizzate mediante l'iPad ed applicate su alluminio partecipa al Premio Termoli. 

Per tutto il 2014 si è dedicato al progetto Mara as Muse sottolineando, in piena controtendenza, il ruolo di una Musa quale figura ispiratrice dell'atto creativo e delle sue molteplici forme espressive.  

Nel 2015 realizza delle opere in pura seta intitolate Storie di viaggiatori, territori e bandiere che espone come fossero vessilli di un'arte che torna ed essere simbolo e immagine di un'identità ben precisa e che va oltre le classiche modalità espositive per mostrarsi in una performance nella Pinacoteca civica di Ascoli Piceno, in un happening con le opere disposte al vento sulla cima della Torre dei Gualtieri di San Benedetto del Tronto e al 48° Premio Vasto.  

Nel mese di maggio esce Planet Aurum il suo primo libro interamente dedicato agli scritti e nello stesso anno la città di Fermo lo invita a dipingere il Palio dell'Assunta dedicandogli contemporaneamente la personale in corso in questi giorni presso il complesso monumentale di San Domenico. 

La città di Santa Vittoria in Matenano gli riserva la presente mostra che raccoglie per la prima volta una selezione di opere dagli esordi ad oggi ed una importante pubblicazione generale.

Dal 1998 sono oltre trenta le mostre personali documentate con volumi prodotti in serie limitata, arricchiti da testi critici, interviste e da testimonianze trasversali. Contemporaneamente alla pittura, ha frequentato un workshop di fotografia con Ferdinando Scianna e di cinema con Lech Majewski. Del suo lavoro se ne sono occupati oltre agli storici e ai critici d'arte, anche filosofi, scrittori, antropologi e teologi.


MEETING FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2015



MEETING FRACTAL PORTRAIT PROJECT 2015
Pubblicato il 21 ago 2015
Ryosuke COHEN
from August 7 to August 25 included (dal 7 agosto al 25 agosto incluso).
I will go on a trip with Noriko Shimizu (my pertner) for portrait project. At each place I am planning to draw a portrait of mail artist. Please get in tiuch with them on FB to join in this movement.
- Meeting on Aug. 9, 2015 at 17 in Venice at the Tibet Pavilion, upon the arrival of Ryosuke Cohen and Noriko Shimizu.Con the presence of Ruggero Maggi, Piero Cavellini, Sandro Bongiani,, Virginia Milici, Giancarlo Da Lio, Tiziana Baracchi and Angela Zenato.
Descrizione: durata 0:50



https://youtu.be/HIAQpLEHuhg 

venerdì 4 settembre 2015

MOSTRA AFFINITÀ ELETTIVE Camporese - Rigato: due linguaggi diversi, lo stesso inconscio ribelle - a Padova 11 settembre - 11 ottobre 2015 Galleria Cavour, Padova



"AFFINITÀ ELETTIVE"
Maria Pia Camporese – Carla Rigato
Galleria Cavour, Padova
11 settembre - 11 ottobre 2015
 ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00 - chiuso il lunedì



Sarà inaugurata giovedì 10 settembre alle ore 18.00 nella Galleria Cavour di Padova la mostra "Affinità Elettive" a cura di Silvia Prelz, presenta il giornalista Emilio Casalini. Organizzata dall'Assessorato alla Cultura e Turismo, Settore Cultura Turismo Musei e Biblioteche del Comune di Padova, la mostra rimarrà aperta al pubblico dall'11 settembre all'11 ottobre, dal martedì alla domenica negli orari 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00 ad ingresso libero.

«Tutti i veri artisti nelle loro opere rivelano qualcosa di se stessi, ma è quando l'inconscio si ribella che affiorano i lati più nascosti dalle profondità  della psiche umana». Questa affermazione di Sirio Luginbühl bene si presta a spiegare l'affinità tra le artiste padovane Maria Pia Camporese (1952-2013) e Carla Rigato, due linguaggi pittorici diversi sia nella tecnica che nell'espressione. In Pia Camporese segni forti, graffiati e incisi con colori blu, rossi o neri, in grado di coinvolgere chi li osserva in una profonda riflessione. In Carla Rigato grande vigore emotivo ed espressivo realizzato con getti di colore puro sulla tela. Le unisce il bisogno di libertà espressiva, la continua ricerca e sperimentazione artistica, un inconscio ribelle che fa affiorare profondità altrimenti celate.

«Entrambe le artiste – spiega Silvia Prelz, curatrice della mostra – usano, con forza e vigore, colori e materia da plasmare. Parafrasando Christian Bobin, possiamo definirle delle rabdomanti o delle guaritrici, che ci indicano la strada per giungere a delle vene d'acqua. Captano quello che c'è nell'aria in quel momento e lo comunicano al mondo tramite l'immagine. Traiamo dalle loro opere modelli o ispirazioni che fanno eco alla nostra vita in momenti decisivi».

Circa 50 opere tra tele, alcune di grande formato, sculture ed installazioni comporranno un racconto compiuto del mondo poetico delle due artiste, tematicamente caratterizzato da una intensa riflessione intimista e stilisticamente riferibile alla stagione dell'Espressionismo per quanto riguarda la Camporese, dell'Astrattismo invece per le opere della Rigato.

"Affinità Elettive" vuole essere, inoltre, una mostra dinamica che indagherà lo sfaccettato universo artistico di Maria Pia Camporese e Carla Rigato anche attraverso la presentazione di libri e di temi filosofici e psicologici legati alla loro poetica artistica. Cinque incontri d'approndimento presentati da importanti nomi della cultura padovana e non solo.



AFFINITÀ ELETTIVE

Quando si parla di "affinità elettive" facile è il collegamento al celebre romanzo dello scrittore tedesco Johan Wolfgang Goethe (Le affinità elettive - Die Wahlverwandtschaften), pubblicato nel 1809. Curiosa invece è la natura scientifica dell'espressione: "affinità elettiva" è la caratteristica di alcuni composti chimici che seppur legati ad un altro elemento, in presenza di un terzo tendono ad abbandonare il primo legame per comporne uno nuovo. Oggi l'espressione è largamente usata per indicare la sintonia totale tra due persone, non riferita ad un rapporto d'amore, ma estendibile a diversi gradi di affinità.

Così è per Maria Pia Camporese e Carla Rigato: un'amicizia nata dalla comune sensibilità artistica che le unisce. Un incontro elevato tra due anime "elette" che nel loro modo di sentire, pensare e creare hanno trovato una forte intesa poetica. Due stili diversi uniti dalla continua ricerca di mettere a nudo l'anima, confrontarsi con le proprie fragilità e paure, ma anche con i propri desideri nascosti.

Nelle tele, nell'opera, nella figurazione dell'artista Maria Pia Camporese si ritrova il luogo dove le proprie pulsioni, desideri, emozioni prendono forma e consapevolezza. La figura umana ed il volto rappresentano i territori preferenziali dell'azione espressiva della Camporese che sembra voler ritrovare in essi, attraverso una scrittura pittorica energica, non priva di affinità  con le esperienze di ordine gestuale, le tracce della propria identità.  Il legno, il ferro, alcuni oggetti d'uso comune si associano in modo non occasionale alla pittura su tela, quasi a voler agganciare al mondo circostante l'immagine rappresentata, contribuendo ad esaltarne l'estetica puramente materiale ed affermandone il valore di concreta, sofferta testimonianza del vissuto. 

La ricerca stilistica di Carla Rigato si esprime attraverso la forza e l'energia, fermate per un istante sulla tela dal gesto pittorico per poi tornare a vibrare nello spazio dipinto. Opere senza spazio e senza tempo in totale libertà compositiva, pennellate dense e materiche: una memoria pregna di sensazioni, di emozioni, di suggestioni catturate e rimandate direttamente sulla tela dalla materia del colore. Un colore a volte violento, drammatico, corrosivo, a volte morbido, lirico, melodico. La pittura di Carla Rigato è carne e respiro, è spirito e sangue, è fuoco aria terra e acqua: ogni tela mette a nudo la sua anima e dona al fruitore spazi di meditazione che invitano alla scoperta delle profondità dell'Essere.


INCONTRI IN GALLERIA CAVOUR

Durante la mostra sono in programma cinque appuntamenti a cura di Silvia Prelz per un approfondimento sulle tematiche affrontante nella poetica delle due artiste in mostra. A introdurre il vernissage di giovedì 10 settembre ore 18.00 sarà Emilio Casalini, giornalista per Report e Rai Radio 2,  film-maker e autore del libro d'inchiesta Fondata sulla bellezza dove arte e cultura sono viste come la vera ricchezza italiana da cui ripartire verso un futuro benessere. Il secondo appuntamento sarà giovedì 17 settembre alle ore 18.00 con la giornalista e storica dell'arte Sergia Jessi Ferro che nell'incontro dal titolo "Il pensiero visivo. Verso altri orizzonti del reale" presenterà il libro d'arte di Carla Rigato Il richiamo della creazione e la tesi di laurea in Comunicazione Visiva di Maria Pia Camporese dal titolo Arte e Malattia con una riflessione sull'opera di Chen Zhen.
Si prosegue giovedì 24 settembre ore 18.00 con Stefano Martini, professore di Filosofia al Liceo Classico Tito Livio ora all'Università di Padova, con un approfondimento filosofico ispirato alla citazione di Eraclito «Ciò che si oppone converge e dai discordanti bellissima armonia». A seguire giovedì 1 ottobre ore 18.00 l'incontro con Giovanni Bassoli, della federazione di Damanhur, dal titolo "I colori del giovane Werther" forse un po' umoristico, ma con un messaggio che sposa l'individualità con la socialità, proprio come avviene nell'arte damanhuriana. A chiudere venerdì 9 ottobre un doppio appuntamento a partire dalle ore 17.00 con Tommaso De Angelis, Artista e Docente di Arti Visive presso l'Accademia di Brescia, che introdurrà il concetto di arte visto dalla dimensione Steineriana e spiegando quanto questo abbia influito sugli artisti del secolo scorso, da Kandinsky a Klee da Beuys a Klein; a seguire Manuela Pagura per un approfondimento sull'uomo in relazione alla ricerca dell'individualità nei volti di Maria Pia e un'indagine della dimensione sensibile e interiore del fenomeno colore nelle opere di Carla Rigato.

INFORMAZIONI UTILI

"AFFINITÀ ELETTIVE"  Maria Pia Camporese Carla Rigato
Mostra a cura di Silvia Prelz
Galleria Cavour
Piazza Cavour, Padova
dall'11 settembre al'11 ottobre 2015
ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00, chiuso il lunedì
ingresso libero

Vernissage
giovedì 10 settembre ore 18.00
Presenta il giornalista Emilio Casalini

INFO:

Comune di Padova - Servizio Mostre
tel. 049-8204529
Galleria Cavour tel. 049-8206730
donolatol@comune.padova.it
http://padovacultura.padovanet.it/

Vernissage #Relations - Tommaso Cascella and Marc Lewis

Vernissage #Relations
Tommaso Cascella and Marc Lewis
17th of September 2015 at 6 pm
#Relations
Tommaso Cascella and Marc Lewis

18th of September - 10th of October 2015
Vernissage 17th of September 2015


Artvera's Gallery presents – #Relations – an exhibition and a series of dialogues declined under a sole measure: the equivalence between artworks. Here cardinality indicates the nature of relations. A mathematical and philosophical endeavor to display sculptures and paintings that occupy the space of the gallery showing how perception and sight are intimately bound. The sign « # » choose on the title entices a multiplicity of resonances and definitions, therefore open to interpretation.
Download the Press Release in ENGLISHITALIAN and FRENCH for more information

Galerie Artvera's
Rue Etienne-Dumont 1
1204 Geneva, Switzerland
+41 (0)22 311 05 53
www.artveras.com
Monday to Friday 9:30 - 18:00 / Saturday 11:00 - 17h:00
Tommaso Cascella was born in 1951 in Rome. Painting and sculpture are natural languages to him, because of the heritage accumulated from his family during several generations. His painting tends to a tridimensional transposition, to a symbiosis with his sculpture in bronze. The artist's intensive chromatic compositions are a real and proper architecture, constellated with symbols, almost like an alchemical alphabet.
2011 - carta - 100x100 - anelli d'anima
Marc Lewis is a contemporary sculptor with a unique style in both his techniques and chosen themes. During his last 15 years of work, he began feeling frustrated that so much metal was either cast or used as simple cut metal plates. Therefore, he refined his own technique to cold forge bronze, aluminum and steel so as to create powerful figurative forms and dramatic wall pieces with a play on icons and folds.
 
Reflections
NEWS
Idyllique Switzerland, 2011, acrylique, crayon gras, marker, collages, 136 x167 cm
September 3 – December 5, 2015
«Jʼaimerais que ma peinture soit le reflet de la société» Originaire de Genève, Jean-Luc Sollberger aime la ville et est résolument tourné vers les plus mythiques dʼentre elles. New-York, Tokyo, Paris... villes des extrêmes, villes symbolisant lʼargent et ceux qui le font, villes à taille humaine et cosmopolite, leurs architectures, leur puissance, leurs ondes, leurs habitants etc. ces lieux de perdition et de liberté sont autant de sources dʼinspiration sans fin pour le peintre.
ABOUT ARTVERA'S
Since its opening in 2007, in the heart of Geneva's old town, the art gallery Artvera's specializes in great European and Russian art movements from the 19th century to the first half of the 20th century. It now also specializes in contemporary art. About six exhibitions are organized each year in its 500m2 space.

Amongst its exhibitions, you may find: « Der Blaue Reiter », « Die Brücke », « Le Valet de Diamant » (2008-2009), « Serge Charchoune: retrospective » (2009-2010), « Pointillisme » (2011), « Friedrich Karl Gotsch » (2011-2012), « Gérard Schneider » (2012-2013), « René Rimbert » (2013-2014), « S.P.R.A.Y. » (2014) et « Swiss Photo » (2014), Lavrenty Bruni (2014), « Paysages métaphysiques » (2014), « Contemporary Boom » (2014-2015), « Hijack From L.A. to Gstaad » (2015), « Street Art » (2015) & "Just Art"

The director of the gallery is Sofia Komarova. She studied in Saint Petersburg and Geneva before creating Artvera's, which became internationally famous for its exhibition program. Sofia Komarova has a great amount of knowledge and experience in the purchase and evaluation of paintings. This helped uncover one of the greatest counterfeiters of the 21st century: Wolfgang Beltracchi.

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *