COMUNE DI NOCIGLIA
In collaborazione
con
De la dà mar
Centro Studi sulle Arti Pugliesi
Presenta
CON-FINIBUS
Personale di Lorenzo Polimeno
Opere dal 2012 al 2015
a
cura di Carmelo Cipriani
Inaugurazione: domenica 16 agosto 2015, ore 20.00
Palazzo
Baronale Gallone, Via Roma, Nociglia
Testi
critici: Carmelo Cipriani
La mostra sarà visitabile tutti i giorni
(fino al 23 agosto) dalle 20.00 alle 23.00.
Gli affascinanti spazi del Palazzo Baronale di
Nociglia tornano ad animarsi nel segno dell’arte contemporanea. Dopo la
personale di Tarshito, a cura di Marina Pizzarelli, nel 2013, e la collettiva
“Silenti stanze”, a cura di Carmelo Cipriani, nel 2014, un nuovo evento
espositivo è allestito nello storico edificio. Nella mostra “Con-finibus” il
pittore e poeta Lorenzo Polimeno presenta un triennio di attività, affiancando
lavori recenti ad opere più datate e ribadendo la teoria artistica del
Marginalismo, provocatoria proposta di un mondo policentrico, fatto di centri e
scambi paritetici e non subordinati.
Ecco come Carmelo
Cipriani, curatore della mostra, descrive la ricerca dell’artista:
“Nativo di
Sogliano Cavour, Polimeno non ha mai abbandonato il Salento, diventato per lui
il trampolino di lancio per un riscatto artistico delle periferie.
All’emigrazione e all’autocommiserazione che da sempre avvilisce gli artisti
decentrati, il pittore e poeta salentino reagisce recuperando l’aspetto sorgivo
e incorrotto della condizione marginale. Nei suoi lavori silenziose e
rassicuranti figure abitano architetture bidimensionali, determinando atmosfere
metafisiche a cui non sono estranei echi sironiani e asprezze
transavanguardiste. Ne deriva una quotidianità visionaria, profondamente
pensata e sofferta; una pittura marginale nella geografia quanto nella
figurazione, eternamente sospesa tra realtà e astrazione.
Anche
tecnicamente la sua opera è audace. Da anni sperimenta procedimenti nuovi, con
dedizione d’artigiano e puerile voglia di scoperta. Negli assemblaggi materiali
eterocliti (cartone, nastro adesivo, tessuti, viti, ecc.) si stratificano l’uno
sull’alto, rivelando capacità compositiva e sensibilità cromatica. La pittura,
martoriata da punteruoli, viti filettate, inserti materici, conquista la terza
dimensione, reale e non fittizia. Nella sua vasta produzione si passa dai
“Motivi spagnoli”, in cui l’iconografia iberica si stempera nella sintassi
visionaria, alle recenti sculture di carta, eteree e sognanti, riproducenti
scene fanciullesche cariche d’incorrotta spensieratezza.
Nel prestigioso
edificio nocigliese Polimeno presenta un triennio di attività, Presenza
immancabile, quasi una firma iconica, è quella dei “Villages” fantasiose
reinterpretazioni delle piazze dechirichiane oltre che trasposizioni
contemporanee di città ideali rinascimentali. In essi i vani cubici sacrificano
la tridimensionalità per costruire eteree architetture: vedute urbane di
fantasia, bidimensionali e coloratissime, infantili nella resa e dense nei
rimandi figurali e concettuali. Ultimo approdo del suo iter creativo sono gli
“Artefatti”, opere in cui lo stile dell’artista, ironico e volutamente
sgrammaticato, è ravvisabile ma non scontato. In essi l’artista interviene in
maniera seriale per mezzo di piccoli stampi da lui stesso creati, coniugando
accenti pop alla consueta vena poetica ed evocativa. Pesci, uccelli, minuti
edifici memori dei villages, si ripetono incessantemente creando inedite
texture iconiche. Vere e proprie scritture segniche lanciate all’infinito in
uno sguardo ironico sul mondo, in una reinterpretazione vivace del reale”.
Lorenzo Polimeno è nato a Sogliano Cavour (LE) nel 1952. Studia presso l’Istituto
Magistrale e frequenta gli ambienti artistico-letterari di Urbino, dove
consegue la laurea in Lingue e Letterature Straniere e conosce Carlo Bo, il
primo ad apprezzare i suoi lavori. Artista eclettico e sperimentatore, sin
dagli anni Settanta, opera con diverse tecniche e materiali, come gesso, colla,
vernici, smalti, olio, acrilici, transfer con emulsioni, getto d’inchiostro e
arte digitale, assemblaggi. Dopo la prima mostra personale, allestita nel 1976
presso l’Hotel Joli Park di Gallipoli (LE), con presentazione critica di
Vittorio Balsebre, prende parte a collettive ed allestisce numerose personali.
Tra queste quella nel 2002 a Palazzo Giovine di Molfetta (BA), nel 2007 nella
Galleria Estrarte di Prato e in Palazzo Ferrari a Parabita (LE), nel 2008 nel
Chiostro delle Clarisse di Terlizzi (BA), nel 2009 nel Palazzo della Cultura di
Parabita (LE). Nel 2010 il Castello di Acaya, presso Vernole (LE), ospita una
sua antologica sul tema del Marginalismo, curata da Carmelo Cipriani e
organizzata in collaborazione con l’Istituto di Culture Mediterranee. Tra il
2013 e il 2014 porta avanti il progetto itinerante “Visita di cortesia”
esponendo le sue opere in contesti storici privati in diversi centri salentini.
A Napoli, nei locali della Banca Sella, è attualmente in corso la sua personale
“On the bank roads”.
Dopo l’iniziale
periodo dell’astrattismo e descrittivismo lirico, si orienta verso una pittura
innovativa nello stile, fantasiosa nei soggetti, contemporanea nelle tecniche.
In ambito
letterario, ha pubblicato Poesie da Parete (Editrice Salentina, 1993,
prefazione di Carlo Bo, con disegni originali), La Finestra rotta (Manni
Editore, 2000, prefazione di Claudio Gorlier) e Dai margini (Lupo Editore,
2009).