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giovedì 11 giugno 2015

EXPO: COLDIRETTI, PRIMA MOSTRA GIOIELLI MADE IN ITALY NATI PER CASO

Dal formaggio Imbriago al vino Amarone, dal brodo di giuggiole al Gorgonzola

La storia umana è piena di invenzioni nate per caso anche nel cibo con molti dei prodotti alimentari italiani più famosi frutto della casualità o addirittura nati da errori grossolani, che hanno prodotto specialità uniche apprezzate in tutto il mondo. 

E' quanto afferma la Coldiretti che all'Expo nel Padiglione "No farmers no party", ingresso sud, inizio del Cardo sul lato opposto all'albero della vita ha inaugurato la prima mostra dei gioielli del Made in Italy "Nati per caso" con le curiose ricostruzioni storiche. Dal Gorgonzola all'Amarone, dal vino cotto al brodo di giuggiole, dalle peschiole al vino muffato, dal formaggio Imbriago al grano arso sono - sottolinea la Coldiretti - solo alcuni dei prodotti Made in Italy frutto della casualità che l'abilità dell'uomo ha pero' saputo riconoscere e valorizzare sulle tavole.

L'origine del Gorgonzola – spiega la Coldiretti - sembra risalire all'879 d.C., quando, presso un caseificio di Milano un mandriano lasciò per una notte in un contenitore del latte cagliato, per poi aggiungervi per sbaglio dell'altro latte cagliato ed accorgersi qualche giorno dopo di aver creato un formaggio dalle venature verdi che risultava molto appetitoso per la mescolanza delle due cagliate. Secondo un'altra leggenda, il gorgonzola – continua la Coldiretti - sarebbe nato da un errore di valutazione di un oste della cittadina di Gorgonzola (in provincia di Milano) che sbagliò la modalità di conservazione di alcune forme di stracchino fresco regalategli da alcuni pastori con lo sviluppo delle caratteristiche muffe verdi.

Anche l'origine dell'Amarone – sottolinea la Coldiretti - si deve ad un errore: le uve vennero lasciate appassire e poi pigiate in inverno e fatte fermentare a basse temperature, creando uno dei vini più famosi al mondo. Circa settanta anni fa, i lieviti naturali presenti nel vino di una botte di Recioto dimenticata nella cantina sociale Valpolicella, hanno iniziato a fermentare e a trasformare tutto lo zucchero in alcool. Alla fine, il capo cantina, ha pensato che il Recioto fosse ormai perduto e diventato molto più che amaro, "Amarone".

L'ipotesi più accreditata fa invece risalire l'origine del formaggio Imbriago alla prima guerra mondiale, grazie – sostiene la Coldiretti - all'ingegnosità dei produttori agricoli che per nascondere i formaggi fatti in casa agli affamati soldati austro ungarici, li coprivano con le vinacce di scarto per attirare attenzione.

Il leggendario brodo di giuggiole sembra aver origine da una scoperta casuale dovuta alla tradizione di utilizzare la frutta in abbinamento alla grappa. La pianta importata dalla Siria dai Romani è ancora coltivata nel Basso Garda (Desenzano, Maderno), nel vicentino e lungo i pendii collinari di in un piccolo comune di Padova, Arqua' Petrarca. Qui il poeta ha vissuto dedicando versi ed è tuttora sepolto. 

Si narra di questo sapore dolce talmente gradevole che fece innamorare anche la sua musa Laura che quando gustava il liquore "andava in brodo di giuggiole" una espressione proverbiale dovuta al successo e alla fama del liquore, tale da fare uscire quasi di sé dalla contentezza. La tecnica di concentrazione "a fuoco diretto" dei mosti di uva è nata casualmente nel tentativo di eliminare i fermenti nocivi con il calore diretto del fuoco e ha portato alla nascita del cosiddetto vino cotto. Il prodotto concentrato così ottenuto infatti era di sapore gradevole, fruttato e zuccherino e si è cominciato ad utilizzarlo in molte ricette, come salsa dolce per prodotti da forno o per condire pietanze e carni.

Le gustose peschiole campane – sostiene la Coldiretti - nascono dal fallimento di un innesto del pesco coltivato di un agricoltore che aveva ordinato degli alberelli, ma al momento di raccogliere la frutta si rese conto che l'incrocio non era riuscito bene e decise di lavorare e conservare i piccoli frutti quando venivano diradate, alla stregua di qualsiasi altro ortaggio. 

Alla vista sembrano una particolare varietà di olive, perché ne hanno la forma, il colore e la dimensione, ma sono una varietà di pesche, raccolte prima che inizi il processo di maturazione, quando nei minuscoli frutti non c'è ancora il nocciolo; dopo la raccolta, vengono cotte in acqua ed aceto aromatizzata con spezie e conservate in barattoli di vetro, in agrodolce, al naturale, senza uso di conservanti o altri elementi chimici, secondo una speciale e segreta ricetta che rende questo prodotto unico, croccante, delicato e molto gustoso.

Tipicamente pugliese, il grano arso nacque casualmente – continua la Coldiretti - dal recupero delle le spighe di frumento cadute a terra e occultate dalla vegetazione dopo la raccolta, che avveniva dopo la bruciatura delle stoppie, anche in virtù del fatto che bruciando la paglia si favorisce la fertilizzazione del terreno. Il grano raccolto dopo la combustione dei campi sfruttati dopo la macinatura produceva una farina grigia, diversa per colore e sapore da quella normale di colore bianco (da qui il nome della farina di grano "arso"). 

Oggi, il metodo di produzione è cambiato, anche per evitare residui nocivi conseguenti alla bruciatura: la farina di grano arso è ottenuta attraverso la tostatura (quindi non più la bruciatura) del grano, ma il colore, aromi e gusto restano particolarissimi, vicini a quelli della nocciola tostata, con un vago sentore di caffè. Un prodotto raro e prezioso, che merita un sicuramente un assaggio e che si presta sia alla preparazione della focaccia classica o a un bel piatto di tradizionali orecchiette, sia nella formulazione di ricette alternative.

Rientrano a pieno titolo nella categoria dei nati per caso anche i vini muffati che contrariamente a quanto induce a pensare il loro nome, non sono prodotti andati a male, ma vini dolci di particolare valore, nati per caso dall'utilizzo di uve sulle quali si sviluppa una "muffa nobile", la Botrytis cinerea che perforando la buccia dei chicchi, fa sì che quasi il 50% dell'umidità dell'uva evapori, permettendo al succo dell'uva di concentrarsi e aumentare il grado zuccherino, trasformandosi in glicerina che poi darà rotondità al vino. 

Il vino muffato ha avuto uno sviluppo particolare nei Castelli romani, che a due passi da Roma sono uno dei pochi posti al mondo dove si sviluppa la tanto desiderata muffa nobile, mentre la tendenza a ritardare la vendemmia è testimoniata da alcuni atti agrari risalenti al 1833, nei quali si legge la consuetudine "..di lasciare quasi appassire l'uva sulla pianta per ottenere – conclude la Coldiretti - quel vino dolce e d'intenso colore tanto ricercato dagli osti romani", che poi va sotto il nome di Cannellino di Frascati.

mercoledì 10 giugno 2015

TRASLOCO. Personale di Giorgio Cattani a Pineto (TE)



Domenica 21 giugno 2015 alle ore 19.00, presso l’ottocentesca Villa Filiani di Pineto (TE), sarà inaugurata la personale di Giorgio Cattani dal titolo Trasloco.
 
Protagonista negli anni Novanta a Pescara di diverse edizioni di Fuori Uso, una delle rassegne d’arte contemporanea più importanti di quegli anni, Giorgio Cattani, riconosciuto maestro della ricerca installativa e video, ritorna a esporre in un territorio per lui ricco di suggestioni. Al cuore di questa ispirazione ci sono i tracciati della transumanza, segni fisici e culturali che connotano questa terra come luogo di passaggio emozionale e di lavoro. 

Per due settimane, nell’intimo e raccolto spazio dell’androne della Villa, Cattani darà forma a un’installazione che dialoga con questa antica pratica zoomandola e portandola però sul macro-mondo della cronaca dell’oggi utilizzando immagini delle grandi migrazioni. Trasloco, come suggerisce il titolo stesso scelto per l’esposizione, indica difatti il concetto di trasferimento in altro luogo, materialmente raffigurato dall’insieme di dipinti e oggetti appartenenti all’artista, e parte della sua più recente produzione, fissati nella condizione di essere appena giunti nel luogo o in procinto di essere nuovamente spostati altrove. 

Idealmente questo pensiero si amplia e si sovrappone, nella visione dell’artista, al vivere odierno dell’uomo contemporaneo. I concetti di spostamento, di arrivo, di sosta e di ripartenza costituiscono i nodi principali di una riflessione che Cattani offre allo spettatore, dandogli l’opportunità di interrogarsi su argomenti che riguardano il flusso dell’esistenza. 

La tensione generata dal senso di appartenenza a un luogo, quando la realtà delle cose ci porta verso non-luoghi, è un nodo presente nella ricerca dell’artista sin dalle prime mostre negli anni Settanta al Pac di Ferrara, una ricerca proseguita poi nel gruppo del Centro Video Arte e successivamente nella scena romana legata alla Transavanguardia. 

Il riconoscimento internazionale del suo lavoro è testimoniato dall’invito a partecipare a Documenta 8 di Kassel nel 1988 e dalla sua presenza alla Biennale di Venezia curata da Achille Bonito Oliva nel 1993. Attualmente è in corso una sua personale alla Five Gallery di Lugano.

Trasloco, è promossa dal Comune di Pineto in collaborazione con l’associazione Yoruba diffusione arte contemporanea di Ferrara ed è curata da Maria Letizia Paiato e Massimo Marchetti. La mostra è aperta tutti i giorni dalle ore 18.00 e visitabile dal 22 giugno fino al 4 luglio 2015.



GIORGIO CATTANI nasce a Ferrara nel 1949. Grande sperimentatore di tecniche e materiali, ha legato i suoi esordi alle attività del Centro Videoarte di Palazzo dei Diamanti a Ferrara. L’esperienza dell’elettronica non del tutto abbandonata, ha lasciato però, orami da lungo tempo, il passo alla pittura, al recupero di un fare fortemente segnato dal mestiere. La sua intensa attività espositiva è scandita da significativi appuntamenti in Italia ed all’estero.  

Con personali espone nel 1981 alla Galleria Minima di Reggio Emilia ed al Centro Mascarella di Bologna; nel 1985 è alla Galleria Schubert di Milano e con la mostra “Dolce color d’orientale zaffiro” a Graz presso H + W.Lang Galerie; con “Per un Museo” espone nel 1989 alla Loggetta Lombardesca di Ravenna, anno in cui è anche a Siena presso il Convento dell’Osservanza; nel 1990 è allo Studio Bocchi di Roma, alla Galleria Ferran-Cano di Barcellona ed allo Studio Lattuada di Milano; nel 1992 con “PostKarte” è alla Galleria Triebold di Basel, mentre nel 1994 con “Le lettighe dello spazio e del tempo” espone al Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara anno in cui è presente con “Fiaba” alla Galleria Cesare Manzo di Pescara. 

Nel 1996 la Galleria Art’s Events di Torrecuso ospita “Fabula”, spazio dove tornerà ad esporre due anni dopo con “Tempo intimo”; nel 1990 è ancora allo Studio Lattuada di Milano, mentre nel 2001 espone a New York alla Pescepalla Gallery; nel 2002 è a Genova allo Studio B2; nel 2005 è a Nurnberg presso la Kreis Galerie e nel 2009 alla Rocca di Cento di Ferrara con “L’altra metà del mare”; nel 2010 è ancora la Galleria Art’s Events ad ospitare una sua personale, infine nel 2012 ancora un omaggio alla sua città natale con la mostra "Di là da dove" presso Torrione Art Gallery. Tra le collettive si segnalano le partecipazioni del 1982 ad “Arter 82” di Bilbao, del 1985 a “Video 85” a Bonn, anno in cui è presente anche a “Video CD 85” a Colonia e nella rassegna del Padiglione d’Arte contemporanea di Ferrara. Nel 1986 è invitato a “Documenta 8” a Kassel ed espone a “Videonale 86” a Bonn. 

Nel 1987 partecipa a “Video Set” presso il Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara, mentre l’anno seguente è al Museo Pecci di Prato nella mostra “Spazi 88”; nel 1989 è presente nella mostra “Ritratto di un nome: A.B.O” presso la Galleria Cleto Polcina a Roma, anno nel quale è invitato nella rassegna “Spostamenti progressivi dell’arte” alla Pinacoteca Comunale di Volterra nonchè a Graz presso l’Akademie. Del 1990 è la presenza a “7 artisti per 7 poeti” alla Galleria Vigato di Alessandria e la partecipazione ad “Arco 90 International Contemporary Art Fair” di Madrid. Nel 1991 è a Chicago presso la Galleria Ferran-Cano nell’ambito di “International Art Fair”, nel 1992 è presente alla rassegna “Artel” presso il Museo d’Arte Contemporanea di Cagliari, mentre nel 1993 è invitato ad “Aperto 93” nell’ambito della XLV Biennale di Venezia. 

Nel 1996 espone nella collettiva presso la Galleria Bianca Pilat di New York ed è invitato ad “Italian Contemporary Prints” presso la Chan Kat Shek Memorial Hall di Taipei (Taiwan). Nel 2001 partecipa alla rassegna “L’arte Elettronica” presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara e nel 2004 alla collettiva “Venature” presso il Palazzo della Frumentaria di Sassari, mentre del 2009 è presente nella mostra “A.Bartolo” presso il Chiostro del Bramante di Roma a alla collettiva "Cento artisti per l'Aquila" allestita presso il Museo d'Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara. 

Nel 2011 è presente a Firenze alla Galleria Benvenuti con "Puerto Sebastian", a Rocchetta a Volturno (Is) presso il Museo di Arte Contemporanea con la rassegna "150 artisti per l'Unità d'Italia", a San Severo (Fg), al Museo dell'Alto Tavoliere con "Segni del 900", a Bruxelles, all’ European Commision Berlaymont con "Maestri di Brera”, a Baronissi (Sa), al Frac Museo d'Arte Contemporanea, prima con "Carte contemporanee" e poi con "Pre-figurazioni". Infine espone a Torino nel 2012 nell’ambito della LIV Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Palazzo delle Esposizioni.


Info:
Ufficio Turismo
tel +39 085 9491745
Yoruba
tel +39 348 3556821
info@yoruba.it| www.yoruba.it

Sede: Villa Filiani, Via Gabriele D’Annunzio 175, 64025 Pineto (TE)
Orari: tutti i giorni dalle ore 18.00 o su appuntamento, tel +39 348 3556821
Dal 22 giugno al 04 luglio 2015.
INAUGURAZIONE Domenica 21 giugno ore 19.00.

Oliver OSBORNE | 10.06.2015 at 7 pm

Oliver OSBORNE
The Neck

Inaugurazione mercoledì 10 giugno 2015 dalle 19 alle 21
11 giugno - 23 luglio 2015
Fino al 20 giugno: martedì – sabato 11-19
Dal 22 giugno: lunedì – venerdì 11-19




Giò Marconi ha il piacere di annunciare The Neck – prima personale di Oliver Osborne in galleria.
Osborne presenterà una serie di nuovi dipinti che include la figurazione, l'astrazione e l'appropriazione di immagini estrapolate da fonti esterne.

The Neck - Il Collo connette la testa al corpo e può essere visto come la rappresentazione del gap tra la razionalità e l'emozione. Come ogni punto di connesione è anche un punto di debolezza e vulnerabilità, uno stretto passaggio attraverso il quale ingoiamo e respiriamo.

La mostra presenta una poliedricità di tecniche di rappresentazione e di immagini, tra cui una ficus elastica, un piccolo vaso arancione, un ventre gravido,  un uomo delle caverne, un cane. Il text painting Getränke (2015), la cui traduzione è Bevande, sembra parlare del processo di produzione di un dipinto dallo studio (wet/bagnato) alla mostra (dry/asciutto). Usato  abitualmente nei paesi e nelle città tedesche per publicizzare i produttori di bevande, questo termine richiama sia l'idea di refrigerio che di intossicazione.

Estrapolato dal suo consueto contesto linguistico, diventa astratto ma in pittura, dove l'astrazione  è decifrabile, risulta  figurativo  proprio per il fatto di essere un testo.

Il linguaggio, la comprensione, la traduzione diventano strumenti di indagine per esplorare le diverse possibilità della pittura, messe in scena secondo una rigorosa selezione tecnica: olio, acrilico, serigrafia.
I dipinti sono diretti nella rappresentazione e impassibili nel loro humor, con un atteggiamento più silenzioso che magniloquente.


Oliver Osborne (n. 1985, Edimburgo, Scozia) vive e lavora a Berlino. Ha studiato al Chelsea College of Art e si è diplomato alla Royal Academy Schools di Londra.

Info
tel +39 02 2940 4373
fax +39 02 2940 5573
info@giomarconi.com
www.giomarconi.com

martedì 9 giugno 2015

Capolavori della Johannesburg Art Gallery da Degas a Picasso Fino al 19 luglio 2015 Pavia, Scuderie del Castello Visconteo
























> SPECIALI GIOVEDI IN MOSTRA: apertura fino alle 22.00 con visite guidate gratuite.

Giovedì 11 giugno, ore 19.30 Parole d’artistaspeciale visita guidata gratuita a cura dell’Associazione ARTpiù Creative Project.
Una visita alla scoperta dei capolavori della Johannesburg Art Gallery attraverso le parole degli artisti che li hanno realizzati. Alla visita guidata si accede con il biglietto d’ingresso alla mostra, non è necessaria la prenotazione e saranno ammesse al massimo 30 persone in ordine di arrivo a partire dalle ore 19.00.

BUON COMPLEANNO LADY PHILLIPS!” 
Domenica 14 giugno, ore 17.00 Buon compleanno Lady Phillips: visita guidata gratuita in occasione del compleanno del Lady Phillips, la grande donna che diede vita alla Johannesburg Art Gallery. Alla visita guidata si accede con il biglietto d’ingresso alla mostra, non è necessaria la prenotazione e saranno ammesse al massimo 30 persone in ordine di arrivo a partire dalle ore 16.30.





Antonio Mancini
"Lady Phillips", 1909
Johannesburg Art Gallery, Johannesburg

Proseguono con successo gli "speciali giovedì in mostra" alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia alla scoperta della mostra "Capolavori della Johannesburg Art Gallery. Da Degas a Picasso”. 
Un’ottima occasione per partecipare alle diverse attività gratuite - proposte da ViDi in collaborazione con l’Associazione ARTpiù Creative Project e l’Associazione Culturale Il Mondo di TELS - per approfondire la conoscenza delle opere del percorso espositivo, l’affascinante storia della Johannesburg Art Gallery e le bellezze della città di Pavia.

Giovedì 11 giugno alle ore 19.30 i visitatori della mostra avranno la possibilità di partecipare alla speciale visita guidata gratuita Parole d’artista a cura dell’Associazione ARTpiù Creative Project. Lungo il percorso espositivo il pubblico potrà approfondire e scoprire i capolavori della Johannesburg Art Gallery attraverso le parole dei grandi artisti che le hanno realizzate. Un viaggio nella storia dell’arte con Mancini, Rossetti, Turner, Signac, Degas, Bacon, Picasso, Warhol e molti altri. Alla visita si accede con il biglietto d’ingresso alla mostra, non è necessaria la prenotazione e saranno ammesse al massimo 30 persone in ordine di arrivo a partire dalle ore 19.00.
In occasione del compleanno di Lady Phillips, domenica 14 giugno alle ore 17.00, l’Associazione ARTpiù Creative Project propone inoltre un appuntamento speciale per omaggiare la grande donna che diede vita alla Johannesburg Art Gallery. Una visita guidata gratuita per scoprire le splendide opere esposte nelle sale delle Scuderie attraverso l’affascinante storia di Lady Phillips, figura fondamentale per la città di Johannesburg poiché, grazie ai suoi nobili ideali, riuscì a fondare un luogo prezioso per la collettività in cui fare e promuovere cultura. Alla visita guidata si accede con il biglietto d’ingresso alla mostra, non è necessaria la prenotazione e saranno ammesse al massimo 30 persone in ordine di arrivo a partire dalle ore 16.30.

Prossimi appuntamenti “speciali giovedì in mostra”:

> 18 giugno, ore 21.00 Ghost Walk in lingua italiana: passeggiata in notturna a Pavia a cura dell'Associazione Culturale Il Mondo di TELS
Fantasmi di Pavia, dalla Mostra al centro città. Dall’arte dei grandi pittori all’arte della narrazione. Un imperdibile tour dei fantasmi, da Lady Rossetti al Ponte del Diavolo. Le Ghost Walk durano circa 60 minuti, sono gratuite e si accede con il biglietto d’ingresso alla mostra. Non è necessaria la prenotazione e saranno ammesse al massimo 30 persone in ordine di arrivo a partire dalle ore 19.00 alle ore 20.00.

> 25 giugno, ore 19.30 I capolavori della Johannesburg Art Gallery: visita guidata gratuita alla mostra a cura dell’Associazione ARTpiù Creative Project. Alle visite guidate gratuite si accede con il biglietto d’ingresso alla mostra, non è necessaria la prenotazione e saranno ammesse al massimo 30 persone in ordine di arrivo a partire dalle ore 19.00.

> 2 luglio, ore 19.30 Un museo nato da un sogno: visita guidata gratuita con Simona Bartolena, curatrice della mostra. La visita guidata durerà 1 ora circa, si accede con il biglietto d’ingresso alla mostra, non è necessaria la prenotazione e saranno ammesse al massimo 30 persone in ordine di arrivo a partire dalle ore 19.00.








> 9 luglio, ore 19.30 Dissonanze armoniche: speciale visita guidata gratuita a cura dell’Associazione ARTpiù Creative Project.
Ogni popolo, area geografica o periodo storico è caratterizzato da suoni che evocano le vicende, i legami e le emozioni di donne e uomini. Ascoltiamo il suono alle opere esposte alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia; ascoltiamo la colonna sonora di un viaggio che racconta gli ultimi due secoli della storia dell’arte; apprezziamo i contrasti che solo nella continuità storica possono trovare una collocazione armonica.Alle visite guidate gratuite si accede con il biglietto d’ingresso alla mostra, non è necessaria la prenotazione e saranno ammesse al massimo 30 persone in ordine di arrivo a partire dalle ore 19.00.

> 16 luglio, ore 21.00 Ghost Walk in lingua italiana: passeggiata in notturna a Pavia a cura dell'Associazione Culturale Il Mondo di TELS
Fantasmi di Pavia, dalla Mostra al centro città. Dall’arte dei grandi pittori all’arte della narrazione. Un imperdibile tour dei fantasmi, da Lady Rossetti al Ponte del Diavolo. Le Ghost Walk durano circa 60 minuti, sono gratuite e si accede con il biglietto d’ingresso alla mostra. Non è necessaria la prenotazione e saranno ammesse al massimo 30 persone in ordine di arrivo a partire dalle ore 19.00 alle ore 20.00.

Il calendario completo “speciali giovedì in mostra” è disponibile sul sito ufficiale della mostra www.scuderiepavia.com.

Per informazioni
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LA MOSTRA
Dal 21 marzo al 19 luglio 2015 le Scuderie del Castello Visconteo di Pavia presentano “Capolavori della Johannesburg Art Gallery. Da Degas a Picasso”.
La mostra è ideata, prodotta, organizzata da ViDi in collaborazione con il Comune di Pavia e la Johannesburg Art Gallery, con il patrocinio del Consolato Generale del Sudafrica di Milano e realizzata con la consulenza scientifica di Simona Bartolena.

Aperta al pubblico nel 1910, la Johannesburg Art Gallery vanta una collezione di altissima qualità dal punto di vista del patrimonio artistico. Le sale delle Scuderie di Pavia avranno il privilegio di ospitare un nucleo importante di capolavori provenienti da uno dei più significativi musei d’arte del continente africano, offrendo al pubblico un’occasione unica per scoprire e conoscere da vicino una raccolta di opere difficilmente visibile in altre sedi.

L’esposizione presenta oltre sessanta opere, tra olii, acquerelli e grafiche, che portano le firme di alcuni dei principali protagonisti della scena artistica internazionale del XIX e del XX secolo: da Edgar Degas a Dante Gabriel Rossetti, da Jean Baptiste Corot a Alma Tadema, da Vincent Van Gogh a Paul Gauguin, da Antonio Mancini Paul Signac, da Pablo Picasso a Francis Bacon, da Roy Lichtenstein a Andy Warhol e molti altri.

Il percorso espositivo, diviso in sezioni cronologiche e tematiche, permetterà ai visitatori di percorrere un viaggio nella storia dell’arte dalla metà del XIX secolo fino al secondo Novecento, spaziando dall’Europa agli Stati Uniti fino al Sud Africa in un racconto che si sposta tra momenti storici, luoghi e linguaggi artistici diversi.

La mostra, oltre a presentare un’ottima selezione di opere di grandi Maestri, consentirà al pubblico di scoprire l’affascinante storia della Johannesburg Art Gallery. Principale protagonista della nascita e della formazione della collezione museale fu Lady Florence Phillips, moglie del magnate dell’industria mineraria Sir Lionel Phillips.

Donna dal grande fascino, a sua volta collezionista, convinta che la sua città dovesse avere un museo d’arte, persuase il marito e alcuni magnati dell’industria a investire nel progetto. Determinata a portare avanti la sua idea, Lady Phillips vende un diamante azzurro regalatole dal marito per acquistare i primi lavori. Hugh Lane, altra grande personalità della scena culturale anglosassone, la aiuta nell’impresa, suggerendole possibili acquisizioni. Sin dalla sua apertura il museo presenta una selezione di opere di straordinaria qualità e modernità, un nucleo arricchitosi poi negli anni grazie a nuove acquisizioni e donazioni.  

Per tutta la durata dell’esposizione una serie di attività didattiche e visite guidate per bambini e adulti permetteranno di approfondire le splendide opere esposte nelle sale delle Scuderie del Castello Visconteo.






Titolo
Capolavori della Johannesburg Art Gallery
da Degas a Picasso

Date
21 marzo – 19 luglio 2015

Sede
Scuderie del Castello Visconteo
Viale XI Febbraio, 35
27100 Pavia

Orari
Dal lunedì al venerdì: 10.00 – 19.00
Giovedì: 10.00 – 22.00
Sabato, domenica e festivi: 10.00 –  20.00
Sabato 5 aprile e domenica 6 aprile: 10.00 – 20.00





(La biglietteria chiude un’ora prima)

Biglietti
Intero: 12,00 euro (Audioguida inclusa nel prezzo)
Ridotto: 10,00 euro (Audioguida inclusa nel prezzo)
over 65 anni, ragazzi dai 13 a 18 anni, gruppi (min 15 max 30 persone), Soci Touring Club Italiano muniti di tessera in corso di validità, Iscritti FAI muniti di tessera in corso di validità.
Ridotto speciale: 9,00 euro (Audioguida inclusa nel prezzo)
Studenti dell’Università di Pavia muniti della propria Ateneo Card o del documento d’iscrizione all’Università, Possessori della My Museum Card
Ridotto scuole e bambini: 5,00 euro Gruppi di scolaresche, bambini dai 6 ai 13 anni
Gratuito: disabili, accompagnatori disabili, giornalisti muniti di tesserino dell’Ordine dei Giornalisti con il bollino dell’anno in corso, accompagnatori gruppo adulti (uno per gruppo), accompagnatori scolaresche (due per gruppo), bambini under 6 anni, guide della Lombardia munite di patentino.






Con il biglietto della mostra puoi visitare anche i Musei Civici di Pavia a prezzo ridotto negli orari di apertura indicati sul sito www.museicivici.pavia.it






Informazioni e prenotazioni

Tel:+39 0382 33676
info@scuderiepavia.com





Informazioni e prenotazioni pacchetti promozionali e turistici



www.me-in-italy.com Tel: +39 0382 578706 | info@me-in-italy.com

Vivi l’arte di Picasso e Gaudì a Ferrara e parti per Barcellona! Visitando la mostra a Palazzo dei Diamanti “La rosa di fuoco” dal 9 giugno al 19 luglio 2015 si vince un weekend in Catalogna e 3 nella città estense. Grazie al consorzio Visit Ferrara.

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Un weekend in Catalogna e 3 fine settimana a Ferrara. Sono i premi messi in palio dal consorzio Visit Ferrara  - che unisce più di 80 operatori turistici di tutta la Provincia ferrarese – a disposizione di tutti coloro che visiteranno la grande mostra dedicata al modernismo catalano “La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí” negli spazi di Palazzo dei Diamanti dal 9 giugno al 19 luglio 2015. Un modo per creare un rapporto ancora più privilegiato tra l’eclettica città catalana, il cui fermento artistico e culturale tra fine ‘800 ed inizio ‘900 è raccontato attraverso dipinti, gioielli, sculture, fotografie ed opere grafiche dell’esposizione curata da Tomàs Llorens e Boye Llorens ed organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte, e la splendida città estense.

Il concorso a premi “Soggiorni d’arte con La rosa di fuoco” consente a tutti i visitatori di partecipare: basta registrarsi con il modulo di adesione accessibile dal computer collocato al termine del percorso museale della mostra di Palazzo dei Diamanti ed attendere l’estrazione dei premi, che avverrà entro il 30 settembre di quest’anno.

In palio per il primo estratto c’è un soggiorno di 2 notti per 2 persone con trattamento B&B in un hotel a scelta del gruppo Petits Grans Hotels de Cataluña, 2 biglietti per il Barcelona Bus Turistic e 2 biglietti per il tour Barcelona FC Camp Nou Experience, per un viaggio da fare dal 1° settembre al 21 dicembre 2015 (esclusi alcuni giorni festivi).

Per il secondo, terzo e quarto estratto c’è un soggiorno a Ferrara di 2 notti per 2 persone in un hotel centrale con trattamento B&B, aperitivo di degustazione, cena tipica, 2 MyFe card e 2 biglietti d’ingresso per la mostra “De Chirico a Ferrara, 1915-1918. Pittura metafisica e avanguardie europee”, oltre al catalogo dell’esposizione. I soggiorni ferraresi sono validi dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio 2016 (esclusi alcuni periodi di festa). “La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí” è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00, con aperture serali (fino alle 23.00) dal 17 al 19 luglio.


Per informazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E - mail: 
assistenza@visitferrara.eu
Sito web:
www.visitferrara.eu

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